venerdì 31 luglio 2009

Scie chimiche: il diagramma di Appleman e la militarizzazione della meteorologia

Pubblichiamo un testo scritto dall’amico Corrado Penna, tratto dal documento "Meteorologi e ministri: le contraddizioni insanabili". La prima parte verte sulle mistificazioni dei negazionisti che, per tentare di confutare le evidenze sulle chemtrails, si richiamano spesso agli studi di Appleman sulle scie di condensazione. Sono studi ormai obsoleti e riduttivi che non tengono conto dei progressi nell’ambito dell’aviazione. La seconda parte riguarda l’intreccio di connivenze, censure, mistificazioni di cui meteorologi, come il colonnello Costante De Simone ed il maggiore Guido Guidi, sono protagonisti indiscussi.

Che dire di questa morbosa affezione per il diagramma di Appleman del 1953? In base a tale diagramma empirico realizzato più di 60 anni, in seguito a rilevazioni relative ad aerei che utilizzavano motori ben differenti da quelli moderni, si vorrebbe interpretare anche ciò che avviene ai giorni nostri, cercando di dimostrare la possibilità che si formino scie di condensa anche in condizioni di bassa umidità relativa.

Eppure è ben noto (come viene spiegato anche nel documento negazionista del signor Randi analizzato nella seconda parte dell'articolo) che la formazione di scie di condensa dipende fortemente dal tipo di motore, dalla temperatura a cui opera e dal tipo di impurità (agenti da nuclei di condensazione) che vengono rilasciate insieme con i prodotti di combustione; ciò vuol dire che 60 anni di progresso e di innovazione nell'ambito della motoristica per aerei non sono un dettaglio di poco conto.

Come mai allora ci si affida a quel diagramma (secondo il quale a volte ci potrebbero essere scie di condensa anche con bassa umidità relativa) e non si fa riferimento, invece, a studi più recenti (e quindi certamente più affidabili) nei quali si insiste sul fatto che la scia di condensa si forma, solo quando si arriva alla saturazione dell'umidità? A tale proposito, si può citare una fonte non sospetta, ovvero un documento dell'aviazione statunitense del 1975 (Aviation weather) nel quale viene testualmente affermato a
pagina 144 quanto segue:

“The exhaust contrail is formed by the addition to the atmosphere of sufficient water vapor from aircraft exhaust gases to cause saturation or super-saturation of the air. Since heat is also added to the atmosphere in the wake on an aircraft, the addition of water vapor must be of such magnitude that it saturates or supersaturates the atmosphere in spite of the added heat”.

Ovvero:

“La scia di condensa del vapore fuoriuscito dal motore si forma a causa dell'immissione nell'atmosfera di vapore acqueo aggiunto dai motori dell'aereo in quantità sufficiente da causare la saturazione o sovrassaturazione dell'aria. Dal momento che l'atmosfera è anche surriscaldata dal motore dell'aereo, il vapore aggiunto deve essere di tale entità da saturare o sovrassaturare l'atmosfera, nonostante tale calore aggiuntivo”.

Come si potrebbe arrivare alla saturazione/sovrassaturazione del vapore partendo da un'umidità relativa molto bassa?

D'altronde anche un testo recente di meteorologia descrive il fenomeno nei medesimi termini, senza richiamarsi all'obsoleto diagramma di Appleman:

“L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e quindi la formazione di scie. Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%. Le scie possono più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente.” [Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida - Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l’U.A.I. (Unione Astrofili Italiani) - Gremese Editore – 2006 – pag. 86]

Molto interessante è anche la questione (citata in Aviation Weather) del calore dei motori degli aerei che surriscaldano l'aria, contribuendo ad inibire la formazione delle scie di condensa. Come si può verificare leggendo questo documento sulla storia del volo, sul finire degli anni '40 vanno in pensione i vecchi motori a scoppio ed inizia l'era dei turboreattori, ovvero degli aerei denominati aviogetti (o, con terminologia inglese, jets), e, a mano a mano che progredisce la tecnologia delle leghe metalliche, si rendono disponibili materiali sempre più refrattari al calore che permettono di costruire motori più potenti: sono motori che sviluppano più energia e che riscaldano di più.

Il sunnominato diagramma di Appleman è per l'appunto del 1953 e, dopo 20 anni di progressi e di cambiamenti nella motoristica, l'aviazione statunitense si affida a ben altri strumenti per valutare la formazione di scie di condensa, anche perché i motori sempre più potenti scaldano sempre di più: il calore aggiunto agisce in modo da inibire maggiormente il fenomeno delle scie di condensa (che non per niente si formano, quando la temperatura esterna è di molto inferiore agli zero gradi centigradi).

Interessante è altresì quanto viene affermato sui nuclei di condensazione rilasciati con i gas di scarico dell'aereo: di norma i nuclei di aggregazione sono abbastanza grossi:

Recent experiments however, have revealed that visible exhaust contrails may be prevented by adding very minute nuclei material (dust for example) to the exhaust. Condensation and sublimation on these smaller nuclei result in contrail particle too small to be visible”.

Ovvero:

Recenti esperimenti, tuttavia, hanno rivelato che le scie di condensa visibili possono essere evitate, aggiungendo nuclei molto piccoli (polvere per esempio) a quanto viene emesso dal motore. La condensazione e la sublimazione su questi nuclei più piccoli produce particelle di condensa troppo piccole perché la scia risulti visibile”.

Questo, oltre a confermare l'importanza del tipo di motore sulla formazione di scie di condensa richiama alla mente il fatto che l'aviazione militare ha tutto l'interesse ad evitare la formazione di scie di condensa, in quanto persino un aereo con sistemi di dissimulazione anti-radar sarebbe visibile agli occhi di un nemico, se si lasciasse dietro una visibile scia di condensa. Mi chiedo allora: possibile che, a 30 anni di distanza dagli studi menzionati in un documento del 1975, l'aviazione militare non abbia già dotato i suoi apparecchi di tale tecnologia?

Se così fosse la probabilità che un velivolo militare generi una scia di condensa visibile sarebbe prossima allo zero, con buona pace di chi afferma che le scie rilasciate da formazioni di velivoli sono un fenomeno normale da attribuire ad aerei militari.

Ma torniamo alle cose dimostrabili con prove concrete, come alcuni video che qui di seguito riporto e che servono a rinforzare quanto già dimostrato nelle parti precedenti dell'articolo.

Questo è il video realizzato (di recente) da un attivista contro le chemtrails a Florence, una cittadina dello stato dell'Oregon. Le traiettorie di questi aerei che sembrano divertirsi a fare disegni di ogni foggia nel cielo, con abbondanza di scie che si richiudono su sé stesse, fanno venire in mente la già citata affermazione del colonnello De Simone di cui ho già ampiamente discusso nella prima parte:

“Esistono inoltre punti di riferimento a terra al di sopra dei quali le aerovie hanno variazioni di direzione anche ad angolo retto. A un osservatore sottostante, le scie appaiono curvare bruscamente” .

Ci spieghi, signor De Simone, quante aerovie passano sopra la cittadina di Florence che formano tutta quella serie ravvicinata di angoli retti (!) tanto che ad un osservatore sottostante appaiono (sic!) talmente curvate fino a chiudersi su sé stesse? Siamo seri per favore: sappiamo benissimo che la verità è un'altra, che si tratta di scie chimiche, ovvero di un deliberato progetto di irrorazione con agenti chimico-biologici e che lei è stato coinvolto (forse controvoglia, o almeno così voglio sperare) in questa campagna di propaganda negazionista.

Una sola cosa allora chiediamo a lei, signor colonnello: è questa la maniera in cui fa fede al giuramento che pronunciò tanti anni fa, quello di difendere la propria patria? La patria che ha giurato di difendere siamo noi, signor colonnello, e non ci sentiamo difesi per niente da quelle centinaia di aerei che sorvolano il nostro cielo, rilasciando composti tossici. Le sembra possibile davvero obbedire contemporaneamente a quel giuramento ed agli ordini che riceve dalla struttura di cui si è ritrovato a far parte?

Possiamo anche immaginare con quali argomentazioni hanno convinto a collaborare a questo progetto molte delle persone che adesso si adoperano a negare l'evidenza mostrata in questo ed altri video. Forse le hanno raccontato che la Terra si sta oltremodo riscaldando per l'effetto serra del CO2 e che l'unica possibilità di porre un argine a questa situazione è quello della geo-ingegneria, ovvero della dispersione di particolato riflettente tutto intorno al pianeta, ma se si informa bene leggendo
questi articoli e guardando questo documentario si rende conto che si tratta di una patetica scusa: se c'è un "effetto serra", esso è artificialmente creato proprio dalla diffusione delle scie chimiche.

