giovedì 25 aprile 2013

La saga degli "influencers"

Lo abbiamo sempre ribadito: la Giustizia con la "G" maiuscola, intesa nella sua mera accezione, non esiste, anzi, essa viene usata, nei modi più biechi e fantasiosi, per mettere a tacere le voci fuori dal coro. Chi ci segue da tempo saprà che, almeno dal 2005, esiste un gruppo di cosiddetti disinformatori o "influencers" o negazionisti (essi si autodefiniscono impropriamente "debunkers"), ben coordinati tra loro ed in tutta evidenza finanziati dallo Stato, giacché attuano, 24 ore su 24 le loro azioni di stalking, unite a quasi quotidiane pubblicazioni (sui loro blog, sui forum infiltrati, su Facebook e nei canali video dedicati) calunniose e diffamanti. Essi costituiscono senza dubbio una vera e propria associazione a delinquere.

In questi anni codesti individui hanno cercato in tutti i modi di screditare i principali componenti del Comitato Tanker Enemy ed in special modo i fratelli Marcianò, dedicandovi decine di blog che sputano odio, veleno e risentimento da tutti i pori e che, nel contempo, usano le più sofisticate tecniche della programmazione neuro-linguistica per convincere chi legge che le loro bugie sono tutte sacrosante verità. Costoro hanno violato o tentato infinite volte di violare accounts, hanno provocato la chiusura di servizi di hosting video, hanno commesso il reato di sostituzione di persona, hanno perpetrato azioni di spionaggio, anche con l'uso di sofisticate apparecchiature elettroniche, hanno pubblicato dati sensibili, hanno scritto lettere anonime piene di falsità etc.

Chi scrive, nel gennaio 2012, fu informato di avere a suo carico due procedimenti penali. Uno di questi scaturiva da una querela di Angelo Nigrelli anche conosciuto con gli pseudonimi Mario Lipuma, Giuseppe Cirone, Beppe Ciro e che, ora, è... udite udite... testimone per l'"accusa" nel processo-farsa a mio carico, istruito su querela del figlio e della nuora. Un diffamatore di professione testimone in un processo per diffamazione. Sublime!

Chi è Angelo Nigrelli? E' un tipografo in pensione che, nonostante tutto, mantiene aperta la sua tipografia e da lì, si sbizzarrisce nella diffamazione più volgare e scatologica, tramite l'accesso ad Internet OKcom S.P.A. (ex Teleunit), indirizzo IP 89.148.154.153, proseguendo con le sue centinaia di incursioni sui vari canali di condivisione, con l'uso di innumerevoli nomi di comodo. Sin qui non ci sarebbe nulla di strano... conoscendolo, tranne che per il fatto che costui, lo ribadisco, è testimone per l'"accusa" nel buffonesco processo imbastito a carico di Rosario Marcianò. E' superfluo ricordare che le diverse denunce-querela nei suoi confronti per vari reati penali sono... evaporate. E' tutto inutile anche per la richiesta di rimozione delle pagine Facebook e Blogger gestite da costui, nelle quali si incita pure ad eliminare fisicamente il suo nemico numero uno: Marcianò. In regalo un I-Phone! E' ovvio: questo soggetto è coadiuvato ed affiancato da decine di "influencers", così definiti dalla U.E. nel momento in cui sono stati stanziati altri 3 milioni di euro per sostenere il... lavoro di codesti negazionisti.

"Basta, porca puttanaccia Eva, non se ne può più, fateli smettere questi imbecilliii!!! Sindaco, vicesindaco, assessori!!! Poi gli albergatori danno la colpa ai previsori meteo, se non vengono i turisti a Sanremo, si tratta di foschia densa da correnti umide sciroccali! e non altro!
Achille Pennellatore, meteo Porto Sole Sanremo, assonautica IM e LIMET (Associazione ligure di meteorologia)
".

Intanto è passato del tempo, durante il quale la richiesta di persegure Marcianò per "atti persecutori" (sic) per opera di Angelo Nigrelli è stata rigettata (si legga qui il dispositivo di archiviazione. ), ma cionostante il Nigrelli, spalleggiato dai suoi piccoli fans, continua a scrivere a destra e manca che il sottoscritto è sotto processo per stalking. Questo non è assolutamente vero e colui lo sa bene, ma sa anche che è intoccabile, date le aderenze che egli vanta all'interno del Tribunale di Sanremo. Osserviamo la famiglia Nigrelli al completo conversare in modo amichevole con la cancelliera del Tribunale alla fine del dibattimento, oppure leggiamo commenti stupidi a sostegno del "Mario Lipuma" e del sodale Achille, il meteorologo (il quale urla "cacciamoli da Sanremo!), per poi scoprire che una di queste chiose offensive è a firma di un agente della Polizia penintenziaria sempre del Tribunale di Sanremo. Costui si esibisce in questo lirico intervento: "Anch'io ho mal di testa, Achille, sarà la ricaduta della nebbia psicopatologica della supercazzola della Maremma infestata. Fatemi sapere...".

