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martedì 11 aprile 2023

Le velature previste nei servizi meteo impediscono la pioggia e sono artificiali

I servizi meteo militarizzati hanno puntualmente previsto le "velature", sul Settentrione Occidentale (Liguria e Piemonte). Queste altro non sono che coperture artificiali, create ad-hoc per inibire le precipitazioni piovose. Infatti è in arrivo la prima perturbazione di aprile e, immancabilmente, non pioverà come dovuto. In pratica il graduato di turno ci avvisa, sulle Reti nazionali, che il cielo sarà coperto da strati nuvolosi artificiali. I meteorologi ci raccontano che si tratta di umidità in quota, ma la lettura delle radiosonde ci mostra un'altra verità: i valori di umidità relativa (UR) alle quote di sorvolo sono prossimi allo zero percentuale, proprio perché quelle "velature" sono composte da prodotti chimici disseccanti aviodispersi, utili alle comunicazioni radio in banda Ka e che impediscono la formazione di nubi imbrifere. La siccità non è certo dovuta al CO2, ma alla guerra climatica, avallata dalle nostre amorevoli istituzioni.

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La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 15 gennaio 2023

Cumuli da bel tempo e cielo blu: ve li ricordate?

Oggi si è instaturata l'alta pressione ed il cielo dovrebbe essere attraversato, in direzione Ovest-Est, da cumuli da bel tempo; quelli con la classica forma da batuffolo di ovatta. Il cielo dovrebbe essere blu cobalto e non bianco [1]. Invece, come da previsioni meteo militarizzate, le satellitari ci mostrano quelle che sono definite nella neo-lingua orwelliana "innocue velature". Queste coperture artificiali, determinate dal passaggio di aerei di linea, impediscono ai cumuli di svilupparsi e di causare la pioggia nelle ore e/o nei giorni successivi. L'obiettivo di oscurare il sole è perseguito con costanza, danneggiando gli esseri viventi, con la siccità e con una decremento nella produzione di energia solare, con un calo delle prestazioni di oltre il 60%.
[1] Il blu è uno dei colori dello spettro che l'uomo riesce a vedere. È uno dei tre colori primari, insieme al giallo ed al rosso. Ha la lunghezza d'onda più breve tra tutti i colori (circa 470 nanometri). Il blu è un colore comune. È il colore del cielo e di una grande quantità d'acqua. Il cielo appare blu perché le molecole di gas che compongono l'atmosfera tendono a riflettere solo la luce blu che ha lunghezza d'onda minore, mentre le lunghezze d'onda maggiori tendono a passare oltre senza essere riflesse. L'acqua appare blu, perché la luce rossa è assorbita da essa.

Perché il cielo è bianco?

Perché la luce solare è riflessa dalle microparticelle di metalli (diffusi con le chemtrails) presenti in atmosfera. Nella risposta al cielo blu abbiamo la spiegazione del cielo bianco. Le lunghezze d'onda maggiore non passano senza essere riflesse (così come dovrebbe accadere in un'atmosfera non inquinata), ma sono intercettate dai metalli riflettenti e quindi la luce del sole, che a noi appare bianca, determina il nuovo colore del cielo, bianco, appunto.

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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 28 maggio 2022

Nubi artificiali (velature) vs nubi naturali imbrifere. La prova del radar Doppler

Nella schermata satellitare estrapolata dal satellite denominato "SAT24" si evidenziano vaste aree coperte da nubi, ma si può affermare che sono formazioni artificiali. Sono le classiche "velature" che non provocano piogge, come asseriscono nei servizi meteo militarizzati. Il radar Doppler, invece, come si può constatare, non segnala coperture. Il radar Doppler rileva, infatti, solo le nuvole contenenti acqua. Quelle vere... quelle naturali. E' una prova indiretta che quelli visualizzati da SAT24 sono strati chimici collegati ad un aumento del tutto innaturale delle temperature e ad una siccità di proporzioni catastrofiche.

Doppler è un particolare tipo di radar che si basa sull'effetto di slittamento in frequenza, detto, appunto, effetto Doppler. L'effetto Doppler è l'apparente variazione di frequenza delle onde emesse da una sorgente in moto rispetto ad un osservatore: la frequenza aumenta, se sorgente ed osservatore si avvicinano, mentre diminuisce in caso di allontanamento. Il fenomeno fu scoperto dal fisico e matematico austriaco Christian Andreas Doppler (1803-1853) per le onde sonore, ma si verifica anche per quelle elettromagnetiche. L'effetto Doppler ha molte applicazioni nella tecnica (radar), in medicina (ecografia), in astronomia. Esso permette al radar di distinguere bersagli in movimento anche in presenza di oggetti fissi.

I negazionisti, ovviamente, tentano di confutare quanto sin qui asserito. Nello specifico uno di loro, sulla pagina dello stalker governativo "Task Force Butler", scrive:
"L'effetto doppler serve per capire se il soggetto si avvicina o si allontana ma parte dal presupposto che l'onda venga riflessa. Quindi vale per un radar aeronautico che "illumina" un aereo (onda riflessa dal metallo). Un radar meteo è tarato per emettere onde che si riflettono sulle gocce d'acqua quindi se le nuvole sono "secche" non si vedranno mai su un radar meteo. E come pensare di poter vedere il traffico aereo sul tracciato di un radar meteo".
Osserviamo che le nuvole "secche" in natura non esistono! I disinformatori sono davvero allo sbando.

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Range finder: come si sono svolti i fatti

giovedì 31 agosto 2017

Bilancio dell'estate 2017



Com’è stata l’estate 2017, stagione che ormai volge al termine? Il bilancio, sotto il profilo pluviometrico, è stato senza dubbio negativo, ma era facile prevederlo. Le precipitazioni sono diventate in Italia ed altrove più rare dell’iridio, mentre, ad esempio, il Texas è stato flagellato da micidiali inondazioni: siccità ed uragani sono due facce della stessa medaglia, una medaglia istoriata con i disgustosi profili dei carnefici chimici.

Quali sono le prospettive? Siamo sinceri: non sono rosee. Tralasciando la disamina delle situazioni sociali, economiche, politiche ormai prossime al collasso, da un punto di vista meteorologico dobbiamo attenderci un inasprimento dell’aridità che qualche nubifragio provocato dai terroristi del clima, non potrà neppure mitigare. I previsori di regime preannunciano le tanto sospirate piogge per settembre, ma qualcuno già ne ridimensiona la portata, altri adombrano un loro slittamento a metà settembre… Gatta ci cova.



Di fronte a tali difficoltà abbiamo probabilmente una sola carta da giocare, quella degli ionizzatori imbriferi: a tale proposito sono necessarie alcune precisazioni.

