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martedì 21 giugno 2022

Il volto rassicurante della censura e della soppressione del dissenso

LE PERSECUZIONI GIUDIZIARIE SI AVVALGONO DI UNA FERVIDA FANTASIA NONCHE' DI UNA BUONA DOSE DI SPREGIUDICATEZZA.

IL CASO DAVID ALEJANDRO ANZIL PUENTE, FACT CHECKER GOVERNATIVO E DEBUNKER SEDICENTE

- Gennaio 2019: prima richiesta di proroga delle indagini per Lesioni gravi, accertate in Sanremo (Sic!) il giorno 6 luglio 2018 (richiesta del PM della Procura di Imperia). La "parte lesa" non è specificata nel dispositivo. Il PM è il medesimo della perquisizione e del sequestro del 23 marzo 2020. Si contestano le evidenti irregolarità [1] ed il sostituto del PM, interpellato di persona, asserisce: non sono "lesioni gravi"... ci siamo sbagliati. Si tratta di un refuso. Ma il reato resta quello. Infatti...
- Seconda richiesta di proroga delle indagini, sempre per lesioni gravi (questa volta ad opera di un PM della Procura di Udine). "Parte lesa" sempre il fact checker di Facebook David Puente. Si fa opposizione, ma senza riscontro.
- 16-06-2021: decreto Penale di condanna, questa volta per diffamazione. La "parte lesa" è sempre Puente ed il reato si contesta essere avvenuto il giorno 30 dicembre 2017, su Facebook, durante però un mese di blocco dal Social, intervenuto tra il 7 dicembre 2017 e l'8 gennaio 2018. Si fa opposizione al decreto di condanna penale e si chiede il rinvio a giudizio. L'istanza viene accolta.
- Giugno 2022: si decreta il rinvio a giudizio per accoglimento dell'opposizione al decreto di condanna penale. Processo fissato per fine anno 2023.

NOTA a margine: il capo di imputazione pare essere stato sostituito (da lesioni gravi ed omissione di soccorso a diffamazione aggravata) e la data del supposto reato sembra essere stata spostata indietro di un anno: dal 6 luglio 2018 al 30 dicembre 2017.

[1] La notifica non conteneva alcun riferimento specifico agli addentellati del reato contestato, violando le più basilari norme sul diritto alla difesa ed impedendo così all'indagato di proporre controdeduzioni a difesa. Secondo legge tali evidenti mancanze ed errori materiali nella richiesta di proroga del del termine per la conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura di Udine al G.I.P., rendono l'stanza legittimamente impugnabile.

Il 22 giugno 2021 il Tribunale di Imperia, per mano del Giudice delle indagini preliminari Dott.ssa Chiara Bosacchi, emette un "Decreto penale di condanna" a carico di Rosario Marcianò. E' un provvedimento che viene emanato al termine di un procedimento penale di tipo speciale, denominato “procedimento per decreto”; il procedimento da cui scaturisce è “speciale” e alternativo rispetto a quello denominato “ordinario”, ovvero dibattimentale e che si svolge oralmente in udienza, secondo le regole classiche del contraddittorio. Il "Decreto penale" si concretizza sostanzialmente in una pena pecuniaria, che è inflitta a colui il quale, indagato per un reato, è ritenuto responsabile dalla Pubblica accusa, che chiede l’irrogazione della predetta pena pecuniaria al Giudice per le indagini preliminari. E’ una procedura “veloce” (direi sbrigativa) per definire procedimenti in fase di indagine, omettendo il passaggio da un vero e proprio processo, che comporta di fatto la trasformazione dell’illecito penale (o, meglio, le sue conseguenze) in una sanzione di tipo esclusivamente economico. Si tratta, dunque, di una sorta di sanzione pecuniaria che è decisa dall’Accusa e che il soggetto cui è inflitta può decidere di accettare o meno, ripristinando l’accertamento di tipo processuale. Il tratto distintivo del procedimento speciale per decreto è proprio l’assenza di contraddittorio tra le parti. Se il condannato, entro un periodo di cinque anni, non subirà altre condanne definitive, non vedrà registrata questa condanna nel registro del casellario giudiziale. In caso contrario, tale condanna peserà come "recidiva" in altri procedimenti e potrà essere usata contro il soggetto accusato per condanne peggiorative. Dov'è quindi il trucco? Qual è il reale scopo dei magistrati che statuiscono un "Decreto di condanna", saltando il processo? Viene da pensare che alla Procura serve una recidiva che ancora - sulla carta - non sussiste, benché la si faccia sempre e comunque pesare nelle condanne che sono fioccate dal 2017 ad oggi.

Nella fattispecie, secondo gli inquirenti, chi scrive avrebbe commesso (il 31 dicembre 2017) il solito reato di diffamazione, offendendo (sul suo profilo Facebook) la reputazione del soggetto di Facebook David Anzil Alejandro Puente, apostrofandolo come "disinformatore al soldo del Ministero della Giustizia". In effetti fu l'allora Presidentessa della Camera, Signora Laura Boldrini, come vedremo, a scegliere Puente come paladino della battaglia contro le notizie false, insieme con i cicappini, Paolo Attivissimo, Michelangelo Coltelli e Walter Quattrociocchi. Non è da meno il precedente episodio che vedeva accusato sempre Marcianò di "Lesioni gravi" ed "Omissione di soccorso" in quel di Udine. Parte lesa sempre David Puente! Anche qui il Pubblico Ministero allora protagonista di questa sorta di "Avviso di garanzia" ammise, interpellato dallo scrivente che si era recato presso il Tribunale di Imperia per chiedere chiarimenti, di essersi sbagliato, per cui le accuse furono poi semplicemente tramutate in "Diffamazione" ed il fascicolo di indagine riprese il suo iter.

Ma, tornando al "decreto di condanna", come accade sempre nelle occasioni in cui si accusa Marcianò di un determinato reato, la contestazione del medesimo si riferisce ad uno dei tanti periodi in cui chi scrive era sotto sospensione di un mese, blocco deciso dalla nota rete sociale (forse per opera dello stesso Puente...) tra il 9 dicembre 2017 ed il 9 gennaio 2018, per cui non si comprende come sia possibile contestare la commissione di un reato attraverso Facebook, se in quel lasso temporale era impedito al sottoscritto di farne uso. Risulta chiaro, quindi, il motivo per cui il 22 giugno 2021 è stato emesso un decreto di condanna, saltando a piè pari il dibattimento processuale. La giurisprudenza, non a caso, è unanime sul fatto che le aggravanti per il reato di diffamazione sono direttamente collegate e conseguenti alla commissione del delitto proprio se questo è (o sarebbe) stato perpetrato sulle pagine di Facebook! E' qui che qualcuno ha pensato di contestare il reato attraverso Facebook, perciò è plausibile che i magistrati inquirenti e giudicanti, per evitare di essere contraddetti proprio sulla parte cruciale e dirimente (la più debole) della contestazione del reato (il luogo in cui esso sarebbe stato commesso) hanno preferito evitare il processo, usufruendo delle norme che permettono il "Decreto di condanna".

