venerdì 27 settembre 2013

I suoni dell’Apocalisse: cambiamenti geofisici… ma pure qualcos’altro?

In questi ultimi anni in varie regioni del mondo sono stati uditi misteriosi suoni: sono rumori a bassa frequenza, simili ora a trombe ora a bramiti ora a gemiti. Questi inquietanti suoni non hanno ancora trovato una causa certa: come avviene per gli enigmatici boati che squassano isolati e città un po’ in tutto il pianeta, si cercano delle spiegazioni plausibili del fenomeno.

Sulla base delle ipotesi formulate dal geofisico Elchiv Khalivov, si potrebbe pensare che cambiamenti nel nucleo della Terra e nell’attività solare siano la matrice dei singolari echi. E’ significativo che lo scienziato si riferisca alla ionosfera: è verosimile che non siano soltanto processi naturali all’origine delle manifestazioni acustiche, visto che la ionosfera è da anni “bombardata” da onde ad alta frequenza irradiate dagli impianti H.A.A.R.P. E’ una congettura che può integrare i chiarimenti del geofisico, aiutandoci a comprendere perché il fenomeno, con peculiarità inconfondibili, si sia palesato solo in questi ultimi tempi funestati dall’uso di armi esotiche.

Profetica l’affermazione con cui Khalivov conclude la sua indagine...

Di seguito l’analisi di Khalivov.



"Molti li definiscono ‘i suoni dell'Apocalisse’. Le segnalazioni arrivano da tutto il mondo: Stati Uniti, Regno Unito, Costa Rica, Russia, Repubblica Ceca, Australia etc. Abbiamo analizzato le registrazioni di queste sonorità e scoperto che la maggior parte del loro spettro si trova all'interno della gamma infrasuoni, ovvero non è udibile per l'uomo. Quello che la gente sente è solo una piccola frazione dell'effettiva potenza di questi suoni. Si tratta di emissioni acustiche a bassa frequenza in una gamma tra 20 e 100 hz modulata da onde bassissime di infrasuoni pari a 0,1-15 hz. In geofisica sono chiamate onde acustiche di gravità. Si formano nell'alta atmosfera, in particolare al confine tra atmosfera e ionosfera.

Numerose possono essere le cause che generano queste onde sonore: terremoti, eruzioni vulcaniche, uragani, tempeste, maremoti. Tuttavia la scala del brusio rilevata, sia in termini sia di superficie coperta sia per quanto concerne la potenza, supera di gran lunga ciò che può essere determinato dai succitati processi tettonici e meteorologici.

A nostro parere, la fonte di tale manifestazione è legata a potenti eruzioni solari i cui flussi energetici scorrono sulla magnetosfera e sulla ionosfera, destabilizzandole. […]

Va sottolineato che l'attività solare ha cominciato a salire bruscamente dall'inizio del 2011. (Questa affermazione è, però, controversa, n.d.r.)

Un’altra fonte dei suoni può trovarsi al centro della Terra. L’evento è anche connesso all'accelerazione della deriva del Polo nord magnetico, spostamento che è aumentato di oltre cinque volte tra il 1998 e il 2003. […] Il rilascio di un'enorme quantità di energia dal centro del pianeta, occorso alla fine dell’anno passato (il 2011, n.d.r.), ha dato l’abbrivo ai successivi mutamenti.

L'intensificazione dei processi energetici nel centro della Terra è in grado di modulare il campo magnetico terrestre. Il campo, attraverso una catena di conseguenze fisiche che si manifestano nella ionosfera, produce onde acustiche di gravità, percepite come suoni a bassa frequenza.

Dovremo aspettarci per la fine del 2012 un sensibile aumento di terremoti, eruzioni vulcaniche, di eventi climatici estremi con picchi tra il 2013 ed il 2014”.


Fonte: dioni.altervista.org


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Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 23 settembre 2013

Le quote di volo degli aerei chimici: ecco le prove!


Come molti avranno notato, partecipando alle discussioni immancabilmente fagocitate da disinformatori mercenari, costoro puntano sempre su un punto fondamentale, cioé il seguente: "Quelle che vedete sono normalissime contrails rilasciate dai motori caldi degli aerei di linea ad altissima quota". E' palese che, nel momento in cui questo caposaldo crollasse, i negazionisti istituzionalizzati non potrebbero più giustificare in alcun modo la presenza di scie nei nostri cieli. D'altronde la stessa N.A.S.A., pesantemente coinvolta nelle attività chimiche a fini militari, giustifica le chemtrails definendole contrails ed ha pure inventato nuove classificazioni per tutte quelle formazioni artificiali originate dalle operazioni di geoingegneria clandestina. Anche i meteorologi, civili e militari, seguono questa... scia, come è naturale, ma tutto il castello di menzogne crolla miseramente, dal momento in cui è dimostrato - ed è dimostrabile in qualsiasi momento - che le scie igroscopiche (clouds base hygroscopic seeding) osservabili da terra sono disperse "a bella posta" (Generale Fabio Mini) a quote spesso inferiori ai 1.600 metri dove non sussistono per nulla i parametri fisici necessari per la formazione delle fantomatiche scie di condensazione [1]