• La biosfera è talmente devastata da decenni di manipolazioni chimiche ed elettromagnetiche che le “macchine della pioggia” potranno essere efficaci solo approfittando di quelle infrequenti occasioni in cui le attività di geoingegneria assassina o sono interrotte o sono alleggerite. Se esistono delle aree, per lo più montane, dove le scie tossiche sono assenti o quasi, saranno quelle più adatte per sperimentare l’impiego dei dispositivi in esame, filmando il tutto. In condizioni non ideali, almeno si otterrà un’aria un po’ più respirabile.

• Non ci si può improvvisare: nella costruzione e nella messa in opera degli apparati, bisogna essere competenti ed iperaccorti. Vanno prese tutte le precauzioni per assemblare congegni efficienti e sicuri.

• E’ opportuno che gli attivisti collaborino per scambiarsi idee ed informazioni in modo da ottimizzare tempi e criteri per l’attuazione del progetto.

• Qualcuno teme che tali dispositivi possano causare temporali disastrosi. No. Il loro uso, reso necessario dagli scompensi determinati dalla biogeingegneria illegale, tende a ripristinare l’omeostasi atmosferica, a ricondurre i fenomeni nelle loro dimensioni naturali.

• Qualora per qualche motivo l’operazione non dovesse essere coronata da successo – l’ostacolo maggiore, anzi unico, è costituito dalle incessanti operazioni di dorizzazzione ai danni dell’ambiente – sarà bene prepararsi al razionamento dell’acqua ed a misure simili.


Accenniamo in questo resoconto anche alle altre inquietanti sfide che ci attendono nei prossimi mesi: in primo luogo la censura sempre più soffocante per opera delle truppe cammellate guidate da insigni figure istituzionali. Emblematico è il caso di Tommix, il cui reportage sull’operazione falsa bandiera- scemeggiato televisivo di Barcellona è stato oggetto di una vergognosa crociata per annientare la verità. A questa crociata hanno partecipato anche i Kapò che amano accreditarsi come redattori indipendenti. Tra mazzi truccati, zucche, mazzate, imboscate e strafalcioni vari questa frangia, che si allinea con la disinformazione ufficiale su tutti i temi importanti, ostentando libertà di pensiero (come se sapessero pensare) su questioni marginali, rivela in modo chiaro ed inequivocabile la sua natura di “opposizione voluta ed autorizzata dal sistema”. (G.C. Argan)

Un altro problema è quello delle deleterie vaccinazioni di massa: è previsto, tra l’altro, che le “immunizzazioni” siano estese ad ampi settori della popolazione. Sarà d’uopo respingere questo attacco alla salute con tutti gli strumenti legali a disposizione.

Intanto si susseguono le schermaglie tra Donnie e Kim, tra Stati Uniti d’America e Corea del Nord: dimentichiamo tutte le “analisi” pseudo-strategiche e pseudo-politiche alla “Limes”. I due dittatori stanno solo recitando un copione scritto da chi (la cricca mondialista) cerca ad ogni costo di scatenare un conflitto di proporzioni planetarie, dipingendo la Corea del Nord come un paese pericoloso munito di missili intercontinentali ed in procinto di dotarsi di un arsenale nucleare. Avete visto i filmati con i vettori lanciati dai Nord coreani? Si nota che il vettore, una volta partito dalla rampa, compie una breve parabola per ricadere non molto distante dalla piattaforma di lancio. Eppure i media di regime, con il codazzo dei pennivendoli “liberi”, vogliono farci credere che i missili, dalla gittata portentosa, abbiano sorvolato il Giappone e che possano colpire addirittura Guam. Quanti si bevono queste frottole? Tantissimi! Bene! Che se le bevano pure, visto che resterà loro poca acqua per dissetarsi.

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domenica 5 febbraio 2017

Come sono cambiate le previsioni del tempo



Non solo il tempo meteorologico non è più quello di una volta, ma pure le “previsioni”. Negli ultimi tempi la neo-lingua della meteorologia è invasa da parole e perifrasi significative: quando si preannuncia la possibilità di precipitazioni, si evoca sempre il “rischio” o addirittura il “pericolo” di piogge affinché l’opinione pubblica le associ, in una sorta di reazione pavloviana a qualcosa di sinistro, di minaccioso, laddove l’acqua è vita.

Nel migliore dei casi, eventuali precipitazioni sono “disturbi”: ancora una volta si usa un termine appartenente ad un’area semantica negativa, come se un’acquerugiola, invece di essere un piacevole intermezzo naturale, fosse un fastidioso contrattempo. Nell’immaginario collettivo la pioggia è demonizzata, accostata a nubifragi ed alluvioni, mentre la siccità, concomitante con cieli perennemente “velati” ed orribili, è vissuta come una situazione persino desiderabile.

La neve non è stata criminalizzata, a differenza della pioggia, solo perché connessa ad una concezione turistica, al fatuo divertimento di maldestri sciatori da “settimana bianca”.



Inquietante è l’accezione assunta dal vocabolo “soleggiato”: “soleggiato” è – non sembri paradossale - sinonimo di “nuvoloso”, ma con una coltre creata dalle scie degli aerei incivili, un sudario attraverso cui filtra a volte un barlume di un sole cimiteriale.

I bollettini poi si limitano a constatare situazioni de facto, in luogo di indicare le cause che determinano o propiziano il “bel tempo” o il tempo piovoso: non ci si riferisce quasi mai alla circolazione atmosferica, alle aree di bassa ed alta pressione, ai fronti perturbati, a valori igrometrici, termici etc. E’ ovvio che, in un contesto dove quasi tutte le manifestazioni sono sintetiche, non ha più senso richiamarsi a circostanze normali: è come se, in modo obliquo, si ammettesse che la natura non ha più alcuna attinenza con quanto avviene in atmosfera.

Al cittadino medio-basso importa solo sapere se il fine settimana sarà “rovinato” da un temporale: ignora che, se si scatenasse un acquazzone, sarebbe poi seguito da luminose schiarite con un sole splendido, mentre se, come avviene di solito, sarà preannunciata una giornata “asciutta” - altro aggettivo molto in voga tra i deficienti della meteorologia ufficiale - intere giornate saranno contraddistinte da un firmamento con strati chimici neuro-tossici.

