domenica 31 maggio 2009

Cumuli distrutti dagli aerei chimici

Pubblichiamo la preziosa testimonianza dell'amico System Failure corredata da un eloquente video circa la distruzione dei cumuli per opera di aerei chimici. Occorre ribadire che siamo in presenza di un fenomeno artificiale, di un deliberato scioglimento di nuvole, fenomeno che i disinformatori possono negare soltanto stuprando l'evidenza ed abiurando i princìpi su cui si fondano l'osservazione e l'analisi scientifica.

La loro "scienza" in verità si basa su un'inversione ed un capovolgimento di dati e risultati sicché si trasforma in un'ideologia di controllo, in un'accozzaglia di contraddizioni. E' un'operazione non molto diversa da quella di Umberto Eco e che è stata definita dallo studioso Ezio Albrile "pedagogia rovesciata". Il cinismo degli occultatori, infatti, appartiene ad una "scienza" stravolta che, nel condannare e ridicolizzare il mondo della ricerca indipendente e non asservita ai poteri forti, crea una realtà finta ed edulcorata.


Scia sotto il cumulo, scia sopra... Evidentemente i disinformatori non ci avevano mai pensato. Se si dimostra che gli aerei chimici volano alla quota dei cumuli, sarà molto difficile, continuare ad affermare che le finte scie di condensa rilasciate dagli aerei non identificati che ci sorvolano, anche decine e decine di volte in una giornata, sono rilasciate ad altitudini uguali o superiori agli 8000 metri.

La stessa scienza marcia per ora (non si sa mai, in futuro potrebbe ritrattare, rivedere le proprie posizioni) afferma che "un cumulo da bel tempo si forma a quote tra i 1700 e i 2300 metri circa e non a 10.000, come sosterrebbe qualche presuntuoso arrogante, allo scopo di avvalorare le proprie risposte sommarie e prive di ogni fondamento fornite in replica ale acquisizioni dei ricercatori indipendenti.

I disinformatori prezzolati continuano ad invocare metodi scientifici, prove scientifiche, ma poi sono essi stessi i primi a non accettarli ed a smentirli!

Se, con uno scatto o un filmato, dimostro che una scia tossica è ad altezza cumulo o che un cumulo sparisce, poi non ci si può attaccare al fatto che io non sono un meteorologo e che bisogna lasciare la parola agli esperti, perché questo comportamento è scorretto ed in perfetta malafede. Andando avanti di questo passo, qualcuno rischia seriamente di perdere quel briciolo di credibilità che ancora gli rimane, dopo anni e anni trascorsi a scovare "bufale".

Ma evidentemente la credibilità acquisita non è il fine, ma solo il mezzo per certe persone al fine di nascondere la realtà. [...]

Quello che voglio proporvi è un video-SHOCK che dimostra come anche un comune mortale, se si muove con tempestività e decisione, può mostrare come effettivamente stanno le cose, suscitare salutari dubbi e porre domande, senza per forza essere un luminare della scienza (marcia ed invertita).

Non ci vuole molto per capire che, quando un cumulo da bel tempo sparisce in meno di 180 secondi, c'è qualcosa che non va. Vediamo quante e quali menzogne inventeranno per negare, ancora una volta, l'evidenza dei fatti. E' un'evidenza assai inquietante di un fenomeno sicuramente indotto come la distruzione dei cumuli.

Leggi qui il testo tratto dal blog Il cospirazionista visionario





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sabato 30 maggio 2009

Neve appiccicosa: Mercalli "indaga"

Durante la trasmissione "Che tempo che fa", andata in onda il 16 maggio 2009, tra il meteorologo(?) Luca Mercalli ed il conduttore Fabio Fazio, è intercorso un breve dialogo imperniato sulle segnalazioni di alcuni telespettatori circa una sostanza appiccicosa accumulatasi sulla neve. Si può ragionevolmente pensare a composti chimici di ricaduta collegati alle irrorazioni: potrebbe trattarsi di gel di silicio o di qualche altro intruglio venefico diffuso con gli aerei.

Tuttavia siamo tranquilli, perché il Mercalli ha garantito che il "Laboratorio della neve e dei suoli alpini" dell'Università di Torino presto esaminerà dei campioni di neve per stabilirne la composizione. Il responso sarà che la neve contiene sabbia del deserto stranamente attaccaticcia o tracce di inquinanti provenienti da stabilimenti industriali. Questa sarà la versione ufficiale: la verità è un'altra e facilmente intuibile.

Dal sito Cieliliberi traiamo il dialogo succitato.

Trascrizione delle battute tra Mercalli e Fazio.

Mercalli: Ci sono giunte molte segnalazioni da alcuni telespettatori che chi pratica lo sci fuori pista in questo periodo, ritorna a valle con gli sci completamente ricoperti da una sostanza catramosa che si accumula sulla neve, una sorta di materiale vischioso che impedisce, perfino, agli sci di muoversi quando si arriva al termine, così della gita.

Fazio: Ma dove questo, scusi?

Mercalli: Nelle Alpi occidentali, in generale, dal cuneese fino ad arrivare all'Ossola sono giunte alcune di queste segnalazioni.

Fazio: gli U.F.O. (sic)

Mercalli: Chi lo sa.

Fazio: Chiediamo a Giacobbo. Non lo so….

Mercalli: L'appello è: chi dovesse incappare in questa sostanza, chi pratica gite di sci alpinismo anche in altre zone delle Alpi, di segnalarcelo all'indirizzo di posta elettronica del programma ed il 'Laboratorio Laboratorio della neve e dei suoli alpini' dell'Università di Torino sta già raccogliendo i primi campioni per analizzarli e poi sveleremo il mistero, quando si saprà di che cosa è fatta questa... questo materiale. Di sicuro non è gradevole.

Fazio: No, non è gradevole, di certo… "



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giovedì 28 maggio 2009

Bang sonico su Firenze: l'ennesima menzogna

E' il 27 maggio 2009, secondo le varie testimonianze, tra le 11,30 e le 12:04 in diversi centri urbani (Firenze, Scandicci, Gattatico, Carpi, Modena, Pisa, Bologna, Lama Mocogno, Pavullo nel Frignano) uno o più assordanti boati hanno creato panico ed allarme. In alcuni casi è stata segnalata addirittura la rottura dei vetri delle finestre. Alcune scuole sono state evacuate.

Come ormai consuetudine, le autorità si sono subito affrettate a fornire la solita banale spiegazione: "Si è trattato del bang sonico provocato da due caccia in missione di scramble" e questa volta l'aeronautica militare ha voluto strafare, fornendo un dettagliato resoconto dei fatti. Leggiamo il testo riportato sul sito dell'Aeronautica militare e poi vediamo insieme quali sono le numerose incongruenze in questa ennesima storia di disinformazione.

DUE CACCIA EUROFIGHTER INTERCETTANO UN VELIVOLO DEL MONTENEGRO

Il velivolo militare, un Cessna 551, in volo da Cannes (Francia) a Vienna (Austria) è stato intercettato mercoledì 27 maggio in seguito al transito sullo spazio aereo nazionale senza adeguata autorizzazione

Mercoledì 27 maggio alle ore 11,49 locali due caccia Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto sono decollati, su ordine di ‘scramble’ dal Comando Operativo delle Forze Aeree (COFA)/CAOC 5 di Poggio Renatico (Ferrara) e sotto il controllo del 21° Gruppo Radar A.M. di Poggio Ballone (Grosseto) e dell’11° Gruppo Radar A.M. di Poggio Renatico, per intercettare un velivolo militare Cessna 551 del Montenegro in volo da Cannes (Francia) a Vienna (Austria) che attraversava lo spazio aereo nazionale senza l'adeguata autorizzazione. Per raggiungere il velivolo in transito è stato necessario percorrere dalle 11,55 alle 12,04 un tratto a volo supersonico tra la zona a sud di Firenze e Reggio Emilia.

L’intercettazione è avvenuta alle ore 12,10 a 15 miglia ad ovest di Rovereto (Trento), dove il velivolo è stato identificato. I caccia Eurofighter hanno scortato poi il velivolo fino al confine dello spazio aereo nazionale, a circa 30 miglia a nord di Belluno, per far successivamente rientro al 4° Stormo dove sono atterrati alle ore 13,03 locali.

Lo “scramble” è in gergo tecnico il decollo immediato di caccia intercettori che sotto la guida dei controllori della difesa aerea si dirigono verso un velivolo “sospetto” per accertare visivamente l’identità e per scortarlo fino ai limiti dello spazio aereo italiano. Nella maggior parte dei casi, si tratta di aeromobili che non rispondono a prestabiliti requisiti, non hanno le previste autorizzazioni al sorvolo dello spazio aereo nazionale o perdono le comunicazioni con gli organi del controllo del traffico aereo o divergono dalla rotta prevista senza validi motivi.