QUALI SONO QUINDI I PRINCIPALI, INCONFUTABILI CARDINI SECONDO CUI GLI AEREI IMPEGNATI NELLA GUERRA AMBIENTALE RILASCIANO SCIE (NON DI CONDENSAZIONE) A QUOTE NON SUPERIORI AI 2.000 METRI? ELENCHIAMONE QUALCUNO.

a) I velivoli sono ben visibili ad occhio nudo nei dettagli, anche di notte. Un aereo che voli a quote anche superiori agli 8.000 metri non può essere scorto, a meno che l’apparecchio non generi una scia che comunque sarebbe brevissima ed esile. Nel libro "La fisica delle particelle", infatti, si legge: "Quando un aereo a reazione passa alto nel cielo, si forma sulla sua scia una nube di cristalli di ghiaccio chiaramente visibile, anche se non è possibile scorgere l'apparecchio". [2] [3]

b) I test con laser verde di gittata non superiore ai 4.000 metri dimostrano che il suo fascio di luce concentrata attinge la pancia degli aerei, durante il sorvolo notturno a bassa quota. Se si trattasse di aerei commerciali ad altissima quota (dagli 8 ai 13 km di altitudine), la luce del laser non potrebbe illuminare la fusoliera dei tankers. Anche le misurazioni tramite telemetro (range finder) non sarebbero possibili, se le unità in oggetto volassero a quote di crociera (24.000 piedi ed oltre), poiché il fascio laser dello strumento non ha tale portata.


c) Le regole della propagazione del suono implicano che il rombo di aeromobili che volano a quota di crociera (8.000/14.000 metri) non può essere udito. Un semplice calcolo matematico dimostra, invece, che se il motore di un velivolo viene udito nell'arco di pochi secondi dal suo sorvolo sulla verticale, l’aereo non supera i 1.800 metri di altitudine (velocità di propagazione del suono nell'aria: 343 m/sec. +/- 5%). I particolari sono ai seguenti link:

- Relazione tra propagazione del suono e quote dei velivoli, 2008
- Calcolo della quota in base al suono percepito, 2009

d) Il radar Doppler - Il radar Doppler è un particolare tipo di radar che si basa sull'effetto di slittamento in frequenza, definito, appunto, effetto Doppler. L'effetto Doppler è l'apparente variazione di frequenza delle onde emesse da una sorgente in moto rispetto ad un osservatore: la frequenza aumenta, se sorgente ed osservatore si avvicinano, mentre diminuisce in caso di allontanamento. Il fenomeno fu scoperto dal fisico e matematico C. Doppler (1803-1853) per le onde sonore, ma si verifica anche per quelle elettromagnetiche. L'effetto Doppler ha molte applicazioni nella tecnica (radar), in medicina (ecografia), in astronomia. Esso permette al radar di distinguere bersagli in movimento anche in presenza di oggetti fissi. L'obiettivo del C.D.D.P., che ha realizzato il video, è quello di fornire la documentazione inoppugnabile circa le attività chimico-biologiche (chemtrails), attraverso immagini digitali e di radar meteorologici i cui dati sull'atmosfera superiore indicano che le condizioni meteorologiche presenti alla quota degli aerei chimici NON sono idonee per la formazione di scie persistenti in base ai parametri fisici. Dunque le nuvole filiformi di bassa quota, create dai velivoli clandestini, non sono cirri, a differenza di quanto affermano i meteorologi di regime, ma scie tossiche. I cirri veri, infatti, che si trovano a quote molto più alte, non possono essere rilevati dai radar meteorologici Doppler. Qui il filmato: http://www.tanker-enemy.tv/doppler-radar-and-chemtrails.htm

e) La stima trigonometrica della quota di un tanker chimico costituisce un altro metodo idoneo a dimostrare le quote di volo dei velivoli rilascianti scie chimiche (persistenti e no). I particolari a questo link.


f) Il metodo del focale è più complicato, ma ugualmente efficace. I chiarimenti qui

g) Anche l'applicativo Google Earth dimostra, involontariamente, che le attività di aerosol sono in gran parte compiute a bassa quota e quindi in condizioni non adatte alla formazione di qualsivoglia tipo di scia di condensazione. Le spiegazioni sono in questo articolo.

h) Il computo della velocità dimostra che i velivoli impegnati nelle operazioni di guerra climatica viaggiano a velocità ridotte, a causa della notevole densità dell'aria presente a basse altitudini al fine di evitare danni strutturali. Se fossero aerei commerciali a quote elevate, essi dovrebbero toccare velocità di crociera. Gli approfondimenti in un questo articolo.

