Le osservazioni di Reich circa gli aspetti negativi sulla vita causati da questi congegni e da queste installazioni non possono essere spiegate secondo le teorie convenzionali di fisici e biologi, ma sono state convalidate mediante molti studi. E' risaputo che le varie apparecchiature elettromagnetiche e nucleari nonché i materiali elencati nella precedente parte, irritano l’energia orgonica, conducendola ad uno stato selvaggio, frenetico, identificato da Reich come "effetto oranur". Oranur fu scoperto inaspettatamente, dopo che piccole quantità di materiale nucleare furono introdotte in un potente accumulatore orgonico. Reich aveva alcuni grandi accumulatori da 20 strati in una grande stanza costruita come accumulatore orgonico nel suo laboratorio, nelle campagne del Maine. Quando il materiale radioattivo fu introdotto in questo ambiente altamente caricato, il campo dell’energia orgonica dell’intera regione montana del suo laboratorio arrivò ad uno stato di selvaggia agitazione. Lo si poteva sia vedere sia sentire. I collaboratori del laboratorio si ammalarono ed un gran numero di topi, situati in un altro edificio attiguo, morì a causa degli esperimenti.
Reich constatò che l’effetto oranur persisteva a lungo, anche dopo che il materiale nucleare era stato rimosso dall’accumulatore del laboratorio, rendendo l’edificio inservibile per alcuni anni. Sotto tale persistente agitazione Oranur, l’energia orgonica, alla fine, diventava inerte. Reich identificò questo stato energetico indebolito come "dor", che era l’abbreviazione di deadly orgone (orgone mortale). In una stanza riempita con dor, ci si sentirà soffocare e sarà difficile avere una buona respirazione. Ci si sente anche costantemente disidratati, dato che la natura del dor abbisogna di acqua. Alcune persone reagiscono al dor con edemi. Reich ed i suoi collaboratori identificarono una particolare forma estrema di malattia dor: l’organismo reagiva con letargo, immobilità e mancanza di contatto emotivo. Questi effetti erano abbastanza tangibili, sensibili e misurabili.
Quell’incidente insegnò moltissimo sull'energia vitale atmosferica: infatti, in un’opera del 1951 di Reich intitolata The Oranur experiment, Reich identificò numerose altre fonti di Oranur miti o gravi, che potevano disturbare l’energia orgonica in un'abitazione o in un ufficio, in un ambiente di lavoro qualsiasi.
Nella maggior parte delle abitazioni, i più comuni irritanti per l’orgone sono gli apparecchi televisivi, i forni a microonde e le luci fluorescenti di ogni tipo (le varietà a pieno spettro riducono, ma non eliminano questo problema). Le lampade fluorescenti spesso producono piante iperattive, con grandi foglie e così le persone credono che le luci siano benefiche. Qualche studio ha anche mostrato che persone depresse possono agitarsi, palesando un’attività o un metabolismo maggiori dovuti all’esposizione a luci fluorescenti. Altri esempi sono costituiti dalle depressioni emotive invernali, dai neonati depressi ed anche dagli impiegati depressi, tutti soggetti che si agitano per un incremento temporaneo di attività sotto l’oranur fluorescente. In molti casi, l’incremento dell’attività era collegato al colore o alla frequenza della luce ed anche questo aveva il suo influsso. Tuttavia il problema dell’eccitazione fluorescente Oranur, di solito, non è applicato come un coefficiente in studi sugli effetti delle luci fluorescenti. Oranur, comunque, è prodotto da tutti i tipi di luci fluorescenti, dai televisori e dai forni a microonde. L'effetto si può misurare attraverso il potenziale elettrico disturbato di una pianta di casa esposta ad apparecchi simili, per mezzo di un contatore Geiger caricato con orgone o eseguendo estese misurazioni delle funzioni dell’accumulatore ed osservando le perturbazioni che avvengono durante le condizioni oranur e dor.
