sabato 18 agosto 2007

Scie chimiche e regimi pluviometrici

Sanremo - Irrorazioni notturneNonostante i media di regime tacciano colpevolmente, la situazione idrica in molte regioni italiane si sta aggravando: la portata dei fiumi è diminuita, il livello di molti laghi si è abbassato, l'acqua è già razionata in alcuni comuni, le coltivazioni soffrono della carenza di piogge…

Tutto ciò, come è naturale, è una conseguenza delle irrorazioni chimiche, nella fattispecie della diffusione nell'atmosfera di sostanze igroscopiche che riducono o addirittura azzerano le precipitazioni. E' vero che l'acqua evapora in continuazione da oceani, mari, bacini lacustri e fiumi. E' vero che il fenomeno della traspirazione contribuisce ad alimentare l'umidità atmosferica; tuttavia è incontrovertibile che alcuni polimeri (si veda, ad esempio, il brevetto di Peter Cordani) sono in grado di assorbire, ipso facto, il prezioso liquido, mentre, in altri casi, la manipolazione atmosferica spinge le perturbazioni sopra i mari di modo che le piogge non cadano su terre ormai quasi inaridite.

Per circoscrivere il discorso all'Italia, da un'analisi delle carte che riportano i valori pluviometrici, si evince che le precipitazioni [si osservino le isoiete (1) delle rappresentazioni cartografiche] hanno conosciuto un aumento quasi esclusivamente a ridosso dell'arco alpino e della fascia prealpina.

Elementari conoscenze di climatologia e di meteorologia ci soccorrono: le masse nuvolose imbrifere tendono ad addensarsi sui rilievi che sono tra i fattori che influiscono sul clima. Le dorsali montuose, con la loro morfologia, altitudine e disposizione, infatti, bloccano i fronti delle perturbazioni dove generalmente si scaricano le piogge e le nevicate, in concomitanza con particolari condizioni di umidità, temperatura e pressione. L'operazione "scie chimiche", concentrando le perturbazioni sulle Alpi ha, così determinato da un lato un lieve incremento delle precipitazioni in quest'area, dall'altro, però, una paurosa diminuzione nelle altre regioni. Ad onor del vero, bisogna notare che l'area circostante Torino palesa un consistente apporto di preciptazioni: non si può escludere l'effetto positivo, in tal senso, di apparati orgonici.

Bisogna prendere in considerazione un altro aspetto del problema. E' stato notato che, anche in assenza di aerei chimici, i cumuli apportatori di piogge, tendono a sfibrarsi, a diradarsi, fino a disolversi quasi del tutto. Prescindendo da cause naturali sempre possibili, credo che si possano formulare le seguenti ipotesi, non incompatibili tra loro, per spiegare il fenomeno.

- Le irrorazioni, volte soprattutto a sciogliere le nuvole, avvengono con il favore delle tenebre: questo chiarisce perché al mattino l’orizzonte è già coperto di una caligine biancastra.

- Gli elementi sparsi copiosamente nell'atmosfera agiscono rimanendo sospesi a lungo, anche dopo molti giorni o settimane dalla loro diffusione, a guisa di quei farmaci, a lento e graduale rilascio, i cui effetti si protraggono nel tempo.

- In alcune zone sono sperimentati nuovi sistemi per contrastare le piogge: ad esempio, sono usate sfere che nebulizzano sostanze igroscopiche. In effetti, anche quando non si scorgono i velivoli della morte, si forma nel cielo diurno una patina, una foschia artificiale tanto più strana, in quanto concomitante con un'umidità atmosferica inferiore ai valori registrati negli anni precedenti l'"operazione chemtrails". Non è escluso che siano impiegate sfere invisibili (si può oggi facilmente rendere un oggetto invisibile o quasi, adottando tecnologie che riverberano i fotoni attraverso vari sistemi) atte a spargere veleni, senza che nessuno se ne accorga.




