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martedì 31 agosto 2021

Ossido di grafene nei cosiddetti "vaccini"? Ebbene sì!

Mentina, SottoUnPuente e le varie truppe cammellate della disinformazione possono tentare di smentire ciò che non è smentibile anche con decine di scartafacci al giorno. La loro propaganda affannosa e maldestra è inutile: gli elisir per l’immortalità tramite la morte contengono ossido di grafene. Non a caso è stato già creato un “antidoto” spray che ha come ingrediente principale ossido di grafene in nanoparticelle: naturalmente il prodotto è stato messo a punto con la risibile scusa di neutralizzare presunti virus, mentre si mira, in tutta evidenza, ad assicurarsi che le nanoparticelle di grafene arrivino velocemente al cervello. Osserva con acume l’amico Giovanni: “L’ossido di grafene, contenuto nelle pozioni, amplifica negli esseri viventi la conformità con certe frequenze elettromagnetiche. Per così dire, sintonizza il DNA, un DNA ormai snaturato, con particolari campi con cui entra in risonanza. I “filtri magici” sono saturati con tossine e veleni vari su cui spicca il grafene, anche se sappiamo essere già stato abbondantemente disperso nell’ambiente in decenni di geoingegneria clandestina. Crediamo che l’inoculazione di massa sia il capitolo conclusivo. La stragrande maggioranza delle persone non ha la sufficiente sensibilità o preparazione interiore per rendersi conto che ciò che adesso accade è solo il risultato di una nuova guerra trasversale avviata il giorno 11 settembre 2001 e, come sappiamo, non va sottovalutata la ‘sottotraccia’ o ‘firma energetica’ degli eventi. Il numero 11 è davvero la sphràgis degli Ottenebrati. Un altro numero dall’alone fosco è il 6, emblema dell'esagono o cella – è la sistemazione dell’alveare cibernetico dove rinchiudere ed estinguere la residuale essenza dell’uomo – le molecole stesse dell’ossido di grafene sono esagonali”. Naturalmente bisogna qui citare il 666, numero d’uomo, perché riferito al carbonio che ha sei protoni, sei neutroni e sei elettroni. Di converso, assume un significato luminoso il 12 che è collegato, tra le altre cose, alla genetica. Pubblichiamo un articolo che conferma quanto denunciamo da tempo, ricordando che le tanto decantate virtù medicamentose del grafene sono una truffa: in realtà si tratta di un veleno per le cellule e, più in generale, per l'organismo.

Un'équipe di scienziati statunitensi della Georgia State University ha sviluppato un vaccino spray nasale che potrebbe proteggere contro tutti i ceppi del virus dell’influenza (sic). Inoltre potrebbe essere adatto per combattere altri agenti patogeni, come quello che causa il Covid-19 (sic). Lo spray nasale offre un’ampia protezione: c’è la speranza che possa rappresentare la prima linea di difesa contro le forme potenzialmente letali del virus dell’influenza. Lo spray contiene una proteina chiamata emoagglutinina ricombinante (HA) che ‘vive’ sulla superficie dei virus dell’influenza. È essenziale per la capacità del virus di causare l’infezione.

Ora (secondo la medicina ufficiale n.d.r.), il virus dell’influenza è difficile da combattere, perché può evolvere e ‘imparare’ a proteggersi rapidamente dai farmaci. Il nuovo spray potrebbe risolvere questo problema. «La nostra ricerca apre una nuova strada per lo sviluppo di vaccini antinfluenzali intranasali senza ago e logisticamente semplificati per la protezione incrociata», ha affermato l’autore senior dello studio, il dott. Baozhong Wang. Lo spray somministra nanoparticelle attraverso il naso per rafforzare il sistema immunitario.

Ricordando che le vie respiratorie sono il portale di ingresso (sic) del virus, gli spray nasali, secondo quanto riportato dagli esperti, prevengono l’infezione in questo ‘punto chiave’. Possono anche stimolare le risposte immunitarie sistemiche in tutto il corpo. Inoltre, i vaccini iniettati in un muscolo non inducono risposte immunitarie della mucosa delle vie respiratorie, invece questa nuova potenziale soluzione combina l’HA con l’ossido di grafene chimico.

“I vaccini antinfluenzali convenzionali inducono prevalentemente risposte anticorpali. Tuttavia, ricerche recenti dimostrano che le risposte delle cellule T della memoria residenti nei polmoni sono indispensabili per una protezione incrociata ottimale contro l’infezione da influenza polmonare”, ha asserito il dott. Wang.

“Lo sviluppo delle risposte dei linfociti T residenti nei polmoni richiede la vaccinazione per via respiratoria o l’infezione tramite il virus dell’influenza. La nostra ricerca apre una nuova strada per lo sviluppo di vaccini antinfluenzali intranasali senza ago e logisticamente semplificati per la protezione incrociata”, ha aggiunto.

Nei test su topi e cellule umane coltivate in laboratorio, il vaccino ha prodotto anticorpi: “Nel nostro studio, abbiamo riportato per la prima volta che i nanomateriali di ossido di grafene hanno avuto un potente effetto adiuvante nel potenziare le risposte immunitarie dei vaccini per l’emoagglutinina intranasale”, ha dichiarato l’autore principale, il Dr Chunhong Dong.

Le nanoparticelle, infatti, hanno migliorato significativamente le risposte immunitarie nelle mucose e in tutto l’organismo dei roditori. La robusta reazione ha anche conferito protezione contro i diversi ceppi virali.

Gli spray antinfluenzali senza ago, poi, possiedono vantaggi logistici superiori rispetto a un vaccino intramuscolare, tra cui la facile somministrazione con alti tassi di accettazione e l’eliminazione dei rifiuti a rischio biologico.

Lo studio è stato pubblicato su “Proceedings of The National Academy of Sciences”.

FONTE: Blogsicilia.it

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martedì 26 maggio 2020

Dicotomia



"Il vero sapere, il sapere temibile è ancora tenuto segreto, ma, credetemi, mio caro, esso esiste" (J. Buchan).

