Visualizzazione post con etichetta camere magmatiche. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta camere magmatiche. Mostra tutti i post

giovedì 29 giugno 2017

Attività vulcanica: riscaldamento o raffreddamento globale?



In questi ultimi anni è aumentata l’attività vulcanica: le eruzioni hanno diffuso e stanno diffondendo nell’atmosfera ceneri che dovrebbero portare, almeno in linea teorica, ad una diminuzione delle temperature globali, poiché il materiale che si disperde funge da schermo per i raggi solari. Nonostante ciò, assistiamo in molte regioni del pianeta ad un incremento dei valori termici. Come si spiega tale situazione, se ricordiamo anche che l’ingiustamente demonizzato biossido di carbonio non determina un significativo accrescimento dell’effetto serra?

Non è difficile trovare la quadratura del cerchio: la situazione si comprende considerando che la notevole attività eruttiva è associata a fenomeni che investono la litosfera da cui in questo periodo si stanno sprigionando ingenti energie termiche. Sono le stesse energie che stanno fondendo il permafrost in Siberia e, in alcune aree, la banchisa ed i ghiacciai.



Quanto sta accadendo a Yellowstone – anche altrove si assiste a manifestazioni telluriche simili – dimostra che la Terra è in “ebollizione”: a Yellowstone le camere magmatiche si stanno riempiendo, l’acqua dei fiumi che scorrono nel celebre sito, si è riscaldata a tal punto che evapora, mentre si susseguono le scosse.

Dunque pare che, nel complesso, i parametri termici siano in crescita: ciò si deve non solo alle circostanze sopra indicate, ma pure all’azione incisiva ed ininterrotta dei riscaldatori ionosferici (impianti H.A.A.R.P.) ed alle deleterie operazioni igroscopiche con cui sono distrutti o indeboliti i fronti perturbati ed è desertificata la biosfera.

Tra l’altro, si verifica una condizione paradossale, perché all’aumento delle temperature dovrebbe corrispondere un’intensificazione delle piogge, a seguito della più forte evaporazione e traspirazione, laddove l’assenza e la penuria di precipitazioni affliggono moltissime zone. E’ evidente dunque che la cricca militare-industriale ha il pressoché totale controllo del clima in cui i fattori artificiali prevalgono, oggigiorno, su quelli naturali.

Fonti:

- Attivitasolare.com
- Segnidalcielo.it


Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.

Sponsorizza questo ed altri articoli con un tuo personale contributo. Aiutaci a mantenere aggiornato questo blog.

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...