i) Lo "Sky writing" permette, mediante l'uso di piccoli aerei, di tracciare dei brevi messaggi pubblicitari nel cielo. Il metodo è semplice: una squadriglia di aerei diffonde in volo un composto atossico ma persistente, con il quale, per mezzo di un programma computerizzato, è possibile disegnare in aria ciò che si desidera. La quota di intervento, come specificato sul sito, è di circa 10.000 piedi, ovvero pressappoco 3.000 metri. Se si osserva la dimensione delle scie rilasciate da questi aerei, così come le si vede da terra, ci si renderà subito conto che la “taglia” è assimilabile (se non addirittura inferiore) a quella delle scie chimiche, spesso generate anch'esse da piccoli aerei (come i droni usati per il controllo ed i bombardamenti nei teatri di guerra), ma sempre spacciate per scie di condensazione. Ciò dimostra che l'altitudine dove sono diffuse le chemtrails non è senza dubbio superiore ai 3.000 metri di altitudine: ivi le condizioni di temperatura e pressione atmosferica non sono affatto idonee alla formazione di qualsivoglia fenomeno collegabile alla condensa. Maggiori dettagli in questo articolo.


l) Last, but not least, la prova regina: essa può essere verificata da chicchessia, senza particolari conoscenze tecniche e solo mediante l'osservazione diretta. Mi riferisco alla "prova del cumulo". Se, infatti, un aereo produce la sua mortale scia di metalli pesanti, nanopolimeri, biossido di zolfo etc. all'interno oppure al di sotto di un cumulo (notoriamente si tratta di una nube bassa che non supera i 1.600 metri di altezza), significa in modo inequivocabile che quell'aereo sta incrociando a bassa quota, fuori dai corridoi ufficiali ed al di sotto delle altitudini consentite dalle normative sulla sicurezza del volo. [4]


[1] Afferma il meteorologo statunitense Scott Stevens: "Sono aerei militari e civili che volano a bassa quota ed a trasponder spento ".

Dane Wingington asserisce: "I motori a reazione non producono scie di condensazione, se non in condizioni rarissime e comunque gli aerei che eventualmente generano una breve ed effimera contrail sono troppo alti per essere visti da terra. In realtà, la maggior parte delle persone non potrà mai vedere una vera scia di condensa in tutta la sua vita. Molti osservatori del cielo e piloti di linea hanno deciso di esprimere il loro sdegno per la clamorosa disinformazione con cui è occultata la geoingegneria clandestina".

[2] "L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e quindi la formazione di scie. Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%. Le scie possono essere più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente". [G. Sansosti, A. Giuffrida - Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l'U.A.I. (Unione Astrofili Italiani), 2006, pag. 86]

[3] Le scie di condensazione ad alta quota sono un fenomeno rarissimo. Ciò perché alle altitudini dei voli di crociera l'atmosfera è molto secca, per cui nemmeno l'acqua proveniente dai motori dei jet è sufficiente affinché si formino scie di condensazione, anche non durature. Oltre a ciò è bene chiarire che la persistenza e l'espansione delle scie di condensazione è un mito da sfatare, in quanto bisognerebbe ipotizzare valori di UR (umidità relativa) in quota superiori al 150% ed in progressivo aumento. Ciò è praticamente impossibile. In realtà quelle scie che sfregiano i nostri scieli sono il risultato della dispersione di trimetilalluminio (TMA), in percentuali vicine al 14%. I dettagli qui: http://www.tankerenemy.com/2012/12/un-documento-governativo-del-1958.html

[4] 3.1.2 Altezze minime: "Ad eccezione dei casi in cui è necessario per il decollo o l'atterraggio o nei casi di permesso accordato dall’E.N.A.C., gli aeromobili non devono volare al di sopra di aree abitate di città e paesi, su insediamenti o assembramenti di persone all'aperto, a meno di volare ad un’altezza tale da consentire, in caso di emergenza, un atterraggio senza mettere in pericolo persone o beni al suolo".


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giovedì 19 settembre 2013

Scioglimento dei ghiacci artici e rilascio nell’ambiente di gas metano


In un breve articolo di recente pubblicazione Dane Wigington lancia l'allarme circa lo scioglimento dei ghiacci artici, fenomeno precursore del rilascio di metano che acidifica i biomi. Molti chiedono per quale ragione quei mentecatti dei geoingegneri abbiano deciso di fondere il pack. La risposta è semplice: distruggere lo crosta ghiacciata significa poter sfruttare più facilmente le ingenti risorse (minerali, idrocarburi) dei fondali marini. Per tale ragione Russia, Stati Uniti e Canada (todos caballeros) seguitano ad usare i riscaldatori ionosferici e le nubi artificiali che intrappolano il calore nei bassi strati dell'atmosfera per accelerare la fusione della banchisa. Contemporaneamente si accusa il solito biossido di carbonio di essere all'origine dei cosiddetti "cambiamenti climatici", laddove sono le attività militari a provocare i disastri.



