La situazione a Caronia si appesantisce. I roghi continuano a divampare, mentre un giovane della frazione, Giuseppe Pezzino, figlio del pugnace Nino, riceve un improbabile avviso di garanzia per ipotesi di reato quali "incendio" e "danneggiamento" (sic). Questa grottesca iniziativa delle autorità inquirenti si commenta da sola. [1]
Vorremmo proporre un’ipotesi per tentare di individuare la genesi degli incendi. Potrebbe essere un sistema radar all’origine delle fiamme?
Pablo Ayo, in un suo recente saggio di argomento ufologico, "Alien report" per serendipità ci viene in soccorso.
“Nel 1947 furono installati dei potenti radar ai quattro angoli del perimetro atomico che comprendeva i laboratori nazionali di Los Alamos, il poligono di Alamogordo, la base aerea di Roswell ed il Centro sperimentale missilistico di White sands. […] A White sands era installato l'SCR-584, un nuovissimo modello di radar usato per la prima volta durante lo sbarco degli Alleati ad Anzio. Alla White sands proving ground l’esercito disponeva di due radar, di cui uno era l’SCR-584, impiegato per test sul tracciamento dei missili. Il sistema innovativo sfruttava le microonde in luogo dei segnali radio per tracciare i bersagli. Alla base del suo funzionamento si trovava il famoso Magnetron, un tubo a vuoto ad alta potenza che genera microonde mediante l’interazione di un flusso di elettroni con un campo magnetico. La prima versione del Magnetron fu inventata nel 1920, ma la versione moderna fu concepita nel 1940 da John Randall e Harry Boot presso l’Università di Birmingham”.
Nell’articolo del settembre 2005, pubblicato sulla rivista “Aviation week & space technology”, intitolato “Radar become a weapon”, David A. Fulghum e Douglas Barrie scrivono:
“Da tempo si sa che i radar possono produrre violenti effetti sui sistemi elettronici. Oltre vent’anni fa, i radar montati sui bombardieri erano capaci di generare onde radio di tale potenza da bruciare le valvole di amplificazione nei caccia che stavano monitorando. […] Il radar sembra particolarmente efficace per distruggere i sistemi elettronici di missili balistici supersonici e missili acqua-aria”.
Prosegue Ayo: “Alcuni radar A.E.S.A. (active electronically scanned array, ossia matrice attiva a scansione elettronica, n.d.a.) sono stati rimodulati, sfruttando le microonde ad alto potenziale (high power microwawes, H.P.M.). […] I radar AESA producono un impulso di una precisa frequenza, sostenuto per alcuni microsecondi, creando un effetto con il quale le H.P.M. producono un’onda con un picco superiore ad un gigahertz. […] Naturalmente picchi di microonde sono pericolosi per la salute umana. ‘Potrebbe essere spiacevole per un essere umano trovarsi nella traiettoria di un raggio simile - affermano i tecnici – potrebbe causare gravi ustioni’. Ciò dipende dalla frequenze usate. Il sistema è così efficiente che le modifiche in questione sono già state apportate ai radar di molte navi militari ed intercettori statunitensi, come l’F/A-22 ed il B 2, mentre l’AESA sarà montato anche sul caccia F 35 Joint strike fighter”.
L’excursus di Ayo sui radar ben si innesta alle acquisizioni della commissione investigativa diretta e coordinata dal Dottor Francesco Mantegna Venerando.
Stando agli esperti, Canneto di Caronia è colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata. Sono fasci di microonde in 'ultra high frequency' compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz. Per produrre una simile quantità di energia un dispositivo dovrebbe toccare una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt. Dove sia collocata la sorgente, però, non si sa. Una rete composta da decine di sensori, cercò di individuare l'impulso madre proveniente dal mare, un compito quasi impossibile dal momento che l'emissione dura solo qualche nanosecondo. “Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre – si legge nel rapporto redatto sotto l'egida del Dottor Mantegna Venerando – potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate”.
Oltre agli inquietanti incendi, a Canneto alcuni abitanti hanno segnalato ustioni che potrebbero essere ricondotte all’azione di fasci concentrati di microonde.
