domenica 9 settembre 2007

The polymers invasion

Questo è quanto respiriamo. Dopo i voli chimici degli aerei, nell’aria sono sparsi non solo bario, alluminio, rame, torio, titanio, uranio e così via, ma anche minuscoli polimeri. Possiamo vedere questi polimeri in alcune condizioni di luce: come vermi microscopici essi fluttuano nell’aria per invadere l’ambiente e penetrare i corpi.Qualcuno ancora parla di scie di condensazione. E’ una bugia: sono scie chimiche, o piuttosto, scie velenose!

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This is what we're breathing. After chemical airplanes flights, in the air are spread not only barium, aluminum, copper, torium, titanium, uranium and so forth, but also thin polymers. We can see these polymers in some light conditions: like microscopic vermin, they flow in the air to invade the environment and penetrate the human bodies. Somebody still talks about contrails. It's a lie: they are chemtrails, rather poisonous trails!


The Polymers Invasion - For more funny videos, click here

Esperimento con accumulatori orgonici: aggiornamento

A distanza di due mesi, l'esperienza con gli accumulatori orgonici, si può ritenere conclusa: la foglia di Zamioculcas a contatto con l'accumulatore è ancora verde, anche se di un verde un po' pallido e che trascolora in un giallo tenue nell'area vicino al picciolo. La foglia è ancora piuttosto tesa, mentre l'altra, collocata nel recipiente senza accumulatore, è accartocciata, marrone, priva completamente di linfa. L'esperimento sarà ripetuto, seguendo il protocollo precedentemente spiegato, con due foglie di Mandevilla, una pianta rampicante dai lunghi sarmenti che portano grandi fiori bianchi, gialli o rosa. L'esito dell'esperimento, qualunque esso sia, sarà comunicato sempre su questo blog.

sabato 8 settembre 2007

MD-80.it: la saga delle menzogne continua

Abbiamo già in diverse occasioni confutato le risibili argomentazioni dei cosidetti "esperti" che fanno capo al sito MD-80.it., motivo per cui non eravamo molto inclini ad affrontare ancora l'argomento, ma in certi casi bisogna fare delle eccezioni.

A questa pagina il... "sagace articolista", trovandosi di fronte ad una imbarazzante evidenza, rappresentata da velivoli aviocisterna ripresi senza emettere alcuna scia "di condensa", costruisce una frase atta, secondo lui, a smontare definitivamente la questione "scie chimiche". Come? Semplice! Arrampicandosi sugli specchi, come al solito! Il genio dell'aeronautica, infatti, scrive...

"Durante le fasi di rifornimento, le contrails possono disturbare non poco le operazioni. Infatti gli aerei che si avvicinano al Tanker rischiano di essere investiti dalle contrails e i piloti si ritrovano a volare alla cieca all’interno di queste nubi fastidiosissime (Sic!) (ricordiamo che il rifornimento in volo si effettua a vista pilotando manualmente fino all’aggancio col ricettacolo). Le contrails sono quindi un grosso pericolo durante le fasi di “refueling”, perché rischiano seriamente di far perdere contatto visivo con l’aereo cisterna, come se il pilota si trovasse a volare dentro una fitta nebbia. Con gli aerei così vicini, un rischio di collisione per “annebbiamento” porterebbe ad una catastrofe (il Tanker è pieno zeppo di carburante), per cui si cerca di evitare quasi sempre, per motivi di sicurezza, il rifornimento in volo a quote dove si generano scie di condensazione.

Nelle immagini qui sotto si vedono operazioni di rifornimento in volo. Notare in tutte le immagini l’assenza di scie di condensazione, a testimonianza che queste delicatissime operazioni vengono effettuate possibilmente a quote più basse tali da non permettere il formarsi di contrails fastidiose
".


Se veramente questi piloti da simulatore di volo sapessero di che cosa parlano, non scriverebbero castronerie come: "Durante le fasi di rifornimento, le contrails possono disturbare non poco le operazioni. Infatti gli aerei che si avvicinano al Tanker rischiano di essere investiti dalle contrails ed i piloti si ritrovano a volare alla cieca all’interno di queste nubi fastidiosissime [...]"

Infatti i velivoli attrezzati per il rifornimento in volo dei caccia militari, sono forniti di dispositivi posti in posizione idonea a non generare turbolenze che potrebbero impedire il solo avvicinamento degli aeroplani, contrails o meno. Alla faccia degli esperti! Si vede che l'articolista non ha mai pilotato nemmeno un deltaplano.

Ma non è qui che mi voglio soffermare, bensì su un altro errore (voluto?)... sì, voluto, dell'articolista. Si osservino bene le fotografie inserite sul sito MD-80.it. Notate qualcosa? Le aviocisterne ed i caccia si trovano al di sopra delle nubi. Nella prima foto si tratta di "Cumuli da bel tempo" della famiglia di nubi a sviluppo verticale. Nella seconda foto più in basso, i velivoli sorvolano degli "Stratocumuli", anch'essi facenti parte della famiglia di nubi a sviluppo verticale. La caratteristica comune a queste formazioni nuvolose è quella di trovarsi generalmente ad altitudini comprese tra i 1.200 ed i 2.300 metri.

Clicca QUI per ingrandire lo schema sottostante.

Raffronto tra le quote dei tankers chimici e le nubi basseRaffronto tra le quote dei tankers chimici e le nubi basseOra osservate la foto qui di seguito...

Il tanker chimico sorvola l'aera d'intervento al di sotto degli stratocumuli!

Domanda: a quale quota si trova il tanker? Ma allora, se questo velivolo, come mille altri tankers chimici in giro per il mondo, percorre lo spazio di cielo al di sotto delle nuvole definite proprio "Nubi basse", poiché comprese tra 1.200 e 2.200 metri, come mai emettono scie, quando invece nelle foto mostrate da MD-80.it, le aviocisterne, come è normale che sia, non generano nessuna scia di condensazione?

La risposta è banale, ma è bene chiarirlo: quei velivoli che osservate al di sotto delle nubi basse, volano talmente bassi che non potrebbero mai emettere alcuna scia di condensa. Lo affermano proprio su MD-80.it! Vi cito di nuovo la frase... "Nelle immagini qui sotto si vedono operazioni di rifornimento in volo. Notare in tutte le immagini l’assenza di scie di condensazione, a testimonianza che queste delicatissime operazioni vengono effettuate possibilmente a quote più basse tali da non permettere il formarsi di contrails fastidiose".

Se per i redattori del "pregevole" articolo su MD-80.it, sono a quote basse gli aerei riprodotti nelle due foto, a maggior ragione lo sono quelli che riprendiamo SEMPRE noi, mentre volano al di sotto delle medesime nubi che, invece, nelle fotografie proposte da MD-80.it sono al di sotto delle aviocisterne! Qualcosa non quadra... vi pare?

E' quindi chiaro che gli aerei che vedete emettere scie nei nostri cieli (persistenti o meno), sono impegnati in operazioni clandestine di aerosol chimico/biologici e le palesi menzogne che vengono pubblicate, in Rete e su riviste "specializzate", ne sono la prova concreta. Lo abbiamo dimostrato una volta di più. Essi vi ingannano con metodi spicci e dozzinali, perché hanno una bassa stima dei lettori e dei cittadini. Ricordate che, se tutto ciò prosegue ancora in modo del tutto indisturbato, è anche responsabilità vostra, che fornite troppo credito ai bugiardi e che scambiate un titolo universitario per garanzia di verità.

venerdì 7 settembre 2007

Microdispositivi ibridi (articolo di Enrico Loi)

Talvolta gli articoli pubblicati su questo blog, alcuni dei quali tradotti, contengono informazioni che possono apparire inverosimili. Bisognerebbe, però, ricordare che la scienza e la tecnologia, soprattutto quelle occulte, hanno conosciuto, almeno dalla seconda metà del XX secolo, uno sviluppo formidabile che, a stento, si può immaginare. Un settore tra i più avanzati è quello delle nanotecnologie e della fusione tra biologia ed elettronica. E' un ambito le cui scoperte hanno trovato immediato e diabolico impiego all’interno dell'operazione chemtrails. Si noti, infatti, la sconcertante somiglianza formale e soprattutto funzionale tra i nanorobots creati dai ricercatori dell'università della California, e le nanomacchine descritte nell'articolo Scie chimiche: il controllo psicotronico della popolazione.

Che i microdispositivi, citati nell'articolo, possano servire ad usi terapeutici, è una frottola in cui potranno credere i gonzi.


Un team di ricercatori dell'Università della California di Los Angeles asserisce di aver fatto crescere sopra un microscopico chip di silicio alcune cellule di ratto che si comportano come piccoli robot, forse il primo passo verso un dispositivo ibrido autoassemblante.