UN AIUTO PER TANKER ENEMY - Il Comitato "Tanker enemy" dal 2006 è impegnato nella divulgazione e nella denuncia dello spinoso tema noto come "scie chimiche" o "geoingegneria clandestina", tramite la pubblicazione di articoli, video, documenti, traduzioni e per mezzo di varie iniziative (ad esempio, l'indagine sulle polveri sottili).

Questo lavoro ha richiesto e richiede un impegno quotidiano con il conseguente dispendio di energie e risorse. In questi anni il blog "Tanker enemy" e quelli collegati hanno garantito, anche grazie al contributo di lettori e sostenitori, un'informazione indipendente e circostanziata a tal punto da suscitare la reazione del sistema. Questa reazione si è tradotta, oltre che in attacchi di ogni genere, nell'apertura di procedimenti "legali", volti all'oscuramento del blog e dei siti ad esso correlati. Sono procedimenti all'origine di notevoli difficoltà pratiche e di cospicui esborsi per avvocati e consulenti tecnici.

Auspichiamo perciò un fattivo sostegno sotto forma di donazioni e di altri interventi (gratuito patrocinio, consulenze...) affinché il Comitato possa continuare ad agire nell'interesse della collettività. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che accoglieranno, per quanto nelle loro possibilità, il presente appello. Il Vostro contributo è assolutamente fondamentale al fine di permetterci di proseguire con il nostro operato. Qui la pagina Paypal per eseguire una donazione.

I geoingegneri stanno sciogliendo i ghiacci artici. Il danno causato nel corso di decenni non può essere annullato. Ora cominciamo a vedere le ripercussioni: il tasso di fusione del pack è sempre più accelerato. E’ molto probabile che vedremo un Artico senza ghiacci quest'anno o il prossimo. Questa sarà la prima volta in almeno 3.000 mila anni. I media di regime per lo più ignorano questo problema, nonostante le conseguenze estremamente nefaste per tutta la vita sulla Terra. Mentre i ghiacci si sciolgono, i depositi di idrati di metano si diffondono negli ecosistemi. Il metano altera gli equilibri degli oceani e sta anche saturando l'atmosfera. La biosfera si sta disfacendo, mentre i padroni del clima continuano a gettare benzina sul fuoco.



La coltre del Mar glaciale artico è diminuita in modo sensibile nell’ultimo periodo. L'immagine che correda l'articolo, desunta dall'archivio del Danish meteorological institute, mostra il declino del pack, il più grave di ogni tempo. Non solo, la forte riduzione sembra destinata a continuare. Il volume di ghiaccio è scemato drasticamente, anche in conseguenza del ciclone che ha colpito l'Oceano Artico poco tempo fa. Nel contempo si è rilevato un drammatico aumento dei livelli di metano da fine luglio 2013.

Questo grafico illustra il notevole balzo nella quantità del gas, incremento che si è verificato dal 31 luglio 2013.

Fonte: Geoengineeringwatch.org


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domenica 15 settembre 2013

Il fattore della pressione atmosferica nella formazione delle scie


Come è arcinoto, il fenomeno delle scie di condensazione è rarissimo, anzi eccezionale. La genesi di una scia di condensa, infatti, dipende dalla concomitanza di alcune circostanze che ripetiamo a beneficio dei lettori e di chi intende informarsi: temperatura, umidità relativa e quota. Generalmente la temperatura deve essere uguale o inferiore a –40° Celsius, l’umidità relativa pari almeno al 60/70 per cento, la quota cui incrocia il velivolo superiore come minimo agli 8.000 metri.

E’ naturale che tali parametri possono subire dei mutamenti, ma sono oscillazioni lievi che dipendono in primo luogo dalla latitudine. Ad esempio, è davvero improbabile che si crei una contrail in regioni come quelle equatoriali dove l’aria è tutto l’anno molto calda.

Ci soffermiamo ora sul fantomatico evento della persistenza: una scia di condensazione non può persistere per molti minuti, ore o intere giornate a causa dei motivi che abbiamo più volte illustrato. La persistenza della scia è un non-senso scientifico, una menzogna propalata dalla N.A.S.A. e dai negazionisti a cottimo. Alle altitudini dei voli di crociera l'atmosfera è molto secca, per cui nemmeno l'acqua proveniente dai motori dei jet è sufficiente affinché si formino scie di condensazione, anche non durature. Oltre a ciò è bene chiarire che la persistenza e l'espansione delle scie di condensazione sono un mito da sfatare, in quanto bisognerebbe ipotizzare valori di UR (umidità relativa) in quota superiori al 150% ed in progressivo aumento. Ciò è praticamente impossibile.

Occupiamoci ora della pressione atmosferica. Per pressione in fisica si intende il rapporto tra la forza F, esercitata perperndicolarmente ed in modo uniforme su una superificie e l’area della superficie stessa. Quindi p = F/S.

L'unità di misura della pressione è il pascal (Pa); altre unità di misura in uso sono il bar e l'atmosfera (atm).