Chiaramente chi scrive non ha accettato di buon grado il decreto di condanna ed ha proposto opposizione, chiedendo contestualmente che fosse celebrato un regolare processo che, lo sappiamo ora, avrà luogo presso il Tribunale di Imperia, verso la fine del 2023. Si osserva pure che, solitamente, il decreto penale di condanna è emesso nei casi in cui si ha assoluta certezza dell'avvenuta violazione della legge, ad esempio, nei casi accertati da agenti (previo alcool test) di guida in stato di ebrezza o simili. Appare quindi inusuale, nonché sospetta l'applicazione della norma che permette di evitare il processo per un tipo di reato come la diffamazione a mezzo stampa, reato sul quale certamente l'accusato avrebbe diritto a difendersi ma, come abbiamo visto, l'accusa circoscrive l'azione al profilo Facebook, in un lasso di tempo in cui chi scrive non aveva nemmeno i permessi per pubblicare alcun contenuto e tanto meno usare Messenger. Si tratta di un errore dei togati? Le statistiche ed i precedenti (mancate notifiche, interrogatori senza il difensore, nullità assolute ignorate, pubblici ministeri che assolvono il ruolo di avvocato d'ufficio per non dover rinviare il dibattimento, profili fittizi su Facebook di magistrati, creati ad hoc per accusare sempre Marcianò, recidive reiterate inserite già nei dispositivi di rinvii a giudizio - pur non sussistendo sulla carta, querele di parte e fascicoli della difesa che svaniscono come neve al sole, difensori che decedono in circostanze mai chiarite etc.) non depongono certamente a favore di rappresentanti dello Stato che, ancora una volta, si rendono protagonisti di azioni quantomeno discutibili.

Ma chi è David Anzil Alejandro Puente? Facciamo un passo indietro e torniamo al fatidico 2017.

8 febbraio 2017... è il giorno dell’appello italiano. L’iniziativa è della Presidente della Camera Laura Boldrini e coinvolge quattro esponenenti della cosiddetta "disinformazione": Paolo Attivissimo, Michelangelo Coltelli, David Puente e Walter Quattrociocchi.

Primi firmatari:

Paolo Attivissimo
Michelangelo Coltelli
David Puente
Walter Quattrociocchi

E' il 29 dicembre 2017, allorquando David Anzil Alejandro Puente, attualmente controllore dei "fatti" per Facebook, ingaggiato, come visto, dall'allora Presidentessa della Camera Boldrini come capofila degli attivisti contro le notizie false, pubblica l'ultimo di una serie di video nel quale accusa Marcianò (Qui), tra toni derisori, diffamazioni e sorrisetti provocatori, di aver falsificato le prove portate in tribunale per difendersi nel processo definito "procedimento Nigrelli".
E' il 21 marzo 2020, il sottoscritto realizza una diretta dal titolo "Byoblu, non mi piaci tu". Il video è subito censurato da Facebook. Dopo qualche minuto lo si reinserisce, grazie ad un amico che lo aveva scaricato. Il giorno successivo un magistrato ordina una perquisizione ed il sequestro di materiale hardware, tutti gli account di posta elettronica e Google (compreso il cloud), tutti gli account social, tutti i cellulari, router per la connessione ad Internet. Il PM autorizza la Polizia Postale a forzare la porta blindata, se necessario. Entrano nell'abitazione, ottengono gli accessi ai sistemi, sostituiscono le password di tutti gli account di Google e delle varie reti sociali (Facebook, Twitter, YouTube). Appongono il logo della Polizia postale e lasciano aperti i profili ai commenti dei negazionisti e dei vari diffamatori di Stato. L'operazione è scaturita dalla segnalazione del soggetto David Anzil Alejandro Puente, soggetto che ha fatto carriera, dapprincipio sotto le ali protettive della Casaleggio associati e poi sotto quelle del depistatore, Paolo Attivissimo, nonché del C.I.C.A.P. La carriera di Puente vede un balzo inaspettato, quando è la stessa ex Presidente della Camera, Laura Boldrini, a presentarlo alla Camera dei deputati come controllore dei "fatti" per contrastare le notizie false (che poi sarebbero quelle vere). E' un fatto che la segnalazione di Puente ai magistrati imperiesi sortisce immediatamente il risultato desiderato e cioè quello di ottenere la seconda perquisizione in cinque anni presso l'abitazione di chi scrive e fratello. Subito, ovviamente, si scatena la stampa di regime e lo stesso Puente orgoglioso riferisce sulla sua pagina personale Facebook nonché sul sito Open, diretto dall'illustre Enrico Mentana. Ovviamente i contenuti sono fortemente denigratori e screditanti.

Il 24 marzo 2020 il Questore di Imperia, attraverso la sezione anticrimine di Imperia, fa consegnare a domicilio un ammonimento all'indagato, che è accusato di "istigazione a delinquere". Il dispositivo di "restrizione preventiva" si richiama alla legge 159/2011 (legge antiterrorismo), ex art. 3, commi 1 e 4. Il sottoscritto è invitato a non esprimersi più sulla Rete circa gli argomenti all'origine della perquisizione e del sequestro. Sono costestualmente sospesi gli account Paypal, mai più ripristinati, nemmeno dopo la revoca delle restrizioni, ottenuta per opera del Giudice Antonio Romano. In tutta questa sequela di iniziative, l'avvocato d'ufficio incaricato dalla Procura di Imperia, è irreperibile, costringendo chi scrive ad agire in sua difesa per conto proprio. Infatti il sottoscritto prepara di proprio pugno l'opposizione al "dispositivo di prevenzione" nonché "l'istanza di dissequestro". Dopodiché cade il silenzio, poiché le Procure sono chiuse per COVID19. Con una sincronia incredibile il programma "Le iene" manda in onda sequenze registrate a febbraio, proprio il giorno dopo il provvedimento del Questore, sebbene senza autorizzazione, una puntata volta a sminuire Rosario Marcianò che non può fare alcuna dichiarazione in sua difesa, poiché, come spiegato sopra, gli è stato interdetto l'accesso ai social e ad Internet in generale. Chi scrive denuncia Mediaset, Giorgio Romiti (Gaston Zama) ed i suoi collaboratori, ma la Procura insabbia e, per tutta risposta, indaga Marcianò per il reato di diffamazione, contestualizzandolo proprio durante il lasso di tempo dell'interdizione dalla Rete ad opera del Questore. Di nuovo!

Infine entrano in campo i guardiani del cancello, Messora e Mazzucco. Quest'ultimo realizza un video dal titolo "Il Ministero della verità" in cui lamenta di essere vittima di censura come altri soggetti citati. Mazzucco evita scrupolosamente di citare l'unico divulgatore che ha subìto REALMENTE l'attacco del sistema. Operazione compiuta: i pastori del gregge si autolegittimano, si atteggiano a vittime ed escludono dall'elenco degli investigatori indipendenti proprio colui che davvero costituisce un pericolo per il regime, con il plauso di Puente e gli altri che, nonostante le apparenze, sono d'accordo. Non solo! Puente, pochi giorni dopo questi fatti, viene incluso nella comissione governativa, istituita dal Governo per contrastare le cosiddette "fake news”!

Se intendete sostenermi nelle spese processuali, ve ne sarò grato. Donazione con IBAN: IT47V0302501601TB8880210112 - Swift (BIC): PROFITMMXXX. Maggiori dettagli qui.