Gli autori hanno messo a punto un nuovo metodo per attaccare cellule viventi a processori di silicio, riuscendo a far muovere le entità combinate come fossero zampe minuscole e primitive. I promotori della sperimentazione affermano che è possibile produrre dispositivi funzionanti a partire da una singola cellula “seminata” su un chip di silicio trattato in modo speciale.

Usando le cellule cardiache di un ratto, i ricercatori hanno realizzato un minuscolo dispositivo che si sposta da solo sfruttando le contrazioni delle cellule. Un secondo dispositivo, invece, assomiglia ad una piccola coppia di zampe di rana.

“Uno dei microdispositivi - commentano gli autori - aveva due 'zampe' che escono dal corpo ad angoli di 45 gradi e ciascuna di esse era dotata di un 'piede' che si estendeva a sua volta con un angolo di 45 gradi”. In futuro, usando questo metodo, potrà forse essere possibile far crescere macchine autoassemblanti per una gran varietà di applicazioni ingegneristiche ed in campo medico.


Istituzione scientifica citata nell'articolo:

University of California, Los Angeles



Leggi qui l'articolo pubblicato da Ecplanet.com

mercoledì 5 settembre 2007

MD-80.it: falso clamoroso!

Qualcuno definisce noi ricercatori che informiamo sulle sporche operazioni clandestine di aerosol, degli impostori. Naturale che una siffatta affermazione è non solo destituita di ogni fondamento, ma è anche del tutto infamante. Noi sappiamo come stanno veramente le cose e quindi non ci stupiamo di certe prese di posizione e delle poco limpide iniziative di disinformatori di professione, nuovi o vecchi acquisti dei servizi. E' quindi per noi una triste realtà constatare che le informazioni diffuse sia tramite Internet sia tramite altri mezzi di comunicazione (vedi cinema, televisione, riviste "specializzate" etc.), sono false.

Allorquando, in Italia, il problema scie chimiche ha oltrepassato la soglia del completo silenzio, alcuni soggetti hanno cominciato a preoccuparsi ed hanno studiato quindi una serie di contromosse nel tentativo, spesso goffo, altre volte al confine con l'illegalità, di delegittimare le persone che "hanno avuto l'ardire" di divulgare la verità sulle chemtrails, sul perché esistono e su quali biechi interessi esse nascondono.

I primi ad occuparsi di scie chimiche dal lato di chi ne nega la sola esistenza, sono stati i sedicenti "esperti" del sito md80.it. La sezione dedicata alle scie chimiche, dalle afffermazioni ampiamente confutate qui, si prefigge maldestramente di demolire, con una serie di involontarie facezie, le argomentazioni di quelli che loro, anime pie, amano definire "cospirazionisti".

Non è il massimo della vita dover leggere le corbellerie che scrivono, in stile fotocopia, i disinformatori sparsi nei forum, lo stesso Attivissimo e, nella fattispecie, quelli di md80.it, ma tant'è, qualcuno deve pur fare questo sporco lavoro. Oggi mi sono quindi fatto coraggio, dopo aver preso un antiacido ed ho cominciato a sfogliare le pagine del sito in questione. Ad un certo punto, a questa pagina ho notato quanto, incredibilmente, mi era sfuggito le altre volte! Dopo una chilometrica e noiosissima elucubrazione sulle contrails, ecco quanto scrive l'autore del "pregevole" testo.

[...]
L’aria che colpisce il bordo d’attacco dell’ala si spezza in due parti ed accelera sulle superfici aerodinamiche dell’aereo. L’umidità contenuta nell’aria condensa all’istante diventando visibile e ciò causa un bellissimo (sic) effetto di “scia vaporosa da pressioneben visibile in questa foto:

Notare come le due scie (contrails ed alone vaporoso alare) si fondono insieme dando origine a un’unica scia bianca di vapore condensato.
Notevole è anche la somiglianza di questo fenomeno con il suo relativo “marittimo”. Togliendo dalla foto l’aereo e mettendoci al suo posto una barca, l’analogia tra i due fenomeni è stupefacente (dopotutto entrambi sono fenomeni che si originano in un fluido).


Notate qualcosa? Nemmeno io ci posso credere. Dall'alto della loro supponenza hanno commesso un errore imperdonabile: hanno falsificato la foto del motoscafo, incollando sulla coda di un'imbarcazione elaborata al computer (quindi non vera) la scia CHIMICA del velivolo ripreso nella foto precedente. Il tutto con lo scopo di rafforzare le affermazioni (mendaci) contenute nel testo.

Che dire... loro sì che sono alla frutta!


Nell'eventualità che gli... errori vengano rimossi, ho eseguto uno screenshot della pagina in questione, che potete visionare da questo link.

Segnalo inoltre alcune interessanti considerazioni a firma di Simon e jeeg.


Aggiornamento del 7 aprile 2008

De reditu suo

Milano. Mattina inoltrata. Il cielo è un po' lattiginoso, anche se non si scorgono scie. Sono diretto in Liguria. Mentre procedo, in lontananza, noto i soliti velivoli che rilasciano chemtrails serpeggianti, interrotte e sfrangiate che, dopo qualche minuto, si trasformano in pseudo-cirri. Gli aerei, seguendo le rotte più assurde e con manovre ai limiti dell'acrobazia, puntano verso alcuni cumuli sparsi sopra i rilievi e a ridosso delle colline. Potrebbero portare un po' di pioggia sulla Pianura padana, sui campi coltivati e sui prativi, ma non è certo nei loro piani. La distesa non appare inaridita, tuttavia colpisce quella patina chimica del tutto diversa dalla nebbia mattutina. Il Po ed il Ticino hanno una portata discreta, ma nelle rogge scorrono solo fili d'acqua.

Lasciata la pianura, mi addentro nell’Oltrepò: qui i vigneti sembrano aver risentito della diminuzione delle precipitazioni. Non paiono molto rigogliosi: d'altronde è stato rilevato un decremento nella produzione vinicola pari al 13 per cento. Il calo è stato notevole, soprattutto nel sud Italia, a causa del caldo asciutto e della carenza di piogge. Intanto gli aviogetti, quasi tutti a bassa quota, continuano ad incrociare e ad incrociarsi, ad eseguire brusche virate: tessono una trama di scie (spesso ad effetto morse - On-off) che ora si espandono ora si allineano in formazioni "harpizzate".

Proseguendo verso l'Appennino ligure, si può finalmente ammirare uno scenario naturale più ameno. I boschi, che ricoprono le falde montane, non sono stati aggrediti dalle fiamme e torrenti sinuosi solcano le pendici. Purtroppo anche l'area appenninica, come tutte le altre regioni attraversate durante il viaggio, è disseminata di orribili antenne, apparentemente installate per la telefonia mobile, solo apparentemente. Svettano un po' in ogni dove anche a poche centinaia di metri l'una dall'altra: lungo l'autostrada, vicino ai casali, su poggi poco elevati, su pendii. Queste antenne spesso sono del tutto visibili, talvolta sono seminascoste dalla vegetazione: sorprende il loro numero elevato che difficilmente può essere ricondotto alle esigenze della telecomunicazione.

Continuando il percorso, lungo la Riviera ligure di Ponente, la situazione cambia: la flora mediterranea e le pinete sono sofferenti. Il fogliame dei boschi cedui è ingiallito. La prolungata siccità, gli incendi, insieme con la diffusione di sostanze nocive, producono i loro deleteri effetti.

Quanto più ci si avvicina, alla Riviera dei "fiori", tanto più aumentano i sorvoli degli aerei chimici che puntano contro le nubi imbrifere addensate sulle Alpi Marittime. Un passaggio dopo l'altro e dei cumuli restano pochi sfilacci e qualche biocco. Anche oggi non pioverà: missione compiuta.

Il viaggio finisce qui.

martedì 4 settembre 2007

Creazione di nubi artificiali nel Nord Atlantico (by Crazy Chemtrail)

Riportiamo questa importante ricerca, realizzata da Crazy Chemtrail, la quale dimostra l'artificialità del fenomeno che sempre viene giustificato come dovuto all'aumentato traffico aereo civile. Dalle animazioni satellitari si comprende che di ben altro si tratta: manipolazione del clima. L'intero studio si può visionare a questo link.

E' da molti anni che le maggiori creazioni di nubi artificiali, tramite scie chimiche, avvengono soprattutto di notte sul Nord Atlantico.

Ecco come si presenta la zona degli inspiegabili voli mirati in animazione.

Ben cinque (5) punti d'incrocio in veloce spostamento, concentrati nell'arco di 5/6 ore di cui sono evidenziati gli spostamenti.