La pressione di un gas si quantifica con il manometro, mentre la pressione atmosferica si misura con il barometro. La pressione atmosferica in condizioni normali è quella esercitata a livello del mare da una colonna di mercurio alta 760 mm a 45° di latitudine ed a 0° Celsius. Tale pressione è pari ad una atmosfera. La pressione atmosferica può essere rappresentata in una carta geografica ricorrendo alle isobare, linee concentriche che comprendono le zone accomunate da uno stesso valore. La pressione atmosferica è esercitata dall’aria sui corpi; varia in relazione all’altezza e da luogo a luogo, in quanto è collegata alla composizione delle masse d’aria, alla temperatura ed ai venti. Essa muta in rapporto all'altitudine: si riduce con l'aumentare dell'altitudine, poiché scema l'altezza della colonna d'aria sovrastante la superficie della terra e giacché diminuisce la densità dell'aria. Cambia in riferimento alla temperatura: si abbassa con l'aumentare dei valori termici, perché l'aria calda tende a dilatarsi, diventando meno densa e più leggera. Il minore peso della massa d'aria calda attenua la pressione della colonna d'aria e quella atmosferica. Si modifica pure in relazione all'umidità: diminuisce con l'accrescersi dell'umidità, poiché il vapore acqueo ha una densità minore rispetto all'ossigeno ed all'azoto. L'aria umida è più leggera; al contrario l'aria secca è più pesante ed accresce la pressione atmosferica. A quote alte la pressione esercitata sulle molecole è debole: ciò rende difficile che le varie molecole di H2O, aggregati a struttura definita, si uniscano fra loro o restino compatte a creare un quid più o meno omogeneo, cioè la scia. Non solo, mentre si accresce l’umidità, requisito per la formazione della condensa, si affievolisce la pressione e salgono i valori termici.

Ne consegue che i valori di temperatura e pressione sono, per così dire, in contraddizione con il parametro della quota, rendendo il fenomeno delle scie di condensa una specie di “miracolo”. Ecco perché filmati e scatti non contraffatti non mostrano quasi mai contrails. Ecco perché le tracce che vediamo in cielo sono, in quasi il cento per cento dei casi, scie di metalli e di polimeri rilasciate a bella posta.


Articolo correlato: Un documento governativo del 1958 dimostra come è possibile additivare trimetilalluminio (TMA) ai carburanti aeronautici, 2012

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mercoledì 11 settembre 2013

Il cloud seeding igroscopico: come e perché sono distrutte le nuvole naturali

Sono spesso pubblicate fotografie con cieli “nuvolosi”: sono coperture chimiche di bassa quota (non oltre i 2.000 metri), create ad hoc tramite la dispersione di chemtrails durevoli che, allargandosi, formano quelle che i meteorologi del sistema (ed anche i medici ora... ) definiscono "innocue velature".

Le scie che intersecano i cumuli di quota non superiore ai 1.800 metri (i cumuli sono notoriamente nubi basse) dimostrano che si tratta di aerosol indotti. Altro che scie di condensazione ad alta quota! Queste scie, che possono essere a bassa, media ed alta persistenza, sono usate nel "cloud seeding igroscopico", il cui principale target coincide proprio i con cumuli che, in quanto generati dall’umidità relativa, possono svilupparsi e portare a precipitazioni. Sia le nubi sia le pioggia causano il fenomeno dello scattering, per cui i segnali dei satelliti e dei radar in alta risoluzione funzionanti nel range delle microonde (banda KA) sono indeboliti e diradati. [1] Lo stesso Generale Fabio Mini afferma che le nuove apparecchiature per le tele-comunicazioni sono praticamente "cieche" in presenza di nubi. Per questa ragione i militari sostituiscono alla nuvolosità naturale coltri artificiali, sovente formate da pseudo-cirri che la N.A.S.A. definisce "smart clouds".







Le cosiddette "scie chimiche" sono in gran parte composte da trimetilalluminio (TMA), bario, stronzio, manganese etc. La scia, non di rado scambiata per contrail, è generata dal TMA che, a contatto con l'ossigeno, reagisce in modo violento, assorbendo l'acqua contenuta nell'aria. Si produce così la classica traccia che vediamo nei propulsori per la missilitica, per i quali si usa proprio TMA. La N.A.S.A. impiega questo composto nelle sperimentazioni in quota per misurare lo spostamento delle correnti, sfruttando la persistenza delle scie prodotte da razzi propulsi con trimetilalluminio. Già nel 1958 erano stati risolti i problemi legati alla facile incendiabilità del TMA, quando lo si adoperò come efficace comburente additivato nei carburanti aeronautici. Si legga questo articolo.

Dunque ignoriamo i "normalizzatori" che cercano di tranquillizzare e di circuire l’opinione pubblica con “spiegazioni pseudo-scientifiche”, prive di qualsiasi fondamento empirico e teorico.