Tuttavia non finisce qui, poiché Angelo Nigrelli alias Mario Lipuma, continua a pubblicizzare il post calunnioso e diffamatorio del suo amico, il Fioba, al secolo Massimo Della Schiava, noto negazionista, geologo toscano, anche'egli denunciato, ma senza che la Magistratura si sia assolutamente presa la briga di occuparsi di costui. Allora che cosa dobbiamo concludere? E' chiaro che questi omuncoli non solo sono intoccabili, ma appartengono ad un solido apparato volto a screditare e mettere a tacere i fratelli Antonio e Rosario Marcianò. Non bisogna stupirsi, giacché siamo una colonia degli Stati Uniti: una "Repubblica" delle banane con "governi del Presidente", dove i pupi sono mossi certamente da entità sovranazionali, mentre la Magistratura, tranne qualche lodevole eccezione, esegue degli ordini, ignara dei veri principi della giustizia.

Mi viene da pensare che i continui rinvii nel processo in cui Marcianò si deve difendere da false accuse di diffamazione, siano serviti e servano a dare ulteriore tempo a questi agenti affinché essi provino a distruggere, sempre con l'uso spregiudicato ed illegale della Rete, la reputazione di Marcianò, sperando di conseguire i loro scopi, prima della sentenza. Eh sì, perché i Giudici sanno bene che non hanno niente contro l'"indagato" ma che, anzi, Nigrelli e soci rischiano grosso, essedosi esposti oltremodo, dopo aver costruito un castello di menzogne che, inevitabilmente, li seppellirà. Quel giorno arriverà, prima o poi: non temete.


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Le nubi che non ci sono più

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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 20 aprile 2013

I Cinesi “studiano” la ionosfera con un razzo-sonda che rilascia bario

Anche i Cinesi si sbizzarriscono negli “studi” della ionosfera, spargendo non a caso… bario. E’ presto chiarito per quale motivo “scienziati” e militari sono fanatici del bario. Si rilegga l’articolo dell’investigatrice indipendente Carolyn Williams Palit, “The chemtrail connection”, per comprendere le implicazioni militari legate alla diffusione di questo metallo pesante sia negli strati bassi dell’atmosfera, dove produce le "smart clouds", sia nella ionosfera. Non sono dunque solo gli Ammerikani, come li definiscono quei rincitrulliti di negazionisti, ma anche altri stati a devastare il pianeta e lo spazio che lo attornia, con il solito pretesto della ricerca scientifica. Todos caballeros: lo affermiamo da anni.


Condotto questa notte (5 aprile scorso, n.d.r.) in Cina il primo esperimento di studio relativo ai processi dinamici della ionosfera. A lanciare il razzo-sonda è stata la base di Zhanzhou, città della regione insulare dello Hainan. Obiettivo dell'esperimento - spiega Wu Jii - direttore del Centro astronomico nazionale dell'Accademia cinese delle Scienze, è fornire misurazioni in situ sulla distribuzione verticale dell'ambiente spaziale.

Il razzo-sonda ha rilasciato un chilogrammo di bario in polvere nella ionosfera all'altezza di 200 chilometri da terra. Fabbricato dalla China Aerospace Science and Technology Corporation, il modulo ha trasportato, in un volo durato otto minuti, tre diversi strumenti di misurazione, cioè una sonda di Langmuir, una sonda di campi elettrici ed un distributore di polvere di bario.

La rampa di lancio in Hainan fu costruita nel 1986. Oltre a lanciare razzi-sonda, usa più di dieci strumenti di terra per l'osservazione ambientale dello spazio.

Fonte: liberoquotidiano.it


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martedì 16 aprile 2013

Smart dust: una griglia di controllo globale

Lo scienziato che ha coniato l’espressione “smart dust” (polvere intelligente) il cui progetto è stato finanziato dall'agenzia militare statunitense D.A.R.P.A., ha trasformato la sua idea in un prodotto industriale per il quale vengono proposte svariate applicazioni, come confermato in questo documento che tratta l'impiego di smart dust per la creazione di mappe meteo 3D.

On the Optimal Number of Smart Dust Particles - Smart Dust particles are small smart materials used for generating wearher maps. We investigate the open problem posed by Vidal er al. on rhe optimal number of smart dust particles necessary for constructing precise cost effective and accurate 3D weather maps. (Le particelle di polvere intelligente sono usate per tracciare mappe meteorologiche. Stiamo esaminando il problema posto da Vidal e da altri scienziati circa il numero ottimale di granelli necessari per costruire carte meteo tridimensionali che siano precise ed economiche).