(1) Le isoiete sono le linee che, in una raffigurazione cartografica, congiungono i punti in cui l’altezza delle precipitazioni atmosferiche, in uno stesso periodo, raggiunge uguale valore.

Articolo correlato: Acquaemotion, Pure pulsar life, 2008

venerdì 17 agosto 2007

Disinfestazione

Questo articolo, trovato su Internet, assume una discreta importanza in relazione all'argomento scie chimiche. Una rapida sintesi del testo ci dice che, a causa di un'epidemia di virus del Nilo occidentale nella città di Bakersfield, tutta la città verrà sottoposta a disinfestazione per impedire il propagarsi del virus. Verrà usato del "pyrethrin", un composto naturale con potenti proprietà di insetticida.

Nulla di strano fin qui (a meno che non abbiate già guardato il link in apertura), se non fosse che la disinfestazione viene eseguita con un metodo decisamente differente da quelli "tradizionali". Un aereo percorrerà il cielo sopra alla città, spruzzando un aerosol del prodotto chimico e, assicurano gli incaricati, le persone non si accorgeranno neppure dell'irrorazione.

Ora, questo metodo, che è notoriamente di impossibile realizzazione, che è più simile ad un'allucinazione collettiva che ad un reale e riscontrabile fenomeno, come affermano dotti (e prezzolati) scienziati e meno dotti ma ugualmente (se non peggio) fastidiosi "attivissimi" disinformatori ci rammenta qualcosa...

Stiamo dunque assistendo a quello che penso sia il primo caso di chemtrails autorizzate dallo stato, con cui si cerca di creare un precedente per utilizzare apertamente e su scala maggiore una tecnica applicata (finora) clandestinamente. Il vecchio schema problema-reazione-soluzione è sempre valido e la riprova è costituita da fatti di questo tipo.

Vediamo ora quali conseguenze può avere quest'irrorazione. La pyrethrin è, di fatto, una neurotossina che attacca il sistema nervoso degli insetti, è decisamente tossica per i pesci, danneggiando seriamente la vita acquatica e un po' meno per mammiferi ed uccelli. Negli esseri umani, in particolare, irrita occhi, pelle ed il sistema respiratorio. Ora che sappiamo che per noi è solo un po' meno tossica del solito (si tratta poi "solo" di una neurotossina) siamo molto più tranquilli, soprattutto perché si tratta di una gravissima malattia che conduce a morte certa.

Naturalmente così non è, dato che il virus ha ucciso per ora solo 2 persone ed è comunque in genere non letale, salvo per le solite categorie a rischio quali anziani ed immunodepressi.

Ricapitolando: abbiamo un'epidemia decisamente strana, debellata con metodi avanzati ed "impossibili" che danneggeranno l'ambiente e chi lo popola in tutta la vasta area di irrorazione. Siamo dunque diventati cavie da laboratorio?

Ed ora vi saluto tutti, uomini liberi della Terra.

Vostro

Capitano Nemo

giovedì 16 agosto 2007

L'opinione del Dr Mc Kay su H.A.A.R.P. e scie chimiche

Abbiamo tradotto le parti salienti di un'intervista rilasciata dal Dr Mc Kay alla giornalista Victoria Hardy. Si tratta di un testo recente (risale al 18 maggio 2007) e che considera il problema nelle sue varie sfaccettature, apportando anche qualche elemento nuovo, sebbene controverso. Ringraziamo sentitamente il gentilissimo Dottor Ginatta per la segnalazione.

La Terra nel suo complesso e l'atmosfera sono alterati con vari mezzi. Il semplice fatto che vengano rilasciate sostanze chimiche per influire sui fenomeni meteorologici sta creando un effetto domino con conseguenze anche sugli equilibri climatici delle regioni polari. Inoltre H.A.A.R.P. e le frequenze radio creano una sinergia con le chemtrails. Le maggiori preoccupazioni per la nostra salute dipendono non tanto dalle sostanze chimiche, quanto dagli effetti delle onde radio: le frequenze di H.A.A.R.P. sono prossime a quelle degli organismi umani e possono danneggiare la salute. Le malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer, sono legate ai metalli pesanti contenuti nelle scie e sono patologie destinate a diffondersi sempre più.