Magicamente, dopo questo lasso di tempo, nessun aereo rilascia più "scie di condensazione persistenti" (come le definirebbe la N.A.S.A.)... in quell'area, eppure le scie chimiche perdurano ancora! Finiti i voli? O sono rimasti solo quelli di linea?

lunedì 3 settembre 2007

Jason Andrews e l'energia

Jason Andrews è un giovane britannico, la cui singolare esperienza di "figlio delle stelle" è raccontata in due libri dalla madre Ann. Intervistato da un giornalista di Discovery channel, Jason ha trattato molteplici argomenti, spaziando dalla teologia alla cosmologia, dalla scienza di frontiera alla politica. L'intervista è molto interessante, i temi sono esposti in modo pacato e chiaro. La parte che è attinente ai temi che trattiamo all'interno di questo blog è quella relativa alle caratteristiche dell''energia ed alla possibilità che essa sia manipolata con fini nobili o turpi. L'abominevole binomio H.A.A.R.P.-scie chimiche è forse da inserire in un piano di interferenza con i presunti cambiamenti energetici che investono la Terra. Questo può spiegare l'accanimento e l'improntitudine con cui l'attività di avvelenamento della biosfera è condotta: il fine inerente al controllo climatico è solo uno dei tanti e neppure il più rilevante.

“Devi capire che tutto, assolutamente tutto su questo pianeta - incluso il pianeta stesso- è energia. Ci può essere insegnato come usare questa energia, come manipolarla - ed è quello che faccio io - rispettandola. Osserva la grana del legno di un tavolo al microscopio: vedrai un'infinità di minuscole molecole che si stringono l'una all'altra per dare al tavolo la sua densità, per renderlo abbastanza resistente da sostenere il peso delle cose, anch'esse costituite di energia imbrigliata. Quando bruciamo il tavolo che accade? Il fumo si alza dal fuoco: abbiamo trasformato un tipo di energia densa in un altro tipo di energia. Questo fenomeno accade per tutte le cose: niente muore o cessa di esistere: si limita a trasformarsi in un tipo di energia o vibrazione differente. La stessa cosa accade agli uomini quando muoiono. Il corpo fisico cessa di essere, torna alla terra o diviene fumo con la cremazione, mentre l'anima, ovvero l'energia, continua ad esistere per assumere un'altra forma fisica o, per esempio, per esplorare l'universo".

"Tutte le forme di energia possiedono una memoria, anche l'acqua e questo è stato verificato dalla scienza. Immagina un fiume che, ogni anno, viene imbrigliato per un certo periodo e che poi riprende il suo corso nei canali, quando le chiuse vengono aperte. Se uno di tali canali non viene chiuso, il flusso dell'acqua tenderà ad ignorare la nuova via e cercherà di ripercorrere quella usuale. In altre parole il fiume 'ricorda' il percorso seguito per secoli e 'vuole' scorrervi dentro. Tutti voi sareste in grado di usare questi poteri, se riusciste a liberarvi delle vostre paure e dei vostri dubbi".

Ho chiesto a Jason se lo tsunami è stato l'inizio dei cambiamenti terrestri e mi ha risposto:

"No. L'intero processo è iniziato molti mesi fa. Se avete avuto problemi con l'impianto elettrico o con la ricezione di radio e televisione, sappiate che quelli erano già risultati indiretti dei cambiamenti nel campo d'energia. L'energia sta cambiando per prepararvi al prossimo stadio. Quando accadrà? Ancora una volta, dipende da voi. Non esiste limite di tempo, perché il tempo non esiste. Il tempo è solo un qualcosa inventato dagli uomini per illudersi di controllare le cose. Oltretutto, lo tsunami non è stato un disastro naturale. Ho 'sentito' che è stata fatta detonare una bomba sotto il fondo dell'Oceano Indiano e ciò ha causato un movimento delle placche tettoniche. E' stato questo a determinare il terremoto sottomarino che ha provocato l'onda disastrosa".



Leggi qui l'intera intervista rilasciata da Jason Andrews.

domenica 2 settembre 2007

L'invasione delle nanotecnologie

Niels Boeing

L'INVASIONE DELLE NANOTECNOLOGIE: COSA SONO E COME FUNZIONANO I NUOVI MICROROBOTS INVISIBILI CHE COLONIZZERANNO IL MONDO.

"Che cosa dobbiamo aspettarci da queste nuove, promettenti tecnologie? Avremo, tra poco, micromacchine capaci di veicolare farmaci anticancro direttamente nelle cellule malate? Disporremo presto di stoviglie autopulenti o di abiti sensibili alle temperature? Oppure dovremo, un giorno, fronteggiare il rischio che questi potenti nanorobots, sempre più invasivi, possano contagiare come virus l'habitat umano? Il libro di Niels Boeing, indaga con rigore scientifico, ma con l'efficacia di un'inchiesta giornalistica, i fondamenti e le prospettive della nanoscienza".

E' questa la breve presentazione di una monografia scritta da Niels Boeing. L'autore affronta un tema noto ai nostri lettori, quello delle nanotecnologie, l'ultima frontiera della miniaturizzazione, arma a doppio taglio, destinata forse a stravolgere la vita delle persone.

Ricercatori e scienziati allevati, a somiglianza di polli in batteria, all'interno di università e di centri di ricerca, anche in quei pochi casi in cui intendono agire per il bene dell'umanità e del pianeta, vedono le loro invenzioni e scoperte tradotte in ritrovati bellici, in strumenti di controllo e di morte. Pure i pochi scienziati in buona fede, abituati a concepire esclusivamente gli aspetti quantitativi e misurabili della "realtà", pur conoscendo quasi tutto di fisica, di chimica, di elettronica..., non capiscono uno iota di come veramente funziona il mondo, delle reali dinamiche politiche, sociali ed economiche. Si potrebbero definire degli "idiots savants", se "savants" non fosse poco idoneo per riferirsi a questi involontari, ma efficienti esecutori di strategie decise da altri, esecutori la cui "intelligenza" è assimilabile a quella di un elaboratore di dati.

A questo gruppo ascriverei Vincenzo Balzani [Forlimpopoli (Fo) 15 novembre 1936]. Balzani è professore di Chimica all'Università di Bologna., dove si laureò nel 1960.

È specializzato in nanotecnologia, con numerose pubblicazioni sulle nanomacchine e sulla chimica supramolecolare. Suoi gli studi sul nanoelevatore Nanospider (marzo 2004) e sul motore a fotoni Sunny (gennaio 2006). Le sue ricerche sono alla base di brevetti statunitensi le cui sinistre applicazioni si possono immaginare. Il settore delle nanotecnologie, lungi, infatti, dall'aver debellato malattie, si è rivelato "efficace" in attività clandestine, in primis l'infame operazione " scie chimiche". Complimenti!

Il recensore del saggio di Boeing si domanda se le nanomacchine "possano contagiare come virus l'habitat umano". In verità, oltre a contagiare l'habitat umano, sembra abbiano anche invaso i nostri organismi.


Leggi qui la scheda del libro.


Si ringrazia il gentilissimo Dottor Ginatta per la segnalazione.

sabato 1 settembre 2007

Ghiacci artici in agonia: meno di 3 milioni di km quadrati

E' sufficiente seguire un documentario o un servizio televisivo recente sull'Artide per "ammirare" le solite ragnatele chimiche che, con i loro veleni, inquinano una delle poche regioni del globo terracqueo ancora risparmiate dall'aggressione "umana", a causa delle condizioni climatiche repulsive. Creando uno schermo quasi impenetrabile, la patina delle chemtrails impedisce alla radiazione termica, riverberata dalla coltre ghiacciata, di disperdersi nello spazio, accelerando lo scioglimento del pack, fenomeno forse anche causato dal cambiamento della risonanza Schumann. Ci dobbiamo quindi stupire di fronte a notizie come quella che riportiamo?

La calotta polare dell'emisfero Nord è al minimo storico. Per la prima volta, il ghiaccio artico è sceso sotto i 3 milioni di chilometri quadrati, una soglia mai toccata prima. Lo sostiene l'Istituto per la ricerca sul clima Artico dell'Università dell'Illinois. Secondo il suo monitoraggio, basato sulle rilevazioni satellitari NASA, il 28 agosto i ghiacci del polo Nord si sono ridotti fino a 2,99 chilometri quadrati. La diminuzione, che questo mese ha avuto un'impennata inattesa, non si fermerà per almeno altri dieci giorni, sino alla fine dell'estate boreale.