O forse le hanno detto che la dispersione del particolato metallico è indispensabile per mantenere una supremazia militare basata sull'impiego di sistemi di rilevazione radar tridimensionali ed armi al plasma; una supremazia militare nei confronti di un ipotetico nemico che, però, adopera le stesse
scie chimiche e la stessa tecnologia sul proprio territorio, come è facile verificare.

O forse le hanno detto che gli agenti biologici dispersi nell'aria sono vaccini che servono a contrastare la diffusione di una qualche pandemia, ma, se si informa bene leggendo questo articolo sulla pandemia e questo sui vaccini potrà capire quanto siano false anche queste argomentazioni. La realtà purtroppo è che il sistema militare è un sistema di morte, che
le guerre sono state combattute per ammazzare milioni di persone e portare lauti profitti a pochi pescecani.

Scie circolari fotografate in Francia ... corridoi aerei con 4 angoli retti? Irrorazione di composti chimici semmai!

In ogni caso, l'operazione scie chimiche è un'operazione segreta che si cerca di tenere nascosta alla popolazione. Di recente le irrorazioni
vengono intensificate nelle ore notturne oppure quando è disponibile una copertura nuvolosa dietro la quale gli aerei avvelenatori si nascondono alla vista (ma non certo all'udito). Davvero pensate che state collaborando ad un progetto segreto per il nostro bene che non ci può essere rivelato? Per favore, pensateci bene. Pensate davvero che si tratti di un progetto indispensabile per il bene comune, ma che occorra mantenerlo segreto per evitare che venga bloccato dall'isterismo della popolazione o delle organizzazioni ambientaliste? Di sicuro le organizzazioni ambientaliste, pur essendo informate sulle scie chimiche (ovviamente ci abbiamo pensato già da tempo) hanno deciso di non occuparsene, perché i loro vertici sono stati tutti cooptati.

Forse qualcuno si è lasciato convincere che si tratta di un'operazione indispensabile per la salvaguardia della nostra salute, forse qualcuno si è lasciato convincere che si tratti di un'operazione indispensabile per mantenere una (velenosa) superiorità militare, scuse patetiche che non reggono il confronto con la realtà, anche perché, oltre all'aerosol di bario e di alluminio, vengono dispersi dei nanosensori la cui distribuzione sulle popolazioni civili in tempo di pace non si può giustificare con nessuna delle patetiche giustificazioni che i responsabili dell'operazione scie chimiche possono avere fornito ai loro sottoposti.

Ma di sicuro quanto avviene nei nostri cieli è altamente immorale, perché nessuno può permettersi di decidere al posto nostro su questioni relative alla nostra salute. Anche se dovessi credere allo spauracchio dell'effetto serra del biossido di carbonio, rivendicherei lo stesso il diritto di scegliere di soffrire il caldo, piuttosto che essere
avvelenato da metalli come l'alluminio ed il bario che causano malattie neurodegenerative.

La prego, signor colonnello, non si renda complice di questo moderno genocidio: siamo noi la patria che deve difendere e non quei poteri occulti che la spingono a rilasciare certe ridicole affermazioni.

Se ancora le mancano le prove su quelli che sono realmente gli effetti dell'operazione scie chimiche, si guardi
questo video realizzato negli U.S.A., dove l'irrorazione chimico-biologica è iniziata verso il 1990. Apra gli occhi, signor colonnello, perché in questo mondo crudele chi inganna spesso è stato ingannato a sua volta. Apra il suo cuore, signor colonnello, si metta una mano sulla coscienza e sia fedele alla sua patria:

la sua patria siamo noi, 56 milioni di cittadini italiani!


Si ringrazia l'amico Pirata Pantani per la segnalazione del testo "F.A.A. - Aviation Weather 1975".



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Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 29 luglio 2009

Wires in the brain

Pubblichiamo la traduzione del parlato tratto da un documentario sulle nanotecnologie applicate all'encefalo. Gli “scienziati pazzi” che magnificano le nuove frontiere delle nanotecnologie atte a condizionare la percezione degli esseri umani, a controllarne il comportamento sì da renderli altrettante sinapsi di un unico cervello, appendici bioniche, stanno conducendo studi in campi che la sagace giornalista indipendente Carolyn Williams Palit ha già esplorato. La Palit ha intuito gli sviluppi di programmi militari volti alla "gestione" della popolazione, intesa come un insieme di terminali dipendenti da un computer centrale. Possiamo ritenere che non siamo solo di fronte a folli progetti transumanisti, ma anche ad operazioni di mind control attuate da tempo per mezzo delle dispersione nella biosfera di nano-strutture, le stesse nano-strutture che sono la principale causa del Morgellons e forse pure della cecità imperante.

Ringraziamo la gentilissima Sabrina G. per l’accurata traduzione.




Legenda:

U = uomo nel programma
D1 = prima donna a parlare nel programma
D2 = seconda donna ad intervenire nel programma

R.L., P.A., B.R. etc. sono le iniziali dei nomi dei vari ricercatori che intervengono nel video-documento, ossia Rodolfo Llinas, Bryan P. Ruddy, Ramez Naam.


U: Potreste mai inserire abbastanza elettrodi nel cervello per comprendere questi segnali in modo significativo?
D1: Ai suoi tempi no, ma ai miei sì!
D2: Quindi quanti elettrodi bisognerebbe infilare nel cervello?
D1: Nessuno
U: Nessuno? Ma scherzi?!??!
D1: Si accede dall’interno...

R.L.: Così si è presentata l’occasione… è un modo interessante per sfruttare le cavità naturalmente presenti nel cervello, entrandovi senza dover penetrare il cranio.

P.A.: Rodolfo Llinas è veramente uno dei giganti delle neuroscienze. Ho amici neuro-scienziati che, quando hanno saputo che lavoravo con lui, stentavano a crederci: non lo ritenevano possibile...

R.L.: Le cavità di cui parlo sono quelle dovute alla presenza dei vasi che portano ossigeno al cervello; presumibilmente i “percorsi” che conducono all’interno del cervello.

B.R.: In sostanza produciamo fili elettrici di diametro inferiore alle cellule sanguigne, li facciamo passare attraverso il sistema vascolare, grazie ad un catetere inserito nella gamba; da qui giungiamo fino al cervello, attraverso i capillari più piccoli, i vasi più minuscoli che vi si trovano. Qui gli elettrodi sono vicinissimi alle cellule nervose del cervello; e ciò senza la necessità di intervenire chirurgicamente, perforando il cranio per inserire gli elettrodi.

R.N.: Se ci riuscirà (Rodolfo Llimas n.d.t.), ciò aprirà le porte ad un’enorme massa di conoscenza sul cervello, nonché alla possibilità di modificazioni sul cervello nei più disparati modi. È molto entusiasmante.

P.A.: Rodolfo ha contattato il nostro gruppo per aiutarlo a creare una tecnologia che gli permettesse di far viaggiare i conduttori fin dentro al cervello. I requisiti tecnici in realtà sono piuttosto complessi.

B.R.: Nel giro di una settimana avevamo già prodotto i primi nano-conduttori per gli esperimenti neuronali. La cosa è andata avanti molto rapidamente dal suo avvio.

SOVRIMPRESSIONE: Il Dr. Llinas ha pubblicato il primo documento su questa tecnologia nel 2005.

P.A.: E’ stato molto entusiasmante, perché, per la prima volta, è stato possibile accedere al cervello senza doverlo toccare. L’encefalo è un organo molto vitale: è comprensibile che non lo si voglia toccare.

R.L.: C’è la tecnologia… ora la questione è la seguente: si possono collocare i nano-conduttori esattamente laddove si vuole? La risposta è no, ma i nano-conduttori sono molto piccoli...

P.A: Il diametro di questi nano-conduttori è circa 100 volte inferiore a quello di un capello. Come si fa a spingere gli elettrodi nel cervello?

R.L.: Ciò che facciamo è inserirne un certo numero, un fascio, così questi nano-fili elettrici si diffondono, galleggiando, trasportati dalla corrente sanguigna, muovendosi grazie ad essa. Attualmente possiamo “connettere” un topo in questo modo. Gli si lasciano gli elettrodi nel midollo spinale. Ora ci chiediamo per quanto tempo i conduttori continueranno a funzionare. Si parla di cinque anni di tempo minimo necessario per condurre una ricerca di base…

SOVRIMPRESSIONE: interfaccia uomo-macchina

R.L.: E’ molto interessante, poiché diventeremmo quasi perfetti, attraverso l’implementazione di qualcosa che si chiama “interfaccia uomo-macchina”. Se si stimola il cervello, si possono stimolare la visione, il movimento, le passioni, il desiderio, praticamente puoi indirizzare il cervello direttamente.