Questi pochi esempi denotano la spaventosa decadenza della “scienza meteorologica”, in realtà patetico paravento per nascondere le operazioni di geoingegneria clandestina: di questa decadenza, che rispecchia il declino e la perversità dell’intera “informazione” di regime, sono protagonisti previsori graveolenti, “esperti” mefitici. Si è scivolati dalla meteorologia al meteorismo.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 27 luglio 2011

Nubi di metallo

Lo stronzio (Sr) è elemento chimico dal reticolo cristallino cubico a facce centrate. E’ piuttosto scarso nella crosta terrestre (0,04 per cento circa), ma quasi sempre presente nei minerali di calcio. Lo stronzio si presenta come un metallo bianco argenteo, molle, che si ossida rapidamente all’aria e che reagisce violentemente con l’acqua sviluppando idrogeno. Le sue proprietà fisiche e chimiche sono quelle di un metallo alcalino-terroso, intermedie tra quelle del calcio e quelle del bario. E’ energico riducente, ossia nelle reazioni chimiche, acquista elettroni. [1] Per la sua grande analogia con il calcio (i raggi degli ioni positivi Ca e Sr differiscono di pochissimo) lo stronzio può sostituirlo nelle parti scheletriche degli animali. Esistono organismi che lo fissano selettivamente, come alcuni protozoi radiolari. L’isotopo radioattivo dello Sr, lo stronzio 90, che emette raggi β, è uno dei più pericolosi componenti del fall out radioattivo provocato dalle esplosioni atomiche. A causa del lungo periodo di dimezzamento (venticinque anni) può accumularsi nelle ossa degli animali, con conseguenze deleterie.

E’ da molti decenni che lo stronzio, assieme al bario, con cui condivide molte caratteristiche fisico-chimiche, viene impiegato per creare nubi artificiali: i due elementi reagiscono a contatto dell’aria, dell’umidità atmosferica e della radiazione solare (raggi ultravioletti etc.). Il brevetto “Artificial strontium and barium clouds in the upper atmosphere” attesta che, già negli anni ’60 del XX secolo, lo stronzio ed il bario erano impiegati nel Sahara ed in Sardegna, regioni scelte come siti per diabolici esperimenti volti a modificare il tempo ed il clima, con la generazione di strati (“fields” nel brevetto) nuvolosi metallici ionizzati sia a quote basse sia medio-alte. [2]


[1] La riduzione è il processo per cui un atomo assume degli elettroni, modificando il suo stato di valenza e diminuendo il suo numero di ossidazione.

[2] La citazione del Sahara all’interno del brevetto suffraga l’ipotesi formulata nell’articolo “Agli albori dell’operazione ‘scie chimiche'”, 2009’: manipolazioni climatiche nel continente africano.” Si rinvia a questo testo per ogni delucidazione.


Fonti:

Artificial strontium and barium clouds in the upper atmosphere, 2011
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. stronzio e riduzione

Here english version of this article.


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venerdì 8 luglio 2011

A.R.P.A. ed Aeronautica militare: la strana coppia

Di recente l'A.R.P.A.T. ha inteso chiudere la questione scie chimiche, aperta dal Comitato Stop Scie Mugello, con questo comunicato:

Nel testo i responsabili concludono in questo modo:

"Ogni ulteriore azione che a questo proposito cerchi di diffondere la convinzione che ARPAT stia mancando al suo mandato istituzionale sarà conseguentemente trattata come denigratoria e lesiva dell'immagine dell'Agenzia, anche in via legale".

E' evidente che questi uffici politicizzati hanno solo il ruolo di pachidermi inutili ed allorquando si pongono loro questioni fondamentali per la tutela dell'ambiente e della salute del cittadino, minacciano di adire le vie legali, nel tentativo di rimettere in riga il cittadino che osa ribellarsi a questo inaccettabile stato delle cose.

Il bario è senza dubbio uno degli elementi dispersi, ma le autorità approfittano della poca chiarezza sul tipo di sali di bario dispersi (titanato di bario in particolar modo) e quindi adducono sempre la giustificazione che il bario (generico) si trova nella crosta terrestre. Questo può essere un punto debole della protesta, poiché la disinformazione istituzionalizzata (le affermazioni dell'A.R.P.A.T. sono sovrapponibili a quelle di Paolo Attivissimo e soci) rilascia sempre la stessa dichiarazione e cioé: "Il bario è comunemente presente nella crosta terrestre". Suggerirei quindi di non focalizzarsi solo su questo elemento. A questo link, infatti, si può rilevare che le acque minerali sono contaminate anche da altri elementi non tutti abbondanti in ogni luogo del pianeta. Si pensi all'arsenico, poco abbondante in natura, ma reperito in alte concentrazioni nell'acqua. Questo vale anche per l'uranio.

Elementi potenzialmente tossici nelle acque minerali italiane

Secondo un gruppo di ricercatori di quattro università, molte marche hanno concentrazioni di berillio, manganese, alluminio, boro, arsenico e perfino uranio che sarebbero proibite dai parametri internazionali. Sotto accusa la norma del nostro paese che è meno restrittiva e ha limiti diversi per l'acqua del rubinetto e quella in bottiglia”.

Le A.R.P.A. non analizzano un bel piffero di niente. Semmai nascondono i dati e lo sappiamo bene tutti. Penso quindi che, per metterli nell'angolo, si debbano invalidare le loro dichiarazioni, puntando su due elementi cardine:

a) Le quote di volo [ Video ][ Foto ]
b) Gli elementi ed i composti da ricercare.

L'articolo sopra segnalato evidenzia la presenza di elementi in concentrazioni che superano i limiti di legge stabiliti dall'Unione europea.

Avendo dimostrato in mille modi che le quote di volo degli aerei che vediamo noi (notte e giorno) sono non superiori ai 2.300 metri (quote cumulo) e quindi con parametri inidonei alla formazione di condensa (siamo a temperature nettamente superiori allo zero), l'intero documento dei tecnici A.R.P.A.T. è da definirsi inefficace... spazzatura. Tra l'altro, per loro stessa ammissione, per redigere il faldone hanno eseguito una ricerca su Internet. La Russa, in risposta ad una delle tante interrogazioni parlamentari, aveva affermato che quello che si trova sulla questione è solo materiale diffuso sulla Rete e quindi destituito di qualsiasi attendibilità scientifica. Non dovrebbe valere il medesimo discorso per l'A.R.P.A.T., visto che ha attinto alle pagine di disinformazione ben note come Nimbus, MD-80, contrailscience.com etc., già diverse volte colte in falsificazioni da manuale?

E' l'A.R.P.A.T. che ci deve dimostrare che i cumuli stanziano a 13.000 metri. E' sempre l'A.R.P.A.T. che deve confutare l'inoppugnabile documentazione video e fotografica dimostrante il sorvolo di questi aerei scianti a quote cumulo, comprese tra 800 e 2.300 metri. Sino a quando essi non possono dimostrarci che abbiamo torto, possono blaterare quello che vogliono.

Altro aspetto importante: i carburanti dei jet non sono additivati [*] di acqua, come asseriscono i vari Colonnello De Simone & Co. E' una fandonia colossale e lo abbiamo dimostrato qui. Inoltre non esistono in natura le nubi che ora mostrano i vari siti, compreso quello della N.A.S.A.

Infine l'A.R.P.A.T. minaccia querele, se solo si ardisce mettere in discussione i loro dogmi. Che ci provino! Vediamo chi mente! Vediamo chi ruba il denaro del contribuente per analisi inutili o, peggio, per nascondere dati scottanti sull'inquinamento ambientale.



