martedì 30 settembre 2008

Operazioni di informazione: l'arma della conoscenza per il 2025

Una ricerca presentata all'Air force 2025 dell'aprile 1996

Capitolo I

Capacità necessarie, capacità inerenti alla conoscenza, pp.7-9.


Pubblichiamo uno stralcio di un documento ufficiale, risalente all’aprile 1996 ed elaborato dal luogotenente colonnello Edward Murphy, dai maggiori Gary Bender, Larry Schaefer, Michael Shepard, Charles Williamson III. Nel brano, che definisce un folle progetto di egemonia del pianeta per mezzo di una sinergia tra conoscenze e tecnologie avveniristiche, è prefigurata in modo piuttosto esplicito, l’operazione di diffusione di nanosensori nella biosfera al fine di spiare la popolazione. Infatti il nemico citato nella ricerca altri non è che il cittadino che deve essere sorvegliato e controllato. Eloquenti la citazione, oltre che dei sensori, anche delle scie (wake nel testo), degli aerei in grado di volare sempre ed in ogni dove ed il riferimento ai droni. L’excerptum si incastra perfettamente negli studi della validissima giornalista indipendente ed attivista Carolyn Williams Palit che ha messo in luce, tra gli altri aspetti, la correlazione tra chemtrails e distribuzione di nanosensori volti a trasformare gli uomini in automi telecomandati.

Ringraziamo il gentilissimo Davy cui si deve il reperimento dell’importante documentazione che è, tra l’altro, un’ammissione dell’attività inerente alle scie chimico-biologiche.



Acquisire una conoscenza superiore sull’avversario richiede la giusta miscela di sensori multifunzionali, di processori avanzati, di strumenti di analisi e di correlazione e di strumenti dinamici per archiviare i dati. Questi strumenti devono essere logicamente integrati per gestire un'enorme quantità di dati, di modo che diffondano la conoscenza necessaria tra un gruppo di persone preposte alle decisioni.

I sensori devono essere in grado di rilevare una grande varietà di fenomeni e devono poter essere usati in tutto il mondo. Per ottenere ciò, i metodi convenzionali di intelligence, di sorveglianza e di riconoscimento devono essere integrati con modelli esotici per raccogliere le informazioni. Queste tecniche dovrebbero includere strumenti di rilevazione sismica, acustica, di risonanza magnetica delle immagini e di mezzi atmosferici (scie di aerei e di missili – aircraft and missile wake). La capacità di ottenere informazioni direttamente dagli archivi dati dell’avversario (mappando e penetrando i sistemi militari e commerciali del nemico) resta un’alta priorità. Inclusi in questo complesso di apparati per raccogliere le informazioni sono anche i sensori meteo finalizzati ad ottenere accurati resoconti ambientali. Infine un nuovo gruppo di sensori a basso costo “leave-behind” deve essere sviluppato per conseguire, in tempo reale, una valutazione degli effetti dopo che sono stati rilasciati (tramite mezzi aerei - n.d.r.).

Si avverte la necessità di creare sistemi d’arma che guideranno i sensori in base a specifiche esigenze di individuazione strategica sul territorio. Le armi di precisione richiedono un’intelligenza precisa. I laser e le altre armi ad energia diretta possono richiedere risoluzioni fino a pochi centimetri […]

L’abilità di fondere un’enorme mole di dati provenienti da una moltitudine di sensori identifica gli aspetti essenziali dell’informazione ed assicura le necessarie informazioni nel nodo necessario ed in tempo reale. Ciò rappresenta una delle più grandi sfide. Il sistema migliore sarà in grado di identificare archivi di dati attraverso differenti reti, di localizzare e di filtrare una gigantesca quantità di informazioni archiviate; di analizzare rapidamente e di correlare i dati contenuti negli archivi, considerando milioni di variabili. […]

Il sistema deve anche integrare la conoscenza dell’ambiente in cui si opera, specialmente il terreno dove agiranno le forze militari. E’ necessario usare una comune griglia che mappi il territorio, insieme con la possibilità di creare mappe definite in coordinate uniche, ma derivate da un comune database. Lo scopo di una mappatura così precisa è quello di dare all’utente una precisione inferiore ad un metro. La mappa, abbinata a strumenti di navigazione, permetterà agli aerei ed agli UAV (velivoli senza pilota) di volare sempre, dappertutto, su ogni rotta.

Personale ben addestrato è cruciale per un’adeguata analisi e valutazione dell’informazione. […] Nel 2025 l’elemento umano sarà ancora basilare. Tuttavia, di fronte all’esplosione delle informazioni e delle operazioni militari attese entro il 2025, i compiti analitici svolti da personale ben addestrato, dovranno essere integrati da processi automatici ogniqualvolta sarà possibile.





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domenica 28 settembre 2008

MAlitalia colpisce ancora

Alla fine, dopo numerose tergiversazioni ed al termine di una logorante trattativa, quasi tutte le organizzazioni sindacali in rappresentanza dei lavoratori di MAlitalia, hanno deciso di sottoscrivere l'accordo con C.A.I., auspice l'esecutivo. Solo alcune sigle, non molto rappresentative, si sono rifiutate di siglare il contratto comunque molto appetibile, per i privilegi principeschi accordati alla maggior parte di piloti ed assistenti di volo, benefici che semplici operai non si sognano nemmeno, essendo espulsi, al primo segno di crisi, dal mondo del lavoro, con la cassa integrazione guadagni o direttamente con il licenziamento.

Durante le settimane in cui, scaduti mille ultimatum, si sono svolti i negoziati i voli chimici si sono diradati in tutta Italia: le segnalazioni di tankers sono diminuite a tal punto che pare gli aerei siano stati sostituiti, in qualche caso, dagli elicotteri. Firmata l’intesa, però, si è assistito ad una spaventosa recrudescenza dell'attività, soprattutto nelle ore notturne, con decine di sorvoli di aerei spesso in formazione, per lo più, a bassa quota. E' come se, dopo una sospensione forzata, si sia deciso di recuperare il tempo perduto per diffondere elementi chimici, agenti patogeni e nanostrutture in quantità industriali. I forsennati non possono tollerare che la biosfera non sia devastata in maniera micidiale e che la popolazione non sia controllata.



Tempo fa appurammo che certe compagnie dell'aviazione civile sono coinvolte, a sostegno dell'aeronautica militare, nelle operazioni di aerosol clandestino, come risulta anche da vari documenti ed indagini. Alcuni piloti sono non solo a conoscenza delle attività, ma pure cooperano in un programma planetario e capillare che, per essere attuato, richiede un'organizzazione logistica altrettanto capillare. E' per questo motivo che anche gli assistenti di volo sono stati "reclutati" affinché collaborino all'esecuzione del piano, intimando ai passeggeri di spegnere le videocamere e di chiudere le tendine per evitare che i viaggiatori fotografino scie tossiche ed aerei della morte.

E' ben strana la coincidenza tra la crisi di MAlitalia e la rarefazione dei voli chimici, come è singolare la concomitanza tra firma del contratto e ripresa a spron battuto delle irrorazioni.

Infine il personale della compagnia di bandiera ha ottenuto risultati insperati, grazie alla pazienza, alla sollecitudine ed all'infinita benevolenza di privati e governo. Alcuni piloti di MAlitalia hanno forse un potere contrattuale notevole che deriva loro dal possesso di informazioni sensibili? Forse, senza il loro fondamentale contributo, le azioni di avvelenamento globale risulterebbero meno costanti e meno diffuse nelle varie regioni italiane ed altrove?