L'Aeronautica Militare assicura la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo nazionale per 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, tramite un sistema di radar, velivoli e sistemi missilistici, integrato sin dal tempo di pace con quelli degli altri paesi appartenenti alla NATO. Oltre che dal 4° Stormo di Grosseto, il servizio di decollo immediato e di intercettazione nei casi di allarme è svolto dal 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari), pure equipaggiato con aerei Eurofighter, dal 5° Stormo di Cervia e dal 37° Stormo di Trapani, dotati invece di aerei F-16.

http://www.aeronautica.difesa.it/

Consideriamo ora le varie anomalie.

1) I caccia intercettori hanno percorso in 9 minuti (secondo le dichiarazioni ufficiali) circa 100 km tra Firenze e Bologna e circa 300 km tra Grosseto e Rovereto (Trento). In pratica i due Typhoon hanno compiuto l'intero tragitto ad una media di 845 km/h e quindi ben al di sotto della velocità necessaria (1.200 km/h circa) per la produzione del bang sonico. Inoltre i 100 chilometri percorsi tra Firenze e Bologna in 9 minuti, sempre attenendosi alle dichiarazioni ufficiali, dimostrano che i due intercettori hanno percorso tale distanza ad una velocità media di 666 km/h. A maggior ragione, nemmeno in questo caso, se mai hanno volato davvero due Typhoon, i caccia possono essere stati la causa delle deflagrazioni.

2) Il Cessna 551 è un velivolo di tipo "Executive" che raggiunge una velocità di crociera di 746 km/h. Ammettendo anche un notevole ritardo nella procedura di scramble (pur sempre deprecabile), non si comprende come sia possibile che il Cessna 551 sia stato raggiunto solo una volta arrivato sui cieli di Rovereto, visto che gli intercettori, secondo quanto dichiarato, hanno raggiunto e superato la velocità del suono. In pratica ha percorso indisturbato mezzo nord Italia. Se fosse stato un caccia ben più veloce? Avrebbe potuto compiere il giro dell'intero territorio italiano!

Anche sullo schierato e fazioso forum di MD-80.it sono stati inseriti alcuni interventi in cui si esprimono delle perplessità.

sblanzio il 27 mag 2009, 19:17 scrive:

"Se il Citation è entrato "senza adeguata autorizzazione" nello spazio aereo italiano provenendo da Cannes, anche senza conoscere nel dettaglio la rotta dell'a/m secondo la logica l'ingresso dovrebbe essere avvenuto al confine con la Francia meridionale.
Possibile che con i nostri "potenti mezzi" non siamo riusciti a intercettarlo prima che arrivasse su Trento? Se la destinazione era Vienna, praticamente si è fatto 3/4 di volo indisturbato. E se invece fosse stato un volo dirottato con intenzioni non propriamente pacifiche?"

support_5 (sedicente controllore di volo) il 27 mag 2009, 21:45 osserva:

"Anche se è partito da Cannes avrà comunque fatto un piano di volo con congruo anticipo, quindi quel volo si conosceva ancora prima che partisse. Se il piano di volo "scappa" senza che nessuno se ne accorga, i dati di quel volo vengono comunque ricevuti da Milano acc almeno 10 minuti prima dell'ingresso nella fir, quindi quel volo poteva essere intercettato ben prima di quanto lo sia stato realmente.

Particolari tipi di voli, per attraversare il territorio italiano hanno bisogno di un'autorizzazione. Può accadere che tale autorizzazione non sia stata richiesta; quando tutto funziona a dovere l'aereo senza autorizzazione non viene proprio fatto entrare nello spazio aereo italiano, nel senso che la difesa aerea, vedendo che il piano di volo di quel particolare velivolo interessa l'Italia e non ha autorizzazione, nega allo stesso l'ingresso. A volte succede che il piano di volo non viene analizzato attentamente e quindi non ci si accorge della mancanza dell'autorizzazione. Poco male, perchè i dati di quel volo vengono trasferiti al primo acc italiano almeno 10 minuti prima dell'ingresso, quindi la difesa ha tutto il tempo per accorgersene ed agire di conseguenza. Onestamente stamattina non so cosa si sia inceppato nel meccanismo, questo è il motivo per cui ho detto che, a mio avviso la difesa non ci ha fatto una bella figura".

3) L'aeronautica montenegrina dispone dei seguenti velivoli:

Attack J-22, G-4, Mi-24, SA.342 GAMA
Fighter MiG-29, MiG-21Bis
Interceptor MiG-21Bis
Reconnaissance MiG-21M, MiG-21R, IJ-22, INJ-22,SA.341 HERA
Trainer Utva 75, G-4, NJ-22
Transport An-2, An-26, YAK-40, Falcon 50, Learjet 25, Mi-8

Air Force of the Federal Republic of Yugoslavia / Serbia and Montenegro
http://en.wikipedia.org/

Come potete notare, l'aeronautica del Montenegro non possiede alcun Cessna 551. Come la mettiamo?


A queste semplici osservazioni aggiungiamo un'importante testimonianza:


"Caro [...], cercherò di essere concisa. Ti segnalo questa cosa perchè mi ha particolarmente turbata ed alla quale non sono in grado di dare una spiegazione.

Ieri mattina, al parcheggio del supermercato, in un cielo quasi blu per il vento della notte precedente, vedo due scie enormi salire in verticale verso il cielo. La sensazione è come se fossero partite da terra, andavano velocissime, ma soprattutto non riuscivo a vedere l'aereo che le generava.

Ho provato a fotografare col mio telefonino nuovo, del quale non conoscevo ancora l'utilizzo. Mi sono poi accorta di aver registrato un video, in cui trovi alcuni fotogrammi chiari.

1) Le due scie che salgono (da zona collinare Reggio-Parma)

2) A circa 30 secondi le due scie hanno iniziato a viaggiare in orizzontale per poi avvicinarsi moltissimo tra loro. Ad un certo punto, nel fotogramma, vedi che una scia perde di intensità fino a sparire. Nel punto in cui ha perso di intensità si è sentito un gran botto, seguìto poi da un secondo botto dopo pochi secondi.

3) Alla fine del filmato, vedi solo una scia orizzontale nel cielo che va in direzione Mantova.


Insomma, ieri mi è preso un vero colpo.

Ciao e grazie

(Lettera firmata)

Reggio Emilia"



In conclusione possiamo affermare, con assoluta certezza, che anche l'episodio del 27 maggio nei cieli tosco-emiliani non è da ascriversi ad un semplice bang sonico. I dati lo confermano. Inoltre l'area di percezione dei boati è spostata ad ovest dell'autostrada A1 e quindi si evidenzia che il punto d'origine della deflagrazione si trova a circa 50 miglia dal percorso ideale compiuto, secondo l'Aeronautica militare italiana, dai caccia intercettori.

Quale ipotesi possiamo formulare alla luce dei frequenti episodi simili che in questi mesi occorrono in varie parti d'Italia, ma anche all'estero?

La testimonianza sopra riportata, il filmato nonché altre testimonianze raccolte in questi ultimi mesi, in relazione ad altri fatti analoghi, sempre "giustificati" come bang sonici, ci inducono a pensare che i velivoli droni impegnati nelle missioni di aerosol clandestine vengono abbattuti in volo, allorquando presentano dei problemi che metterebbero a rischio la segretezza delle operazioni. Ciò si è probabilmente verificato sulla Sila, sui cieli liguri pochi giorni fa ed in occasione di altri episodi che la cronaca ha descritto in passato come bang sonici.


Si ringrazia M.R. per la fattiva collaborazione, per il materiale e per le indagini in loco compiute.



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martedì 26 maggio 2009

Scie chimiche: minacce via Internet all'assessore Del Lungo

Il quotidiano, Il nuovo corriere di Firenze, ha pubblicato un articolo dedicato alle intimidazioni più o meno velate di cui è stato oggetto Claudio Del Lungo, assessore all'Ambiente di Firenze, per aver concesso i locali dell'assessorato affinché si tenesse una conferenza sulle scie chimiche. I fatti si commentano da soli e qui ci limitiamo a notare che, se le scie tossiche non fossero un tema scottante, i guardiani del sistema non si adopererebbero per tentare di dissuadere, alternando blandizie ad avvertimenti, chi vuole divulgare natura e scopi delle irrorazioni clandestine. Il nostro plauso dunque al Dottor Del Lungo che ha ignorato gli "inviti" a non fornire il suo avallo alla conferenza.

E' vero che le chemtrails sono solo uno dei tanti problemi che affliggono una società marcia, ma è evidente che costituiscono una chiave di volta per cominciare a comprendere scenari inimmaginabili: l'informazione è quindi necessaria, sebbene, come dimostrato da questo ed altri episodi, non priva di rischi. E' meglio non lasciarsi intimidire: aver timore potrebbe compromettere le residue libertà e mettere a repentaglio in modo irreversibile la salute del pianeta e dei suoi abitanti.