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sabato 12 maggio 2018

Differenze tra "Cloud seeding imbrifero" e "Cloud seeding igroscopico"



Di recente qualche testata di regime ha pubblicato la notizia inerente alla decisione dei Cinesi di favorire le precipitazioni affidandosi alle “scie chimiche”. Possiamo affermare che su quest'argomento i media mainstream intenzionalmente confondono un po' le acque. Chiariamo la situazione: in concomitanza dell’anniversario con cui si celebra la vittoria russa sulla Germania nazional-socialista, i cieli di Mosca erano infestati di scie. Erano le classiche scie usate per impedire le piogge. E’ vero che esistono tecniche finalizzate a procurare le precipitazioni, ma l'impiego dello ioduro d'argento è ormai raro. In sua vece si adoperano batteri modificati geneticamente, come l'Escherichia coli ed alcuni tipi di Pseudomonas. Il "cloud seeding classico” non ha quindi alcuna attinenza con il "cloud seeding igroscopico", perché non è necessario impiegare squadriglie di aerei per scatenare un temporale e neppure velivoli di grandi dimensioni. E' sufficiente l'impiego di piccoli apparecchi ad elica. Inoltre devono essere inseminati grossi cumulonembi. Di solito l'aereo deve disperdere lo ioduro d’argento o i batteri all'interno del cumulonembo, altrimenti non si consegue lo scopo.



Nel caso dell'inseminazione igroscopica delle nubi basse, invece, il bersaglio è costituito dai cumuli che devono essere dissolti, prima che evolvano in nubi temporalesche, cioè in cumulonembi: la dispersione di composti prosciuganti (tra questi il carbonato di calcio, presente nei combustibili per Jet-A1) deve essere compiuta di preferenza sotto le formazioni nuvolose, al fine di sfruttare le correnti ascensionali.

Sembra una discrepanza di poco conto, ma è qui il punto: i gazzettieri semmai accennano in modo farraginoso alle tecniche igroscopiche. Ricordiamo l'episodio del TG1 di qualche anno fa: ci si riferì alle solite parate moscovite e si accennò in modo del tutto sconclusionato ad azioni dissecanti, menzionando, però, volutamente ed in modo erroneo, lo ioduro d'argento che, come abbiamo visto, serve a far piovere e non ad impedire che piova! Così non si capisce mai uno iota e la gente continua a dormire.



Precisiamo che i metodi utili a produrre acquazzoni, senza l'ausilio di aerei furono affinati da uno scienziato francese, tale professor Dessens, sul finire degli anni ‘50 del XX secolo. Le ricerche di Dessens sfociarono nel Meteotron" che prevedeva l'uso di grandi fornaci disposte a cerchio su una vasta area. Le fornaci riscaldavano l'aria che salendo, a contatto con aria più fredda, determinava la formazione di nubi, quindi di precipitazioni. Non servivano composti tossici come lo ioduro d'argento o agenti biologici impiegati come nuclei di condensazione. Il ricercatore d’oltralpe escogitò il macchinario, studiando le invenzioni dei Sovietici che erano ricorsi ad un reattore per aviogetti militari riadattato. Tale apparato sfruttava lo stesso principio spiegato sopra. Il dispositivo fu venduto agli Stati Uniti d’America (sì, durante la Guerra fredda Sovietici e Statunitensi collaborarono spesso, come oggi di là dall’apparente rivalità). Gli Statunitensi lo portarono ai massimi livelli di efficienza, impiegando il propulsore principale dello Shuttle che, in pochi minuti, è in grado di generare rovesci di notevole portata. [1]


In Australia usano ionizzare l'atmosfera. Parimenti anche noi di Tanker enemy stiamo sperimentando questo approccio e – bisogna riconoscerlo - con un certo successo. Infatti diversi "Rainmakers" sono ormai distribuiti sul territorio nazionale per contrastare la desertificazione perpetrata con la geoingegneria clandestina. E' un dato di fatto che i regimi pluviometrici sono migliorati in alcune regioni, proprio da quando si è cominciato ad installare congegni ad hoc.

Ricapitoliamo.

Operazioni imbrifere: in genere causano le piogge. Si avvalgono di batteri o talora dello ioduro d’argento.

Operazioni igroscopiche (anche senza produzione di scie visibili): distruggono le nubi, portando all’aridità e ad un crollo dei valori di umidità atmosferica. Sono costituite da una serie di composti disseccanti, spesso assai tossici per gli ecosistemi.


[1] La disastrosa RAI, sotto l'egida del tandem Boldrini-Fedeli, inasprisce la sua crociata contro l'informazione indipendente. In un recente servizio con infinita improntitudine osa bollare come "fake news" (notizia priva di fondamento) e "disinformazione" un fatto incontestabile, ossia l'esistenza della macchina della pioggia, impiegata dalla N.A.S.A., ma basata su un brevetto sovietico. Anche fonti ufficiali lo dimostrano! Il video testimonia che la RAI ed il negazionismo partoriscono fandonie senza sosta: la verità è SEMPRE il contrario di quanto i media di regime affermano. Se conosci il negazionismo, lo eviti...

ORIGINE del progetto Taurus Molecolar Cloud

Negli anni sessanta dello scorso Secolo, sulla rivista scientifica "Popular science" fu pubblicato un ampio resoconto sul "Meteotron", la macchina della pioggia. Qui il documento.

La rivista "Popular Science" riporta gli studi del professor Henri Dessens, sul n° 181 del febbraio 1964. Il titolo è "Meteotron: scatenare un temporale" e vi leggiamo:

-Il problema con l’inseminazione delle nubi con prodotti chimici è che bisogna avere le nuvole. Henri Dessens, meteorologo francese, riesce ad averne di nuove creandole con il calore. Usando un quadrato di 122 metri per 122 metri di bruciatori di petrolio che egli chiama «meteotron», mette in moto una rombante fornace che spinge una colonna d’aria calda nell’atmosfera dove si raffredda, condensa ed in quindici minuti diventa così pesante di gocce d’acqua da scatenare una pioggia di diverse ore. Il "meteotron", afferma Dessens, può anche scatenare venti, disperdere la nebbia, prevenire le gelate notturne ed occasionalmente, in modo fino ad ora imprevedibile, creare un tornado. L’intento principale adesso, è quello di usare il potere scatenato del "meteotron" per controllare la pioggia e la grandine, ripulire l’aria dall’inquinamento, dissipare le fuoriuscite radioattive ed aiutare la ricerca meteorologica-.

Il modello del Meteotron, originariamente costituito da 4 turboreattori "rd-zm" fu congegnato da un gruppo di tecnici del laboratorio di Riga, guidato dall'ingegner Pojarnov, basandosi sulle indicazioni tecniche dell'Istituto di geofisica applicata. L'apparecchiatura fu sperimentata a Riga, tra il 1965 ed il 1966. Da qui l'idea del Taurus Molecular Cloud - TMC-65. Il "TMC-65" o "Meteotron" o come diavolo intendiamo chiamarlo, è dunque inconfutabile realtà. Qui il documento russo che descrive il generatore di piogge ricavato da una serie di reattori.

Anche il Pentagono si mostra subito molto interessato al «meteotron» e, nonostante il professor Dessens auspichi un impiego civile e benevolo della sua invenzione, così non è stato, evidentemente. Lo abbiamo potuto verificare in questo ultimo ventennio di guerra climatica.

N.A.S.A. makes tornadoes in Mississipi: VIDEO.