Sono domande cui i lettori sapranno rispondere.



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sabato 27 settembre 2008

Troppo alluminio negli alimenti

Pubblichiamo un articolo tratto da Takecareblog.it sull'alluminio negli alimenti in quantità eccessive: le cause non sono soltanto da ricercare nelle confezioni costituite da questo metallo e nel sistema di "potabilizzazione" dell'acqua, ma soprattutto nelle infami operazioni chimiche. Il micidiale trimetilalluminio, insieme con altri composti, è infatti uno dei principali "ingredienti" delle chemtrails: così cibi, bevande ed acqua contengono tracce di alluminio in misura dannosa per la salute umana. I metalli, che l'organismo non può metabolizzare, sono tra i principali fattori delle malattie neurodegenerative (Parkinson, Alzheimer, S.L.A. etc.). Buon appetito!


L'alluminio è un metallo presente naturalmente nell'acqua e in diversi vegetali, tende ad accumularsi nell'organismo e oltre certi livelli può creare problemi al sistema riproduttivo e nervoso.

Per questo motivo l'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha abbassato i limiti per la sicurezza della dieta settimanale di ben sette volte rispetto alla soglia precedente, portandoli a 1 mg per chilo di peso.

Gli alimenti che incidono di più sul livello di alluminio nell'organismo sono i cereali ed i prodotti da forno, quindi pane, dolci e biscotti. A seguire le verdure come spinaci e lattuga e tè, cacao e spezie.

Secondo una ricerca svolta in Francia, l'Italia, Olanda, Gran Bretagna e Svezia superano di due volte la soglia minima e sono i lattanti a correre i rischi maggiori, poiché nutriti con latte in polvere, soprattutto se a base di soia per la capacità di questo legume di concentrare il metallo.


Leggi qui lo studio efsa ed i documenti pdf correlati.


[ Fonti: efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) - takecareblog.libero.it ]



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venerdì 26 settembre 2008

Il dominio del tempo meteorologico come arma

Pubblichiamo un breve estratto dal saggio scritto a quattro mani da Umberto Rapetto e Roberto di Nunzio che, pur non addentrandosi nei meandri diabolici dei progetti militari, offrono una vaga idea dell'enorme potenza detenuta dal Ministero della "difesa" statunitense. Come spesso abbiamo ripetuto, le finalità di manipolazione meteorologica e, in parte, climatica, delle scie chimiche sono una copertura per piani molto più sinistri o, al limite, un aspetto secondario dell'operazione. Se possibile, daremo conto del progetto di dominio globale concepito dal Dr Stranamore, incentrato in primis sulla propaganda. Questa propaganda mira soprattutto a convincere l'opinione pubblica che sismi, maremoti, siccità, alluvioni etc. sono o fenomeni naturali o calamità dovute all'insipienza degli uomini, laddove temiamo che molti flagelli che hanno recentemente colpito varie nazioni (terremoti , tsunami, cicloni) siano da attribuire a H.A.A.R.P. e ad altri perniciosi sistemi d'arma. Non si può escludere che per eventuali problemi futuri (ad esempio, le interruzioni di energia elettrica) saranno chiamati in causa tempeste solari o anomalie del campo magnetico terrestre (manifestazioni comunque reali, ma forse non così disastrose, a differenza di quanto riportano interessati media di regime), mentre potrebbero essere gli stessi globalizzatori a provocare e ad aver provocato catastrofi innaturali. Si accusano sempre la natura e l'umanità, mentre distruzione e morte sono volute e decise dall'alto, in modo "scientifico". Da sottolineare che la cooperazione tra Stati Uniti ed O.N.U., citata nel documento, rivela la natura pericolosa delle Nazioni Unite, da intendersi come il cavallo di Troia del Nuovo ordine mondiale.

Si ringrazia il gentilissimo Dottor Ginatta per la segnalazione del libro Le nuove guerre, Roma, 2001.



"Il Pentagono ha recentemente pubblicato un libro bianco intitolato Weather as a force multiplier: owning the weather in 2025 (Il tempo come moltiplicatore di forza: essere padroni del tempo entro il 2025). Nel rapporto si legge che la tecnologia di inseminazione delle nuvole consente la produzione ed il rafforzamento di condizioni temporalesche.

Questo documento, altamente speculativo (sic), curato da un think tank militare, soprannominato Air Force 2025 support staff, dispiega una varietà di applicazioni militari da far tremare i polsi.

- Modifiche del tempo che creano fenomeni atmosferici di piccola e media scala e che migliorano la posizione tattica delle proprie truppe, degradando, nel contempo, quelle del nemico.

- Innesco di temporali, inseminando le nubi per via aerea.

- Generazione o dissipazione della nebbia, usando tecniche energetiche dirette.

- Varie tipologie di armi a raggi: laser, microonde, frequenze radio.

Chi si contenta di un assaggio può scoprire che, nel 2025, le Forze aerospaziali U.S.A. potranno avere il dominio del tempo, capitalizzando le tecnologie emergenti finalizzandole alle applicazioni belliche. [1]

Una tale proprietà offre al combattente degli strumenti per plasmare il campo di battaglia in modi mai prima possibili [...] Negli U.S.A. la modifica del tempo entrerà probabilmente a far parte delle politiche di sicurezza nazionale con applicazioni sia nazionali sia internazionali. "Il nostro governo perseguirà una tale politica, in funzione dei propri interessi, a vari livelli. Si possono includere azioni unilaterali, partecipazione ad organismi di sicurezza quali la N.A.T.O., ad organismi internazionali quali le Nazioni unite, ad una coalizione o alleanza".

[1] Da osservare che il documento presenta come obiettivo ciò che, invece, è realtà da molti decenni, ossia il controllo del tempo e l'asservimento pressoché totale dell'umanità, conseguito con le tecnologie più sofisticate e con la connivenza dei media.



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giovedì 25 settembre 2008

Il “metodo scientifico” come paravento dei vigliacchi


Un'altra estate è trascorsa sotto un cielo solcato da profonde ferite: le ormai famigerate chemtrails.

Di fronte ad una sempre più invasiva campagna di disinformazione volta a "normalizzare" l’orrore e nella quale sono coinvolti a vario livello media, pubblicitari, produttori cinematografici e televisivi, "scienziati", militari, “meteorologi”, piloti, etc., la questione scie chimiche sta rischiando di scivolare sempre più nella "leggenda", grazie anche alle nuove tecniche di dissimulazione adottate dagli avvelenatori in questi mesi con sempre maggiore frequenza al fine di nascondere agli occhi non attenti le attività di irrorazione clandestina.

Si è affermato più volte che le operazioni di aerosol si sono ultimamente concentrate nelle ore notturne e, durante il giorno, si è privilegiato un intenso uso di scie di tipo non persistente, con elementi dispersi a quote superiori. Gli aerei, nascosti dalle nebbie chimiche o dai fronti nuvolosi creati ad hoc durante la notte, hanno così potuto agire indisturbati.

Nel frattempo anche il C.I.C.A.P., attraverso i suoi coordinatori, si è schierato ufficialmente con i negazionisti per tentare in tutti i modi di rendere inoffensivi coloro che, come noi, lavorano per la diffusione di informazioni vitali. Non è comunque di codeste nullità che vogliamo occuparci, in quanto a noi preme riportare dati obiettivi e, al contrario dei disinformatori, non ci perdiamo in inutili arrampicate sugli specchi senza ventose. Noi portiamo una mole enorme di dati, documenti e studi, mentre i cicappini possono solo impelagarsi in sofismi e paralogismi.

