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venerdì 8 settembre 2017

Illegale ed illegittima la legge n. 119-2017 sull'obbligo vaccinale



E’ vero che le vaccinazioni sono diventate obbligatorie con la legge n. 119/2017?

Già in tempi non sospetti ci occupammo dei vaccini e del loro nesso con le operazioni chimico-biologiche nella biosfera, nel quadro di un’analisi volta ad evidenziare un attacco sferrato dal sistema contro la salute ed il corredo genetico dell’umanità.

In questo articolo, invece, intendiamo occuparci degli aspetti giuridico-legali del tema, domandandoci se, con la legge fortemente voluta dal Governo e dal Ministro della salute(?), Signora Beatrice Lorenzin, davvero le vaccinazioni siano diventate obbligatorie. Ebbene, la risposta è un sonoro ed incontestabile no. Vediamo perché.

In primo luogo, la legge del 31 luglio 2017, n. 119 recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci”, è stata approvata e promulgata in aperta violazione del diritto internazionale, in particolare della Convenzione di Oviedo. Ricordiamo che, nel momento in cui il Parlamento italiano ratifica un accordo sopranazionale, esso diviene cogente e preponderante su qualsiasi norma interna. L'Italia ha recepito tale convenzione nel proprio ordinamento giuridico per mezzo della legge 28 marzo 2001, n. 145. Ciò è indefettibile.

Di seguito le parti salienti del testo in oggetto.

Convenzione di Oviedo

Convenzione per la protezione dei diritti dell’uomo e la dignità dell’essere umano riguardo alle applicazioni della biologia e della medicina

(Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina)

Preambolo

Omissis

Capitolo I: Disposizioni generali

Art. 1

Oggetto e finalità

Le Parti di cui alla presente Convenzione proteggono l’essere umano nella sua dignità e nella sua identità e garantiscono ad ogni persona, senza discriminazione, il rispetto della sua integrità e dei suoi altri diritti e libertà fondamentali riguardo alle applicazioni della biologia e della medicina. Ogni Parte prende nel suo diritto interno le misure necessarie per rendere effettive le disposizioni della presente Convenzione.

Art. 2

Primato dell’essere umano

L’interesse e il bene dell’essere umano debbono prevalere sul solo interesse della società o della scienza.

Omissis

Art. 4

Obblighi professionali e regole di condotta

Ogni intervento nel campo della salute, compresa la ricerca, deve essere compiuto nel rispetto delle norme e degli obblighi professionali, così come nel rispetto delle regole di condotta applicabili nella fattispecie 2.

Capitolo II: Consenso

Art. 5

Regola generale

Un intervento nel campo della salute non può essere eseguito, se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero e informato. Questa persona riceve innanzitutto un’informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell’intervento e sulle sue conseguenze e i suoi rischi. La persona interessata può, in qualsiasi momento, liberamente ritirare il proprio consenso.

Art. 6

Protezione delle persone che non hanno la capacità di dare consenso

(1) Sotto riserva degli articoli 17 e 20, un intervento non può essere eseguito su una persona che non ha capacità di dare consenso, se non per un diretto beneficio della stessa.

(2) Quando, secondo la legge, un minore non ha la capacità di dare consenso ad un intervento, questo non può essere eseguito senza l’autorizzazione del suo rappresentante, di un’autorità o di una persona o di un organo designato dalla legge. Il parere di un minore è preso in considerazione come un fattore sempre più determinante, in funzione della sua età e del suo grado di maturità.

Omissis

E’ palese che il solo articolo 2 annulla in toto, cassa, rende illegittima la legge 119/2017, poiché “l’interesse e il bene dell’essere umano debbono prevalere sul solo interesse della società o della scienza”. Dunque non ci si può neppure appellare ad ipotetiche esigenze di tutela della salute pubblica per promulgare una norma del genere.

La legge in parola, con tutti i suoi riferimenti normativi, confligge poi con l’art. 32 della Costituzione italiana, articolo che recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Bisogna chiarire che il sintagma “se non per disposizione di legge” non può essere invocato per sancire la liceità della 119/217, giacché essa non è una legge, ma un illecito o, nel migliore dei casi, un non-senso giuridico in palese trasgressione della Convenzione di cui sopra e di altri trattati internazionali, tutti accettati dall’Italia. In ogni caso, anche il solo comma dell’articolo 32. “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana” statuisce l’illegittimità della 119.

Non solo! La norma de quo è illegittima, come tutte le altre varate da Camera e Senato, giacché è stata promulgata da un Parlamento che, stante la sentenza n. 1 del 2014, pronunciata dalla Corte costituzionale, è abilitato solo ad elaborare ed a emanare una legge elettorale nonché ad occuparsi pro tempore dell’ordinaria amministrazione.