Ribadiamo che le scie di condensazione sono un fenomeno molto raro e che dipende dall’infrequente concomitanza di quattro fattori: temperatura, umidità relativa, altitudine, pressione. Scrivono G. Sansosti ed A. Giuffrida: "L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e quindi la formazione di scie. Le scie di condensazione di formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%. Le scie possono essere più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente".

[Girolamo Sansosti, Alfio Giuffrida, Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l'U.A.I. (Unione Astrofili Italiani) - 2006 – pag. 86]



Sono osservazioni, tutto sommato corrette, anche se mancano indicazioni precise in merito all’altitudine e sebbene non siano menzionati i valori barici. Non solo: è vero che le contrails possono durare, ma tale permanenza può in casi eccezionali spingersi fino ad un minuto o due ed è già moltissimo. La persistenza per ore e la loro espansione presupporrebbe una sovrasaturazione sull'acqua con valori di UR (umidità relativa) che dovrebbero superare il 150%, ma ciò non è fisicamente possibile. Non si confondano, però, le scie chimiche evanescenti con il fenomeno della condensazione: le scie brevi ed effimere di bassa quota sono sempre il risultato di una dispersione deliberata, con la differenza che, diminuendo la quantità di TMA, si producono tracce fugaci, comunque rilasciate ad altitudini da cloud seeding igrospico (1.600 metri circa).

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[1] Che cos’è lo scattering? Scattering significa letteralmente “dispersione, sparpagliamento” ed è un fenomeno per cui un segnale elettromagnetico si dirada e si indebolisce, quando incontra un ostacolo. Come tutte le connessioni, l'antenna emittente e ricevente devono trovarsi preferibilmente in linea di vista. Ciò significa che il segnale e la velocità di connessione decadono drasticamente se fra le due antenne si frappongono ostacoli quali alberi o edifici, ma anche la pioggia, la neve o la nebbia danno luogo a fenomeni di scattering (le gocce d'acqua o di nebbia hanno una dimensione paragonabile alla lunghezza d'onda del segnale trasmesso). Le idrometeore determinano una sensibile attenuazione del campo elettromagnetico.

La complessità dell'ambiente di propagazione, paragonato alla lunghezza d'onda, causa fenomeni di multipath, cioè nella ricezione di un gran numero di repliche del segnale da parte della stazione ricevente che deve quindi essere in grado di ignorare tali repliche. Nel dominio della frequenza tale fenomeno corrisponde ad un'alta selettività del canale radio e ad una forte distorsione da esso indotta nei segnali a banda larga. Per tale ragione si ricorre alla tecnica di modulazione OFDM. L'OFDM suddivide il segnale in un gran numero (fino ad alcune migliaia) di sottoportanti fra loro ortogonali (cioè con prodotto nullo fra sottoportanti diverse) ognuna delle quali ha una banda stretta.

Le conseguenze della geoingegneria in sintesi:

a) diminuzione dell'umidità relativa
b) diminuzione dell'ossigeno
c) aumento del nanoparticolato, solfuri, metalli, polimeri nell'aria
d) aumento delle temperature massime
e) aumento delle radiazioni UVB (oltre il 70%)
f) aumento dei patogeni quali batteri, funghi e parassiti
g) piogge acide ed alcaline


Testi per approfondire

- La guerra climatica in pillole.
- Le nubi che non ci sono più
- Atlante dei cieli chimici
- Un libro sulle strategie militari spiega perché i velivoli chimici distruggono le nuvole
- Contrails aerodinamiche? No! Inseminazione igroscopica delle nubi
- Rosso di sera: litio in atmosfera
- La N.A.S.A. ammette le scie chimiche


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domenica 8 settembre 2013

Tempesta di fulmini in Svizzera

Il 7 agosto scorso la Svizzera è stata colpita da un’inconsueta gragnola di fulmini. Il fenomeno deve essere collegato ad un’atmosfera resa elettroconduttiva dalla dispersione di nanoparticolato metallico. Già alcuni anni addietro lo scienziato egiziano Monir el Husseini, docente di Protezione ambientale e direttore del parco di ricerca (Università del Cairo) avvertiva che ambientalisti e medici hanno identificato numerosi rischi e conseguenze indesiderate per la salute umana, così come per le risorse del pianeta, rischi associati all’attività globale nota come “geoingegneria clandestina”. Tra i vari rischi si annovera l’aumento di vari "incidenti" fra cui quelli che vengono poi segnalati come casi del tutto imprevisti di fulmine. L'interazione tra il microparticolato delle scie chimiche genera dei campi elettrici che possono essere scaricati naturalmente o con telefoni cellulari e dispositivi simili. El Husseini afferma che questo fenomeno, insieme con la disidratazione degli ecosistemi derivante dalle scie chimiche, spiega pure l’incremento degli incendi boschivi. Insomma, assistiamo ad un’altra deleteria ripercussione delle attività chimiche, ossia sequele di fulmini, anche senza pioggia... o vogliamo credere che sia uno Zeus adirato a scagliare tutte queste folgori?

