sabato 25 novembre 2017

Spaventosi risultati di un mineralogramma! I veleni sono serviti



La fandonia delle innocue scie di vapore dovrà finire, prima o poi. Un mineralogramma [1] a caso. E' stato rilevato un eccesso dei seguenti elementi: calcio, cromo, bario, alluminio, arsenico, oro, titanio, uranio, palladio, tallio e rodio.

Tra l'altro, la cronaca di queste ultime settimane riporta di persone decedute per avvelenamento da tallio e sono state escluse origini alimentari o di altro genere. Quindi il tallio da dove viene?



Possiamo affermare che il menu è ricco, giacché, oltre ai famigerati bario ed alluminio, ora troviamo anche l'oro, il palladio, il rodio e via discorrendo. Come ci spiegheranno gli "scienziati" e la coorte dei negazionisti la massiccia presenza di questi "ingredienti" nel nostro organismo? Siamo intossicati a nostre spese: radionuclidi, campi elettromagnetici, vaccini, glifosato, cereali transgenici, metalli pesanti e no, benzene e chi più ne ha, più ne metta! E' una lunga lista, anzi scia di morte...

[1] Il mineralogramma o analisi tissutale del capello è un esame di laboratorio che impiega come campione il capello e, mediante avanzate tecniche, determina la concentrazione dei principali minerali presenti nello specimen. Questa analisi si compie prelevando capelli della lunghezza di pressappoco tre centimetri dal retro della nuca, nella zona della base del cranio, nella misura di circa 0,5 grammi. Il campione deve essere estratto in piccole quantità da aree differenti della regione occipitale, tagliando i capelli il più vicino possibile allo scalpo. I capelli vengono lavati con una soluzione neutra per eliminarne le sostanze esterne, quindi sciolti in una soluzione acida per esaminarli con uno spettrofotometro ad assorbimento atomico, capace di misurare la quantità di minerali contenuti. Naturalmente il mineralogramma è un efficace strumento per rilevare e quantificare l’entità di metalli all’interno dell’organismo.

Articolo correlato: La prova del mineralogramma, 2013


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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 18 novembre 2017

Viaggiare in aereo? Una specie di roulette russa



Pubblichiamo una cronaca che si commenta da sé: si inquadri l'accaduto, ricordando la cosiddetta "sindrome aerotossica", a sua volta collegata all'ecoterrorismo governativo, noto anche come biogeoingegneria clandestina.

16 novembre 2017. Malpensa: paura su un aereo velivolo della Easyjet. Fumo in cabina dopo il decollo: componenti dell'equipaggio intossicati

Un volo della compagnia EasyJet, decollato da Malpensa (Milano) e diretto a Malaga, in Spagna, è stato costretto ad un atterraggio di emergenza nel primo pomeriggio, in quanto nella cabina di pilotaggio si era creato del fumo sulla cui causa si stanno ancora compiendo accertamenti (Sì... come no... n.d.r.).

L'aereo, su cui era imbarcato il solo personale di bordo, era partito alle 13:45 e, pochi minuti dopo, ha segnalato alla torre di controllo la presenza del fumo (fume event in inglese, n.d.r.), chiedendo il permesso di atterrare. Cosa che è avvenuta poco dopo le 14:00. I componenti dell'equipaggio sono stati portati in infermeria, perché presentavano i sintomi di un'intossicazione.

Fonte: msn.com

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Il caso Germanwings. Perché è precipitato.

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Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì 13 novembre 2017

Lo scienziato Michio Kaku dichiara che i recenti uragani sono stati causati dalla geoingegneria illegale



Uno degli scienziati oggi più insigni ha, in modo surrettizio, dichiarato che i recenti uragani sono stati creati attraverso interventi ad hoc per opera del governo mondiale segreto. Durante un'intervista rilasciata alla rete televisiva mainstream CBS, il fisico giapponese Michio Kaku (noto per le sue ricerche nell'ambito della fisica quantistica e dell'astronomia, n.d.t.) ha asserito che nell'atmosfera è diffuso nanoparticolato elettroconduttivo e che gli uragani sono generati con armi laser.