Per approfondire la questione, leggi l'articolo pubblicato da Tanker enemy nel 2014 dal titolo: "Meteotron", il macchinario dei nubifragi artificiali - All'origine delle celle autorigeneranti gli studi del professor Henri Dessens - LINK

Presentato il "Decalogo" della Boldrini contro le "fake news": prepariamoci a difendere la libertà d'espressione su internet: LINK.

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Lo Stato intende definitivamente mettere il bavaglio ai fratelli Marcianò, attraverso l'impiego illegittimo di volgari azioni di "Giustizia", laddove le "parti offese" sono i negazionisti affiliati al C.I.C.A.P. Questo vile attacco ha portato alla prima incredibile condanna nel mese di dicembre 2017, alla quale è seguita una seconda, nell'aprile 2018 e ne seguiranno altre! In tutti i casi quali le "parti lese" sono famigerati disinformatori, impegnati in opera di discredito a nostro danno ma paradossalmente attori di processi penali contro di noi. Tutto ciò implica spese enormi per difendersi e da soli non ce la possiamo fare. Abbiamo bisogno del Tuo sostegno, anche piccolo. E' una battaglia per la libertà. Aiutaci. Grazie!

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venerdì 8 settembre 2017

Illegale ed illegittima la legge n. 119-2017 sull'obbligo vaccinale



E’ vero che le vaccinazioni sono diventate obbligatorie con la legge n. 119/2017?

Già in tempi non sospetti ci occupammo dei vaccini e del loro nesso con le operazioni chimico-biologiche nella biosfera, nel quadro di un’analisi volta ad evidenziare un attacco sferrato dal sistema contro la salute ed il corredo genetico dell’umanità.

In questo articolo, invece, intendiamo occuparci degli aspetti giuridico-legali del tema, domandandoci se, con la legge fortemente voluta dal Governo e dal Ministro della salute(?), Signora Beatrice Lorenzin, davvero le vaccinazioni siano diventate obbligatorie. Ebbene, la risposta è un sonoro ed incontestabile no. Vediamo perché.

In primo luogo, la legge del 31 luglio 2017, n. 119 recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci”, è stata approvata e promulgata in aperta violazione del diritto internazionale, in particolare della Convenzione di Oviedo. Ricordiamo che, nel momento in cui il Parlamento italiano ratifica un accordo sopranazionale, esso diviene cogente e preponderante su qualsiasi norma interna. L'Italia ha recepito tale convenzione nel proprio ordinamento giuridico per mezzo della legge 28 marzo 2001, n. 145. Ciò è indefettibile.

Di seguito le parti salienti del testo in oggetto.

Convenzione di Oviedo

Convenzione per la protezione dei diritti dell’uomo e la dignità dell’essere umano riguardo alle applicazioni della biologia e della medicina

(Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina)

Preambolo

Omissis

Capitolo I: Disposizioni generali

Art. 1

Oggetto e finalità

Le Parti di cui alla presente Convenzione proteggono l’essere umano nella sua dignità e nella sua identità e garantiscono ad ogni persona, senza discriminazione, il rispetto della sua integrità e dei suoi altri diritti e libertà fondamentali riguardo alle applicazioni della biologia e della medicina. Ogni Parte prende nel suo diritto interno le misure necessarie per rendere effettive le disposizioni della presente Convenzione.

Art. 2

Primato dell’essere umano

L’interesse e il bene dell’essere umano debbono prevalere sul solo interesse della società o della scienza.

Omissis

Art. 4

Obblighi professionali e regole di condotta

Ogni intervento nel campo della salute, compresa la ricerca, deve essere compiuto nel rispetto delle norme e degli obblighi professionali, così come nel rispetto delle regole di condotta applicabili nella fattispecie 2.

Capitolo II: Consenso

Art. 5

Regola generale

Un intervento nel campo della salute non può essere eseguito, se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero e informato. Questa persona riceve innanzitutto un’informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell’intervento e sulle sue conseguenze e i suoi rischi. La persona interessata può, in qualsiasi momento, liberamente ritirare il proprio consenso.

Art. 6

Protezione delle persone che non hanno la capacità di dare consenso

(1) Sotto riserva degli articoli 17 e 20, un intervento non può essere eseguito su una persona che non ha capacità di dare consenso, se non per un diretto beneficio della stessa.

(2) Quando, secondo la legge, un minore non ha la capacità di dare consenso ad un intervento, questo non può essere eseguito senza l’autorizzazione del suo rappresentante, di un’autorità o di una persona o di un organo designato dalla legge. Il parere di un minore è preso in considerazione come un fattore sempre più determinante, in funzione della sua età e del suo grado di maturità.

Omissis

E’ palese che il solo articolo 2 annulla in toto, cassa, rende illegittima la legge 119/2017, poiché “l’interesse e il bene dell’essere umano debbono prevalere sul solo interesse della società o della scienza”. Dunque non ci si può neppure appellare ad ipotetiche esigenze di tutela della salute pubblica per promulgare una norma del genere.

La legge in parola, con tutti i suoi riferimenti normativi, confligge poi con l’art. 32 della Costituzione italiana, articolo che recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Bisogna chiarire che il sintagma “se non per disposizione di legge” non può essere invocato per sancire la liceità della 119/217, giacché essa non è una legge, ma un illecito o, nel migliore dei casi, un non-senso giuridico in palese trasgressione della Convenzione di cui sopra e di altri trattati internazionali, tutti accettati dall’Italia. In ogni caso, anche il solo comma dell’articolo 32. “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana” statuisce l’illegittimità della 119.

Non solo! La norma de quo è illegittima, come tutte le altre varate da Camera e Senato, giacché è stata promulgata da un Parlamento che, stante la sentenza n. 1 del 2014, pronunciata dalla Corte costituzionale, è abilitato solo ad elaborare ed a emanare una legge elettorale nonché ad occuparsi pro tempore dell’ordinaria amministrazione.

Scrive a tale proposito il Professor Giovanni Guzzetta, Ordinario di Istituzioni di diritto pubblico nell'Università di Roma Tor Vergata: “Né vale invocare - per sostenere la piena legittimità giuridica e politica del Parlamento - l'argomento della continuità dello Stato, citando le norme in materia di prorogatio delle Camere. Queste ultime, infatti, sono semmai prova della conclusione opposta, che, cioè, in quanto ormai sciolte o cessate le Camere vedono i propri margini di operatività depotenziati e limitati alla ordinaria amministrazione ed a situazioni di emergenza non rinviabili al successivo Parlamento. Pertanto, a parere di chi scrive, l'argomento della continuità dello Stato avrebbe dovuto essere invocato semmai per attenuare gli effetti retroattivi della sentenza, nel senso di consentire al Parlamento, malgrado il travolgimento degli esiti elettorali discendenti dalla decisione, di operare, seppure in condizioni depotenziate, per compiere gli atti strettamente necessari a ripristinare quanto prima la legalità costituzionale violata”.

Last, but not least, non si dimentichi l’articolo 54 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”. E’ palmare che, nella fattispecie, Presidi e Dirigenti delle ASL, cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche, debbono osservare la Costituzione e le norme internazionali recepite dallo Stato italiano: ne discende che non possono applicare o far applicare leggi del tutto prive di validità costituzionale e giuridica.

