sabato 30 ottobre 2010

Gli Stati Uniti chiedono scusa per aver deliberatamente infettato i Guatemaltechi (articolo di Karen Stephenson)

Pubblichiamo un articolo che possiamo considerare l'ennesima palmare testimonianza, la prova incontrovertibile (se qualcuno abbisognasse ancora di prove) di come i governi, lungi dall'essere solleciti nei confronti dei cittadini, sono l'incarnazione della perfetta malvagità e del cinismo più bieco. Chi osa ancora oggi difendere o giustificare le istituzioni è un idiota o un criminale. Il testo della Stephenson è concluso da un paragrafo dedicato alle scie chimiche, nella fattispecie al recente documentario di Michael Murphy, "What's in the world are they spraying?"

La BBC News ha riferito che il governo statunitense ricorse ad un pretesto per infettare deliberatamente centinaia di persone in Guatemala con gonorrea e sifilide, con la scusa appunto di eseguire degli esami medici. Ciò avvenne circa sessant'anni fa. Le persone che furono infettate non diedero il loro consenso. La dottoressa Susan Reverby ha scoperto negli archivi dell'Università di Pittsburgh la sconvolgente notizia sulle scellerate azioni del governo statunitense.

Il libro della Reverby “Examining Tuskegee”, (pubblicato nel 2009), ha evidenziato i fatti occorsi quaranta anni fa, a metà del XX secolo, in merito ad un “progetto di ricerca” gestito dal servizio di sanità pubblica statunitense che diffuse tra centinaia di afro-americani la sifilide.

Quando la dottoressa ha compiuto la sua analisi storica su uno studio di ricerca medica in Guatemala tra il 1946 ed il 1948, è rimasta sgomenta per aver scoperto che il Dipartimento di stato, i Centri per il controllo delle malattie, i National Institutes of Health e la Casa bianca sono stati coinvolti. La scoperta della Reverby mostra che i ricercatori medici del governo U.S. infettarono deliberatamente quasi 700 persone in Guatemala con gonorrea e sifilide.

Alvaro Colom, Presidente del Guatemala, ha accusato di crimini contro l'umanità gli Stati Uniti per questi "esperimenti". BBC News segnala che il Presidente Barack Obama ha chiamato il Presidente Colom per scusarsi ed ha dichiarato che questo atto è contrario ai valori americani. Tuttavia le parole di Obama al Presidente guatemalteco contraddicono numerose notizie che sono emerse nel corso degli anni. Il 10 ottobre 2002, i giornalisti del Times, Chris Ayres e Michael Evans, hanno riferito di attività compiute nel Wiltshire con il sarin (il sarin è il più volatile degli agenti nervini, secondo il C.D.C.). Militari statunitensi e britannici impiegarono mortali armi chimiche che comprendevano la nebulizzazione di sarin e di VX su zone della campagna britannica negli anni '60 del XX secolo. Il Times ha riferito: "Le prove sono in documenti declassificati pubblicati questa settimana dal Pentagono".

Il 24 maggio 2002, CBS ha riferito che il Pentagono ha ammesso l'uso di armi chimiche, testate su navi della Marina negli anni '60. Il corrispondente della CBS News, Vince Gonzales, diffuse la notizia nel 2000. In due di queste operazioni, chiamate in codice Autumn cold e Copper Head, più di mille marinai statunitensi furono usati come cavie.

In quattro test nel Pacifico dal 1964 al 1968 furono impiegati sarin ed un altro gas nervino, noto come VX, ed una tossina biologica che provoca sintomi influenzali.

Che cosa stanno spargendo nel mondo?

In un'intervista a Suite101 del giorno 1 ottobre 2010, il produttore di documentari Michael J. Murphy ha commentato: "Senza dubbio ci sono centinaia, se non migliaia di casi documentati su istituzioni statunitensi che sono state coinvolte nell'avvelenamento della popolazione in ambiti sperimentali".

Murphy si è anche soffermato sulle chemtrails. "Quella dell'irrorazione chimica è una prassi comune da anni: gli aerei vengono usati per diffondere alluminio e bario su di noi e nel nostro ambiente. Sono sicuro che un giorno sarà affermato dalla propaganda governativa che le scie chimiche sono sparse per il nostro bene". Murphy si aspetta che, entro dieci o quindici anni, saranno scoperti inquietanti aspetti sulle scie chimiche.

Michael Murphy, Paul Wittenberger ed Edward Griffin hanno collaborano per circa un anno per produrre What’s in the world are they spraying? Il documentario debutta quest’anno.


Fonti: suite101 BBC News Times Online





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Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 27 ottobre 2010

Pioggia di polimeri

Nella stagione autunnale le operazioni aeree che prevedono il rilascio di polimeri si intensificano, poiché è il periodo dell’aratura e della semina. I filamenti, che fungono da vettori, infatti, sparsi nella biosfera, ricadendo al suolo, vengono incorporati nel terreno e nelle radici delle piante, con le disastrose conseguenze che si possono facilmente immaginare sui prodotti agricoli e sugli esseri viventi che se ne nutrono.

Come molti altri cittadini, Maria Grazia Campus, a Macomer, comune in provincia di Nuoro, ha fotografato il 6 ottobre scorso, tele artificiali, in seguito al passaggio di velivoli chimici. Questi fili polimerici, appicicatisi ed impigliatisi in ogni dove, non sono ragnatele secrete da Aracnidi. Ciò è stato dimostrato, in Italia, dal biologo Giorgio Pattera: la composizione dei polimeri "aerei" è diversa dalle ragnatele, non essendo formati da proteine.

E’ stata inventata e diffusa una leggenda metropolitana dal corifeo del C.I.C.A.P. e negazionista incallito, Simone Angioni, secondo cui fantomatici ragni migratori sarebbero all’origine del fenomeno. Questi ipotetici ragni, che non sono mai stati né visti né catturati, semplicemente non esistono: è l’ennesima fandonia propalata dalla coorte dei disinformatori. Tra l'altro i polimeri di ricaduta si possono osservare in tutti i mesi dell'anno.

In un disperato tentativo di nascondere la verità, alcuni occultatori, pur impegnati a smentire con ogni strumento mistificatorio, le manifestazioni ufologiche, hanno affermato che le fibre coincidono con la cosiddetta bambagia silicea, caduta al suolo occasionalmente in concomitanza con avvistamenti di oggetti volanti non identificati. E’ un’altra versione di copertura.

La realtà è molto diversa: le fibre, cadute sotto forma di spaventose e copiose piogge tra agosto e novembre, sono tenacissime, resistenti al fuoco ed alla torsione e, pur essendo di origine artificiale, sono biocompatibili. Sono filamenti progettati e creati in laboratori militari, i cui usi sono legati a fini sinistri, sempre in ambito strategico.

Ribadiamo che è sconsigliato toccare queste fibre: in caso si intenda raccoglierle per inviarle a laboratori, affinché se ne esegua l’analisi, è necessario indossare dei guanti ed evitare comunque il contatto con parti scoperte del corpo.

Filamenti polimerici sono stati reperiti nei malati di Morgellons.






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Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 25 ottobre 2010

Morgellons: intervista alla Dottoressa Hildegarde Staninger

Pubblichiamo la traduzione di un'intervista [ LINK ] rilasciata dalla tossicologa californiana, Hildegarde Staninger, all'emittente Out of there TV. Si tratta di un documento di eccezionale valore in cui la Staninger correla il Morgellons alle scie chimiche ed alle strutture nanotecnologiche, evidenziando cause e sintomi della malattia, senza trascurare alcuni consigli per prevenire questa terribile affezione.


TRASCRIZIONE

- Benvenuti ad un'altra edizione di Out there TV! Certamente non come il tipico TG in prima serata!

- Salute a tutti! Grazie per essere con noi. Un'incredibile storia stasera. E’ nostra ospite per la prima volta la dottoressa Hildegarde Staninger.