Leggi qui il documento in formato pdf.




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Range finder: come si sono svolti i fatti


lunedì 25 maggio 2009

I signori del tempo: armi scalari per controllare il clima a fini strategici (articolo di Thomas Bearden)

Thomas Bearden è un ingegnere elettronico statunitense. Da parecchi anni si occupa di armi scalari e di guerre climatiche. Recentemente è stato pubblicato un altro suo libro intitolato, Oblivion: America at the brink (Oblio: l'America sull'orlo dell'abisso).

Per una presentazione dell'autore, un’analisi critica della sua balzana ideologia ed una recensione del saggio, si rinvia al testo evidenziato più sopra.


Thomas Bearden divulga le informazioni in suo possesso sui programmi in corso volti all'ingegnerizzazione del clima per opera dei Russi e di altri, tramite le armi scalari conosciute anche come Tesla Howitzers (Obici Tesla). Il gentilissimo Richard di Altrogiornale ha tradotto il testo che proponiamo. E’ una ricerca molto tecnica e certamente poco comprensibile per i profani, ma il concetto-chiave è chiaro: sono usati dispositivi che si basano probabilmente non solo sui campi elettromagnetici, ma anche sull’uso di energie scalari (energia del punto zero?) per influire sui fenomeni meteorologici e tettonici. Quanto mai opportuno il riferimento alle scie chimiche degli aerei che giocano un ruolo determinante nelle manipolazioni atmosferiche. L’indagine di Bearden si fonda principalmente sulle teoria superpotenziale di E.T. Whittaker.


Nel gennaio 1960 (43 anni fa!) Nikita Khruschev annunciò al Presidium: "Abbiamo una nuova arma, nel portafoglio dei nostri scienziati, talmente potente che, se usata senza ritegno, può distruggere tutta la vita sulla Terra. E' un'arma fantastica".

I Russi non hanno ancora rivelato di che arma si tratti, ma l'hanno sviluppata in segreto e l'hanno provata clandestinamente per vedere se l'Occidente potesse capire che cosa accadeva, se gli U.S.A. avessero già scoperto tale arma. Non era così. Nel 1997, 37 anni dopo l'annuncio di Khruschev della nuova arma (elettromagnetica e scalare), il Segretario della "Difesa" statunitense William Cohen lanciò un allarme, suggerendo che gli U.S.A. avessero infine compreso la natura ed il potere dell'arma.

"Altri (terroristi) stanno impiegando un eco-terrorismo col quale alterare il clima, causare terremoti, attivare vulcani a distanza con l'uso di onde elettromagnetiche. Quindi molte menti 'geniali' là fuori lavorano per trovare il modo di creare il terrore in altre nazioni".

Elettromagnetismo scalare e controllo meteorologico

Il clima anomalo globale non è un caso. Secondo la teoria superpotenziale, iniziata con il documento di E.T. Whittaker del 1904, è possibile produrre un campo magnetico (E.M.) ed un campo di forza energetico a distanza. Whittaker, nel 1904, mostrò che tutti i campi e le onde elettromagnetiche possono essere scomposti in due funzioni potenziali scalari. Ne consegue che, assemblando tali funzioni potenziali scalari in raggi, una può produrre un "interferometro potenziale scalare" dove i raggi potenziali si intersecano a distanza. In questa zona di interferenza, appaiono campi E.M. trasversi ordinari ed energia.

Un potenziale scalare è un assemblaggio armonico di coppie d'onde E.M. longitudinali e bidirezionali, come mostrato in un documento di E.T Whittaker l'anno prima, nel 1903. Quindi si possono produrre le onde longitudinali necessarie in gruppi, per "assemblare" un potenziale scalare con ogni composizione LW interiore che si desidera. Dunque, usando onde longitudinali EM (LW), si possono produrre potenziali, campi ed onde.

Ne consegue che un'onda E.M. longitudinale, dato che non può cambiare trasversalmente a priori, non può variare la sua densità energetica tridimensionale. Invece deve variare nel dominio temporale. Risulta che abbiamo creato un'oscillazione della curvatura dello spazio-tempo, producendo un'onda E.M. longitudinale.

Ora possiamo ingegnerizzare gruppi di curvature spazio-temporali, assemblando propriamente le LW. Questa è una potente relatività generale, perché la forza E.M. viene adoperata come agente della curvatura spazio-temporale.

Ecco come viene eseguita generalmente l'ingegnerizzazione meteorologica: si impiegano due trasmettitori di raggio potenziale scalare, separati sulla necessaria base per formare un interferometro di raggio. Ora in questa zona di interferenza a distanza (IZ), abbiamo un potenziale di "vacuum" ambientale (potenziale spazio-temporale o stress spazio-temporale). Se la terra del circuito elettrico dei trasmettitori è SOPRA il potenziale ambientale nell'IZ, allora emerge la dispersione (riscaldamento) di energia EM nell'IZ. Questa è la modalità esotermica di operazione. Se la terra del circuito elettrico dell'interferometro è basata negativamente sotto il potenziale ambientale nell'I.Z., allora emerge energia E.M. convergente (raffreddamento) nell'IZ. Questa è la modalità endotermica d'operazione.

Pertanto disponendo la messa a terra elettrica dell'interferometro potenziale scalare, si può produrre riscaldamento o raffreddamento nella IZ distante. Se si "irradia", si produce costante riscaldamento o raffreddamento. Se si usa l'interferometro inviando impulsi, si produce un'esplosione distante di calore o di freddo. [...]

Esiste un'altra caratteristica che dobbiamo conoscere. Le onde longitudinali pure E.M. hanno velocità infinita (vedere gli studi di Rodrigues et al. sul sito del Los Alamos National Laboratory). In pratica si crea un'onda pseudo-longitudinale, così la sua energia e la sua velocità sono finite, ma possono avere una velocità V superiore a C.

Un potenziale "scalare" non è per nulla un'entità scalare, poiché è un gruppo di onde longitudinali bidirezionali, come mostrato da Whittaker nel 1903. La massa è principalmente composta di spazio "vuoto" riempito di potenziali e campi, con particelle largamente separate. Nella sua scala, una "massa" sembra un sistema solare gigante.

Dato che i campi ed i potenziali non sono altro che L.W. (W. 1903 e 1904), allora il potenziale di stress dello spazio è un'autostrada per le LW. Significa che LW "molto buone" (ad esempio, onde pseudo-longitudinali sufficientemente pulite) passeranno attraverso terra e oceano, con scarsa attenuazione ed interazione.

Ora siamo pronti a vedere l'ingegnerizzazione meteorologica. Punta la zona di interferenza (I.Z.) dall'altra parte della Terra (spara attraverso terra e oceano) in un'area desiderata dell'atmosfera. Imposta positivamente i tuoi trasmettitori. Produci riscaldamento atmosferico nell'aria nella I.Z., così l'aria si espande ed hai prodotto una zona di "bassa" pressione. Ora usa un secondo interferometro impostato negativamente e piazzalo nella IZ distante desiderata. In questa I.Z. raffreddi l'aria: cosi diviene più densa e hai creato una zona di "alta" pressione.

Ora imposta molte di queste I.Z., vicino alle scie degli aerei (chimici, n.d.r). La scia del jet sarà deviata verso la zona di bassa pressione e lontana da quella di alta pressione. Variando l'energia trasmessa ed il punto della I.Z. (muovila gradualmente), puoi guidare le scie dei jet e quindi il meteo risultante.

Vuoi generare delle trombe d'aria? Crea delle bande nei flussi dei jet e accelerale. Il momentum angolare addizionale impartito alle masse d'aria creerà piccole rotazioni (tornado). Puntando la I.Z. sotto l'oceano, puoi scaldare o raffreddare l'acqua in una zona selezionata, per un periodo di tempo. Così puoi aggravare o ridurre El Nino. Guidando e coordinando propriamente attorno alla Terra, il K.G.B. (sic) può creare molta pioggia o siccità in un'area, tempeste e trombe d'aria, un potente El Nino etc.

Vuoi gettare scompiglio fra le truppe? Concentra l'I.Z. in una zona come la faglia di S. Andrea in California. Usa la modalità di interferometria esotermica. In questo modo convogli energia lentamente nella zona. Lo stress aumenta. Può succedere che le placche scivolino e causi un terremoto. Se vuoi un potente sisma, immetti gradualmente l' energia, quindi costruisci una sorta di "sovrapotenziale" o "sovrapressione" oltre il punto dove le rocce normalmente scivolerebbero. Quindi quando lo fai partire, ne ottieni uno forte. Puoi capire che cosa può accadere, se uno gioca con i vulcani.

Il 4 Luglio 1976, il K.G.B. (sic) cominciò la sua ingegnerizzazione meteorologica massiccia sopra il Nord America. Continua anche oggi. [...]