Acclarati questi principi inoppugnabili, non è necessario ricorrere a vari stratagemmi per aggirare la “legge” sulle inoculazioni imposte: è facilmente prevedibile che la Corte costituzionale si pronuncerà per dichiarare l’incostituzionalità della 119/2017.

Scarica dal nostro server l'articolo in versione PDF. Stampa e ridistribuisci.

Riferimenti

- La “legge” n. 119 del 2017
- La Convenzione di Oviedo
- La Costituzione della Repubblica italiana
- La sentenza n. 1/2014 della Corte costituzionale

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mercoledì 9 agosto 2017

Faine



Semplificando, suddivideremmo la società in tre gruppi: gli odiatori della vita, della verità e della bellezza, gli indifferenti ed i consapevoli. Purtroppo, come hanno confermato molti studi e il raggelante stato delle cose, i primi dominano il pianeta, con la complicità di una pletora di politicanti, usurai, pennivendoli, soldatini, pseudo-scienziati, negazionisti e compagnia cantante. Essi hanno deciso di asservire gli uomini, almeno quei pochi che resteranno, perché intendono sfoltirne il numero.

E’ inutile: non si può spiegare il male straripante nel nostro martoriato mondo, se non postuliamo la presenza di una cricca formata da adoratori di Satana. Esiste Satana? Non esiste? Quei mentecatti credono in lui e lo venerano. Sfortunatamente costoro hanno facile gioco nel plagiare la massa: bastano una partita di pallone ed una birra per controllarla; nel caso delle donne, una borsa firmata ed una serata in discoteca. Li abbiamo definiti indifferenti, ma dovremmo chiamarli ebeti. Si lasciano abbindolare agevolmente. Non solo, diventano i carcerieri di loro stessi e dei pochi svegli stretti da catene sempre più strette.

E’ diffuso un luogo comune: si favoleggia di una progressiva presa di coscienza, per cui il numero dei desti aumenterebbe sempre più. Crediamo, invece, che i consapevoli diventino ogni giorno più consapevoli, ma anche più impotenti a contrastare il potere ed i suoi collaborazionisti, quindi più frustrati. Forse ci sbagliamo, ma non vediamo molte prospettive per questa ex umanità…



Pensiamo che le sedicenti élites siano formate da persone più scaltre di faine, simulatrici e dissimulatrici, eppure le consideriamo totalmente imbecilli, quando paventano chissà quali conseguenze dalla pubblicazione di un libro o di un documentario contro il sistema. Ghettizzare, denigrare, perfino uccidere gli oppositori dell’establishment? Fatica e rischi sprecati! La divulgazione e l’operato dei rari uomini onesti e coraggiosi potranno mai intaccare le granitiche menzogne del sistema? Potranno mai destare dal letargo intere legioni di dormienti? Anche se ne svegli un paio ogni tanto, quanti – e ci riferiamo soprattutto alle nuove generazioni, prive di strumenti culturali per comprendere la realtà reale dietro la realtà finta – quanti finiscono nel tritacarne degli apparati! E sono pure contenti di essere condotti al macello, come se avessero vinto un viaggio premio in una località turistica fra le più ambite.



Guardiamo! Sopra di noi è tutto un indiavolato andirivieni (a bassa quota) di aerei civili che ammorbano la biosfera con i loro carburanti e che modificano i fenomeni meteorologici, causando, fra gli altri disastri, una siccità di proporzioni spaventose. Quanti sono consci di questo problema? Eppure avviene ogni giorno, in tutto il mondo o quasi e solo un drappello se ne accorge. E’ assurdo, ma è così! E’ come se entrasse un ladro in casa e cominciasse a mettere a soqquadro l’appartamento per svaligiarlo sotto i nostri occhi e noi non solo lo lasciassimo agire indisturbato, ma indicassimo al furfante di nostra spontanea volontà dov’è la cassaforte ed il codice per aprirla. Non solo, dopo aver subito il furto ed essere stati malmenati, è come se offrissimo al malfattore il tè con i pasticcini. E’ pazzesco, ma è così!


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mercoledì 24 maggio 2017

Vai con i vaccini!



Ha suscitato e sta suscitando infuocate polemiche il decreto emanato dall’infernale governo, disposizione con cui si stabilisce l’obbligatorietà di dodici vaccini da inoculare nei più piccoli. Sullo spinoso argomento sono stati pubblicati molti articoli, elaborati parecchi studi: non pretendiamo di scrivere qualcosa di nuovo.

Nonostante ciò, ci sentiamo in dovere di indugiare su questa crociata bandita dalla ministressa Beatrice Lorenzin, titolare del Dicastero della “salute”, citando Cicerone. L’Arpinate nel De officiis afferma che l’uomo politico deve possedere in primo luogo una qualità: se essa manca, tutte le altre sono inutili. L’autore latino – ed ha ragione da vendere- si riferisce all’onestà.

Ora, è palese che nessuno dei cosiddetti “politici” di oggi dispone di tale requisito: che la ministressa Lorenzin non sia laureata in Medicina e chirurgia, ma abbia conseguito la maturità classica, è un aggravante, ma non per i motivi che di solito si invocano. Che importa! Non hai la titolo di dottore in Medicina, ma sei una persona integerrima ed intelligente: decidi allora di circondarti di collaboratori preparati e solleciti del bene comune; la collettività potrà solo trarre giovamento da un tale ministro, per quanto privo di titoli accademici. Purtroppo qui difetta del tutto l’integrità morale: interessi economici e soprattutto l’intenzione, anche mal dissimulata di nuocere alle nuove generazioni, con “antidoti” pieni di eccipienti e di conservanti tossici, sono gli unici, veri motivi di tale frenesia pro-vaccinazioni. [1]

Riflettiamo: per una visita specialistica occorre aspettare mesi, le prestazioni del sistema “sanitario” nazionale non sono gratuite, visto che il paziente, per lo meno, dopo attese snervanti e lungaggini di ogni tipo, deve sborsare il ticket. Persone colpite da patologie neurodegenerative sono costrette a mendicare miseri sussidi, con lo Stato (maiuscolo ironico) che li lesina. Nel caso dei vaccini, invece, si procede con rapidità formidabile e per giunta si offrono le prodigiose dosi gratuitamente. Qualcosa non quadra e dovrebbe indurre tutti i genitori di bambini-cavie a drizzare le antenne.

E’ palese la mala fede di chi ha architettato il criminale progetto. E’ palese la mala fede dei pupazzi (quelli impropriamente definiti “politici”) che, con i pretesti più disparati e ridicoli, si affannano per attuare il progetto che si traduce in uno sfoltimento della popolazione e soprattutto in un attacco chimico-biologico alle capacità cognitive delle nuove leve, al loro equilibrio psico-fisico.

Qui siamo oltre l’ipocrisia: mentre l’umanità è intossicata con i veleni delle scie chimiche, è inebetita e sterminata con i campi elettromagnetici e con mille altre armi che non elenchiamo per brevità, la materna ministressa si preoccupa di una pseudo-epidemia di morbillo, la soccorrevole ministressa si dimostra impensierita per i bimbi e le loro condizioni fisiche. Inverosimile, oltre che vergognoso! Siamo ai livelli – non molto alti – della campagna per la “verità” promossa da Donna Prassede e dai baldanzosi quadrumviri: la disinformazione di regime dichiara di voler combattere la “disinformazione” che è, invece, l’insieme delle poche voci libere e critiche nei confronti dello scellerato sistema. E’ un tragico gioco delle parti.