- E lei ci parlerà del morbo di Morgellons, essendo tra i principali ricercatori su questa sindrome.

- Hildegarde Staninger è una dottoressa di medicina integrata ed uno dei più insigni ricercatori nel campo della tossicologia industriale.

- E non solo, la Staninger è una dei pochi scienziati che sta attivamente studiando la malattia conosciuta come sindrome di Morgellons. Stasera ci fa compagnia con alcune scoperte veramente incredibili!

- Benvenuta, dr. Staninger.

Grazie tante per avermi chiamato nella vostra trasmissione.

- Questo è qualcosa di nuovo per la maggior parte dei nostri spettatori. Perciò ci spieghi che cos'è esattamente il problema della sindrome di Morgellons.

Il problema con il Morgellons, cioè questa malattia è che troviamo gli stessi sintomi con tutte le persone affette. Hanno delle fibre che crescono dai loro corpi e queste fibre bruciano a una temperatura di 1400 gradi F o più. Le fibre sono di colore nero, blu o rosse o anche bianche. I malati perdono capelli i quali vengono sostituiti con questi pseudo-capelli, soffrono di affaticamento cronico ed una serie di lesioni ricoperte con una pelle falsa. Qualcuno li chiama calici, dove queste fibre ed altri materiali si accumulano sotto la pelle.

- Dottoressa, stiamo proprio mostrando delle foto della cosa che ha menzionato. Questa cosa è raccapricciante: sembra cosi aliena sul corpo umano.

Ed è un vero invasore straniero, cioè qualcosa che viene introdotto nel corpo e non viene riconosciuto dall'organismo. Attacca i meccanismi di difesa della vittima. E in questo caso i materiali sono stati identificati alla fine degli studi condotti nell'ambito del progetto FMM. Abbiamo scoperto che il materiale è composto da una doppia composizione di poliestere con altre miscele organiche. Fondamentalmente è simile a due cannucce di plastica con una testa di silicio.

- Sul suo sito Internet c'e qualcosa chiamato ''testa dorata''. Di che cosa si tratta?

La testa dorata è stata identificata subito all’inizio delle ricerche. Abbiamo lavorato passo per passo. Lasciatemi soltanto spiegare che cosa erano questi passi. Nella prima batteria di test, usando i metodi di patologia tossicologica, condotta da me ed un mio collega, il dr. Rahim Karjoo, abbiamo identificato la natura fisica dei campioni che ci ha mandato un cittadino colpito dalla sindrome di Morgellons, tramite l'ospedale del New Hampshire. Questi campioni hanno mostrato la presenza di silicio e cristalli di silicio. Questo era nella prima fase. La seconda fase ha mostrato un’elevata densità di fibre di polietilene e la presenza di altri composti. La terza fase comprendeva la combinazione di circa 24 esemplari che ci sono stati mandati da tutte le parti del mondo e la comparazione con esemplari residui di scie chimiche mandateci dal Texas. Aggiunti gli esemplari di due pazienti affetti da Morgellons sotto la mia cura e la cura del Dr Spencer, abbiamo trovato che combaciano con gli esemplari dei residui di scie chimiche mandateci dal Texas. Di queste due persone una viveva a Point Hill e l'altra a Long Beach.

- Questo che stiamo vedendo è sulle vostre pagine Internet. Sono dei campioni di residui di scie chimiche. Come sono arrivati a lei? Come sembravano a prima vista?

Sembrava come zucchero candito, come zucchero candito bianco in un sacchetto di plastica. E c'era un ramoscello attaccato, perché la persona che ha prelevato l'esemplare lo ha visto cadere dal cielo avendo l'accortezza di prenderlo, datarlo e metterlo in contenitori appropriati.

- Avete avuto una paziente di nome Lily e stiamo mostrando una fotografia di una fibra prelevata dalla sua pelle. E questa è della stessa composizione come la fibra dalla scia chimica che abbiamo visto prima.

Sì. Soltanto che va in fasi. Vedrete analisi chimiche svolte con scansione microscopica, tecniche svolte da laboratori Landau e MIT a Woodhall ed un altro nostro laboratorio Applied Consumer Services. La cosa importante è che come questo materiale invecchia compaiono altri composti. Questi composti si sono dimostrati come metalli: infatti sono metalli di transizione che creano una loro batteria. I composti usano le cellule per fare una loro pila, avendo il silicio o del gel tra una cellula e l'altra che riescono a soffocare o contenere la cellula. Ognuno dei pazienti che il Dr Spencer ed io abbiamo visitato hanno questo capello che è uno pseudo-capello rispetto ad un vero capello -- perché non hanno un nucleo. I capelli umani hanno un nucleo. Possono mettere il loro dito vicino ad uno di questi pseudo-capelli, senza neanche toccarlo a solo un paio di millimetri di distanza e il capello comincia a ruotare. Questo significa che c'e qualche tipo di carica elettrica nel loro corpo. Abbiamo misurato... Una compagnia ha portato un nuovo congegno, EFC dalla Corea. Abbiamo preso esemplari di urina e la conduttività è molto elevata in un essere umano, se si trova vicino a uno di questi. Quando si usa un prodotto chiamato Exelosphere, costruito da Dearborn Technologies, possono andare in alto fino a livello tre di conduttività che è estremamente elevato.

- Dottoressa, dobbiamo prendere una pausa per la pubblicità. Questo è qualcosa come uscito da un film di fantascienza degli anni '50. Il nostro ospite -- la Dr Staninger parla di Morgellons e di scie chimiche. Torniamo tra poco...

- Salve, dottoressa... Prima della pausa stavamo parlando di conduttività elettrica. Dovremmo magari vedere se abbiamo capito chiaramente l'argomento. Queste fibre allora in qualche modo hanno una carica elettrica?

No, no. Arrivano in nano-particelle. Non siamo neanche arrivati a quel punto della storia. Queste particelle creano come uno schieramento. Intendo che formano linee e si collegano. Potete vederle nelle prime fotografie, le fotografie del silicio. Queste particelle si collegano e creano una fibra.

- Non credo che abbiamo una fotografia di questo.

Ok, allora farò io un breve sommario. Quello che dicevo prima circa i metalli di transizione e la conduttività. I metalli di transizione sono metalli che creano una carica elettrica, quali ferro, zolfo e fosforo e cosi via. Però in questi pazienti ci sono alti livelli di metalli di transizione. E che cosa succede? Ci sono delle nano-particelle che si collegano in uno nano-schieramento che prende un tipo di forma, spesso in linea retta. E cosi si creano le fibre. E nelle prime fotografie riprese dal Dr Karjoo si può vedere l’associazione tra le particelle che si collegano.

- Dottoressa, questa è forse una domanda ridicola, però l'analisi chimica di queste fibre ha rivelato un’origine terrestre o extra-terrestre?

No, quello che ho scoperto è terrestre, nel senso che quando queste nano-particelle arrivano nel corpo come ''polvere intelligente'' (smartdust) o solo particelle. Quello che succede è che esiste una specie di nano-particella chiamata ''nano-assembler'' -- nano-assemblatore. Questa usa i materiali del corpo per assemblare la sua rete di fibre.



L'INVASIONE DELLE NANO-MACCHINE

Quello che succede è che esiste una specie di nano-particella chiamata ''nano-assembler'' -- nano-assemblatore. Questa usa i materiali del corpo per assemblare la sua rete di fibre. Ho fatto una comparazione, abbiamo avuto un esemplare di un meteorite, credo sia originario di Marte. La composizione del meteorite non combaciava con la composizione delle fibre. Teoreticamente se qualcuno con il morbo di Morgellons toccasse il meteorite passerebbe il Morgellons al medesimo, il nano-schieramento di fibre userebbe il materiale del meteorite con cui farebbe associazione.