L’attività di divulgatori procede solo se si è abituati ad essere indagatori. Procede quando si trova qualcuno con cui condividere quanto esprimi e scrivi, altrimenti è come pestare l’acqua nel mortaio. L’ostacolo maggiore è il linguaggio: la masnada dei disinformatori e degli ufficialisti non sa – Wittgenstein docet – che il linguaggio plasma il reale. Uno che usa a spron battuto termini e sintagmi come “complottista”, “sciachimista”, “teoria del complotto” “bufala”…, beceri vocaboli che non abbiamo adoperato neanche una volta nei nostri saggi, che mondo può plasmare? Una realtà angusta, piccola, piccola, meschina, “storta come un ramo”. Sono parole che non hanno alcun significato o, al limite, generano significati deviati.

Nei loro disservizi televisivi, dilettanti come Giorgino Romiti alias Gaston Zama, abusano di questi quattro o cinque lessemi per poi, cimentandosi in analisi pseudo-psicologiche e pseudo-sociologiche, concludere che chi non la "pensa" come loro, dimostra l’intelligenza di un adolescente. Premesso che esistono molti adolescenti che denotano un acume mille volte superiore a quello di Gastone, il gran covone, potremmo affermare che lui e le altre cose a lui simili, rivelano la perspicacia di un bambino? No. Infatti un pargolo ha capacità intuitive del tutto negate a questi gazzettieri. Purtroppo anche chi osserva, investiga, comprende a volte cade nelle trappole lessicali e ricorre ad espressioni e termini squalificati e squalificanti, a dimostrare di quanto sia profondo e deleterio l’influsso degli appestatori della lingua. Siamo al cospetto di una dicotomia: da un lato chi è in grado di comprendere alcuni aspetti della realtà e che sa esternarli; dall’altro chi proprio non ci arriva e, per tentare di sopperire alla sua totale mancanza di ingegno, si puntella su una manciata di frasi fatte. Non indaga, perché non ci riesce. Non consulta, analizza e compara le fonti, perché pensa che una fonte sia quella dell’acqua minerale.

Qualcuno potrebbe obiettare che Giorgino e gli altri mestieranti sono come allievi inetti ad imparare, mentre i loro maestri sono ad un livello superiore. Sbagliato: forse Enrico Mentana dimostra una caratura maggiore sia linguistica sia intellettuale? La risposta è un sonoro no: dimmi come parli – e l’illustre Mentana parla e straparla come i suoi alunni – e ti dirò chi sei. A questo punto il discorso sulla buona o mala fede, diventa quasi secondario, quando si è ignoranti, quando non si è grado, laddove molti bimbi ne sono capaci, di guardare il cielo e notare la netta differenza tra un cielo naturale ed uno trattato, anzi maltrattato chimicamente.

Vicino a queste sterpaglie, gli occultatori di piccolo calibro, i pedestri e neghittosi negazionisti, crescono e prosperano begli alberi, i disinformatori mascherati, ad esempio Diego Fusaro, l’opinionista vetero- marxiano che si dà arie da filosofo. Sono alberi alti e frondosi ma… transgenici. Dunque è difficile uscirne: si è circondati da depistatori di lusso, tronfi e sprezzanti, dalla prosa patinata e vuota, oppure da rozzi pseudo-redattori.

I tempi incalzano e, invece, di basarci su una sinergia tra il sapere tradizionale e le nuove frontiere scientifiche, si regredisce ad un approccio pre-positivista, perché cicappini alla Polidoro non padroneggiano neppure i comunque antiquati concetti e metodi del Positivismo.

I tempi incalzano e bisognerebbe ampliare la propria visione, leggendo o rileggendo autori come Solov’ëv (1853-1900). Il filosofo russo, nella sua ultima opera, “I tre dialoghi ed il racconto dell’Anticristo”, datata alla Pasqua del 1900, pochi mesi prima di morire, prevede che il secolo XX sarà contrassegnato da grandi guerre, da grandi rivoluzioni cruente, da grandi lotte civili. Sul finire del secolo, i popoli europei – persuasi dei gravi danni derivati dalle loro rivalità – daranno origine, egli preannuncia, agli Stati Uniti d’Europa. “Ma… i problemi della vita e della morte, del destino finale del mondo e dell’uomo, resi più complicati ed intricati da una valanga di ricerche e di scoperte nuove nel campo fisiologico e psicologico, rimangono, come per l’addietro, senza risoluzione. Viene in luce soltanto un unico risultato importante, ma di carattere negativo: il completo fallimento del materialismo teoretico”. Ciò non comporterà, però, l’estendersi e l’irrobustirsi della fede. Al contrario, l’incredulità sarà dilagante. Sicché, alla fine si profila per la civiltà europea una situazione che potremmo definire di vuoto.

In questo vuoto appunto emerge e si afferma la presenza e l’azione dell’Anticristo. Era (e sarà) – scrive Solov’ëv – “un convinto spiritualista”. Credeva nel bene e perfino in Dio, “ma non amava che sé stesso”. Era un asceta, uno studioso, un filantropo. Dava “altissime dimostrazioni di moderazione, di disinteresse e di attiva beneficenza”. Nella sua prima giovinezza si era segnalato come dotto ed acuto esegeta: una sua voluminosa opera di critica biblica gli aveva propiziato una laurea ad honorem da parte dell’Università di Tubinga. Ma il libro che gli procurò fama e consenso universali porta il titolo 'La via aperta verso la pace e la prosperità universale', dove “si uniscono il nobile rispetto per le tradizioni e i simboli antichi con un vasto e audace radicalismo di esigenze e direttive sociali e politiche, una sconfinata libertà di pensiero con la più profonda comprensione di tutto ciò che è mistico, l’assoluto individualismo con un’ardente dedizione al bene comune, il più elevato idealismo in fatto di principi direttivi con la precisione completa e la vitalità delle soluzioni pratiche”. Il nuovo padrone della terra – egli precisa – era anzitutto un filantropo, pieno di compassione, non solo amico degli uomini ma anche amico degli animali.

L’Anticristo, infine, si dimostrerà un eccellente ecumenista, capace di dialogare “con parole piene di dolcezza, saggezza ed eloquenza”. Convocherà i rappresentanti di tutte le confessioni cristiane ad “un concilio ecumenico da tenere sotto la sua presidenza”. La sua azione mirerà a cercare il consenso di tutti attraverso la concessione dei favori concretamente più apprezzati. Ma sarà un ecumenismo “escatologico”, realizzato quando ormai la Storia è pervenuta alla sua conclusione: “Così – racconta Solov’ëv – si compì l’unione delle Chiese nel cuore di una notte oscura su un’altura solitaria, ma l’oscurità della notte venne, ad un tratto, squarciata da un vivido splendore e in cielo apparve un grande segno: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle”.