P.A.: Penso che l’idea, nel suo insieme, sia fantascientifica e che, nella sua semplicità, catturi l’immaginazione della gente. Questa tecnologia ti permette di realizzare qualunque immagine tu desideri vedere.

R.L.: Se volessimo “riprogrammarci”, attraverso la stimolazione del cervello per provare, ad esempio, la sensazione ed anche il piacere di trovarsi su una spiaggia, ciò si potrebbe fare. Che altro si può fare? Be’, in linea di principio si potrebbe comunicare con un'altra persona direttamente… non solo i pensieri, ma anche i sentimenti, diventando così molto intimi. Si può entrare nella mente di qualcuno e viceversa. Le implicazioni di una cosa del genere sono abbastanza ovvie: può essere una situazione di mutuo scambio oppure monodirezionale, vale a dire qualcuno che accede al TUO cervello, alla TUA mente.

B.R.: La N.A.S.A. è venuta a trovarci: tra questi tizi ci sono delle persone dall’aria “mistica”. Questi individui sono molto intelligenti, indossano vestiti che costano più di quello che io guadagno in un anno e credo che alcuni dei loro interessi siano potenzialmente “sinistri”.

SOVRIMPRESSIONE: in evoluzione verso il “Gruppo d’attacco”

RL: Pura fantasia, dunque? Si può immaginare un gruppo di persone che svolgono un lavoro, ad esempio un lavoro militare, che sono continuamente consapevoli della loro esistenza in ciò che stanno facendo. Così, all’improvviso, non si ha più un essere umano, ma un gruppo di persone che agisce come entità che possiamo chiamare “gruppo d’attacco”. Vi è una coscienza collettiva, una comprensione collettiva. Sembra uno strano e nuovo meccanismo, ma è ciò che è accaduto prima dell’evoluzione umana. All’inizio vi erano organismi unicellulari, che sono divenuti gruppi di organismi, fino ad arrivare agli animali...



B.R.: Potremo fare cose che ancora non riusciamo nemmeno ad immaginare e, in tempi ridotti, un uomo potrà fare il lavoro di venti. Tuttavia vi sono altri aspetti… se possiamo interfacciare direttamente il cervello, che cosa succede se il dispositivo che usiamo legge la mente o la controlla? Penso che si debba trovare un delicato equilibrio tra quanto il dispositivo possa esserci d’aiuto e quanto invece questo possa essere usato per controllarci. Noi dovremmo controllare le cose, non dovrebbero essere le cose a controllare noi.

SOVRIMPRESSIONE: dovrebbe essere realizzato?

R.L.: Questa cosa sarà fatta? Dovrebbe essere fatta? Può essere fatta? Probabilmente potrebbe essere realizzata, l’aspetto positivo è che si può capire, sentire e provare ciò che un’altra persona prova, in questo modo la si comprende meglio. Ciò ci potrebbe rendere esseri umani migliori, poiché la nostra maggiore lacuna è quella di non riuscire a metterci nei panni altrui. L’aspetto negativo è ovviamente molto evidente: la perdita dell’individualità, l’evoluzione verso differenti entità sociali. Al momento noi negoziamo, le nostre relazioni sono basate su ciò che pensiamo dell’altra persona e ovviamente nascondiamo molto di ciò che pensiamo. Ciò è alla base della politica e delle negoziazioni di ogni tipo ed è importante per molte persone non essere totalmente trasparenti.

B.R.: Penso che questo rappresenti un grosso cambiamento nel nostro modo di interagire con la realtà…

R.N.: L’idea di collegare i cervelli della gente, mettendoli in grado di comunicare tra loro in questo modo sembra davvero fantascienza, ma di base abbiamo un concetto più approfondito di queste cose…

R.L.: L’interfaccia uomo-macchina è ovviamente una cosa che accadrà, senza dubbio.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì 28 luglio 2009

Agli albori dell'"operazione scie chimiche": manipolazioni climatiche nel continente africano

E' noto come l'emigrazione di indigenti da stati in grave difficoltà economica e sociale o da paesi dilaniati da conflitti interetnici spesso fomentati dalle multinazionali, costituisca una grave questione di questi ultimi decenni.

Il continente africano, pur afflitto da vari problemi e da squilibri interni, fino agli inizi degli anni ‘70 del XX secolo, era quasi autosufficiente sotto il profilo alimentare: l'agricoltura e l'allevamento, anche se spesso praticati con metodi rudimentali, nell'ambito di un'economia di sussistenza, coprivano il fabbisogno interno, senza il ricorso massiccio ad importazioni e senza gli interessati aiuti della criminale F.A.O. e delle organizzazioni "umanitarie". Poi qualcosa cambiò. Siccità sempre più frequenti in Etiopia, in tutto il Sahel ed altrove portarono alla desertificazione di vaste aree, alla morte per sete e per inedia di moltissimi africani. I pascoli diventarono sempre più magri ed il bestiame contribuì ad isterilire altri territori: là dove si estendevano lussureggianti foreste, cominciò ad allargarsi la savana. La savana si impoverì sino a trasformarsi in una landa inospitale ed arida. La scarsità di precipitazioni e l’intenso sfruttamento delle poche zone ancora produttive aggravarono sempre più la situazione.

Per fortuna, intervennero organismi internazionali per risollevare le attività produttive dei paesi poveri: il Fondo monetario e la Banca mondiale prestarono denaro a governanti corrotti per controllare, un po' alla volta, interi stati sempre in più in difficoltà a restituire i capitali con gli interessi. Società statunitensi, canadesi ed europee, che avevano insediato in Africa le loro filiali per promuovere lo "sviluppo economico", si impadronirono presto di ricchi giacimenti minerari e petroliferi nonché di altre risorse. Intanto le industrie belliche vendevano armi a crudeli presidenti-fantoccio ed a generali ambiziosi, scatenando guerre tra etnie che convivevano in stati i cui confini erano stati disegnati artificialmente dai colonialisti, tenendo conto solo della necessità di convogliare le merci in punti strategici (porti fluviali e costieri). Cristiani contro musulmani, cristiani contro animisti, Hutu contro Watussi, movimenti secessionisti contro il potere centrale (Biafra, Katanga) etc.: le ostilità divamparono in ogni dove, con il loro corollario di eccidi, strupri, distruzioni, esodi di massa, epidemie, carestie. Per “arginare” la diffusione di molte malattie, si agì con perniciose campagne di vaccinazione, cui si deve anche la diffusione dell'A.I.D.S. che ha falcidiato e falcidia intere generazioni.

Stando così le cose, i flussi migratori, un tempo contenuti, aumentarono a dismisura: moltitudini di disperati cominciarono ad affluire verso l'Europa, attratti dal miraggio di una vita migliore o per fuggire dalla miseria, dalle stragi, dalle vessazioni di esecutivi autoritari. Le nazioni europee si trovarono a dover fronteggiare i numerosi problemi collegati all'immigrazione sia legale sia clandestina.

Bisogna a questo punto chiedersi: lo scenario appena tratteggiato fu casuale, dovuto solo a variazioni naturali del clima o qualcuno operò affinché circostanze critiche deflagrassero? In un pianeta dove le élites orchestrano operazioni su vasta scala, giocando con i destini dei popoli, è difficile pensare che i cambiamenti climatici all'origine, insieme con altre cause e concause, della crisi alimentare africana, furono un fenomeno del tutto naturale. Si può ipotizzare che i neo-colonialisti, che controllano altresì il mercato delle materie prime, siano ricorsi a manipolazioni dei fenomeni atmosferici per determinare rovinose e prolungate siccità, da cui, poi, con un effetto domino, sono scaturite tutte le altre instabilità. D'altronde se già con successo l'esercito statunitense, durante la guerra del Vietnam, impiegò armi chimiche per indurre piogge torrenziali che causarono enormi difficoltà ai Vietcong, perché escludere un intervento di guerra climatica nel continente africano per conseguire scopi di controllo economico e demografico? Ex chaos ordo.