Il quadro tracciato da Ayo pare collimare con le sinistre risultanze di Venerando.
Insomma, abbiamo colto i militari con le mani nella marmellata, anzi sull’innesco?
Fonti:
P. Ayo, Alien report, 2014, pp. 91-94
Diavoli in astronave, 2014
Le microonde, arma contro la biosfera, 2008
[1] Visto che fenomeni come quelli di Caronia si manifestano anche in altre località in tutto il mondo, un vero protocollo d'indagine dovrà considerare i seguenti fattori.
1) Vicinanza di basi militari o di impianti radar (M.U.O.S.?)
2) Presenza di anomalie geomagnetiche
3) Coordinate geografiche
4) Azioni di discredito e di intimidazione nei confronti di testimoni e vittime dei roghi
Vorremmo proporre un’ipotesi per tentare di individuare la genesi degli incendi. Potrebbe essere un sistema radar all’origine delle fiamme?
Pablo Ayo, in un suo recente saggio di argomento ufologico, "Alien report" per serendipità ci viene in soccorso.
“Nel 1947 furono installati dei potenti radar ai quattro angoli del perimetro atomico che comprendeva i laboratori nazionali di Los Alamos, il poligono di Alamogordo, la base aerea di Roswell ed il Centro sperimentale missilistico di White sands. […] A White sands era installato l'SCR-584, un nuovissimo modello di radar usato per la prima volta durante lo sbarco degli Alleati ad Anzio. Alla White sands proving ground l’esercito disponeva di due radar, di cui uno era l’SCR-584, impiegato per test sul tracciamento dei missili. Il sistema innovativo sfruttava le microonde in luogo dei segnali radio per tracciare i bersagli. Alla base del suo funzionamento si trovava il famoso Magnetron, un tubo a vuoto ad alta potenza che genera microonde mediante l’interazione di un flusso di elettroni con un campo magnetico. La prima versione del Magnetron fu inventata nel 1920, ma la versione moderna fu concepita nel 1940 da John Randall e Harry Boot presso l’Università di Birmingham”.
Nell’articolo del settembre 2005, pubblicato sulla rivista “Aviation week & space technology”, intitolato “Radar become a weapon”, David A. Fulghum e Douglas Barrie scrivono:
“Da tempo si sa che i radar possono produrre violenti effetti sui sistemi elettronici. Oltre vent’anni fa, i radar montati sui bombardieri erano capaci di generare onde radio di tale potenza da bruciare le valvole di amplificazione nei caccia che stavano monitorando. […] Il radar sembra particolarmente efficace per distruggere i sistemi elettronici di missili balistici supersonici e missili acqua-aria”.
Prosegue Ayo: “Alcuni radar A.E.S.A. (active electronically scanned array, ossia matrice attiva a scansione elettronica, n.d.a.) sono stati rimodulati, sfruttando le microonde ad alto potenziale (high power microwawes, H.P.M.). […] I radar AESA producono un impulso di una precisa frequenza, sostenuto per alcuni microsecondi, creando un effetto con il quale le H.P.M. producono un’onda con un picco superiore ad un gigahertz. […] Naturalmente picchi di microonde sono pericolosi per la salute umana. ‘Potrebbe essere spiacevole per un essere umano trovarsi nella traiettoria di un raggio simile - affermano i tecnici – potrebbe causare gravi ustioni’. Ciò dipende dalla frequenze usate. Il sistema è così efficiente che le modifiche in questione sono già state apportate ai radar di molte navi militari ed intercettori statunitensi, come l’F/A-22 ed il B 2, mentre l’AESA sarà montato anche sul caccia F 35 Joint strike fighter”.
L’excursus di Ayo sui radar ben si innesta alle acquisizioni della commissione investigativa diretta e coordinata dal Dottor Francesco Mantegna Venerando.
