domenica 27 febbraio 2011

Blue skies are a lie

“Blue skies are a lie” (1995) è una pellicola lirica ed intimista per la regia di Gregory Ruzzin. È la storia di una relazione tra una portalettere ed un uomo che trova il mondo talmente ripugnante da decidere di non uscire più di casa per sette anni consecutivi.

Abbiamo mutuato il titolo di questa produzione per introdurre il tema di cieli che sono talora azzurri: la dottoressa Sandra Perlingieri, consultandosi con lo scienziato Michael Castle, ha potuto appurare che la colorazione ormai saltuariamente azzurra del firmamento non dipende dalla sospensione delle attività di Bio-ingegneria, ma dalla dispersione di manganese.

Scrive la Perlingieri nell'articolo "Un'altra illusione delle chemtrails", 2011: “Secondo il biologo, dottor Michael Castle, questo 'nuovo colore blu' è dovuto ai composti chimici di manganese di-bromo e di-fluoro-benzidina (sali). I composti sono stati aggiunti alle scie chimiche di modo che la luce non viene riflessa, ma rifratta. [...] Così il cielo sembra blu, ma in realtà ha solo il colore rifratto di qualsiasi gradazione cromatica (chiara o scura) che si trova al di sopra.

Il dottor Castle ha spiegato: 'Il colore si basa sul blu oltremare/violetto che è stato micronizzato nel particolato irrorato e distribuito in atmosfera. Questo aerosol contiene ingenti quantità di manganese ed un livello enorme di composti tossici a base di di-bromo-fluoro-benzene. Ciò consente all’aerosol di restare in atmosfera per periodi di tempo più lunghi rispetto all’alluminio e ad al bario che sono più pesanti. Anche questo è stato provato da analisi. Infine le scie contengono livelli molto alti di arsenico e gallio, come è stato dimostrato da 'Arizona Skywatch' e da altri. […]

Questo significa che le funzioni cerebrali continuano ad essere compromesse ad ogni respiro, quando inaliamo questi veleni. Non possiamo sottovalutare che i danni al cervello aumentano in modo vertiginoso e che le capacità cognitive sono sempre più deteriorate.”

Se per avventura notiamo una volta celeste tersa, ma sgombra del tutto di soffici nuvole naturali (non le nubi “sintetiche” dalle forme grottesche ed improbabili), è plausibile che siano stati diffusi composti il cui ingrediente principale è il manganese.

In questo modo una giornata all’apparenza “serena e soleggiata” (come recitano i servizi meteo militarizzati - n.d.r.) rivela uno spregevole inganno: davvero i cieli blu sono una menzogna… per giunta velenosa.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

giovedì 24 febbraio 2011

Le irrorazioni clandestine nei cieli: un articolo senza difesa (di Carole Pellat) 1 agosto 2010 - Terza parte

Leggi qui la prima parte.

COME DOBBIAMO GUARDARE A TUTTO QUESTO?

A tutti quelli tra voi che a stento guardano in alto e non notano niente o che non guardano mai in alto e pertanto non hanno alcun punto di riferimento a proposito di un cielo reale – un cielo che esiste al di fuori dell'intervento umano: siete ciechi ed ignoranti. E se scegliete di appuntarvi su coloro che effettivamente vedono il cielo per quello che è per ridicolizzarli, io vi accuso di negligenza criminale. La vostra ignoranza si traduce in tacita collusione verso ciò che vi rifiutate di vedere come sbagliato. Voi siete parte del problema. Nessuna difesa. E' semplice. Come si può discutere con chi è così? Semplicemente non si discute. Non si può cambiare un mondo di cui non si riconosce neppure l'esistenza. L'ignoranza ci obbliga a credere di non avere alcun potere di cambiare nulla. Una favola di comodo. E per quelli di voi che non hanno il tempo o l'interesse di indagare in quello che succede nel mondo che vi circonda, per favore, smettetela di domandare “Perché stanno irrorando?”.

Sia che si parli di “scie chimiche” o di qualsiasi altra legittima preoccupazione che provochi ira, accuse e reazioni apertamente denigrabili da parte del sistema, è importante ricordare che la questione di base rimane quella della “verità” e non quella della “cospirazione” e nella ricerca, la verità si dimostra spesso con schemi e connessioni. Uno degli schemi più palesemente inquietanti che mi si è manifestato in vent'anni di ricerca su un'infinità di argomenti da migliaia di fonti, sono le relazioni profondamente intricate e corrotte che esistono tra certe istituzioni che ci è stato insegnato di tenere in grande stima.

Ironicamente, questi schemi di collusione, attività criminale, mutuo sostegno, protezionismo e connivenza, esistono in contraddizione con l'immagine pubblica di sé che queste istituzioni esibiscono orgogliosamente. Ironicamente, le loro azioni palesano tragici ed umilianti conflitti di interesse che vanno ben oltre gli standard di un comportamento criminale e doloso. Al fine di iniziare realmente a comprendere cosa accade nei cieli, è di grande aiuto avere un sentore delle relazioni che esistono tra le megacorporazioni, le forze militari, la politica, le lobbies, i governi locali, le università, i decani universitari, i laboratori di ricerca – finanziati sia pubblicamente sia privatamente, le imprese di pubbliche relazioni, le forze dell'ordine, gli appaltatori privati, i mass media, le banche, le organizzazioni filantropiche, le O.N.G., le agenzie statistiche ed altre istituzioni, il cui scopo ci è stato sempre fatto credere fosse la nostra “protezione” dal male che c'è là fuori.

Ad esempio, per quanto riguarda le modificazioni atmosferiche, i programmi di aerosol (scie chimiche comprese), le sperimentazioni elettromagnetiche e con i sonar – per nominarne solo alcune – si può affermare che non si tratta di una cospirazione di un piccolo gruppo di persone che cercano di occultare gli effetti di una pericolosa piccola incursione nella scienza.