- Allora è come una sorta di parassita.

Sì, ma soltanto se lo definite un parassita creato dall’uomo. Abbiamo mandato le prime fotografie ed esemplari al presidente dell’Associazione americana di parassitologia. Lui ci ha risposto dicendo che:

Uno -- non è un parassita,

Due -- non sono cellule eucariote,

Tre -- non è biologico

Quattro -- è stato creato artificialmente.

- E allora che cos'e veramente?
- Creato dall'uomo, però non e un parassita...

Se guardate i risultati che abbiamo ricevuto dalla MIT e dai laboratori Landau e potete immaginare - io vivo nell’area di Los Angeles dov'e c'e un famosa bevanda coreana fatta con la è tapioca, in ogni caso hanno lunghe cannucce -- mettete una cannuccia assieme ad un'altra e avete la composizione di poliestere. Poi mettete soltanto una testa di silicio all’estremità ed è quello di cui stiamo parlando. Tutte quelle fibre che sono state identificate e che noi abbiamo chiamato 'fibre' -- quando abbiamo fatto la scansione con il microscopio elettronico ed il Roman-test che era micro-Roman cioè tra 1 e 20 nano-metri, si sono dimostrate come poliestere in due parti.

- Allora questo deve essere stato creato dall’uomo.

Deve esserlo, perché hanno una forma uniforme, uno schieramento uniforme ed uno schema uniforme. Un'altra cosa - che è un informazione nuova -- il Dr Karjoo ha avuto recentemente un paziente il quale aveva fibre che crescevano dalla guancia e le ha isolate. Ha isolato come un filo con granuli dentro -- che erano cristalli di poliestere molto simili a cristalli di poliestere liquido -- cosa che conferma il poliestere che noi abbiamo trovato.

- Questa cosa, dottoressa, è che queste fibre si attaccano e crescono nella pelle umana?

- Crescono nella pelle umana, però nel senso che arrivano dall’interno per uscire all’esterno. Da molti colloqui che ho svolto con i pazienti e osservandolo di persona, concludiamo che un cristallo di silicio si deve trasformare in un massa gelatinosa e per fare questo deve avere un’acidità cioè PH di 10, 11. Gli unici organi che hanno questo PH sono il tratto intestinale ed i reni, il che significa che questi materiali devono andare dentro il corpo umano e crescere lì per poi migrare verso l’esterno.

- Accidenti, questo e veramente sci-fi!

E allora quello che vediamo al di fuori sulle persone affette è che questo materiale sta letteralmente squarciando la loro pelle ed i tessuti ed è quello che sentono. Se aveste un po’ di lana d'acciaio o un pezzetto di legno sotto la vostra pelle, vi drebbe fastidio, finché non fosse rimosso. Allora, se avete qualcosa di simile sparso sotto la vostra pelle, piccoli granuli - è molto disturbante.

- Dottoressa, è forse per questo motivo che molte vittime di Morgellons dicono di sentire come piccoli insetti microscopici che strisciano sotto la loro pelle. Una signora, Vera Gallagher in California, ha preso un coltello, cercando di tagliarsi per rimuovere quello che pensava fosse un insetto sotto la sua pelle.



Non conosco questa persona, però spiega come stanno molte persone che sentono questo effetto. Questo materiale, nano-materiale ha la caratteristica di “migrare” dagli organi con l'alto PH, dove si trasforma in gel, verso il sistema nervoso periferico, che si trova sotto la pelle. Attacca i micro-nervi, così sentite proprio tutto.

- Povere queste persone! E loro hanno sintomi veri, si grattano la pelle...

Sono sintomi veri! Permettetemi di interrompervi. Noi abbiamo un questionario che usiamo io ed il Dr Spencer. Ci sono 167 sintomi! E quando ci viene un paziente magari gli mancano soltanto 3 di questi sintomi. Tutti i pazienti che abbiamo visitato hanno praticamente tutti i sintomi di continuo.

- E se vanno da qualche altra parte, queste povere persone e molti altri che guardano questo stasera o magari hanno anche dei sintomi -- se vanno da un dottore qualsiasi -- che cosa succede loro?

Molti di loro ricevono una diagnosi sbagliata o la risposta che è tutto nella loro testa ed altri vengono trattati come se avessero una parassitosi. Qualche volta questi medicamenti funzionano con alcuni o sembra che funzionino. E’ perché questi farmaci sono fatti con altri metalli con cariche valenti che interagiscono con quei metalli di transizione.

- Allora...

Così fermano il processo e sembra che il problema sia svanito, però alla fine ritorna perché nessuno ha fermato quello che io chiamo l'assemblatore né è stato snidato da dove questo si è insediato, continuando la costruzione.

- Quando dite ''assemblatore'' sembra come un robot o qualcosa del genere. Questo è forse un buon punto per prendere una pausa...

Beh, il termine corretto nella letteratura è nano-robot.

- Perfetto, prima della pausa pubblicitaria. Quando ritorniamo spiegherete ai nostri spettatori esattamente che cosa intende. Fermi tutti, la Dr Hildegarde Staninger ritornerà presto.

- Ok, prima di ritornare alla questione dei nano-robot, il nostro co-produttore ha posto una domanda. Siete forse al corrente di bimbi nati con questa condizione?

Io non ho lavorato direttamente con neonati, però so che ci sono stati casi di bambini che sono nati con questa sindrome. Me lo ha riferito Shoshanna Allison, la mia collaboratrice addetta alla la raccolta di tutte le informazioni.

- Che tragedia! Potete immaginarlo, un neonato che soffre di una cosa così.
- Hai qualcosa qua sulla tua guancia.
- Smettila! Allora, diteci qualcosa di questi nano-robot.

I nano-robot possono essere, come in questo caso, più come materiali chimici con una funzione specifica. I nano-robot vanno sempre in un'area designata, creati per andare là e svolgere soltanto una o più funzioni. In questo caso questa è la creazione di una rete molto simile ad una rete di fibre ottiche -- però dentro il corpo umano.

- Ok, abbiamo fibre ottiche e prima aveva detto qualcosa sul silicio. Allora c'e qualche relazione, per esempio, con persone che hanno impianti a base di silicio? Potrebbe una cosa così avere qualche peso in questo caso?

Sì, perché questo potrebbe essere un diretto medium per la crescita. Però non abbiamo lavorato con nessuno che aveva impiantati di silicio o altra protesi a base di silicio.

- Allora, deve essere arrivato dall'ambiente. Sappiamo di un caso dove avete fatto il collegamento con le scie chimiche.

- Io lo sapevo che c'era un collegamento...

Ci sono due casi. Quello dal Texas e quello di Lilly.

- E Lilly. Ok, però, ci sono scie chimiche da tutte le parti costantemente.

Esatto. E possono contenere delle altre sostanze chimiche, però c'e una chiave. Io la chiamo “polvere intelligente” (smartdust). La polvere intelligente è una particella molto, molto piccola di nano-grandezza che ha una funzione specifica. Se guardate in certe condizioni di luce, essa appare come un luccichio, non è normale pulviscolo. E’ particolarmente differente dalla normale polvere che trovate in casa. E’ polvere intelligente.

- E questo sarebbe in aree, come...

- Abbiamo visto questa polvere. Lo sa, dottoressa, io ho uno di quei grandi riflettori. E se andate di notte fuori e lo puntate verso il cielo è incredibile tutto quello che si trova nell’aria. E’ disgustoso.



Esattamente! E se vedete questo luccichio state guardando la polvere creata artificialmente all’opposto della normale polvere che non riflette la luce.

E adesso veniamo alla cosiddetta "teoria della cospirazione". Se la sindrome di Morgellons è collegata con le scie chimiche e viene dalle irrorazioni aeree, c'e forse un grande piano per introdurre questa cosa negli esseri umani?