H.A.A.R.P. poi interferisce con il campo magnetico terrestre: numerosi sono i resoconti circa volatili, api ed animali marini che muoiono. Queste creature usano il campo magnetico terrestre per orientarsi e non è sorprendente se l'aumento dell'attività H.A.A.R.P. è legata a tali problemi.

La risonanza di cavità Schumann risulta alterata, ma tale cambiamento è probabilmente il risultato dei campi elettromagnetici generati artificialmente. La variazione della frequenza Schumann interagisce con le onde emesse dal cervello: Gamma, Beta, Alpha, Theta e Delta. Il cervello risponde a certi inputs e si possono creare degli scompensi: tic, atteggiamenti compulsivi-ossessivi, aggressività, collera, attacchi di panico, emicranie, narcolessia, epilessia, dispnea notturna, vertigini, tinniti, anoressia e bulimia, idee suicide, diabete, intolleranza alle sostanze chimiche etc. Se la frequenza aumenta fino a 10-12 htz, ciò può forse influire sulla capacità di rilassarsi e sull'equilibrio mente-corpo. Una frequenza dai 12 ai 15 htz è associata a mancanza di attenzione e di concentrazione.

Sono anche giunto alla conclusione che le sfere [il testo originale menziona gli orbs, ma gli orbs sono un altro fenomeno n.d.t. (1)] avvistate in prossimità delle scie o al loro interno sono sonde risultato di una tecnologia avanzata, propulse da una nuova forma di energia. Esistono documenti circa tecnologie avveniristiche relative a sonde di questo tipo. E' pure possibile che gli U.F.O., sempre più spesso fotografati e filmati, siano proiezioni nel cielo o l'effetto collaterale della sperimentazione di nuove tecnologie radar.

L’operazione “scie chimiche” è globale, eppure ignorata dall’opinione pubblica. La storia dimostra che, in generale, la popolazione tende ad accorgersi di un problema solo quando è troppo tardi, anche quando la questione è evidente: anzi la gente continuerà a negarla, poiché preferisce negare che accettare il vero orrore della verità.

L'indirizzo del Dr Mc Kay è il seguente: steve.mckay@ntlworld.com


(1) Sotto il profilo morfologico, gli oggetti sferoidali possono assomigliare ai misteriosi oggetti denominati orbs: gli orbs sono strani fenomeni luminosi di forma globulare, sulla cui origine sono state formulate delle ipotesi che rimangono mere speculazioni, in mancanza di elementi persuasivi e probanti. Gli orbs, che ricordano vagamente delle diatomee, sono stati spiegati come effetti ottici dovuti all’uso di macchine fotografiche digitali, a sfere di plasma che si illumina per effetto del flash, particelle energetiche catturate nell’atmosfera terrestre durante il passaggio della Terra attraverso la coda tenue delle comete, entità extradimensionali o aliene, sonde extraterrestri, scandagli provenienti dal futuro. Ciò che li distingue dagli oggetti in esame è l’assenza o quasi di movimenti repentini, il fatto che sono visibili solo dopo che sono stati sviluppate le istantanee, ma soprattutto le dimensioni di gran lunga inferiori, l’aspetto trasparente o semitrasparente.

mercoledì 15 agosto 2007

La N.A.S.A. nasconde la verità sul Global Warming

Quando si parla di enti ufficiali, si pensa di poter dar totale credito alle loro dichiarazioni ed alla mole di documenti da essi presentata. Si dimentica che tali "autorità" vengono finanziate da poteri occulti che a tutto mirano, fuorché a presentarci come stanno veramente le cose. Così è anche, se non soprattutto per la N.A.S.A. la quale, in questi mesi, si è prodigata non poco per manipolare ad arte le informazioni che, di volta in volta, giornalisti poco attenti (o corrotti?) hanno diffuso.