Il pur controverso David Icke ha il merito di aver volgarizzato una dialettica para-hegeliana utile non solo per comprendere alcuni avvenimenti del nostro martoriato mondo, ma a volte anche per prevederne gli sviluppi.[1] La triade para-hegeliana si basa sull'articolazione di problema-reazione-risoluzione. Il problema (determinato ad hoc, ossia creato in modo del tutto artificiale) è costituito dalla carestie in Africa; la reazione coincide con lo sradicamento di interi gruppi umani e con i loro spostamenti; la gamma delle "risoluzioni" comprende l'introduzione di cereali geneticamente modificati per “sopperire” alle esigenze produttive, l'erogazione di prestiti con cui rapidamente si sono strangolate e soggiogate intere nazioni, l’imposizione, per opera di organismi esteri, di politiche "liberiste" volte a ridurre in modo drastico le spese sociali affinché i paesi indebitati possono versare gli interessi ai creditori, la cessione di ampie zone forestali (con grave danno per la flora e la fauna) a società minerarie straniere... Alla fine, sebbene molti stati africani siano de iure sovrani, sono diventati del tutto dipendenti dai fondi e dai sussidi alimentari generosamente elargiti dai istituzioni (inclusa la Chiesa cattolica) e governi occidentali: il tutto è avvenuto con la complicità delle classi dirigenti africane, composte da individui avidi e spregiudicati, scelti o rimossi in base ai programmi ed alle necessità dei burattinai. Si è creata una spirale perversa a base di debiti insolvibili, di devastazioni ambientali, epidemie, movimenti migratori incontrollati... : è un vortice in cui sta per essere risucchiato anche il mondo cosiddetto sviluppato, con la sua sfrontata opulenza e le sue fragili certezze.


[1] E' qui doveroso segnalare l'articolo di Corrado Penna, intitolato Cosa si nasconde dietro i libri di David Icke?, 2009. Con sguardo acuto ed argomenti persuasivi, Penna mette in luce le contraddizioni del noto saggista, soffermandosi sulla superficialità con cui è affrontato il cardinale tema delle scie chimiche. Nota Penna: “L''autore si dilunga a parlare di antenne, H.A.A.R.P., manipolazione e controllo mentale in maniera molto simile a come ne parliamo noi, ma quelle due paginette sulle scie chimiche sono concepite come una piccola appendice alla trattazione (molto più ampia) circa la questione delle onde elettromagnetiche e l'autore si limita ad affermare che chi ci governa sta aggiungendo particolato metallico per ottimizzare la trasmissione di segnali per il controllo mentale che operano su particolari frequenze. In queste due paginette, si trova appena una riga e mezzo per descrivere genericamente il morbo di Morgellons, mentre non si trova alcun accenno ai nanosensori ed alle ricerche della dottoressa Staninger".




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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 26 luglio 2009

Incendi, voli notturni e geo-ingegneria: gli avvelenatori scatenano l'inferno sulla terra

L'Italia brucia, ma non è l'unico stato ove si sono sviluppati terrificanti incendi. Anche la Francia (ivi compresa la Corsica), la Spagna, la Turchia, la Grecia ed il Portogallo hanno subìto roghi devastanti e difficili da estinguere.

I media di regime, come sempre, non ci svelano le reali cause degli incendi che, in modo incredibilmente sincronizzato, sono divampati anche quest'anno in varie aree d'Europa. Come sempre, si addossa la responsabilità ai soliti fantomatici piromani. Quasi fa sorridere la dichiarazione secondo cui è stata ritrovata intatta una scatola di fiammiferi, che sarebbe servita da miccia, in una zona laddove è visibilmente tutto cenere e devastazione. Intanto in Francia alcuni militari sono stati visti appiccare il fuoco con alcuni razzi di segnalazione. L'identità dei responsabili è a tutt'oggi ignota. Anche in Italia, nel 2007, furono avvistati elicotteri lanciare razzi sui terreni sottostanti.

L'agronoma californiana Rosalind Peterson notava che gli incendi di questi ultimi anni sono impossibili da spegnere, poiché le piante sono cosparse di biossido di zolfo che viene diffuso con gli aerei. Sì, quelle scie in cielo non sono condensa, ma una mistura micidiale di elementi chimici e metalli come il trimetilalluminio, il bario, il biossido di zolfo, il titanio e, casualmente, sono elementi e composti dannatamente infiammabili. Che cosa avviene allora se le temperature aumentano sensibilmente (grazie anche alle emissioni elettromagnetiche) e se, magari, qualcuno e con metodi da commando, appicca il fuoco alle sterpaglie ed ai boschi? Vale la pena ricordare episodi precedenti.

Anche in quella occasione, stranamente, le immagini satellitari non furono più disponibili nei giorni successivi alla pubblicazione di un nostro articolo dedicato alla questione. Quest'anno i gestori del "MODIS Rapid Response System" (mappe satellitari ad alta risoluzione fornite da due satelliti gestiti dalla N.A.S.A.) hanno pensato bene di non correre i rischi del 2007, così hanno reso irraggiungibili i server per alcune ore, giusto il tempo necessario per rimuovere e sostituire le satellitari scomode.

Le cause di questi incendi risiedono in due fattori principali:

a) le irrorazioni aeree (a bassa ed alta quota) di prodotti infiammabili
b) le emissioni di microonde

Una volta create le condizioni idonee, intervengono squadre addestrate per scatenare l'inferno.

Intanto il programma di legittimazione delle irrorazioni prosegue, grazie anche alla provvidenziale spinta mediatica fornita dal burattino, presidente degli Stati Uniti, Barak Obama: egli ha recentemente affermato che la geoingegneria è l'unico mezzo per contrastare (sic) il "riscaldamento globale". Sulla Rete, in televisione, sulle riviste e sui quotidiani troviamo quindi articoli come questo.

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Pumping sulfur dioxide into the stratosphere to block the sun, brightening clouds with reflective sea salt, or fertilizing the oceans with iron are just some of the way-out schemes some scientists have proposed to fight global warming if all else fails.

This week, the American Meteorological Society issued a final version of its policy statement on geoengineering Earth’s climate system. The organization warns against the potential risks but also endorses research into the feasibility of such efforts, along with their ethical, social and political implications.

“Geoengineering will not substitute for either aggressive mitigation or proactive adaptation, but it could contribute to a comprehensive risk management strategy to slow climate change and alleviate some of its negative impacts,” the statement says.

President Barack Obama’s science advisor, physicist John Holdren, has previously said, “We have to keep geoengineering on the table...because we might get desperate enough to use it
.”
**************

Sì, avete letto bene. Si ammette tranquillamente che è necessario diffondere, con gli aerei, "sulfur dioxide", ovvero biossido di zolfo. Stupisce il fatto che si voglia ignorare l'elevato potere da "effetto atmosfera" del biossido di zolfo, decine di volte superiore al CO2. In pratica si disperdono (sì, "si disperdono" già da anni e non "si vorrebbero disperdere") biossido di zolfo[1] ed esafluoruro di zolfo[2] con la motivazione ufficiale di limitare l'effetto atmosfera, quando tale composto sortisce l'effetto contrario.

Osservate il cielo: è di un azzurro pallido, molto vicino al bianco? La luce è accecante? Il sole appare circondato da un alone opaco? Non c'è una sola nuvola? Dove sono i cumuli? Fa un caldo insopportabile e l'aria è irrespirabile? Di sera avete a volte avvertito l'inconfondibile odore della capocchia di un cerino? E' lo zolfo e badate bene che questo viene diffuso in atmosfera da anni! Il motivo? Fornire credibilità e forza alla teoria dell'effetto serra da CO2, in modo tale da promuovere l'introduzione di nuovi balzelli su chi "inquina", producendo CO2 ed indurre i politici e gli scenziati riottosi (pochi, in verità) ad adottare tecniche di geoingegneria per contrastare gli effetti indotti proprio dalla geoingegneria. E' folle? No. Dietro a questo paravento gira un fiume di denaro e si nasconde una molteplicità di interessi, sia militari sia civili. In tal modo, si potranno nel contempo legittimare le irrorazioni e si potrà disperdere praticamente di tutto in atmosfera, senza dover fornire alcuna spiegazione.

Sì, perché le persone cominciano a vedere e chiedono spiegazioni e ciò è un ostacolo rispetto ai piani, perciò, nei paesi dove esiste maggiore informazione sulle scie chimiche, gli avvelenatori sono costretti a dissimulare e questo inficia la piena efficienza del progetto. Su Francia, Italia, Grecia, Spagna, infatti, stanno concentrando le operazioni nelle ore notturne. Le satellitari mostrano fitte nebbie composte da particelle autolevitanti,[3] create ad hoc con scie chimiche di tipo non persistente (scie quindi non visibili da satellite), nebbie che si diradano durante la giornata, per poi caricarsi elettricamente con i raggi solari. Da qui la quasi totale assenza di voli diurni, non necessari con l'alta pressione, anche se questa "evoluzione" nelle tecniche di avvelenamento della biosfera risulta sempre un compromesso che ridimensiona il conseguimento di alcuni obiettivi.

