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mercoledì 25 dicembre 2024

L’invasione delle sfere nel novembre-dicembre 2024

A partire soprattutto dal 18 novembre 2024 è occorsa un’ondata di avvistamenti relativi a droni e sfere presumibilmente di plasma, all’inizio in New Jersey poi in altri stati della Federazione, ma anche in molti altri paesi (Russia, Cina, Regno Unito, Germania, Italia...) Le varie testate giornalistiche e le autorità si riferiscono a questi oggetti con il termine in parte generico, in parte depistante di “droni”: non sono sempre piccoli velivoli senza pilota, ma anche globi luminosi che semmai droni ed elicotteri sembrano intenti a studiare e ad intercettare. Ricordano i “foo fighters” che “ronzavano” attorno agli aerei sia degli Alleati sia dell’Asse durante la Seconda guerra mondiale. Entrambi gli schieramenti pensavano fossero armi segrete del nemico. La vera natura delle sfere è comunque molto controversa, giacché il plasma, che in atmosfera si manifesta, ad esempio, nei fulmini, è fenomeno effimero. Le segnalazioni hanno suscitato una ridda di ipotesi che ci limitiamo a riportare, senza proporre interpretazioni definitive, perché il quadro globale non è ancora ben delineato: servono ulteriori indagini, raccolte di dati, testimonianze ed analisi per giungere a conclusioni probabili.

Vediamo quali sono gli scenari che sono stati prospettati.

1. I velivoli avvistati sarebbero tutti terrestri, frutto di tecnologie avanzatissime e segrete. E’ congettura poco verosimile: infatti non si capisce, perché questi ordigni dovrebbero essere fatti volare in aree densamente abitate e non in zone militari “ad hoc” lontano da occhi indiscreti. Non ha neanche senso sperimentare aerei ipertecnologici, causando l’intervento dell’aviazione militare.

2. Gli U.F.O. sarebbero oggetti di civiltà dello spazio e sarebbero impegnati a monitorare siti di rilevanza strategica e ad impedire che i vertici militari compiano azioni volte a far scoppiare la Terza guerra mondiale. E’ lo scenario evocato da molti contattisti o da qualche ufologo fautore dell’ipotesi extraterrestre: la credibilità dei contattisti è molto scarsa. E’ una congettura poco plausibile, perché inscena una dialettica tra buoni (gli extraterrestri) e cattivi (i governi) che è manichea e che non ha visto né vede riscontri credibili; semmai nel passato (si veda “Ufologia eretica” vol. I e II), l’avvistamento di globi luminosi ha spesso preceduto lo scoppio di conflitti, lo scatenarsi di rovinosi sismi e di eruzioni vulcaniche. In molti casi, come nel teatro di guerra ucraìno-russo, gli U.A.P. sono registrati dai radar e scorti dai piloti di caccia, ma sembra che essi assistano senza intervenire e senza schierarsi.

3. Gli U.F.O. (per lo più sfere) si aggirano presso installazioni strategiche ed altri siti sensibili con fini poco chiari, come è sovente accaduto, mentre i militari cercano di intercettarli e neutralizzarli, senza riuscirci. E’ molto difficile, però, che siano velivoli provenienti da lontani pianeti, piuttosto paiono oggetti criptorrestri, cioè di “civiltà non umane” (come le definisce David Grusch) che presubilmente hanno le loro basi da tempo immemorabile sui fondali oceanici (alcune sfere sono, infatti, emerse dall’oceano) o nelle viscere della Terra. Questa è l’interpretazione che sembra più accreditata.

4. Sarebbe tutta una pantomima inscenata dagli esecutivi per diffondere la paura tra la popolazione e creare il consenso attorno ad un governo unico mondiale che difenderebbe le nazioni da un nemico esterno, come anticipato decenni fa da Wernher Von Braun e dalla sua collaboratrice Carolin Rosyn. Il presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan (in carica fra il 1981 ed il 1988), in occasione di un discorso tenuto nell’assemblea generale delle Nazioni Unite, esortò la comunità internazionale a coalizzarsi, a superare dissidi per affrontare una non meglio precisata minaccia proveniente dallo spazio. Anche se la paura è strumento usato per dominare e controllare l’umanità, la situazione che stiamo esaminando sembra più complessa ed articolata, non riconducibile solo ad un’operazione psicologica occulta.