Ecco le reazioni dei soliti sciocchi: “Solov’ëv era un altro teorico del complotto, un autore di bufale!” Perfetto! Andate a strafogarvi con le mozzarelle di bufala, così evitate di parlare.

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venerdì 25 ottobre 2019

Interruzione



Talora qualcuno pensa che le attività di geoingegneria clandestina siano interrotte per qualche recondito motivo. E’ un’illusione: infatti un cielo senza scie non è sinonimo di cielo naturale. Quante volte sono disperse scie evanescenti, in luogo di quelle durevoli! Quante volte i geoingegneri agiscono con il favore della notte o in maniera più o meno dissimulata o con le armi elettromagnetiche! Si forma una perturbazione ed ecco i soliti interventi atti a concentrare l’energia del fronte in regioni circoscritte o a indebolire le piogge, secondo le necessità. Piove e al di sopra della coltre imbrifera si nota uno strato biancastro. Smette di piovere: le nuvole si diradano ed ecco che negli spazi liberi si vede uno spaventoso intreccio di chemtrails. Il sole? Desaparecido. L’importante per i militari è mantenere l’atmosfera elettroconduttiva e causare danni all’ambiente come all’economia per poi demonizzare il biossido di carbonio, per poi incolpare i cittadini dei disastri meteorologici. Il copione è sempre il medesimo; la squadra sempre la stessa: squadra che vince non si cambia.

Avete visto un firmamento azzurro cobalto cosparso di cumuli cotonosi che riflettono una scintillante luce solare? No. Allora siate certi che nessuna tregua è in atto. Sono state rilevate temperature più o meno in linea con le medie stagionali? No. Allora siate certi che nessuna tregua è in atto. I fiori delle piante sbocciano nel periodo in cui dovrebbero aprirsi? I frutti degli alberi maturano nell’usuale periodo? No. Allora siate certi che nessuna tregua è in atto.

Avviene dunque quanto accade nel campo del negazionismo. Disinformatori, agenti di controllo, guardiani del cancello… continuano a sfornare senza requie libri, articoli, programmi, video imperniati sulla propaganda e la censura. E’ il loro compito, per così dire, istituzionale. A che cosa serve replicare a codesti improbabili personaggi le cui strategie sono ormai trite e ritrite? Conosciamo i nostri polli. Recentemente il Dottor Massimo Polidoro (C.I.C.A.P.) ha inaugurato una rubrica-video con cui tenta di smentire e di smontare i vari “complotti”. E’ un’iniziativa grottesca, basata su “argomenti” più flaccidi della pinguedine che abbellisce il ventre dello stalker di regime Task Force Butler, al secolo Federico De Massis di Pescara.



Se uno vuole sollazzarsi un po’, può anche ascoltare i sofismi e le fumisterie dell’esperto in “psicologia dell’occulto”, ma si sappia che è l’arcinota, giurassica disinformazione. Non basta pontificare di metodo scientifico, di cui Polidoro ignora anche l’abc, per essere credibili. Non basta appellarsi alle fonti ufficiali per essere credibili, anzi semmai chi si riferisce a documenti accademici e governativi in partenza dimostra di essere organico al sistema. In fondo, il negazionismo oltre ad essere pericoloso, è di una noia mortale. Va bene: Polidoro ha dei bei riccioli, ma è il suo unico pregio che potrà semmai suscitare l’apprezzamento del pubblico femminile. Finita lì.

Certo, sarebbe bello se lo “specialista di cospirazioni” smettesse di scrivere libri e di produrre filmati: non per altro, ma perché siamo indignati per la profanazione della lingua italiana. Tuttavia se qualche editore gli pubblica i volumi, buon per lui e per l’editore. In ogni caso, presto, guerra climatica permettendo, dovrebbero arrivare i primi freddi e avere quei tomi accanto al caminetto può essere utile.


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sabato 26 maggio 2018

Umidità quasi azzerata... e non solo



Solita disinformazione [ LINK 1] [ LINK 2 ], inganno, menzogna spacciate per scienza della meteorologia. Sono frodi atte a coprire le dannate operazioni di "guerra climatica", volte a ridurre l'umidità atmosferica ed a trasformare il cielo in una poltiglia chimica neurotossica utile per scopi strategici, economici e demografici. Il "meteorologo" di turno ci spiega che le nebbie mattutine sono dovute all'umidità elevata. Peccato che, nel migliore dei casi, ci ritroviamo con valori del 35 per cento! Quindi quelle caligini appiccicose che cosa sono in realtà? Semplice. Sono coltri di neurotossico nanoparticolato di ricaduta e sono il risultato delle massicce attività di geoingegneria notturne e diurne, attuate da velivoli civili e militari.

E' la solita mistificazione perpetrata dai media ufficiali, gli stessi che preannunciano (si vede che hanno la sfera di cristallo) per l'Italia un'estate torrida, ma con pochissime piogge. Questo non è un controsenso? Se aumentano le temperature, non dovrebbero essere più copiose le precipitazioni, data la maggiore evaporazione e traspirazione? Purtroppo il popolino crede a queste bugie, si fida dei "previsori" che gabellano colossali idiozie per rivelazioni scientifiche. Il fatto è che l'intelligenza dell'opinione pubblica è quasi del tutto azzerata... come l'umidità.

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Lo Stato intende definitivamente mettere il bavaglio ai fratelli Marcianò, attraverso l'impiego illegittimo di volgari azioni di "Giustizia", laddove le "parti offese" sono i negazionisti affiliati al C.I.C.A.P. Questo vile attacco ha portato alla prima incredibile condanna nel mese di dicembre 2017, alla quale è seguita una seconda, nell'aprile 2018 e ne seguiranno altre! In tutti i casi quali le "parti lese" sono famigerati disinformatori, impegnati in opera di discredito a nostro danno ma paradossalmente attori di processi penali contro di noi. Tutto ciò implica spese enormi per difendersi e da soli non ce la possiamo fare. Abbiamo bisogno del Tuo sostegno, anche piccolo. E' una battaglia per la libertà. Aiutaci. Grazie!