La risposta del Ministero della Difesa al Comitato No Scie Chimiche Italia (CoNoSci):

OGGETTO: Lettera aperta del Comitato No Scie Chimiche Italia

STATO MAGGIORE DELL'AERONAUTICA

Riferimento: Lettera aperta prot. s.n. in data 3l marzo 2011. LA Dispoli (RM) ROMA - IL VICE DI GABINETTO (Gen. B.A. Luca Goretti)

In esito a quanto chiesto con la lettera a riferimento, si precisa che l'Aeronautica Militare interessata sulla tematica, ed in particolare, sui quesiti posti in essa:

- In esecuzione dei propri compiti d'istituto è interessata esclusivamente alla previsione di scie di condensazione da vapore acqueo per le attività operative e non ha alcuna competenza e conoscenza di scie di diversa natura e genesi;

Questo è il nodo, esimio Generale Goretti. Come potete prevedere le "velature", le vostre fantomatiche scie di condensazione, se queste, in tutta evidenza, non sono dovute al passaggio di aerei ad alta quota, bensì ad aerei a bassa quota e che quindi non si tratta di condensazione?

Con codesta risposta l'Aeronautica ammette in modo indiretto di essere al corrente della attività di aerosol clandestine. I militari, infatti, prevedono con definizioni, quali "innocue velature" o "nubi alte e sottili" etc. il passaggio per opera di aerei intenti ad oscurare il cielo mediante la dispersione di metalli igroscopici ed elettroconduttivi che tutto sono tranne che scie di condensazione ad alta quota. Le foto ed i filmati dimostrano che si tratta, invece, di scie rilasciate a quote cumulo (non oltre i 2.300 metri) dunque con livelli di temperatura superiori allo zero e quindi non adatti alla genesi del fenomeno della condensazione. Voi siete talmente a conoscenza dei voli di questi aerei senza livrea, contrassegni identificativi ed invisibili ai radar, che siete in grado di preannunciare, a distanza di giorni, gli effetti sul tempo che le scie chimiche provocano. Siete Voi, Generale Goretti, ad ammetterlo con queste Vostre improvvide dichiarazioni.

- Non ha mai condotto studi o campagne sperimentali o operazioni aeree finalizzate alla sperimentazione di nuovi sistemi d'arma a radio-onde o ad alterazioni clirnatiche, che in qualche misura possano comportare attività di irrorazione di sostanze chimiche nell'atmosfera;

Allora ci siamo sognati l'installazione di quattrodici (14) nuovi radar che operano nella banda delle microonde, i quali funzionano solo se l'atmosfera è intrisa di bario (si veda il progetto R.F.M.P. - LINK 1 - LINK 2)? La messa in funzione di decine di droni ad ampio raggio, che si avvantaggiano di un'atmosfera additivata di sali di bario, è una nostra invenzione?

- Non ha programmato né intende pianificare la progettazione di studi/sperimentazionie e/o operazioni del tipo anzidetto;

- Non ha mai autortzzato velivoli militari o civili, nazionali o stranieri, a condurre simili operazioni nello spazio aereo nazionale.

Per quale motivo i nostri cieli sono allora attraversati, giorno e notte, da velivoli che l'aeronautica non intercetta? Per quale motivo il sindacato dei controllori di volo si è lamentato del cosiddetto "traffico sconosciuto" e per quale motivo gli addetti dell'E.N.A.C. sono stati precettati e costretti al silenzio? Per quale motivo l'Italia ha sottoscritto il documento denominato "Cieli liberi", con il quale i velivoli dell'O.N.U. sono liberi di scorrazzare sopra ogni nazione, senza alcun piano di volo autorizzato? Per quale motivo i radar civili per il controllo del traffico aereo sono posti a valle dei radar militari?

Ciò si riscontra anche in occasione di puntuali risposte fornite dal Dicastero ad interrogazioni parlamentari occorse nel recente passato.

Risposte ridicole nonché mendaci su cui è meglio tacere e comunque contraddette dalle implicite ammissioni del Quirinale.

Per quanto precede e tenuto conto degli elementi in possesso, si ritiene verosimile affermare che gli episodi descritti non siano attribuibili a velivoli dell'Amministrazione della Difesa.

Se stanno così le cose, perchè non vi date all'uncinetto?


LI D91 - Mar Ligure

Area delimitata dalla congiungente i punti/Area bounded by line joining the following points:

434300N 075200E – 435700N 082000E
435500N 092000E – 433100N 093000E
431700N 093000E – 434300N 075200E

Intensa attività aerea militare

Heavy military air activity

HR: MON-FRI 0900-2400

1. Ente ATS responsabile / Responsible ATS unit: Milano SCCAM.

2. Informazioni sulla reale occupazione possono essere richieste direttamente a Milano SCCAM o tramite Milano ACC.

Information on effective occupation can be requested directly to Milano SCCAM or through Milano ACC.

3. Ai piloti è richiesto di prestare attenzione alla natura pericolosa delle attività che si svolgono all’interno di questa area.

The airmen’s attention is drawn to the dangerous nature of the activity taking place in this area.

[*] Water in jet fuel - It is very important that jet fuel be free from water contamination. During flight, the temperature of the fuel in the tanks decreases, due to the low temperatures in the upper atmosphere. This causes precipitation of the dissolved water from the fuel. The separated water then drops to the bottom of the tank, because it is denser than the fuel. From this time on, as the water is no longer in solution, it can freeze, blocking fuel inlet pipes. Removing all water from fuel is impractical, therefore fuel heaters are usually used on commercial aircraft to prevent water in fuel from freezing. There are several methods for detecting water in jet fuel. A visual check may detect high concentrations of suspended water, as this will cause the fuel to become hazy in appearance. An industry standard chemical test for the detection of free water in jet fuel uses a water-sensitive filter pad that turns green if the fuel exceeds the specification limit of 30ppm (parts per million) free water.




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sabato 28 novembre 2009

Nebbia chimica su Palermo

21 novembre 2009: una coltre quasi impenetrabile avvolge Palermo. I meteorologi chiamano in causa l'alta pressione: non si può escludere che alcuni fattori naturali abbiano concorso a generare il fenomeno, ma non saremo lontani dalla verità, se penseremo ad una bruma chimica. Più di tante parole, sono eloquenti le immagini insieme con un passaggio del trafiletto che pubblichiamo: "la fitta foschia ha oscurato il sole". Ne sappiamo qualcosa

Palermo - Cala la nebbia a Palermo. Una densa foschia in queste ore interessa il capoluogo siciliano e, in particolare, l'area prossima al mare e la zona del porto. La temperatura, dopo alcuni giorni di clima pressoché primaverile, è scesa repentinamente. Adesso questo insolito fenomeno è osservato con curiosità dai Palermitani. La foschia è cominciata intorno a mezzogiorno. E' un fenomeno insolito nel capoluogo siciliano: la fitta foschia ha oscurato il sole. Analoga situazione lungo la fascia costiera tra Altavilla Milicia e Casteldaccia, ma anche a Terrasini, Carini ed Isola delle Femmine. Il fenomeno si è ripetuto nel primo pomeriggio.