7 agosto 2013 - La Svizzera colpita da una tempesta anomala di fulmini: quasi 30.000 folgori in quattro ore. E’ stato registrato un numero di saette di tre volte superiori alla media: un morto e gravi danni in larga parte del paese

BERNA – “Ieri sera in quattro ore in Svizzera sono stati rilevati 29.155 fulmini, molti di più che in una serata temporalesca estiva 'normale', quando in media si contano 10.000 saette”, ha riferito Peter Pöschl, del servizio meteorologico della Televisione svizzera tedesca (S.R.F. meteo). Il nubifragio ha causato la morte di un ciclista, travolto da un albero sradicato.

Il forte temporale ha anche fatto affondare nel porto di Zugo un piccolo gioiello, il battello "MS Schwan", costruito in Germania alla fine degli anni 1910 ed in servizio su vari laghi elvetici dal 1923.

La potente cella temporalesca ha attraversato pressappoco tutta la Confederazione da Sud Ovest a Nord Est. Il fenomeno piovoso si è rivelato particolarmente violento nella Svizzera orientale, dove ha divelto alberi e danneggiato giardini ed automobili. Nel Canton Zurigo, nell'Oberland, nella Sihltal e nella Limmattal, rami e alberi hanno arrecato danni alla rete di distribuzione della corrente e lasciato al buio, anche per ore, migliaia di persone.

A Oberägeri (ZG) le raffiche di vento hanno raggiunto la velocità di 124 km/h. I venti sono stati impetuosi anche a Wädenswil (ZH) e San Gallo (100 km/h).


Fonte: Liberatv.ch


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mercoledì 4 settembre 2013

Veleni e vecchi pennelli

Marco Preve, redattore del quotidiano “La Repubblica”, merita un plauso per i suoi reportages sulla cementificazione della Liguria e sulle innumerevoli altre aggressioni al territorio. E’ anche autore, insieme con Ferruccio Sansa, di un libro-denuncia intitolato “Il partito del cemento - Politici, imprenditori, banchieri: la nuova speculazione edilizia”, con la prestigiosa prefazione di Marco Travaglio. Il saggio è apparso per i tipi di Chiarelettere, la casa editrice dalle connessioni non molto chiare.

Viviamo in un mondo paradossale: i rivoluzionari sono dei pantofolai, i distruttori della Terra promuovono iniziative in “difesa” dell’ambiente, i “giornalisti d’inchiesta” danno voce a pettegolezzi estivi. Ci attenderemmo di vedere sulla pagina Facebook di Marco Preve tra gli amici figuri come Angelo Nigrelli alias Mario Lipuma etc. o Achille Pennellatore alias Kiki?

E’ perfetta e coerente la vicinanza a S.E.L., quella specie di serraglio in cui bivaccano pseudo-ambientalisti ed i superstiti di una pseudo-sinistra sfatta, disfatta e rifatta. Già il nome del partito è ridicolo: Sinistra, Ecologia e Libertà. Nella denominazione figura una disciplina, l’ecologia. Analfabetismo all'ennesima potenza.

Sorvoliamo e torniamo ad occuparci dei nostri eroi. Angelo Nigrelli alias Mario Lipuma è figura arcinota, famigerata. Come nel caso dell’eccelso Pennellatore, è arduo immaginare essere più distante dalla vera attenzione per la natura. Un negazionista incarna il totale, irredimibile disprezzo, anzi odio per la vita, l'ambiente e la verità. Ciò vale anche per il celebre meteorologo matuziano. Le sue liriche, alate previsioni del tempo nascondono un'indole ben diversa, livorosa e trista. Dalla bocca scorre il miele, ma l’animo è pieno di fiele. Così si esprime il Nostro: “Sono mezzo tentato di andare sul Ponte di Baragallo e farlo scendere in strada: poi vediamo di che cocomero si tratta. Sono una testa calda, che non scherzino con il fuoco... ma con l'acqua, come la mia amica Cinzia! Achille”.

Perbacco! Che intenzioni pacifiche, che tenui pennellate!

Ci informa Fabrizio Tenerelli: “Si chiama ‘I Kikibannati protervi’ ed è un gruppo su Facebook creato da tutti quegli utenti che sono stati ‘bannati’, ovvero cacciati dal profilo del meteorologo di Portosole, Achille Pennellatore, di Sanremo. Si parla di una lista composta da oltre trecento nomi di professionisti e no, uomini, donne, anziani e piccini, finiti sulla sua black list, molti dei quali colpevoli di aver osato criticare, in bacheca e quindi sotto gli occhi di tutti, le sue previsioni del tempo non sempre azzeccate.

In molti, tuttavia che con lui non avrebbero avuto nulla a che fare, si domandano ora il perché di questo atteggiamento. La Rete si è quindi ribellata.