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giovedì 17 maggio 2018

La ciurma neo-negazionista all’arrembaggio



Togliersi qualche sassolino dalle scarpe, anzi qualche… massone.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno sono belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità. (Matteo, 23, 27-28)

Viviamo tempi sempre più difficili e confusi: mentre l’opinione pubblica è frastornata dal teleromanzo la cui rocambolesca trama si riferisce alla formazione del nuovo governo - tema sui cui non indugiamo, poiché è sufficiente leggere le favole di Fedro per capire quali sono le vere dinamiche della “politica” – gli eventi prendono una brutta piega.

Come accennavamo, la decisione di Donald Trump, probabilmente assunta su consiglio del genero Jared Kushner, vera eminenza grigia del governo occulto, provvedimento con cui l’ambasciata statunitense è stata trasferita da Tel Aviv a Gerusalemme, è un fatto cruciale. Il trasferimento de facto e de iure implica che Gerusalemme è riconosciuta come capitale di Israele: ciò ha ed avrà delle conseguenze destabilizzanti.

Se scoppierà un Terzo conflitto mondiale, una guerra fortemente voluta dalle élites apolidi attive in ogni dove, la scintilla scoccherà in Medio Oriente, mentre gli attriti con la Corea del Nord sono soltanto fumo negli occhi.

Fumo negli occhi, caos sono all’ordine del giorno, complici i media di regime, ma anche tutta quell’accozzaglia di falsi ricercatori indipendenti, infiltrati, agenti doppiogiochisti, coadiutori temporali, pedine della disinformazione, alternativi senza alternative, moralisti senza morale… che, con il loro “attivismo” da operetta e la loro “divulgazione” pseudo-libera, intorbidano le acque, riuscendo a controllare ed a plagiare coloro che sfuggono al controllo ed al plagio ottenuto dagli organi di regime. L’esemplare più rappresentativo di questa compagnia di giro ci sembra il massone Albino Galuppini (nomen quasi omen) che, ad esempio, in un suo brogliaccio, denigra l’operazione “Rainmaker”. Le “argomentazioni” cui ricorre Galuppini sono davvero goffe e grottesche: scrive che, se gli ionizzatori funzionassero, gli Stati afflitti dalla siccità li avrebbero impiegati. In primo luogo, il nostro eroe dovrebbe sapere che i vari esecutivi non hanno alcun vero interesse a risolvere i problemi, perché ogni loro risoluzione per l’establishment è un grosso problema. Inoltre, pur assodato ciò, su scala locale gli ionizzatori sono adoperati e con successo, almeno negli Emirati Arabi Uniti ed in Australia. I dispositivi installati in Liguria e Piemonte sono efficaci o no? Non possiamo rispondere in modo categorico: fatto sta che i regimi pluviometrici sono migliorati e, se si eviterà un crollo dell’agricoltura e delle forniture idriche, il merito è di chi, invece di passare il tempo a calunniare ed a seminare discordia, si è adoperato per gli altri, a volte indegni.


Nella mappa ARPAL le zone con maggiori precipitazioni coincidono con l'ubicazione del "Rainmaker"

Per pudore non ci soffermiamo sulle “conferenze” organizzate da codesti guitti da commedia dell’arte: al confronto, i simposi organizzati dal famigerato C.I.C.A.P. non paiono altrettanto inquinati dall’ignoranza, dalla mistificazione e dall’ipocrisia. In ogni caso si notano inquietanti analogie, intrecci e collusioni tra il folkloristico mondo del C.I.C.A.P. e la ciurmaglia neo-negazionista.

Le priorità sono o dovrebbero essere ben altre: non promuovere iniziative che, se non sono atte a dividere ed a delegittimare, risultano spettacoli da circo di borgata. Bisognerebbe occuparsi della minaccia costituita dal 5G, il nuovo protocollo che, irradiando onde millimetriche mai usate prima su larga scala, sistema implementato con una spaventosa moltiplicazione di apparati trasmittenti, rischia di mietere un numero enorme di vittime. Bisognerebbe occuparsi di mille altre questioni che nella geoingegneria clandestina o in altri crimini governativi trovano spesso il fulcro. Tuttavia lo capiamo: il campionato di calcio, il narcisismo e l’ego di certi omuncoli sono più importanti, un ego enorme, eppure piccolo piccolo.

Nel video: come funziona il brevetto ATLANT sul cui principio si basa il "Rainmaker" messo a punto da Rosario Marcianò.


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sabato 12 maggio 2018

Differenze tra "Cloud seeding imbrifero" e "Cloud seeding igroscopico"



Di recente qualche testata di regime ha pubblicato la notizia inerente alla decisione dei Cinesi di favorire le precipitazioni affidandosi alle “scie chimiche”. Possiamo affermare che su quest'argomento i media mainstream intenzionalmente confondono un po' le acque. Chiariamo la situazione: in concomitanza dell’anniversario con cui si celebra la vittoria russa sulla Germania nazional-socialista, i cieli di Mosca erano infestati di scie. Erano le classiche scie usate per impedire le piogge. E’ vero che esistono tecniche finalizzate a procurare le precipitazioni, ma l'impiego dello ioduro d'argento è ormai raro. In sua vece si adoperano batteri modificati geneticamente, come l'Escherichia coli ed alcuni tipi di Pseudomonas. Il "cloud seeding classico” non ha quindi alcuna attinenza con il "cloud seeding igroscopico", perché non è necessario impiegare squadriglie di aerei per scatenare un temporale e neppure velivoli di grandi dimensioni. E' sufficiente l'impiego di piccoli apparecchi ad elica. Inoltre devono essere inseminati grossi cumulonembi. Di solito l'aereo deve disperdere lo ioduro d’argento o i batteri all'interno del cumulonembo, altrimenti non si consegue lo scopo.



Nel caso dell'inseminazione igroscopica delle nubi basse, invece, il bersaglio è costituito dai cumuli che devono essere dissolti, prima che evolvano in nubi temporalesche, cioè in cumulonembi: la dispersione di composti prosciuganti (tra questi il carbonato di calcio, presente nei combustibili per Jet-A1) deve essere compiuta di preferenza sotto le formazioni nuvolose, al fine di sfruttare le correnti ascensionali.