Infine si nota una somiglianza tra l’ondata di segnalazioni risalenti alla fine del XIX secolo, quando soprattutto negli Stati Uniti centrali ed occidentali furono visti aeromobili simili a dirigibili, le cosiddette “airships”, singolari ed improbabili velivoli con eliche ed impennaggi, la cui origine e natura non è mai stata chiarita. Sembra che gli ultraterrestri abbiano inscenato un carosello a base di sfere brillanti per adattarsi all’immaginario dei tempi odierni, sebbene non si possa escludere una strana manifestazione tecnologica o biotecnologica, non tanto un camuffamento percettivo, per opera di forze criptoterrestri ed infraterrestri. Molto curioso, stando ai resoconti, che non si riesca a rilevare la firma termica di questi oggetti, quando sia il plasma sia i sistemi propulsivi generano calore; sono anche segnalate interferenze con apparecchiature elettriche ed elettroniche. Sono particolari enigmatici all’interno di una questione di per sé enigmatica.

Stiamo comunque assistendo ad un fenomeno piuttosto noto nella Xenologia: la novità consiste nel fatto che si è intensificato e che è concomitante in varie regioni del mondo. Forse questi eventi preludono a svolte decisive, ma non intendiamo riferirci a un contatto con “popoli delle stelle”, bensì ad iniziative non molto rassicuranti per opera degli apparati. Sia come sia, il 2025 ci riserverà delle sorprese: temiamo non positive.

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giovedì 8 agosto 2024

Ufologia eretica - Volume II 👽

"Ufologia eretica" Vol. II: l'orizzonte dell'esplorazione si amplia a dismisura. Abbiamo indagato casi poco noti, episodi particolarmente significativi, dato conto delle più recenti e feconde tendenze nel campo della Xenologia, ma pure analizzato gli addentellati dell'Ufologia con gli scenari politici internazionali, le società segrete, la Bibbia, gli indirizzi scientifici più avanzati, le più profonde interpretazioni della "realtà"... Più di 400 pagine dense, ficcanti, piene di situazioni singolari, animate da uno spirito di ricerca pionieristico, insofferente di paradigmi e dogmi consolidati. Le ricognizioni sul passato, il presente ed il futuro squadernano scenari più o meno inquietanti e verosimili, sempre sbalorditivi. Il testo comprende due corpose appendici ed una bibliografia aggiornata.

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giovedì 13 luglio 2023

Ufologia eretica: il nuovo libro di Antonio e Rosario Marcianò

Strane sparizioni, rovinosi terremoti, violenti conflitti, disastri "naturali", black out... qual è il nesso con gli oggetti volanti non identificati (ieri U.F.O., oggi U.A.P., Fenomeni aerei non identificati)? Un'indagine spassionata, senza remore per scoprire che cosa lega il lontano passato agli sviluppi più recenti e inquietanti della politica internazionale. Il tutto sotto la tutela non tanto di "fratelli dello spazio", ma di entità quanto mai sinistre, nonostante le apparenze...

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domenica 13 gennaio 2019

Due notizie positive



Bisogna riuscire a guardare di là dalla cortina fumogena creata dai media ufficiali con la loro disinformazione, propaganda ed ignoranza: non è facile, ma bisogna provarci. Così a volte una stringata cronaca o un evento cui è dedicato solo un cenno in un sito sparuto, rivestono maggiore importanza dei “fatti” strombazzati dagli organi di regime. Che cosa sta accadendo negli aeroporti londinesi? Il rischio è quello di saltare alle conclusioni e di pensare che sia in corso un conflitto tra buoni e cattivi, quando la situazione potrebbe essere molto più complessa e sfumata. Vale sempre il motto latino “Cicero pro domo sua”, cioè ognuno cura il suo interesse. Comunque, la notizia relativa ad una sospensione dei voli nello scalo londinese di Heathrow, ufficialmente a causa di un velivolo pilotato in remoto, lascia ben sperare, anche se non deve essere interpretata come un’inversione di tendenza. Tutto ciò che limita o può limitare i voli “civili”, che sappiamo collegati ad una sempre più accanita geoingegneria clandestina, è da considerare con un pur prudente ottimismo. In fondo, chi è contro di loro è con noi. Non è dunque purtroppo una svolta, che dipende da una diffusione della consapevolezza circa i mille crimini governativi e dalle consequenziali azioni, ma è pur sempre motivo di compiacimento. In questo contesto si può inquadrare anche la traslazione del polo magnetico terrestre che potrebbe causare qualche problema ai sistemi radar usati per la gestire la navigazione area.