Si ipotizza pure di coprire gli elementi strutturali-chiave dei grattacieli con tali nanosensori per valutare in tempo reale gli eventuali danni causati da un terremoto o di impiegare una rete di microscopici dispositivi per monitorare un'area colpita da un incendio in modo da ottimizzare l'intervento dei vigili del fuoco. Sono già stati condotti esperimenti (portati a termine con successo - prima guerra del Golfo: 1990/91) per la creazione di "reti formate da granelli di polvere intelligente" a scopi strategici: riconoscimento e monitoraggio del passaggio di mezzi militari.

E' quanto si legge nell’incipit dell'articolo "March of the motes", ovvero "Marcia dei granelli" pubblicato sula rivista New Scientist (vol. 179 issue 2409 - 23 August 2003).

Tale articolo è citato nella bibliografia dello studio “Enabling battlespace persistent surveillance: the form, function and future of smart dust” (Attivare una sorveglianza permanente: la forma, la funzione ed il futuro della polvere intelligente). La ricerca è stata pubblicata sul sito militare istituzionale degli Stati Uniti - di esso è disponibile la traduzione in italiano dell'abstract a questo link, a cura del fisico Corrado Penna.

Un'invisibile armata di silicio sta raccogliendo informazioni sulla terra ed i suoi abitanti”. Così comincia questo inquietante dossier, all'interno del quale si legge: “Nel cuore della rete di granelli di polvere intelligente si trova un software rivoluzionario. Ogni granello ha il suo sistema operativo simile al software Windows installato sulla maggior parte dei computer, o a Unix, che gira su molti server della Rete, ma il sistema operativo della polvere intelligente funziona su microprocessori che hanno bisogno davvero di una memoria esigua. Se l'ultima versione di Windows contiene oltre 100 megabyte di memoria, il sistema operativo della polvere intelligente usufruisce di appena 8 kilobyte. […] ‘L'abbiamo chiamato TinyOS’ (piccolo sistema operativo, n.d.t), afferma Pister. TinyOS è ciò che ha trasformato il sogno (sic) della polvere intelligente in realtà. Parte del lavoro del sistema operativo consiste nell’impiego efficiente delle sue risorse hardware. In un granello, tali risorse sono i vari sensori ad esso attaccati, il collegamento radio agli altri granelli ed il rifornimento di energia. TinyOS deve operare, consumando poca energia: in fin dei conti un granello con batterie esaurite non è nient’altro che un briciolo di polvere. Il software realizza ciò ‘dormendo’ per la maggior parte del tempo. Quando è a riposo, tutto l'hardware è in standby, eccetto i sensori. TinyOS si riattiva una volta al secondo: impiega circa cinquanta microsecondi, raccogliendo dati dai sensori, ed altri dieci millisecondi, scambiando dati con i granelli vicini. ‘Da una prospettiva umana, si ottiene essenzialmente una risposta in tempo reale, tuttavia i granelli sono a riposo per il 99 per cento del tempo’, annota Pister”.

La restante parte dell'articolo spiega come i granuli di smart dust comunichino tra loro per piccoli "salti": le informazioni transitano da una sferula alla serie di sferule circostanti, quindi, di salto in salto, la comunicazione si propaga, come in uno sciame di api. Poiché la dissipazione di potenza in una trasmissione dipende dal quadrato della distanza, in tal modo si minimizza la potenza di emissione per le comunicazioni all'interno della rete di granelli. Così i microsensori possono continuare ad essere attivi per anni. Il sistema di comunicazione sfrutta le nocive postazioni wireless che i governi stanno diffondendo massicciamente sul territorio, con il pretesto di ridurre il digital divide.

La polvere intelligente inoltre è programmabile. La gestione può avvenire anche da remoto con un segnale radio digitale che comanda i granelli più vicini: questi, per mezzo del procedimento per "salti" sopra descritto, istruiscono a loro volta gli altri granuli della rete.

La tecnologia della smart dust non è recente: già il 31 ottobre 2002 Federico Rampini, nell’articolo sul quotidiano “La Repubblica", “Ecco la polvere che spia”, scriveva:

Gli elementi di base della nanopolvere sono costituiti dai i M.E.M.S., micro-electro-mechanical systems. Sono micro-elaboratori che integrano capacità di calcolo, parti meccaniche figlie della nano-robotica, con i sensori elettronici, cioè termometri, microfoni miniaturizzati, nanonasi e microspie che captano movimenti o vibrazioni. [...] I progressi della miniaturizzazione rendono i micro-apparecchi sempre più affidabili e ne allungano la vita, le batterie possono alimentarsi con le variazioni di temperatura o con le vibrazioni. [...] ‘Il risultato finale è dato da reti invisibili disseminate nell'ambiente - spiega Bruno Sinopoli - che interagiscono fra loro e trasmettono informazioni'".