Sembra una discrepanza di poco conto, ma è qui il punto: i gazzettieri semmai accennano in modo farraginoso alle tecniche igroscopiche. Ricordiamo l'episodio del TG1 di qualche anno fa: ci si riferì alle solite parate moscovite e si accennò in modo del tutto sconclusionato ad azioni dissecanti, menzionando, però, volutamente ed in modo erroneo, lo ioduro d'argento che, come abbiamo visto, serve a far piovere e non ad impedire che piova! Così non si capisce mai uno iota e la gente continua a dormire.



Precisiamo che i metodi utili a produrre acquazzoni, senza l'ausilio di aerei furono affinati da uno scienziato francese, tale professor Dessens, sul finire degli anni ‘50 del XX secolo. Le ricerche di Dessens sfociarono nel Meteotron" che prevedeva l'uso di grandi fornaci disposte a cerchio su una vasta area. Le fornaci riscaldavano l'aria che salendo, a contatto con aria più fredda, determinava la formazione di nubi, quindi di precipitazioni. Non servivano composti tossici come lo ioduro d'argento o agenti biologici impiegati come nuclei di condensazione. Il ricercatore d’oltralpe escogitò il macchinario, studiando le invenzioni dei Sovietici che erano ricorsi ad un reattore per aviogetti militari riadattato. Tale apparato sfruttava lo stesso principio spiegato sopra. Il dispositivo fu venduto agli Stati Uniti d’America (sì, durante la Guerra fredda Sovietici e Statunitensi collaborarono spesso, come oggi di là dall’apparente rivalità). Gli Statunitensi lo portarono ai massimi livelli di efficienza, impiegando il propulsore principale dello Shuttle che, in pochi minuti, è in grado di generare rovesci di notevole portata. [1]


In Australia usano ionizzare l'atmosfera. Parimenti anche noi di Tanker enemy stiamo sperimentando questo approccio e – bisogna riconoscerlo - con un certo successo. Infatti diversi "Rainmakers" sono ormai distribuiti sul territorio nazionale per contrastare la desertificazione perpetrata con la geoingegneria clandestina. E' un dato di fatto che i regimi pluviometrici sono migliorati in alcune regioni, proprio da quando si è cominciato ad installare congegni ad hoc.

Ricapitoliamo.

Operazioni imbrifere: in genere causano le piogge. Si avvalgono di batteri o talora dello ioduro d’argento.

Operazioni igroscopiche (anche senza produzione di scie visibili): distruggono le nubi, portando all’aridità e ad un crollo dei valori di umidità atmosferica. Sono costituite da una serie di composti disseccanti, spesso assai tossici per gli ecosistemi.


[1] La disastrosa RAI, sotto l'egida del tandem Boldrini-Fedeli, inasprisce la sua crociata contro l'informazione indipendente. In un recente servizio con infinita improntitudine osa bollare come "fake news" (notizia priva di fondamento) e "disinformazione" un fatto incontestabile, ossia l'esistenza della macchina della pioggia, impiegata dalla N.A.S.A., ma basata su un brevetto sovietico. Anche fonti ufficiali lo dimostrano! Il video testimonia che la RAI ed il negazionismo partoriscono fandonie senza sosta: la verità è SEMPRE il contrario di quanto i media di regime affermano. Se conosci il negazionismo, lo eviti...

ORIGINE del progetto Taurus Molecolar Cloud

Negli anni sessanta dello scorso Secolo, sulla rivista scientifica "Popular science" fu pubblicato un ampio resoconto sul "Meteotron", la macchina della pioggia. Qui il documento.

La rivista "Popular Science" riporta gli studi del professor Henri Dessens, sul n° 181 del febbraio 1964. Il titolo è "Meteotron: scatenare un temporale" e vi leggiamo:

-Il problema con l’inseminazione delle nubi con prodotti chimici è che bisogna avere le nuvole. Henri Dessens, meteorologo francese, riesce ad averne di nuove creandole con il calore. Usando un quadrato di 122 metri per 122 metri di bruciatori di petrolio che egli chiama «meteotron», mette in moto una rombante fornace che spinge una colonna d’aria calda nell’atmosfera dove si raffredda, condensa ed in quindici minuti diventa così pesante di gocce d’acqua da scatenare una pioggia di diverse ore. Il "meteotron", afferma Dessens, può anche scatenare venti, disperdere la nebbia, prevenire le gelate notturne ed occasionalmente, in modo fino ad ora imprevedibile, creare un tornado. L’intento principale adesso, è quello di usare il potere scatenato del "meteotron" per controllare la pioggia e la grandine, ripulire l’aria dall’inquinamento, dissipare le fuoriuscite radioattive ed aiutare la ricerca meteorologica-.

Il modello del Meteotron, originariamente costituito da 4 turboreattori "rd-zm" fu congegnato da un gruppo di tecnici del laboratorio di Riga, guidato dall'ingegner Pojarnov, basandosi sulle indicazioni tecniche dell'Istituto di geofisica applicata. L'apparecchiatura fu sperimentata a Riga, tra il 1965 ed il 1966. Da qui l'idea del Taurus Molecular Cloud - TMC-65. Il "TMC-65" o "Meteotron" o come diavolo intendiamo chiamarlo, è dunque inconfutabile realtà. Qui il documento russo che descrive il generatore di piogge ricavato da una serie di reattori.

Anche il Pentagono si mostra subito molto interessato al «meteotron» e, nonostante il professor Dessens auspichi un impiego civile e benevolo della sua invenzione, così non è stato, evidentemente. Lo abbiamo potuto verificare in questo ultimo ventennio di guerra climatica.

N.A.S.A. makes tornadoes in Mississipi: VIDEO.

Per approfondire la questione, leggi l'articolo pubblicato da Tanker enemy nel 2014 dal titolo: "Meteotron", il macchinario dei nubifragi artificiali - All'origine delle celle autorigeneranti gli studi del professor Henri Dessens - LINK

Presentato il "Decalogo" della Boldrini contro le "fake news": prepariamoci a difendere la libertà d'espressione su internet: LINK.

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Lo Stato intende definitivamente mettere il bavaglio ai fratelli Marcianò, attraverso l'impiego illegittimo di volgari azioni di "Giustizia", laddove le "parti offese" sono i negazionisti affiliati al C.I.C.A.P. Questo vile attacco ha portato alla prima incredibile condanna nel mese di dicembre 2017, alla quale è seguita una seconda, nell'aprile 2018 e ne seguiranno altre! In tutti i casi quali le "parti lese" sono famigerati disinformatori, impegnati in opera di discredito a nostro danno ma paradossalmente attori di processi penali contro di noi. Tutto ciò implica spese enormi per difendersi e da soli non ce la possiamo fare. Abbiamo bisogno del Tuo sostegno, anche piccolo. E' una battaglia per la libertà. Aiutaci. Grazie!