Come non ricordare i balzani progetti dell'ente spaziale statunitense di filtrare la luce solare, tramite la diffusione nell'atmosfera di tonnellate di particelle immesse attraverso appositi cannoni, o il programma per raffreddare la Terra e ridurre (secondo loro) il cosidetto riscaldamento globale. E' questo un modo per legittimare le scie chimiche, vera causa (oltre alla maggiore attività solare, al cambiamento della risonanza Schumann e ad H.A.A.R.P.) dell'attuale innalzamento delle temperature medie.

Non dimentichiamo poi il progetto nazionalsocialista di rieducazione e condizionamento dei bambini di tantissime scuole nel mondo (con la collaborazione attiva dei governi e delle istituzioni locali), col malefico intento di far passare le scie chimiche per normali "cirri aviatici".

Inoltre vogliamo ricordare l'eroico quotidiano impegno, per opera sempre della N.A.S.A., nella modificazione a proprio piacimento, delle mappe satellitari, così da nascondere le attività clandestine di aerosol su quasi la totalità del globo terracqueo.

Ciliegina sulla torta è la notizia di questi giorni che ci rivela, ancora una volta, la bieca abitudine dell'ente spaziale statunitense nella costante e capillare manipolazione degli studi sui quali poi, ahinoi, giornalisti rimbambiti e scienziati nonché politici prezzolati, basano le loro farneticazioni ed i loro mantra sul "Global warming" ed il CO2.

Ecco la notizia, comparsa sul sito leonardo.it, dalla quale si evince che anche i dati sulle temperature, calcolate dall'inizio del secolo scorso ad oggi, sono stati falsificati per dare credito alla teoria dell'"effetto serra"di origine antropica.


Le ultime sconcertanti rivelazioni indicano che non è più il 1998 l'anno più caldo, ma è il 1934 e ben 5 tra gli anni roventi del 900 si collocano prima della seconda guerra mondiale!
Clicca l'immagine per rimpicciolirla

Un gruppo di scienziati statunitensi guidati dal climatologo Steve McIntyre, analizzando i dati delle temperature prodotti dalla NASA per la realizzazione di modelli climatici, ha trovato alcune discrepanze nei valori degli ultimi decenni. Mentre controllava alcuni dati storici ha notato una discontinuità nei valori termici tra la fine degli anno 90 e i primi anni del nuovo secolo.

I dati, ottenuti da Reto Ruedy e da James Hansen, scienziati della NASA, potrebbero essere stati manipolati per scopi politici ed economici, sostiene il climatologo statunitense Steve McIntyre. La NASA tuttavia, ammettendo la svista, sostiene di non aver alterato intenzionalmente i dati ottenuti.

Secondo le ultime sconcertanti rivelazioni, l'anno più caldo del 900 non è più il 1998, ma bensì il 1934! La nuova classifica pone il 1998 al secondo posto, nella graduatoria delle annate più calde su scala globale, mentre al terzo posto troviamo il 1921. Il dato più interessate che sta creando un certo imbarazzo nel mondo scientifico è che 5 tra i 10 anni più caldi del secolo, si presentano nella prima metà del 900, tutti antecedenti al seconda guerra mondiale!

Inserendo i nuovi dati corretti nei modelli climatici, risulta che le temperature globali hanno subito un aumento, tra la fine de 900 e
i primi anni del nuovo secolo, molto inferiore alle precedenti proiezioni, con uno scarto del 2-4%.

Insomma la propaganda statunitense sul Global Warming potrebbe far parte di un enorme progetto politico su scala globale, con interessi
economici che vanno molto al di là delle nostre conoscenze. Ma la notizia potrebbe essere presto insabbiata dalle grandi multinazionali impegnate nello sviluppo di energie alternative, il grande business del XXI secolo!