Ad undici anni di distanza dalla pubblicazione dell'articolo di Rampini, si è pressoché certi che questi sensori, sempre più microscopici ed efficienti, oltre che economici, possono ormai essere alimentati tramite diverse fonti di energia disponibili, come l’energia solare, le radiazioni elettromagnetiche generate dagli elettrodomestici nonché dalle antenne radio base e dagli apparati wifi, l'energia termica, la bioenergia. Si consideri che i reali obiettivi nell'uso di questa tecnologia, sono gli esseri umani, la cui bioelettricità fornirebbe l'energia necessaria ai nanosensori. Essi erano già citati nel documento governativo del 1995 "Owning the weather in 2025" ed in quel contesto si prospettava la creazione di una griglia di controllo globale per mezzo della distribuzione capillare di nanosensori, il cui scopo è colonizzare gli organismi viventi.

I filamenti polimerici dispersi dagli aerei chimici sono collegati a questa tecnologia di matrice militare, il morbo di Morgellons ne è un’atroce conseguenza.


Fonte: scienzamarcia

Rielaborazione ed integrazioni a cura di Tanker Enemy.



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sabato 13 aprile 2013

Conferenza di Bruxelles: un breve resoconto

Questo post si basa esclusivamente sulle valutazioni del Comitato Tanker Enemy. 8-9 aprile 2013.

Si è tenuta a Bruxelles la conferenza sulla Geoingegneria clandestina, organizzata grazie alla lodevole tenacia dimostrata dall’amica Josefina Fraile di “Skyguards”. I parlamentari europei che erano stati invitati a presenziare, hanno palesato enorme interesse: non ne è arrivato neanche uno! Si vede che erano in altre faccende affaccendati. Ricordiamocene, quando codesti profittatori cominceranno a piatire voti a destra e a manca. Accogliamoli con un gentile movimento ben diretto verso il loro nobile deretano.

Pazienza. Il pubblico convenuto ha potuto apprendere l’abc relativo alle irrorazioni chimico-biologiche, seguendo il documentario “Why in the world are they spraying?” di Michael Murphy, ormai una specie di Bibbia per i ricercatori ed attivisti che focalizzano l’attenzione sul problema delle modificazioni meteorologiche e climatiche.

Il piatto forte, però, è stato un altro: dalla visione del documentario si è passati alla contemplazione… All’improvviso si è, infatti, materializzato Giulietto Chiesa. Proprio lui! E’ stata una vera epifania, una sublime apparizione, suscitatrice di ineffabile beatitudine tra i partecipanti al simposio. Su Bruxelles, pur coperta da una cappa di nebbia chimica, si è irradiata una luce metafisica, soprannaturale.

Dopo la miracolosa teofania, la conferenza non aveva più alcun motivo di proseguire. Dunque, tutti quanti trasumanati dalla mirabile visione, hanno imboccato la via del ritorno verso casa.

Insomma, è evidente che non bisogna contare troppo su personaggi rinomati ma inconcludenti: Chiesa da anni mena il can per l’aia, cianciando di commissioni per lo studio della Geoingegneria e dei sistemi H.A.A.R.P., di petizioni, di archivi da creare… senza mai mettere in pratica alcunché. Dispiace che Josefina ed altri abbiano profuso tante energie quasi solo per allestire un palco su cui Chiesa ha potuto sfoggiare il suo ego ipertrofico.

Quando abbiamo saputo che al convegno sarebbe intervenuto Giulietto, abbiamo trasecolato, ma ormai era tardi. Valga come lezione: i simposi possono essere utili per divulgare. Tuttavia a volte certi relatori accettano di prendervi parte non animati dall’esigenza di sensibilizzare l’opinione pubblica circa il genocidio globale, piuttosto per vanagloria.

I cittadini accorti sapranno discernere tra i fanfaroni ed gli studiosi seri. I millantatori, negazionisti palesi e no, riscuotono enorme successo sul proscenio; nella vita di ogni giorno valgono quel che valgono: niente.


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martedì 9 aprile 2013

Le minacce della Geoingegneria

Dane Wigington, uno dei maggiori esperti mondiali di Geoingegneria, interpellato pure nel fondamentale documentario di Michael Murphy, “What in the world are they spraying?”, ha di recente rilasciato un’intervista a George Noory, il conduttore del celebre programma radiofonico, “Coast to coast”. Si tratta di un importante contributo, soprattutto poiché Wigington evidenzia il caos climatico provocato dalle operazioni di geoingegneria clandestina. La sua analisi ci consentirà di svolgere rilevanti riflessioni che saranno il succo di un articolo il cui titolo sarà “Convergenza”.

Di seguito il sunto dell’intervista, nella traduzione dell’amico e collaboratore Wlady
.