Ci siamo più volte soffermati sulla correlazione tra le scie chimiche e la presenza di polimeri di origine nanotecnologica, usati con lo scopo di trasportare su ampie aree gli elementi dispersi, tra i quali, come sappiamo, si annoverano alluminio, bario, titanio, rame, quarzo, carbonato di calcio, litio, silice, cesio, stronzio, torio, smartdust (polvere “intelligente”), oltre che agenti biologici modificati.

I riscontri, oltre all'aspetto ormai irriconoscibile dei nostri cieli, esistono. Basta osservare ed indagare seriamente.

I polimeri di ricaduta possono essere reperiti sulle piante, appesi ai cornicioni degli edifici, sui cavi della luce, sugli stenditoi della biancheria etc. La struttura di questi filamenti di polimeri e la loro natura estremamente appiccicosa li rende un veicolo perfetto per gli elementi dispersi in atmosfera da velivoli non identificati che, per ovvie ragioni (durante alcune "missioni" i prodotti rilasciati devono depositarsi al suolo sulle aree designate, in genere zone densamente popolate o campi coltivati), sorvolano i centri abitati a bassa quota.

La smartdust, causa del morbo di Morgellons, insieme con le fibre di polimeri, si può osservare in certe condizioni di luce radente. Anche i filamenti di polimeri possono venire scorti, mentre fluttuano in aria, prima di cadere al suolo in condizioni di luce simili (al tramonto o all'alba, contro sole).

Una volta sottoposti ad un esame microscopico, i filamenti di polimeri mostrano una struttura che non ha alcuna attinenza con le tele di ragno e se analizzati, mostrano una composizione non organica (proteine), ma di origine artificiale. In molti continuano, non si capisce se in buona fede o meno, ad affermare che il Morbo di Morgellons non esiste e che questa grave patologia è frutto di fantasie "cospirazioniste". In altri casi si asserisce, erroneamente, che il Morgellons è in realtà una sindrome parassitaria che ha addirittura origine nel XVII secolo. Eppure la classe medica italiana è al corrente della reale situazione epidemiologica anche nel nostro paese e si interroga sulle possibili cure per questo male. Infatti, sul sito Web edott.it è stato inserito un articolo con visione riservata ai soli medici (http://www.edott.it/SanitaQuotidiana/12-12-2007/Fili-colorati-sulla-pelle--il-mistero-di-Morgellons.aspx ). Non si era dichiarato che il Morgellons non esiste? Non si era affermato con sicumera che non esistono casi di Morgellons in Italia? Allora per quale motivo talune informazioni non sono leggibili da tutti? Che cosa si intende occultare?

Intanto, senza andare troppo lontano, basta constatare come i prodotti della terra (in aree interessate dalle irrorazioni) abbiano subìto tutti, in un modo o nell'altro danni considerevoli. Guardate, ad esempio, questi limoni.

La presenza di bario, stronzio ed alluminio, oltre che di litio ed di altri elementi dannosi per la salute è stata evidenziata da diverse analisi eseguite su campioni di acqua piovana, terreno, piante, etc. è confermata anche dalla lettura delle etichette di acqua minerale. Questi elementi non erano assolutamente presenti tra i residui in tracce delle acque minerali di 5-10 anni fa. Sul tema delle analisi al suolo o delle acque si leggono sempre le stesse balzane attestazioni di "scienziati" che adottano il comodo sistema dei due pesi e due misure: infatti essi descrivono e denunciano la situazione di reale inquinamento ambientale dovuta a polveri di nanoparticelle metalliche, rilevate in atmosfera ed al suolo nelle aree circostanti basi militari o inceneritori. Nel caso delle chemtrails, invece, più volte costoro hanno sostenuto che i dati che evidenziano metalli pesanti in acqua, suolo e piante delle aree sottoposte ad irrorazione, non sono attendibili, in quanto non direttamente collegabili agli aerosol indotti. Essi, in quel caso e solo in quello, sono intransigenti e proclamano la necessità di prelievo direttamente nelle scie chimiche, in quota. Due pesi e due misure, appunto, per tirarsi fuori (anche loro come altri "scienziati") dalla ingombrante questione chemtrails, per non vedere la loro reputazione di ambientalisti della domenica contaminata dall’accostamento con i ricercatori indipendenti che osano studiare le scie chimiche.

E' quindi chiaro che certe giustificazioni sono solo un ben poco originale mezzo utile a dissociarsi da ricercatori liberi o da argomenti scomodi, fornendo così, però, vitale ossigeno ai disinformatori (pagati da noi contribuenti) che non lesinano insulti diffamanti con un solo scopo, ovvero fare terra bruciata intorno a chi ha a cuore una sola cosa: la verità.

Se è questo il metodo scientifico tanto sbandierato dai soliti noti, allora ne facciamo davvero a meno.



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martedì 23 settembre 2008

Broken Clouds (di Scott Stevens - Traduzione di Corrado Penna)

Scott Stevens è uno dei pochi meteorologi che non si è piegato al ricatto o alle pressioni del sistema di potere, e continua a denunciare le alterazioni climatiche. In questo ed altri articoli, in base alla sua esperienza come osservatore del cielo denuncia (con fare ironico) come niente ci sia più di naturale nel processo di formazione delle nuvole e nelle sagome che esse assumono nel cielo.

Ecco un articolo di Scott Stevens tratto dal suo sito weatherwars (“guerra climatica”); cliccare
qui per l'articolo orginale in inglese.



Nuvole spezzate - 8 nov 2007

Oggi una rapida occhiata alla parte inferiore di una vicina coltre di nuvole ci mostra molti casi di nubi dall’aspetto di cumuli che sono semplicemente spezzate. La mole di simili evidenze trovate in queste formazioni è semplicemente stupefacente, una volta che una persona sappia cosa cercare. È questo il motivo per il quale sto realizzando queste pagine, affinché chiunque possa sapere che questa griglia climatica [letteralmente weather grid, ossia griglia per arrostire “grid”, per le condizioni meteorologiche “weather”, più specificamente forse potremmo tradurre in questo caso griglia per le nuvole] è sempre attiva.

10 giugno 2004 , 12:28 pm , Montagna

Una semplice nuvola a forma di cumulo schiacciato ... divisa in due. Nessuna ragione conosciuta per un fenomeno simile!

20 Agosto 2004 , 11:16am , Montagna 1716Z

La suddivisione qui è un po' più complicata, dal momento che la maggior parte sono a forma di “T” o di “L” invertita all’orlo occidentale [at the western edge]. Sotto un po’ più lontano si vede un’altra nuvola cui sta per essere separata la coda. Da notare il “morso” quadrato sul lato destro ed un altro chiaro lembo quadrato mancante nell’angolo a sinistra in alto. Non avrei mai pensato di trovare tanti dettagli in una nuvola, e voi?

5 Ottobre 2004 , 11:56 am , 1756Z

Guardate i buchi che si trovano infilati dentro questa nuvola. La nuvola è sagomata in maniera troppo netta per un giorno con venti molto leggeri a 7.000 piedi. Ancora una volta una bella squadratura (quadrato) alla fine con numerosi altri segni scalari; vedere queste cose nel mondo reale diventa facile una volta acquisita l’esperienza che deriva dalla costante osservazione, che permette a questi dettagli di rivelarsi ai vostri occhi.