8 gennaio 2019 - L'aeroporto londinese di Heathrow ha momentaneamente sospeso tutte le partenze per l'avvistamento di un drone. Lo ha annunciato una portavoce, precisando che la misura è stata presa precauzionalmente per evitare "ogni minaccia alla sicurezza operativa" dei voli. Un caso analogo, rimasto non chiarito, aveva causato a dicembre l’interruzione dei voli per due giorni a Gatwick, secondo scalo londinese, in pieno periodo natalizio.



Una nuova ricerca afferma che il Polo Nord magnetico della Terra sta traslando verso la Russia dove potrebbe arrivare tra circa mezzo secolo, percorrendo 64 chilometri all’anno. Ad affermarlo è uno scienziato canadese, Larry Newitt, del Geological Survey of Canada. “Sono cent’anni che si sposta a nord-nordovest – ha asserito Newitt – ma non continuerà così per molto. Negli ultimi 25 anni si è mosso molto più velocemente, ma potrebbe anche rallentare”. La causa sarebbe da imputare ai cambiamenti magnetici del nucleo del pianeta. […] I dati appena analizzati suggeriscono che si sta verificando una rapida evoluzione del magnetismo sulla superficie del nucleo. Il Nord magnetico, ossia il luogo verso cui puntano gli aghi delle bussole, differisce, anche se di poco, dal Polo nord geografico. In questo momento, il Nord magnetico si trova nei pressi della Terra di Ellesmere, nel territorio canadese di Nunavut. I navigatori hanno usato il Nord magnetico per secoli al fine di orientarsi, quando erano lontani da punti di riferimento riconoscibili. Sebbene i sistemi di posizionamento globale abbiano largamente sostituito tali tecniche tradizionali, molte persone trovano ancora utili le bussole per muoversi sott’acqua e nelle aree sotterranee, dove i satelliti GPS non riescono a comunicare. […]

Fonti: tgcom24, meteoweb


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sabato 22 dicembre 2018

U.F.O. sull’aeroporto londinese di Gatwick (VIDEO)



Il recente “black out” dei voli su Gatwick, scalo londinese, conferma, se fosse ancora necessario, come i mefitici media di regime sono abituati a disinformare contro ogni verità ed evidenza: infatti non sono stati droni (velivoli senza pilota) ad impedire i decolli dall’aeroporto della perfida Albione, ma velivoli non identificati. I droni non hanno forma sferica e sono dotati di luci di segnalazione. Non solo, negli aeroporti sono installati sistemi elettronici (jammer) per disturbare ed impedire le intrusioni di apparecchi non autorizzati. Comunque, scritto il primo atto della pantomima, ora gli organi ufficiali continuano con le loro patetiche bugie, cianciando di arresti nei confronti di presunti ecologisti. Presto si troverà il capro espiatorio per coprire la realtà riferibile a sabotaggi delle operazioni chimiche in atmosfera per opera di… qualcuno, come nel caso dei danni al radome degli aeromobili e di episodi simili.

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Sono ripresi sabato mattina i voli all'aeroporto di Londra Gatwick, dopo la nuova segnalazione di sospetti dispositivi in volo sulla pista. "Abbiamo interrotto le operazioni per precauzione" aveva dichiarato un portavoce dello scalo britannico. L'aeroporto era stato riaperto una prima volta venerdì mattina, dopo una chiusura di circa 36 ore a causa di “droni” (virgolette nostre) che sorvolavano le piste. La polizia nella notte ha poi compiuto due arresti.

E’ fitto quindi il mistero dei “droni” sullo scalo alle porte della capitale britannica. Tra mercoledì e giovedì decine di migliaia di persone erano rimaste bloccate nei terminal. L'esercito giovedì sera aveva dispiegato molti mezzi di abbattimento del tipo usato per combattere l'I.S.I.S. (sic). I media locali hanno ipotizzato si sia trattato di una protesta ambientalista: è una possibilità su cui si starebbero concentrando gli inquirenti, mentre la polizia del Sussex ha fatto sapere di star compiendo indagini "significative".