Scrive a tale proposito il Professor Giovanni Guzzetta, Ordinario di Istituzioni di diritto pubblico nell'Università di Roma Tor Vergata: “Né vale invocare - per sostenere la piena legittimità giuridica e politica del Parlamento - l'argomento della continuità dello Stato, citando le norme in materia di prorogatio delle Camere. Queste ultime, infatti, sono semmai prova della conclusione opposta, che, cioè, in quanto ormai sciolte o cessate le Camere vedono i propri margini di operatività depotenziati e limitati alla ordinaria amministrazione ed a situazioni di emergenza non rinviabili al successivo Parlamento. Pertanto, a parere di chi scrive, l'argomento della continuità dello Stato avrebbe dovuto essere invocato semmai per attenuare gli effetti retroattivi della sentenza, nel senso di consentire al Parlamento, malgrado il travolgimento degli esiti elettorali discendenti dalla decisione, di operare, seppure in condizioni depotenziate, per compiere gli atti strettamente necessari a ripristinare quanto prima la legalità costituzionale violata”.

Last, but not least, non si dimentichi l’articolo 54 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”. E’ palmare che, nella fattispecie, Presidi e Dirigenti delle ASL, cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche, debbono osservare la Costituzione e le norme internazionali recepite dallo Stato italiano: ne discende che non possono applicare o far applicare leggi del tutto prive di validità costituzionale e giuridica.

Acclarati questi principi inoppugnabili, non è necessario ricorrere a vari stratagemmi per aggirare la “legge” sulle inoculazioni imposte: è facilmente prevedibile che la Corte costituzionale si pronuncerà per dichiarare l’incostituzionalità della 119/2017.

Scarica dal nostro server l'articolo in versione PDF. Stampa e ridistribuisci.

Riferimenti

- La “legge” n. 119 del 2017
- La Convenzione di Oviedo
- La Costituzione della Repubblica italiana
- La sentenza n. 1/2014 della Corte costituzionale

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mercoledì 24 maggio 2017

Vai con i vaccini!



Ha suscitato e sta suscitando infuocate polemiche il decreto emanato dall’infernale governo, disposizione con cui si stabilisce l’obbligatorietà di dodici vaccini da inoculare nei più piccoli. Sullo spinoso argomento sono stati pubblicati molti articoli, elaborati parecchi studi: non pretendiamo di scrivere qualcosa di nuovo.

Nonostante ciò, ci sentiamo in dovere di indugiare su questa crociata bandita dalla ministressa Beatrice Lorenzin, titolare del Dicastero della “salute”, citando Cicerone. L’Arpinate nel De officiis afferma che l’uomo politico deve possedere in primo luogo una qualità: se essa manca, tutte le altre sono inutili. L’autore latino – ed ha ragione da vendere- si riferisce all’onestà.

Ora, è palese che nessuno dei cosiddetti “politici” di oggi dispone di tale requisito: che la ministressa Lorenzin non sia laureata in Medicina e chirurgia, ma abbia conseguito la maturità classica, è un aggravante, ma non per i motivi che di solito si invocano. Che importa! Non hai la titolo di dottore in Medicina, ma sei una persona integerrima ed intelligente: decidi allora di circondarti di collaboratori preparati e solleciti del bene comune; la collettività potrà solo trarre giovamento da un tale ministro, per quanto privo di titoli accademici. Purtroppo qui difetta del tutto l’integrità morale: interessi economici e soprattutto l’intenzione, anche mal dissimulata di nuocere alle nuove generazioni, con “antidoti” pieni di eccipienti e di conservanti tossici, sono gli unici, veri motivi di tale frenesia pro-vaccinazioni. [1]

Riflettiamo: per una visita specialistica occorre aspettare mesi, le prestazioni del sistema “sanitario” nazionale non sono gratuite, visto che il paziente, per lo meno, dopo attese snervanti e lungaggini di ogni tipo, deve sborsare il ticket. Persone colpite da patologie neurodegenerative sono costrette a mendicare miseri sussidi, con lo Stato (maiuscolo ironico) che li lesina. Nel caso dei vaccini, invece, si procede con rapidità formidabile e per giunta si offrono le prodigiose dosi gratuitamente. Qualcosa non quadra e dovrebbe indurre tutti i genitori di bambini-cavie a drizzare le antenne.

E’ palese la mala fede di chi ha architettato il criminale progetto. E’ palese la mala fede dei pupazzi (quelli impropriamente definiti “politici”) che, con i pretesti più disparati e ridicoli, si affannano per attuare il progetto che si traduce in uno sfoltimento della popolazione e soprattutto in un attacco chimico-biologico alle capacità cognitive delle nuove leve, al loro equilibrio psico-fisico.