L'elefante bianco nella stanza sono le sfocate, compiaciute, ipernutrite linee di collusione di budget e tecnologia che intercorrono tra la N.O.A.A. (Amministrazione Nazionale Oceanografica ed Atmosferica), che è anche N.W.S. (Servizio Meteorologico Nazionale), la cui facciata è il Canale Meteo (Weather Channel), che è il fantoccio della N.A.S.A., che è anche H.A.A.R.P., che è la creatura diletta del complesso industriale-militare, che si dà il caso sia anche l'appaltatore privato della Difesa, che coincide anche con i monoliti delle industrie farmaceutiche, che sono anche le industrie dei pesticidi, che sono anche i giganti del bio-tech e le corporazioni dell'energia, che sono tutte puntellate, finanziate e imboccate dagli stessi “politici” che la gente elegge per difendere i propri interessi e la propria qualità della vita. Continuate a seguire la catena dei veleni e vedrete i vostri dollari al lavoro.

GUARDIAMO AL LATO POSITIVO – E' peggio di quello che credevate

Così tutti stanno “svolgendo ricerche” in Internet. Tutti stiamo imparando che le nostre vite sono contaminate da migliaia di terribili sostanze chimiche indesiderate. Analizziamo campioni di aria, terreno ed acqua e troviamo livelli pericolosamente alti di bario, stronzio, argento, cadmio, manganese, alluminio ed un vero e proprio cocktail tossico di metalli pesanti, VOC e PCB.

Per quelli che hanno passato la vita addormentati, l'improvvisa presa di coscienza delle scie chimiche unita alla rivelazione della nostra luccicante e fosforescente acqua potabile e dell'aria satura di metalli ha una sola possibile conclusione: SCIE CHIMICHE. “Sarà depopulation, sarà guerra biologica”. Quelle maledette scie chimiche ci stanno uccidendo. Se non fosse per le scie chimiche, potremmo tornare ad essere felici e contenti, come nei bei tempi prima delle irrorazioni e dell'inganno. Ma in verità stiamo morendo per un migliaio di ferite. Questo non è il primo saccheggio del Nilo.

Per quelli di noi che fin dalla tenera infanzia non sono mai stati in grado di accettare il fatto che ci fossero acque che non si potevano bere o in cui non si poteva nuotare, questo deprimente schiaffo in piena faccia non è niente di nuovo. Siamo cresciuti vedendo banchi di pesci morti, fumi tossici sputati dalle ciminiere, respirando i gas di scarico, facendoci overdosi di freon e respirando la puzza di acqua marcia. Abbiamo giocato nei boschi, solo per vedere ogni centimetro di vita naturale finire pavimentato per far posto a villette a schiera e locali notturni. Le autorità ci hanno insegnato che questo si chiama “progresso”. Il “progresso” è stato programmato per significare “per il nostro bene”.

Per quelli di noi che sono stati testimoni di deforestazioni, decapitazioni di montagne, sversamenti di petrolio in Amazzonia e per quelli di noi che sanno che ogni comunità del Nord America è fondata su falde acquifere tossiche, questo affronto nel cielo non è una sorpresa. Molte delle sostanze chimiche che troviamo nel nostro cibo, terreno, aria, acqua e nei nostri stessi corpi appartengono alle irrorazioni degli aerei, ma appartengono anche ai fabbricanti di microchip, alle compagnie minerarie, alle compagnie di estrazione del gas naturale, del petrolio, agli impianti nucleari, alle discariche, agli appaltatori della difesa, fabbriche, lavanderie, ad ogni base militare, per citare solo alcune fonti.

Vi basta leggere qualche rapporto di “Superfund” per fare la conoscenza dei criminali del vostro quartiere. Non sono le “scie chimiche” che ci stanno rovinando la vita. Sono i paraocchi che ci stanno rovinando la vita. Non si tratta soltanto delle irrorazioni nel cielo. Si tratta soprattutto del rifiuto viscerale della civilizzazione nei confronti della realtà. Si tratta del nostro comportamento profondamente interiorizzato di “lavora e taci” di fronte alla dominazione del nostro contesto naturale. Ci insegnano ad essere obbedienti mentre veniamo deliberatamente strappati e isolati dal mondo naturale. Come società, stiamo passivamente assistendo al resettaggio dei nostri ritmi naturali, mentre tutti i sistemi di sostegno della vita sono presi in ostaggio dai detentori del potere che si sentono “legittimati” al loro possesso e controllo.

Una volta che i miracoli della natura sono stati rubati, imbrigliati, “dominati”, legiferati, addomesticati, privatizzati, brevettati, recintati e completamente sfruttati, le macerie ci vengono rivendute a caro prezzo, rovinate, marce, tossiche e prive di valore. E' una transazione squisitamente psicotica.

L'ignoranza sarà pure beatitudine, ma LA CONOSCENZA E' POTERE.

Va bene, allora ci possiamo dare per vinti e sentirci impotenti, sopraffatti e depressi. Sì, quella può essere una reazione ragionevole. Possiamo seppellirci nei nostri computer, distrarci con i nostri giocattoli elettronici, anestetizzarci fissando notte e giorno mondi immaginari sugli schermi. Possiamo auto-medicarci per uscire da questa visione della realtà o possiamo guardare dall'altra parte ed appuntare lo sguardo sul nostro prossimo grande acquisto. Dopo tutto, lavoriamo così duramente che ci siamo conquistati il diritto di “vegetare”, quando non siamo impegnati a servire il nostro implacabile, ignoto padrone con ogni grammo della nostra energia. Non ho mai capito il detto “l'ignoranza è beatitudine”, perché la cecità paralizza lo spirito. Leggere vi aiuterà a comprendere la materializzazione degli eventi, delle anomalie create dall'uomo e delle azioni che sono completamente aliene al mondo naturale e catastrofiche per il nostro ecosistema. Queste “procedure” sono letali per la vita sulla terra.