21 Agosto 2004 , 1:56pm , 1956Z

Le tre piccole nuvole! Queste matureranno crescendo per assumere degli angoli arrotondati … ma fino ad allora resteranno squadrati. [che ironia SCOTT!]

Spezzata con angoli precisi [squadrati], o è stata costruita con angoli precisi.

10 Giugno 2004 , 12:28pm , Montagna

Questo giorno è iniziato con un cielo pulito come capita nella maggior parte dei casi in montagna d’estate. Poi la griglia ha iniziato a costruire nuvole … all’inizio sottili trame quadrate di umidità mentre le aree caricate positivamente attraggono più molecole d’acqua; quando il processo continua le nuvole crescono diventano più grandi ma conservano le loro radici squadrate. Vedete le complicate strutture a griglia composte dalle tre nuvole separate da angoli dritti?

Delicate trame all’inizio, che poi crescono diventando qualcosa di più corposo. Nemmeno a queste piccole formazioni è permesso più di svilupparsi naturalmente. L’intero sistema è manipolato, dalla soppressione delle nuvole durante la siccità e le onde di calore fino agli uragani ed allo sviluppo dei tornado. Non c’è più nulla di naturale. La cosa triste è che non ci sono più aree di controllo per fare un paragone sullo sviluppo delle nuvole e sul comportamento dei temporali. Se non puoi paragonare ciò che è a ciò che dovrebbe essere, nessun ha più ragione.

Le nuvole non si formano nemmeno allo stesso livello di condensazione elevato [LCL, lifted condensation level]. La parte inferiore di queste tre nuvole dovrebbe essere su una linea QUASI IDENTICA, una linea piatta. Non quella frastagliata che si vede in questa foto. Ancora una volta abbiamo un’indicazione che queste nuvole non sono la manifestazione di un processo naturale.

1 Novembre 2004 , 11:40 , Montagna, 1740Z

Un'altra nuvola rotta in due parti le cui le basi sono piatte, ma su due livelli enormemente separati.

Grande o piccola, tutte tagliate con lo stesso angolo e con basi non capaci di supportare la loro dimensione.

3 Ottobre , 2004 , 6:00pm , 0Z the 4th

Incredibile non è vero? Incredibile che succeda, che possa succedere e che così poche persone lo notino!


27 Ottobre 2004 - 11:27am 1727Z

La rottura [delle nuvole] avviene in continuazione… trovo interessante che la formazione qui sopra non sia spezzata per niente, quindi entrambe le nuvole sono troncate all’estremità destra. Lo spessore verticale di ogni strato deve essere programmabile alla bisogna. Sicuramente è fantastico!


Traduzione di Corrado Penna



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Arcobaleno capovolto e "scienza" al contrario

Un dozzinale quotidiano di regime ha recentemente pubblicato un articolo su un singolare fenomeno atmosferico, un arcobaleno capovolto che, stando a due sedicenti astronomi britannici, sarebbe un arco circumzenitale, manifestazione rara e comunque peculiare delle zone con clima molto freddo. Il "giornalista" ancora più sprovveduto dei due scienziati di Albione conclude il suo memorabile pezzo con un'acuta osservazione: "La colpa (sic) è nelle mutate condizioni climatiche". Insomma, il solito mantra dei "cambiamenti climatici" che non si comprende se siano la causa, l'effetto, un ibrido tra i due aspetti o che cos'altro. L'origine dell'arcobaleno, invece, è probabilmente da ricercare nelle irrorazioni clandestine, come spiegato nell'articolo Cani solari o cerchi chimici? Titanato di stronzio, titanato di bario, quarzo diffusi nella biosfera e non i cristalli di ghiaccio tra l'altro in un'atmosfera sempre più calda, possono spiegare questi inusuali fenomeni.


Il clima cambia, l'arcobaleno pure: ora è capovolto e ha l'aspetto di un sorriso. L'immagine è stata catturata da un'astronoma, nei cieli di Cambridge. "Non ho mai visto una cosa del genere in tutta la mia carriera", confessa Jacqueline Mitton, 60 anni, una vita spesa a scrutare il cielo. Grande è stata quindi la sorpresa quando, domenica scorsa, poco prima delle 17, si è affacciata dalla finestra della sua abitazione.

Si tratta di un fenomeno molto inusuale che ha luogo quasi esclusivamente nelle aree polari. "Devono verificarsi determinate condizioni meteorologiche che certamente non capita di trovare a Cambridge. Almeno questo è quello che credevamo", dice l'esperta. Tecnicamente l'arcobaleno capovolto si chiama "arco circumzenitale" ed è spesso difficile da individuare, perché è sempre visibile in alto, attorno allo zenith. Si forma a causa della rifrazione dei raggi solari per opera di minuscoli cristalli di ghiaccio. I colori sono molto più vivi rispetto a quelli dell'arcobaleno tradizionale che, invece, è prodotto dai raggi del sole deviati dalle gocce d'acqua. Di fatto è questa la differenza principale tra i due arcobaleni: quello normale, cui siamo tutti abituati, si forma quando la luce penetra le gocce, per poi "uscirne"; l'arco circumzenitale, invece, è dato dall'interazione tra la luce ed i cristalli di ghiaccio, che la indirizzano verso il sole.

"Si tratta di un arcobaleno molto più luminoso ed è generalmente più piccolo. Per questo i colori si distinguono meglio", dice Simon Mitton, marito di Jacqueline, anch'egli astronomo, oltre che laureato in fisica. Si va dal rosso, nella parte più vicina all'orizzonte, passando per il giallo e il verde, fino ad arrivare al blu, dalla parte dello zenith. Anche il Comune di Cambridge, tramite la sua portavoce, non ha nascosto la sua meraviglia: "Non è certo un fenomeno abituale per i cieli del Regno Unito".

"L'arcobaleno invertito - sottolinea la Mitton - si può osservare, ma sempre in zone molto più fredde". "Non sappiamo dire quante persone lo abbiano potuto vedere, perché non siamo riusciti a calcolarne l'estensione, ma posso dire che si trattava di una vista davvero impressionante". La colpa è nelle mutate condizioni climatiche, soprattutto a livello di temperature ed è tutt'altro che improbabile che si possa verificare di nuovo.

Leggi qui l'articolo pubblicato sul quotidiano La Repubblica.



ARCHI CHIMICI

Come ha raccontato Finley, il 16 giugno 2006, mentre guidava nella Statale 1 vicino a Victoria (British Columbia), "Mi fermai per vedere una piatta nuvola bianca, incredibilmente bianca, incredibilmente ampia. Era sconvolgente da vedere".
La luce solare riflessa da quella enorme nuvola innaturale attraverso la sua sfumata visiera solare "occultava" il sole, come ha detto lui, in strisce prismatiche: "tutto rosa, verde e viola". Una tale "birifrangenza", ha spiegato Finley, "non si verifica mai con il vapore acqueo, perché la separazione dei colori si ha solo in un sistema di rifrazione cristallino".

Tali interferenze prismatiche con lunghezze d'onda luminose avvengono solo con "materiale solido estremamente, estremamente fine", ha spiegato di nuovo Finley. Queste fini particelle sospese "generano campi di interferenza attorno ad ogni particella, cambiando il colore della luce".

Finley ha detto che si stava riferendo specificamente agli agenti chimici rilasciati artificialmente nel cielo da "aviocisterne".

