Un altro episodio, l’ennesimo, di sindrome aerotossica è occorso recentemente in Australia dove è stato coinvolto l’equipaggio di un volo commerciale. Nella breve cronaca si accenna ad una “causa misteriosa” del problema: sappiamo, però, che il “fumo in cabina” è un evento tutt’altro che enigmatico…
Una strana sindrome ha mandato in ospedale il personale di un Jetstar in Australia. Sei componenti dell'equipaggio dell'aereo australiano Jetstar sono stati ricoverati in nosocomio nella Gold Coast, dopo aver inalato un “gas misterioso” (sic).
L'incidente è avvenuto mentre il velivolo stava compiendo le manovre di atterraggio, mercoledì pomeriggio (20 dicembre 2017 n.d.t.) a Coolangatta.
I due piloti e quattro componenti dell'equipaggio hanno lamentato vertigini, sensazione di testa vuota, nausea, perciò sono stati portati al Tweed Heads Hospital per precauzione, riferisce il quotidiano Daily Mail. Non viaggiavano passeggeri a bordo.
Il portavoce del servizio di ambulanza del Queensland, Harry Beyne, ha dichiarato: "È piuttosto anomalo che tutti i membri dell'equipaggio contemporaneamente provino nausea e sintomi simili".
Gutta cavat lapidem, ossia la goccia scava la roccia. Continuiamo dunque a divulgare la verità circa l’incidente aereo in cui fu coinvolto un velivolo passeggeri precipitato sulle Alpi francesi. Abbiamo sempre sostenuto che la tragedia del Germanwings non fu causata dal copilota squilibrato, ma che fu un episodio legato quasi certamente al cosiddetto “fumo in cabina”. Di recente i genitori di Andreas Lubitz, stanchi della diffamazione post mortem ai danni del figlio, hanno rilasciato delle dichiarazioni con cui provano a riabilitare il giovane copilota, usato come capro espiatorio dalle istituzioni e dai media per nascondere la sindrome aerotossica, quindi la geoingegneria criminale.
Tragedia Germanwings: “Andreas era una persona gentile e delicata”: queste le parole dei genitori di Lubitz che hanno fatto infuriare (a torto) i parenti delle vittime.
“A proposito dell'aereo della Germanwings molte domande sono rimaste senza risposta, alcune circostanze sono strane ed abbiamo dubbi sulla dinamica dell'incidente. Noi procediamo con le ricerche”. Lo hanno asserito i genitori di Andreas Lubitz, il copilota che fu accusato di aver provocato lo schianto dell'aereo sulle Alpi francesi, togliendosi la vita ed uccidendo 149 persone, il 24 marzo di due anni fa. Le dichiarazioni sono state rilasciate alla testata “Welt am Sonntag”.
“Sull'immagine completamente falsa trasmessa” del loro figlio - sostengono - non vogliono ancora pronunciarsi. Il ventisettenne, stando agli esiti delle pseudo-inchieste condotte da due procure (francese e tedesca), provocò volontariamente l'incidente, approfittando dell'assenza del pilota - andato in bagno (sic) - e dopo essersi barricato nella cabina (sic!).
Le parole dei genitori di Lubitz fanno il paio con quanto affermato dal sindacalista Jörg Handwerg in merito al reintegro di un pilota che era stato licenziato, dopo aver contratto una patologia dovuta all’inalazione di aria contaminata: "Le compagnie aeree non possono sottrarsi alle proprie responsabilità in merito alla salute del personale. Abbiamo già visto quando precipitò un aereo sulle Alpi francesi, che cosa un problema del genere (la sindrome aerotossica, n.d.t.) può eventualmente provocare”.
23 dicembre 2016. Carrie Fisher, la principessa Leila di Guerre Stellari, è stata colpita da un arresto cardiaco, mentre era in volo su un aereo decollato da Londra e diretto a Los Angeles. Secondo il “Los Angeles Times", il personale di bordo sarebbe intervenuto con il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca per tenere in vita l’attrice statunitense. L’emergenza si è verificata quindici minuti prima dell’atterraggio.
Allo scalo un’autoambulanza ha portato la donna al pronto soccorso dell’Ucla Medical Center. Le sue condizioni di salute sono in corso di definizione: in un’intervista rilasciata a The Hollywood Reporter il fratello Todd Fisher ha detto che l’attrice è "uscita dalla terapia intensiva".
Carrie Fisher, dopo un lungo periodo di quasi oblio, tornò ad interpretare la principessa Leila nel VII episodio di “Guerre stellari”, “Il risveglio della forza” nel 2015. Nel mese di dicembre del 2016 era impegnata in un tour mondiale per presentare il suo libro “Diario di una principessa”.
Il 27 dicembre purtroppo l’interprete della principessa di “Guerre stellari” è mancata. Il portavoce della famiglia, Simon Halls, ha reso note le parole pronunciate dalla figlia di Fisher, Billie Lourd: "E' con una tristezza profonda che Billie Lourd conferma che la sua amata madre, Carrie Fisher, è deceduta alle 8:55 di questa mattina", si legge nella dichiarazione. "E' stata amata dal mondo e ci mancherà profondamente", prosegue la figlia dell'attrice, secondo quanto riporta “People”. "Tutta la nostra famiglia vi ringrazia per i vostri pensieri e le vostre preghiere". Il 28 dicembre è morta la madre, Debbie Reynolds.