Questi traumatici ed intrusivi modelli sono moralmente tossici e spiritualmente fallimentari. Si materializzano regolarmente e sono intenzionali e coordinati. Per favore, cominciate a leggere libri. Una grande percentuale della mia ricerca viene dai libri. Un'altra importante fonte sono i documentari. Ed un'altra ancora i colloqui personali. Cercate di conoscere le persone che sanno le cose che vi interessano. Potrebbe anche trattarsi dei vostri vicini di casa. Cercate di conoscere le piccole ma legittime fonti di notizie indipendenti. Internet può essere un grande strumento di ricerca, ma si presta bene solo per alcune cose. Io in realtà lo uso a scopo bibliografico, quasi come farebbe un bibliotecario. Lo posso usare per capire qual è la prossima cosa che voglio leggere, quale il prossimo autore o scienziato o documentario che voglio studiare. Lo posso usare per vedere dove si terrà una conferenza di una certa persona. Posso usare la Rete per verificare alcuni concetti che sto studiando. E' anche un ottimo strumento di comunicazione istantanea.

Posso inoltre adoperarlo come fa il governo, per controllare ciò che la gente sta pensando o comunicando ad altri riguardo ad un argomento specifico. Ma non lascio mai che sia Internet a dirmi che cosa pensare. E per l'amor di Dio, staccatevi dal vostro computer e andate a farvi una passeggiata. E' essenziale imparare a fare riscontri incrociati dei fatti tratti dalle fonti indipendenti, da ogni paese edi ogni posizione politica. Ma la cosa più importante è uscire nel mondo reale e cercare la conoscenza. Dovete camminare nel vostro quartiere. Dovete camminare negli ambienti naturali. DOVETE parlare con la gente del posto, dovete parlare con i ricercatori, dovete parlare con gli anziani – questi possono rispondere ad un sacco di domande sul cielo e sul tempo atmosferico. E cominciate a parlare ai senza fissa dimora. Essi posseggono una'elevata consapevolezza di ciò che è naturale e innaturale nella nostra società.

A questo punto, come ho fatto ad allontanarmi così tanto dalle “scie chimiche”? Non l'ho fatto. Quello che scegliamo di vedere ogni giorno si basa sulla quantità di realtà che siamo in grado di fronteggiare. Questo dovrebbe darvi un indizio del perché molta gente è capace di guardare il cielo, senza trovarvi niente di strano. La natura continua ad insegnarci ogni giorno che possiamo elevarci al nostro massimo potenziale come esseri umani quando restiamo connessi ad un miracoloso ecosistema.

Ricordate questo: LA CONOSCENZA E' POTERE. La conoscenza è potere. Non lasciate che nessuno vi dica che non potete essere efficaci.

Leggi qui la seconda parte.




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Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 21 febbraio 2011

Intervista radiofonica sulle scie chimiche a Christina Hollenweger

Pubblichiamo un’importante intervista a Christina Hollenweger, responsabile del marketing e portavoce della "Singapore Airlines". L’efficace ed indignata testimonianza sulle scie chimiche proviene da un’”addetta ai lavori” ed è per questa ragione tanto più significativa. La voce autorevole ed obiettiva della Hollenweger si aggiunge agli innumerevoli altri contributi di scienziati e cittadini su un'atroce realtà che può essere ormai negata solo dagli stolti o dai disinformatori.

Christina Hollenweger, cinquantanovenne di Zurigo, responsabile del marketing e portavoce della "Singapore Airlines", lavora da quarant’anni nel settore del trasporto aereo. Da sempre è affascinata dal cielo. Da qualche tempo l'osserva e vede delle stranezze.

Trasmissione del 15 agosto 2008 -- Ancora chemtrails

Sin da quando ero bambina ho sempre posto domande. Dei cinque fratelli io non ero solo la più grande, ma anche la più curiosa. Da adolescente ho partecipato a scavi archeologici in Francia e nel Nord Africa. Ho sognato di studiare archeologia. Viaggiare in paesi sconosciuti, ricercare: questo deve essere eccitante, pensavo. E’ un’attività non redditizia, disse mio padre. Forse aveva anche ragione, ma la mia passione per le grandi domande è rimasta indomita, fino ad oggi: Da dove veniamo? Dove stiamo andando? Che cos’è l’uomo? Dopo il liceo, ho iniziato a studiare filosofia in Francia e mi sono trovata nel bel mezzo del movimento del '68. Daniel Cohn Bendit era lì: ho preso parte alla discussione. [...]

Ho iniziato a lavorare nel settore aereo: in un primo momento alla "British Airways" e da ventiquattro anni alla "Singapore Airlines". Quindi posso viaggiare molto e coltivare i miei interessi personali: per esempio, lo studio di alcune antiche civiltà come i Sumeri ed i Maya e l'astronomia. Perciò mi è familiare il cielo non solo per la questione dei voli. Come pendolare tra Zurigo e Berna, ho osservato il cielo ogni giorno attraverso il finestrino del treno. Circa sette anni fa, ho visto per la prima volta qualcosa di strano che non avevo mai scorto prima: tante strisce bianche, regolari e parallele che si diffondevano e alla fine si fondevano insieme in una coltre lattiginosa. So come si creano le scie di condensa degli aerei, quale aspetto hanno, come si dissolvono rapidamente e scompaiono. Questa è stata tutta un'altra cosa! Il fenomeno si è verificato e si verifica sempre di nuovo, spesso anche la domenica mattina. Già alle sei del mattino volano aerei avanti e indietro sopra l’Emmental: sono velivoli che provengono dalla Germania meridionale. Essi disegnano griglie a scacchiera che si espandono fino a coprire il cielo. Nessuna compagnia aerea commerciale vola in questo modo! Ho scattato innumerevoli foto. Ma che diavolo stavo fotografando?

Ho visto nei siti statunitensi esattamente lo stesso schema. Si discuteva delle cosiddette “chemtrails”, cioè di scie chimiche in confronto alle "contrails", le normali scie di condensazione. Ho iniziato a corrispondere per saperne di più. Questo fenomeno è conosciuto oggi in tutta Europa. Ovviamente vengono dispersi in un esperimento su larga scala sopra le nostre teste composti tossici di bario e di alluminio e talvolta anche polimeri. In questo modo si cerca di modificare l’atmosfera. [...] Le sostanze chimiche alterano contemporaneamente lo stato elettromagnetico che d’altro canto servirebbe per eventuali fini militari.