Quindi il meteo anomalo che tutti vedono nel mondo rimarrà anomalo. Infatti andrà peggio. C'è una guerra in corso.

Oggi almeno 15 stati, oltre al gruppo canaglia del K.G.B. in Russia, dispongono di armi scalari. L'ingegnerizzazione meteorologica è solo una delle PRIME possibilità. Le armi più potenti della terra non sono nucleari. Sono di potenziale quantico in natura e ricorrono ad un E.M. di Whittaker modificato per implementare la teoria della meccanica quantistica di David Bohme. Nel frattempo, dato che i nostri fisici ci omettono queste informazioni e continuano ad insegnarci vecchia elettrodinamica fallata, continueremo a vedere il clima ingegnerizzato e qualche terremoto ogni tanto. Comunque, ecco che cosa accade realmente con il meteo. Capitemi, non tutte le trombe d'aria sono artificiali! Molte di queste lo sono. Il meteo viene "guidato" tramite le scie dei velivoli.

Non so se vi interessa, ma lo espongo comunque. Molti scienziati non si trovano bene anche con la sola nozione che qualcosa sia sbagliato nei loto testi di fisica, però è così. Finché non cambieremo le basi necessarie, continueremo ad insegnare e ad usare una scienza inferiore. Continueremo a vedere un clima sempre più anomalo.


Fonti ed approfondimenti:

Potete vedere un recente documento di Rodrigues in Foundations of Physics, 27(3), 1997, p. 435-508.

I documenti di Whittaker sono I seguenti: "On an expression of the Electromagnetic Field Due to Electrons by Means of Two Scalar Potential Functions," Proc. Lond. Math. Soc., Series 2, Vol. 1, 1904, p. 367-372; "On the Partial Differential Equations of Mathematical Physics," Math. Ann., Vol. 57, 1903, p. 333-355. Un sommario della teoria superpotenziale è stato prodotto da Melba Phillips, "Classical Electrodynamics," Vol. IV of Principles of Electrodynamics and Relativity, Ed. by S. Flugge, Springer-Verlag, Berlin, 1962, p. 1-108. Altri scienziati, come Debye, Nisbet, Bromwich e McCrea hanno contribuito alle basi della teoria superpotenziale.

Altro documento eccellente ed illuminante è di Patrick Cornille, "Inhomogeneous Waves and Maxwell's Equations," Chap. 4 in Essays on the Formal Aspects of Electromagnetic Theory, World Scientific, Singapore, 1992, p. 6-86. Si raccomanda anche T.W. Barrett and D.M. Grimes, Eds., Advanced Electromagnetism: Foundations, Theory & Applications, World Scientific, New Jersey, 1995.

Per un test di una superarma, si legga Walker et al., "Kaitoku Seamount and the Mystery Cloud of 9 April 1984," Science, Vol. 227, Feb. 8, 1985, p. 607-6111. Si consulti pure Daniel L. McKenna and Daniel Walker, "Mystery Cloud: Additional Observations," Science, Vol. 234, Oct. 24, 1986, p. 412-413.

Thomas Bearden




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sabato 23 maggio 2009

Boato a Sanremo ed a Taggia: che cosa è accaduto veramente?

Un boato è stato sentito nel primo pomeriggio nell'imperiese. Secondo alcune segnalazioni sembra che il forte suono sia stato avvertito principalmente nell'area di Taggia, dove, in via cautelativa, sono state evacuate alcune scuole. Qualche attimo di paura per i più piccoli, ma nessuna conseguenza. Sembra che il rumore sia stato provocato da un aereo che ha superato la barriera del suono.

Stefano Michero (SanremoNews)


Le scuole elementari di Taggia sono state evacuate, intorno alle 16:10 di ieri, in seguito ad una forte esplosione, che ha scatenato il panico in tutta la città e che, molto probabilmente, è stata provocata da un aereo che ha superato la barriera del suono. La notizia trapela soltanto oggi che, a mente fredda, si è capito che poteva trattarsi di un falso allarme. Ieri, tuttavia, insegnanti e dirigenti scolastici, udita la forte deflagrazione e temendo che potesse trattarsi di un ordigno, di un terremoto o di qualche altra calamità, hanno applicato il piano di emergenza, facendo uscire i ragazzi in tre punti diversi della scuola. Una decina di minuti dopo sono stati fatti rientrare. Preoccupazione anche da parte dei genitori dei piccoli alunni, molti dei quali attendevano i loro figli fuori da scuola, per il termine delle lezioni, che, alla vista dell'evacuazione, hanno temuto il peggio.

Fabrizio Tenerelli (Riviera24.it)

Sono questi i due trafiletti pubblicati dalla stampa locale on line. In questo modo è stata riportata la notizia circa un assordante boato udito il giorno 20 maggio 2009 alle ore 16:06 in un'area piuttosto ampia della provincia di Imperia. Il fragore è stato, infatti, avvertito nei comuni di Sanremo, Taggia, S. Stefano al mare ed ha allarmato la popolazione. La spiegazione ufficiale, facilmente prevedibile e riferita negli scarni articoli sopra inseriti, è stata la seguente: un aereo ha infranto la barriera del suono, provocando il tipico bang.

L'episodio è occorso nell'ambito della solita ed intensa attività di irrorazione chimico-biologica: mentre decine di velivoli incrociavano nei cieli della zona, si sono visti, più o meno in concomitanza con il tonitruante rumore, due Piaggio P-180 Avanti dell'Aeronautica militare in formazione che, rilasciando delle scie chimiche semicircolari, hanno sorvolato Sanremo e Taggia. Qualche testimone ha sentito il frastuono ed ha scorto un piccolo velivolo che generava una scia. Da rilevare che alcuni bagnanti di Bussana e di Arma di Taggia, di lì a qualche minuto dall'evento, hanno notato una sostanza giallognola (zolfo?) che, ricadendo dal cielo, si vedeva galleggiare a pochi metri dalla battigia.


Quali altre ipotesi si possono proporre circa il singolare avvenimento?

- I Piaggio P-180 sono intervenuti per una singolare operazione di aerosol (vedasi foto).

- Alcuni intercettori si sono levati in volo per abbattere un aereo chimico in avaria, prima che precipitasse. In questo caso il boato è da collegare al velivolo abbattuto e la ricaduta della polvere gialla (zolfo?) è da associare a quanto viene solitamente disperso in atmosfera insieme con altri elementi e composti.

- Il P-180 raggiunge una velocità massima di 754 km/h, velocità di gran lunga inferiore a quella necessaria per superare il muro del suono, perciò si può escludere che il bang sia stato provocato da due caccia. Semmai è plausibile che sia avvenuto un incidente in quota tra velivoli impegnati nelle attività chimiche. Ciò sarebbe coerente con la ricaduta di materiale al suolo.


Infine esiste un’altra spiegazione, ma, almeno per ora, preferiamo non accennarvi neppure. La versione ufficiale, alla luce delle testimonianze e della documentazione fotografica, non appare credibile. Come per i fatti nei cieli della Sila, prima o poi, l’episodio in oggetto probabilmente sarà ricostruito nella sua reale dinamica.


Rivolgiamo un invito ai gentilissimi lettori: se qualcuno ha scattato fotografie o realizzato dei filmati dell'episodio, saremo lieti di pubblicare il materiale. Garantiamo il più rigoroso anonimato.

Ringraziamo l'amica Giovanna, cofondatrice del Comitato Tanker Enemy, per le preziose informazioni forniteci.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì 20 maggio 2009

Elementi e salute: l'alluminio

L'amico di Heymotardnews sta curando una approfondita sinossi degli elementi chimici collegati all'inquinamento ambientale, causato o aggravato dalle scie chimiche. Abbiamo deciso di pubblicare la sua ricerca sull'alluminio, tra i metalli più diffusi tramite le chemtrails ed all'origine di vari disturbi e patologie, anche gravi, come l'Alzheimer, la S.L.A. ed il Parkinson: sono malattie provocate, in primis, dall'accumulo di metalli nell'organismo.


Alluminio

Si tratta di un metallo duttile e leggero dal colore argenteo vivo, ma facilmente ricoperto da un sottile strato di ossidazione che si forma rapidamente quando è esposto all'aria. L'alluminio non è magnetico e non è infiammabile a temperature ordinarie, pur essendo estremamente avido di ossigeno. Ha soltanto un isotopo naturale, l’aluminium-27, che non è radioattivo.


Applicazioni

L’alluminio è importante per la sua resistenza all'ossidazione e per la leggerezza delle sue leghe. L'alluminio è, infatti, usato in molte industrie per realizzare i manufatti più svariati e riveste quindi una grossa importanza nell'economia mondiale. I componenti strutturali costruiti in leghe d’alluminio sono fondamentali per l'industria aerospaziale e molto importanti in altre aree di trasporto e costruzione in cui sono richieste leggerezza, durevolezza e resistenza.