Fonte: meteolive.leonardo.it

Articolo originale: digitaljournal.com

martedì 14 agosto 2007

Sterilità e scie chimiche

Premetto al presente articolo, inerente alla possibile relazione tra sterilità maschile e chemtrails, un’osservazione. Non intendo in alcun modo essere polemico, ma sono necessarie sincerità e chiarezza.

L'osservazione riguarda un articolo scritto da Daniela Bortoluzzi sull'ultimo numero della rivista Nexus ed intitolato "Fisica quantistica, nanotecnologie o scienza del paranormale?" L'autrice, di cui riportammo la recensione del suo primo libro, "Alla ricerca dei libri di Thot", nella pregevole ricerca non si sente in dovere di citare come fonte questo blog, in ordine ai paragrafi dedicati al morbo di Morgellons ed alle nanotecnologie. Non si tratta di compiacere la nostra vanità, ma di riconoscere un lavoro faticossisimo, dispendioso e non esente da rischi e ritorsioni. Perciò auspichiamo che la gentilissima Daniela Bortoluzzi provveda, negli articoli che pubblicherà su Nexus, ad introdurre una glossa con gli opportuni riferimenti bibliografici e sitografici.

Fatta questa precisazione, procediamo con il tema dell'articolo.


E' noto che, con le chemtrails, sono diffuse sostanze venefiche. Queste tuttavia non mirano, se non in maniera indiretta e graduale, ad eliminare una parte della popolazione terrestre, in primis anziani e persone il cui sistema immunitario, per un motivo o per un altro, è compromesso o indebolito.

Questi ed altri veleni, infatti, oltre a causare varie patologie, sì da rendere i pazienti sempre più vulnerabili e dipendenti dal perverso sistema "sanitario" e farmaceutico, determinano ed hanno già provocato, come dimostrato da studi medico-scientifici, un’inquietante diminuzione della fertilità maschile, soprattutto nei paesi industrializzati.

Agli inquinanti contenuti nei cibi, nell’acqua e nell'ambiente, dovuti ad insetticidi, anticrittogamici, diserbanti… usati nell’agricoltura meccanizzata, agli scarichi industriali e degli autoveicoli, alle emissioni degli inceneritori e delle centrali per la produzione di energia elettrica etc., si devono purtroppo aggiungere bario, alluminio, zolfo, torio radioattivo, rame, silicio, titanio ed etilene dibromide(1).

E' altresì accertato che le onde elettromagnetiche possono incidere in modo negativo sulla fecondità: si pensi ai campi irradiati dai cellulari che moltissimi uomini sono soliti tenere accesi a contatto del corpo, ignari dei gravi pericoli per la salute. Si aggiungano tutte le altre irradiazioni elettrodinamiche cui le persone sono sottoposte (stazioni H.A.A.R.P., antenne della "telefonia mobile", forni a microonde, apparecchiature elettroniche etc.) e si comprenderà perché i problemi di sterilità siano sempre più frequenti.

Secondo gli autori del sito http://www.syti.net/, esiste un progetto delle élites basato sulla massiccia diffusione negli ecosistemi di pesticidi, di policlorobifenile e via discorrendo.

Il progetto è funzionale allo sviluppo di un nuovo mercato, quello dei neonati-prodotti, venduti ai genitori in base alle loro caratteristiche fisiche e psicologiche, corrispondenti al prezzo di vendita: bimbi belli ed intelligenti offerti a famiglie ricche; bimbi brutti e stupidi venduti a genitori poveri. Tale scenario eugenetico ricorda la situazione preconizzata da Aldous Leonard Huxley (1894-1963) nel romanzo Il mondo nuovo (Brave new world, 1932), in cui uno stato pressoché onnipotente ha avocato a sé, tra le varie competenze, la procreazione, dopo averla sottratta agli individui. Le strutture di potere fanno, così, nascere in provetta bimbi dalle differenti capacità intellettuali e dai più disparati tratti somatici. I piccoli sono destinati, una volta cresciuti ed appositamente condizionati, a formare cinque classi, da quella dirigente, composta da persone perspicaci ed avvenenti, al ceto dei lavoratori addetti alle mansioni più umili, deformi e stolidi.