Le sostanze chimiche minacciano la nostra salute. Nel mese di agosto del 2005 stavo lavorando in giardino, il cielo era pieno di scie chimiche. Trentasei ore dopo ho avuto forti dolori muscolari, febbre, brividi, emorragia nasale e bruciore agli occhi. Erano i sintomi simili ad una forte influenza. Il medico non è riuscito ad identificare quello che ha trovato nel mio sangue. Alcuni vicini di casa hanno vissuto la stessa esperienza. Il farmacista di Gümligen è rimasto costernato, quando gli ho raccontato delle scie chimiche. Diversi clienti della regione l’avevano consultato per gli stessi sintomi. Tutto ciò deve immediatamente cessare!

Anche gli scienziati criticano il fatto che ci manca la conoscenza necessaria per giocare con la nostra atmosfera. Tempo fa, ho informato con una documentazione fotografica il Dipartimento militare, l'Ufficio federale dell'aviazione civile, l’Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio e Sky Guide. Allo stesso tempo ho chiesto di che cosa si trattasse. Altri cittadini preoccupati hanno seguito il mio esempio. Tutti hanno ricevuto la stessa lettera standard: "Non c'è nulla. Abbiamo il controllo dello spazio aereo".

A proposito: dei voli arerei della C.I.A. non si sapeva presumibilmente alcunché. Ci stanno mentendo! Le nostre autorità non ci prendono sul serio e giocano con la nostra salute. Questo è uno scandalo! Quando hanno trovato lo scorso maggio in diversi laghi della Svizzera centrale tra l’altro anche tracce di bario, si leggeva nella NZZ che si tratterebbe di residui di un incendio in un deposito di munizioni in Ucraina. Noi siamo considerati stupidi! All’improvviso, durante la Coppa del Mondo di calcio non si è vista nessuna striscia nel cielo! Probabilmente si temeva che molte persone fuori casa potessero accorgersene. Il giorno dopo la finale della Coppa del Mondo erano ritornate le scie. Nei nostri più importanti quotidiani fin ad ora non è comparso nulla sulle scie chimiche, tranne una missiva di un lettore col titolo "Belle matrici - fino a quando ci mancherà l’aria" Ben detto!

Intervista registrata da Daniel B. Peterlunger.


Fonte: Ilsole24h





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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 19 febbraio 2011

Le scie chimiche bloccano la luce solare: conseguenze economiche della geoingegneria (articolo di Harold Saive)

Spesso "scienziati" e pseudo-ambientalisti affermano che il sole è un'ottima fonte per ottenere energia pulita. Ci chiediamo in quale pianeta vivano questi sgangherati individui: infatti, a causa delle coltri chimiche, la produzione di energia solare è diminuita in tutto il mondo, come testimoniato dall'articolo che pubblichiamo. Questo decremento è solo un effetto collaterale di una criminale operazione che sta sottoponendo il pianeta ed i suoi abitanti ad una pressione micidiale. Calamità, carestie, stati morbosi, danni all'agricoltura, sconvolgimenti climatici... sono le tragiche conseguenze, di fronte alle quali "la crisi del fotovoltaico" è quasi un'inezia. E' comunque un problema che esibisce tutta l'ipocrisia di "esperti" che esortano a promuovere l'uso di energie rinnovabili per contenere le emissioni di gas serra.

Da notare che il S.A.G. (Stratospheric Aerosol Geoengineering), menzionato nella cronaca, è un sottoprogramma dell'attività che comprende la dispersione di composti chimici e di agenti biologici a tutte le quote e latitudini.


L'Environmental Protection Agency Committee (E.P.A.C.) della Contea di Alachua (California) prenderà in considerazione le implicazioni locali di un programma "classificato" di geoingegneria segretamente autorizzato dal governo degli Stati Uniti più di quattordici anni fa.

Denominata S.A.G. (Stratospheric Aerosol Geoengineering) nei documenti del governo, l'operazione usa degli aerei cisterna per disperdere scie chimiche che assumono l'apparenza ingannevole di ciò che i climatologi chiamano "scie persistenti".

Le implicazioni per la salute e il benessere furono illustrate nella proposta di legge HR 2977, The Space Preservation Act del 2001. Autore del progetto di legge fu il deputato repubblicano Dennis Kucinich che rese popolare la dicitura "scie chimiche", citate nel testo tra le "armi esotiche".

Nonostante le speculazioni teoriche circa la sicurezza nazionale ed il riscaldamento planetario, coloro che hanno investito nell'energia solare e fotovoltaica, incluso il G.R.U., hanno notato la scarsa efficienza degli impianti per la produzione di energia.

L'esperto di energia alternativa, Dane Wigington possiede uno dei più grandi impianti di energia solare residenziale nel nord della California ed ha iniziato a notare cali molto sensibili nella generazione di energia solare. Tale produzione può essere ridotta anche del 60 per cento in quelli che egli definisce "giorni di pesante irrorazione". Wigington ha dichiarato: "Le scie stanno letteralmente bloccando la luce solare".

Wigington si è offerto di condividere i suoi dati con il G.R.U. e con i funzionari della Contea di Alachua, responsabili della protezione ambientale.

La relazione di Wigington sarà inoltrata dagli esponenti della "Coalizione contro la geoingegneria".


Fonti: examiner.com - tankerenemy.blogspot.com





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Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 16 febbraio 2011

Scie chimiche in Thailandia

A differenza di quanto avviene nei vari paesi del mondo, in Thailandia, le scie chimiche non solo non sono occultate dietro una coltre di disinformazione, ma per giunta vengono esibite in spot dell'Aeronautica di Sua maestà. Naturalmente queste attività vengono spacciate per benefici interventi di cloud-seeding atti a favorire le piogge in aree afflitte dalla siccità. I velivoli chimici inseminano i cumuli: dopo qualche ora scrosci copiosi irrorano le risaie e riempiono gli invasi. Tutto bene? Nient'affatto! Assistiamo in realtà ad operazioni di perniciosa manipolazione della biosfera: queste operazioni sono presentate come una "danza della pioggia". Da rilevare che, nella ricostruzione animata (qui), sono mostrati gli aerei mentre incrociano alla quota dei cumuli, con tanto di indicazione dell'altitudine. Sono le quote precisate già alcuni anni fa da Tanker Enemy (e da numerosi altri ricercatori nel mondo) come quelle tipiche delle scie tossiche che solcano i cieli del pianeta.