E’ ora che tutti si sveglino. E’ ora di opporsi con ogni mezzo legittimo a codesta aggressione scellerata di cui l’accanita politica a favore delle “immunizzazioni” è solo un aspetto e forse neppure il più pericoloso. Il governo ha gettato la maschera in modo plateale. Come non accorgersi dei veri scopi perseguiti dai banditi dell’esecutivo? E’ ora di opporsi con ogni mezzo legittimo a codesta aggressione scellerata. E’ ora di sconfiggere l’esercito del Male. Se non reagiremo, sarà la fine, se non è già finita…

[1] E’ gravissimo, invece, che la Signora Beatrice Lorenzin, pur avendo conseguito la maturità classica, non dimostri né la cultura né la rettitudine che gli studi umanistici dovrebbero trasmettere, anzi infondere in modo tale da formare un uomo o una donna integralmente “umani”.


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mercoledì 10 maggio 2017

Dalla caccia al personaggio alla caccia alle streghe



Caccia al personaggio

• E’ una donna.
• Il suo contegno è spocchioso e dispotico, ma l’arroganza è intervallata, a blandizie.
• E’ tutta compresa del suo ruolo.
• Ritiene di saper distinguere tra il bene ed il male, tra vero e falso.
• E’ convinta che bisogna inculcare la sua visione del mondo negli altri.
• Non si stanca mai di combattere le sue crociate per il trionfo del bene.

Chi è? No, non è la Signora Laura Boldrini, Presidente della Camera dei deputati. Siete voi ad essere maliziosi… Gli indizi riportati sono i tratti distintivi di donna Prassede, celebre personaggio dei “Promessi sposi”. Davvero, però, la letteratura a volte rispecchia in modo icastico la realtà. Così leggere o rileggere il ritratto di donna Prassede, l’aristocratica che ospita Lucia a Milano, assieme al consorte, don Ferrante, dopo che la giovane è stata liberata dall’Innominato, è quanto mai illuminante.

Caccia alle streghe

La Signora Laura Boldrini pare una figura letteraria catapultata nella nostra povera Italia e proiettata sulla terza poltrona della Repubblica per annunciare, dall’alto del suo scranno, la Verità. Non è un’esagerazione: la Presidente della Camera, attorniata dai quadrumviri e da vari littori, è purtroppo persuasa di possedere la Verità e di doverla dispensare in ogni dove. E’ un atteggiamento dogmatico, manicheo che non ammette né critiche né discussioni. Secondo quali criteri colei ed i suoi collaboratori possano discernere tra notizie autentiche ed informazioni ingannevoli, secondo quali procedimenti si possa distinguere una fonte sincera da una spuria, non è dato sapere. Mistero della fede. Bisogna credere e fidarsi: assurdo! Uno storiografo sa che è arduo sceverare tra documenti veridici e documenti infondati, senza dimenticare che in molte fonti si intrecciano ragguagli più o meno plausibili. Questi qui gettano alle ortiche il metodo scientifico che è fondato sull’analisi paziente e sulla verifica delle acquisizioni, per sbandierare le loro “verità” preconfezionate. Ora, di quali inesplicabili e portentose abilità dispongono la Signora Boldrini ed accoliti per stabilire, con un taglio netto, preciso, che cosa è veritiero e che cosa non lo è? Da chi possono ricavare queste certezze? Forse da sedicenti “esperti” della comunicazione e della Rete? Chi controllerà i controllori? Chi decide chi è “esperto” e chi non lo è?

Le iniziative in esame ricordano da vicino la diabolica prassi della “Santa” Inquisizione, depositaria della “Verità” cattolica che è, invece, solo un insieme di dogmi. Non bisogna sottovalutare le campagne della Signora Boldrini. Ella non demorde e, con la furia di un Erinni, ha bandito una sorta di caccia alle streghe.

Recentemente la nostra eroina ha organizzato in una sede istituzionale un incontro cui hanno presenziato, oltre ai famigerati quadrumviri, il Presidente di Confindustria (?), il Ministro, pardon, la Ministressa dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Signora Valeria Fedeli nonché, come cantastorie di corte, Geppi Cucciari.

Ci piace qui soffermarci sulla simpatica Geppi, prima di esaminare il sintomatico intervento della Signora Fedeli. La soubrette è apparsa a disagio, come un pesce fuor d’acqua, costretta lei che comunque è dotata di un’innata vena satirica, ad adulare personaggi per cui non nutre alcuna stima, pur scoccando ogni tanto qualche freccia spuntata. Lo spettacolo è stato davvero patetico: si constata, con infinita amarezza, come ci si possa abbassare alla cortigianeria ed al mercimonio per restare all’interno di un sistema che, per quanto orrendo, garantisce denaro, successo e privilegi, almeno fin quando li garantisce… Forse, attraverso un lapsus freudiano o un superstite sussulto di dignità, la Cucciari ha “sbeffeggiato” l’iperattivo Paolo Attivissimo, affermando che vorrebbe una foto dello storico negazionista sul comodino, quindi vicino al letto… Ci pare che colui sia vicino al letto, ma appunto come scendiletto. Insomma, la cabarettista è stata una nota stonata nel contesto della marcia funebre suonata da un’orchestra di larve. Dispiace che il talento artistico, per quanto non eccelso, sia venduto per un piatto di lenticchie. Il discredito per tale autodegradazione resta come macchia indelebile ed è ancora più umiliante per chi avrebbe preservato il suo onore, se avesse declinato di partecipare a questa tristissima mascherata.

Accennavamo prima alla dotta prolusione della Ministressa Fedeli: è stata un’allocuzione sintomatica, piena di quei tic linguistici ed ideologici che punteggiano il linguaggio invertito dei “potenti”. Con la Fedeli il Ministero dell’”istruzione” si è trasformato ipso facto nel Ministero della “verità”, il dicastero di orwelliana memoria: moralismo di facciata, culto del sistema, malcelato astio ed insofferenza nei confronti delle voci libere, fanatismo, autocelebrazione, volontà stalinista di indottrinare insegnanti ed allievi, considerazioni capziose sul concetto di formazione ed informazione, spudorato stravolgimento della realtà per cui le notizie vere, ma scomode per l’establishment, sono bollate come fallaci e vice versa, settaria propaganda a tal punto che Goebbels, in confronto, risulta non un dilettante, ma un deficiente. Questo è il quadro di un’arringa che possiamo definire, senza tema di smentita, incarnazione dell’odio e della paura: è un’avversione congenita, incoercibile nei rispetti della cultura e della scienza, soprattutto della libertà di pensiero; è il terrore di chi trema di fronte alla Verità, paventando che il castello, costruito dai compagni di merende su fondamenta di bugie e con pietre di inganni, crolli su di loro e li seppellisca per sempre.

Dello stesso tono e “stile” sono stati i discorsi pronunciati dagli altri ospiti di Madame Pompadour. Com’era facile immaginare, per darsi un contegno, hanno abusato delle solite parole e locuzioni straniere (fact checking, fake news…): è stata la consueta solfa, confusa e fuorviante, a base di deliri, di nessi privi di nesso, di idiozie al cubo (“post verità”, “cittadinanza digitale”, “qualità dell’informazione”, “dibattito democratico”…), spacciate per argomentazioni profonde.