Mentre il vapore acqueo che si solidifica in cristalli di ghiaccio ad elevate altitudini può predisporre dei "paraeli" (cerchi luminosi) attorno al Sole e un'occasionale aureola attorno alla luna, gli oleosi colori dell'arcobaleno visti molto più comunemente nelle scie dei jets e nelle nuvole artificiali sono firme chimiche, ha riferito.


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sabato 20 settembre 2008

Dall'indottrinamento all'annientamento dell'essere umano

“Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente”.

B. Brecht


Di recente il gentilissimo Pierpaolo Saba, coordinatore dell'U.S.A.C. Sardegna, mi ha fornito del prezioso materiale relativo alle scie chimiche ed alla sindrome di Quirra nell'isola. E' questa la dicitura con cui sono raggruppate gravi patologie (tumori, leucemie, linfoma non Hodgkin) diffuse nel Sarrabus, "sulla costa sud-orientale della Sardegna, a circa 80 km da Cagliari. Sorge qui la più grande base N.A.T.O. del Mediterraneo, il più vasto poligono sperimentale interforze d'Europa. E' una presenza oscura, lì da più di trent'anni, chiusa e inquietante con i suoi strani bersagli per le esercitazioni sparsi sul litorale o negli altopiani dell'entroterra".

Almeno sin dal 1977, in quest'area, comprendente i comuni di Villaputzu, con la tristemente nota frazione di Quirra, e di Perdasdefogu, sono numerose le morti per malattie tumorali e le nascite di bimbi con malformazioni orribili.
Quasi tutte le vittime operavano all'interno del poligono di tiro per un’azienda, la Vitrociset, che si occupa della manutenzione delle apparecchiature interne, o abitavano nelle campagne circostanti. Le persone colpite, per lo più soldati e pastori, appartengono a tutte le fasce tutte le età. Le analisi ed i prelievi del terreno hanno rilevato la presenza di uranio impoverito, di cesio 136 e tungsteno.

In questi ultimi tempi, è stato accertato che le patologie riscontrate, sono collegabili non alla radioattività degli elementi chimici sopra citati, ma alle nanoparticelle che, non trovando, a causa delle loro ridottissime dimensioni, idonee barriere nell'organismo, penetrano nel cervello, nel fegato, nella milza, nelle ghiandole linfatiche con effetti devastanti.

La sindrome di Quirra è un'atroce dimostrazione di quanto sia immondo l'apparato militare ipocritamente definito "difesa", laddove è strumento di aggressioni, di carneficine e di morte. Eppure questa realtà può solo allungare la già nutrita lista di orrori del nostro pianeta, devastato da generali pazzi e sanguinari, dai folli progetti di dominio del Dottor Stranamore.

La sindrome di Quirra, negata o ignorata o ridimensionata dalle autorità, attribuita dai militari a non meglio precisate tare genetiche, dovrebbe convincere il più strenuo difensore delle istituzioni, il più scalmanato ammiratore delle divise, almeno a tacere o a cambiare discorso. Si trova sempre un avvocato del diavolo, ma qui forse non è così facile. Eppure dove fallisce la malafede di chi celebra i benefici del nucleare, delle emissioni degli inceneritori, degli organismi geneticamente modificati, dei farmaci "anti-tumorali" (è arcinoto che sono dei vari toccasana), riesce l'indottrinamento.

Infatti, tra le vittime dell'uranio impoverito, del tungsteno e del cesio 136, è stato interpellato un soldato che, pur affetto da una sindrome mortale, con incredibile cecità, decanta di fatto i "valori" della "patria", magnifica l’espletamento del servizio. Egli, con intima persuasione pari solo al totale annebbiamento della sua coscienza ottenuto con anni di programmazione e di condizionamento mentale, afferma che è necessario sperimentare i sistemi d'arma, usare proiettili veri e le altre munizioni, per addestrare, in modo efficace, i soldati a combattere sul campo i "nemici". La "patria" va difesa: i nemici vanno neutralizzati. La vittima si identifica in toto con il carnefice e lo ama di un amore infinito, assoluto. Il sottufficiale snocciola, quasi infervorandosi, i luoghi comuni della propaganda bellicista, come fosse un demone che parla attrraverso un posseduto. Sconvolgente!

Questa distorsione della verità, di fronte alla quale il rovesciamento prospettato da Orwell in 1984, sembra quasi ingenuo, è espressa da un alienato che stupra la lingua in modo vergognoso, seppur del tutto inconsapevole. Già: questo stupro è forse più grave delle innominabili nefandezze perpetrate dai militari. Il “dovere" è il carcere mentale che il prigioniero, con le sue stesse mani, ha costruito. I nemici semplicemente non esistono, se non nei deliri di un allucinato. I veri nemici sono quelli che trovano sempre la carne da cannone, carne precedentemente ammollata. Il dovere è autoflagellazione e si potrebbe definire masochismo, se qui in gioco non fosse soltanto una mostruosa tara psichica, ma soprattutto l'inversione satanica del linguaggio, un'inversione antica come il mondo, ma oggi trionfante con il suo nero vessillo.

Dulce et decorum est pro patria mori: è dolce ed onorevole morire per la patria. Questo sventurato, come molti altri, muore contento per Satana e lo venera come fosse Dio.


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venerdì 19 settembre 2008

Prove di guerra elettronica antiterrorismo

E' veramente arduo trovare il tempo per rintuzzare tutti gli interventi di disinformazione e demistificare le versioni ufficiali di fatti o pseudo-fatti, poiché, in questo periodo più che mai, i media ufficiali pullulano di notizie false spacciate per verità o di interpretazioni tendenziose di eventi realmente accaduti.

Dopo aver compiuto una cernita, oggi abbiamo deciso di dare spazio ad una notizia concernente la guerra elettronica, ossia l'uso di dispositivi elettromagnetici per fini difficili da comprendere, ma senza dubbio non coincidenti con la lotta al terrorismo (sic), a differenza di quanto affermato dal gazzettiere del regime nell'oleografico e dolciastro articolo che proponiamo.

In questi ultimi tempi, come previsto in Segni dei tempi, si moltiplicano strani black out, a causa dei quali scattano gli antifurto delle automobili, forse a causa di una potente onda d'urto su frequenze non udibili dall'orecchio umano. Inoltre divampano improvvisi incendi, come a Caronia, le cui origini non sono chiare, ma che sembrano correlate alla sperimentazione di armi che sparano fasci di microonde. Uno di questi roghi, sempre concomitanti all'interruzione di energia elettrica, è scoppiato recentemente ad Imperia (Liguria occidentale), un altro in Toscana, a Ginestra fiorentina, un altro ancora a Rovigo. Sono registrate interferenze elettrodinamiche con malfunzionamenti di apparecchiature elettroniche (accensione o spegnimento di elettrodomestici, anomalie nel funzionamento degli orologi etc.): sono fenomeni che potrebbero essere anche provocati da un indebolimento del campo magnetico terrestre, manifestazione assodata.

Sono forse in atto esperimenti in piccole località volti a verificare l'efficacia di certi sistemi bellici? Qual è il vero scopo? E' possibile che tali armi siano state create per contrastare un nemico terrestre o esterno? Non sono neppure supposizioni: sono domande. Quasi tutto è incerto: sicuro è che la popolazione inconsapevole è il bersaglio di piani sinistri, mentre qualcosa bolle nel pentolone.

Ringraziamo il gentilissimo Sardhack per la segnalazione.