Occorre qui demistificare un sofisma diffuso ad arte dai disinformatori: il cloud seeding, ossia l'inseminazione dei nembi per provocare la pioggia, è, a tutti gli effetti, assimilabile alle scie chimiche (alias geo-ingegneria o bio-ingegneria). Identico è, infatti, il modus operandi; identico è uno degli scopi, ossia la manipolazione meteorologica; identica è la conseguenza, cioè la contaminazione della biosfera. Per il cloud seeding sono usati lo ioduro d'argento e soprattutto oggi giorno lo Pseudomonas syringae, un batterio causa di varie malattie tra le piante. E' vero che l'inseminazione delle nubi per favorire le precipitazioni è prassi ammessa dalle istituzioni, mentre le altre criminali attività sono pervicacemente negate, ma la ratio di questi fatti è la medesima.

E' evidente che il governo thailandese ha optato per un'ammissione “dolce” che è un modo per minimizzare e depistare. Così l’animazione mostra apparecchi con gli occhioni, a mo’ di teneri cuccioli, intenti a compiere allegre scorribande, ma le parvenze e movenze bambinesche nascondono una triste realtà.

Ufficialmente i velivoli disperdono sostanze per propiziare le piogge, ma la verità è un'altra, ossia siamo sempre in presenza di gravi e spesso irreversibili alterazioni degli equilibri ecologici, nell'ambito di sinistri progetti militari, anche quando vengono ostentati fini "benevoli". Anche in Italia il cosiddetto “Progetto pioggia”, avviato già negli anni ‘70 del XX secolo in Puglia, fu solo un pretesto per spianare la strada a massicci interventi di modificazione ambientale.

Gli esecutivi di tutti gli altri stati, invece, si ostinano a smentire ed a forviare con spiegazioni risibili, quanto più le criminali irrorazioni si intensificano.


Articolo correlato: C. Penna, La modificazione climatica è una realtà storica, 2011






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martedì 15 febbraio 2011

Conferenza sulle scie chimiche a Desio

Il 25 febbraio p.v. si terrà a Desio la conferenza sulle scie tossiche "Chimica dal cielo... terrore sulla terra?" I relatori saranno il biologo Giorgio Pattera ed il fisico Corrado Penna. Introdurrà il tema il dottor Claudio Bianchini. L'ingresso è gratuito.

Leggi qui tutti i particolari dell'evento.





domenica 13 febbraio 2011

E' imminente una piccola era glaciale?

E’ possibile che le manipolazioni meteorologiche e climatiche attuate in questi ultimi decenni preludano ad una piccola era glaciale ormai imminente? Il prodromo principale di questa variazione potrebbe essere il rallentamento subìto dalla Corrente del Golfo. Addirittura alcuni “scienziati” sono stati tanto impudenti da affermare che il raffreddamento globale è provocato dal riscaldamento planetario di matrice antropica (!). Si prosegue con la consueta confusione, con il gioco delle tre carte, pur di demonizzare il biossido di carbonio che non è un gas inquinante né favorisce l’aumento delle temperature. Lo scopo non è solo quello di tassare i cittadini, ritenuti responsabili con le loro attività, dell’emissione di gas serra, poiché il fine perseguito consiste nell’occultamento delle operazioni chimiche ed elettromagnetiche, le principali cause dei gravi squilibri ecologici cui assistiamo.

L’avvento di un periodo caratterizzato da temperature rigide, scarsità di precipitazioni ed indebolimento delle correnti che mitigano il clima di molte regioni pare essere confermato dalle fotografie satellitari scattate dalla National oceanic and atmospheric association.

Le immagini diffuse dalla National oceanic and atmospheric association (N.O.A.A.) mostrano il globo terrestre come non l'avevamo mai visto: l'emisfero settentrionale è letteralmente sepolto dalla neve, dal Circolo polare artico fino all'Europa settentrionale.

Queste foto sono state realizzate per mezzo di diversi satelliti messi in orbita da agenzie governative statunitensi.

Nella pagina del N.O.A.A. si descrive l'evento nel modo seguente.

“La criosfera (insieme dell'aree coperte da ghiaccio, neve, ghiacciai o permafrost) è una parte estremamente dinamica del sistema globale. Mutamenti stagionali e del clima generano grandi cambiamenti nell'ambito della criosfera terrestre. I dati provenienti dai satelliti danno l’opportunità agli scienziati di tenere costantemente sotto controllo queste regioni.

Dati ad infrarossi e microonde rilevati da vari satelliti, tra cui il N.O.A.A.'s GOES Imager, il POES AVHRR, U.S. Air Force DMSP/SSMI, EUMETSAT MSG/SEVIRI sensors, vengono combinati per creare queste mappe giornaliere che rilevano la copertura globale di neve e la coltre di ghiaccio del pianeta. L'impiego di più set di informazioni fornisce un'elevata risoluzione spaziale (circa 4 km/pixel), con mappe quotidiane afferenti a qualsiasi condizione meteorologica. Il colore celeste indica le aree di ghiaccio a livello del mare, mentre il bianco si riferisce a tutte le altre zone coperte di neve”.



Fonte: ecplanet.com

Articolo correlato: Z. Gardner, Stiamo entrando in un'era glaciale prodotta dall'uomo?, 2011






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venerdì 11 febbraio 2011

Islabonita

"Islabonita" è l'ultimo romanzo scritto da Nico Orengo. Riprendiamo dalla quarta di copertina la presentazione dell'opera narrativa.