Qui siamo oltre l’ipocrisia: mentre l’umanità è intossicata con i veleni delle scie chimiche, è inebetita e sterminata con i campi elettromagnetici e con mille altre armi che non elenchiamo per brevità, la materna ministressa si preoccupa di una pseudo-epidemia di morbillo, la soccorrevole ministressa si dimostra impensierita per i bimbi e le loro condizioni fisiche. Inverosimile, oltre che vergognoso! Siamo ai livelli – non molto alti – della campagna per la “verità” promossa da Donna Prassede e dai baldanzosi quadrumviri: la disinformazione di regime dichiara di voler combattere la “disinformazione” che è, invece, l’insieme delle poche voci libere e critiche nei confronti dello scellerato sistema. E’ un tragico gioco delle parti.

E’ ora che tutti si sveglino. E’ ora di opporsi con ogni mezzo legittimo a codesta aggressione scellerata di cui l’accanita politica a favore delle “immunizzazioni” è solo un aspetto e forse neppure il più pericoloso. Il governo ha gettato la maschera in modo plateale. Come non accorgersi dei veri scopi perseguiti dai banditi dell’esecutivo? E’ ora di opporsi con ogni mezzo legittimo a codesta aggressione scellerata. E’ ora di sconfiggere l’esercito del Male. Se non reagiremo, sarà la fine, se non è già finita…

[1] E’ gravissimo, invece, che la Signora Beatrice Lorenzin, pur avendo conseguito la maturità classica, non dimostri né la cultura né la rettitudine che gli studi umanistici dovrebbero trasmettere, anzi infondere in modo tale da formare un uomo o una donna integralmente “umani”.


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venerdì 25 settembre 2015

La sindrome da deficit di attenzione e la geoingegneria clandestina: quale collegamento?



ADD ed ADHD sono sigle che indicano, rispettivamente, la “sindrome da deficit di attenzione” e la “sindrome da deficit di attenzione ed iperattività”. Inutile ricordare che sono entrambe condizioni in gran parte inventate qualche decennio fa dalle industrie farmaceutiche e da medici compiacenti per vendere e somministrare psicofarmaci a bambini e ad adolescenti con la collaborazione di genitori ed insegnanti inconsapevoli. Anche l’inesistente “sindrome da ansia sociale”, ampollosa elocuzione dietro la quale si nasconde una semplice timidezza, ha arricchito ed arricchisce Big Pharma. Gli effetti di queste idee balzane sono gravissimi, con teen agers e giovani dipendenti da sostanze psicoattive: essi diventano vittime di patologie psicologiche e psichiatriche indotte dalle “terapie”.

Seguiamo la scia di denaro, ma anche… le scie tossiche. Infatti, anche se non di rado queste sindromi sono il risultato di diagnosi frettolose ed interessate, così che si eseguono nel caso di bambini semplicemente vivaci, è assodato che le nuove generazioni sempre più spesso palesano problemi cognitivi. L’alimentazione non salutare, l’acqua fluorizzata, il consumo di gomme e caramelle “venefiche”, di bevande in lattine di alluminio, l’uso di dentifrici al fluoro, l’impiego di pentole d’alluminio etc. contribuiscono a causare danni neurodegenerativi, ma il colpo di grazia è stato inferto dall’inquinamento globale collegato alla geoingegneria clandestina.

Il Dottor Steven Davis si aggiunge agli altri medici (si pensi all’ottimo Russell Blaylock) che denuncia una precisa correlazione tra ADD ed ADHD da una parte, contaminazione dovuta alle chemtrails dall’altra.

Scrive il Dottor Davis: “Abbiamo cose che cadono dall’alto. Dopo che il nanoparticolato di alluminio è disperso, lo respiriamo e finisce nel cervello, nel lobo frontale. L’alluminio è il metallo al primo posto come causa dell’Alzheimer. Negli anni ‘70 del XX secolo, si rilevava un caso di ADD ogni 100.000 bambini; oggi uno ogni 48! (Le statistiche si riferiscono agli Stati Uniti, n.d.t.). Appartengo a quel gruppo di specialisti che hanno cercato e reperito un nesso tra ADD/ADHD ed alluminio: ho così riscontrato che tutti i bambini, che manifestano deficit cognitivi, hanno alte concentrazioni di questo metallo nel loro organismo. Quando ho elaborato dei protocolli per disintossicarli (terapia chelante, n.d.t.), le loro capacità sono migliorate. Quando ho adottato gli stessi protocolli con persone di mezz’età o anziane, i risultati sono stati meno rapidi, ma sono stati comunque conseguiti. Oggi di solito diagnostico l’Alzheimer in persone cinquantenni, mentre anni addietro in soggetti ottantenni”.

Intendiamo prestar fede al Dottor Davis ed agli altri scienziati veri o al negazionista Paolo Attivissimo ed al suo codazzo vecchio e nuovo di inetti disinformatori?

Fonte: canadafreepress

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