Sulla Francia del Nord Ovest, la mattina del 26 luglio, la situazione appare differente, a causa di una perturbazione atlantica in arrivo durante la notte. Ecco quindi che sono state, di prima mattina, stese scie chimiche di tipo persistente a mo' di barriera per bloccare il fronte nuvoloso. Pare che ci siano riusciti.

Il nostro problema, ora, consiste nel fatto che qualcuno vuole un pretesto per attuare indisturbati ed alla luce del sole progetti di bioingegneria e bio-nanotecnologia, sulle nuove armi (al plasma e non solo), sulla disgregazione e ricomposizione molecolare (vedi bang sonici), sulle comunicazioni militari basate sulla luce laser etc.

Le operazioni di aerosol nel mondo sono rimaste sino ad ora un segreto proprio perché a condividerne interessi e scopi sono in molti. Sul carro dei militari sono salite le aziende O.G.M., le aziende farmaceutiche, i centri universitari, i governi etc. Gli interessi e gli scopi raggiungibili sono dunque innnumerevoli. Escludiamo categoricamente l'opzione "per il vostro bene" e prediligiamo l'opzione "sfoltimento della popolazione ed indebolimento psicofisico della rimanente". L'aumento vertiginoso di patologie legate ai metalli pesanti (Alzheimer, S.L.A., Parkinson, linfomi) è l'effetto voluto ed in questo modo si ottengono due risultati:

a) aumento del fatturato per le aziende farmaceutiche
b) sfoltimento della popolazione, lento, ma inesorabile.

La geoingegneria diventerà il cavallo di Troia ideale e non è lontano il giorno in cui verrà imposto un nuovo balzello per finanziare quelle stesse operazioni che, per ora, restano ancora clandestine e che sono definite nel mondo "chemtrails". In definitiva pagheremo per venire avvelenati ed un giorno, forse, dovremo invidiare coloro che non sono sopravvissuti.

"Vi sarà un giorno in cui l'uomo bianco non avrà altro cibo che le sue banconote".

Capo tribù HOPI


[1] Biossido di zolfo (SO2)

Il biossido di zolfo, o anidride solforosa (SO2), è un gas dall’odore pungente, la cui presenza in atmosfera deriva dalla combustione di prodotti organici di origine fossile contenenti zolfo, quali carbone, petrolio e derivati.
In natura l’anidride solforosa viene immessa in atmosfera al seguito delle eruzioni vulcaniche, mentre le principali sorgenti antropiche sono costituite dagli impianti per il riscaldamento e la produzione di energia alimentati a gasolio, carbone e oli combustibili. Il traffico contribuisce alle emissioni complessive di biossido di zolfo solo in minima parte.
L’esposizione a SO2 - che peraltro è un inquinante caratterizzato da una soglia di percezione molto bassa - provoca nell’uomo irritazione e lesione al tratto superiore dell’apparato respiratorio e aumenta la predisposizione a episodi infettivi acuti e cronici (tracheiti, bronchiti, ecc.). I danni alla vegetazione (maculatura fogliare e arresto della crescita) e ai materiali (corrosione) sono dovuti essenzialmente alla partecipazione di questo inquinante nella formazione delle cosiddette “piogge acide”.

[2] Esafluoruro di zolfo (SF6)

L’esafluoruro di zolfo è un gas che possiede caratteristiche dielettriche notevoli, perciò è largamente impiegato nei sistemi radar militari (es. AWACs) come medium per la propagazione delle onde.

Attualmente gli standard militari usano esafluoruro di zolfo puro, e nessuna alternativa viene proposta. L'esafluoruro di zolfo cattura efficacemente la radiazione infrarossa, e vista la sua relativa inerzia chimica, non viene rimosso velocemente dall'atmosfera terrestre. Queste proprietà lo rendono un potente gas serra.

Diversi esperimenti fanno largo uso di SF6 come gas tracciante per lo studio delle peculiarità chimico-fisiche delle nubi. Uno di questi è “Studio dell'elemento tracciante nello scambio verticale dei cumulonembi”.

[3] Da un documento del C.F.R.:

"So far, launching reflective materials into the upper stratosphere seems to be the easiest and most cost-effective option. This could be accomplished by using high-flying AIRCRAFT, naval guns, or giant balloons. The appropriate materials could include SULFATE AEROSOLS (which would be created by releasing sulfur dioxide gas), ALUMINUM OXIDE DUST, or even SELF-LEVITATING and SELF-ORIENTING designer particles engineered to migrate to the Polar Regions and remain in place for LONG PERIODS".


Un particolare ringraziamento va al nostro amico Arturo, per la ricerca bibliografica.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

Alga spirulina: un rimedio contro l'intossicazione causata dalle scie chimiche

Nota bene: si precisa che i suggerimenti di tale testo non sostituiscono in alcun modo e per nessun motivo i rimedi, le terapie e le indicazioni del proprio medico cui bisognerà rivolgersi tempestivamente in caso di necessità.

Considerando tutti i veleni che quotidianamente ingeriamo o inaliamo, per via delle chemtrails e non solo (cibi industriali, dentifrici e chewing-gum contenenti fluoro, nanoparticelle degli inceneritori, acqua fluorizzata etc.), è opportuno consigliare qualche rimedio, come l'alga spirulina. Non si tratta di una panacea, ma almeno si può integrare la dieta con un alimento che, associato ad un regime alimentare e ad uno stile di vita naturali, per quanto oggi possibile, giova alla salute.

La Spirulina è una microalga blu-verde appartenente alla famiglia delle Cianophyceae (Divisione Cyanophyta; divisione di alghe unicellulari il cui colore glauco o bluastro è dovuto alla presenza di due pigmenti, la clorofilla e la ficocianina).[1] Come le piante, la Spirulina vive grazie alla fotosintesi. E' lunga 0,3 mm e prende il nome dalla sua forma a spirale. Quest'alga è ritenuta l'alimento vegetale migliore, poiché ricco di proteine, amminoacidi, vitamine, acidi grassi essenziali, carboidrati di facile assunzione ed antiossidanti.

La Spirulina è un microrganismo antichissimo, originario dell'America centrale e noto da molti secoli per le sue proprietà. Gli Aztechi già ne conoscevano le caratteristiche e la usavano, estraendola dai laghi della valle di Anahuac, consumandola insieme con tortillas di mais.

Numerosi sono i benefici di quest'alga: infatti è un integratore dell'alimentazione, sviluppa un'attività antimicrobica ed antibatterica, grazie ai sulfolipidi che si trovano nella parete cellulare. Inoltre essa migliora il rendimento psico-fisico, rafforza il sistema immunitario ed è indicata nella dieta di vegetariani e di vegani, poiché contiene vitamina B12. Last, but not least, la Spirulina aiuta l'organismo ad eliminare i metalli che si accumulano a causa, in primo luogo, delle scie chimiche.

Sembra che il prodotto migliore sia quello proveniente dal Cile: il deserto di Atacama, il più arido ed inospitale del mondo, dove è coltivata la Spirulina, è un ecosistema quasi incontaminato, mentre la comunque ottima alga verde-azzurra Klamath nasce e prospera in un lago dell'Oregon (Stati Uniti) che, pur all'interno di un parco naturale, è sorvolato dagli aerei della morte (vedi fotografia) sicché non risulta del tutta priva di metalli come l'alluminio ed il bario, sebbene in quantità inferiori rispetto agli alimenti industriali.


[1] Ne sarà vietata la vendita, magari in modo graduale, quando entrerà in vigore il funesto Codex alimentarius?


Fonti:

Scienze naturali, Milano, 2005, s.v. Cyanophyta
Equoland, Spirulina Maxima, pieghevole illustrativo




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venerdì 24 luglio 2009

History Channel: documentario sulle scie chimiche

Domani il canale History Channel manderà in onda un documentario sulle scie chimiche (That's Impossible - Weather Warfare) intese come strumento per la guerra climatica e meteorologica. Nel programma sono intervistati il giornalista canadese William Thomas, il ricercatore indipendente statunitense, Jerry Smith, e Nick Pope, britannico, ex segretario dell'ufficio preposto alla raccolta di segnalazioni di avvistamenti U.F.O. presso la Royal air force. Sebbene il documento si inoltri solo nella prima infernale bolgia delle scie tossiche, relativa appunto alla possibilità di intervenire sui fenomeni atmosferici per causare alluvioni, nubifragi, siccità, per potenziare e dirigere gli uragani etc., si può considerare un passo avanti nell'informazione, anche perché finalmente viene superato il tabù linguistico che induce ancora alcuni tremebondi studiosi ad usare la forviante espressione "scie di condensazione persistenti" (persistent contrails): infatti finalmente si adopera il termine "chemtrails". Né, pur ricordando che altri ed assai più sinistri sono gli scopi delle scie chimiche, si possono dimenticare i disastri, con vittime umane, provocati dalla geo-ingegneria: rovinosi incendi (vedi Piromani con le ali), inondazioni, temperature torride, danni agli ecosistemi.