"La Riviera luccicante degli anni Venti, tra i balli e la casa da gioco, le spiagge ed i campi da golf: è lo scenario di questa storia in cui cospirazioni di corte, trame massoniche e manovre dei servizi segreti sospingono i destini dei personaggi in un gioco che può rivelarsi mortale. A Sanremo, infatti, soggiorna Maometto VI, sultano in esilio; poco distante, a Bordighera, ha la sua dimora la regina madre Margherita di Savoia. Ma quando il medico del sultano muore in circostanze misteriose, Fatima viene fatta fuggire dalla corte, perché ha visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Sotto una copertura insospettabile si nasconde ad Isolabona, paesino dell'entroterra ligure che 'crede nella Madonna e nel silenzio'. Qui trascorre le sue giornate, aspettando Michel e l'ineluttabile compiersi del destino, mentre dal grammofono di Ricò, all'ingresso del paese, escono le note malinconiche di una canzone sudamericana che inspiegabilmente si interrompe sempre prima della fine. Intanto il nascondiglio di Fatima diventa sempre meno sicuro: sono in troppi a voler conoscere il suo segreto, a partire da Gino Cariolato, lo chauffeur-coiffeur della regina che, invidioso delle sue doti di pettinatrice, rischia di mettere a repentaglio la vita del sultano".

E’ gia notevole che, nel suo volumetto, Orengo (Torino 1944-2009), autore di “narrazioni apparentemente sbrigliate, ma sorrette da una notevole sapienza costruttiva e capaci di affrontare temi seri”, non disdegni di sceneggiare congiure orchestrate dai servizi segreti internazionali.

Colpisce, però, che, con palese e volontario anacronismo, lo scrittore torinese, naturalizzato ligure, affidi ad un personaggio secondario una curiosa osservazione che verte sulle chemtrails: il personaggio, infatti, si lamenta delle "scie lungo l'orizzonte" che modificano il clima e porteranno entro la fine del XX secolo a desertificare le regioni lambite dal Mar Mediterraneo. L’attante asserisce che l’area del Mediterraneo è terreno di sperimentazione per opera di Statunitensi e Russi con l’obiettivo di dominare i fenomeni atmosferici per fiaccare i loro nemici.

Che cosa pensare di questa strana digressione all'interno di un romanzo comunque un po' affettato? Nel cuore della rutilante e fatua belle epoque, si incunea un aguzzo cenno ad un’atroce realtà ormai sotto gli occhi di tutti. Una denuncia attraverso la finzione narrativa? Orengo non è nuovo a caustiche contestazioni: nel romanzo “La guerra del basilico” (1994), lo scrittore "muove da un'indagine alla James Bond su un 'alga assassina' per alludere alle grandi furfanterie dei nostri tempi che rendono veniali i peccati dei personaggi". Nel libro "Gli spiccioli di Montale", l'autore attacca la speculazione edilizia che ha sfigurato la Liguria.

E’ plausibile che Orengo abbia abbandonato alla corrente il messaggio nella bottiglia, alla corrente di un mare ormai avvelenato.


Ringraziamo F. per la segnalazione.





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CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì 8 febbraio 2011

Bio-ingegneria

Progetto cloverleaf” è uno dei nomi in codice con cui è criptata l’abominevole operazione “scie chimiche” o, per lo meno, una sua ramificazione. Questa dicitura si rivela molto significativa: “cloverleaf”, infatti, vale in inglese “quadrifoglio”.

E’ recentemente invalsa l’abitudine di riferirsi alle chemtrails con il termine “geo-ingegneria”: è un vocabolo tutto sommato idoneo, se consideriamo quel settore di attività clandestine che riguardano la manipolazione dei fenomeni climatici, meteorologici e persino tettonici. Tuttavia, ricordando che gli ambiti di quest’operazione sono molteplici, benché legati da un fil rouge costituito dall’esigenza di controllare la popolazione e di distruggere il pianeta, bisogna sottolineare la priorità per i globalizzatori di un intervento genetico. Ecco che allora si comprende il vero valore dell’espressione "Progetto Cloverleaf".

La forma del quadrifoglio ricorda quella dell’R.N.A.: si tratta, come per il D.N.A. raffigurato con l’immagine di una doppia elica, di una rappresentazione schematica e non del tutto realistica, ma che rende l’idea. L’R.N.A. o acido ribonucleico è un polimero composto di nucleotidi molto simile al D.N.A. da cui differisce chimicamente per la presenza della base pirimidinica uracile in luogo della timina e dello zucchero ribosio invece del desorribosio. L’R.N.A. può essere il costituente del genoma di alcuni virus. In tutte le cellule degli organismi sono stati individuati tre tipi principali di R.N.A., dalle funzioni diverse: messaggero, ribosomale e di trasferimento. L’R.N.A. messaggero trasferisce l’informazione dal D.N.A. alle proteine che vengono sintetizzate sui ribosomi. [1]

L’R.N.A. ribosomale è, insieme con alcune proteine, un costituente essenziale dei ribosomi.

Gli R.N.A. di trasferimento sono piccole molecole che, durante la sintesi proteica, adempiono la fondamentale funzione di trasporto degli amminoacidi ai ribosomi.

Alcuni biologi hanno ipotizzato che l’R.N.A. sia stata la prima molecola contenente informazioni usata dagli organismi primordiali sulla Terra. Secondo questi ricercatori, oltre a portare l’informazione genetica e ad essere dotato della capacità di autoreplicarsi, l’R.N.A. era in grado di catalizzare le reazioni chimiche delle prime cellule. Solo più tardi la molecola sarebbe stata sostituita da quella più stabile del D.N.A. come materiale genetico, mentre le proteine sarebbero divenute i precipui componenti strutturali ed enzimatici della cellula.

E’ evidente dunque che alle varie attività riconducibili alle scie chimiche soggiace l’intento di manipolare il codice genetico degli uomini, in linea con le modificazioni di cui sono state oggetto specie animali e vegetali nel contesto della biotecnologia. Il Morgellons è la tragica testimonianza di un’aggressione nano e biotecnologica al D.N.A. umano. I militari cullano il folle sogno di ridisegnare la natura, di tradurla in un ibrido, in un monstrum biosintetico, surrogato di un essere umano già degradato da secoli di schiavitù.

Così, siamo al cospetto più di una sinistra azione di bio-ingegneria che di “semplice” geo-ingegneria.

[1] I ribosomi sono organuli presenti nel citoplasma cellulare. Rappresentano i siti in cui avviene la sintesi proteica.

Fonte: Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005 s.v. ribosomi e R.N.A.