In qualche quartiere, le antenne di trasmissione radio, i radar degli aeroporti e le microonde delle antenne per le comunicazioni telefoniche costituiscono un rischio, in quanto anche questi apparati producono oranur: dai forni a microonde e dai televisori, per legge, si possono disperdere livelli relativamente alti di radiazioni nell'ambiente circostante. Sensori a raggi infrarossi per aprire automaticamente le porte o interruttori automatici della luce operano anche più vicino alla fine della banda relativa alle microonde dello spettro infrarosso, come le librerie o gli analizzatori commerciali per l’inventario, che sono progettati per sventare i furti. Questi piccoli sensori sono potenti abbastanza da far scattare il vostro rilevatore per controllare le automobili a parecchie centinaia di yards e possono costituire un pericolo per i lavoratori che operano nelle adiacenze, giorno dopo giorno. Il rischio reale qui è semplicemente sconosciuto. Come nel caso dei forni a microonde ed i televisori, la persona è esposta ad una dose media, che si suppone in maniera irrazionale possa essere innocua. Fino a quando non saranno conosciute meglio le conseguenze legate alle emissioni di tali apparecchiature, non situate un accumulatore vicino a nessuno di questi dispositivi.
Leggi qui la terza parte.
Leggi qui la prima parte.
Reich constatò che l’effetto oranur persisteva a lungo, anche dopo che il materiale nucleare era stato rimosso dall’accumulatore del laboratorio, rendendo l’edificio inservibile per alcuni anni. Sotto tale persistente agitazione Oranur, l’energia orgonica, alla fine, diventava inerte. Reich identificò questo stato energetico indebolito come "dor", che era l’abbreviazione di deadly orgone (orgone mortale). In una stanza riempita con dor, ci si sentirà soffocare e sarà difficile avere una buona respirazione. Ci si sente anche costantemente disidratati, dato che la natura del dor abbisogna di acqua. Alcune persone reagiscono al dor con edemi. Reich ed i suoi collaboratori identificarono una particolare forma estrema di malattia dor: l’organismo reagiva con letargo, immobilità e mancanza di contatto emotivo. Questi effetti erano abbastanza tangibili, sensibili e misurabili.
Quell’incidente insegnò moltissimo sull'energia vitale atmosferica: infatti, in un’opera del 1951 di Reich intitolata The Oranur experiment, Reich identificò numerose altre fonti di Oranur miti o gravi, che potevano disturbare l’energia orgonica in un'abitazione o in un ufficio, in un ambiente di lavoro qualsiasi.
Nella maggior parte delle abitazioni, i più comuni irritanti per l’orgone sono gli apparecchi televisivi, i forni a microonde e le luci fluorescenti di ogni tipo (le varietà a pieno spettro riducono, ma non eliminano questo problema). Le lampade fluorescenti spesso producono piante iperattive, con grandi foglie e così le persone credono che le luci siano benefiche. Qualche studio ha anche mostrato che persone depresse possono agitarsi, palesando un’attività o un metabolismo maggiori dovuti all’esposizione a luci fluorescenti. Altri esempi sono costituiti dalle depressioni emotive invernali, dai neonati depressi ed anche dagli impiegati depressi, tutti soggetti che si agitano per un incremento temporaneo di attività sotto l’oranur fluorescente. In molti casi, l’incremento dell’attività era collegato al colore o alla frequenza della luce ed anche questo aveva il suo influsso. Tuttavia il problema dell’eccitazione fluorescente Oranur, di solito, non è applicato come un coefficiente in studi sugli effetti delle luci fluorescenti. Oranur, comunque, è prodotto da tutti i tipi di luci fluorescenti, dai televisori e dai forni a microonde. L'effetto si può misurare attraverso il potenziale elettrico disturbato di una pianta di casa esposta ad apparecchi simili, per mezzo di un contatore Geiger caricato con orgone o eseguendo estese misurazioni delle funzioni dell’accumulatore ed osservando le perturbazioni che avvengono durante le condizioni oranur e dor.
In qualche quartiere, le antenne di trasmissione radio, i radar degli aeroporti e le microonde delle antenne per le comunicazioni telefoniche costituiscono un rischio, in quanto anche questi apparati producono oranur: dai forni a microonde e dai televisori, per legge, si possono disperdere livelli relativamente alti di radiazioni nell'ambiente circostante. Sensori a raggi infrarossi per aprire automaticamente le porte o interruttori automatici della luce operano anche più vicino alla fine della banda relativa alle microonde dello spettro infrarosso, come le librerie o gli analizzatori commerciali per l’inventario, che sono progettati per sventare i furti. Questi piccoli sensori sono potenti abbastanza da far scattare il vostro rilevatore per controllare le automobili a parecchie centinaia di yards e possono costituire un pericolo per i lavoratori che operano nelle adiacenze, giorno dopo giorno. Il rischio reale qui è semplicemente sconosciuto. Come nel caso dei forni a microonde ed i televisori, la persona è esposta ad una dose media, che si suppone in maniera irrazionale possa essere innocua. Fino a quando non saranno conosciute meglio le conseguenze legate alle emissioni di tali apparecchiature, non situate un accumulatore vicino a nessuno di questi dispositivi.