Il direttore operativo di Gatwick, Chris Woodroofe, aveva detto alla BBC che l'aeroporto era stato riaperto venerdì dopo "ulteriori misure di attenuazione" fornite da agenzie governative e militari. Pochi velivoli, però, sono decollati: sino al tardo pomeriggio di venerdì, 91 dei 412 voli previsti erano stati cancellati, mentre 64 delle 371 partenze in programma erano annullate. A fare le spese della situazione, mercoledì sono state circa 10mila persone, alle quali giovedì se ne sono aggiunte altre 110mila, con viaggi previsti per 760 voli. Nel frattempo lo staff di Gatwick, per alleviare i disagi dei passeggeri bloccati ha distribuito cioccolatini, facendo il giro dei terminal con carrelli pieni di dolciumi.

"In termini di moventi, esiste tutta una serie di possibilità, da un comportamento criminale di alto profilo fino all'azione di qualche singolo", ha commentato l'assistente capo della polizia, Steve Barry. Il quotidiano “The Sun” ha titolato "The Drone Wolf", un gioco di parole sull'espressione "lone wolf", lupo solitario, usata per indicare i terroristi che agiscono da soli. Il “Daily Telegraph” evoca guerrieri ambientalisti, citando una fonte di Whitehall. La vicenda ha assunto anche risvolti politici quando il partito laburista ha accusato il segretario ai Trasporti, Chris Grayling, di "mancanza di leadership". Per il deputato Andy McDonald, del Labour, "il governo non ha compreso né valutato pienamente, il rischio costituito dai droni alle infrastrutture nazionali, non ha intrapreso un'adeguata pianificazione di emergenza".

Fonte: tgcom24

AGGIORNAMENTO: L’Aeroporto di Londra Gatwick nuovamente chiuso


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mercoledì 1 giugno 2016

Un A-380 atterra con uno pneumatico di forma quadrata



Un Airbus 380 è atterrato il giorno 11 maggio 2016 nel principale scalo aereo londinese in condizioni per lo meno anomale. Qualcosa di singolare, collegato alle attività chimico-biologiche, sta succedendo sulle nostre teste, come abbiamo testimoniato, ad esempio, nella cronaca “Aereo di linea si scontra con un U.F.O.”. Non è tutto tragicamente scontato ed ordinario, a differenza di quanto si potrebbe pensare. Infatti personale aeroportuale ci riferisce di numerosi episodi bizzarri a cui i tecnici non sanno dare spiegazione e che vedono protagonisti vettori civili. Non dimentichiamo che quasi tutti i velivoli commerciali disperdono veleni e ciò dispiace assai, non solo a noi…

Un'immagine che arriva da Heathrow mostra una situazione assurda, uno pneumatico di forma quadrata: ciò non ha impedito ad un grosso aereo come un Airbus A380 di atterrare sulla pista. Come mostrano le fotografie, lo pneumatico è completamente sgonfio e di forma quadrata.[1] L’aereo, atterrato a Londra, era decollato da Hong Kong (Cina).

Esperti di aviazione, consultati dal quotidiano “Daily mail”, non sono riusciti a spiegare questa deformazione ed hanno descritto il fatto come "curioso" e "misterioso". L'equipaggio è stato allertato dal sistema automatico della mancanza di pressione in una ruota poco dopo il decollo, ma né il pilota né il copilota potevano immaginare l'esito del caso.

Fonte: actualitad.rt



[1] Lo pneumatico è ancora perfettamente aderente al cerchio e sembra aver modificato, per qualche motivo sconosciuto, le sue proprietà molecolari, tipiche della gomma sottoposta a vulcanizzazione. Oltretutto gli pneumatici in genere, ma soprattutto quelli per aerei, progettati per resistere alle enormi sollecitazioni meccaniche cui sono sottoposti durante decollo ed atterraggio, non possono ridursi nelle condizioni evidenziate dalla foto.

[2] La vulcanizzazione è un processo di lavorazione della gomma, la quale viene legata chimicamente allo zolfo mediante riscaldamento. Attraverso questo processo, inventato da Charles Goodyear nella prima metà del XIX secolo, si ottiene un materiale elastico e poco rigonfiabile se tenuto a contatto con solventi organici. Oggi per "vulcanizzazione" si intende qualsiasi processo chimico, anche diverso da quello originario inventato da Goodyear, che ottenga risultati analoghi. La vulcanizzazione provoca una modifica della conformazione molecolare del polimero alla quale è dovuto l'aumento di elasticità e resistenza a trazione, la soppressione di proprietà negative quali l'abrasività e l'appiccicosità oltre che una maggiore resistenza agli effetti dell'ossigeno atmosferico e a molte sostanze chimiche.


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