
La nuova fatica di Elana Freeland, The space fence & full planetary lockdown, si incentra su un sinistro programma governativo finalizzato ad un sistema di sorveglianza globale in grado di tracciare e controllare la popolazione sino alla sfera genetica. Sebbene tale livello sia un progetto ad alto contenuto tecnologico, un piano che coniuga elementi degli impianti H.A.A.R.P. e della S.D.I. (l’Iniziativa di difesa strategica, fortemente voluta da Ronald Reagan) con cui si ionizza l’atmosfera, non bisogna dimenticare che molte operazioni sono volte a mutare il D.N.A. Questo aspetto rappresenta un livello profondo che trascende gli ambiti più noti.
La ionizzazione dell'atmosfera dà la possibilità ai militari di impiantare nano-particelle negli organismi. Questi sensori nanotecnologici possono penetrare la barriera ematoencefalica per attivare segnali wireless che sono poi monitorati in remoto. Gli esseri umani rischiano di diventare dei “ponti” per le radiotrasmissioni.
Lo scopo ultimo alla base di questo progetto è, secondo la Freeland, la costruzione di un apparato utile per centralizzare e gestire l'intero spettro delle attività sul pianeta Terra: il comportamento delle società, gli eventi geopolitici, le condizioni atmosferiche, l’attività sismica e la creazione di una realtà manipolata tramite un’”intelligenza” artificiale.
Già nel 1907 il filosofo austriaco Rudolf Steiner, fondatore dell’Antroposofia, ammonì circa lo sviluppo di un’inquietante tecnologia tesa ad invadere la sfera psichica e mentale degli uomini. Lanciò l’allarme anche a proposito di tendenze “scientifiche” che implicano la creazione di un’intelligenza artificiale (I.A.) destinata a sostituirsi all’umanità. Steiner definì “ahrimaniche” queste forze distruttive e malefiche, in riferimento ad Ahriman, il dio delle tenebre all’interno della tradizione religiosa mazdea, contrapposto ad Ahura Mazda, il dio del bene e della luce. Steiner si batté contro il dominante scientismo e contro il materialismo che staccano l’essere umano dalle sue radici cosmiche e metafisiche.
[1] Riportiamo la quarta di copertina del libro scritto dalla Freeland: “Negli anni ‘50, ‘60 e ‘70 del XX secolo, il nostro governo (quello degli Stati Uniti, n.d.t.) ha condotto sperimentazioni chimiche e biologiche su larga scala, attraverso programmi che prevedevano la diffusione di aerosol: ci riferiamo ad operazioni quali ‘Operation large area coverage’, ‘Operation dew’, ‘Project 112’… Oggi le scie chimiche ed i riscaldatori ionosferici come H.A.A.R.P. sono parti costitutive di un arsenale per cui la Terra è diventato un teatro di guerra dominato dalla “dottrina del’egemonia assoluta”. L’autrice, Elana Freeland, vaglia il tema delle chemtrails, distinguendole dalle scie di condensazione, ed esamina i fenomeni climatici estremi intesi come disastri che arricchiscono le corporations e prostrano i popoli. L’analisi dei brevetti registrati da Bernard J. Eastlund, inerenti a H.A.A.R.P., rappresentano l’abbrivo per un’ampia disamina circa la griglia di controllo ottenuta con la smart dust. La saggista investiga anche il Morgellons, la malattia causata da nanostrutture biotecnologiche per cui i pazienti sono spesso ingiustamente bollati come psicotici”.
Fonte: Darkjournalist
THE SPACE FENCE & FULL PLANETARY LOCKDOWN 2017! DARK JOURNALIST & ELANA FREELAND (VIDEO): Part One, Part Two.
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