Non so se questo sia un piano, però posso dire che siamo tutti stati esposti, tutti gli animali, tutte le forme viventi di questo pianeta. A questo punto è solo questione della nostra genetica individuale e con che cosa siamo stati avvelenati chimicamente, nel senso se lavoriamo nell’industria o se viviamo in aree contaminate -- che alla fine permette a questa malattia di manifestarsi prima o dopo.

- Visto che voi lavorate con questo, probabilmente dovete essere molto attenti. E questo qualcosa che potrebbe scavare dentro di noi è contagioso?

Io non lo considero contagioso, perché ho notato che deve avere una specifica composizione chimica. Vi do un esempio. Nei casi dove ci sono le lesioni e lo scolorimento della pelle c'e molta porfiria nel corpo dei pazienti. Io praticamente so che è una macchina creata dall’uomo.

- Allora non è molto probabile che si trasmetta da persona a persona.

La ragione perché sembra che qualcuno si è ammalato dopo essere stato, diciamo, esposto ad altri ammalati è perché anche quella persona è stata sotto l'influenza degli stessi compositi chimici che poi servono come materiale di costruzione per gli assemblatori.

- Abbiamo capito.
- Non mi importa se è contagioso. Abbiamo questa fotografia qui. Anche se fosse mia madre ed avesse questo sulle sue labbra -- io non le andrei vicino.

Si, è una situazione veramente difficile. E poi c'e la tecnologia con questi cristalli liquidi, nel senso che questi cristalli hanno differenti DNA, come ho dichiarato nei miei primi lavori ed in altre trasmissioni. Altri scienziati non hanno scoperto questo e allora lo chiamano parassita, perché non hanno mai trovato l'intera cosa, cioè un intero organismo.

- Cosi lo paragonano ad un parassita?

Esattamente. Però io vorrei vedere qualcuno di loro fare un’analisi del DNA.

- Certamente.
- Dottoressa...

Noi abbiamo fatto analisi, però solo quella chimica.

- Cosa fa il CDC (Centro per il Controllo di Malattie) su questo argomento?

Onestamente non lo so. So che agli inizi, in ottobre, settembre 2006, avrebbero dovuto condurre degli studi in California. Poi hanno deciso di tornare a compierli ad Atlanta e poi in Texas, ma non ho mai appreso che abbiano fatto qualcosa.

- Dottoressa, qual è la vostra stima sul numero di persone affette solo negli Stati Uniti?

All’inizio dell'anno le statistiche ci dicono che ci sono più di 60.000 negli Stati Uniti e 100.000 in tutto il mondo. Il tasso di espansione è di 1.000 persone al giorno sul piano globale.

- Allora, ha detto 60.000 negli Stati Uniti. C'e forse una parte del paese che sembra essere più colpito?

Il 26% si trova nel sud della California, gli altri casi sono in Texas ed in Florida, però si sta espandendo. Ci sono specifiche città che hanno un numero elevato di casi.

- Un nostro esperto di scie chimiche in Los Angeles dice che le irrorazioni là sono proprio diventate fuori controllo. E' incredibile... Dobbiamo fare una pausa.

- Sì, dobbiamo prendere una piccola pausa. Però, quando torniamo, vediamo se possiamo dire alla gente qualcosa per prevenire questa terribile malattia.

- Ok, abbiamo un'altra domanda dalla sala di regia e penso questa sia una buona domanda. Queste fibre o nano-robots, che in qualche modo stanno cadendo dal cielo, è possibile che entrino nelle piante? C'e qualche prova che quando mangiamo qualcosa sulla quale sono cadute queste particelle possiamo essere contagiati?

Sì, ci sono prove sin dall'inizio da piante, animali -- anche cibo marino. E’ una cosa globale. Per esempio, quando li vedete nelle fotografie con quel tipico apice a forma di uncino, è molto facile vederli su altre forme di vita.

- Dottoressa, mi viene sempre più di grattarmi, stasera. Questa è forse una domanda un po’ strana, però a quale temperatura si dissolvono le fibre che crescono dalla pelle?

Nessuna si è dissolta. Le abbiamo messe ad una temperatura minima di 600 gradi Farenheit (315 C) fino ad una temperatura massima di 1.400 gradi farenheit (760 C). A queste temperature si sono portati i nostri esperimenti.

- E non si dissolvono?

Non si dissolvono -- si lacerano, però rimangono in un pezzo. Una di loro si è solamente frantumata e da quella abbiamo la testa dorata. La fibra bruciata a 1.400 gradi Farenheit, si è spezzata, mostrando una testa dorata.

- Abbiamo queste cose che cadono dal cielo, avete scoperto che sono nel nostro cibo. Come possiamo, cioè dobbiamo magari rinforzare il sistema immunitario?

Questa cosa che abbiamo trovato non stimola mai il sistema immunitario, perché è microscopico. Se il sistema non lo identifica, non può mandare i suoi ''soldati'' per combatterlo. Allora quello che dovete fare è principalmente tenere il vostro corpo in buona salute e mangiare cose che fanno bene al vostro sistema digestivo, perché sappiamo che è la che si formano i primi organismi.

- Se manteniamo il sistema digestivo in forma, allora l'organismo non ha la possibilità di crescere.

Assemblarsi!

- Assemblarsi. Sì.
- Esattamente.

E questo vale per ogni materiale chimico. Il 35% al minimo si assorbe dal sistema digestivo.

- Allora manteniamo il nostro sistema digestivo in buona salute. Dottoressa, dobbiamo salutarla. La ringraziamo.

Io ringrazio voi per avermi chiamata.

- Quando ha qualche novità, ce lo faccia sapere e la chiameremo di nuovo in trasmissione.

Sì, perché stiamo lavorando su alcune contro-misure e c'e speranza. Buona serata.

- Grazie... Beh, se questo non vi ha dato i brividi non so che cosa potrebe darveli.

- Incredibile. Lo sapevo che c'era un collegamento tra le scie chimiche ed il Morgellons -- e finalmente uno dei più importanti tossicologi lo ha provato! Buona notte a tutti e ricordate -- la verità e là fuori.



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sabato 23 ottobre 2010

La clamorosa protesta di una donna irlandese contro le scie chimiche

Pubblichiamo un'importante notizia relativa ad una cittadina irlandese che, da tempo, protesta contro le micidiali operazioni chimico-biologiche sopra Kildare, Irlanda. Questa donna coraggiosa ha visto dei grossi elicotteri neri diffondere veleni sulla città: i militari, al fine di intossicare gli esseri viventi, non usano solo gli aeroplani, ma pure gli elicotteri. Sosteniamo la cittadina irlandese, anche se siamo certi che i governi di tutto il mondo ignorano le sacrosante rivendicazioni dei popoli, usi, come sono, a calpestare i diritti umani.

Breda Murphy ha vissuto nella città di Kildare per gran parte della sua vita. Così quando il 14 di giugno di quest'anno (2010, n.d.t.) è stato attuato un programma intensivo di irrorazione aerea su Kildare, lo ha notato quasi immediatamente. Ha scorto anche degli elicotteri neri mentre diffondevano sostanze tossiche. La Murphy e molti dei suoi concittadini, pochi giorni dopo l'inizio dell'irrorazione, hanno principiato a subire gravi effetti negativi: epistassi, emicranie e gravi affezioni delle vie respiratorie.

Breda stessa ha accusato forti mal di testa, affanno ed un aumento della temperatura corporea. Un lato del viso le si è ingrossato; gli occhi le si sono gonfiati. La donna è stata costretta a consultare un medico che le ha diagnosticata la pressione sanguigna elevata ed infezioni delle vie respiratorie superiori e dei seni paranasali. Breda ha trascorso una penosa estate trincerata in casa, uscendo solo nei casi assolutamente necessari. Nelle ultime settimane, è ricominciata l'irrorazione su Kildare. Breda ed i suoi vicini ancora una volta vivono nella paura per la loro salute.