Stando agli esperti, Canneto di Caronia è colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata. Sono fasci di microonde in 'ultra high frequency' compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz. Per produrre una simile quantità di energia un dispositivo dovrebbe toccare una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt. Dove sia collocata la sorgente, però, non si sa. Una rete composta da decine di sensori, cercò di individuare l'impulso madre proveniente dal mare, un compito quasi impossibile dal momento che l'emissione dura solo qualche nanosecondo. “Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre – si legge nel rapporto redatto sotto l'egida del Dottor Mantegna Venerando – potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate”.
Oltre agli inquietanti incendi, a Canneto alcuni abitanti hanno segnalato ustioni che potrebbero essere ricondotte all’azione di fasci concentrati di microonde.
Il quadro tracciato da Ayo pare collimare con le sinistre risultanze di Venerando.
Insomma, abbiamo colto i militari con le mani nella marmellata, anzi sull’innesco?
Fonti:
P. Ayo, Alien report, 2014, pp. 91-94
Diavoli in astronave, 2014
Le microonde, arma contro la biosfera, 2008
[1] Visto che fenomeni come quelli di Caronia si manifestano anche in altre località in tutto il mondo, un vero protocollo d'indagine dovrà considerare i seguenti fattori.
1) Vicinanza di basi militari o di impianti radar (M.U.O.S.?)
2) Presenza di anomalie geomagnetiche
3) Coordinate geografiche
4) Azioni di discredito e di intimidazione nei confronti di testimoni e vittime dei roghi
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Salve a tutti, segnalo articolo di tale Matteo Marini che spiega la causa delle strane nuvole in Australia. Ringrazio Rosario per il video in cui c'è l'intervista con sua madre, in cui traspare dolore ma non rassegnazione. Grazie
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/esteri/2014/11/03/foto/australia_in_cielo_c_un_fallstreak_hole_la_nuvola_sembra_aliena-99661813/1/#1
sarebbe curioso chiedere un contributo sull'argomento ad una nota società specializzata nella sicurezza militare spaziale e nelle piogge artificiali (pag. 9 del link), partecipata dall'INGV, la Maris, diretta dal dott. Venerando Mantegna (lo stesso coordinatore del comitato scientifico di Caronia, che quindi conosce bene di cosa si parla).
RispondiEliminahttp://www.maris-ricerca.eu/it/servizio/MARIS-NUOVE_TECNOL_vers_ITAL-Lugl_2014.pdf
Potenze fa 12 e 15 gigawatt sono una enormità. Va bene che esse vengono erogate per un tempuscolo pressoché infinitesimale, pur tuttavia occorre un dispositivo - che potrebbe consistere in una specie di super-condensatore ultra tecnologico - in grado di immagazzinare una carica elettrica altissima.
RispondiEliminaTecnologie davvero fantascientifiche se non addirittura aliene.
Gianfranco Pensavalli
Elimina23 settembre 2014 at 17:10
Sono un giornalista che opera tra Sicilia e Calabria, con qualche esperienza specifica nell’ambito di segreti militari e dintorni. Qualche anno fa chiesi al più noto tra gli abitanti di Caronia un parere su certi esperimenti Usa, un inseguimento di sottomarino nucleare di potenza Ue e la corsa parallela di un ” simile” russo – a 27 miglia marine dalla costa e a una profondità tra i 55 e i 70 metri, e mi mostrò gradi e divisa. Era il vice comandante dell’Arma e comandante della Divisione Culqualber di Messina. Poi, complice antica amicizia, confessò: ” Non ne usciremo mai, ne va anche del segreto di Stato”. Grazie per l’attenzione! Gianfranco Pensavalli, premio Francese 2012 ( mi occupo di mafie interregionali).
Paolo, i militari hanno in mano tecnologie avanzatissime, che non siamo neanche capaci di immaginare lontanamente.
EliminaGuarda cosa è in grado di combinare una camionetta del genere:
https://www.youtube.com/watch?v=PZgFDpDEMAg&list=UUp3iMBHjXd7STzwjX5keRpg
Infatti e se così non fosse, non andrebbero a nascondere certe operazioni.
EliminaSoprattutto chi, depistando (se il vs articolo troverà conferma nella realtà), ha relazionato di potenze aliene...