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domenica 29 aprile 2018

Caso Bencivelli vs Marcianò: la documentazione di "prova" è stata contraffatta



Forse alcuni di voi non sono al corrente delle ultime gesta della magistratura imperiese. Vi aggiorno: grazie alla manipolazione di "prove" a carico di chi scrive, è fioccata la seconda condanna nell'arco di quattro mesi a danno di Rosario Marcianò. Per ulteriori particolari, leggete l'articolo dedicato. Casualmente abbiamo scoperto come si sia stati in grado di pronunciare una sentenza ad otto mesi di reclusione in una sola udienza, in totale spregio del diritto alla difesa dell'"imputato". In poche parole la "parte lesa", grazie alla collaborazione della solita cricca del C.I.C.A.P., ha fornito materiale manipolato che, il Pubblico Ministero prima ed il Giudice dopo, hanno considerato "prove schiaccianti", pur consapevoli che "elementi di prova" siffatti devono essere validati da un notaio [1]. Cosa impossibile, visto che si tratta di falsi. Ma tant'è... così funziona dalle parti della Procura di Imperia. Precisiamo la questione. Le conferme ci arrivano dalla Dott.sa Bencivelli in persona, molto attiva in questi ultimi cinque anni nel riferire, con patetici atteggiamenti da vittima, su quanto ha... "subito" dai cattivi "sciachimisti" e soprattutto dal loro "capobranco" (così ama definire Rosario Marcianò). Ella mostra una documentazione fraudolenta con una naturalezza incredibile e possiamo ben immaginare come sia riuscita a commuovere i togati imperiesi, magari facendo pure scorrere qualche lacrima. Si sa... la Boldrini insegna.


Le farneticanti accuse di diffamazione che Class Meteo e Serena Giacomin muovono a Marcianò nel 2013, fanno uso dello stesso commento (non riferito a persone in particolare, ma generico) poi adoperato dalla Bencivelli in altro procedimento nonché nelle sue "conferenze" organizzate dal C.I.C.A.P.

Qui Silvia Bencivelli usa un fotomontaggio nel quale compare lo stesso "screenshot" manipolato da Federico De Massis (alias Task Force Butler) ed acquisito dalla Procura imperiese (PM Dott.sa Maria Paola Marrali) per scovare un pretesto atto a rinviare a giudizio Rosario ed Antonio Marcianò nel processo "Class meteo", dove la "parte offesa" è la meteorologa Serena Giacomin. In questo caso lo stesso commento, fotomontato al di sotto di due interventi Facebook, è adoperato per far credere al pubblico che sia riferito alla Bencivelli. Ella stessa apre una veloce ed imbarazzata parentesi, cercando di giustificare l'anomalia sulla data. Infatti quella supposta glossa è datata febbraio 2013, mentre gli eventi sui cui si sofferma la giornalista scientifica risalgono al settembre 2013. Quindi vediamo come sia la Procura di Imperia sia le parti "lese" in due differenti procedimenti assumono lo stesso scritto come "casus belli" per accusare Marcianò di diffamazione con l'aggravante del mezzo della stampa. Nel caso Bencivelli il PM è il Dott. Alessandro Bogliolo.

Qui manipola un file audio per ottenere il medesimo risultato: la condanna ad otto mesi di reclusione ai danni di Rosario Marcianò.

Ovviamente i togati imperiesi non pare che siano degli ingenui, bensì complici di una serie di falsificazioni e per questo saranno denunciati, così come sarà querelata Silvia Bencivelli per calunnia e diffamazione.


Lo stalker Federico De Massis, forte della sua impunità, grazie alle palesi collusioni con la magistratura deviata, invia un commento intimidatorio nel quale, implicitamente, conferma di essere parte integrante della "cricca" che ha imbastito l'ennesimo procedimento a carico di Rosario Marcianò.

AGGIORNAMENTO IMPORTANTE QUI.

[1] Anche la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2912/94, ha chiarito che, ai fini probatori, non basta produrre la mera stampa della pagina web, bensì è necessario depositarne copia autenticata per cui è cruciale l’intervento di un notaio.

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giovedì 5 ottobre 2017

Distrazione-distruzione



I media di regime, oltre a confezionare a ritmo serrato notizie false alias "fake news", procedono ad ondate: per una settimana gli scartafacci governativi sono inondati da articoli su un’inesistente epidemia di morbillo, la settimana successiva lo spazio delle testate è monopolizzato dalle gesta eroiche della sindachessa Virginia Raggi, adesso è la volta del referendum in Catalogna, consultazione che dovrebbe sancirne l’indipendenza dalla Spagna.

Intendiamoci: ogni tanto, tra cronache ed editoriali, si infiltra qualche fatto reale, ma la disinformazione strumentalizza gli eventi sia quelli effettivi sia quelli inventati per distrarre e pilotare l’opinione pubblica. [1] E’ questa la sua principale funzione: si pensi al caso emblematico di Enrico Mentana che riesce, con diabolica astuzia, a creare una mescolanza tra la notizia e la sua interpretazione, scardinando uno dei principi del giornalismo (quello vero, oggi per lo più estinto), secondo cui il fatto deve essere tenuto ben separato dalla sua esegesi. Mentana, ogni volta in cui riporta un accadimento, lo condisce con una serie di aggettivi e di aberranti opinioni che spostano l’avvenimento dall’ambito della cronaca alla sfera della valutazione del tutto soggettiva. Questa è propaganda, affidata sia alle dotte prolusioni di Mentana sia ai servizi da lui commissionati ai suoi patetici pennivendoli che manifestano di fronte al superarciultramegadirettore un atteggiamento di soggezione e di viscido incensamento. E’ un contegno che ricorda quello degli scolaretti di tanti decenni fa al cospetto del severo ed arcigno maestro. [2]

Accantoniamo tuttavia questo bruttissimo esempio di negazionismo, per accennare all’attuale strombazzamento sul referendum catalano. Che ogni popolo possa e debba autodeterminarsi, è sacrosanto: è giusto che una nazione miri a preservare la sua storia, l’identità culturale, le tradizioni, la lingua.