Il ricercatore ed attivista Dane Wigington ha documentato preoccupanti cambiamenti nell'ambiente dovuti alla geoingegneria. Ciò include varie tecniche di modificazione del clima, come le scie chimiche ed i sistemi H.A.A.R.P. A causa degli interventi compiuti con la dispersione nella biosfera di nanoparticelle metalliche, stiamo assistendo ad un "oscuramento globale", con cui il 20% dei raggi del sole non raggiunge la superficie del pianeta.

Dane Wigington ha riferito che le attività illegali di geoingegneria sono attuate come un mezzo di controllo dei fenomeni atmosferici, ma queste operazioni sono una terribile minaccia per la vita sulla Terra. Lo studioso ci avverte: "Ad un certo punto, quando ti rendi conto che non è possibile uscire dalla porta di casa, senza inalare a pieni polmoni particelle metalliche, allora sai che devi prendere una posizione".

Le analisi di laboratorio associate alle scie chimiche hanno sempre individuato elementi come alluminio, stronzio, bario, fluoro, manganese, ferro, arsenico etc. I test eseguiti spiegano la contaminazione del suolo e dell'acqua nonché il declino delle varie forme di vita. Le tempeste di neve indotte sono un'altra forma dannosa di modificazione dei fenomeni meteorologici: sempre più spesso la neve cade anche con temperature sopra lo zero.

Wigington sottolinea che la geoingegneria potrebbe spingere la Terra in una "sindrome di Venere", in cui si attivano i cicli di feedback che cominciano a nutrirsi di sé stessi, fino a creare un clima infernale come quello del pianeta Venere.

Uno scienziato del N.O.A.A. ha rivelato a Wigington in via ufficiosa che molti ricercatori accademici sono a conoscenza della guerra climatica, ma essi temono di esporsi, paventando ritorsioni e sanzioni “legali”. Pochi sono stati gli informatori che hanno vuotato il sacco: tra costoro ricordiamo Kristen Meghan, ex igienista industriale in forza all'U.S.A.F. Ella è al corrente da tempo della varie micidiali operazioni.

A questo punto Wigington ritiene che nella struttura del potere stia serpeggiando il panico. Egli commenta: "Anche coloro che hanno orchestrato questi programmi ora si stanno rendendo conto che non possono controllare la bestia che hanno lasciato uscire dalla gabbia. Ad esempio, ora stanno cercando disperatamente di riformare la coltre di ghiaccio nell'Artico, dopo che si è quasi del tutto sciolta”.


Fonte: Coasttocoastam.com

Traduzione a cura di Wlady


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domenica 7 aprile 2013

Manifestazione a Milano contro la Geoingegneria clandestina (alias scie chimiche) e le mafie che ci governano

E’ un fiume in piena: manifestazione a Milano contro la Geoingegneria assassina (alias scie chimiche), gli usurai delle banche, la N.A.T.O., l’Europa dei massoni mascalzoni, le mafie che ci governano… E’ un fiume in piena: la conferenza del prossimo 8-9 aprile al Parlamento europeo, il consiglio dell’attore Nicolas Vaporidis a visitare “Tanker enemy”, all’interno di un’intervista trasmessa dal programma “Le iene”, la sempre maggiore coscienza che i “politici” sono cialtroni al servizio di poteri forti.

E’ un fiume in piena il cui impeto i lacchè del regime provano invano a contrastare: il lercio sito di disinformazione noto come “Giornalettismo” manda allo sbaraglio i suoi pennivendoli beoti che, impotenti di fronte alla verità, sanno solo ricorrere ad un aborto di ironia. Lividi di invidia e di collera perché incapaci di opporre alcunché agli argomenti ed alle prove accumulate in questi anni, i gazzettieri inetti biascicano insulti, infamie e penose “battute”, sempre le stesse da tempo immemorabile. Almeno cambiassero repertorio! L’invidia è una brutta bestia: i castrati di “Giornalettismo” e di altri siti-cloaca si rodono e si arrabattano di fronte ad una consapevolezza dei crimini perpetrati dalle autorità.

E’ una consapevolezza che cresce tra la popolazione giorno dopo giorno: non saranno i pagliacci al soldo del sistema ad arginarla con i loro lazzi, con i loro improperi da bettola. Non solo, mentre aumenta il numero dei cittadini che sono arcistanchi di essere derubati ed avvelenati, comincia a serpeggiare il malcontento tra le sfere medio-alte. E’ vero che i militari sono sommersi di privilegi ed emolumenti affinché attuino le operazioni di geoingegneria clandestina e onde tacciano, ma vedere i propri cari intossicati non è cosa tanto facile da digerire. Insomma, qualcosa si sta muovendo e, sebbene il quadro complessivo sia contraddittorio e persino preoccupante, siamo sicuri che la carriera dei volgari negazionisti è ormai prossima ad una fine… ingloriosa.