Prove di guerra elettronica antiterrorismo

Saranno presenti 15 nazioni, 1300 militari di cui 800 italiani Bruxelles. Si terrà in Sardegna dal 29 settembre al 15 ottobre l’ edizione 2008 della Trial Imperial Hammer, l’esercitazione della N.A.T.O. finalizzata a sviluppare e ad integrare le attività di intelligence antiterrorismo (sic).

All’esercitazione - nel corso della quale non sarà usato armamento reale, ma al 100% tecnologia - parteciperanno 15 nazioni e dieci organizzazioni N.A.T.O. per un totale di circa 1.300 persone coinvolte, di cui 800 italiani.

La guerra elettronica contro i terroristi andrà in scena a Cagliari, nella parte militare dell’aeroporto di Elmas e nella base di Decimomannu, e nel poligono interforze del Salto di Quirra. Essa si articola sulle basi di San Lorenzo e Perdasdefogu.

L’edizione 2008 della Trial Hammer è stata presentata ieri mattina a Bruxelles, al quartiere generale della N.A.T.O., da Peter Flory, segretario generale aggiunto dell’Alleanza per gli investimenti di difesa, e dal colonnello Sandro Sanpaoli, responsabile dell’esercitazione.

«La Trial Imperial Hammer è un ulteriore appuntamento nelle esercitazioni di intelligence N.A.T.O. La finalità è quella di fornire a comandi ed assetti il supporto di intelligence necessario a combattere il terrorismo», ha sottolineato Flory.

«L’opportunità di ospitare un evento come la edizione 2008 della Trial Imperial Hammer è insieme una responsabilità ed un’occasione per le Forze Armate italiane e, in particolare, per l’Aeronautica», ha sottolineato il generale Carmine Pollice, comandante dell’Italian Air Force Command, in un filmato trasmesso sull’esercitazione.

Su questo punto ha insistito anche il colonnello Sanpaoli. «La Trial rappresenta un passo in avanti per le nostre forze armate. Stiamo cercando un coordinamento sempre maggiore per essere sempre più efficienti ed efficaci, in modo tale da ottenere migliori risultati con un minore dispendio di energie», ha sottolineato.

Sanpaoli ha messo in evidenza che le nuove capacità tecnologiche e di intelligence consentono di snidare e seguire i terroristi con forme non intrusive e ciò potrà fornire più sicurezza «ai nostri soldati impegnati nei vari scenari operativi ed anche alle popolazioni civili».

Uno degli obiettivi dell’uso delle nuove tecnologie è limitare al minimo la perdita di vite civili durante operazioni anti-terrorismo.

La maggioranza delle esercitazioni simulate si terranno nell’area marittima sarda ed a quote molto elevate, proprio per limitare al minimo i disagi sulla popolazione. Per lo stesso motivo, quelle terrestri si terranno in zone demaniali, recintate. «Il poligono di Perdasdefogu è un fiore all’occhiello anche a livello europeo, per l’ampiezza degli spazi aerei e per le dotazioni di cui dispone», ha sottolineato Sanpaoli.

L’esercitazione simulata rientra nell’ambito delle attività previste dalla N.A.T.O. per la trasformazione delle sue capacità militari.

Leggi qui l'articolo pubblicato su Espresso-Repubblica.



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giovedì 18 settembre 2008

Sanremo: U.F.O. sfugge all'intercettazione di un velivolo militare

Sanremo, ore 13:00 del 18 settembre 2008: è un'ordinaria giornata di irrorazione chimico-biologica. All'improvviso un caccia sorvola la città di Sanremo, compiendo alcune evoluzioni per tentare di intercettare un oggetto volante non identificato. Nel video realizzato, si nota anche un lampo da sotto il velivolo (missile? chaff? collisione con un oggetto non identificato?). Si ode anche un fragore un istante dopo. Alla fine, dopo che l'U.F.O., visibile più volte nel filmato, mentre compie rapide manovre, sfugge all'intercettazione, il velivolo militare si dirige verso est per scomparire oltre l'inquadratura. Nelle due ore successive, le operazioni clandestine di aerosol, risultano improvvisamente interrotte.

Sanremo non è area militare. A prescindere dal contesto "ufologico", qualcuno ci deve spiegare cosa ci facesse uno Iak-130 sul centro abitato di Sanremo.

Il "macchi" M-346 é un progetto congiunto con la russa Yakolev che inizió la fase di sviluppo negli anni ´90 e che battezzó il progetto Yak-130, dopo un certo periodo peró la joint venture cessó ed ognuno di questi marchi continuó singolarmente lo sviluppo del velivolo. Questi due apparecchi sono IDENTICI in tutto e per tutto. L'unica differenza visibile é proprio in quelle winglets sul bordo d'attacco che sul velivolo di produzione russa sono assenti.

La domanda ora é che cosa ci faceva uno Yak-130 sopra Sanremo...



U.F.O. Escapes from a Fighter Which Tries to Intercept It - Watch today’s top amazing videos here

Aggiornamento del 20 settembre 2008

Come al solito, siamo costretti a perdere tempo dietro alle balzane speculazioni dei soliti disinformatori, i quali affermano che le sequenze mostrate non sono state eseguite a Sanremo, bensì a Varazze (città distante da qui oltre 150 km), durante una manifestazione aerea e spacciate per un sorvolo sul centro abitato della "città dei fiori". E' una dimostrazione che, ancora una volta, i parassiti del sistema operano al solo scopo di screditare noi per coprire le malefatte di altri. Mostriamo dunque alcune immagini "di riferimento" a certificare che il video si riferisce veramente ad immagini girate a Sanremo. Ribadiamo che Sanremo non è sede di un poligono miltare e che il sorvolo a bassa quota per opera di velivoli, impegnati peraltro in manovre acrobatiche, è vietato sui centri abitati.




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mercoledì 17 settembre 2008

Scie chimiche in Cina

Con molta superficialità alcuni asseriscono che il problema delle scie tossiche attanaglia solo gli stati aderenti alla N.A.T.O. Questo non è vero: in primo luogo, l'Unione sovietica (ora Federazione russa), all'avanguardia, sin dagli anni '50 del XX secolo, nelle scienze di frontiera, nella missilistica, nelle tecnologie psicotroniche, nelle armi elettromagnetiche e persino nelle sperimentazioni inerenti ai poteri extrasensoriali, è nazione in cui le chemtrails sono una triste realtà. Anche la Repubblica popolare cinese non ha nulla da invidiare a Stati Uniti ed Europa in tale campo. E' noto, infatti, che in occasione delle ultime Olimpiadi, svoltesi a Pechino, i Cinesi hanno sparato in più di un'occasione dei razzi per impedire le precipitazioni, ad esempio, in concomitanza della cerimonia conclusiva. Giornalisti disinformati ed ignoranti hanno citato lo ioduro d'argento che sarebbe stato usato per dissipare le nubi e per garantire il "bel tempo". Vengono anche menzionate non meglio identificate sostanze chimiche (probabilmente sali di bario, gel di silicio etc.) diffuse anche per mezzo di velivoli attrezzati, al fine di conseguire lo scopo suddetto.