Siamo sicuri, però, che dietro il movimento catalano per l’indipendenza non agiscono i soliti “filantropi”, ad esempio il famigerato Soros o chi per lui, gentaglia che già finanziò il partito ispanico pseudo-democratico “Podemos”? Questa non vuole essere una difesa del governo di Madrid e delle sue misure repressive, giacché “ogni Stato è una dittatura” (A. Gramsci), ma si intende mettere in guardia dalle consuete manipolazioni, dalla strategia del divide ed impera, strumento così spesso usato dalla cricca mondialista. La Catalogna indipendente? E allora? Se un paese non decide in modo risoluto e netto di abolire il signoraggio bancario e di bandire la biogeoingegneria clandestina, che cosa cambia? Si pone fine alla distruzione del tessuto sociale ed economico ed alla contaminazione dell’ambiente? I cartelli saranno scritti in catalano, anziché in castigliano, come le leggi, i documenti ufficiali etc., ma si si continuerà a “vivere” secondo le leggi inique e liberticide promulgate da un esecutivo di criminali, corrotti ed ignoranti, si continuerà ad essere schiavi degli strozzini internazionali, si continuerà ad ammalarsi per i veleni diffusi dagli aerei “incivili”. Si continuerà a morire per usurai e militari!

[1] In questo contesto, prescindiamo dall’acuta disamina delle accezioni relative al concetto di “fatto” per opera di Nietzsche.

[2] Recentemente Enrico Mentana è stato arruolato nelle schiere del disastroso C.I.C.A.P., l’Armata Brancatopone foraggiata dallo Stato, nella fattispecie dai vari ministeri preposti alla censura stalinista.


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giovedì 31 agosto 2017

Bilancio dell'estate 2017



Com’è stata l’estate 2017, stagione che ormai volge al termine? Il bilancio, sotto il profilo pluviometrico, è stato senza dubbio negativo, ma era facile prevederlo. Le precipitazioni sono diventate in Italia ed altrove più rare dell’iridio, mentre, ad esempio, il Texas è stato flagellato da micidiali inondazioni: siccità ed uragani sono due facce della stessa medaglia, una medaglia istoriata con i disgustosi profili dei carnefici chimici.

Quali sono le prospettive? Siamo sinceri: non sono rosee. Tralasciando la disamina delle situazioni sociali, economiche, politiche ormai prossime al collasso, da un punto di vista meteorologico dobbiamo attenderci un inasprimento dell’aridità che qualche nubifragio provocato dai terroristi del clima, non potrà neppure mitigare. I previsori di regime preannunciano le tanto sospirate piogge per settembre, ma qualcuno già ne ridimensiona la portata, altri adombrano un loro slittamento a metà settembre… Gatta ci cova.



Di fronte a tali difficoltà abbiamo probabilmente una sola carta da giocare, quella degli ionizzatori imbriferi: a tale proposito sono necessarie alcune precisazioni.

• La biosfera è talmente devastata da decenni di manipolazioni chimiche ed elettromagnetiche che le “macchine della pioggia” potranno essere efficaci solo approfittando di quelle infrequenti occasioni in cui le attività di geoingegneria assassina o sono interrotte o sono alleggerite. Se esistono delle aree, per lo più montane, dove le scie tossiche sono assenti o quasi, saranno quelle più adatte per sperimentare l’impiego dei dispositivi in esame, filmando il tutto. In condizioni non ideali, almeno si otterrà un’aria un po’ più respirabile.

• Non ci si può improvvisare: nella costruzione e nella messa in opera degli apparati, bisogna essere competenti ed iperaccorti. Vanno prese tutte le precauzioni per assemblare congegni efficienti e sicuri.

• E’ opportuno che gli attivisti collaborino per scambiarsi idee ed informazioni in modo da ottimizzare tempi e criteri per l’attuazione del progetto.

• Qualcuno teme che tali dispositivi possano causare temporali disastrosi. No. Il loro uso, reso necessario dagli scompensi determinati dalla biogeingegneria illegale, tende a ripristinare l’omeostasi atmosferica, a ricondurre i fenomeni nelle loro dimensioni naturali.

• Qualora per qualche motivo l’operazione non dovesse essere coronata da successo – l’ostacolo maggiore, anzi unico, è costituito dalle incessanti operazioni di dorizzazzione ai danni dell’ambiente – sarà bene prepararsi al razionamento dell’acqua ed a misure simili.


Accenniamo in questo resoconto anche alle altre inquietanti sfide che ci attendono nei prossimi mesi: in primo luogo la censura sempre più soffocante per opera delle truppe cammellate guidate da insigni figure istituzionali. Emblematico è il caso di Tommix, il cui reportage sull’operazione falsa bandiera- scemeggiato televisivo di Barcellona è stato oggetto di una vergognosa crociata per annientare la verità. A questa crociata hanno partecipato anche i Kapò che amano accreditarsi come redattori indipendenti. Tra mazzi truccati, zucche, mazzate, imboscate e strafalcioni vari questa frangia, che si allinea con la disinformazione ufficiale su tutti i temi importanti, ostentando libertà di pensiero (come se sapessero pensare) su questioni marginali, rivela in modo chiaro ed inequivocabile la sua natura di “opposizione voluta ed autorizzata dal sistema”. (G.C. Argan)

Un altro problema è quello delle deleterie vaccinazioni di massa: è previsto, tra l’altro, che le “immunizzazioni” siano estese ad ampi settori della popolazione. Sarà d’uopo respingere questo attacco alla salute con tutti gli strumenti legali a disposizione.

Intanto si susseguono le schermaglie tra Donnie e Kim, tra Stati Uniti d’America e Corea del Nord: dimentichiamo tutte le “analisi” pseudo-strategiche e pseudo-politiche alla “Limes”. I due dittatori stanno solo recitando un copione scritto da chi (la cricca mondialista) cerca ad ogni costo di scatenare un conflitto di proporzioni planetarie, dipingendo la Corea del Nord come un paese pericoloso munito di missili intercontinentali ed in procinto di dotarsi di un arsenale nucleare. Avete visto i filmati con i vettori lanciati dai Nord coreani? Si nota che il vettore, una volta partito dalla rampa, compie una breve parabola per ricadere non molto distante dalla piattaforma di lancio. Eppure i media di regime, con il codazzo dei pennivendoli “liberi”, vogliono farci credere che i missili, dalla gittata portentosa, abbiano sorvolato il Giappone e che possano colpire addirittura Guam. Quanti si bevono queste frottole? Tantissimi! Bene! Che se le bevano pure, visto che resterà loro poca acqua per dissetarsi.