Di seguito l’articolo dell’agenzia di stampa AdnKronos sulla manifestazione svoltasi ieri a Milano. Un plauso agli organizzatori dell’evento ed un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato e partecipato.

Milano, 6 aprile 2013 - (Adnkronos) - Alcune centinaia di persone, circa 500-600, facendo un primo conteggio approssimativo, stanno sfilando pacificamente lungo corso Venezia il centro di Milano, in una manifestazione nazionale convocata da varie associazioni, tra le quali "Riprendiamoci il pianeta", "Yoga e Salute", "Movimento Valori e Rinnovamento" e "Tanker Enemy". La manifestazione, assicura un volantino distribuito durante il percorso, è "di matrice assolutamente non violenta" e dovrebbe terminare in piazza del Duomo.

I dimostranti, che sono partiti da Porta Venezia, sfilano, preceduti dai Carabinieri e seguiti dalla Polizia, dietro uno striscione che recita: "No alla crisi voluta dalle mafie che ci governano". Le rivendicazioni dei manifestanti coprono un ampio spettro di materie: "Scie chimiche e o.g.m, vaccini micidiali, uccidono i bambini le multinazionali", riporta uno striscione. Un altro dice: "No al signoraggio bancario, no all'Unione europea". E ancora: "Sì alle energie rinnovabili", "Fermiamo gli aerei militari che ci stanno avvelenando. No alle scie chimiche e a H.A.A.R.P.", "Un mondo che rispetta il bene della vita, insieme si può fare, non conta la fatica", "Multinazionali=schiavitu'", "No al Nuovo ordine mondiale".

Il corteo, composto anche da donne e bambini, intona vari slogan: "Strozzini, strozzini", "Basta bugie, sappiamo delle scie", "Saggi, massoni, sappiamo i vostri nomi", "Basta vaccini, salviamo i bambini", "Non farti gabbare dalla Trilaterale" e "L'Europa dittatura non offre soluzioni. La mafia si è comprata le nostre istituzioni", "Siamo invasi dalle vostre basi, via la N.A.T.O. dal nostro Stato", tra gli altri. I manifestanti, oltre che da Milano, arrivano da varie regioni d'Italia: Lazio, Emilia Romagna, Toscana e Veneto.


Fonte: adnkronos.com


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giovedì 4 aprile 2013

Fil rouge: segnalazioni di aprile 2013

Segnaliamo un articolo pubblicato dalla rivista “Rinascita” sul numero del 9 marzo 2013 (pagiina 14). “Un crimine globale: la guerra climatica” a firma di Michael Picasso, è un pezzo caustico e risentito dove è denunciata la Geoingegneria assassina, intesa come incarnazione di un sistema ipocrita e nefasto. Riportiamo un passaggio dell’editoriale che ben ne esprime la vis folgorante: “Joe Fallisi, il noto tenore ed attivista, sostiene correttamente che in questa fase abbiamo ormai abbiamo superato la politica spettacolo per entrare di diritto e di fatto in quella degli spettri: la realtà viene negata con l’ausilio di tutto l’armamentario ‘democratico’ di guerriglia o guerra (disinformazione, trolls, pressioni economiche e giudiziarie, anatemi politico-sociali, delegittimazione nonché violenza privata fino alla strage)”. Il testo è un’analisi affilata non tanto delle operazioni chimico-biologiche, quanto dell’inestricabile rete di collusioni e coperture che rendono possibile ed impunito un misfatto così mostruoso.

E’ un misfatto le cui conseguenze sono sempre più devastanti: il sito governativo australiano di meteorologia ha riferito il 30 marzo scorso che in un’area al di sopra dell’India è stata rilevata un’anomalia ionosferica… Come volevasi dimostrare. Gli scienziati australiani brancolano, anzi fingono di brancolare nel buio. In che cosa consista tale aberrazione non è chiaro: pare si tratti di uno strappo nella sfera di plasma. Sembra che siano state registrate anche irregolarità gravitazionali. Ricordiamo en passant che l’interazione gravitazionale, fra le quattro conosciute, è la più enigmatica, non solo perché, a differenza delle altre forze, si ritiene che non sia mediata da particelle (i gravitoni non sono mai stati individuati), ma anche giacché più debole di quanto ci si attenderebbe. Infatti taluni scienziati hanno ipotizzato che gran parte della gravità sia annidata in altre dimensioni, mentre nella nostra ne emergerebbe solo un residuo. I fenomeni non saranno correlati agli arcinoti interventi dei sistemi H.A.A.R.P. o addirittura ad armi esotiche in grado di influire sul continuum spazio-temporale?