Qui è doveroso un breve excursus sul vero impiego dello ioduro d'argento: in un testo universitario risalente al 1982, quindi pubblicato in tempi non sospetti, è possibile rintracciare delle informazioni in merito, non ancora "inquinate" da affermazioni pseudo-scientifiche propalate dai negazionisti. Infatti, in Sviluppo e spazio geografico di Formica, Giuliani, Ruocco, Napoli, 1982, p.437, si legge: "Il progresso della tecnologia consente di accrescere le riserve d'acqua dolce, giungendo a produrre la pioggia con sistemi artificiali. Negli Stati Uniti si sono costituite società che 'fabbricano' la pioggia, inseminando le nuvole con ioduro d'argento, che serve da elemento di coagulazione per l'umidità delle nubi. Queste società vendono i loro servizi ai governi nazionali o ad associazioni di coltivatori che si trovano nella necessità di interrompere prolungati periodi di siccità: risultati positivi sono stati conseguiti nel Texas, nello Zimbabwe, in Nigeria ed altrove. Anche in Italia si è costituita un'azienda del genere (Italmeteor) che si propone di soddisfare le richieste di pioggia provenienti da organizzazioni agricolo-industriali (enti di riforma, consorzi di bonifica, società idroelettriche). La pioggia artficiale, però, è molto costosa e solo in casi eccezionali vi si può far ricorso".

La breve digressione ci aiuta a capire che lo ioduro di argento si adoperava per favorire le precipitazioni, non per inibirle. Oggi, invece, essendo prioritario per la sinarchia causare siccità o disastrose alluvioni, si dilapidano ingentissime risorse per devastare il pianeta e con notevole successo. Ciò avviene pure in Cina, nei cui cieli le scie chimiche sono all'ordine del giorno: non è un caso se i passeggeri dei vettori internazionali che attraversano lo spazio aereo dell'ex Impero celeste, sono 'cortesemente' invitati dal personale di bordo a chiudere le tendine dei finestrini ed a tener spente le fotocamere e le videocamere che potrebbero interferire (sic) con l'avionica del velivolo.

Insomma, tutto il mondo è paese, anzi tutto il mondo è... scia.



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martedì 16 settembre 2008

Perché le previsioni climatiche oggi sbagliano sempre al peggio?

Pubblichiamo un interessante articolo tratto da Heymotard, dell'amico Paso, dove, oltre ad essere illustrate delle anomalie legate al tempo atmosferico, si evidenzia l'assoluta inattendibilità dei modelli meteorologici di quei centri che, nelle loro previsioni, non tengono conto delle scie chimiche da considerare il principale fattore artificiale in grado di influire sui vari fenomeni.


Non essendo i miei interessi influenzati più di tanto dalle condizioni meteorologiche, né essendo io meteopatico, raramente mi curo di (dis)informarmi sul tempo che farà. Quando lo faccio è perché sto per affrontare un viaggio, magari in moto o soprattutto per mare oppure, come in questo caso, è perché ho invitato degli amici per un fine settimana.

In genere, dalle mie parti (il Cilento n.d.r.) la stagione balneare si puo', volendo, prolungare tranquillamente fino ad autunno inoltrato ed infatti lo scorso anno ho smesso di fare le mie nuotate quotidiane il 15 novembre, mentre l'anno prima addirittura il 30. Quest'anno pare che l'inverno, non l'autunno ma proprio l'inverno, abbia voluto dare un'avvisaglia di sé in maniera drastica ed in un periodo insolitamente anticipato: precipitazioni, temporali ed un calo verticale delle temperature nell'arco di poche ore; il tutto con insolite modalità di alternanza di sereno o quasi sereno e rapido annuvolamento con modalità subtropicali. Quindi è qualche giorno che sto seguendo le evoluzioni del tempo - era da un po' di tempo che non lo facevo - e le previsioni correlate.

Ma la cosa che noto sempre più spesso è che la discrepanza tra le previsioni ed il successivo verificarsi dei fenomeni è invariabilmente orientata verso il... pessimismo, diciamo così per intenderci anche se io ho un concetto diverso dal comune per quanto riguarda l'accezione della locuzione "mal tempo". Anche questa volta, infatti, sebbene UNA PARTE del maltempo annunciato e desumibile dalle immagini satellitari è arrivato, giorno dopo giorno il bollettino si rivela sempre troppo allarmistico, con forti temporali che risultano poi di intensità inferiore al previsto, piogge torrenziali che durano "troppo poco" e piovaschi sparsi che in realtà si limitano ad una strana copertura traslucida ed effimera.

Perché sbagliano sempre al peggio?

Ai tempi del rassicurante Colonnello Bernacca, ricordo che, semmai, gli lo si incolpava di NON prevedere la pioggia che spesso rovinava la scampagnata fuori porta della colonna di moderni romani in marcia durante il week end. Anni dopo, i meteorologi dettero una spiegazione del fenomeno con l'improvviso aumento delle emissioni sul posto, causate dai veicoli motorizzati in esodo verso i Castelli Romani o verso Ostia Lido.

Ma oggi?


Non è più così per via delle manipolazioni climatiche!

A suo tempo, feci presente la cosa anche ai sedicenti e spocchiosi esperti del forum disinformativo di Campaniameteo.it che non presero nemmeno in considerazione questa eventualità perché, evidentemente, vivevano e vivono ancora nel mondo fasullo e sorpassato della meteorologia accademica, quella che s'insegnava nel 1950 o giù di lì... sempre ammesso e non concesso che essi siano in buona fede e non siano in realtà degli agenti di Sistema!

Nell'ambito della meteorologia sperimentale, invece, si conoscono molto bene decine di metodi ben collaudati ed attualmente in uso (derivanti anche da numerosissimi brevetti depositati nel corso di oltre mezzo secolo) funzionali all'alterazione del clima. Uno di questi è la dispersione, per aerosol, di sali di bario in atmosfera, pratica consolidata da anni nell'ambito della "Operazione Copertura" portata in atto con le tristemente note scie chimiche.



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lunedì 15 settembre 2008

Il piano di Edward Teller e la truffa dell'"effetto serra"

Il piano prevedeva l'uso di aerei militari e civili per disperdere metalli elettroconduttivi in nanoparticelle in atmosfera. Questo procedimento era funzionale al progetto H.A.A.R.P., il quale si avvale di un medium caricato elettricamente (simile al plasma) per creare un corridoio privilegiato per comunicazioni a scopo militare, in grado di assolvere diverse funzioni, sia sul piano strettamente delle comunicazioni (anche quando gli altri settori di comunicazioni risultassero danneggiati, il corridoio similplasmatico continuerebbe a garantire le comunicazioni tra le varie basi, i sommergibili, le navi, i caccia etc.) sia per il controllo mentale.

Secondo Amy Worthington di Global Research, "le operazioni di irrorazione ed i conflitti nucleari limitati sono profondamente connessi". La giornalista ricorda che Edward Teller, durante il XXII seminario internazionale sulle energie planetarie, tenuto a Erice in Sicilia nell'agosto del 1997 "affermò il suo proposito di usare l'aviazione per diffondere nella stratosfera milioni di tonnellate di metalli elettroconduttori, ufficialmente per ridurre il riscaldamento globale". La ricercatrice indipendente Carolyn Williams Palit (http://www.exoticwarfare.com/), in un articolo del febbraio 2008, si spinge oltre e ipotizza che "il vero scopo delle chemtrails sia il controllo della popolazione mondiale per mezzo della distribuzione di sensori nanometrici che verrebbero diffusi per mezzo del cibo, dell'acqua e dell'aria, di modo che questi sensori penetrino nell'organismo" e cita una ricerca militare, parzialmente declassificata, condotta dal col. Jeffrey E. Thieret e da altri dal titolo "Hit 'Em where it Hurts: Strategic Attack in 2025". [vedi filmati 1 e 2 - ndr]

Le operazioni di irrorazione ed i conflitti nucleari limitati sono profondamente connessi. Possiamo individuare i primordi dell'"operazione copertura" nella mente perversa del dottor Stranamore Edward Teller, padre della bomba ad idrogeno, che consigliò di usare armi nucleari in regioni abitate per fini economici. Prima di morire, nel 2003, Teller fu direttore emerito (sic) del Lawrence Livermore National Laboratory, dove furono messi a punto i piani per le armi nucleari biologiche e ad energia diretta. Nel 1997 Teller dichiarò pubblicamente il suo proposito di usare l'aviazione per diffondere nella stratosfera milioni di tonnellate di metalli elettroconduttivi, ufficialmente per ridurre il riscaldamento globale.