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mercoledì 9 agosto 2017

Faine



Semplificando, suddivideremmo la società in tre gruppi: gli odiatori della vita, della verità e della bellezza, gli indifferenti ed i consapevoli. Purtroppo, come hanno confermato molti studi e il raggelante stato delle cose, i primi dominano il pianeta, con la complicità di una pletora di politicanti, usurai, pennivendoli, soldatini, pseudo-scienziati, negazionisti e compagnia cantante. Essi hanno deciso di asservire gli uomini, almeno quei pochi che resteranno, perché intendono sfoltirne il numero.

E’ inutile: non si può spiegare il male straripante nel nostro martoriato mondo, se non postuliamo la presenza di una cricca formata da adoratori di Satana. Esiste Satana? Non esiste? Quei mentecatti credono in lui e lo venerano. Sfortunatamente costoro hanno facile gioco nel plagiare la massa: bastano una partita di pallone ed una birra per controllarla; nel caso delle donne, una borsa firmata ed una serata in discoteca. Li abbiamo definiti indifferenti, ma dovremmo chiamarli ebeti. Si lasciano abbindolare agevolmente. Non solo, diventano i carcerieri di loro stessi e dei pochi svegli stretti da catene sempre più strette.

E’ diffuso un luogo comune: si favoleggia di una progressiva presa di coscienza, per cui il numero dei desti aumenterebbe sempre più. Crediamo, invece, che i consapevoli diventino ogni giorno più consapevoli, ma anche più impotenti a contrastare il potere ed i suoi collaborazionisti, quindi più frustrati. Forse ci sbagliamo, ma non vediamo molte prospettive per questa ex umanità…



Pensiamo che le sedicenti élites siano formate da persone più scaltre di faine, simulatrici e dissimulatrici, eppure le consideriamo totalmente imbecilli, quando paventano chissà quali conseguenze dalla pubblicazione di un libro o di un documentario contro il sistema. Ghettizzare, denigrare, perfino uccidere gli oppositori dell’establishment? Fatica e rischi sprecati! La divulgazione e l’operato dei rari uomini onesti e coraggiosi potranno mai intaccare le granitiche menzogne del sistema? Potranno mai destare dal letargo intere legioni di dormienti? Anche se ne svegli un paio ogni tanto, quanti – e ci riferiamo soprattutto alle nuove generazioni, prive di strumenti culturali per comprendere la realtà reale dietro la realtà finta – quanti finiscono nel tritacarne degli apparati! E sono pure contenti di essere condotti al macello, come se avessero vinto un viaggio premio in una località turistica fra le più ambite.



Guardiamo! Sopra di noi è tutto un indiavolato andirivieni (a bassa quota) di aerei civili che ammorbano la biosfera con i loro carburanti e che modificano i fenomeni meteorologici, causando, fra gli altri disastri, una siccità di proporzioni spaventose. Quanti sono consci di questo problema? Eppure avviene ogni giorno, in tutto il mondo o quasi e solo un drappello se ne accorge. E’ assurdo, ma è così! E’ come se entrasse un ladro in casa e cominciasse a mettere a soqquadro l’appartamento per svaligiarlo sotto i nostri occhi e noi non solo lo lasciassimo agire indisturbato, ma indicassimo al furfante di nostra spontanea volontà dov’è la cassaforte ed il codice per aprirla. Non solo, dopo aver subito il furto ed essere stati malmenati, è come se offrissimo al malfattore il tè con i pasticcini. E’ pazzesco, ma è così!


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martedì 18 ottobre 2016

Ex agente della C.I.A. interviene sulla geoingegneria clandestina, sui pericoli legati alle vaccinazioni, sul 911 e sulla persecuzione nei confronti di coloro che denunciano i crimini governativi



Pubblichiamo la presentazione di un intervento tenuto da Kevin Shipp, ex agente della C.I.A., nel corso di un convegno organizzato dall’ottimo Dane Wigington. Wigington ha ragione: la relazione di Shipp è davvero istruttiva e convincente, soprattutto nella parte dedicata alle malefiche strategie messe in campo dagli apparati per screditare, isolare e neutralizzare attivisti e dissidenti.

Kevin Shipp è un ex agente della C.I.A. Shipp, che ha ricevuto varie onorificenze per il suo operato, si è rifiutato di guardare dall'altra parte per quanto riguarda le scelleratezze del governo e la feroce censura di Stato. Nel corso di una recente conferenza, volta a sensibilizzazione l’opinione pubblica in California, simposio organizzato da GeoengineeringWatch.org, Shipp ha fornito una panoramica estremamente documentata e persuasiva a proposito di numerosi misfatti perpetrati dall’esecutivo statunitense. Kevin Shipp ha affrontato diversi temi tra cui l’ingegneria del clima, il 9 11 inteso come operazione falsa bandiera ed inside job, i rischi connessi alle vaccinazioni e le attività delle numerose agenzie governative (C.I.A., F.B.I., ma anche N.A.S.A., N.O.O.A etc.) che non esitano a perseguitare chiunque osi dire la verità sulla tirannide statale sempre più oppressiva.



Il paradigma che tutti abbiamo conosciuto è stato costruito sull’inganno, grazie alle tetre agenzie che incarnano il perverso potere globale. Il coraggio che Kevin Shipp ha dimostrato nel denunciare il dispotismo degli esecutivi (descritto nel suo saggio intitolato "From the Company of Shadows”) è un esempio stellare per tutti noi. Abbiamo un disperato bisogno di altre persone all’interno delle istituzioni, sia civili sia militari, che seguano le orme di Kevin Shipp.



Se abbiamo ancora qualche possibilità di fermare la cricca che attualmente opprime il nostro paese (gli Stati Uniti d’America, n.d.t.) e gran parte del mondo, tutti dobbiamo far sentire la nostra voce, dobbiamo tutti partecipare alla battaglia per tentare di salvare l’umanità ed il pianeta.

Dane Wigington

Fonte: Fonte: Geoengeneeringwatch.org


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