Persone che non solo sono state cancellate dalla lista degli ‘amici’ di Facebook, ma che addirittura sono state ‘bloccate’, quindi ‘bannate’, dal suo profilo, che risulta non più accessibile. Sul gruppo si è scatenato un vero e proprio fenomeno sociale, con commenti di ogni genere. E se da una parte, c'è chi attacca le sue previsioni del tempo; dall'altra c'è chi, pur non essendo stato bannato, avrebbe voluto esserlo per solidarietà e si è ‘bannato’ da solo. Insomma centinaia di commenti, che non possono certo passare inosservati”.

Altro che le liste di proscrizione compilate da Silla!

Un’altra chicca fra le tante: “Le possibilità che ho sono due: o mi c'incazzo o li prendo per il culo con ironia e sarcasmo. Preferisco la seconda”.

Come si può constatare, è uomo molto mite dall’eloquio forbito.

Che cosa ha da spartire il compassato Preve con quei due scapestrati? Che cosa accomuna il lessico da taverna dei negazionisti sanremesi con la prosa sciatta e storpia ma misurata del Dottor Preve? Come si può conciliare l’ambientalismo (sia pure di facciata) del cronista con l’avversione incoercibile dei negazionisti per il creato?

Fili sottili e quasi invisibili legano i buffi personaggi di questa atellana: Pappus, il vecchio rimbambito, Bucco, il fanfarone che parla a vanvera, Dossennus, il gobbo astuto. Intanto cimentiamoci nell’attribuzione dei ruoli, poi vedremo gli sviluppi della commedia…

To be continued…


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lunedì 2 settembre 2013

Polli con sorpresa

Mike Adams di ”Natural news” ha eseguito delle analisi su alcuni campioni di carne bianca: l’esito è stato sbalorditivo…

Abbiamo condotto la prima indagine presso il “Natural news gastronomic forensic laboratory”, il nuovo strumento di ricerca di “Natural news”, volto a mettere in senso letterale sotto il microscopio gli alimenti.

Proprio oggi ho acquistato una confezione da dieci bocconcini di polli McNuggets da un ristorante McDonald ad Austin, Texas. Ho esaminato al microscopio digitale ad alta potenza in condizioni controllate dei campioni di pollo, aspettandomi di vedere solo carne ed un rivestimento esterno fritto.

UN AIUTO PER TANKER ENEMY - Il Comitato "Tanker enemy" dal 2006 è impegnato nella divulgazione e nella denuncia dello spinoso tema noto come "scie chimiche" o "geoingegneria clandestina", tramite la pubblicazione di articoli, video, documenti, traduzioni e per mezzo di varie iniziative (ad esempio, l'indagine sulle polveri sottili).

Questo lavoro ha richiesto e richiede un impegno quotidiano con il conseguente dispendio di energie e risorse. In questi anni il blog "Tanker enemy" e quelli collegati hanno garantito, anche grazie al contributo di lettori e sostenitori, un'informazione indipendente e circostanziata a tal punto da suscitare la reazione del sistema. Questa reazione si è tradotta, oltre che in attacchi di ogni genere, nell'apertura di procedimenti "legali", volti all'oscuramento del blog e dei siti ad esso correlati. Sono procedimenti all'origine di notevoli difficoltà pratiche e di cospicui esborsi per avvocati e consulenti tecnici.

Auspichiamo perciò un fattivo sostegno sotto forma di donazioni e di altri interventi (gratuito patrocinio, consulenze...) affinché il Comitato possa continuare ad agire nell'interesse della collettività. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che accoglieranno, per quanto nelle loro possibilità, il presente appello. Il Vostro contributo è assolutamente fondamentale al fine di permetterci di proseguire con il nostro operato. Qui la pagina Paypal per eseguire una donazione.

Quello che ho trovato, però, mi ha sconvolto. Ho visto un sacco di cose strane in tanti anni, occupandomi di alimenti e di nutrizione, ma non mi aspettavo di trovare questo... strane fibre all'interno dei polli McNuggets.

Come mostrano le fotografie, sono stati reperiti filamenti sovrapponibili a quelli trovati nei malati di Morgellons. Abbiamo individuato strutture simili a capelli neri scuri e strutture blu a forma di uovo con annesse altre fibre. I campioni sono stati congelati per essere conservati come prove forensi.
Abbiamo anche trovato macchie rosse ed un oggetto sferico che ricorda le alghe verdi.

Non affermiamo che ciò implica che queste fibre rendono i pollli Mc Nuggets poco sicuri per i consumatori. Riteniamo tuttavia che si ravvisino le condizioni per giustificare un'indagine della Food and Drug Admistration. In particolare da dove provengono questi "capelli"? E' in atto una contaminazione incrociata nella lavorazione dei polli McNuggets? Bisogna trovare delle risposte a tali domande.



Fonte: - naturalnews.com

Articoli e siti correlati:

- Filamenti di polimeri, 2006
- Strani filamenti nelle urine di soggetti apparentemente sani, 2009
- Morgellons info

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