Teller ritenne che l'aviazione commerciale potesse essere adoperata per diffondere queste particelle al costo di 33 centesimi per litro (Un brevetto Hughs del 1991 conferma che il particolato può essere diffuso attraverso i motori degli aviogetti). Ciò dà credibilità ad un resoconto di un dirigente di una compagnia aerea, costretto dall'obbligo del silenzio a rimanere anonimo, secondo cui l'aviazione commerciale ha cooperato e coopera tuttora con i militari nel progetto copertura.

"An Airline Manager's Statement", postato da C.E. Carnicom per conto dell'autore, 22-05-00. Citazione: "I pochi dipendenti della compagnia aerea che erano al corrente del Progetto Cloverleaf furono tutti sottoposti a controlli del loro passato e prima di esserne informati ci fecero firmare accordi di non-divulgazione in cui sostanzialmente si dichiarava che se avessimo detto a chiunque quanto sapevamo saremmo stati incarcerati... Ci dissero che il governo avrebbe pagato la nostra compagnia, insieme ad altre, per rilasciare speciali agenti chimici da aerei commerciali... Quando chiedemmo loro perché non si limitassero ad equipaggiare gli aerei militari per rilasciare questi agenti chimici, dichiararono che non c'erano abbastanza aerei militari disponibili per rilasciare agenti chimici su una base così ampia come doveva essere fatto... Poi qualcuno chiese perché tutta queste segretezza. I rappresentati del governo dichiararono in seguito che se l'opinione pubblica avesse saputo di aerei in volo che stavano rilasciando agenti chimici nell'aria, i gruppi ambientalisti avrebbero scatenato un inferno e chiesto la fine dell'irrorazione".

Il problema (per noi, ma non per i militari) è che questo procedimento in sinergia con le emissioni H.A.A.R.P. (e di altri riscaldatori ionosferici sparsi nel mondo) e le radiazioni nucleari, distrugge lo strato di ozono e, contemporaneamente, riscalda la ionosfera. Infatti le temperature medie, se si visionano i grafici statistici, hanno cominciato ad aumentare dall'anno in cui le antenne a Gakona hanno iniziato a "sparare" onde ELF, ULF ed EMF nella ionosfera caricata elettricamente da alluminio, bario, rame etc. (dispersi, come detto, dagli aerei civili e militari).

Per perseguire il loro scopo, i fautori della guerra perpetua hanno deliberatamente oscurato la luce solare e ridotto la visibilità con particolato e polimeri.

Questo tipo di terrorismo ecologico ha gravemente compromesso la salute pubblica, come provato da migliaia di testimonianze. Anni di appelli ai legislatori, ai media, ai militari, per ottenere informazioni e l'interruzione di questa catastrofe atmosferica, sono desolatamente cadute nel vuoto. La consapevolezza di ciò che accade e che rende i nostri cieli così foschi, è ostacolata dalle leggi sul segreto di stato: infatti i cittadini non hanno il diritto conoscere materie inerenti alla segretezza nazionale. Costretti a raccogliere indizi, abbiamo comunque carpito le seguenti informazioni.

1) Almeno una parte del progetto è stata denominata "operazione copertura" e probabilmente include modificazioni del clima, comunicazioni militari, sviluppo di armi spaziali, ricerche sull'ozonosfera e sul riscaldamento globale.

2) Diffondendo tonnellate di particolato per mezzo degli aerei, l'atmosfera del pianeta diventa carica elettricamente e quindi adatta a progetti militari. L'aria che respiriamo è piena di fibre di amianto e di metalli tossici, compresi i sali di bario, l'alluminio e, secondo quanto riportato, torio radioattivo. Queste sostanze reagiscono come elettroliti per migliorare la conducibilità dell'aria, per i radar militari e le onde radio. Velenoso come l'arsenico e debilitante del sistema immunitario, il bario indebolisce i muscoli, compreso il cuore.

L'alluminio inalato va direttamente al cervello ed i medici confermano che esso causa processi degenerativi dei tessuti cerebrali, portando all'insorgenza dell'Alzheimer. Il torio radioattivo causa la leucemia ed altri tumori.

3) Ovviamente, solo una piccola percentuale dei progetti di modificazione atmosferica è visibile, ma ciò che non vediamo è ugualmente pericoloso. La ionosfera, la terra ed i suoi abitanti sono continuamente bombardati con microonde usate per manipolare l'atmosfera al fine di indurre modificazioni climatiche e tettoniche (terremoti). Il ricercatore indipendente Clifford Carnicom conferma che siamo costantemente soggetti ad onde ELF, della frequenza di 4 hertz, frequenza nota perché influisce sugli equilibri biologici e psichici.

4) Esiste una ben documentata componente biologica: da alcuni studi emerge che sono diffusi, attraverso appositi sistemi, virus, batteri, cellule sanguigne essiccate e marcatori biologici, come si evince da analisi su uomini, animali e piante.

Le attività notturne dei tankers chimici impediscono l'escursione termica, incrementando così l'effetto atmosfera che, come sappiamo, è imputato alle attività umane.

Era, infatti, necessario trovare un colpevole per coprire le malefatte degli avvelenatori, così cominciarono le pressioni nei confronti di molti "scienziati", affinché trovassero un capro espiatorio.

Ecco che venne tirata fuori dal cilindro la storiella del CO2. Pensare che, solo 10 anni prima, gli scienziati attribuivano al biossido di carbonio l'effetto contrario, ovvero il raffreddamento della terra. Nel 1980 si prevedeva una nuova glaciazione a causa delle emissioni di CO2.

Il rapporto dell'I.P.C.C. nasce dall'esigenza di coprire i veri responsabili del surriscaldamento del pianeta e degli sconvolgimenti climatici.

Le pressioni del governo degli Stati Uniti furono notevoli sino all'ultimo istante. Così, nonostante l'inutile opposizione di un centinaio di scienziati "ribelli", i quali accusavano i relatori del rapporto di stilare un documento FALSO utile alle lobbies militari, il documento venne pubblicato (sulla copertina ci hanno pure inserito tre aerei con scia al seguito!) e, per dare maggior forza alla fandonia, Al Gore, uomo organico al sistema, fu insignito del premio Nobel, proprio perché appoggiava le conclusioni del rapporto I.P.C.C.

Morale: il CO2 come responsabile del Global warming è una truffa bella e buona, mentre il surriscaldamento è dovuto in parte alla maggiore attività solare (tutti i pianeti del sistema solare sono più caldi) e, in gran parte, alle emissioni elettromagnetiche delle stazioni e delle antenne.

H.A.A.R.P. in sinergia con le scie chimiche di giorno determinano un maggior passaggio di raggi ultravioletti, mentre di notte impediscono lo scambio termico.

Ci hanno imbrogliato e, come sempre, i maggiori responsabili dell'inganno sono i giornalisti venduti, che si limitano a leggere veline.


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