Niente di nuovo sotto il sole: la geoingegneria (sia clandestina sia ufficiale, n.d.t.) è una realtà: agli inizi degli anni '90 del XX secolo fu installato H.A.A.R.P., il riscaldatore ionosferico che, di là dalla facciata inerente a "studi scientifici", è in grado di scatenare tornado, di provocare nubifragi, siccità e terremoti. H.A.A.R.P. dipende dalla U.S. Airforce, dalla U.S. Navy, dall'Università Fairbanks in Alaska e dalla D.A.R.P.A. Finora è costato ai contribuenti, tra progetti e distruttive attività ai danni della biosfera, circa 250 milioni di dollari.

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Fonte: Nnettle.com

- Scie chimiche: ulteriore studio referato dello scienziato J. Marvin Herndon, 2017
- Il vaso di Pandora, 2010
- Sistemi laser e distruzione delle nubi, 2009


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mercoledì 8 novembre 2017

Un'amara Dolceacqua



Dolceacqua (IM, Liguria), dal fascino inconfondibile di centro medievale, incorniciato fra il castello dei Doria ed il torrente Nervia, a causa di una prolungata siccità e grazie all’insipienza in cui eccellono gli amministratori, è oggi ridotta ad un fantasma di sé stessa.



L’immagine degli anni trascorsi si sovrappone a quella presente: un tempo l’abitato, allungato sul dorso di un colle, spiccava con le case di pietra e la mole turrita del maniero, non appena, provenendo dalla costa, si superava l’ultima ansa del fiume. Ecco allora la silhouette frastagliata del paese riflesso nelle acque adamantine con tale nettezza dei contorni che il riverbero quasi non si distingueva dalle case specchiate. Il verde dei vigneti, l’azzurro dei meandri, il rosa ed il celeste delle abitazioni affacciate sulla proda evocavano gli oli di Monet, con lo spolverio dorato dei riverberi e le macchie cangianti delle ombre, come se una tela del celebre pittore prendesse vita e movimento.

Ora tutto è cambiato! Il torrente mostra il greto sassoso, simile ad un mucchio di ossa calcinate: vi scoloriscono i rivoli tra ciuffi d’erba inaridita. La sagoma grigia del ponte e delle costruzioni incombe su golene pietrose sotto un cielo uniforme, opaco, simile ad una conca di peltro.



Non è solo il paesaggio ad aver patito questa triste metamorfosi: anche l’atmosfera è diversa. Dov’è quella sensazione d’intima e raccolta quiete che si respirava nei carruggi e nelle piazzette? Ora frotte di rozzi turisti stranieri gremiscono il sagrato davanti alla chiesa dedicata a Sant’Antonio abate. I villici villeggianti, caracollando fra trattorie e negozietti che vendono per lo più carabattole, riempiono di grida i luoghi, a somiglianza di gabbiani famelici che si agitano presso l’imbarcazione da cui i marinai gettano il pesce scartato.

Tuttavia, grazie ad una rete di ionizzatori da installare in punti strategici, Dolceacqua (e non solo) potrebbe tornare gradatamente quella di una volta. Pare, infatti, che il rainmaker stia favorendo un ripristino di condizioni meteorologiche più equilibrate e meno secche. Di ciò renderemo conto in modo approfondito quanto prima.


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sabato 4 novembre 2017

Ci ha lasciati il Professor Paolo De Santis



Sit ei terra levis.

E' mancato il Professor Paolo De Santis. PAOLO DE SANTIS, Professore senior presso l’Università Roma Tre, in un simposio dedicato alla biogeoingegneria dal Comitato "NoGeoingegneria", nell'ambito di un'esposizione molto articolata, focalizzò l'attenzione sugli aerei che volano a bassa quota. Tra le righe il docente denunciò tutte le mistificazioni con cui si vorrebbe presentare la geoingegneria ufficiale come l'insieme delle attività volte a ridurre il cosiddetto "riscaldamento globale". Una frase topica fu la seguente:

"Ora... gli aerei che noi vediamo... non sono stratosferici. Stanno proprio qui! Quindi non c'è neanche quella scusa".

La quota degli aerei chimici secondo De Santis

Paolo De Santis: che cos’è veramente l’effetto serra e perché la geoingegneria ufficiale è un imbroglio

In modo discreto ma convinto, per evitare i vili attacchi dei negazionisti sciacondensari, il Professor Paolo De Santis, ha accolto e rilanciato le acquisizioni di Tanker enemy. Ad ogni modo, a prescindere da ciò, resta la sua levatura di valente scienziato estraneo a qualsiasi compromesso con le baronie e la disinformazione.

Esprimiamo a familiari ed amici la nostra sincera vicinanza e solidarietà in questo frangente.


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