Breda ha chiesto che il governo interrompa immediatamente l'irrorazione di Kildare e delle altre zone del paese costantemente sotto attacco. L'aerosol clandestino costituisce una grave violazione dei diritti umani fondamentali!

Breda Murphy è disponibile per interviste e può essere contattata ai seguenti recapiti:

telefono 00353 (0) 85 106 87 42 (Breda)
e-mail: maud.brownatyahoo.co.uk (Maud)


Fonti:
prisonplanet tankerenemy






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giovedì 21 ottobre 2010

I parchi oggi

L'uomo ha sovvertito ampiamente la natura, mettendo a coltura la terra e ricavandone campi e prati, giardini e parchi. In questo modo, nel corso dei secoli, l'aspetto originario delle aree bucoliche e silvestri è cambiato e, con esso, la composizione del mondo vegetale ed animale. Numerose piante selvatiche sono scomparse, altre si sono adattate alle mutate condizioni, altre ancora sono arrivate dalle steppe dell’Europa orientale e dall'America. Molte di esse si sono insediate come erbe "infestanti" nei campi di cereali, sui viottoli, al margine delle strade, tra le macerie, in mezzo alle siepi, lungo gli steccati e sui muri. Anche molti animali albergano nelle vicinanze degli stanziamenti umani: alcune specie dell'avifauna sono di casa nei parchi urbani e nei giardini. Passeri, rondoni, cicogne, taccole e gufi nidificano nelle case, sui tetti o sui comignoli; cinciallegre, merli, fringuelli, pettirossi, cardellini e molti altri passeriformi vivono tra i cespugli e gli alberi delle aree verdi all'interno delle città. Vivono o vivevano?

I sensi ottusi e l'ovattata indifferenza in cui siamo sprofondati ci impediscono di notare come i parchi ed i verzieri, piccole oasi di verde nel grigio deserto delle città, abbiano subìto una metamorfosi in questi ultimi anni: la flora, bene o male, sembra, per ora, resistere, ma i volatili che riempivano l'aria di canti, dove sono finiti? Un tempo non era difficile intravedere, tra le fronde delle piante, qualche capinera o un fiorrancino o un pettirosso dalla vivace livrea. Talora si udiva il cinguettio di un verzellino o di un ciuffolotto scarlatto. Gli stessi merli ed i passeri domestici sono sempre più rari, mentre è un caso del tutto eccezionale imbattersi in una calandrella o in un rigogolo dal bel piumaggio giallo dorato.

Al sorgere del sole o al tramonto, il chiassoso concerto dei passeriformi si è affiochito in uno sparuto e flebile bisbiglio o, peggio, si è spento in un silenzio spettrale. Un po' alla volta, ma in modo irreversibile, le irrorazioni clandestine, principale causa della moria che ha colpito pipistrelli, imenotteri, coleotteri, piccoli mammiferi, anfibi... hanno provocato pure lo sterminio dell'avifauna, privata del suo nutrimento, costituito da piccoli insetti, vermi, semi, frutti. Un tempo, dopo un acquazzone, si vedevano frotte di merli che beccavano i lombrichi spinti sulla superficie della terra dalla pioggia scrosciante. Oggi dopo sporchi piovaschi, i giardini sono ancora più squallidi e muti.

Tutto ciò è avvenuto tra l'incuranza di molti fra noi: le madri con i loro figli si recano nei giardinetti per attaccarsi al cellulare, mentre i pargoli si arrampicano su strutture ludiche di plastica e di ferro o scorrazzano tra aiuole soffocate dal cemento.

Non bisogna, però, lamentarsi: le zone verdi sono, oggigiorno, aree wi-fi. Ci collegheremo alla Rete, immersi in un ambiente elettromagnetico particolarmente salubre: la tecnologia è il futuro, la tecnologia è la nostra salvezza.





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Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì 19 ottobre 2010

L’invasione delle nano-particelle (articolo di Maria Paola Gianni)

Pubblichiamo un articolo tratto dal quotidiano "Il Giornale". L'autrice dedica il pezzo ai rischi connessi ai nano-materiali nell'ambito degli ambienti di lavoro. Le nano-particelle sono micidiali per gli esseri viventi, perché, oltrepassata ogni difesa dell'organismo, si insediano soprattutto nell'encefalo, causando malattie anche gravi. Purtroppo i toni rassicuranti del testo non convincono per nulla sia perché non è certo sufficiente qualche grida manzoniana per difendere la salute sia poiché il nano-particolato non è circoscritto solo ad alcuni stabilimenti e laboratori: le chemtrails, infatti, sono mortali miscele di veleni sotto forma di nano-strutture e nano-composti. L’invasione correlata alle scie chimiche, infatti, è quotidiana e planetaria: ecco perché le malattie provocate da nano-particelle sono in spaventoso aumento fra tutta la popolazione e non solo tra reduci, tecnici ed operai.

Piccoli, piccolissimi, praticamente invisibili ad occhio nudo, ma penetranti. Rappresentano "il pulviscolo del Terzo millennio". Sono i "nano-materiali". Formano uno sciame di microparticelle, frutto delle nuove produzioni sempre più tecnologiche. Ci sono, ma non si vedono. Eppure ci penetrano, lentamente, mentre ancora non sappiamo che cosa ci faranno. Basti pensare all'incredibile impatto che produrranno sull'economia mondiale questi piccoli intrusi, sconosciuti forse, quanto nocivi. Ebbene, entro il 2015, saranno 10 milioni i lavoratori esposti alle nanoparticelle, la cui tossicità è tutta da verificare.

A lanciare l'allarme sulle nanotecnologie è stata l'ottava edizione della conferenza internazionale Ioha su salute, sicurezza ambientale e lavoro, organizzata dall'A.I.D.I.I. (Associazione italiana degli igienisti industriali) con I.N.A.I.L. ed I.S.P.E.S.L., in programma a Roma dal 28 settembre al 2 ottobre, all'Università Urbaniana. E' stata una cinque-giorni che ha riunito più di 1.000 scienziati da 50 paesi del mondo, compresi Cina ed Iran, rappresentando un primato internazionale ed un'eccellenza italiana (sic).

In pratica, dopo il boom della microfibra, è la volta dei nano-materiali. Si progettano nuovi farmaci e chemioterapici, materiali termici, vernici, pneumatici, innovative forme di energie e tanto altro. Ma c'è un rovescio della medaglia. Come spiega Sergio Iavicoli, direttore del Dipartimento di Medicina del Lavoro dell'I.S.P.E.S.L., «i nuovi cicli tecnologici causeranno anche nuove esposizioni dei lavoratori impegnati nelle produzioni». Non a caso, il 2009 è stato un anno record per le malattie professionali in Italia, con più di 34mila denunce. Un dato I.N.A.I.L. che fa riflettere. Secondo l'ingegner Michele Casciani, presidente A.I.D.I.I. ed organizzatore della cinque-giorni, «troppo spesso ci si preoccupa del numero degli infortuni, trascurando le malattie professionali, che sono in aumento proprio perché esposte a nuove insidie nei sistemi di lavoro e produzione, come le nanotecnologie. Per fortuna (sic) l'Italia ed i nostri ricercatori sono all'avanguardia in campo internazionale sui temi dell'ambiente e della salute e la nostra conferenza lo ha testimoniato ampiamente». Per gli esperti intervenuti alla cinque-giorni, il 30% delle denunce di malattie professionali riguarda le ipoacusie e le patologie causate da amianto e silicio. Non mancano le nuove patologie muscolo-scheletriche e quelle legate allo stress.