Significativo che i coltissimi conferenzieri si siano sentiti in obbligo di anticipare certe contestazioni: “Non è censura la nostra” (come no!), “Non vogliamo istituire il Ministero della verità” (come no!). Allora Silvio Berlusconi è altissimo, Matteo Renzi è intelligente, Beppe Grillo è pacato, Sergio Mattarella è esuberante: ma a chi credono di raccontare le loro fandonie?!

Le raccontano purtroppo. Le raccontano in primo luogo attraverso i media di regime ed inoltre attraverso numerosi portali-civetta (ad esempio, La chiave orgonica), gestiti direttamente o indirettamente dal governo e con il contributo della disinformazione di Stato. Questi siti pubblicano notizie fraudolente, ma con una vaghissima apparenza di credibilità: le frottole, abilmente mescolate ad una pseudo-verità, si diffondono con velocità strepitosa, eclissando lo studio, quello sì genuino, di un ricercatore. Le fandonie sono poi usate come pretesto per generalizzare e dimostrare che la Rete è piena di sciocchezze: così si giustificano politiche censorie ai danni dei pochi siti indipendenti, mentre i produttori di baggianate continuano indisturbati a sfornarle.

E’ dunque in questo modo che funziona il negazionismo di regime nelle sue innumerevoli e deleterie articolazioni. E’ bene conoscere le strategie governative per contrastarle nel modo più efficace possibile. Conosci il tuo nemico.


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giovedì 2 marzo 2017

Matteo Salvini: interrogazione sulla geoingegneria clandestina



Quasi nessuno sa che Matteo Salvini, attuale segretario della Lega Nord, in qualità di parlamentare europeo, presentò nel 2013 un’interrogazione sulla geoingegneria clandestina alias scie chimiche (in inglese chemtrails). Non esprimiamo giudizi di valore su Matteo Salvini, limitandoci ad una doverosa cronaca, in un’epoca in cui l’informazione oggettiva è del tutto scomparsa dai media ufficiali, sostituita o da notizie false (le cosiddette “fake news” la cui diffusione è propugnata dalla Signora Boldrini) o da una vergognosa propaganda a favore del regime.

Interrogazioni parlamentari
17 luglio 2013
E-008804-13

Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione

Articolo 117 del regolamento
Matteo Salvini (EFD)

Oggetto: Scie chimiche e geoingegneria

Una vasta parte della comunità scientifica internazionale ritiene che le scie rilasciate dagli aerei disperdano nell'aria sostanze tossiche, quali alluminio, bario e ferro, e siano pertanto estremamente pericolose. La presenza di queste sostanze nell'atmosfera e gli effetti che hanno sull'uomo — si veda la sindrome di Morgellons, già oggetto d'interrogazione parlamentare (E-002906/2012) –, su fauna, flora e quindi sull'intera catena alimentare sono stati illustrati durante un seminario che si è tenuto in seno al Parlamento europeo nel marzo 2013.

Può la Commissione spiegare su quali basi scientifiche l'inalazione continuata di metalli pesanti e il depositarsi di essi sul suolo (contaminando acqua e cibo) siano del tutto innocui per il mantenimento di elevati standard qualitativi di vita di 500 milioni di Europei?

Le informazioni pubbliche riguardo a scie chimiche e geoingegneria appaiono inadeguate. Solo sul sito del Parlamento tedesco è possibile trovare documenti che spiegano che cos’è la geoingegneria. Come mai queste informazioni sono taciute nella gran parte degli Stati europei e dalla Commissione europea? Qual è il livello di coinvolgimento dell'Agenzia europea dell'ambiente?

Nel settembre 2009 (risposta all'interrogazione E-3730/2009 dell'on. Jim Higgins), la Commissione dichiarò di aver intenzione di seguire gli sviluppi scientifici in questo campo e di intervenire, una volta che l'impatto fosse più chiaro. Può la Commissione riferire quale sia lo stato di avanzamento di questi sviluppi scientifici da essa seguiti?

Nel settembre 2011 (risposta all'interrogazione E-006621/2011 dell'on. Nessa Childers), la Commissione si impegnò ad “indagare sulle ripercussioni climatiche non correlate alle emissioni di CO2 del settore aereo” ed a “presentare una proposta in merito, nel quadro delle politiche globali dell'Unione europea in materia di cambiamenti climatici in futuro”. Può la Commissione fornire informazioni sullo stato di avanzamento di queste indagini e di tale proposta?

GU C 87 E del 26/03/2014
Ultimo aggiornamento: 6 settembre 2013


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domenica 19 febbraio 2017

L’oracolo di Sibilia



"Querelerò qualsiasi giornalista o presunto tale che associ il mio nome al tema scie chimiche". Così ammonisce su Facebook Carlo Sibilia, deputato del Movimento Cinquestelle; il perentorio messaggio è del 25 gennaio 2017.

"Buongiorno a tutti. In questo periodo siamo sotto attacco mediatico continuamente. I servi disonesti del sistema sono spaventati al sol (sic) pensiero di vederci al governo. Sanno di avere le giornate contate. E hanno paura". Questo però non giustifica nessun giornalista (anche blasonato) ad offenderci o ad inventare notizie false e infondate sul conto dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. Pertanto voglio chiarire che querelerò qualsiasi giornalista o presunto tale che associ il mio nome al tema scie chimiche [mai trattato dal sottoscritto, il PD ha fatto (sic) interrogazioni in merito], proposte (di legge) mai fatte (sic) o tweet e post fb inesistenti o cancellati. Se non ci sono sulle mie pagine ufficiali vuol dire che non rappresentano il mio pensiero", aggiunge l’onorevole.

E ancora:

"Ok criticare, non mi sottraggo al confronto serio su temi legati alla politica del movimento 5 stelle, altra cosa è la diffamazione, denigrazione e offesa ingiustificata. Settimana scorsa ne ho querelato uno, questa settimana ne querelerò un altro de (sic) ‘Il giornale’. Gli altri sono avvisati", conclude.

Insomma, il deputato Carlo Sibilia non vuole, considerandolo un’onta, che il suo nome sia associato alla questione della biogeoingegneria clandestina (alias scie chimiche in inglese chemtrails). Siamo d’accordo con lui: non desideriamo che un problema tanto cruciale sia soltanto sfiorato da persone che non hanno le competenze per comprendere ed analizzare anche soggetti più semplici.

Dunque non collegheremo (né mai l’abbiamo collegato) il nome dell’onorevole Sibilia al tema della “guerra climatica”, soprattutto perché il deputato è celeberrimo per altre proposte politiche, ad esempio “la possibilità di sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse, purché consenzienti".

Ogni commento è superfluo.


Fonte: Adnkronos

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mercoledì 15 febbraio 2017

Le vicissitudini di un pilota tedesco: sindrome aerotossica e non solo…



Sindrome aerotossica: un pilota tedesco, Gunther Knorr, è stato licenziato, dopo essersi ammalato a causa dell'aria tossica in cabina. Knorr si è poi rivolto al tribunale per ottenere la revoca del provvedimento: il giudice del lavoro gli ha dato ragione.