La tragica scomparsa di Carrie Fisher, colpita da infarto, verso la fine di un volo di circa undici ore, si può in qualche modo collegare alla cosiddetta sindrome aerotossica? E’ significativo che il problema si sia manifestato poco tempo prima dell’atterraggio, quando i velivoli incrociano strati chimici molto densi e comunque dopo parecchie ore trascorse nella cabina passeggeri.
In genere gli episodi di "fumo in cabina" accadono durante la fase di salita o in quella di discesa, allorquando l'aereo "taglia", per pochi istanti, gli strati di copertura artificiale che si trovano a quote basse o medie, ossia tra i 1500 ed in 6000 metri. Le fasi più pericolose del volo sono quelle in cui si attraversano le falde chimiche: esse, come è possibile constatare sia attraverso l’osservazione sia per mezzo di strumenti scientifici, aleggiano ad altitudini più o meno costanti, quelle sopra indicate. Gli episodi definiti "fume event" sono stati, in diverse occasioni, la causa di danni permanenti ed invalidanti e talora di decessi riscontrati tra dipendenti delle compagnie civili e tra i passeggeri.
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La quintessenza del potere è il sadismo.
(Anonimo)
Ogni stato è una dittatura.
(A. Gramsci)
Tra le domande che si pongono gli ufficialisti, oltre alla solita “Perché lo fanno?”, quesito topico e tipico cui abbiamo già risposto, frequentissima è la seguente: “Ma perché, se con le scie chimiche intendono avvelenare la popolazione, non usano altri sistemi più efficaci, ad esempio per quale motivo non inquinano l’acqua potabile?” Un minimo di dimestichezza con la mentalità dei cosiddetti “potenti” basterebbe per trovare tutte le risposte a questo stucchevole interrogativo; tuttavia vediamo ugualmente di chiarire la questione.
In primo luogo siamo sicuri che le fonti idriche non sono contaminate in modo deliberato? Nel Regno Unito e negli Stati Uniti d’America l’acqua è addizionata con il fluoro che è un elemento nocivo. Vaccini, alimenti transgenici, edulcoranti artificiali, farmaci, radiazioni nucleari, campi elettromagnetici, nanoparticolato degli inceneritori etc. non sono forse dei mezzi per ammorbare le persone e persino per ucciderle? Come non ricordare inoltre le guerre fomentate in ogni dove nel nostro martoriato pianeta, conflitti che falciano soprattutto le nuove generazioni?
Approfondiamo il discorso. Un investigatore che intende scoprire il movente di un assassino seriale, ossessionato dalla ritualità, deve immedesimarsi il più possibile nel suo modus operandi, nella sua maniera aberrante di pensare. Diversamente non riuscirà mai ad insinuarsi nei meandri di una mente contorta, non sarà in grado di comprendere le sue irrazionali ragioni con il fine di sventare altri omicidi.
Dunque per capire le motivazioni profonde dei farabutti appartenenti alla feccia dei mondialisti, occorre ricordare che essi sono sadici. Per i sadici le vittime, prima di essere uccise, devono patire le più atroci sofferenze, attraverso una gradazione ben calibrata volta ad accrescere il crudele piacere dei carnefici. Le scie chimiche, con la loro lenta, ma irreversibile azione rispondono appieno ad intenti di natura squisitamente sadica, perché intervengono in modo progressivo e quasi inavvertito, eppure alla fine letale.
La biogeingegneria clandestina è poi una specie di atout, in quanto adempie contemporaneamente più funzioni: la gestione della biosfera a fini militari, economici e politici, il controllo del tempo e del clima, la degradazione genetica e via discorrendo. Per i terroristi al governo le chemtrails, grazie alla loro polivalenza, sono una manna!
Le operazioni chimico-biologiche sono finalizzate pure ad un indebolimento delle persone: l’arsenale velenoso dispiegato crea una massa cagionevole, fragile, quindi più facile da dominare. Si spengono in questo modo le ultime istanze rivoluzionarie che, pur tra molte incongruenze, animavano le generazioni passate.
Non dimentichiamo infine che l’obiettivo dei globalizzatori non è un eccidio indiscriminato, quanto una selezione demografica, ispirata ai principi dell’eugenetica e conforme ai piani enunciati, ad esempio, nelle infami “Georgia guidestones”. Essi mirano ad uno sfoltimento delle nazioni, colpendo in particolar modo le fasce più deboli (anziani, malati, gruppi etnici discriminati e perseguitati come i Nativi americani…): non possono, infatti, prescindere dall’esigenza di disporre di una massa di schiavi da sfruttare come manodopera a basso costo e come cavie per gli esperimenti di scienziati pazzi… molto pazzi e pochissimo, anzi per niente scienziati.
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