Leggi qui l'articolo pubblicato da Reiki.net

venerdì 31 agosto 2007

Terapia per il melanoma

Una conferma di quanto avevamo accennato in Estate sotto le scie giunge dal C.N.R. Purtroppo, infatti, è stato rilevato un incremento dei casi di melanoma, tumore causato dall'esposizione della pelle ai raggi ultravioletti, non filtrati dallo strato di ozono probabilmente sempre più deteriorato. Non è stato ancora possibile appurare se il depauperamento dell'ozonosfera sia intenzionalmente provocato dall'operazione chemtrails o se, invece, sia una ripercussione dello spargimento nell'atmosfera di decine di elementi e composti chimici che certamente sono nocivi. Si ricordi che già le pur rarissime scie di condensazione, composte per lo più da vapore acqueo, contengono, però, vari inquinanti tra i quali si annoverano nitrato di ammonio, idrazina, nitrometano, alluminio, composti sodio-azotati. Ormai l'aria è satura di particolato: infatti, quando s'instaura un'area di alta pressione, il cielo è tutto una patina bianco-grigiastra sicché molte persone notano, senza capire, la discrepanza tra le previsioni del tempo, che preannunciavano "bel tempo" e "cielo sereno", e quel sudario livido e sporco steso sopra di loro.

Non sarà il caso di scrivere al Dottor Palmieri per renderlo edotto della probabile correlazione tra scie velenose, distruzione dell'ozonosfera ed aumentata incidenza del melanoma?

È il più temibile tumore maligno della pelle, secondo per aumento di incidenza tra i tumori; in Italia si registrano 7.000 nuovi casi e 1.500 morti l'anno. Tra le cause dell'incremento l'esposizione alle radiazioni ultraviolette meno schermate dall'atmosfera. Per combatterlo servono terapie ‘su misura’ basate su analisi dei tessuti malati, come risulta da uno studio dell'Icb-Cnr

Un gruppo di ricercatori dell'Istituto di chimica biomolecolare (Icb) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Sassari, coordinato da Giuseppe Palmieri, ha messo a punto una metodologia in grado di indirizzare terapie ‘su misura’ per il melanoma maligno. La complessità dei meccanismi molecolari legati all'insorgenza della malattia è la causa di una inefficace risposta terapeutica ai farmaci attualmente impiegati nella pratica clinica.

“Il melanoma è un tumore altamente eterogeneo dal punto di vista molecolare”, spiega Giuseppe Palmieri. “I melanociti, che sono le cellule normali, possono infatti trasformarsi in cellule neoplastiche di melanoma seguendo diverse vie metaboliche e attraverso differenti alterazioni molecolari. Pertanto, una terapia antineoplastica aspecifica (per esempio, quella basata su chemioterapici e citostatici) ha sempre prodotto risultati limitati”.

Lo studio condotto dai ricercatori dell'Icb-Cnr “ha consentito, mediante la caratterizzazione molecolare, cioè analisi molecolari eseguite su ciascun tessuto tumorale”, prosegue Palmieri, “di suddividere i pazienti con melanoma in sottogruppi più propriamente correlati alla biologia della malattia, ciascuno dei quali potrà così essere sottoposto al trattamento più adeguato per il suo tipo di alterazione”. Questa metodologia potrà essere applicata anche ai cosiddetti soggetti a rischio, in modo da poter controllare quella che il ricercatore definisce “una vera emergenza sanitaria e sociale”. L'impressionante aumento di incidenza che il melanoma ha avuto negli ultimi decenni è superiore a quello di tutti gli altri tipi di tumore, ad eccezione del tumore del polmone nella donna. Nel mondo, si verificano ogni anno tra i due e i tre milioni di carcinomi cutanei non-melanoma e circa 135.000 melanomi maligni, più frequenti nelle donne di razza bianca al di sotto dei 30 anni. In Italia si registrano circa 7.000 nuovi casi e 1.500 morti l'anno quando, fino agli anni ’60, l'incidenza non superava i mille nuovi casi per anno.

Le cause principali di tale incremento vanno ricercate sia in fattori ambientali (in primo luogo, l'esposizione alle radiazioni ultraviolette associata alla progressiva riduzione delle capacità schermanti dell'atmosfera), sia in fattori genetici. “Nel melanoma maligno, come in tutte le altre forme neoplastiche, l’oncogenesi è associata ad alterazioni sequenziali di specifiche regioni di DNA, che i recenti progressi della genomica hanno consentito di caratterizzare come un processo a tappe, associato ad una serie di mutazioni di specifici geni coinvolti nella regolazione del normale funzionamento cellulare”.

Le conclusioni dello studio, pubblicate come research letter sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Clinical Oncology, “confermano che in oncologia non può esservi una terapia uguale per tutti e che bisogna rendere più omogenei i sottogruppi di pazienti da trattare”.


Per informazioni:

Giuseppe Palmieri, Icb-Cnr, Sassari
E-mail: gpalmieri@yahoo.com


Leggi qui l'articolo pubblicato da Ecplanet.

giovedì 30 agosto 2007

Attacco alla terra!

Incendi sempre più disastrosi e violenti distruggono vastissime aree boschive, oliveti, frutteti e coltivazioni non solo in Italia, Portogallo, Grecia e Croazia, ma anche nel Maghreb. L'agronoma californiana Rosalind Peterson, in un suo recentissimo documentario, nota che i roghi che hanno devastato e devastano le foreste delle Montagne Rocciose, sono sempre più frequenti e rovinosi: la diffusione di zolfo con gli aerei chimici, secondo la scienziata, è all'origine di questo flagello di fiamme. Si aggiungano l'aria secca, prosciugata attraverso lo spargimento di bario, gli elicotteri neri... e la carenza di piogge: si comprende perché gli incendi divampino così facilmente e per quale motivo non si riesca più ad arrestarli.

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Europe_3_02 - Date: 2007/241 - 08/29True color - Satellite Terra

The third chemtrail

False flag

L’AVVISO di KENNEBUNKPORT

(Segue il testo originale)

Al popolo americano ed a tutte le persone amanti della pace nel mondo:

Siamo a conoscenza di pesanti indizi che suggeriscono come i sostenitori, i controllori e gli alleati del vice-presidente Dick Cheney abbiano intenzione di concepire e mettere in atto un nuovo evento terroristico come l’11 settembre, e/o una nuova provocazione bellica, simile al Golfo del Tonchino, nelle prossime settimane o nei mesi a venire.

Tali eventi verrebbero usati dall’amministrazione Bush come pretesto per scatenare una guerra di aggressione contro l’Iran, molto probabilmente con armi nucleari e per imporre un regime di legge marziale qui negli Stati Uniti.

Ci appelliamo alla Camera dei Deputati affinché proceda al più presto con la messa in stato di accusa (impeachment) di Dick Cheney, come misura urgente per evitare una guerra ancora più ampia e catastrofica. Una volta che il processo di impeachment fosse iniziato, sarebbe più facile per gli ufficiali leali e fedeli alla nazione rifiutarsi di eseguire ordini illegali da parte della squadra di Cheney.

Avvisiamo in maniera perentoria la gente di tutto il mondo che qualunque attacco terroristico con armi di distruzione di massa che avesse luogo, nel prossimo futuro, negli Stati Uniti o in qualunque altro posto al mondo, dovrà essere automaticamente attribuito (prima facie) agli uomini di Cheney.

Invitiamo i leaders politici più responsabili, ovunque nel mondo, ad iniziare a preparare l’opinione pubblica del loro paese a queste minacciate azioni di terrorismo “sotto falsa bandiera” (false flag).

Firmato: un gruppo di leaders politici americani all’opposizione, riuniti per protesta al Bush Compound di Kennebunkport, stato del Maine.

24-25 Agosto 2007


CYNTHIA MCKINNEY, ex-deputato della Georgia al Parlamento americano.

CINDY SHEEHAN, candidata della California al Parlamento americano.

JAMILLA EL-SHAFEI, Dipartimento di Pace di Kennebunk

ANN WRIGHT, ex-diplomatica USA, Colonnello delle Riserve dell’Esercito americano

DR. DAHLIA WASFI, di www.liberatethis.com

JOHN KAMINSKY, avvocato, promotore dell’impeachment, presidente della Associazione Legali per la Democrazia del Maine

GEORGE PAZ MARTIN

WEBSTER G. TARPLEY, scrittore

CRAIG HILL, candidato del Vermont al Parlamento USA (Green Party)

BRUCE MARSHALL, Partecipante, Philadelphia Platform

(traduzione: http://www.luogocomune.net/)



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Testo originale

THE KENNEBUNKPORT WARNING

To the American people, and to peace loving individuals everywhere:

Massive evidence has come to our attention which shows that the backers, controllers, and allies of Vice President Dick Cheney are determined to orchestrate and manufacture a new 9/11 terror incident, and/or a new Gulf of Tonkin war provocation over the coming weeks and months.

Such events would be used by the Bush administration as a pretext for launching an aggressive war against Iran, quite possibly with nuclear weapons, and for imposing a regime of martial law here in the United States.

