domenica 25 maggio 2025

Geoingegneria clandestina: due nuovi rapporti lanciano l'allarme

In tempi recenti sono state condotte due analisi, una sul sudore umano e l'altra su campioni d'acqua piovana. Entrambe arrivano a simili e sconvolgenti risultati. Partiamo dalla prima. Il dottor Henry Healy dell'Energetic Health Institute ha scoperto elementi inquietanti che collegano la geo-ingegneria clandestina al pericoloso accumulo di metalli nell'organismo umano. La sua ultima ricerca, discussa nell'intervista con il tecnico di laboratorio e giornalista Mike Adams, mostra che i campioni di sudore raccolti nei giorni di intensa attività di geo-ingegneria contengono livelli notevolmente più elevati di alluminio, bario e altri metalli tossici rispetto ai giorni in cui non sono presenti scie, persistenti o evanescenti. Lo studio del dottor Healy ha previsto la raccolta di campioni di sudore da individui esposti alle operazioni di aerosol e la loro analisi per rilevare il contenuto di metalli pesanti. I risultati sono stati sorprendenti. I livelli di alluminio sono aumentati di dieci volte, da 281 a 2958 nanogrammi per grammo dopo un solo giorno di esposizione alle attività di geo-ingegneria. Il bario è quasi raddoppiato, mentre i livelli di piombo sono aumentati di cinque volte. Anche nickel, cesio e altri metalli hanno mostrato picchi significativi. Il materiale rilevato è di dimensioni nanometriche, aerosolizzato e si infiltra nelle nostre cellule. Compromette il nostro sistema immunitario, interferisce con le funzioni cellulari e facilita l'insorgenza di malattie.

L'analisi microscopica dei residui delle operazioni clandestine di aerosol rivela organismi sintetici che si nutrono di zucchero, osservati con un ingrandimento di 1500 volte. Questi risultati trovano conferma nel lavoro del dottor Leonardo González Bayona, medico di lunga data che ha presentato pubblicamente i risultati di un'analisi della polvere di ricaduta che rimane sulle superfici dopo le piogge, a Merlo, a San Luis, in Argentina. Gli studi sono stati condotti dal laboratorio JLA, accreditato a livello nazionale a General Cabrera, utilizzando un metodo ad alta precisione, ICP-MASA.

Si tratta di un metodo di analisi con spettrometria di massa a plasma, accoppiato induttivamente. Il rapporto, che evidenzia la presenza di metalli in nanoparticelle, come alluminio, bario, arsenico, zinco e litio, solleva l'allarme per l'impatto sulla salute della popolazione e per la mancanza di risposte istituzionali. Secondo quanto dichiarato dal dottor González Bayona, da diversi anni si osservano cambiamenti insoliti nel cielo sopra Merlo, scie persistenti, nuvole artificiali ed una diminuzione della limpidezza dell'aria, caratterizzata da nebbia chimica.

«Non abbiamo più il cielo terzo e azzurro tipico della Valle del Sole», ha aggiunto. Questa osservazione, unita all'aumento delle malattie respiratorie, lo ha spinto a svolgere delle ricerche per proprio conto, raccogliendo l'acqua piovana, facendola evaporare ed analizzando i sedimenti. In due campioni, uno raccolto ad ottobre ed uno a dicembre 2024, il laboratorio ha rilevato alluminio fino a 20.400 microgrammi per chilo, bario 372 microgrammi per chilo, zinco fino a 349 microgrammi per chilo, stronzio, gallio, boro, litio, arsenico, rame e cromo, presenti a livelli significativi, un resultato mecanico quattro volte in più rispetto alla media naturale nella crosta terrestre.

Per il dottor Gonzales Bayona, quanto accade è parte di una guerra silenziosa contro l'umanità, in cui i cieli vengono manipolati, gli elementi tossici vengono dispersi e la popolazione viene deliberatamente resa malata. Il medico mette in guardia dalle gravi conseguenze che queste nanoparticelle hanno sulla salute umana e sull'ambiente. Spiega che grazie alle loro dimensioni e alle proprietà fisiche e chimiche, le nanoparticelle penetrano in tutte le membrane cellulari, si distribuiscono in tutto il corpo, influiscono sul DNA e sull'RNA e possono rimanere nei tessuti per anni, generando infiammazioni, stress ossidativo e danni genetici.

Sia il dottor González Bayona sia il dottor Henry Healy denunciano che queste tecnologie, promosse dall'elite antiumanità, rappresentano una minaccia a lungo termine per gli esseri viventi e per l'ecosistema nel suo complesso. Hanno anche osservato che elementi come l'alluminio e l'arsenico sono associati a malattie neurologiche come l'Alzheimer e l'autismo e da patologie respiratorie croniche. I livelli rilevati nell'aria sono incompatibili con un ambiente sano.

Se non si indaga si tratta di negligenza o peggio, ha affermato il dottor González Bayona. Questi risultati si vanno ad aggiungere ad altre decine di preoccupanti rapporti, pubblicati dagli inizi degli anni 90 ad oggi, senza che vi siano state risposte concrete a livello istituzionale. A questo proposito è bene ricordare che le operazioni di geo-ingegneria hanno fini militari, collegati alle comunicazioni in alta frequenza e che il solar management è solo una copertura.

Le dichiarazioni secondo cui la geo-ingegneria sarebbe stata interdetta in alcuni stati della federazione sono solo fumo negli occhi, in quanto è impossibile rinunciare all'aviodispersione di composti chimici idroscopici ed elettroconduttivi, che sono funzionali alle tecnologie più avanzate per la trasmissione dei segnali elettromagnetici in banda kA, cui attualmente si ricorre in quasi tutte le nazioni nel mondo. Ne si deve dimenticare che il controllo del ciclo dell'acqua è basilare nell'ambito della geo-ingegneria per gestire il flusso delle risorse economiche ed in particolar modo agricole.