Il pilota, che per anni ha accusato stanchezza cronica, dolori articolari, difficoltà di concentrazione ed altri disturbi, lamenta che nei contratti di lavoro del personale impiegato nell’aviazione civile è inserita una clausola che consente alla società di congedare il dipendente, qualora non sia in possesso dei requisiti psico-fisici richiesti.

Ma non finisce qui, come amava ripetere Corrado Mantoni: nell’articolo si chiama in causa anche l’incidente occorso ad un velivolo della compagnia Germanwings, costola della teutonica Lufthansa, il 24 marzo 2015. Quel giorno cadde un aereo chimico che stava sorvolando le Alpi francesi: come si ricorderà, il disastro fu attribuito al copilota “depresso” (sic), ma a fondo articolo si ammette candidamente che la tragedia è collegata al “fumo in cabina”!

Infatti, mentre il direttore del personale si è rifiutato di commentare il verdetto ed il sindacato dei piloti ha accolto con favore la sentenza, Jörg Handwerg ha asserito che: "Le compagnie aeree non possono sottrarsi alle proprie responsabilità in merito alla salute del personale. Abbiamo già visto, quando precipitò un aereo sulle Alpi francesi, che cosa un problema del genere (la sindrome aerotossica, n.d.t.) può eventualmente provocare”.

La versione ufficiale era di conseguenza falsa, mentre la nostra ricostruzione era corretta: come volevasi dimostrare…

Ricordiamo che, nelle ore immediatamente successive all'episodio occorso nei cieli di Francia, il personale Germanwings rimase a terra, rifiutandosi di volare sino a quando non fossero stati chiariti i reali motivi del disastro aereo.

Fonte: austrianwings



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mercoledì 8 febbraio 2017

La Signora Boldrini ed i baldanzosi quadrumviri



Così, com’era facilmente prevedibile, la Presidente (o Presidentessa? O Presidenta?) della Camera, Signora Laura Boldrini, ha lanciato la sua insana iniziativa contro l’informazione libera, spacciandola per una battaglia contro le “notizie false” che circolano, secondo la sua visione ideologica, nella Rete. E’ evidente che la Signora Boldrini, perfetta incarnazione del sistema, ha calato la maschera: ha nominato un quadrumvirato di negazionisti formato dall’iperattivo Paolo Attivissimo, incallito e storico capofila dei disinformatori, dal tagliente Michelangelo Coltelli, dal petulante David Puente e da Walter Quattrociocchi in padella. La pasionaria, coadiuvata dai quadrumviri, chiama a raccolta le istituzioni per tentare di cancellare le verità scomode per il potere, usando tutti gli strumenti più sofisticati della propaganda e della retorica. Non solo, ella ed i suoi solerti collaboratori si avvalgono di concetti mutuati proprio da coloro che studiano le strategie dell’”informazione” ufficiale, quali “bias di conferma”, “narrazione” … concetti che si riferiscono, invece, a chi accetta supinamente le versioni di regime che sono delle pure menzogne. Siamo al cospetto della solita inversione orwelliana. E’ il consueto tentativo di vilipendere e ghettizzare gli scrittori ed i ricercatori non allineati, evocando circostanze psichiatriche, quando gli unici ad essere paranoici ed alienati sono proprio loro, come dimostrato da insigni studi scientifici. Gli attivisti sono anche accusati di essere venali, quando sono proprio i depistatori ad essere finanziati in modo generoso dai Ministeri.

La crociata della Signora Boldrini dipende solo dal terrore che qualche cittadino si svegli: decida di gettare il televisore in una discarica autorizzata, decida di non leggere più gli immondi scartafacci governativi (Il Corriere della pera, La Zampa, Il Pesto del Carlino, Il Disfatto quotidiano e TUTTE le altre laide gazzette nazionali e locali). Se veramente i negazionisti istituzionali avessero a cuore il bene collettivo per difenderlo da truffe e bugie, agirebbero per promuovere la libertà di pensiero e di espressione, unico antidoto contro la tirannia; agirebbero per tutelare la salute ed il pianeta che, invece, sono devastati dalla geoingegneria clandestina e da altri crimini di Stato.

E’ ovvio che coloro non conoscono il filosofo illuminista Antonio Genovesi. (Castiglione, Salerno, 1713, Napoli, 1749) Il pensatore campano, a ragione, sostiene che non è deplorevole che la stampa pubblichi, accanto ad informazioni veritiere, pure notizie distorte: l’opinione pubblica deve imparare a discernere il vero dal falso, il plausibile dall’improbabile, deve abituarsi a confrontare le fonti, a cercare la verità in modo autonomo, senza l’intervento del potere che stabilisce che cosa è reale e che cosa è fittizio. Il cittadino (in senso aristotelico) non ha bisogno di essere istruito da uno Stato paternalistico e coercitivo, ma deve da solo sviluppare lo spirito critico e la coscienza politica.

Chiamiamo l’operazione della Boldrini con il suo nome: censura di Stato! E’ una censura capillare, invadente, presuntuosa, ipocritamente spacciata per sollecitudine. L’artefice di questa malsana crociata è già responsabile di un vergognoso stupro della lingua italiana con i suoi obbrobriosi “ministra, sindaca, assessora…”: è un’aggressione che grida vendetta al cospetto di Dio. Ora è responsabile di questo assalto proditorio ai danni dei pochi autori liberi: ella si avvale dell’ausilio di famigerati occultatori che sono stati spesso denunciati per le loro diffamazioni e calunnie (associate a deliri paranoidi) che impunemente hanno diffuso e diffondono sulla Rete. Naturalmente una magistratura quasi sempre telecomandata ha insabbiato, archiviato, legittimando de facto e de iure una condotta, per lo meno, discutibile.

E’ ora di respingere con tutte le misure legali questa ignobile campagna contro la verità e la libertà! E’ ora di denunciare la doppiezza di codesto attacco che, paradosso dei paradossi, arruola i più accaniti agenti governativi per “preservare” la correttezza nell’informazione. E’ come se ci si rivolgesse a fabbricanti di armi per la promozione della pace nel mondo: è assurdo!

Liberiamoci del televisore, strappiamo i giornali, non leggiamo le testate governative, boicottiamo in ogni modo TUTTE le iniziative degli apparati, denunciandone la natura violenta, mistificatrice ed insincera. Prima di progettare e costruire una nuova società, è necessario fare tabula rasa del presente sistema che è corrotto, ingiusto, disonesto, illegale in modo irreparabile. Non è possibile alcun dialogo, non è possibile alcun compromesso con certi personaggi. Non concediamo loro neppure l’onore delle armi: saranno spazzati via, colpiti dalla damnatio memoriae. Di loro non resterà neppure la polvere.

Firma QUI la petizione per chiedere le dimissioni della Presidente della Camera Laura Boldrini.

AGGIORNAMENTO:

Come anticipato nelle settimane scorse, la Presidente della Camera Dott.ssa Laura Boldrini è stata denunciata per attentato all’articolo 21 della Costituzione [ LINK ] nonché per concorso nei reati di diffamazione, calunnia ed atti persecutori etc., perpetrati a mio danno da quegli stessi soggetti che ella presenta in pompa magna come i tutori della verità ma che, invece, sono stalkers di mestiere. Qui di seguito uno stralcio della denuncia, presentata alle Procure di Roma ed Imperia. Mentre qui è disponibile copia PDF.




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