Un altro dato allarmante è costituito da uno studio sull'inquinamento acustico secondo il quale il rumore urbano, associato ad aeroporti o al traffico delle auto, fa aumentare la pressione sanguigna, le malattie cardiovascolari ed il rischio d'infarto. Per dirimere questa guerra tra ambientalisti e fautori della tecnologia presto sarà pronto un decreto ministeriale per censire le aziende che usano nanostrutture sul territorio nazionale.

C'è da confidare nella norma sulle responsabilità sociale delle imprese, la Iso 26000, che ha raccolto il più ampio consenso internazionale degli scienziati intervenuti alla cinque-giorni e che fornirà alle organizzazioni pubbliche e private una guida armonizzata ed universalmente applicabile alle pratiche di responsabilità sociale. Una garanzia in più per tutti i lavoratori.(sic)


Fonte: Il Giornale




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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 17 ottobre 2010

Vecchi e nuovi negazionisti dell'olocausto

Ai negazionisti ufficiali abbiamo dedicato vari articoli. E' necessario quindi, dopo aver denunciato le loro immonde strategie, cominciare a snidare ad uno ad uno i disinformatori mascherati, quelli che si ergono a difensori della libertà, della salute e dell'ambiente, spesso con i loro siti ed articoli ammiccanti. Abbiamo già colto in flagrante il direttore di di Nexus Italia, il suo stretto collaboratore Andrea Rampado ed il direttore di Nexus France che hanno usato la "prestigiosa" rivista come cavallo di Troia. Se gli occultatori palesi sono moltissimi, il numero di quelli nascosti non è inferiore: sembra quindi impresa ardua scovarli tutti. Non è così, poiché precise spie linguistiche li tradiscono: il linguaggio è simile alle impronte digitali o al D.N.A. Questo loro idioletto poi si innesta ad "argomenti" tipici e topici.

In primo luogo, per mettere alla berlina e ghettizzare i ricercatori indipendenti, i negazionisti camuffati ricorrono a termini ed espressioni peculiari della banda capeggiata da Paolo Attivissimo: "paranoia", "ossessione", "delirio", “follia”… Sono diciture e vocaboli incastrati nei discorsi inconfondibili di coloro che tendono a ridimensionare: il ridimensionamento è il preludio della negazione. Sono argomenti strabici (vedono solo alcuni problemi, per stornare l'attenzione dalle scie chimiche), osservati con un cannocchiale al contrario per cui ciò che è lontano appare grande e quanto è vicino piccolo. Infine questi “ragionamenti” si dipanano sfacciatamente tra falsità e calunnie.

Compiamo un esame autoptico di un caratteristico "ragionamento" del genere. Andrea Rampado, creazione del “funesto demiurgo”, in un suo recente scartafaccio ciancia: "La cosa che più mi sorprende è che c’è ancora gente che crede (sic) che tutto sia legato alle possibili scie chimiche prodotte da aerei non meglio identificati e che tutto ruoti attorni a questo 'mistero', cercano la pagliuzza nell’occhio e non si accorgono di avere una trave conficcata nei loro occhi". (Che metafora originale!).

Queste stolide affermazioni rivelano una tattica spesso adottata dai disinformatori nascosti: le scie chimiche di per sé non vengono ignorate, ma vengono collocate sullo sfondo o confuse in una grisaille, sottolineando strumentalmente altre questioni: le emissioni degli inceneritori, gli inquinanti dovuti alle attività industriali ed al traffico veicolare, i cibi geneticamente modificati, l'amianto etc. Infatti il Rampado accusa: "Loschi personaggi in rete (sic), e purtroppo qualche rara volta anche in televisione, attirano l'attenzione pubblica su fatti certamente discutibili come l'esistenza o meno delle scie chimiche, erigendosi a paladini della giustizia e della morale ambientalista, accusando tutto e tutti con discredito e falsità, ma non si accorgono delle schifezze che mangiano o dell'ambiente in cui vivono senza per forza dover tirare in ballo le scie chimiche..."[1]

E' questa una volgare menzogna, perché i ricercatori indipendenti non solo si occupano tenacemente di altri temi ambientali e relativi alla salute (l'elettrosmog, il Codex alimentarius, gli inceneritori, le discariche, gli organismi transgenici, le radiazioni nucleari, l’uranio impoverito, i vaccini, i gas incombusti dei motori aerei, gli allevamenti industriali etc.), ma li inquadrano pure in un contesto più ampio, cogliendo un'unica regia dietro le irrorazioni clandestine e tutte le altre forme di inquinamento e di aggressione alla salute. In verità, le chemtrails, oltre a costituire una potentissima chiave di lettura, sono il trait d'union della diabolica politica perseguita dalla feccia governativa. Sono la dimostrazione incontrovertibile che non esistono poteri buoni.

Sebbene sia difficile quantificare con precisione l’inquinamento causato dagli aerei della morte, dobbiamo riconoscere che, quando in una giornata centinaia di voli appestano un centro urbano, un paese, un’area montana, i veleni che sono diffusi sono sicuramente pari a quelli di dieci inceneritori costruiti sotto casa. Molti cittadini negli anni passati sono fuggiti dalle città sommerse dallo smog per trasferirsi in aree rurali e poco antropizzate, trovando un immediato giovamento sotto il profilo del benessere psico-fisico e dello stile di vita: da quando, però, quasi tutto il territorio nazionale è coperto dalle operazioni chimico-biologiche, queste persone rilevano gravi forme di contaminazione e di degrado floro-faunistico: aria irrespirabile, nebbie artificiali a base di biossido di zolfo, moria dell’avifauna, danni alla vegetazione (clorosi)… E’ come se tutti (o quasi) vivessimo nelle adiacenze di una discarica donde provengono miasmi ammorbanti e dal cui terreno permeabile filtrano i tossici percolati nell’humus e nelle falde.

Inoltre, mentre l’inquinamento provocato dagli inceneritori e dalle discariche è, in genere, ammesso da alcuni medici e da qualche ambientalista, salvo poi occuparsene SOLO per scrivere libri o per ricevere cospicui finanziamenti (i gas che esalano dalle discariche sono puzzolenti, ma “pecunia non olet”), le scie chimiche sono pervicacemente negate. Sappiamo che quanto più è ferrea e duratura la negazione, tanto più il problema è abnorme, letale. Si pensi al D.D.T.: per tanti anni fu spacciato come innocuo insetticida il cui impiego in agricoltura, secondo i produttori, avrebbe consentito di debellare i parassiti e di incrementare i raccolti. Si accertò e si riconobbe che era dannoso, solo dopo che aveva contaminato ampie aree agricole ed intossicato migliaia di persone. Discorso simile vale per il pernicioso amianto.

L’acuto amico Corrado Penna mette in luce anche altri raggiri culminati nel convegno tenutosi a Gand: la conferenza in Belgio è stata organizzata a bella posta affinché poi certa gente (come la scandalosa giornalista di Nexus France) potesse affermare che non esistono prove sufficienti in quel rapporto che è stato partorito. E’ un rapporto insipido che addirittura definisce "scie di condensa" le scie chimiche e menziona dati, foto e filmati spuri provenienti dal famigerato sito di disinformazione contrailscience.com.

Queste truffe linguistiche, insieme con gli altri disonesti espedienti, evidenziano la malafede dei disinformatori dissimulati. Costoro, ad esempio, ti avvertono che i cibi ammanniti dalle grandi catene sono pieni di grassi idrogenati e di glutammato monosodico, ma tacciono colpevolmente della verdura e della frutta biologiche piene di metalli che cadono dal cielo. Questa gentaglia farnetica di aerei-ologrammi, di scie di condensazione chimica (sic) e vomita idiozie a bizzeffe, senza mai dimenticarsi di denigrare e screditare i pochi cittadini volenterosi ed i rari scienziati integerrimi.