We call on the House of Representatives to proceed immediately to the impeachment of Cheney, as an urgent measure for avoiding a wider and more catastrophic war. Once impeachment has begun, it will be easier for loyal and patriotic military officers to refuse illegal orders coming from the Cheney faction.

We solemnly warn the people of the world that any terrorist attack with weapons of mass destruction taking place inside the United States or elsewhere in the immediate future must be considered the prima facie responsibility of the Cheney faction. We urge responsible political leaders everywhere to begin at once to inoculate the public opinion of their countries against such a threatened false flag terror operation.


(Signed) A Group of US Opposition Political Leaders Gathered in Protest at the Bush Compound in Kennebunkport, Maine, August 24-25, 2007


CYNTHIA MCKINNEY, FORMER US CONGRESSWOMAN, GEORGIA

CINDY SHEEHAN, CANDIDATE FOR US CONGRESS, CALIFORNIA

JAMILLA EL-SHAFEI, KENNEBUNK PEACE DEPARTMENT

ANN WRIGHT, COLONEL US ARMY RESERVE, FORMER US DIPLOMAT

DR. DAHLIA WASFI, www.LIBERATETHIS.COM

JOHN KAMINSKY, LAWYER, IMPEACHMENT ACTIVIST, PRESIDENT, MAINE LAWYERS FOR DEMOCRACY

GEORGE PAZ MARTIN

WEBSTER G. TARPLEY, AUTHOR

CRAIG HILL, CANDIDATE FOR US CONGRESS, VERMONT GREEN PARTY

BRUCE MARSHALL, CONVENOR, PHILADELPHIA PLATFORM



Fonte: Luogocomune.net

mercoledì 29 agosto 2007

Sismi, H.A.A.R.P. ed U.F.O.

"Moltissime persone hanno avvistato strane luci nel cielo prima dell'evento sismico che ha sconvolto il Perù. A Lima persino le televisioni locali e nazionali hanno trasmesso in diretta il fenomeno apparso sia prima sia durante il terremoto che, il 16 agosto 2007, ha toccato i 7,8 gradi della scala Richter... Molti cittadini di Lima hanno assicurato che alcuni U.F.O. hanno sorvolato la città molto prima del terremoto: lo testimoniano parecchi filmati giunti nelle redazioni giornalistiche. Non dimentichiamo che, a maggio, furono scorte delle flottillas sulla capitale peruviana. Il Dr Anthony Choy ammette che possa esserci una relazione tra l'avvistamento delle flottillas di maggio ed il terremoto: << Credo che esista un nesso tra l'avvistamento di maggio e quello del 16 agosto... Lassù qualcuno ci voleva avvertire del sisma e non è la prima volta che succede >>".

Il filmato mostra dei globi luminosi circondati da un alone (plasma?) che si possono interpretare come ordigni non terrestri.

A mio parere, però, l'avvistamento si potrebbe spiegare anche in un altro modo. Prenderei in considerazione la possibilità che i bagliori scorti nel cielo di Lima si colleghino a qualche spaventoso sistema d'arma volto a provocare catastrofi o, come nel caso degli uragani, ad intensificarli. E' noto che H.A.A.R.P. è in grado purtroppo di determinare eventi del genere. A conferma di tale supposizione, riporto le considerazioni del fisico e cosmologo belga Paul La Violette: “Con la tecnologia attuale, è possibile rifrangere un fascio di microonde in modo da formarne uno contrapposto che è il coniugato di fase dell’originale. Questi due fasci si agganciano precisamente in fase, fornendo un’onda elettromagnetica stazionaria in grado di immagazzinare un’enorme quantità di energia, di magnitudine molto più elevata rispetto a quella in entrata necessaria per generarla. Per mezzo di tali fasci di onde scalari, l’energia può essere trasmessa a grande distanza tra il coniugatore di fase ed un punto di destinazione anche molto lontano, senza perdite significative. Usando parecchi di questi fasci a microonde sotto forma di schieramenti in fase di radar interferometri, si potrebbe creare uno scudo deflettore di raggi cosmici. Strani fenomeni energetici (cerchi nel grano, sfere che si separano e si ricompongono) potrebbero essere creati con tecnologie segrete”.

Il linguaggio usato da La Violette è tecnico, ma si riesce a comprendere la sua nota negli aspetti salienti: attraverso complessi apparati, si possono convogliare onde elettromagnetiche verso precisi punti dell’atmosfera o del pianeta, sfruttando altresì i metodi interferenziali, ossia la sovrapposizione di fasci energetici.

Si ritiene che questi sistemi (H.A.A.R.P. in primis) possano essere usati per gli scopi più diversi: colpire e disintegrare un bersaglio ubicato in un punto preciso della superficie della Terra; irradiare energie in alcune zone della ionosfera e della troposfera, riscaldandole; appiccare incendi; influire sulle dinamiche meteorologiche (correnti a getto, perturbazioni… ); eseguire "radiografie" della Terra; causare sismi.

Quelli visti a Lima furono dunque U.F.O. o raggi di qualche micidiale arma? La fortissima magnitudo del sommovimento mi indurrebbe ad optare per la seconda ipotesi: è come se fosse stata una calamità non naturale, pur dovendo ricordare che la Cordigliera delle Ande è una delle regioni più sismiche del globo. Naturalmente, spero che abbiano ragione quanti pensano ad un avvertimento di extraterrestri benevoli, un avvertimento che non è stato sfortunatamente compreso.

E’ stato messo in luce, già negli anni passati, da qualche ricercatore, come F. Garcia Llauradò, il legame tra apparizioni di UFO e movimenti tellurici. Ci si chiede: i disastri furono preveduti dagli alieni o da loro causati?

Il 30 ottobre 1967 un corpo luminoso fu visto cadere nella zona dei Monti Nebrodi, nella Sicilia nord orientale, nel momento stesso in cui fu avvertita una serie di scosse.

Il 30 maggio 1987 alcuni abitanti di Puerto Rico che risiedevano presso la laguna di Cartagena, videro uno strano “pallone rosso di fuoco” scendere in modo frenato, emettendo un sibilo. Il pomeriggio seguente, migliaia di persone della regione sud occidentale dell’isola sentirono la terra tremare come a causa di una potente esplosione ipogea. L’epicentro della scossa fu localizzato ad ovest di Puerto Rico, nel Mona Passage. (...)

Il 17 agosto 1999 nei cieli di Izmir, in Turchia, apparvero degli oggetti misteriosi, in concomitanza del rovinoso sisma che colpì alcune regioni dello stato. Quantunque, per questo episodio, non si possa escludere il fenomeno delle bolle di gas sprigionate dal terreno (fenomeno non raro in caso di terremoti), l’ufologo turco Haktan Akdogan fece notare che “prima e dopo il terremoto era stato osservato un grande traffico di oggetti volanti non identificati al di sopra della regione del Mar di Marmara e, in particolare, sul cielo di Izmir, epicentro del sisma”.

Inquietante il caso di Jenny di Bulawayo, nello Zimbabwe, una donna tormentata per vent’anni da un sogno ossessivo, in cui vedeva un uomo vestito di bianco che aveva l’intenzione di portarla via. La rapita ricordò di essere stata trasportata in una costruzione ottagonale con ampie finestre, che volava a pelo dell’acqua. All’interno dell’ordigno ella notò un gruppo di persone che stavano monitorando l’area. Un’aliena le spiegò che essi sorvegliavano la terra, mentre un altro visitatore era intento a rilevare le conseguenze di un sisma occorso in Turchia. Jenny affermò che, sebbene i visitatori fossero molto urbani, si rese conto di una sorta di manipolazione, in ordine soprattutto al problema della sovrappopolazione.


Fonti:

Corriere del Fermano - La gazzetta del Piceno
M. Fratini, U.F.O. durante sisma in Perù, 2007
India daily del 24 gennaio 2005
A. Lissoni, Altri UFO, Diegaro di Cesena, 2001
Zret, Il cielo è l'inferno, 2007
Id., Apocalissi aliene, inedito

martedì 28 agosto 2007

Esperimento con accumulatori orgonici

Premessa

Il presente articolo vuole stimolare un approccio più operativo che teorico al tema in oggetto. Assodato che l'etere esiste, si tratta di provare ad usare questa energia, almeno per tentare di contrastare alcuni effetti nocivi delle scie chimiche e dei campi elettromagnetici. Indotto da un atteggiamento pragmatico ed insofferente di tutti i legacci del cosiddetto metodo scientifico, ma, nel contempo, consapevole che non si può soltanto discutere senza concludere mai alcunché, ho eseguito un semplice esperimento che invito i lettori a ripetere, in ossequio al criterio della riproducibilità. I lettori sono esortati a comunicare i risultati dell'esperimento (nell'area commenti del presente articolo - n.d.r.) affinché si possa stabilire, con un certo margine di plausibilità, se l'esito constatato da chi scrive è casuale oppure no.