L'uso dell'alluminio è secondo solo a quello del ferro. Puro, forma facilmente leghe con molti elementi quale rame, zinco, magnesio, manganese e silicio.

Quasi tutti gli specchi moderni, compresi quelli dei telescopi, sono costituiti da un rivestimento riflettente sottile di alluminio posto sulla superficie posteriore di un vetro.

Altre applicazioni riguardano circuiti elettrici e rivestimenti atermici. A causa della sua alta conducibilità e del prezzo relativamente basso, se confrontato con quello del rame, l'alluminio era ampiamente usato negli Stati Uniti per le linee elettriche domestiche negli anni ‘60. Si manifestarono, però, problemi di funzionamento a causa del più alto coefficiente di dilatazione termica e della sua tendenza a creparsi sotto una pressione stabile e continua, entrambi eventuali cause d'allentamento del contatto. La corrosione galvanica, infine, ne aumenta la resistenza elettrica.

Lo sviluppo più recente nella tecnologia dell'alluminio è la produzione di schiuma di alluminio attraverso l'aggiunta di un composto metallico fuso (un metallo ibrido) in grado di rilasciare un gas di idrogeno. L'alluminio fuso deve prima essere ispessito ed a tale scopo vengono aggiunti ossido di alluminio o fibre di carburo di silicio. Il risultato è una schiuma solida che è usata nei tunnel stradali e nelle navicelle spaziali.


L'alluminio nell'ambiente

Anche se l'alluminio è un elemento molto abbondante nella crosta terrestre, stimato in percentuali attorno all'8%, è molto raro nella sua forma pura, mentre è facilmente reperibile come minerale di bauxite. Sotto forma di idrossido non solubile, caratterizza fortemente i terreni che lo contengono.

L'alluminio è fra i metalli più difficili da raffinare esistenti sulla terra: il motivo è che esso si ossida molto velocemente ed il suo ossido è un composto estremamente stabile che, a differenza della ruggine sul ferro, non si sfalda via. La ragione stessa per cui l'alluminio è usato in molte applicazioni spiega perché è così difficile da produrre.

Parecchie gemme sono composte da cristalli chiari di ossido di alluminio, noti come corindone. La presenza di tracce di altri metalli genera i vari colori: il cobalto forma gli zaffiri azzurri, il cromo forma i rubini rossi. Entrambe le gemme sono oggi facili ed economici da produrre artificialmente.

Il recupero del metallo dai rottami riciclati è diventato una componente importante dell'industria di alluminio. La produzione industriale mondiale del metallo nuovo si aggira intorno alle 20 tonnellate per anno ed una simile quantità viene riciclata. Le riserve note sono pari a 6 miliardi di tonnellate.


Effetti sulla salute dell'alluminio

L'esposizione ad elevate concentrazioni può causare problemi di salute. La forma ionica di alluminio solubile in acqua ha particolari effetti nocivi. Si trova solitamente in soluzione assieme ad altri ioni, come nel cloruro di alluminio. L'assunzione di alluminio può avvenire attraverso il cibo, attraverso la respirazione e tramite il contatto con la pelle. Un'assunzione continuata di concentrazioni significative di alluminio può provocare seri effetti sulla salute, come i seguenti:

- danneggiamento del sistema nervoso centrale

- demenza

- perdita della memoria

- indebolimento generale e stanchezza cronica (astenia)

- forte tremore

- malattia di Alzheimer

- morbo di Parkinson

L'alluminio costituisce un rischio in certi luoghi di lavoro, come le miniere dove può essere presente nell'acqua. Le persone che lavorano nelle fabbriche dove si impiega l'alluminio durante i processi di produzione possono riscontrare problemi ai polmoni, quando ne respirano polvere. L'alluminio può causare problemi ai pazienti di malattie renali, quando entra nell'organismo durante le dialisi renali.

L'inalazione di polveri fini e di ossido di alluminio è stata indicata come causa di danni e di fibrosi polmonari. Questo effetto, noto come malattia del rasoio, è complicato dalla presenza di silicio e di ossidi di ferro nell'aria inalata.

Effetti ambientali dell'alluminio

[...] Disperso in atmosfera sotto forma di particolato viene usato per creare un plasma elettroconduttivo ad usi militari ed uno schermo ai raggi solari. Alte concentrazioni di alluminio causano non soltanto effetti sui pesci, ma anche su uccelli e su altri animali che mangiano i pesci e gli insetti contaminati e sugli animali che respirano alluminio attraverso l'aria. Le conseguenze sugli uccelli che mangiano i pesci contaminati consistono nell'assottigliamento dei gusci delle uova e nella nascita di pulcini sotto peso. Le conseguenze sugli animali che respirano alluminio attraverso l'aria possono essere problemi ai polmoni, perdita di peso e diminuzione dell'attività.

Un altro effetto negativo per l'ambiente dell'alluminio è che i suoi ioni possono reagire con i fosfati e ciò li induce ad essere meno disponibili per gli organismi acquatici. Alte concentrazioni di alluminio possono essere presenti non soltanto inegli ecosistemi e nell'aria soprattutto a seguito di intense irrorazioni aeree, ma anche nell'acqua freatica. Ci sono consistenti prove infatti sulla capacità dell'alluminio di danneggiare le radici degli alberi, quando gli alberi, attraverso l'apparato radicale, si approvvigionano di acque di falda.


Fonte: lenntech.com

Articoli correlati:

- Il piano di Edward Teller e la truffa dell'effetto serra, 2008
- Il trimetilalluminio nelle scie chimiche, 2008


Leggi qui l'articolo pubblicato su Heymotardnews.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì 19 maggio 2009

I giganti della tecnologia si uniscono per creare una rivoluzionaria rete wireless

Pubblichiamo un articolo tratto dal quotidiano Pravda.ru. Il testo si riferisce all’imminente creazione di un nuovo standard wireless (WiGig), un sistema di trasmissione dei segnali attraverso l’etere basato sempre sulle microonde. Siamo ormai prossimi alla realizzazione di una griglia elettromagnetica globale che, di là dagli apparenti vantaggi, rischia di costituire un’ulteriore minaccia per la salute, visto che le microonde di questo standard tecnologico, relative alla banda dei 60 gigahertz sono in grado di oltrepassare i muri. Se attraversano i muri, che cosa accadrà alle cellule degli esseri viventi?

Recentemente è stata avviata la campagna pubblicitaria di una nuova scheda telefonica che consente di usare diverse risorse. Questa scheda si chiama in modo molto eloquente Noverca, ossia Matrigna (Matrix) e crea delle connessioni per mezzo di un'invisibile rete elettromagnetica. Dietro questi rutilanti gadgets per "comunicare", si nascondono insidie volte al controllo mentale, senza dimenticare i disturbi e le gravi patologie correlate all'irradiazione di campi elettrodinamici.

Le situazioni descritte nella ricerca Le microonde, arma contro la biosfera, 2008, erano molto realistiche.



Le più importanti società tecnologiche, Intel, Samsung, Microsoft e Panasonic, hanno annunciato la creazione di un'alleanza per realizzare una nuova tecnologia senza fili per trasferire i dati alla velocità di un gigabit per secondo ed oltre. Queste aziende leaders nel settore useranno la banda di frequenza dei 60 gigahertz per questa nuova tecnologia. La nuova alleanza è stata chiamata WGA, ossia the Wireless Gigabit Alliance. Il nuovo standard di comunicazione è stato denominato WiGig. WiGig sarà basato sulla tecnologia wireless della Panasonic per trasmettere segnali di alta qualità alle apparecchiature domestiche. [...]

A differenza del sistema Wireless HD, WiGig sarà globale e connetterà telefoni cellulari, personal computers, camcorders, lettura musicali ed altri elettrodomestici in un'unica rete. [...] Il nuovo standard ha i suoi oppositori, l'IEEE che ha precedentemente lavorato con gli standard Wifi e WiMax. Il portavoce dell'IEEE ha affermato che essi hanno sviluppato una nuova versione della tecnologia WiFi che prevede l'impiego di radiofrequenze della gamma dei 60 gigahertz. Gli esperti non comprendono come i due standards potranno coesistere. [...]

Esperti indipendenti asseriscono che la banda dei 60 gigahertz presenta alcuni vantaggi, ma arche delle controindicazioni. Infatti la banda appartiene alle microonde, il che significa che le molecole di ossigeno dell'atmosfera saranno assorbite in modo considerevole. Inoltre la frequenza è prossima a bande adoperate dai satelliti, ad esempio, con cui potrà interferire. Tale frequenza ha un'altra peculiarità: le onde penetrano facilmente i muri. Le onde direzionali hanno i loro vantaggi: non richiedono segnali forti: è sufficiente dirigere gli apparati l'uno verso l'altro per connetterli, sicché non sono necessarie lunghe e poco efficienti procedure per la ricerca del segnale.