Ringraziamo la gentillissima Dottoressa Staninger per la segnalazione.





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giovedì 23 luglio 2009

Scie chimiche: i rischi per la nostra salute (articolo di Brooke Bulatek)

Se osserviamo il cielo, possiamo vedere un intrico di scie. Un occhio inesperto può scambiarle per scie di condensazione o con cirri naturali. Ciò che si vede. invece, è il risultato di aerei non identificati che rilasciano elementi tossici come il bario, l'alluminio, il titanio, altri metalli, patogeni vari e muffe. Non bisogna confondere queste scie con il vapore acqueo, poiché contengono prodotti chimici che creano una biancastra e tetra foschia che resta nell'aria per ore.

Ci si potrebbe chiedere: come può accadere ciò? Tra il 1940 ed il 1979, un'arma biologica, già usata dagli Alleati durante la Seconda guerra mondiale, fu diffusa da appositi aerei nel Regno Unito, per sperimentarne gli effetti sulla popolazione. La miscela comprendeva vari patogeni, come l'Escherichia coli, il bacillo globigii (bacillo che imita l'antrace), solfuro di zinco e cadmio, elementi e composti direttamente collegati al tumore polmonare.

Anche negli Stati Uniti sono stati compiuti esperimenti simili, nella forma di test chimici, biologici e con la diffusione di elementi radioattivi. In seguito alla perpetrazione di questi crimini attraverso gli aerosol, si sono manifestate patologie come il Morgellons, nuove forme influenzali, asma, linfomi, patologie neodegenerative... Il bario causa problemi intestinali e dolori al petto, squilibri nella pressione arteriosa, disfunzioni del sistema immunitario.

Siamo cavie da laboratorio di un'operazione sottaciuta dalle istituzioni? Ciò accade poiché abbiamo permesso che accada nella nazione (gli Stati Uniti d'America, n.d.t.) che è ritenuta essere la patria della libertà: alla fine è completamente cancellata l'idea che il nostro governo ci protegga. Secondo alcune ipotesi, le chemtrails servirebbero ad attenuare il riscaldamento globale, creando una coltre contro i raggi solari. (E' una congettura del tutto errata e fuorviante, n.d.t.) Secondo altri studiosi, invece, le scie chimiche costituiscono esperimenti segreti collegati alla preparazione del Nuovo ordine mondiale. Comunque sia, avremo mai una spiegazione esaustiva di quello che sta avvenendo? Non bisogna aver timore di porre domande e di cercare risposte. Da ciascuno di noi dipende il futuro delle nuove generazioni.



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martedì 21 luglio 2009

Aerei chimici atterrano a Linate: la conferma che ci aspettavamo

Ha centrato il bersaglio l'amico System Failure! E' riuscito, infatti, ad immortalare un aereo della morte, maldestramente camuffato da velivolo della Meridiana. Siamo riusciti a prevedere le ridicole "spiegazioni" dei negazionisti che, dopo essersi leccati le ferite, hanno cianciato di livree assenti, perché si tratterebbe di un vettore riverniciato, di contrassegni non visibili a causa del riverbero della luce e fandonie simili. Tutto inutile! E' meglio tacere piuttosto che mostrare perfetta malafede ed ignoranza, scrivendo certe corbellerie. E' così: l'aereo fotografato è un velivolo chimico colto in flagrante al rientro da una missione notturna di avvelenamento. Ogni tentativo di giustificare l'assenza di segni identificativi ed altre anomalie è SOLTANTO disinformazione.

Oggi, 19 luglio 2009, sono rientrato da una breve vacanza in Lucania.

Una settimana "lontano da tutto" mi ha fatto proprio bene, però devo ammettere che, in pochi giorni, di cose ne succedono eh!?
Anzi, talvolta bastano solo 24 ore. Mentre mi leggo gli arretrati (mi ci vorranno giorni), tengo un occhio (anzi un orecchio) fuori dalla finestra e guarda chi si vede di buona mattina, un quarto d'ora prima delle 08:00 proprio vicino a casa mia... E' evidente che l'aereo è in fase di atterraggio (osservare il carrello), ma... per carità, abitando in zona Linate...tutto normale. O quasi. Un caro amico mi suggerisce che stamattina ho avuto un bel colpo di fortuna, dato che avrei beccato uno degli aerei della classe MD-80/81 di rientro da una missione di aerosol clandestino. Ipotesi probabile, in quanto l'aereo risulta essere privo di coccarde e tanto meno di contrassegni. Inoltre è molto simile a quello che questo caro amico riprende sovente sciare sopra il suo quartiere, come dimostrato nel seguente video.



Ma io non sono ancora del tutto convinto. Voglio vederci piu' chiaro, cercare una controprova. Vado sul sito della S.E.A.
Ricerca Volo per “arrivi Milano Linate”, dalle 04:00 alle 08:00 del 19 luglio 2009.

Ecco il risultato.

Dato che l'aereo aveva già fuori il carrello ed io l'ho fotografato intorno alle 07:45, appare evidente che per pensare che in questa foto sia tutto NORMALE, dovremmo credere che questo aereo fantasma appartenga alla compagnia Meridiana-Eurofly. Sarebbe, e sottolineo il condizionale, l'unica soluzione plausibile, però vi sembra possibile che un volo Meridiana-Eurofly solchi i cieli d'Europa privo di ogni tipo di contrassegno di riconoscimento? Devo confessare che, quando l'ho visto, per un attimo non ho voluto crederci! Ma solo per un attimo... dato che li stavo aspettando al varco... mi ero insospettito qualche notte fa, prima della mia partenza, assistendo al rientro (verso le 02.30 di notte) di un aereo completamente bianco che aveva fatto vacillare il mio (errato a questo punto) convincimento che gli aerei tossici non potessero decollare ed atterrare PERSINO SU LINATE.

Il mio bias di conferma, in questo caso, mi aveva portato a credere che i decolli e gli atterraggi di questo tipo di operazioni (che oramai sono totalmente PALESI) avvenissero solamente presso aeroporti militari. Però, grazie a vari indizi, ma soprattutto dopo le innumerevoli sorprese a cui ci siamo abituati, ho aspettato che la notte successiva, puntuale come un orologio svizzero, si verificasse l'ennesimo passaggio, sempre notturno (02:30 circa). Questa volta documentato, anche se alla meno peggio. Purtroppo non sono finanziato da nessun ministero o apparato statale, anche se annovero il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano (che ringrazio, ovviamente per la visita) tra i miei fedelissimi lettori, come posso dimostrare con questo screenshot. So per certo, tra l'altro, che a Lui non farebbe affatto piacere (questioni di privacy, come saprete) che io produca prova documentale dell'affetto e la stima che il Presidente mi dimostra con le sue visite pressoché quotidiane, dunque eviterò di farlo. A proposito, approfitto per fare una domanda al Presidente: "Presidente che ne direbbe, visto che da anni state riformando di brutto la scuola, di aggiungere ai programmi della scuola dell'obbligo la vera storia dell'uomo che ha inventato il TERZO MILLENNIO?"

Ma torniamo a noi. Come volevasi dimostrare, decolli ed atterraggi di aerei clandestini avvengono o molto tardi la notte o molto presto la mattina, anche se in giornate come questa, una domenica di mezza estate, credo ci si possa aspettare veramente di tutto, anche atterraggi dello stesso aereo bianco con i motori rossi, magari all'ora di pranzo. (12:30)

D'altronde, per meglio nascondere una qualsivoglia cosa, spesso è più conveniente metterla in bella vista e rischiare (si rischia poco, dopo quasi 30 anni di televisione commerciale in regime di monopolio di concessione di pubblicità e uso di tecniche assai poco morali per assicurarsi la fedeltà del telespettatore) che affannarsi a nasconderla. Tra l'altro, nessuno potrà certo negare che, se io fossi stato davanti al televisore, non avrei mai potuto fotografare quell'aereo e nemmeno accorgermi di un suo secondo atterraggio alle 12:30, sempre di oggi... o forse, pur vedendolo, nemmeno avrebbe destato la mia curiosità.