Affinché il quadro sia completo, occorre anche ricordare che Indymedia Italia, il sedicente portale comunista (un comunismo da salotto) è allineato con la più vergognosa disinformazione: gli autori di Indymedia Italia usano gli stessi biechi metodi adottati dagli occultatori di professione, ingiuriando i ricercatori liberi, accusati di inseguire “fantasmi chimici”, per distogliere l’attenzione dall’inquinamento prodotto dagli impianti industriali. Questi sciagurati pseudo-comunisti, ignoranti e settari, finanziati e sostenuti dai plutocrati e dai globalizzatori che fingono di combattere, vanno così ad ingrossare la coorte dei pennivendoli.

I nuovi negazionisti dell’olocausto chimico e biologico non sono migliori dei vecchi negazionisti incalliti, anzi. Appartengono tutti alla stessa genia ed agiscono, obbedendo a direttive precise tese a disinformare ed a generare caos con l’”informazione”: le loro mezze verità sono più velenose delle bugie.

[1] Il brano è tratto da uno sconclusionato e frammentario pezzo in cui il Rampado tenta di imitare il suo maestro cui riconosciamo, nonostante il suo ruolo per lo meno ambiguo, un eloquio efficace: la differenza è abissale. Il Golem cui Bosco ha insufflato una vita larvale ignora i rudimenti della lingua italiana (ad esempio, scrive "po’" senza apostrofo) ed è sciatto in modo spaventoso. Colui scimmiotta il guru, provando a riprodurre lo stile elegante e naturale di chi, nei suoi fondi, si muoveva con disinvoltura fra vari temi, dissimulando gli snodi concettuali con maestria. Il risultato è penoso ed involontariamente comico. Il Rampado, dopo tanti sforzi e doglie, partorisce un gracile e sgraziato topolino. Rampado, sei un desperado.





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venerdì 15 ottobre 2010

Conferenza sulle scie chimiche a Caldari di Ortona (Chieti)

Le riviste "Fenix2 ed "XTimes" organizzano un incontro-seminario sul problema mondiale delle "scie chimiche" per il prossimo 17 ottobre. Relatrice sarà la Professoressa Luigina Marchese, redattrice di "XTimes" e collaboratrice di Tanker Enemy. L'incontro si terrà presso l'Esoterica sala ottagonale sotterranea, all'interno del complesso agrituristico "Agriverde", a Caldari di Ortona (Chieti), Abruzzo. Per informazioni e prenotazioni, tel. 347/76.60.158 - e.mail. pinomorelli@tin.it





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mercoledì 13 ottobre 2010

Boati in atmosfera: una nuova ipotesi

Qual è la vera causa degli spaventosi boati che sempre più spesso si odono in atmosfera?

Da alcuni anni si impiega, nell'ambito della ricerca archeologica, una nuova tecnologia laser con cui si bruciano gli strati formati da depositi di carbonato di calcio. Queste stratificazioni si formano in ambienti ipogei come le catacombe, a causa dell'assenza di aria e dell'elevata umidità. Elminando questi sedimenti, è possibile portare alla luce opere pittoriche in modo da consentire studi artistici, storici ed iconografici. Recentemente, durante un restauro, sono stati scoperti, nella catacomba di Santa Tecla a Roma, alcuni ritratti di apostoli, ritenuti i più antichi finora individuati. Gli affreschi risalgono ad un periodo compreso tra la seconda metà del IV ed il V secolo d.C.

Ora, il laser crea una micro-esplosione di vapore quando interagisce con il carbonato di calcio. Sapendo che il carbonato di calcio è uno dei composti distribuiti con le chemtrails, ci domandiamo se alcune delle misteriose deflagrazioni in atmosfera non possano essere provocate dalla medesima reazione chimica, ma su scala più ampia e con l'uso di maggiori energie, per mezzo di sistemi satellitari ed impianti a terra. Questa è solo un'ipotesi, ma che sembrerebbe corroborare le affermazioni di A.C. Griffith e di Marc Filterman, autori che imputano le detonazioni all'impiego di apparati bellici.

Riassumiamo le principali interpretazioni a proposito di questi inquietanti boati.

- Le deflagrazioni sono determinate da armi elettromagnetiche e scalari, basate su H.A.A.R.P. e scie chimiche.(Griffith)
- I suoni tonitruanti sono dovuti a manipolazioni delle linee spazio-temporali (Filterman).
- Gli assordanti rimbombi si spiegano come conseguenza di esperimenti di scomposizione e ricomposizione molecolare (Alto ufficiale italiano). Questa spiegazione non è incompatibile con la precedente, in quanto potrebbe implicare un intervento sui wormholes, ossia passaggi dimensionali del microcosmo, in cui le coordinate cronotopiche assumono singolari caratteristiche, in contrasto con le ordinarie configurazioni spaziali e temporali del macrocosmo.


Fonte:

BBC News, Trovati i primi ritrattti degli apostoli, in Fenix n. 23, settembre 2010





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lunedì 11 ottobre 2010

Le irrorazioni clandestine nei cieli: un articolo senza difesa (di Carole Pellatt, 1 agosto 2010 - Seconda parte)

Leggi qui la prima parte.

MA TORNIAMO AL CIELO

Allora il cielo è “normale” o è una “cospirazione della normalità”? Disgraziatamente, ho la sensazione che ciò di cui siamo attualmente testimoni è la nuova “normalità”. La tragedia dello stupro del nostro cielo potrebbe essere considerata una “cospirazione” o una “teoria della cospirazione”. Se i fatti, i rapporti, i libri, i brevetti, le statistiche, le industrie beneficiarie ed i documenti scientifici che descrivono questi accadimenti e pratiche, fossero mantenuti strettamente “segreti”. Ma non è così. Ci sono letteralmente migliaia di migliaia di documenti, libri ed articoli sulla modificazione del tempo atmosferico ed altre azioni che coprono l'arco di più di un secolo. C'è una quantità inesauribile di legittima informazione su esperimenti, ricerche, eventi, pratiche, esercitazioni e verificarsi di anomalie come chaff militare, aerosol artificiali, goccioline liquide, vapori, gas, onde elettromagnetiche, frequenze letali – sia udibili sia non udibili, modificazioni atmosferiche, sostanze chimiche velenose ed agenti biologici che sono stati creati in laboratorio e cosparsi sulla terra, nei corpi idrici, nelle nuvole, nella troposfera, nella stratosfera, nella mesosfera e nell'atmosfera. Queste imitazioni tossiche sono state mietute, iniettate, propulse, detonate, sversate, irraggiate, rovesciate e spruzzate nel nostro ambiente vitale. Le abbiamo mangiate ed esse hanno mangiato noi.

Si potrebbe passare una vita intera a leggere documenti tecnici su crimini efferati contro l'uomo e la natura. Questo dovrebbe chiudere ogni discussione sulle teorie della cospirazione e dovrebbe ricordarci che chiunque usi ancora questa espressione è vittima di un'abissale ignoranza nei confronti della realtà.

TU LE CHIAMI SCIE CHIMICHE, LUI LE CHIAMA "SCIE DI CONDENSA": diamoci un taglio!

Discutiamo ora alcuni aspetti di ciò che la gente chiama “scie chimiche”. Prima di tutto, io faccio del mio meglio per non chiamarle mai “scie chimiche”. Non provo risentimento per chi lo fa, ma preferisco scegliere le mie parole diversamente. Per svariati motivi. Il primo di questi è che non si ritrova questa definizione nei documenti scientifici che ho letto. Sì, so tutto della proposta di legge HR2977 di Dennis Kucinich dove le “scie chimiche” sono menzionate tra le armi esotiche. Ma ci sono dei problemi associati all'uso di una dicitura che è connessa a questo tipo di definizione: arma esotica. Ciò nega le implicazioni del loro uso corrente su base quotidiana come sistema di guida missilistico, “autostrada” per le comunicazioni in ambito militare, sistema di sabotaggio dei radar, strumento di massima accuratezza per la distruzione di Internet e dei satelliti di comunicazione internazionale, sistema per le generazione di tempeste di fulmini, uragani, tempeste di sabbia, armi biologiche e perfetta piattaforma per il lancio di ordigni nucleari.