Stando a quanto riportato dal quotidiano Pittsburgh Post-Gazette e dal sito della C.B.S., una risposta è arrivata da ricercatori della Penn State University. Il chimico Rustum Roy ha confermato quanto aveva già visto alcuni giorni prima proprio a casa di Kanzius. L'onda radio, ha spiegato, con la sua capacità di rompere i legami molecolari (ovvero di scindere l'ossigeno dall'idrogeno), genera una combustione. [...]

[...] Afflitto dal cancro, il sessantatreenne Kanzius era alla ricerca di una nuova cura per la sua malattia. Appassionato di fisica, di onde radio e di nanotecnologie, un bel giorno, nel piccolo laboratorio di casa, ha cercato di separare l'acqua marina dal sale con un generatore di onde radio, nella speranza di trovare un modo per danneggiare le cellule cancerogene senza compromettere l'integrità di quelle sane. Con sua enorme sorpresa, l'acqua nella provetta - o meglio l'idrogeno contenuto in essa - ha preso immediatamente fuoco, generando una fiamma in grado di superare i 1.700 gradi centigradi. [...]



Leggi qui l'articolo tratto da Pravda.ru



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Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 18 maggio 2009

Strani filamenti nelle urine di soggetti apparentemente sani

"Piante, uomini ed animali sono costantemente esposti, nel loro ambiente, ad una vasta gamma di sostanze chimiche estranee agli organismi naturali. Queste sostanze possono essere di origine naturale o umana. In genere i composti lipofilici sono facilmente assorbiti attraverso la pelle, i polmoni o il tratto gastrointestinale. Un’esposizione costante o anche intermittente a queste sostanze lipofiliche potrebbe sfociare in un loro accumulo nell’organismo, a meno che non siano presenti mezzi per l’eliminazione. Inoltre, le sostanze chimiche possono essere espulse attraverso l’urina, la bile, le feci, l’aria espirata e la traspirazione. Tranne che per l’espirazione, la facilità con cui i composti chimici sono eliminati dall’organismo, dipende in larga misura dalla loro solubilità in acqua. Questo è particolarmente vero per le sostanze chimiche non volatili, che sono eliminate con l’urina e le feci, le vie prevalenti di espulsione. I composti lipofilici, che sono presenti in questi fluidi, tendono a diffondersi nelle membrane cellulari e ad essere riassorbiti, mentre i composti solubili in acqua vengono espulsi. In questo modo si spiega perché le sostanze lipofiliche possono accumularsi nell’organismo: esse sono facilmente assorbite, ma scarsamente escrete.

Il Morgellons è una malattia che colpisce uomini ed animali con circa 93 sintomi. I soggetti colpiti da questo morbo, rintracciano fibre colorate che crescono sotto pelle nonché lesioni da cui trasuda un materiale simile al gel o possono avere la sensazione di una scheggia di vetro che trafigge il derma come un ago. L’esame tossicologico dei campioni estratti da un paziente cui è stata diagnosticata questa sindrome e che aveva subìto un’operazione al ginocchio, rivelavano che il campione conteneva silicone e silicio. Ulteriori analisi di questi campioni, eseguiti usando la tecnologia Micro Raman, rivelarono che le fibre erano composte da due parti di poliammide, come una cannuccia di plastica terminante in una testa di silicone. Il poliammide è un materiale sintetico. E’ nylon con un altro nome. Il nylon è un composto lipofatico, proprio come il silicone. Inoltre, fibre di polietilene sono state trovate nei talloni e nei piedi di alcuni pazienti. La differenza tra questi composti e quelli prodotti industrialmente è la seguente: i primi sono di nano dimensioni.

Nano-dimensione significa che lo zero è seguito da nove decimali. E’ inferiore alla larghezza di un capello umano. Com’è possibile che qualcosa di così piccolo sia tanto dannoso alle persone? I nano-materiali, che hanno molteplici usi, come la polvere intelligente, i nano-gel, i punti quantici, i nanotubi, i nanofili, sono parte di un campo in espansione della nonotecnologia. Se qualcosa è così piccolo da non stimolare il sistema immunitario a reagire ad un’aggressione esterna, si verificherà una reazione cellulare tossicologica.

Non importa quale sia l’agente biologico o chimico:
l’organismo si è adattato per proteggersi e per espellere il materiale tossico, tuttavia esso non è pronto ad un invasore nano-tecnologico, poiché è un nemico invisibile. Normalmente l’organismo ricorrerebbe alla biotrasformazione e rimuoverebbe il materiale tossico, ma non nel caso del Morgellons, che sembra avere un’intelligenza propria, visto che crivella l’organismo con le sue fibre e lo aggredisce con una continua auto-replicazione.

Gli strumenti nanotecnologici sono un'insidia ignorata. David Williams, consigliere dell’Unione Europea per i problemi della percezione delle tecnologie mediche afferma: “Il corpo umano è disegnato per respingere o attaccare agenti estranei delle dimensioni di una cellula”. Ancora peggio, gli strumenti nanotecnologici potrebbero inibire il sistema immunitario irreversibilmente.

Se strumenti così piccoli sono in grado di sfuggire al sistema immunitario, ci si chiede quali saranno gli effetti sulle membrane cellulari, sul nucleo del DNA e sulla sua membrana. Se i nanomateriali sono costituiti da plasmidi di funghi, batteri o virus, questi nuovi materiali si mescoleranno e si legheranno ai nostri costituenti interni delle cellule? (Mutazione genetica – n.d.r.)

Nel progetto FMN, due persone affette da Morgellons hanno sottoposto dei campioni ad un’analisi che si è avvalsa del microscopio elettronico; i campioni sono stati confrontati con il materiale di ricaduta delle scie chimiche diffuse nei cieli del Texas. L’esame ha rivelato che nel materiale di tutti i campioni erano rintracciabili vari stadi di sviluppo o degradazione delle sostanze trovate negli ospiti (Anna e Lilly): il campione delle scie chimiche corrisponde a quello delle donne esaminato. I campioni provenivano da zone distanti 1.500 miglia l’una dall’altra.

Nel 2006 il dottor Michael Castle (chimico) stabilì che almeno 20 milioni di Statunitensi presentavano questi sensori, antenne fili e strumenti nel loro organismo. Egli ritiene che il sintomo principale sia l’espulsione di fibre dalla pelle, ma se non si manifestano sintomi, vuol dire che l'organismo del soggetto si sta abituando all’aggressione. Un'aggressione è comunque in atto e porta alla progressiva e silente contaminazione di tutti gli esseri viventi". (H. Staninger)

I nanomateriali, che vengono diffusi nei fiumi, nei mari e nell’aria, sono una bomba ad orologeria per l’ambiente. Questa considerazione trova un inquietante riscontro di fronte alla presenza di filamenti nelle urine di soggetti apparentemente sani e che non hanno conclamato il Morgellons. Questi filamenti (si vedano le immagini al microscopio) sono del tutto simili ai filamenti di ricaduta delle chemtrails ed a quelli che fuoriescono dalle lesioni cutanee dei malati di Morgellons. Il parere dei medici consultati in merito a questa sconcertante ed incredibile evidenza, è unanime: essi non hanno mai visto nulla del genere in tutti gli anni della loro carriera né possono spiegare, sulla base delle loro conoscenze scientifiche, tale fenomeno.

Il biologo Giorgio Pattera ha giustamente evidenziato che i filamenti di ricaduta delle chemtrails (da alcuni spacciati per tele di fantomatici ragni volanti), usati come vettori per i nanomateriali dispersi, hanno la caratteristica di essere biocompatibili. Per quale motivo questi polimeri dovrebbero essere biocompatibili? Forse per non manifestare evidenti reazioni "da rigetto" una volta inalate o ingerite?

L'aumento vertiginoso delle patologie del primo apparato respiratorio è un campanello d'allarme, in quanto rappresenta la diretta conseguenza di un'aggressione silenziosa e subdola perpetrata su cittadini inermi attraverso la dispersione aerea dei vettori: i filamenti di polimeri. La ridicola spiegazione sulle allergie da pollini non regge, in quanto si è potuto appurare che le classiche terapie antistaminiche non hanno più effetto ed inoltre, negli ultimi cinque anni, si è verificato un picco incredibile di nuovi casi in soggetti che non hanno mai sofferto prima di allergie. [*]

Lo stesso morbo di Morgellons potrebbe quindi essere un "incidente di percorso", laddove chi ha realizzato lo scellerato progetto di contaminazione biotecnologica, non ha, evidentemente, nessun interesse a che si palesino spiacevoli episodi che vadano a "disturbare" il prosieguo delle operazioni (chemtrails).