Dunque, bel colpo! Tutto ciò dimostra, una volta di più, che i responsabili di questo avvelenamento di massa impiegano anche gli scali civili e che quindi anche i controllori di volo non possono non sapere.

P.s.: piccolo aggiornamento per i poveracci.

Questo, semmai, è un Meridiana.




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lunedì 20 luglio 2009

Controllo mentale e dell'umore

Proponiamo la traduzione di un articolo tratto dal sito ellenico enouranois, dedicato a scie chimiche, H.A.A.R.P. e temi correlati. E' un portale ricco di risorse e bilingue, in greco ed in inglese.

Nel mondo occidentale il controllo della popolazione fu inaugurato con la mind war, una guerra interna contro la cultura e la società. Così cominciò l'istupidimento del lavoratore statunitense, con l'intrattenimento, gli sport ed i media che furono gli strumenti dell'operazione. I vaccini, i dolcificanti artificiali, il fluoro nei dentifrici aiutarono molto: le scie chimiche sono la classica ciliegina sulla torta. Il controllo non ha una valenza meramente numerica. Il controllo implica il condizionamento di ciò che si sente e pensa. Riguarda il luogo in cui vivi, la salute, la diffusione di malattie, la procreazione. Controllo significa creare una matrix in cui non sono lasciate variabili al libero arbitrio ed alla natura. La matrix è qualcosa in cui qualcos'altro origina e si sviluppa.


E.L.F.

Il cervello umano usa e registra le E.L.F. (onde a bassissima frequenza) cui risponde. Frequenze intorno ai 10,8 hz causano insofferenza, quelle intorno ai 6,6 hz depressione. Con l'atmosfera resa conduttiva dai metalli ionizzati, le frequenze per così dire, sono portate tra noi. Consideriamo la ionosfera come un trampolino: la macchina per le frequenze nota come H.A.A.R.P. le spinge verso l'alto, poi le onde sono deflesse dalla ionosfera sulla terra. La nostra aria elettroconduttiva tiene queste frequenze, mentre il sistema G.W.E.N. (Ground Wave Emergency Network, rete ufficialmente installata per garantire le comunicazioni in caso di emergenza), riceve e dissemina queste frequenze a livello del suolo. E' stato anche ipotizzato che il sistema televisivo ad alta definizione, le cui apparecchiature sono installate nelle abitazioni, convoglierà onde elettromagnetiche in modo molto preciso e circoscritto per influire sull'umore e sulla mente.[...] Molte persone riportano disturbi collegati alle chemtrails, nei giorni di pesante irrorazione: problemi respiratori, allergie, riniti, forme influenzali, cefalee, improvvisi sbalzi di umore. La parola "stress" è relativamente nuova... cento anni fa molte persone conducevano vite più dure di quelle attuali, eppure non erano "stressate".[...]


La chimica dell'organismo umano

Siamo diventati cavie da laboratorio il cui equilibrio biochimico è stato alterato. Con l'atmosfera elettro-conduttiva, ormai stiamo ricevendo questa corrente. Le irrorazioni chimiche, che datano da almeno due decenni e che si sono intensificate nel 1998, hanno saturato l'aria di polimeri, nanoparticelle metalliche ed elementi biologici (inclusi cellule sanguigne e funghi) che sono penetrati nei nostri organismi. Come il suolo, le piante e gli animali, coesistiamo con questi elementi nocivi. Siamo stati impercettibilmente trasferiti dalla nostra vera natura in una matrix ingegnerizzata dove tutte le nostre funzioni possono essere dirette ed osservate. Che tu te ne accorga o no, è quanto sta avvenendo. Per citare Carnicom: "La saturazione è completa. Si tratta ora solo di mantenere e concentrare".

Le scie chimiche sono parte di un un sistema d'arma integrato. Sebbene il programma si riferisca apparentemente ad un disastroso intervento di modificazione meteorologica (che non è stato ufficialmente ancora ammesso), gli aerosol contengono parassiti che sono il risultato della bio-ingegneria. Secondo stimati ricercatori, ormai siamo tutti virtualmente contaminati. Forse "seminati" è la parola più adatta, se si pensa al Morgellons. La miscela di parassiti biotecnologici, patogeni, metalli, nano-robot è stata concepita per creare un substrato adatto all'informazione. Qualcuno ha forse intenzione di inserire dei microchips? Non pensare all'indignazione per i microchips R.F.I.D. (radio frequency identification). Siamo stati già inseriti in una Rete. E' già accaduto.




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domenica 19 luglio 2009

Le dichiarazioni di A.C. Griffith sulle scie chimiche

Il nostro amico Mike del blog Dirty Sky Sardinia ha tradotto un'intervista rilasciata da un ex militare statunitense, A.C. Griffith ad una giornalista radiofonica, Joyce Riley. Abbiamo deciso di pubblicare le parti dell'intervista che contengono notizie credibili, soprattutto perché tangenti o coincidenti con le informazioni finora acquisite dai vari ricercatori (ad esempio, sul progetto R.F.M.P. - V.T.R.P.E.). Abbiamo, invece, omesso le affermazioni superflue e quelle depistanti, come le speculazioni sugli uragani Ivan e Kathrina che sarebbero stati scatenati dai Russi. Sappiamo che non è vero: Russi e Statunitensi e, più in generale, le varie superpotenze e potenze sono coalizzate contro le popolazioni, altrimenti non si comprenderebbe perché i Russi abbiano creato delle basi H.A.A.R.P. proprio come i loro "rivali" e per quale motivo usino le scie chimiche a danno dei cittadini inconsapevoli. Non escludiamo che, in qualche occasione, Federazione russa ed U.S.A. siano stati impegnati in scaramucce, ma da decenni i due stati cooperano in piani strategico-militari (almeno sin dal 1963, quando era presidente John Fitzgerald Kennedy: si ricordi il National security action memorandum n. 271) Si tratta della solita disinformazione o, per lo meno, delle distorsioni dovute ad un malinteso senso del patriottismo. Sono le stesse aberrazioni che incrinano le indagini dell'ingegnere Thomas Bearden: anch'egli, infatti, ritiene che i Russi attacchino gli Statunitensi con armi scalari, come se le forze armate a stelle e strisce non fossero in grado di prevenire e neutralizzare qualsiasi aggressione esterna, come se l'arsenale nucleare nord-coreano non fosse stato sviluppato grazie a tecnologie statunitensi. Insomma Mosca e Washington fanno il paio per malvagità e spregiudicatezza.


Intervista rilasciata da A.C. Griffith a Joyce Riley. Griffith è uno dei ricercatori sulle operazioni globali di irrorazione che è venuto allo scoperto.


A.C. Griffith è stato associato al N.S.A. per il quale ha condotto operazioni top secret, è esperto di crittografia e, in tempi più recenti, è stato coinvolto in operazioni della C.I.A. E’ stato sposato con una donna avvocato e giudice, suo suocero è stato Capo della Giustizia della Corte Suprema della Virginia.

Questa è una trascrizione testuale di quello che ha detto durante l'intervista condotta da Joyce Riley.

Griffith

Alcuni anni fa ho ricevuto una chiamata da Mike Blair della testata "Spotlight", giornale di Washington, ora chiamato "The American Free Press”: egli mi ha chiesto di aiutarlo a lavorare con lui a proposito delle scie rilasciate dagli aerei. Il tempo è passato: credo siano passati circa otto o nove anni.

Siamo stati realmente all'interno del programma. Eravamo le uniche persone nel mondo che sono state effettivamente all'interno del programma, il programma di aerosol, il programma “chemtrails”.

Sto parlando, in realtà, dell’operazione gestita nella base area di Wright Patterson. Il programma era codificato con parecchi acronimi e nessuno avrebbe mai infranto il segreto che lo copriva.

Sappiamo che alcune persone sono morte nel corso di tale programma. Alcune persone sono state colpite, affinché fossero convinte a restare “calme”. Sappiamo che altre cose sono successe a persone-chiave di questo programma. Uno dei personaggi-chiave che ha progettato l'aerosol, aerosol di sali di bario, era stato incaricato dall'amministrazione Reagan, ma ora è rinchiuso nel penitenziario federale. Essi vanno da lui per porgli delle domande, ma è ancora in prigione.

Ciò è fonte di preoccupazione, non è vero? L'uomo che ha progettato l'aerosol di sali bario è in prigione!

All'inizio, gli aerei volavano relativamente bassi, 10.000 piedi o meno e, nel frattempo, il programma si stava sviluppando. Erano per la maggior parte aerei della C.I.A. Ora il programma è stato esteso ad aerei commerciali e di linea che sono stati dotati di dispositivi per l’erogazione, dispositivi gestiti da sistemi informatici e satelliti in modo da distribuire le miscele di sali di bario. Il nome in codice del progetto è “Cloverleaf". E' molto riservato: è il più segreto che io abbia mai visto. Delle persone sono morte per averne parlato.