Se possibile, ancora più sinistri di questa anomalia, sono i forti boati che continuano a squassare varie località degli Stati Uniti. Come sempre, ne dà conto l’investigatrice Linda Moulton Howe che riporta l’ipotesi di un ingegnere elettronico in pensione. L’esperto spiega: “Le detonazioni provengono dalla Terra stessa. Profondi cambiamenti all'interno del nucleo causano vibrazioni della litosfera che le riverbera come fosse un diffusore fino alla ionosfera da cui le onde sonore sono deflesse come frequenze udibili. Queste vibrazioni sono all’origine pure dei sink holes”. E’ uno scenario che ricorda la pellicola “The core”. Mistero risolto? Forse. Fatto sta che anche lo scienziato statunitense Broocks Agnew chiama in causa la ionosfera, collegandola alle correnti a getto. Egli puntualizza: “H.A.A.R.P. non influisce sulle correnti a getto direttamente, ma in modo indiretto. Se la ionosfera si espande nello spazio, la stratosfera sottostante ad essa tende a modificarsi per colmare quel vuoto e, modificandosi, devia il corso delle jet streams di migliaia di chilometri. Così si alterano gli spostamenti delle correnti umide nell'atmosfera”.

Il sito “Tanker enemy meteo” continua le ricerche in ordine alla deviazione ed alla scissione della corrente a getto, connettendo tali eventi agli estremi climatici che stanno sconvolgendo il globo. La testata “Dailymail” ha confermato quanto era stato acquisito già tre anni addietro: la jet stream si è diramata, inducendo variazioni atmosferiche eccezionali, con temperature artiche nel Nord Europa e terribile calura nel Maghreb.

Rimaniamo negli Stati Uniti. Ormai è ufficiale: la pratica del fracking, ossia la disintegrazione del sottosuolo per estrarne combustibili fossili, provoca sismi. Leggiamo sul “Bloomberg”: “Gli scienziati hanno collegato il più grande terremoto avvenuto in Oklahoma allo smaltimento delle acque da produzione petrolifera, aggiungendo altre prove che possono condurre ad una regolamentazione del fracking per petrolio e gas. Il terremoto di magnitudo 5,7 del 2011 fu seguìto da un aumento di ben 11 volte dell'attività sismica in tutto il Midwest, mentre venivano perforati pozzi di smaltimento per gestire l'aumento di acque reflue da fracking. I ricercatori dell'Università dell'Oklahoma, della Columbia University e dell'U.S. Geological Survey, che hanno pubblicato la loro ricerca sulla rivista ‘Geology’, sostengono che i risultati evidenziano il rischio a lungo termine che pongono le migliaia di pozzi e mostrano la necessità di un monitoraggio migliore e la supervisione del governo”.

Sempre dall’Impero di U.S.A.tana giunge l’agghiacciante notizia che il farabutto noto come Barack Obama (Barry Soetoro), licenziando la legge di bilancio HR933, ha promulgato al suo interno una norma che rafforza le tutele a vantaggio della diabolica Monsanto. Il codicillo approvato, denominato “Farmer assurance provision”, nega alle corti federali l'autorità di interrompere immediatamente la piantagione e la vendita di colture transgeniche, qualunque possa essere il rischio per la salute dei consumatori (sic!). [1]

Insomma, l’agenda delle multinazionali e dei poteri mondialisti pare inarrestabile: la Geoingegneria-Bioingegneria è il mostro bicipite che minaccia l'umanità ed il pianeta.

Un lettore ci ha informato di aver colto frutti privi di semi. Siamo alla frutta… transgenica.

[1] La legge di riforma sanitaria voluta da Obama contempla l’obbligatorietà del microprocessore sottocutaneo: anche se il riferimento al microchip è stato rimosso dall’attuale testo, opportunamente censurato, l’obbligo è esplicitato nell’originale, che a suo tempo, nel mese di marzo 2010, provvedemmo ad archiviare. Vedi qui. La disinformazione di regime (vedi RAI e Mediaset in testa), basandosi su questa epurazione orwelliana, nega la realtà dei fatti.

Alle pagine 1001 e 1004 del documento epurato, il dispositivo viene descritto più approfonditamente:

"[...] Un dispositivo impiantabile di transponder a radiofrequenza che sia in grado di registrare i crediti, i dati di anamnesi del paziente - standardizzati e con immagini analitiche che permettano la condivisione degli stessi in diversi ambiti - oltre a qualsiasi altro dato ritenuto opportuno dal Segretario".