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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 5 febbraio 2011

Da ascoltare e da leggere

Il giorno 1 febbraio 2011, Rosario Marcianò (Straker), Presidente del Comitato "Tanker enemy", ha rilasciato un'intervista sulle scie chimiche ai conduttori della trasmissione "Verso il 2012", Charly Guerrero e Sam Pizzuto, animatori di Radio Lupo Solitario nella trasmissione, che va in onda ogni mercoledì mattina dalle 9.30 alle 11.30, frequenza 90.700 Mhz in zona MI-VA-CO nonchè in streaming su http://www.radiolupo.it. Ascolta qui e scarica da qui la registrazione audio del contributo.

Un'intervista, sempre a Rosario Marcianò e sul medesimo spinoso tema delle chemtrails, sarà ospitata su uno dei prossimi numeri di "X Times", la rivista diretta da Lavinia Pallotta e Pino Morelli. Ricordiamo che, all'interno del numero 26 di "X Times", è stato pubblicato un resoconto della manifestazione contro la geoingegneria e H.A.A.R.P., tenutasi a Roma il giorno sabato 20 novembre 2011. Nell'articolo, elaborato da Andrea della Ventura, che ringraziamo insieme con la redazione del mensile, sono menzionati Ivana Mannino, promotrice dell'iniziativa, Presidente del Comitato nazionale orientamento sulle scie chimiche, il professor Vittorio Iori di Cieliliberi e Rosario Marcianò di Tanker enemy.

A metà marzo dovrebbe essere in edicola “The Secret”, l'albo ideato da Giuseppe Di Bernardo, con tavole di Rosario Raho. Il numero 4 della pubblicazione dovrebbe intitolarsi "Cieli avvelenati": con la sceneggiatura di Francesco Matteuzzi ed i disegni di Massimiliano Bergamo, il numero sarà dedicato, come si evince dal pur provvisorio titolo, ad una storia imperniata sulle scie chimiche correlate alle profezie dei nativi americani Hopi circa i tempi finali.

Prosegue l'inserimento di ricerche riguardanti le scie tossiche e soggetti correlati per opera del fisico Corrado Penna: sono articoli fondamentali, basati su prove di differente tipologia, con cui vengono denunciate le attività di avvelenamento globale e la bieca disinformazione imperante sul tema.

L’amico e collaboratore Gianni Ginatta ci segnala che l’ultimo numero di "Saras Magazine", ottobre-dicembre 2010, riporta un articolo intitolato “La sindrome di Morgellons”. Una ricerca sulle scie chimiche apparirà prossimamente nella newsletter dell’Associazione Agribio (associazioni di agricoltori biodinamici), a cura del Presidente, Signor Ivo Bertaina.

Sorprende che il magazine “Infly”, pubblicato da Aeroporti di Roma, sia comparso un articolo intitolato “Le scie anomale”, a cura di Fabio Giovannini: sebbene il testo non sia una denuncia netta delle chemtrails, non propende neppure per tesi negazioniste. Lo si può leggere qui.

Nell'ultima puntata di "Mistero", andata in onda giovedì 3 febbraio 2011, la trasmissione di Italia 1, condotta da Raz Degan, Adriano Forgione, direttore del mensile "Fenix", all'interno della rubrica dedicata alle novità dal mondo, ha accennato alla geoingegneria attuata da una società statunitense, la Evergreen, collegandone le operazioni alle famigerate "chemtrails".

Con meticolosa tenacia studi e documenti concernenti le irrorazioni clandestine sono riportati, tra gli altri, all’interno dei seguenti blog: Freeskies, Soleattivo, Nonvotarechitiavvelena.






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Range finder: come si sono svolti i fatti

giovedì 3 febbraio 2011

Boati e voragini in Cadore: quali sono le vere cause?

Fra i numerosi articoli che, in questi ultimi tempi, riferiscono di assordanti deflagrazioni udite in varie regioni d'Italia, abbiamo scelto una cronaca in cui l'inquietante evento (probabilmente dovuto alla costruzione di basi sotterranee) è associato all'ancora più spaventevole comparsa di voragini nel terreno. Si tratta dei cosiddetti sinkholes, giganteschi buchi spesso dalla forma perfettamente circolare e dalle pareti lisce: sono baratri che, da un anno circa, si aprono all'improvviso nel terreno sia in zone urbane sia in aree rurali. Le spiegazioni ufficiali talora possono essere persuasive, ma a causa della notevole frequenza del fenomeno e per la stranezza delle caratteristiche, si potrebbe ventilare l'ipotesi che i fori siano causati da armi satellitari cui alcuni ricercatori attribuiscono - forse non a torto – anche i 'crop circles'.

Domegge. Non c’è solo il Fadalto ad avere il problema dei boati provenienti dalla terra: un fenomeno simile si verifica da tempo a Domegge. Più volte, tra il 1960 ed oggi, dal suolo sono arrivati dei forti boati. Non è stato facile trovare persone disposte a confermare queste voci, a Vallesella. Una di queste è Giovanni Fedon che abita vicino alle sponde del lago. «Sento spesso dei rumori sordi provenire dal lago, ma il più delle volte sono riconducibili alle lastre di ghiaccio che si rompono e cadono nell'acqua. Ho udito, però, altri rumori vicino al cimitero che si trova a metà strada tra Domegge e Vallesella. L'ultima volta che ho sentito un forte rumore, ero proprio in cimitero: era un rumore forte e secco che proveniva dal sottosuolo. Posso anche confermare che, a poca distanza dalla mia casa, tempo addietro, senza ragione, si è aperto un buco nel prato».

La nostra mini inchiesta si sposta verso Domegge, nelle vicinanze del campo sportivo, dove c'imbattiamo in Fulvio Pinazza, che conferma di aver udito dei boati e di aver visto delle voragini nel terreno: «I rumori che si sentono provenire dal sottosuolo e dal lago», spiega l'imprenditore ultraottantenne, «sono di due tipi, logicamente di origine diversa: il primo è collegato allo scioglimento del ghiaccio; tutto questo provoca dei forti rumori che si odono nelle aree tra Domegge e Vallesella più vicine al lago. Gli altri rumori, che si sentono ormai da molti anni, sono dei veri e propri boati che arrivano dal sottosuolo, accompagnati a volte dall'improvviso formarsi di buchi e voragini in mezzo ai prati. Non è certo rassicurante pensare di vivere su un territorio dove si verificano tali fenomeni».