Ho ascoltato la sua trasmissione pochi minuti fa, il generale (che ha parlato, n.d.r.) ha affermato di essere molto patriottico e si sente costretto a parlare ed è esattamente come mi sento io. Sono molto patriottico. Sono nato prima della Seconda guerra mondiale, sono anziano.

Io vengo da quella generazione, con la mente già formata. Questo è il mio paese, lo vedo dissolversi. Il mio paese è stato distrutto, proprio di fronte ai miei occhi e le persone vengono ferite. Questo è il motivo per cui ho accettato di partecipare al programma radiofonico di oggi. Molti di voi mi hanno chiesto tante volte di farlo e sono stato molto riluttante, ma è giunta l'ora, l'ora di parlare e di divulgarlo alla gente.

Riley

Lo fa mettendo a rischio la sua vita, non crede?

Griffith

Sì, è proprio così.

Riley

Quindi ci sono persone che hanno perso la vita, persone che sono ora in carcere a seguito della divulgazione di tali informazioni. Lei dice di essere stato molto patriottico: è ancora molto patriottico e lo sta facendo per patriottismo, per amore per questo paese?

Griffith

Nella stessa misura in cui so che lei lo è (patriottica, n.d.r.).

Riley

Esattamente, esattamente!

Griffith

Veda Joyce, io provengo da Richmond in Virginia, a pochi chilometri dal posto dove ci fu Patrick Henry nel 1775. Egli parlava di Thomas Jefferson, George Washington ed altri nella chiesa di St. John's. Lamentavano l'oppressione proveniente dal Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord in quel periodo. Egli è stato obbligato da loro a non prendere decisioni strategiche in merito e concluse il suo discorso, dicendo loro: "Non so quale altra direzione si possa scegliere, ma datemi la libertà (di decidere, n.d.r.) o la morte". Penso che ci stiamo avvicinando ad un momento come quello. [...]

Continuiamo con lo scandalo Iran Contras. Il computo dei corpi, all'aeroporto militare di Mena, Arkansas, è stato di circa settantacinque persone di cui è stato inscenato il suicidio. La C.I.A. ha gestito tutta la cosa all'aeroporto di Mena. Ci hanno messo in mezzo la società Richmond Aviation (per conto della C.I.A.) e portato gli aerei in tutte le parti del mondo per la rimessa a nuovo. Barry Seals torna alla ribalta: ricordatevi di Barry Seals e dei fatti di J.F.K. e di Carlos Marcello, il trafficante di droga. Barry Seals procurò un KC123 dalla base di Wright-Patterson per l'America del Sud e ricevette la droga in cambio. Ci sono stati affari per centinaia di tonnellate di droga. Era tantissima droga, treni merci carichi di stupefacenti e settantacinque persone che rimasero coinvolte, compreso Vance Pollster, vennero prelevate.

Notare una cosa interessante: l'Ammiraglio Jeremiah Border era a capo di operazioni navali. Era un ebreo. Si era arruolato in Marina, quando aveva diciassette anni. Ci rimase per sei anni e fu in lizza per divenire l'ufficiale numero uno della Marina militare degli Stati Uniti. Be’, inaspettatamente una notte decise di “uccidersi” nella sua casa, sparandosi due volte nel petto con il fucile. Egli si era opposto al progetto chemtrails. Poi il progetto chemtrails cominciò dopo che l'ammiraglio Border fu sostituito. Così, si vede l'immagine di come funziona questa faccenda. La C.I.A. finanzia progetti con fondi acquisiti altrove. Non necessariamente le somme che sono destinate alla C.I.A. provengono dal Congresso. Il Congresso è completamente ignaro del programma di aerosol. Hanno paura di chiedere.

Ebbi un incontro con l'amministratore degli stanziamenti del Congresso. Percorse tutto il tragitto da Richmond a Washington per incontrarmi. Trascorremmo circa un'ora e gli feci una panoramica completa (del programma chemtrails, n. d.. r). Lui mi guardò, si alzò e disse: "Che cosa aspetti che faccia, Griff? Essi mentirebbero anche a me". Gli strinsi la mano, abbracciai la segretaria e me ne andai. [...]

Riley

Parliamo di chemtrails: lei ha fatto ricerche significative: è stato lei stesso nel programma? Che cosa ha appreso?

Griffith

Non è così semplice, Joyce, si tratta di una cosa molto complicata. È necessario conoscere la gente, è basilare sapere che cosa sono in grado di fare, è essenziale conoscere le loro intenzioni, è necessario rendersi conto che si tratta di persone senza volto che non sono state elette. Non si sa chi siano, non si sa che cosa stiano mettendo in quegli aerei. La sicurezza delle sostanze che stanno mettendo in quegli aerei... qualsiasi cosa essi mettano nell'aereo viene poi fuori dal velivolo. Questa è la vera preoccupazione.

All''E.P.A. è stato intimato di tenere il naso fuori dalla faccenda. Qui in Virginia, persone di alto livello del Dipartimento della qualità ambientale, mi hanno detto che vogliono essere lasciati in pace e che non si deve verificare la qualità dell'aria, quando si tratta di aerosol. Dicono che bisogna parlare solo di livelli di ozono.[...]

La D.A.R.P.A. è coinvolta negli aerosol. Li abbiamo beccati, mentre irroravano la città di Ashville nel North Carolina diversi anni fa con la sostanza chiamata B.C.T.P. sviluppata sotto contratto presso l'Università del Michigan.

Il rappresentante del Congresso Dennis Kucinich introdusse l'H.R. 2799. Fu chiamato da parte e gli fu ingiunto di ritirare la proposta di legge. Lui lo fece e calò un velo di silenzio sulla faccenda. [...]

I piloti probabilmente non sanno quello che fanno: gli equipaggi che hanno messo lì non hanno idea del perché siano lì. Riteniamo che sia stato comunicato loro che si tratta di operazioni governative per contrastare il global warming. Credono sia così, ma in realtà lo scopo è ben diverso.

Si tratta di un sottoprogramma della Marina chiamato V.T.R.P.E. Questo è ciò che è veramente. Abbiamo sentito tutti i tipi di spiegazioni per sette, otto anni, ma riguardano il V.T.R.P.E. E' un sistema computerizzato: R.F.M.P. e V.T.R.P.E. comprendono programmi e sottoprogrammi. E’ stato messo a punto per la prima volta per la portaerei “Enterprise” e per altre portaerei per la visualizzazione del campo di battaglia. Il sistema non funzionerebbe adeguatamente oltre il terreno o piuttosto con poca precisione, senza la creazione di un corridoio di onde radio sulla terra per cui è necessario spargere una miscela di sali di bario che consente all'intero sistema di funzionare. E 'il sistema che usano gli Stati Uniti in Afghanistan ed Iraq e probabilmente sarà impiegato in Iran e in alcuni altri teatri di guerra. [...]

Nell'ambito del programma della Marina troviamo la D.A.R.P.A. che è addentro alle biotecnologie: è quello di cui parla Clifford Carnicom. Egli ha individuato molte sostanze biologiche nocive provenienti dagli aerosol. Abbiamo la più grande ammirazione per Carnicom ed abbiamo ammirazione per il meteorologo Scott Stevens. Quindi la D.A.R.P.A. è coinvolta. [...]


Il V.T.R.P.E. è un sotto programma, un programma computerizzato riguardante il sistema di pianificazione delle radio frequenze nelle missioni (di guerra, n.d.r.): è la chiave senza la quale noi (esercito U.S.A., n.d.r.) non possiamo combattere le guerre. Nella seconda guerra mondiale tu prendevi un soldato col fucile e gli dicevi: “Spara”. Oggi le operazioni militari sono guidate dai satelliti e da radar a terra. La D.A.R.P.A. è entrata nel programma; un'altra agenzia è entrata nel programma e non si sa che cosa venga fuori (dall'aerosol, n.d.r.) di quegli aerei [...] Gli Statunitensi sono all'oscuro di tutte queste operazioni, vivono le loro vite senza sapere [...]

Joyce

Parlami dei misteriosi boati.

Griffith

I boati si odono in tutti gli U.S.A. Non sappiamo quale sia la vera causa: probabilmente è l'effetto di un trasmettitore interferometro che scuote la terra, può scatenare terremoti. A volte si possono udire delle deflagrazioni che attraversano le città. È o stesso sistema che sta provocando uragani, aumentandone la potenza. [...]


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