Leggi qui il breve articolo pubblicato da Palermo Repubblica



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Range finder: come si sono svolti i fatti

giovedì 27 agosto 2009

Il patto scellerato

Che cosa serve oggi ad un meteorologo per fornire delle previsioni meteo attendibili? Sostanzialmente gli sono necessarie due cose:

a) Ricevere le informazioni (direttamente o indirettamente) sulle attività di aerosol clandestine in corso, possibilmente aggiornate in tempo reale;
b) Tradurle in base alle acquisizioni derivanti dalle conoscenze fornite agli addetti ai lavori.

Qual è il know how utile a non fornire previsioni errate? E' semplice: bisogna essere a conoscenza di quanto sta in realtà avvenendo nei nostri cieli. Se non si è al corrente delle attività di aerosol per opera di aerei militari e civili, non è possibile stilare modelli matematici attendibili né prevedere l'evoluzione delle eventuali perturbazioni foriere di pioggia e degli altri fenomeni atmosferici.

Sembra, infatti, che il problema principale per gran parte delle persone sia il non vedersi rovinare, da una precipitazione imprevista, il fine settimana fuori porta o la vacanza estiva sulle abominevoli e cementificate Riviera ligure o romagnola. I meteorologi, con sapiente malafede, focalizzano l'attenzione su eventi imbriferi, come se questi fossero una iattura, anche laddove si manifestano evidenti problemi di siccità. Lo stesso Codacons è sceso in campo, annunciando di volere fornire assistenza legale a coloro che volessero essere risarciti per danni dovuti a previsioni meteo erronee.

E' d'uopo riportare qui il comunicato del Codacons:

"Il Codacons ha fatto sapere d’aver detto basta alle previsioni del tempo errate ed ha altresì reso noto che offrirà assistenza legale a tutti coloro che, a causa degli errori degli esperti meteo, hanno subito dei danni, come la disdetta di una vacanza o il rientro dalle ferie in anticipo.

L’Associazione, in particolare, fa presente come le previsioni meteo per lo scorso fine settimana, riportate e rilanciate dalle agenzie di stampa, parlassero di un’attenuazione dell’afa e dell’arrivo del freddo (!), grazie al fatto che sarebbe arrivata una perturbazione dalla Groenlandia.

E invece il caldo record non è finito e gli Italiani, davanti alla televisione, si sono dovuti sorbire interruzioni di programmi per venire a conoscenza di previsioni del tempo totalmente sballate. L’anticiclone delle Azzorre, infatti, non ha fatto registrare spostamenti di rilievo e le temperature non sono progressivamente scese, fino a 8-9 gradi, come sbandierato nel servizio meteo.

Ma anche per la giornata di ieri, mercoledì 26 agosto 2009, il Codacons sottolinea come le previsioni del tempo diffuse sui canali della televisione di Stato siano state sballate. Si parlava infatti di un Nord Italia “bagnato” dalla pioggia, il Centro coperto dalle nuvole ed il Sud ancora stretto nella morsa dell’afa.

Ma l’Associazione denuncia come al Nord del "brutto" tempo non ci sia stata traccia; il Codacons quindi si chiede come mai le previsioni non vengano mai “azzeccate”, per cui ha annunciato di voler fornire assistenza legale a tutti coloro che dalle previsioni errate abbiano subito dei danni, avviando delle cause pilota contro i vari servizi meteo trasmessi in televisione
".

Dunque appare chiaro che i centri meteo in grado di eseguire previsioni impeccabili sono quelli imbeccati dai militari, mentre gli sprovveduti che ancora non si allattano alla mammella dell'aeronautica militare restano fuori dall'esattezza della meteorologia mendace.

Ricordiamo che, nel 2005, il meteorologo di Sanremo, Achille Pennellatore, apparteneva a quella ormai esigua schiera di meteorologi tenuti fuori dal giro dei centri meteo gestiti dal Colonnello Costante De Simone e per questo motivo, per sua stessa ammissione, veniva sovente dileggiato dai colleghi con le stellette, poiché ogni sua previsione risultava fantasiosa ed inaffidabile. Se egli prevedeva pioggia, immancabilmente non pioveva! Se pronosticava cielo sereno, ecco che velature chimiche offuscavano il sole, spingendo gli ignari a lamentarsi della coltre nuvolosa.

In quel periodo venne da noi informato, tramite un amico comune, nella speranza che potesse fornire un contributo televisivo, su quanto stava verificandosi a Sanremo, ma anche in altre zone d'Italia e del mondo. Non è un caso se, di lì a poco, il centro meteo di Sanremo-Portosole stipulò un accordo di cooperazione con l'aeronautica militare e da quel momento in poi il meteorologo con il pennello cominciò la sua folgorante carriera costellata da previsioni meteo impeccabili, infarcite dalle definizioni tipiche, come le "innocue velature" o "nebbie diffuse" o ancora "nubi minacciose che però non porteranno a precipitazioni", "nubi senza fenomeni"... In definitiva, in cambio del suo silenzio, Pennellatore avrebbe ottenute le informazioni necessarie ad evitargli brutte figure. Inutile ricordare che il prode Achille non si rese più disponibile, né per telefono né di persona. Coscienza sporca? Sì.

Nella notte dello scorso 25 agosto 2009 era in arrivo dalla Spagna un imponente fronte temporalesco. Subito, sui mari prospicienti la Francia meridionale e le coste liguri, si scatenò l'inferno, con il passaggio di centinaia di velivoli militari che, a quota cumuli (2.300 metri al massimo), crearono una massiccia barriera di elementi igroscopici quali bario e gel di silicio. L'osservazione delle mappe in tempo reale sul sito Web sat24.com, ci portarono a prevedere che la perturbazione sarebbe stata deviata a nord ed in gran parte distrutta. Così avvenne, puntualmente, di lì a qualche ora. Al fronte nuvoloso si sostitui una densa e compatta cappa tossica di sbarramento formatasi grazie a centinaia di scie chimiche in espansione, che il vento trascinava sull'Italia centrale.

Illuminanti furono i vari resoconti-spazzatura su MeteoGiornale.it, meteolive.leonardo.it ed altri portali "specializzati" e famigerati per essere al corrente del programma di irrorazione noto come "scie chimiche".

Riportiamo alcuni punti salienti tratti da MeteoGiornale.it a firma di un ineffabile Mauro Meloni:

"La parte avanzata di un fronte nuvoloso atlantico è ormai alle porte del nostro Paese, ma l'anticiclone afro-mediterraneo, proteso fin sull'Europa Centro-Orientale, oppone resistenza e riuscirà ad attutire notevolmente le velleità instabili portate dalle infiltrazioni umide oceaniche".