Foglie di Zamioculcas messe a confronto

Materiale necessario per l'esperimento

Due contenitori di vetro o di plastica di diversa capienza; due foglie; un accumulatore orgonico (volgarmente definito budino); del cellophane e del nastro adesivo. (1)

Procedura

Si stacchino contemporaneamente due foglie dal ramo di una pianta qualsiasi: le foglie dovranno essere il più possibile simili per dimensioni, stato vegetativo etc. Si collochi una delle due foglie in un contenitore vuoto; si collochi l'altra foglia nell'altro recipiente, in cui è stato precedentemente messo l'accumulatore. La foglia va sistemata sopra il budino. Questo recipiente deve essere un po' più grosso per evitare che la minore quantità di aria, in esso presente, influisca sul risultato. Si chiuda anche questo secondo contenitore.

Si dispongano i due recipienti distanti l'uno dall'altro almeno un metro ed in condizioni di luce, temperatura, umidità pressoché identiche, per quanto possibile. Si sigillino i due contenitori: il cellophane lascia passare la luce, ma non l'aria. Si lasci trascorrere almeno un mese, senza cambiare di posizione i contenitori.

Possibili risultati

La foglia a contatto con l'accumulatore, a distanza di un mese o più, dovrebbe apparire ancora complessivamente verde e piuttosto tesa; l'altra, invece, dovrebbe risultare ingiallita ed alquanto accartocciata.

Possibile conclusione

La foglia a contatto con l'accumulatore, avendo assorbita l'energia vitale (etere), ha subito un processo di decomposizione più lento, a differenza dell’altra. Se è possibile quindi appurare un influsso dell’etere su un elemento organico, sarà opportuno estendere le sperimentazioni ad altri ambiti per verificare l’eventuale efficacia di tale energia anche in altre circostanze e per altri fini.

(1) Per ogni informazione sull’orgone e sugli strumenti orgonici, vedi www.orgoneitalia.com e http://acquaemotion.blogspot.com/

lunedì 27 agosto 2007

Nuova interrogazione parlamentare sulle scie chimiche

Riportiamo quanto pubblicato il 25 agosto 2007 da cieliazzurri.

Informo che il Senatore Amedeo Ciccanti (UDC) ha presentato in data 8 agosto 2007 una interrogazione ai Ministri della difesa e della salute con richiesta di risposta scritta riguardante le scie chimiche.

In tale interrogazione il Senatore spiega che da denunce di cittadini e servizi della stampa locale, in particolar modo dell’anconetano, sembra che dalle scie chimiche derivino conseguenze disastrose per la salute dei cittadini.

Ciccanti ricorda anche che da precedenti interrogazioni presentate ai dicasteri competenti, non sono mai arrivate risposte chiare, convincenti ed esaustive e che tale vaghezza ha rafforzato il convincimento che si tratta di fenomeni pericolosi da tenere nascosti. Il senatore chiede di sapere, tra le altre cose, quali accertamenti ed eventuali riscontri siano derivati dall’esame delle scie chimiche in ordine al loro grado di inquinamento dell’aria e di pericolosità per la salute pubblica. Egli domanda da chi siano autorizzati i voli e per quale motivo gli aerei rilascino sostanze tossiche.

Il testo integrale di tale interrogazione (atto n.° 4-02585) è consultabile
qui.

I meteorologi confermano: le scie chimiche sono una realtà!

Luca Savorani di Meteolive.it ha pubblicato un articolo elaborato dalla nostra redazione in data 30 luglio 2007 e dal titolo "Il cielo è un inferno", poi rilanciato, tra gli altri, da Ecplanet. Il testo presenta in calce la firma di Luca Savorani, come se l'avesse scritto lui. Come commentare? Se un sito piuttosto importante ed "ortodosso" di meteorologia riporta un nostro studio, in cui, in modo esplicito, si citano H.A.A.R.P. e scie chimiche, significa che, checché ne scrivano i patetici disinformatori, le chemtrails non sono un fenomeno partorito dalla fantasia di qualche visionario. E' quindi un ulteriore avallo delle nostre affermazioni, quasi il crisma dell'ufficialità sull'inquietante problema relativo all'avvelenamento deliberato della biosfera.

L'articolo di Meteolive è leggibile qui, mentre a questo indirizzo si può visionare l'originale. Qui, invece, una copia di backup in formato mht.

domenica 26 agosto 2007

La pittura rinascimentale e le wave clouds

Recentemente Saimon ha pubblicato un accurato articolo dal titolo Wave clouds: Madre natura non le riconosce. Lo studio si impernia sulle strane formazioni ondulate che, stando alla N.A.S.A., sarebbero del tutto normali e riconducibili al movimento dell'aria che si comporta come un fluido in prossimità di ostacoli quali le catene montuose. La "spiegazione" dell'agenzia statunitense, famigerata sia per i "ritocchi" delle immagini che ritraggono la superficie di Marte sia per le patetiche frottole sulle scie di "condensazione", se fosse fornita da uno studente universitario, senza dubbio causerebbe l'ira funesta del più ignorante tra i professori.

Eppure la N.A.S.A. non esita a propalare ipotesi esplicative siffatte che Saimon ha smontato punto per punto, collegando le wave clouds sia all'irrorazione chimica sia all'irradiazione di campi magnetici artificiali.

Inaspettatamente una disciplina umanistica ci soccorre in modo che possiamo asserire, senza tema di sbagliare, che queste nuvole ad andamento sinuoso sono generate dalle operazioni di manipolazione atmosferica: mi riferisco alla Storia dell'arte. Circoscriviamo il nostro campo d'indagine alla pittura rinascimentale che ci servirà come pietra di paragone: è noto che i maestri italiani (e non solo) tra XV e XVI secolo, se si esclude qualche pittore ancora legato a moduli tardo-gotici, privilegiano il realismo, da intendersi non come piatta, banale riproduzione del mondo "oggettivo", ma come attenzione per la natura lato sensu, descritta e filtrata attraverso la propria sensibilità e le forme simboliche del tempo. (Vedi Zret, Percezione e realtà).

Si ammirino le tele e gli affreschi degli artisti rinascimentali, da Piero della Francesca ad Andrea Mantegna, da Antonello da Messina a Giovanni Bellini, da Giorgione a Leonardo da Vinci, solo per citarne alcuni: essi rappresentano, ognuno col suo stile, nuvole di molti tipi e sembianze. Dipingono con amorosa precisione cumuli, cumulonembi, strati, cirri... Piero Della Francesca raffigura persino le inconsuete e suggestive nubi lenticolari. In nessuna opera di questi e di altri pittori, pur attenti ai vari, multiformi aspetti della creazione, si notano formazioni bizzarre e grottesche paragonabili alle wave clouds o a quelle nubi simili a vertebre, ad intrichi di rami, a grattugie... Qualcosa è cambiato nell'atmosfera, ma i cambiamenti non sono naturali. Forse l’aumento degli inquinanti nella troposfera o del biossido di carbonio può essere all’origine di queste anomalie? Può la Natura improvvisamente partorire questi mostri? No. Solo un deliberato intervento di alterazione climatica per mezzo di chemtrails e H.A.A.R.P. può chiarire la genesi di queste manifestazioni.

Anticipo la "risposta" della N.A.S.A. o di qualche disinformatore di professione: le sagome inconsuete dei corpi nuvolosi sono dovute all'"effetto serra". Ormai tutto si spiega con l'"effetto serra", anche la caduta dei capelli.

sabato 25 agosto 2007

Incendi di Stato (articolo di paso)

Il 26 luglio 2007 pubblicammo questo articolo nel quale facevamo notare la stretta correlazione tra zolfo irrorato dagli aerei impegnati nella "operazione chemtrails" e gli incendi a tappeto in Italia, Croazia e Grecia. Più di recente, mentre i roghi hanno continuato a divampare, anche le mappe satellitari Aeronet sono state oscurate per diversi giorni, a partire dal 16 agosto. Strano? Non tanto se, come possiamo ben intuire, abbiamo visto giusto. Ora si hanno nuove inquietanti conferme, grazie alla testimonianza di persone che hanno visto appiccare le fiamme dall'alto, per opera di elicotteri! Riportiamo il pregevole articolo di paso, valente iscritto al forum di sciechimiche.org. Buon risveglio!


INCENDI DOLOSI: IL PERICOLO VIENE DALL'ALTO

La vegetazione di macchia mediterranea endemica del Cilento, da sempre costretta a risorgere, ogni fine estate, dalle sue ceneri, ha un nemico, si è finalmente scoperto, che viene dall'alto.