Ma quale potrebbe essere la causa? A questa domanda cerca di rispondere Antonio Pinazza, che, insieme con Fulvio, sta compiendo la passeggiata giornaliera lungo la strada che collega il paese di Vallesella a Domegge: «Difficile rispondere, perché questo fenomeno è nato poco dopo la nascita del lago di Centro Cadore. Secondo quanto ho potuto capire, i boati potrebbero essere causati dalle gallerie sotterranee che si trovano nel sottosuolo tra Vallesella e Domegge, in modo particolare nella zona del campo sportivo. Queste gallerie sarebbero formate dall'acqua che corrode il terreno sottostante composto da gesso e marmorino, creando degli ampi tunnel che ogni tanto crollano, provocando forti rumori».

Del fenomeno è a conoscenza anche il sindaco, Lino Paolo Fedon, che comunque tende a rassicurare la popolazione: «Il problema dei boati è nato con il riempimento dell'invaso formato dalla diga di Sottocastello. Il Comune di Domegge è sempre stato molto attento a questi fenomeni, tanto che tempo fa sono stati eseguiti dei sondaggi che hanno chiarito la situazione. Sulla base dei rilievi, risulta che il territorio edificabile di tutto il comune è sicuro: unica eccezione è la zona dichiarata non edificabile nel momento dello spostamento a monte del paese. Anche per l'elaborazione del P.A.T., lo scorso anno, sono state eseguite delle perizie geologiche, che hanno confermato la non pericolosità del territorio».

Fonte: corrierealpi





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Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì 1 febbraio 2011

Scie chimiche e pubblicità

E’ arcinoto che attraverso i messaggi pubblicitari sono veicolate immagini di scie chimiche: si abituano gli spettatori a cieli opachi, sfregiati, a strisce, con inquadrature di scie tossiche. Panoramiche, campi lunghissimi e lunghi che squadrano paesaggi innaturali, tragicamente solcati da chemtrails di tutte le forme e dimensioni, sono uno degli ingredienti principali di moltissimi spot. Le nuove generazioni, avide di pubblicità, assorbono un po’ alla volta questi veleni in immagini, ma il pubblico in generale, subendo questo bombardamento iconico, si assuefa all’orrore, non distinguendo più tra la realtà chimica e la finzione altrettanto chimica.

La situazione è molto istruttiva ed induce a ragionare sulla vera funzione della pubblicità televisiva. Senza dubbio, essa è un aspetto dell’opulento mondo occidentale basato sul consumismo più sfrenato, in cui la perversa spirale “lavora, produci, consuma” alimenta sé stessa in un parossismo distruttivo ed autodistruttivo. I cittadini, trasformati in consumatori, sono solleticati con lenocini affinché acquistino merci inutili o dannose. E’ necessario che i prodotti presto scivolino nell’obsolescenza: questo invecchiamento colpisce la forma assai più dell’uso e della funzione. Mentre, infatti, la tecnologia civile si arresta o progredisce con estrema lentezza, l’immagine diventa tosto antiquata. Ad esempio, negli Stati Uniti, negli anni ‘50 del XX secolo, erano commercializzati sempre nuovi modelli di automobili: venivano aggiunte pinne sempre più filanti, le parti cromate erano valorizzate, la scocca abbellita con modanature, la linea diventava via via più aggressiva, dinamica: ciò consuonava con esigenze di vendita. Il mercato capitalista vive della concorrenza e della continua conquista di nuovi spazi su cui riversare le merci.

Ancora oggi, in una società post-capitalista, in cui il denaro pur importante, è ormai rimpiazzato da altri disvalori, in primis il dominio e la distruzione, la pubblicità è l’anima nera del commercio. Tuttavia si ha la netta impressione che il ruolo dei cosiddetti creativi sia ormai inquadrabile in un nuovo contesto. Riflettiamo. Il mercato nei vari settori (farmaceutico, agro-alimentare, finanziario, automobilistico, telefonico… ) è monopolizzato da poche società alleatesi attraverso processi di concentrazione: si pensi all’ambito bancario in cui una manciata di colossi detiene il controllo del credito e della finanza internazionale. Si deve quindi pensare che l’invasione dei contenuti pubblicitari obbedisca a leggi meramente economiche o non nasconde forse altri scopi? In verità gli spot televisivi, le fotografie di rotocalchi e quotidiani, i manifesti ed i cartelloni che formano la rutilante quinta delle nostre smorte città, creano un milieu, un ambiente di colori, forme, suoni, volti in cui sono immerse coscienze ipnotizzate. Comunicazioni subliminali, erotiche, luciferine, conteste di simboli distorti, adulano, con apparenze ammiccanti, milioni di persone che si ritrovano a ripetere slogan senza accorgersene, spinte non solo a dissanguarsi economicamente, ma a lasciarsi dissanguare da questo vampiro mediatico.

Così pare che il vero e finale scopo della pubblicità sia la colonizzazione dell’inconscio, l’espugnazione della roccaforte in cui si è rifugiato l’ultimo barlume di identità personale. In tale contesto si dispongono tutte le pubblicità che, in modo più o meno obliquo, introducono delle chemtrails.

Si può qui notare un cambiamento: mentre quattro o cinque anni or sono, le sequenze chimiche erano dissimulate, con il passare del tempo, i criminali fotogrammi sono stati messi in maggiore evidenza, sino all’attuale impudente ostentazione non solo di scie, ma addirittura di aerei della morte. Al culmine di questa orrida escalation si potrebbe collocare la sigla dell’osceno programma "Agorà", la trasmissione condotta dall’improbabile ed isterico Andrea Vianello. Non è, infine, una piramide di ascendenza egizia (è anche un compasso massonico), ma una figura evocante per l’inclinazione dei lati la costruzione che spicca sulla banconota da un dollaro… una sinistra somiglianza.





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