E' evidente che il Dottor Mauro Meloni sa molte cose e nelle sue parole si nota anche una malcelata vena di soddisfazione. Come si spiega, infatti, la totale dissimulazione di un evento "man made" come lo strato chimico indotto dagli aerei militari? Come si spiega poi che l'area interessata da bassa pressione è stata spacciata per zona in cui i valori barici erano alti?

Traduciamo:

"La parte avanzata di un fronte nuvoloso atlantico è ormai alle porte del nostro Paese, ma le operazioni di aerosol per opera di militari e civili, protese fin sull'Europa Centro-Orientale, oppongono resistenza e riusciranno ad attutire notevolmente le velleità instabili portate dalle infiltrazioni umide oceaniche".

Proseguiamo nella lettura dello scritto:

"L'azione di sbarramento anticiclonica appare piuttosto imponente e sta riuscendo a deviare gli ammassi nuvolosi verso nord, rallentando fortemente il moto di traslazione verso levante del lungo serpentone nuvoloso".

Che tradotto viene:

"L'azione di sbarramento CHIMICO appare piuttosto imponente (ce ne siamo resi conto osservando le satellitari, ma anche gli innumerevoli aerei sulle nostre teste - n.d.r.) e sta riuscendo a deviare gli ammassi nuvolosi verso nord, (come previsto da noi in prima mattina) rallentando fortemente il moto di traslazione verso levante del lungo serpentone nuvoloso.

Quest'altra è da incorniciare. Leggete:

"Sul resto del Nord-Ovest al momento il cielo è lattiginoso per nubi di tipo alto (gli strati chimici ad altezza cumuli sono nubi di tipo alto? n.d.r.). Il blocco imposto dall'alta pressione ridurrà parecchio gli effetti della perturbazione". (Alta pressione o meglio nebbia chimica? n.d.r.)

Quanto qui riportato è l'ennesima bestemmia, la dimostrazione della connivenza tra meteorologi civili e militari. Come è possibile giustificare le operazioni di aerosol, se non con ridicole menzogne? Chi può interpretare modificazioni climatiche e meteorologiche indotte in siffatto modo, se non colui che è ben informato sui fatti? Per quali motivi costoro, pur essendo al corrente di tali delitti, tacciono? Con quale coraggio conducono una campagna di disinformazione ed inganno così ben orchestrata e coordinata?

Questi manigoldi non hanno scusanti, in quanto, consapevolmente, in cambio di potere e denaro, si rendono complici attivi di disastro ambientale e non potranno nemmeno un giorno dire: "Noi non sapevamo", poiché con le loro menzogne ammantate di "scientificità" dimostrano tutt'altro. Chiunque è a conoscenza di certi avvenimenti è in grado di comprendere ed è responsabile delle sue decisioni.

I tribuni del Codacons si informino e si preoccupino di risarcire chi viene ingannato dai meteorologi e non per previsioni errate, ma per complicità in manipolazione climatica che, tra l'altro, è vietata dalle convenzioni internazionali.



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CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 1 agosto 2009

Guidi senza patente

Tra i vari meteorologi italiani, sia militari sia civili, che sono stati reclutati per disinformare sulle condizioni meteorologiche, il maggiore Guido Guidi può essere considerato un'eccezione. Infatti, a differenza dei suoi colleghi, quasi del tutto immedesimati nella parte, Guidi non riesce a mentire in modo credibile. Già, qualche anno fa, quando fu "intervistato" da una scaltrita e dolciastra Sveva Sagramola sulle scie, Guidi, oltre ad incorrere in alcune inesattezze nella sua spiegazione del fenomeno, cominciò a manifestare i tipici sintomi di chi era costretto a simulare: voce tremante, sguardo che evita l'interlocutore, salivazione azzerata, improvvisi abbassamenti del tono.

Non occorre essere degli esperti di psicologia e neppure di programmazione neurolinguistica per capire che colui era in grave difficoltà, a causa di un conflitto tra l'esigenza di travisare la verità ed un disagio interiore. Quando le scie chimiche erano una manifestazione rara in Italia, il maggiore, sempre all'interno della pessima trasmissione condotta dalla Sagramola e nei consueti spazi, disquisiva sul tempo e sulla sua evoluzione con fluidità, mentre ora, obbligato ad usare ambigue espressioni come "innocue velature", "nuvole di passaggio", "nubi alte e sottili" etc. non riesce a concludere una frase, senza deglutizioni ed affanni. Che cosa succederà il giorno in cui, obtorto collo, annuncerà "nuvole traslucide"? La voce sarà rotta da penosi rantoli e l'ultima sillaba gli morirà in gola. Non si può essere sicuri che il meteorologo in oggetto è preso da sensi di colpa: è molto più probabile che egli non abbia appreso, a differenza dei suoi collaboratori, l'arte drammatica. Proprio non riesce a recitare in modo persuasivo e forse, da padre di famiglia, ogni tanto pensa a quale futuro sta preparando per i figli, tutte le volte in cui nasconde la scottante verità sulle chemtrails, con ardite circonlocuzioni o imbarazzati silenzi, avverte che sta scavando una fossa profonda per sé e per i suoi familiari.

Non è un caso se, Guidi, premiato per le sue “benemerenze” come meteorologo televisivo, insieme con il colonnello Costante De Simone, ormai consumato attore da metodo Stanislavskij, ha lanciato un messaggio obliquo, quasi avesse voluto alleggerirsi la coscienza, ammesso che ne abbia una: "Partecipo insieme a tanti colleghi che, insieme a me, sono la rappresentanza di un'istituzione che si sforza, nonostante delle difficoltà contingenti abbastanza importanti, di continuare nel tempo a tenere ben saldo il sodalizio che c'è tra un'istituzione pubblica, importante come la televisione pubblica appunto, e l'Aeronautica militare che rappresenta per il paese il servizio meteorologico" (Si ascolti la dichiarazione nel video dal minuto 2:02 a 2:38).



Questa dichiarazione è più che rivelatrice: è un lapsus freudiano! In primo luogo il maggiore, cerca di scrollarsi di dosso un po' di responsabilità, chiamando come correi i suoi sodali, ma soprattutto ha alluso a non meglio precisate "difficoltà contingenti abbastanza importanti". A che cosa si riferisce Guidi? Non certo ad ostacoli di natura tecnica, visto che i bollettini meteo oggi possono avvalersi di numerosi e sofisticati strumenti per le previsioni (in realtà decisioni del tempo). Accenna, invece, ad un "sodalizio" tra la televisione pubblica e l'Aeronautica militare. Egli definisce "sodalizio" il patto scellerato tra i militari e la R.A.I.: i problemi contingenti sono costituiti dalle perniciose manipolazioni climatiche e meteorologiche che, perpetrate dall'aviazione militare e civile, hanno stravolto i fenomeni naturali ed adulterato la meteorologia, un tempo disciplina scientifica, ora propaganda di guerra. Altri impedimenti coincidono con le fughe di notizie, dovute a "cani sciolti" all’interno dei media e delle forze armate, senza dimenticare quanto, grazie sia alla divulgazione sia alla maldestra campagna dei ciarlatani, la verità sulle scie tossiche stia emergendo. Ciò suscita paura tra chi, come Guidi, sa che i subalterni rischiano moltissimo, quando la situazione precipita: i generali si salvano, ma gli altri sono carne da cannone.