- Castellabate, 23 Agosto 2007 -

Quando ci s'interroga sulle motivazioni che spingerebbero un "piromane" a dare fuoco ad un habitat naturale che, in fondo, fornisce ossigeno anche a lui, o si procede alla cattura di qualche "pericoloso" pastore cui il fuoco è magari sfuggito di mano ed ha incendiato un piccolo tratto di sterpaglia, si dà sempre per scontato che i responsabili del periodico scempio causato all'ambiente dai roghi siano da ricercarsi tra malati di mente e poveracci. Se, per quanto riguarda i poveracci, nel nostro Paese se ne trovano sempre più e ne possiamo comprendere i motivi, per quanto concerne i piromani, risulta quanto meno preoccupante la sempre maggior diffusione di questa strana patologia...

Se quello degli incendi boschivi fosse, come è, un grosso affare per qualcuno, pensate veramente che egli si organizzi con qualche scatola di fiammiferi ed una latta di benzina trasportata in auto, come i TG vogliono farci credere?

Delle recenti testimonianze forniscono la prova che, probabilmente, molti di questi incendi sono appiccati direttamente dall'alto, grazie all'impiego di elicotteri non identificabili come appartenenti a corpi dello Stato.

Qualche giorno fa, il più critico per quanto riguarda l'emergenza locale incendi boschivi, alcune persone hanno assistito a questo incredibile avvenimento: si trovavano in pieno giorno non distante da una vasta zona divorata dalle fiamme tra i Comuni di Castellabate e Montecorice, quando hanno visto un elicottero non identificabile prima sorvolare la zona incendiata e poi librarsi poco distante da essa, fino a fermarsi a bassa quota sopra una zona non interessata (ancora) dal fuoco. L'inconsueta manovra ha attratto lo sguardo del gruppetto di persone che ha assistito al fattaccio: dall'elicottero sospeso nell'aria è stata fatta cadere "...come una di quelle girandole di fuochi artificiali..." che, roteando già nell'aria, ha continuato a rimbalzare impazzita al suolo, appiccando rapidamente un vasto focolaio d'incendio!

Ecco che si chiarisce l'altrimenti inspiegabile simultaneità che si riscontra spesso nel divampare di incendi a distanze difficilmente percorribili su strada in tempi brevi, a meno di non immaginare diverse squadre di piromani che agiscano più o meno sincronizzate su territori di alcune decine di chilometri quadrati.

Per aumentare il danno ed al riparo da sguardi indiscreti, molti focolai vengono appiccati, con elicotteri neri, a tarda sera e col favore del vento, quando l'intervento di velivoli anti-incendio è impossibile. Infatti in zona, ormai non è più inconsueto, avvertire il passaggio di elicotteri che vanno e vengono nella notte poco prima del divampare di incendi. Ma siamo probabilmente arrivati al punto in cui questi criminali volanti non hanno neanche bisogno di agire di nascosto: tanto al giorno d'oggi nessuno bada più a cosa arriva dal cielo...

A questo punto ci si chiede: a chi conviene e fino a che punto far decollare un elicottero per compiere atti vandalici e scellerati del genere? Non certo a poveracci, considerato il costo per il noleggio di un velivolo siffatto e neanche a piromani, visto che dovrebbero prima convincere il personale di bordo, al riparo da persecuzioni giudiziarie, a compiere un grave reato come questo. La risposta a queste domande sta nel livello al quale queste nefande decisioni vengono prese: non certo quello di poveri pastori e neanche a quello di qualche malato di mente.

I nomi degli astanti all'evento sono noti, come lo sono altri particolari della vicenda ed a disposizione della Magistratura, nell'improbabile caso che ritenga opportuno procedere ad una seria indagine sull'accaduto.

Fonte: http://www.heymotard.it/

venerdì 24 agosto 2007

Le fandonie dell'O.M.S. (articolo di Freenfo)

Leggo sul sito Ansa una notizia inquietante, seppur nota da tempo. Ogni anno si sviluppa una nuova malattia, classificata come mai precedentemente verificatasi. Significa che la società moderna, ricca di “benessere” mal distribuito, contribuisce a peggiorare la condizione umana sul pianeta.

Tutto questo viene imputato alla globalizzazione, all'aumento dei trasporti ed alle patologie provenienti dai Paesi in via di sviluppo. Non condivido questa visione, in quanto, nella maggior parte dei casi, queste nuove malattie sono state create in laboratorio dall'opulento occidente, al fine di indebolire e sterminare quella parte di mondo che non deve far parte del banchetto mondiale. La SARS, come la tuttora infondata relazione fra HIV e AIDS, l'aviaria e quant'altro, sono il frutto di sperimentazioni di laboratori occidentali, barbare pratiche per contribuire alla diminuzione della popolazione mondiale.

Il vero problema, a mio modo di vedere, è ancora una volta legato alla distribuzione delle risorse planetarie. Paesi africani ricchi di minerali e petrolio vengono derubati da corporazioni multinazionali per trarre profitto e per uccidere intere popolazioni; intere coltivazioni OGM sono create in laboratorio per foraggiare milioni di bestie da macello, pronte a diventare uno schifoso Big Mac. Si attuano operazioni legate ai vaccini ed a medicinali che indeboliscono il nostro sistema immunitario e, infine, la pietosa e vergognosa operazione legata alle scie chimiche. Patogeni e nanomacchine sono cosparsi nei cieli di mezzo mondo per uccidere i più deboli, per creare un mondo adatto solo ai pochi eletti milionari.

È giunto il momento di ribellarsi e di gridare a tutti queste scomode verità. Ieri ero in montagna, ammiravo le nuvole candide che si muovevano una dietro l'altra con armonia e simmetrica intelligenza. Oggi alzo gli occhi e vedo cieli nefasti cosparsi di coltri grigie, chimiche nuvole di morte nera. L'OMS conosce questo piano, conosce benissimo il fenomeno delle scie chimiche, conosce benissimo la politica dei signori del controllo globale. Tutti sanno e nessuno parla: omertà celata dietro quella coltre di nuvole chimiche.



Fonte: Freenfo

giovedì 23 agosto 2007

L'etere secondo Paul La Violette

Ormai sono sempre più numerosi gli scienziati che introducono nelle loro teorie l'etere, un mezzo elastico e trasparente, ipotizzato, fino all’inizio del secolo XX, come supporto per la propagazione delle onde luminose e per la trasmissione a distanza di forze come quella gravitazionale. L’ipotesi dell’etere cosmico fu abbandonata dopo l’esperienza di Michelson e Morley e con l’elaborazione della teoria della relatività elaborata da Albert Einstein, sebbene egli avesse espresso, in qualche occasione, la necessità di postulare l'esistenza di tale sostanza cosmica. In realtà, l'etere espulso dalla porta per opera della fisica post-einsteniana, è rientrato dalla finestra, sotto il nome di energia del punto zero o energia della fluttuazione quantistica del "vuoto". L'etere coincide altresì con quello che lo psicologo e scienziato austriaco Wilhelm Reich definì orgone.

Recentemente il fisico, cosmologo e scienziato dei sistemi, il belga Paul La Violette, ha delineato un sistema denominato cinetica di subquantum. Secondo La Violette, per comprendere i rudimenti della fisica della creazione, basata sull'etere, l'invisibile substrato primordiale che riempie lo spazio e matrice delle particelle elementari, bisogna concepire l'universo come una realtà che emerge da un etere attivo e vitale, i cui componenti entrano ed escono continuamente dal nostro piano fisico, mentre si trasformano lungo una quarta dimensione. Tale flusso energetico è sintropico, in quanto generazione spontanea di ordine, con particelle che affiorano nello spazio "vuoto" da un onnipresente rumore subquantistico di energia.

La teoria di La Violette sarebbe stata confermata dall'esattezza delle sue previsioni. Essa, infatti, ha spiegato, tra gli altri fenomeni, la pulsazione stellare, le esplosioni del nucleo della galassia, il fenomeno cosmologico dello spostamento verso il rosso, la struttura ondulatoria della materia, eliminando il dualismo onda-particella. La teoria di campo unificato della cinetica di subquantum, infine, sostituisce la teoria del Big Bang, spiegando la creazione primordiale.

Il ricercatore belga ritiene che molti concetti fisici e cosmologici siano codificati in miti antichi, nell'astrologia e persino nei tarocchi.