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ANCHE I MUSE CHIAMANO IL LORO CD+DVD H.A.A.R.P. se ne parla su http://www.105.net/sezioni/musicaeclassifiche/speciali/muse/index.php STRANO VERO????
RispondiEliminaCiao Charlie, so che i Muse accennano anche alle scie velenose in alcune loro canzoni. Chi ha orecchie per intendere...
RispondiEliminaCiao!
Circa un anno e mezzo fa il cantante dei Muse ne ha parlato in una intervista rilasciata ad Mtv: ha accennato alle modificazioni climatiche in atto da parte della aereonautica statunitense specificando che ciò avviene tramite lo sfruttamento della ionosfera. Non ha pronunciato la parola "chemtrails" ma è stato fin troppo chiaro. Naturalmente è stato capito solo da chi già sapeva qualcosa a riguardo.
RispondiEliminaI gruppi o i cantanti potrebbero contribuire in maniera incredibile se si pronunciassero a riguardo. Intanto invito chiunque stia leggendo questo messaggio e abbia intenzione di recarsi al concerto del Primo Maggio a Roma a portare con sè uno striscione recante una frase di dissenso verso le scie chimiche. Probabilmente la RAI penserà a non riprendervi ma su 500.000 persone saranno in tantissimi a leggere e a chiedersi di cosa si tratta. Da quanto ne so ci sarà anche Fabio Volo ma non escluderei che qualche altro artista, personaggio pubblico, cantante possa farne cenno magari proprio leggendo il vostro striscione.
Notte a tutti.
Riporto delle parti di un articolo ritrovabile a questo idirizzo:
RispondiEliminahttp://www.independent.ie/entertainment/music/strange-musings-1350087.html
(...)‘HAARP’ isn’t just some fancy spelling of a musical instrument. The initials stand for High Frequency Active Auroral Research Program, an American Navy-funded research initiative that has aroused suspicion.(...)
Dunque il titolo non è casuale.
Ne parla il batterista Dominic Howard. (Peccato si fermino sempre e solo a questo...)
“What they’re doing is emitting low frequency waves into the ionosphere...there’s a lot of conspiracy theories around it which suggest that they’re trying to control weather patterns, which could be used with detrimental effect against other countries. I think it has a lot more destructive power than just communicating with submarines."
oggi su roma sole...ma da un pò stanno spruzzando ed il sole sta svanendo...che palle!!!
RispondiElimina@ Carlo e Cosmino: anche io sono di Cagliari e da tempo, con un gruppo di amici, valutavamo l'ipotesi banchetto-volantini-striscione. Avremmo tutto l'appoggio del Comitato Sardo (sciesardegna.it) che ci passerebbe moltissimo materiale aggiornato e preciso per le nostre iniziative...ovviamente anche Zret e Straker (spero) potrebbero darci validi suggerimenti. Primo passo: una riunione...ditemi cosa ne pensate. Nel caso fissiamo un appuntamento per un caffè (o unu mirtixeddu!) per parlarne a (spero) 80 occhi. Fatemi sapere.
RispondiEliminaLa dorizzazione dell'ambiente in cui si vive è uno dei principali motivi per cui vengono diffusi gli aeresol clandestini.
RispondiEliminaLo scopo ultimo consiste dunque nell'indebolire sempre più l'energia vitale degli esseri viventi fino ad ottenere degli zombi, dei cadaveri che camminano e che vivono di vita virtuale.
Ma, a dire il vero, quasi tutti i marchingegni che scandiscono la nostra vita di ogni giorno, come ben dimostrano gli esperimenti di Reich, mirano a codesto scopo.
E' tutto un ingranaggio artificiale e maledetto, di cui le scie chimiche rappresentano l'ultima sofisticata propaggine, che discosta l'uomo dalla Natura.
La salvezza non potrà consistere altro che nella fine dell'attuale era tecnologica e nel ritorno consapevole e non semplicemente istintivo alla condizione dei primordi, al giardino dell'Eden o delle Esperidi di cui parlano le varie tradizioni ancestrali.
Infatti, Paolo. Eravamo giunti alle medesime conclusioni.
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