Questi sono solo alcuni degli usi correnti di queste irrorazioni. Vedete, se dite a qualcuno: “Guarda, c'è questa paurosa nuova tecnologia chiamata scie chimiche ed è un piano su larga scala per spruzzare i cieli di tutto il mondo”, state rimanendo un po' troppo sul vago. Usare un sintagma che è stato forgiato decenni e decenni dopo che il governo ha iniziato a spruzzare i cieli con chaff militare e ioduro d'argento – per nominare solo due conduttori in forma di aerosol – rivela ignoranza della storia dell'irrorazione di aerosol e particolato metallico. Queste tecnologie multifunzionali ci consentono di creare uno “scudo di plasma” attorno alla terra e di dominare la nuova “autostrada” elettromagnetica creata nel cielo. Fondamentalmente, la guerra fredda è migrata nel cielo.

“Scie chimiche” è un’espressione che è comparsa nella proposta di legge di un senatore, ma l'irrorazione dei cieli o iniezione di aerosol e particolati conosciuti e sconosciuti nell'atmosfera, è un retaggio della Prima guerra mondiale. Bisogna inoltre ricordare che la modificazione atmosferica è stata potenzialmente investigata e praticata dai popoli antichi, dalle tribù indigene fino agli Egiziani ed agli antichi Greci. Ancora, io non entro mai in quelle sterili discussioni centrate sulla “scienza delle scie di condensazione”. Gente che non ha mai letto una riga di relazione scientifica in vita sua è ora lì che espone quale deve essere la temperatura della stratosfera per consentire la formazione di scie di condensa degli aerei. Questa è la spiegazione per la loro negazione. Se qualcuno mi rimanda l'ennesimo “copia e incolla” di questa dissertazione, mi metto a urlare. Non riesco a capacitarmi di come si possa “sapere” così tanto di fisica e, al contempo, essere così completamente all'oscuro delle attuali acquisizioni della scienza moderna e delle correnti pratiche tecnologiche. Se qualcuno vuole sostenere che lo spettacolo orribile nel cielo è semplicemente il risultato di scie di condensa, che faccia pure.

Scie di condensa; tossiche, manipolate, succintamente spruzzate, “scie di condensa”. Fine della discussione. Dopo tutto, questa storia è iniziata proprio con lo studio delle “scie di condensa”. Davvero, chiamatele come vi pare, sono tossiche per la vita sulla terra. Perché questi giovani “scienziati” non riescono mai a spiegarmi – e neanche ci provano – com'è possibile che le nuvole invadano il cielo nel deserto quando l'umidità è al 3%? E come facciano a comparire all'improvviso e poi misteriosamente a svanire? “Scie chimiche”, “scie di condensa”, ma facciamocela finita...

Un altro argomento che tirano fuori i negazionisti è il seguente: “Qualche svitato sostiene l'assurda ipotesi che in tutto il mondo ci sia una cospirazione sincronizzata di centinaia di jet che spruzzano ogni giorno”. ”Come potrebbe esserci una cospirazione di questa portata ed al contempo non se ne sappia niente?”, chiedono sarcasticamente. Beh, cominciate a leggere la documentazione militare e vedrete che non è affatto un segreto. Vi renderete conto che qualsiasi paese sia dotato di forze militari irrora il cielo. Se non è un segreto, non è una cospirazione. Sostengono che è a scopo di “esercitazioni militari”, ma fondamentalmente questo significa che “è lì tutto il tempo”.

Ecco dov'è la nostra tecnologia. Ecco dove si combatte la guerra. Se un paese ha la tecnologia, inevitabilmente ogni altro paese se la procurerà e la gente di tutto il mondo sta assistendo a queste irrorazioni. Esse non sfuggono all'attenzione del pubblico. C'è poi bisogno di ricordare quante basi militari statunitensi e quante altre basi alleate esistono in tutto il mondo? Ora, a queste aggiungiamo le nazioni non alleate che hanno anch'esse la tecnologia perché dispongono di squadriglie aeree. Devo continuare? Dovunque ci siano aerei militari e radar, ci sono irrorazioni di aerosol. Quindi non c'è bisogno di una potenza malvagia centralizzata implicata in una cospirazione di livello globale. Basta avere forze militari con squadriglie aeree e la stessa alta tecnologia bellica e/o il potenziale per esplorazioni e sperimentazioni. Nessuna difesa. Fate le vostre ricerche.

Inoltre, devo sgombrare il campo dalla nozione altruistica che i fautori della geo-ingegneria vogliono così bene a noi ed al pianeta che stanno cercando di combattere il “riscaldamento globale” con queste irrorazioni in tutto il globo per proteggerci dai dannosi raggi UV del sole. Questo concetto è assimilabile al tentativo di spegnere un incendio boschivo con il petrolio. Questa teoria e questa pratica potrebbero essere un prodotto collaterale della sperimentazione altamente tecnologica al plasma, ma non sono che un piccolo componente del parco giochi sopra la terra ed uno degli esperimenti più recenti, se si guarda a questa teoria alla luce dei primi esperimenti con le “scie di condensa” dei primi anni '40.

Quindi, prima ancora di metterci a discutere su che cosa sia il “riscaldamento globale”, possiamo cortesemente ammettere la realtà dei decenni di modificazione atmosferica, inquinamento industriale, sfruttamento corporativo dell'ambiente, detonazioni nucleari – in superficie, sotto terra, sott'acqua e nello spazio? Siamo in grado di ammettere la quasi completa distruzione delle foreste planetarie – i naturali regolatori climatici e la costruzione di un numero eccessivo di devastanti dighe che hanno compromesso il sistema circolatorio dell'ecosistema? Forse prima ancora di dibattere sull'esistenza o meno del “riscaldamento globale” e sulle relative responsabilità, possiamo prendere atto del nostro stile di vita basato su consumo e profitto che propugna una totale mancanza di rispetto per tutti gli organismi viventi e per le loro necessità riproduttive e migratorie. Se apriamo gli occhi, forse riusciremo a vedere tutto il danno che la pavimentazione e l'asfalto causano agli ambienti naturali.

Poi, potremo parlare del calore...





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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 9 ottobre 2010

La rivista "Il discepolo" dedica un numero speciale alle scie chimiche

L'ultimo numero della pubblicazione "Il discepolo", anno 3, ottobre 2010, è una monografia dedicata alle scie chimiche. Il numero speciale è cartaceo, ma è disponibile pure in forma elettronica. Gli articoli sono stati elaborati dall'ottimo Massimo Rodolfi, editore (Draco edizioni), insegnante e scrittore, sulla base di inoppugnabili studi scientifici e di saggi divulgativi. Il lavoro di Rodolfi, animato da un senso etico oggi rarissimo, merita attenzione: egli ha costruito una summa della "questione chemtrails", analizzando, con straordinaria competenza e con uno stile agile, venato di ironia, i vari addentellati del tema, dalle previsioni meteorologiche contraffatte al Morgellons, dalle guerre climatiche ai filamenti di polimeri etc. Rodolfi denuncia l'omertà ed il colpevole silenzio delle istituzioni cui contrappone un impegno instancabile culminato in questa iniziativa preziosa, anzi vitale. Infatti, conscio che i tempi stringono, egli si sta adoperando in una diffusione alacre e capillare delle informazioni, con libri, conferenze ed ora con questa rivista distribuita gratuitamente in oltre 10.000 copie. Invitiamo tutti i lettori a seguire l'esempio dell'amico Rodolfi, divulgando in ogni modo i contenuti del periodico.

Leggi qui il file PDF con gli articoli della rivista "Il discepolo".





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