Pionieri come La Violette ed altri (si pensi, ad esempio, a Kozyrev ed a Popp) sono ostracizzati o ignorati dalla comunità scientifica ortodossa, ma le loro scoperte ed i loro studi tendono a convergere verso dimensioni di frontiera, in cui la teorizzazione ha trovato applicazioni pratiche putroppo quasi sempre in ambiti bellici e di controllo della popolazione. La nozione di etere, infatti, lungi dall'appartenere all'ambito delle pseudo-scienze, è, invece, alla base di tecnologie relative alla free energy, l'energia a costo zero e non inquinante, di cui si interessò lo scienziato serbo Nikola Tesla. La free energy, appannaggio quasi esclusivo delle èlites che hanno avuto accesso a tutte le ricerche ed a tutti i brevetti di Tesla e di Reich, è usata a fini militari. Queste conoscenze e tecnologie potrebbero fornire energia a basso costo e pulita, favorire le precipitazioni in aree aride, risolvere il problema della polluzione della biosfera e tante altre meraviglie. Ancora una volta, però, i Signori della guerra, che proclamano di adoperarsi per la pace, il progresso ed il benessere dell'umanità, fomentano conflitti, distruggono il pianeta con H.A.A.R.P. e scie chimiche, affossano l'economia di intere nazioni, riducono in schiavitù la gente... Conoscere i loro piani occulti, di là dalle intenzioni ufficiali, significa forse poterli sventare.

Addendum: è stato compiuto un semplice ma significativo esperimento con accumulatori orgonici. Presto daremo conto dei risultati.

Fonti:

Bojs, Raggi mortali in vendita Ionatron LIPC, 2007
P. La Violette, Earth under fire Il codice dell’Apocalisse, Padova, 2006
Id., Subquantum Kinetics
Zret, Reich, l’orgone e l’energia del punto zero, 2006

martedì 21 agosto 2007

Scie chimiche: il controllo psicotronico della popolazione (articolo di C. Williams Palit)

Tempo fa Straker ipotizzò che le nanomacchine, che causano la sindrome di Morgellons, fossero un sistema per esercitare un controllo psicotronico della popolazione anche di quella che, in un futuro più o meno prossimo, non sarà dotata di microprocessori sottocutanei. In tale ottica, il Morgellons potrebbe essere un incidente di percorso o un effetto collaterale di un progetto dai fini agghiaccianti: rendere le persone delle E.B.T. (Entità Biologiche Terrestri) mosse da impulsi elettromagnetici. Il testo che abbiamo tradotto pare suffragare l’ipotesi formulata. Bisogna precisare che l’affermazione del Dottor Castle circa l’assenza delle scie chimiche in Cina ed Africa subsahariana non appare corretta: le mappe satellitari ed altri dati attestano che le chemtrails risparmiano, per ora, solo l’America meridionale, Cuba e qualche staterello oceanico.

Le nanomacchine del Morbo di Morgellons ricevono onde radio, microonde ed ELF. Le fibre delle scie chimiche, analizzate dal dottor Michael Castle, esperto di materiali sintetici, risultano essere le stesse nanomacchine, estratte dai pazienti di Morgellons, dalla dottoressa Hildegarde Staninger, tossicologa.

Plasma beam coming down from the skyIl M.I.T. (Massachusetts Institute of Technology) è l'unico dei laboratori che ha identificato questi filamenti come nanomacchine. Secondo il Dottor Castle, esse vengono diffuse in ogni regione e paese del mondo, tranne la Cina e l'Africa subsahariana. Tuttavia è noto che, in Cina, sono stati diagnosticati casi di Morgellons.

I pazienti riportano che una persona potrebbe non avvertire la presenza di questi impianti, sino a quando non vengono "accesi", cioè attivati attraverso un controllo a distanza. Le fibre copiano il DNA. I malati riportano che i loro capelli non sono capelli. Un campione di "capelli" è stato mandato a questi laboratori ed è stato appurato che sono pseudo-capelli. I materiali possono creare forme di vita chimeriche, che spesso sono simili ad insetti. Le fibre possono non solo ricevere, ma anche trasmettere frequenze per creare queste pseudoforme di vita e causare patologie.

Se queste fibre siano collegate agli strumenti di controllo psicotronico ed alle armi di risonanza, non è noto, ma esse possono essere classificate come armi esotiche. Esse possono compendiare le caratteristiche di un'arma genetica e di un'arma elettromagnetica. Possono copiare il DNA. Enzimi di DNA sono stati ritrovati nelle sostanze di ricaduta delle scie chimiche. Assistiamo ad un'invasione nanonotecnologica dei tessuti umani nella forma di nanotubi e nanofili, in grado di autoassemblarsi, autoreplicarsi e che possono unire ed alterare il DNA ed il RNA della cellula ospite. Queste nanomacchine prosperano in condizioni di PH molto alcalino ed usano l'energia bioelettrica dell'organismo ed altri elementi non identificati per l'alimentazione. (Le persone dovrebbero raggiungere più o meno un PH di 7,5). Esistono alcune evidenze che, al loro interno, contengono delle batterie. Si ritiene che siano in grado di ricevere specifiche microonde EMF ed ELF. Le fibre che sono state analizzate, si assemblano da sole, si generano da sole e si muovono autonomamente. Operano come una rete e comunicano l'una con l'altra. Non è chiaro come il movimento sia collegato alle frequenze delle onde elettromagnetiche. Molte persone, che sono vittime di torture elettromagnetiche, soffrono anche di Morgellons. Anche gli individui che non hanno sintomi conclamati del morbo, possono avere le nanomacchine nel loro organismo. I sintomi più frequenti sono la sensazione di una puntura di spillo, l'impressione di avere qualcosa che striscia sotto la pelle o di essere punti dagli insetti. Il Morgellons sembra colpire soprattutto le persone con il sistema immunitario indebolito. Pensate che il sistema immunitario della gente che vive oggi in questo pianeta avvelenato sia compromesso?

Le api si orientano con i campi elettromagnetici naturali. Questi segnali radio, diffusi nell'ambiente, interferiscono con la capacità delle api di orientarsi? Un'interessante domanda.

Carolyn Williams Palit
exoticwarfare@yahoo.com

Leggi qui l'articolo in inglese.

Video e foto QUI.


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domenica 19 agosto 2007

Scie chimiche in Mongolia

Qualche sera fa, una rete televisiva nazionale ha trasmesso un breve reportage sulla Mongolia di oggi: il servizio era incentrato sul contrasto tra le ormai declinanti tradizioni mongole della steppa, che rimontano ai gloriosi tempi di Gengis Khan, e la vita degradata e miserrima dei pochi agglomerati urbani.

Più di una volta, il giornalista ha insistito sulla crisi economica che attanaglia lo stato asiatico, dove le precipitazioni, in questi ultimi anni, sono divenute scarsissime. Sia l'agricoltura sia l'allevamento di equini e cammelli sono stati gravemente danneggiati dalla siccità: nelle steppe l'erba ingiallisce ed è sempre più rada, si estendono distese polverose e bruciate, dove, un tempo, si vedevano praterie verdeggianti, attraversate da mandrie di cavalli e dove pascolavano cammelli, bovini e greggi di capre.

Soprattutto gli anziani notano la differenza rispetto al passato e, sperando in qualche goccia di pioggia, alzano sconfortati gli occhi al cielo, un cielo dove -è ovvio- serpeggiano sinistre e minacciose, simili a draghi ignivomi, le solite inconfondibili scie chimiche, la principale, se non l'unica causa, dell'ormai prolungato periodo di aridità.

N.O.E. Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri (by Saimon)

Ciao a tutti da Saimon. Se siete su questo blog l'argomento scie chimiche vi ha sicuramente incuriosito e in merito a questo vorrei porvi una domanda. Avete sempre pensato di essere protetti e supportati dalle istituzioni? Se la risposta è sì, vi capisco, perchè le promesse sono tante sia in televisione sia via internet, ma di concreto nulla di questo è reale e tangibile.

Il video sottostante, realizzato da Straker, mostra in modo inequivocabile come un organo di estrema importanza come il NOE Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, offra solo virtualmente l'appoggio ed il servizio che promette.

Di fronte allo scempio chimico in atto quasi ogni giorno sui nostri cieli Emiliani Romagnoli (e nel resto d'Italia), fingono dapprima un'interruzione della telefonata, quindi inscenano una situazione di scarsa qualità del segnale vocale, ed infine sostituiscono l'operatore con una segreteria telefonica automatica. Straker come semplice cittadino, è stato semplicemente liquidato e le sue richieste sono così rimaste inevase.
E' difficile da credere, ma questo è quello che accade quando si parla di SCIE CHIMICHE, e si chiedono legittime spiegazioni in merito a queste operazioni illegali sostenute dal nostro governo a cui paghiamo ingenti tasse e che dovrebbe preservare la nostra salute e incolumità.

La nostra voce non può finire qui. Dobbiamo tutti chiedere spiegazioni e far valere i nostri diritti.

Una telefonata può essere ignorata, ma centinaia di migliaia no. Non fermiamoci qui, perchè è in pericolo la salute nostra e dei nostri cari.

Fonte: Chemtrails reports


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