Non possiamo neppure consigliargli di seguire corsi di recitazione, perché ormai quasi tutti sanno chi sono i disinformatori e la resa dei conti è vicina. Così anche il Pelide Achille, eccellente simulatore e dissimulatore, che, il giorno 31 luglio nel suo linguaggio pseudo-meteorologico, ha preannunciato per domenica prossima "cielo biancastro e lattiginoso", rischia di rimanere con il cerino in mano.

Ci rincresce, ma il maggiore non potrà ricevere, a differenza di tanti suoi colleghi e di parecchi pennivendoli (sedicenti scienziati), la patente di disinformatore.

Sull'affidamento dei servizi meteo ai militari fu presentata nel 2007 un'interrogazione parlamentare che riportiamo qui.



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venerdì 31 luglio 2009

Scie chimiche: il diagramma di Appleman e la militarizzazione della meteorologia

Pubblichiamo un testo scritto dall’amico Corrado Penna, tratto dal documento "Meteorologi e ministri: le contraddizioni insanabili". La prima parte verte sulle mistificazioni dei negazionisti che, per tentare di confutare le evidenze sulle chemtrails, si richiamano spesso agli studi di Appleman sulle scie di condensazione. Sono studi ormai obsoleti e riduttivi che non tengono conto dei progressi nell’ambito dell’aviazione. La seconda parte riguarda l’intreccio di connivenze, censure, mistificazioni di cui meteorologi, come il colonnello Costante De Simone ed il maggiore Guido Guidi, sono protagonisti indiscussi.

Che dire di questa morbosa affezione per il diagramma di Appleman del 1953? In base a tale diagramma empirico realizzato più di 60 anni, in seguito a rilevazioni relative ad aerei che utilizzavano motori ben differenti da quelli moderni, si vorrebbe interpretare anche ciò che avviene ai giorni nostri, cercando di dimostrare la possibilità che si formino scie di condensa anche in condizioni di bassa umidità relativa.

Eppure è ben noto (come viene spiegato anche nel documento negazionista del signor Randi analizzato nella seconda parte dell'articolo) che la formazione di scie di condensa dipende fortemente dal tipo di motore, dalla temperatura a cui opera e dal tipo di impurità (agenti da nuclei di condensazione) che vengono rilasciate insieme con i prodotti di combustione; ciò vuol dire che 60 anni di progresso e di innovazione nell'ambito della motoristica per aerei non sono un dettaglio di poco conto.

Come mai allora ci si affida a quel diagramma (secondo il quale a volte ci potrebbero essere scie di condensa anche con bassa umidità relativa) e non si fa riferimento, invece, a studi più recenti (e quindi certamente più affidabili) nei quali si insiste sul fatto che la scia di condensa si forma, solo quando si arriva alla saturazione dell'umidità? A tale proposito, si può citare una fonte non sospetta, ovvero un documento dell'aviazione statunitense del 1975 (Aviation weather) nel quale viene testualmente affermato a
pagina 144 quanto segue:

“The exhaust contrail is formed by the addition to the atmosphere of sufficient water vapor from aircraft exhaust gases to cause saturation or super-saturation of the air. Since heat is also added to the atmosphere in the wake on an aircraft, the addition of water vapor must be of such magnitude that it saturates or supersaturates the atmosphere in spite of the added heat”.

Ovvero:

“La scia di condensa del vapore fuoriuscito dal motore si forma a causa dell'immissione nell'atmosfera di vapore acqueo aggiunto dai motori dell'aereo in quantità sufficiente da causare la saturazione o sovrassaturazione dell'aria. Dal momento che l'atmosfera è anche surriscaldata dal motore dell'aereo, il vapore aggiunto deve essere di tale entità da saturare o sovrassaturare l'atmosfera, nonostante tale calore aggiuntivo”.

Come si potrebbe arrivare alla saturazione/sovrassaturazione del vapore partendo da un'umidità relativa molto bassa?

D'altronde anche un testo recente di meteorologia descrive il fenomeno nei medesimi termini, senza richiamarsi all'obsoleto diagramma di Appleman:

“L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e quindi la formazione di scie. Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%. Le scie possono più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente.” [Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida - Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l’U.A.I. (Unione Astrofili Italiani) - Gremese Editore – 2006 – pag. 86]

Molto interessante è anche la questione (citata in Aviation Weather) del calore dei motori degli aerei che surriscaldano l'aria, contribuendo ad inibire la formazione delle scie di condensa. Come si può verificare leggendo questo documento sulla storia del volo, sul finire degli anni '40 vanno in pensione i vecchi motori a scoppio ed inizia l'era dei turboreattori, ovvero degli aerei denominati aviogetti (o, con terminologia inglese, jets), e, a mano a mano che progredisce la tecnologia delle leghe metalliche, si rendono disponibili materiali sempre più refrattari al calore che permettono di costruire motori più potenti: sono motori che sviluppano più energia e che riscaldano di più.

Il sunnominato diagramma di Appleman è per l'appunto del 1953 e, dopo 20 anni di progressi e di cambiamenti nella motoristica, l'aviazione statunitense si affida a ben altri strumenti per valutare la formazione di scie di condensa, anche perché i motori sempre più potenti scaldano sempre di più: il calore aggiunto agisce in modo da inibire maggiormente il fenomeno delle scie di condensa (che non per niente si formano, quando la temperatura esterna è di molto inferiore agli zero gradi centigradi).

Interessante è altresì quanto viene affermato sui nuclei di condensazione rilasciati con i gas di scarico dell'aereo: di norma i nuclei di aggregazione sono abbastanza grossi:

Recent experiments however, have revealed that visible exhaust contrails may be prevented by adding very minute nuclei material (dust for example) to the exhaust. Condensation and sublimation on these smaller nuclei result in contrail particle too small to be visible”.

Ovvero:

Recenti esperimenti, tuttavia, hanno rivelato che le scie di condensa visibili possono essere evitate, aggiungendo nuclei molto piccoli (polvere per esempio) a quanto viene emesso dal motore. La condensazione e la sublimazione su questi nuclei più piccoli produce particelle di condensa troppo piccole perché la scia risulti visibile”.