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lunedì 1 aprile 2013

Parlamento europeo: simposio sulla Geoingegneria clandestina - Milano: manifestazione nazionale contro le scie chimiche e le mafie che ci governano

Parlamento Europeo 8-9 aprile 2013 - Conferenza "Oltre le teorie di modificazione climatica: la società civile contro la geoingegneria"

Il Parlamento europeo ospiterà nei giorni 8 e 9 aprile un convegno intitolato “Oltre le teorie di modificazione climatica: la società civile contro la geoingegneria”

Il simposio si svolgerà in Rue Wiertz, 60 Altiero Spinelli, ASP 1G3 dalle 9 alle 10,30. A seguire si terrà una conferenza stampa aperta ai corrispondenti accreditati. La sera prima, alle 18:30 sarà proiettato, nella stessa aula, il documentario “Why in the world they are spraying” del regista Michael Murphy.

La conferenza è promossa da organizzazioni internazionali della società civile, raccolte attorno a “Skyguards”, in collaborazione con Alternativa-Laboratorio politico e patrocinata dai gruppi parlamentari The Greens/European free Alliance ed Alliance of Liberals and Democrats for Europe.

Il punto di partenza è riprendere il lavoro che fu impostato nel 1998 e che condusse all’approvazione – da parte della Commissione Affari Esteri, Sicurezza e Politiche di Difesa del Parlamento Europeo – il 14 gennaio 1999, di una risoluzione in materia di ambiente e sicurezza a firma della relatrice Maj Britt Theorin.

Quella risoluzione è rimasta lettera morta, sebbene già allora ella avesse richiesto di sottoporre ad accurata verifica gli esperimenti militari in corso nell’atmosfera, nonostante avesse posto il problema della tutela della salute delle popolazioni e dell’ambiente, quantunque avesse evidenziato la necessità di dare ai cittadini gli strumenti essenziali per conoscere scopi, dimensioni e significato degli esperimenti che si compiono sulle loro teste.

Da allora nessuna trasparenza è stata adottata. Ciò sebbene sia ormai evidente che l’atmosfera terrestre è divenuta sede di operazioni che attentano alla salute pubblica con irrorazioni di aerosol clandestine, nonostante nuovi sistemi di armamenti siano ormai centrati sull’uso militare della ionosfera (vedi il famigerato progetto H.A.A.R.P.).

Non siamo più di fronte a denunce generiche. Vi è la prova del dolo, una prova coperta da segreti militari. Abbiamo la prova della complicità delle istituzioni "democratiche" che negano ogni evidenza. Dunque gli organizzatori chiedono che quella risoluzione venga non solo attuata, ma sia aggiornata alla luce dei gravissimi ed inoppugnabili elementi a disposizione.

Per questo esiste uno strumento giuridico, una commissione parlamentare straordinaria d’inchiesta. Il Parlamento europeo dispone di un tale strumento ed è necessario che ora ne faccia uso con la massima sollecitudine. Le organizzazioni promotrici dell’incontro ringraziano i gruppi parlamentari che lo hanno patrocinato. Chiedono che la loro richiesta sia portata all’esame della Presidenza del Parlamento. Chiedono che si apra un dibattito pubblico che coinvolga la società civile. Infine esigono di essere consultate in modo da poter esibire prove e testimonianze di ciò che sta accadendo.

Per quanto ci riguarda, faremo tutto quanto è in nostro potere per catalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica europea di fronte alle violazioni dei princìpi europei, di fronte alle minacce all’ambiente ed alla salute dei cittadini, di fronte al silenzio che copre complicità assai gravi, di ordine legale e penale. Il silenzio non è più accettabile.

SKYGUARDS

CONTACTS

Josefina Fraile +34680915200

European Parliament:
Tatjana Zdanoka +3275669621

A QUESTO LINK IL PROGRAMMA DELLA CONFERENZA (IT-ING) e il Press Release (it-eng)


Il comunicato stampa esce in otto lingue.

DOCUMENTI CITATI:

Why in the world are they spraying” (multilanguage)

Why in the world are they spraying?” è un efficace documentario sulla geoingegneria clandestina e sulle sue devastanti conseguenze.

- Parlamento Europeo 1998

- Relazione del 1999 del Parlamento europeo su H.A.A.R.P.

- Comunicato stampa in italiano

- Comunicato stampa in inglese

- Programma evento italiano

- Programma evento inglese

Fonti del comunicato:

NoGeoingegneria.com
I lupi di Einstein

Milano – 6 aprile 2013 – Manifestazione nazionale per dire no alla crisi voluta dalle mafie che ci governano

Il 6 aprile 2013 a Milano si terrà una MANIFESTAZIONE NAZIONALE per dire NO ALLA CRISI VOLUTA DALLE MAFIE CHE CI GOVERNANO.

Concentramento alle ore 10 di sabato 6 aprile 2013 a Milano in Piazza di Porta Venezia, per poi procedere in corteo verso Piazza Duomo dove terranno un comizio i rappresentanti di tutti i movimenti.

Dettagli e fonte del comunicato:

Riprendiamociilpianeta.it


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