La dottoressa Staninger osserva: "I filamenti del Morgellons si sviluppano nella pelle umana, ma questo è solo il percorso finale, poiché arrivano dall’interno per uscire all’esterno. Dall'esame dei pazienti sottoposti a screening concludiamo che i cristalli di silicone si devono trasformare in un massa gelatinosa (lo pseudo derma gelatinoso che caratterizza le piaghe dei malati di Morgellons - n.d.r.) e per far questo, deve incontrare un ambiente alcalino (PH di 10, 11). Gli unici organi che hanno questo PH sono il tratto intestinale ed i reni, il che significa che questi materiali sono progettati per insediarsi lì, replicarsi e quindi migrare verso l’esterno".



Appare chiaro, a questo punto, che è in atto un deliberato disegno che prevede la progressiva contaminazione cellulare delle popolazioni sottoposte alle operazioni di aerosol clandestine. Ciò porterà ad una progressiva e forzata modificazione genetica, che diventerà sempre più marcata con il susseguirsi delle generazioni. La stessa Staninger nota come le normali protezioni della placenta non rappresentano alcun ostacolo per la trasmissione dei geni modificati dai nanosensori diffusi in ambiente.

Per verificare quali saranno gli effetti nefasti di quanto sta da alcuni anni avvenendo, basta aspettare un po' di tempo. Se avete ancora dei dubbi, non vi resta che attendere. Le conferme ci saranno ed il giorno delle conferme non sarà bello per nessuno.



[*] Per quanto riguarda l'Italia, il 6,4% della popolazione, quindi circa 4 milioni di persone, soffre di asma o di Bpco, la Broncopneumopatia cronica ostruttiva. Quest'ultima nel nostro paese provoca diciottomila decessi ogni anno.



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venerdì 15 maggio 2009

Morgellons: una nuova e terribile malattia vicina ad uno status pandemico

Pubblichiamo un corposo articolo sul Morgellons tratto dal sito naturalnews.com e tradotto dall'amico Mr X, che ringraziamo sentitamente per la sua fattiva collaborazione. Si tratta di un'ampia ricognizione sulla patologia causata, come ormai dimostrato in modo incontrovertibile, dalle scie chimiche. Sebbene l'autore non individui la principale eziologia del morbo, dopo aver descritto l’Odissea dei pazienti ed i loro sintomi, si sofferma sul ruolo dell'Agrobacterium nella conclamazione della malattia: l'Agrobacterium pare essere un cofattore, laddove le fibre polimeriche biocompatibili diffuse con le chemtrails risultano essere la causa determinante. Si leggano dunque a complemento di questa ricerca, gli altri studi, in particolar modo, quelli della tossicologa californiana Hildegarde Staninger che ha chiarito la correlazione tra Morgellons e chemtrails.


Sembra una storia tratta da un agghiacciante film fantascientifico: persone che raccontano la sensazione di creature che si muovono sotto la pelle, fibre mobili e misteriose che si manifestano nello stesso modo in cui insetti e vermi fuoriescono dal derma. Sfortunatamente tutti questi sintomi orribili sono tutti veri. Le persone che ne portano testimonianza sono affette dal morbo di Morgellons, la malattia più orrenda fra tutte le bizzarre patologie apparse negli ultimi anni, apparentemente da nessun luogo. Il Morgellons sta attualmente raggiungendo proporzioni epidemiche negli Stati Uniti ed all’estero.


Il Morgellons è una malattia multidimensionale

Il Morgellons si presenta con un prurito incontenibile e con sensazioni molto simili a morsi o a punture. Delle palline simili a quelle del cotone possono apparire sul corpo senza alcuna spiegazione plausibile. In poco tempo comincia a comparire ed espandersi una particolare eruzione cutanea, accompagnata da lesioni che non si rimarginano. Molti malati raccontano di filamenti simili a fibre, dai colori diversi, fuoriuscire dalle lesioni cutanee. Queste fibre possono essere nere, bianche, rosse o anche di color blu iridescente.

Altri riferiscono di granelli neri che spuntano dai loro corpi e che ricoprono le lenzuola ed il pavimento delle loro case in special modo le stanze da bagno. Infine degli esseri simili a insetti e a vermi cominciano a fuoriuscire dal corpo tramite le lesioni. Gli altri sintomi associati includono la perdita di capelli, una fatica cronica debilitante, la comparsa di noduli molto duri sotto pelle e dolore alle articolazioni.

Il Morgellons ha anche un aspetto cognitivo. Sulle persone affette si riscontrano danni neurologici che si manifestano sotto forma di difficoltà di concentrazione, incapacità di adoperare efficacemente il linguaggio parlato e generalizzato stato confusionale. La presenza di simili abilità cognitive ridotte ha permesso ai medici di assegnare, in maniera più semplice, una liquidazione del Morgellons ed a chi ne soffre attraverso una diagnosi di parasitossi illusoria, ovvero sostenendo che chi ne soffre immagina di essere infettato da parassiti. Infatti, dopo la tipica visita di otto minuti, comunemente, ogni dottore prende il blocchetto delle ricette mediche per prescrivere antidepressivi o farmaci antipsicotici.

Tenendo conto di ciò, il Morgellons presenta anche una componente psicologica. Non appena le persone diventano consapevoli del fatto che i sintomi come da loro avvertiti sono interpretati dai medici come delle ossessioni, queste si mostrano riluttanti nel cercare ulteriormente attenzione medica e tendono ad allontanarsi dalla società sicché il loro unico contatto con gli altri si realizza attraverso Internet. Cominciano a vivere come dei lebbrosi. Molti abbandonano il lavoro per poi legarsi all’assistenza pubblica. Questo è quanto si va ad aggiungere alla debilitazione psicologica della malattia. La realtà di non essere considerati seriamente, quando si sa di avere una malattia terrificante provoca senz'altro un danno psicologico permanente.

Le vittime del Morgellons accusano lo stesso risentimento che qualsiasi altro paziente riscontra quando gli si dice che il problema risiede solo nella propria mente. Dato che gli sviluppi ed i sintomi neurologici del Morgellons diventano sempre più evidenti, a questo punto curare i pazienti ed aver a che fare con loro può essere sempre più complicato. Isolati ed aggrappati al conforto di Internet arrivano a prendersi sempre meno cura per loro stessi. Non a caso, alcuni malati di Morgellons sono giunti al suicidio.

Ci troviamo di fronte ad una situazione molto triste e la visita tradizionale dal medico che dovrebbe, come consuetudine, terminare con una diagnosi, si conclude, al contrario, con il medico incapace o insicuro anche di prender tempo per una diagnosi corretta. Di fatto, l'organizzazione medica tradizionale non è in grado, il più delle volte, di procedere con pazienti che presentano nello stesso momento una varietà di sintomi che colpiscono molte parti del corpo umano.

Billy Koch, giocatore di baseball della squadra dell’Oakland, e la sua famiglia sono affetti dal morbo di Morgellons. Purtroppo Billy ha dovuto abbandanare la carriera sportiva a causa della malattia, ma Billy e la sua famiglia si sono dimostrati molto chiari ed aperti circa la malattia ed hanno anche tentato di informare gli altri. Anche la cantante Joni Mitchell è malata di Morgellons ed il morbo ha avuto un impatto molto negativo sulla sua carriera.



Molte vittime del Morgellons arrivano al punto di curarsi da sole

Ogni persona affetta dai sintomi del Morgellons probabilmente sprecherà molto tempo passando le giornate di dottore in dottore. Alcuni di loro sosterranno che si tratta di convizioni del paziente, mentre altri prescriveranno una varietà di creme impiegate per la scabbia, la tricofitosi ed altre affezioni parassitiche, ma nulla risulta davvero efficace, se non per pochi giorni. Senza alcun sostegno dalla comunità medica, le persone colpite ricorrono alle informazioni pubblicate sul Web dove, finalmente, identificano il nome della loro malattia ed individuano anche la tipologia degli pseudoparassiti che fuoriescono dalla loro pelle. Come risultato della disperazione e della mancanza di informazioni sulla malattia, eccezion fatta per le chatboards, molte vittime finiscono per provare numerosi trattamenti tossici direttamente nella loro casa.


Le autorità sulla malattia stanno emergendo

Una tra le poche persone che hanno esaminato seriamente il morbo di Morgellons è Randy Wymore, un neuroscienziato del Center for Health Science dell’Università di Oklahoma. Wymore ha ricevuto da una serie di persone dei campioni di fibre fuoriuscite attraverso la pelle. Anche se i campioni di fibre presentano una certa somiglianza tra loro, secondo il suo parere, queste non sono paragonabili a nessuna'altra fibra sintetica o naturale da lui raffrontata. Wymore, inoltre, ha chiesto alla squadra di polizia forense “Tulsa” di esaminarle.
La squadra ha identificato le strutture chimiche delle fibre e le ha confrontate con la loro banca dati costituita da ben 800 campioni di fibre. Le fibre in questione non coincidevano con nessuna di quelle del database, pertanto si è ricorsi alla cromatografia gassosa per compararle con 90.000 composti organici. Anche in questo caso, le fibre non hanno dato riscontri tali da poter coincidere con i composti. Pertanto, la squadra di polizia è giunta alla conclusione che le fibre sono ignote, fatte di elementi sconosciuti e non certo provenienti da vestiti a stretto contatto con le croste di ferite, così come immaginato ed affermato da coloro i quali, in questo modo, sono subito pronti a togliersi il peso delle prove dei pazienti. Wymore e la squadra forense sono così giunti a stabilire che il morbo che arriva a far generare queste fibre dalla pelle è indubbiamente terribile, ma soprattutto reale.