Questo, oltre a confermare l'importanza del tipo di motore sulla formazione di scie di condensa richiama alla mente il fatto che l'aviazione militare ha tutto l'interesse ad evitare la formazione di scie di condensa, in quanto persino un aereo con sistemi di dissimulazione anti-radar sarebbe visibile agli occhi di un nemico, se si lasciasse dietro una visibile scia di condensa. Mi chiedo allora: possibile che, a 30 anni di distanza dagli studi menzionati in un documento del 1975, l'aviazione militare non abbia già dotato i suoi apparecchi di tale tecnologia?

Se così fosse la probabilità che un velivolo militare generi una scia di condensa visibile sarebbe prossima allo zero, con buona pace di chi afferma che le scie rilasciate da formazioni di velivoli sono un fenomeno normale da attribuire ad aerei militari.

Ma torniamo alle cose dimostrabili con prove concrete, come alcuni video che qui di seguito riporto e che servono a rinforzare quanto già dimostrato nelle parti precedenti dell'articolo.

Questo è il video realizzato (di recente) da un attivista contro le chemtrails a Florence, una cittadina dello stato dell'Oregon. Le traiettorie di questi aerei che sembrano divertirsi a fare disegni di ogni foggia nel cielo, con abbondanza di scie che si richiudono su sé stesse, fanno venire in mente la già citata affermazione del colonnello De Simone di cui ho già ampiamente discusso nella prima parte:

“Esistono inoltre punti di riferimento a terra al di sopra dei quali le aerovie hanno variazioni di direzione anche ad angolo retto. A un osservatore sottostante, le scie appaiono curvare bruscamente” .

Ci spieghi, signor De Simone, quante aerovie passano sopra la cittadina di Florence che formano tutta quella serie ravvicinata di angoli retti (!) tanto che ad un osservatore sottostante appaiono (sic!) talmente curvate fino a chiudersi su sé stesse? Siamo seri per favore: sappiamo benissimo che la verità è un'altra, che si tratta di scie chimiche, ovvero di un deliberato progetto di irrorazione con agenti chimico-biologici e che lei è stato coinvolto (forse controvoglia, o almeno così voglio sperare) in questa campagna di propaganda negazionista.

Una sola cosa allora chiediamo a lei, signor colonnello: è questa la maniera in cui fa fede al giuramento che pronunciò tanti anni fa, quello di difendere la propria patria? La patria che ha giurato di difendere siamo noi, signor colonnello, e non ci sentiamo difesi per niente da quelle centinaia di aerei che sorvolano il nostro cielo, rilasciando composti tossici. Le sembra possibile davvero obbedire contemporaneamente a quel giuramento ed agli ordini che riceve dalla struttura di cui si è ritrovato a far parte?

Possiamo anche immaginare con quali argomentazioni hanno convinto a collaborare a questo progetto molte delle persone che adesso si adoperano a negare l'evidenza mostrata in questo ed altri video. Forse le hanno raccontato che la Terra si sta oltremodo riscaldando per l'effetto serra del CO2 e che l'unica possibilità di porre un argine a questa situazione è quello della geo-ingegneria, ovvero della dispersione di particolato riflettente tutto intorno al pianeta, ma se si informa bene leggendo
questi articoli e guardando questo documentario si rende conto che si tratta di una patetica scusa: se c'è un "effetto serra", esso è artificialmente creato proprio dalla diffusione delle scie chimiche.

O forse le hanno detto che la dispersione del particolato metallico è indispensabile per mantenere una supremazia militare basata sull'impiego di sistemi di rilevazione radar tridimensionali ed armi al plasma; una supremazia militare nei confronti di un ipotetico nemico che, però, adopera le stesse
scie chimiche e la stessa tecnologia sul proprio territorio, come è facile verificare.

O forse le hanno detto che gli agenti biologici dispersi nell'aria sono vaccini che servono a contrastare la diffusione di una qualche pandemia, ma, se si informa bene leggendo questo articolo sulla pandemia e questo sui vaccini potrà capire quanto siano false anche queste argomentazioni. La realtà purtroppo è che il sistema militare è un sistema di morte, che
le guerre sono state combattute per ammazzare milioni di persone e portare lauti profitti a pochi pescecani.

Scie circolari fotografate in Francia ... corridoi aerei con 4 angoli retti? Irrorazione di composti chimici semmai!

In ogni caso, l'operazione scie chimiche è un'operazione segreta che si cerca di tenere nascosta alla popolazione. Di recente le irrorazioni
vengono intensificate nelle ore notturne oppure quando è disponibile una copertura nuvolosa dietro la quale gli aerei avvelenatori si nascondono alla vista (ma non certo all'udito). Davvero pensate che state collaborando ad un progetto segreto per il nostro bene che non ci può essere rivelato? Per favore, pensateci bene. Pensate davvero che si tratti di un progetto indispensabile per il bene comune, ma che occorra mantenerlo segreto per evitare che venga bloccato dall'isterismo della popolazione o delle organizzazioni ambientaliste? Di sicuro le organizzazioni ambientaliste, pur essendo informate sulle scie chimiche (ovviamente ci abbiamo pensato già da tempo) hanno deciso di non occuparsene, perché i loro vertici sono stati tutti cooptati.

Forse qualcuno si è lasciato convincere che si tratta di un'operazione indispensabile per la salvaguardia della nostra salute, forse qualcuno si è lasciato convincere che si tratti di un'operazione indispensabile per mantenere una (velenosa) superiorità militare, scuse patetiche che non reggono il confronto con la realtà, anche perché, oltre all'aerosol di bario e di alluminio, vengono dispersi dei nanosensori la cui distribuzione sulle popolazioni civili in tempo di pace non si può giustificare con nessuna delle patetiche giustificazioni che i responsabili dell'operazione scie chimiche possono avere fornito ai loro sottoposti.

Ma di sicuro quanto avviene nei nostri cieli è altamente immorale, perché nessuno può permettersi di decidere al posto nostro su questioni relative alla nostra salute. Anche se dovessi credere allo spauracchio dell'effetto serra del biossido di carbonio, rivendicherei lo stesso il diritto di scegliere di soffrire il caldo, piuttosto che essere
avvelenato da metalli come l'alluminio ed il bario che causano malattie neurodegenerative.

La prego, signor colonnello, non si renda complice di questo moderno genocidio: siamo noi la patria che deve difendere e non quei poteri occulti che la spingono a rilasciare certe ridicole affermazioni.

Se ancora le mancano le prove su quelli che sono realmente gli effetti dell'operazione scie chimiche, si guardi
questo video realizzato negli U.S.A., dove l'irrorazione chimico-biologica è iniziata verso il 1990. Apra gli occhi, signor colonnello, perché in questo mondo crudele chi inganna spesso è stato ingannato a sua volta. Apra il suo cuore, signor colonnello, si metta una mano sulla coscienza e sia fedele alla sua patria:

la sua patria siamo noi, 56 milioni di cittadini italiani!


Si ringrazia l'amico Pirata Pantani per la segnalazione del testo "F.A.A. - Aviation Weather 1975".



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