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venerdì 16 maggio 2025

L'alluvione del 1966 ed il progetto C.N.R. di semina delle nuvole: una diretta correlazione

Ricordate le devastanti alluvioni del 1966? Proprio nel fatale 1966 furono condotti esperimenti di “cloud seeding”, cioè di “inseminazione delle nubi” con agenti chimici.

Titolo dello studio, in inglese: “A Biennal Systematic Test of some Newly-Developed Cloud-Seeding Nucleants, under Orographic Conditions” (documento allegato - vedi link). Tre ricercatori – Alberto Montefinale, Gianna Petriconi [1] (Ricordate la Petriconi?) ed Henry Papee, spiegano che, dal gennaio del 1966 al giugno del 1968, fu condotto un “test sistematico” di sollecitazione delle nuvole sui Colli Prenestini, ad est di Roma. Obiettivo: provocare l’aumento delle precipitazioni mediante “dispersione di aerosol” in atmosfera.

Riassunto: "Un esperimento sistematico di inseminazione delle nuvole è stato condotto nelle Colline Prenestine, ad est di Roma, nel periodo gennaio 1966 - giugno 1968. L'obiettivo era determinare se l'uso di nuclei giganti di condensazione monodispersi, emettitori di elettroni, e di nuclei giganti di formazione del ghiaccio di AlzSa, entrambi recentemente sviluppati nei nostri laboratori, potrebbero aumentare le precipitazioni su un'area circostante al sito di dispersione dell'aerosol. Il metodo di valutazione prevedeva confronti di precipitazioni cadute durante la settimana successiva all'aerosol di circa 15 kg di particolato, alle precipitazioni raccolte nelle due settimane successive a tale periodo. I risultati mostrano che, nonostante una quantità relativamente piccola di nuclei utilizzati per l'operazione di semina e nonostante un disegno di valutazione dei dati apparentemente svantaggiato, i rapporti normalizzati e cumulati degli eventi di precipitazione, associati a quei periodi di tempo, indicano aumenti significativi durante l'estate e l'autunno e diminuzioni significative durante la stagione invernale, sull'area considerata. NdR".

[1] La Dottoressa Gianna Petriconi fu tra coloro che presentarono un brevetto utile ad impedire la formazione di nubi. Un brevetto del C.N.R., ovviamente. E' possibile modificare le condizioni meteorologiche e manipolare i cicli pluviometrici, intervenendo sulle nubi tramite l'impiego di carburanti idonei? La risposta è affermativa. Infatti trattasi di un brevetto risalente al lontano 1973 e nel 1977 assegnato al Consiglio Nazionale per le ricerche (C.N.R.). Nel testo è spiegato in modo approfondito com'è possibile alterare la composizione del combustibile al fine di abbattere l'umidità atmosferica e dissolvere le formazioni nuvolose che potrebbero causare precipitazioni piovose. Ciò è possibile additivando alluminio, magnesio ed altri elementi alcalini che, reagendo con i solfuri di scarto, derivanti dalla combustione, determinano una fine miscela di nanopolveri igroscopiche. E' quindi evidente com'è vantaggiosa ed economica la collaborazione delle compagnie civili, giacché la capillarità delle rotte commerciali permette di intervenire ovunque si intenda distruggere o deviare intere perturbazioni. Cade così ogni fantasiosa spiegazione negazionista, volta a screditare quella che, secondo i media di regime, sarebbe solo una leggenda metropolitana nata dalla sfrenata fantasia di due fantomatici appassionati di bioterrorismo. Curioso, come dicevo, che gli stessi autori del brevetto, poi scrivono un libro proprio su quelle nubi che, ora, grazie a quello stesso brevetto, non esistono più.

🔹 LEGGI QUI L'ARTICOLO CORRELATO.

🔹 GUARDA QUI IL VIDEO.

🔹LEGGI QUI LO STUDIO "A Biennal Systematic Test of some Newly-Developed Cloud-Seeding Nucleants, under Orographic Conditions".

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giovedì 1 maggio 2025

TANKER ENEMY SPEGNE LA SUA VOCE

"Tanker enemy" è il nome che abbiamo scelto per il nostro blog ed il canale video, nati nel lontano 2006. In quasi vent'anni abbiamo pubblicato oltre 5000 articoli di informazione alternativa, che trattano in gran parte di geoingegneria clandestina. Con taglio obiettivo e rigorosamente scientifico abbiamo affrontato un tema che ci è costato caro, sia in termini economici sia dal punto di vista della tranquillità. Infatti abbiamo subìto minacce, diffamazioni, discredito, infine decine di procedimenti penali. Lo scopo? Zittirci. E ci sono riusciti. Così tra poche settimane Tanker enemy spegnerà la sua voce nel Web. I fratelli Marcianò oggi devono affrontare l'esperienza più dura del loro percorso. Infatti Rosario Marcianò, a causa della sua attività di divulgazione, ha subìto una condanna a dodici mesi di reclusione, da scontare nelle patrie galere o, nella migliore delle ipotesi, in detenzione domiciliare. Nel frattempo, altri processi sono in corso e potrebbero peggiorare lo stato delle cose.

Questo comunque non è un addio, ma in un anno possono accadere molte cose e non sappiamo in che modo questa storia finirà. Un particolare ringraziamento va a tutti coloro che ci hanno seguito in questi anni e che ci hanno fattivamente sostenuto. Un grande abbraccio da Antonio e Rosario Marcianò.

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