Wymore ha poi chiesto al capo-reparto di pediatria dell’ospedale universitario di Oklahoma, Rhonda Casey, di osservare alcuni pazienti. La primissima reazione, da parte della dottoressa Casey, è stata quella di lasciar perdere, ma in breve tempo si è resa conto di quanto i pazienti fossero davvero sofferenti. Essi presentano sintomi neurologici che implicano stati di confusione, perdita di controllo dei piedi che danno luogo a difficoltà nel camminare e particolari problemi nel comunicare oralmente (smorfie con la bocca). Non a caso, a molti di loro, sono stati diagnosticati problemi neurologici.

La dottoressa Casey ha esaminato i pazienti, eseguendo la biopsia delle superfici della pelle lesionate nonché di quelle sane, non raggiunte dalla formazione di tali ferite. Usando un dermatoscopio, è stata in grado di osservare le fibre sotto la pelle dei malati e di ritrovarle unite sia ai tessuti sani sia a quelli danneggiati, identificando, tra l’altro, la varietà di colori di tali filamenti. Oltre a ciò, la dottoressa ha riferito il caso di una giovane ragazza con una lesione sulla gamba dalla quale spuntavano fibre nere, confermando l'impossibilità, da parte della giovane, di essersi cagionata ella stessa una ferita simile.

Un’altra persona che ha voluto affrontare seriamente la questione è Trisha Springstead, un'infermiera dello stato della Florida che, nel tempo, è diventata un vero e proprio punto di riferimento per i pazienti affetti da Morgellons. Ha osservato ella stessa le fibre fuoriuscire dalla loro pelle ed ha impiegato ore per estrarre i parassiti incuneati tanto profondamente sotto l’epidermide da dover usare un ago per poterli estirpare. A suo modo di vedere, un dermatoscopio non penetra tanto profondamente da scoprire la copiosa estensione di tali parassiti.

Il C.D.C. inizia l’investigazione epidemiologica sul Morgellons

Nell’aprile 2006 il C.D.C. ha proposto un'investigazione epidemiologica sul Morgellons, morbo che è stato designato come “preoccupante per la salute pubblica”. Nel gennaio del 2008 il C.D.C. ha annunciato una sovvenzione, per la tutela della salute pubblica, al Kaiser Permanente (centro medico) al fine di esaminare ed incontrare dai 150 ai 500 pazienti afflitti dal Morgellons. L’indagine si è svolta nell’area del North California dove ci sono numerosi casi di ammalati di tale morbo. I medici del Kaiser Permanente sono stati purtroppo tra i primi a classificare il Morgellons come una parassitosi illusoria.

Il Centro nazionale per le malattie zoonotiche, le infezioni “vector-borne” e le malattie enteriche (ZVED), ha rilasciato dichiarazioni pubblicate sul sito del C.D.C. riguardanti ciò che il C.D.C. adesso chiama “dermopatia inspiegabile” (alias Morgellons). L’organizzazione ZVED, creata nel 2007 grazie al “Centro di coordinazione per le malattie infettive”, è nota come un’autorità di controllo per la competenza e l’assistenza in laboratorio e nel campo della scienza epidemiologica, la preparazione nel campo del bioterrorismo, della ricerca applicata, della sorveglianza delle malattie e del consiglio in caso di diffusioni epidemiche.

Il termine “zoonotica” si riferisce a qualunque malattia in grado di passare dagli animali alle persone. Ad esempio, i microbi creati per il bioterrorismo sono di tipo zoonotico. Ci sono diverse malattie zoonotiche conosciute, come il morbo di Lyme e la malaria. I vettori sono i trasmettitori di malattie che creano organismi in grado di trasportare i patogeni da una persona ad un’altra. Di solito si pensa siano gli animali invertebrati, gli artropodi, a rappresentare i vettori. Anche i vertebrati possono agire da vettori, come volpi, procioni e puzzole: questi animali possono trasmettere malattie all’uomo attraverso un solo morso. Zanzare e zecche sono i vettori più conosciuti, sebbene anche acari e moscerini possano generare malattie.

Le malattie enteriche sono, invece, infezioni batteriche e virali del tratto gastrointestinale che si inseriscono tra i tanti casi sottostimati di stati patologici, morti domestiche e no.

Il coinvolgimento dello ZVED nella creazione di una pagina Web riguardante il Morgellons sul sito del C.D.C. implica l’accettazione da parte del C.D.C. che il Morgellons sia una malattia caratterizzata dalla presenza non solo di fibre, ma anche di parassiti.

Lo ZVED agisce seguendo tre obiettivi: l’accelerazione della prevenzione, del controllo e della risoluzione di minacce microbiche; visione globale, presenza globale, portata globale ed impatto sulla salute; lavorare a favore della salute ecologica dell’uomo e degli animali per realizzare un mondo più sano fatto di persone e posti più sani.


Il collegamento tra Morgellons ed organismi modificati geneticamente

Quando il dottor Wymore ha terminato l’analisi forense sulle fibre, uno specialista in malattie infettive, Ahmed Kilani, ha affermato di aver spezzettato due campioni di fibra e, in tal modo, di aver estratto il loro D.N.A. E’ stato lui a scoprire che il D.N.A. appartiene ad un fungo.

Nel frattempo, Vitaly Citovsky, professore di biochimica e biologia cellulare all'Università Stony Brook di New York ha scoperto che le fibre contengono una sostanza conosciuta come Agrobacterium Tumafaciens, il batterio che provoca la malattia della “galla del colletto” (“Crown gall”) nelle piante (la formazione di tumori in più di 140 specie di piante della classe dei dicotiledoni). Si tratta di un genere di batterio gram-negativo capace di trasformare geneticamente non solo le piante, ma anche altre specie di eucarioti, inclusi gli umani.

Campioni anonimi di fibre sono stati consegnati al professor Citovsky dalla “Fondazione di Ricerca del Morgellons” per analizzare la potenziale presenza del batterio "Agrobacterium Tumafaciens", indagando sulle biopsie dei pazienti affetti da Morgellons. Sono stati consegnati anche campioni di fibre da donatori sani. Quel che risulta da questi studi è che solamente i soggetti malati risultano positivi al batterio in questione.

Il professore Citovsky ha pubblicato un comunicato in cui afferma che la sua osservazione non implica il fatto che l'Agrobacterium Tumafaciens possa determinare il morbo di Morgellons o che il Morgellons possa essere senza dubbio una malattia infettiva. Tuttavia, ha richiesto la possibilità di ulteriori studi per determinare i seguenti aspetti:

1) l'importanza statistica dei dati raccolti;

2) se il batterio non solo è presente in maniera extracellulare, ma se è anche in grado di trasformare geneticamente i tessuti infetti;

3) se infettare animali da laboratorio con il batterio può ricreare in loro i sintomi del Morgellons.

L'Agrobacteerium Tumafaciens è un batterio del suolo. I sintomi della malattia “galla del colletto” (“Crown gall”) sono causati dall'introduzione di un piccolo segmento di D.N.A. nella cellula di una pianta, cellula che è incorporata in una posizione semi-casuale nel genoma della pianta. Tali batteri sono naturalmente parassitici e dannosi alla pianta.

Le capacità di trasmissione tramite D.N.A. dell'Agrobacterium sono state sfruttate abbondantemente dai biotecnologi come un mezzo per inserire geni esotici nelle piante (O.G.M.). Si è altresì scoperto il meccanismo di trasferimento del gene tra l'Agrobacterium e le piante, e si sono sviluppati metodi per alterare l'Agrobacterium in un delivery system efficiente per l'ingegneria genetica delle piante. Questo avviene clonando la sequenza del gene desiderato durante il trasferimento del D.N.A. (T-DNA) inserito nel D.N.A. ospite.

In determinate condizioni di laboratorio il T-D.N.A. è stato trasferito anche a cellule umane, dimostrando la diversità di applicazione di innesto. Il meccanismo attraverso il quale l'Agrobacterium inserisce sostanze nella cellula ospite, è molto simile ai meccanismi usati dai patogeni per inserire sostanze (di solito le proteine) nelle cellule umane.


Articolo originale:
http://www.naturalnews.com/025757.html


Per ulteriori informazioni:

http://www.naturalnews.com/023004.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Agrobacterium_tumefaciens
http://www.cdc.gov/unexplaineddermopathy/
http://www.cdc.gov/nczved/
http://www.psychologytoday.com/




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