EliminaNuvole bucate ... nuova tassonomia orwelliana dei fenomeni atmosferici
RispondiEliminahttp://www.blitzquotidiano.it/foto-notizie/australia-la-nube-aliena-su-twitter-foto-e-terrore-degli-utenti-2011337/
Nuvole bucate da ... haarp
Hole punch clouds
EliminaAuto esplode sotto casa di Gianni Lannes.
RispondiEliminahttp://www.sangiovannirotondonet.it/?p=36094
Quanto scommettiamo che gli inquirenti affermeranno dopo lunghe verifiche che si è trattato di un caso?
Ho scaricato le foto ed ho rilevato la rimozione dei dati exif. Presumo sia l'ennesima idea per pubblicizzare il libro. Mi spiace, ma questi episodi andrebbero circostanziati in modo meno fumoso.
EliminaScusami Straker. Perché avrebbe dovuto nascondere data, ora e luogo dello scatto?
EliminaDato che non è la prima volta che si inventa attentati alla vigilia dell'uscita di libri, il sospetto è legittimo.
Eliminanfatti. Perché? Forse perché le foto appartengono ad altro periodo e contesto.
EliminaSe si sa dove abita si potrebbe cercare sulle cronache locali.
EliminaSembrerebbe che l'incendio è realmente accaduto a orte nova (foggia).www.losguardosui5realisiti.it
EliminaNuovo incendio a un’auto parcheggiata sul ciglio della strada, a due passi dal centro urbano di Orta Nova.
EliminaLa scorsa notte infatti, intorno alle ore 23.30, in via Trento, in una centrale zona residenziale non nuova a simili episodi, una macchina è stata data alle fiamme da ignoti, spaventando diverse decine di cittadini.
Immediato è stato l’intervento dei Vigili del Fuoco, che allertati da numerosi testimoni hanno impiegato alcune ore per spegnere l’incendio e mettere al riparo l’abitato circostante.
Sull’ennesimo episodio criminale indagano le Forze dell’Ordine, mentre si torna a discutere di emergenza sicurezza.
http://losguardosui5realisiti.it/2014/11/04/orta-nova-ancora-unauto-data-alle-fiamme/
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_traduci_notizia.php?IDNotizia=248562&IDCategotia=11
EliminaMa allora è vero o non è vero?
Niente aerei sulla Liguria di Ponente? Allora piove, se deve piovere.
RispondiEliminaImmagine SAT24.
EliminaVi chiederete: "Perché ci sono così pochi aerei su quest'area?"
EliminaEsercitazione N.A.T.O. in corso, con i corridoi occupati e divieto assoluto di sorvolo. Così... addio alle operazioni igroscopiche. Almeno per queste ore. E così... piove.
Dalla padella alla brace. Ieri invece sfacelo chimico inaudito nella costa marchigiana
Eliminaaltro incidente sospetto..
RispondiEliminahttp://www.stampalibera.com/?a=28174
E due
EliminaSabrina Pieragostini su Panorama del 30.10.2014 riferisce di un'altro gruppo di indagine che dovrà relazionare entro il 31.12.2014. Tra i componenti nessuno del precedente comitato presieduto dal dott. Mantegna, bensì Gabrielli (!), Mangialajo (già portatore della causa "naturale" (positives holes) dei roghi, due docenti e altri delegati varii. È evidente l'intento di far dimenticare il prevedente referto.
RispondiEliminaUna longa manus allotria mi pare plausibile, sebbene il coinvolgimento dei militari sia pesante ed indiscusso.
Eliminaallego il link dell'articolo di Panorama.
Eliminaanche un altro dei componenti, il prof. Scaglia, geologo, docente ordinario dell'Università di Firenze (Firenze!), collabora da sempre con la Protezione Civile e, quindi, è di parte governativa. insomma, il report finale che verrà fuori sarà, con tutta evidenza, quella di malajo: cause naturali, elettrificazione delle rocce compresse dalla placca africana. le comiche.
http://www.panorama.it/scienza/extremamente/roghi-caronia-finalmente-via-gruppo-studio/
Geologi. Dio ci scampi e liberi.
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