Il programma delineato non consuona soltanto con gli interessi economici di aziende attive nel campo della manipolazione genetica, ma soprattutto coincide con la volontà di controllare ab origine ed in modo definitivo la massa della popolazione, predeterminandone le caratteristiche psichiche, intellettuali e fisiognomiche, nell'ambito di un sistema (sociale, economico, educativo...) rigido ed immutabile, con le persone ridotte ad automi usa e getta, ad ingranaggi di un meccanismo perfetto ed efficiente, nella sua assoluta disumanità.

(1)
L’etilene dibromide è un insetticida ufficialmente bandito dall’E.P.A., L’organismo statunitense per la protezione dell’ambiente.


Si ringraziano M. e V. per la segnalazione.

domenica 12 agosto 2007

I chimici studiano una misteriosa sostanza (articolo di J. Moes)

Colorado Particulates Rainfall - Polymer fibersL’articolo che pubblichiamo è putroppo una conferma che le precipitazioni, oggi giorno, contengono sostanze chimiche e polimeri diffusi con le scie chimiche. Il trafiletto, di per sé, è fumoso, dice e non dice, presentando l’anomalo evento come un fenomeno fortiano o come un capriccio della natura. Tuttavia il Dr Betts – non sappiamo se per intuito o perché a conoscenza delle operazioni chimico-biologiche – coglie nel segno, quando accenna “ad una specie di polimero in grado di assorbire l’umidità”.

Non è piovuto a catinelle, ma qualcosa di apparentemente strano è caduto dal cielo nella Contea di Bucks (Pennsylvania). Una persona residente a Perkasie ci ha contattato (la redazione di 69 News –n.d.t.) dopo aver trovato una strana sostanza nel cortile della sua abitazione, in seguito ad un acquazzone.


Oggi il giornalista Joscelyn Moses si è rivolto ad alcuni chimici della Kutztown University per risolvere il mistero. Jim Mc Clelland ha risposto che non sa di che cosa si tratti. Egli ha trovato questa sostanza luminescente a Perkasie dopo un temporale notturno. Mc Clelland afferma che sembrava che qualcuno avesse preso dei cubetti di ghiaccio e li avesse sparsi sul terreno tra la sporcizia. All'inizio egli pensava fosse grandine, ma non si scioglieva.

Da quando questa notizia si è diffusa, abbiamo ricevuto dozzine di chiamate di persone che si interrogavano sulla natura della sostanza. I chimici interpellati affermano di non aver visto mai nulla del genere. Il Dr Dan blanchard ha affermato che sembra gelatina. Il Dr Blanchard ed il Dr Thomas Betts hanno detto che eseguiranno degli esami per stabilire la natura della sostanza (...) Il Dr Betts ha rilevato che si potrebbe vedere se è una specie di polimero in grado di assorbire l'umidità. L'esito degli esami è atteso per i prossimi giorni (...)


Leggi qui l'articolo in inglese.

giovedì 9 agosto 2007

Davide Cervia ed il Progetto RFMP

Pubblichiamo un articolo-inchiesta relativo a Davide Cervia, esperto sanremese di guerra elettronica, probabilmente tra coloro che elaborarono il sistema noto come RFMP, un sistema che attua una scansione tridimensionale del territorio a fini bellici, previa dispersione di sali di bario nell'atmosfera. Ringraziamo il nostro validissimo collaboratore Sanremofoce che ha eseguito la ricerca, un’altra tessera del mosaico che compone il disegno occulto concernente le scie chimiche e le loro molteplici, pericolose applicazioni.

Davide Cervia nasce a Sanremo nel 1959, dove risiede con la famiglia fino al 1978, quando decide di arruolarsi come volontario in Marina, anche se poi rinuncia a rimanere in servizio fino al termine della ferma di sei anni. Accade, infatti, che nel 1982 conosce Marisa Gentile che sposa in quell'anno. Dopo il matrimonio, comincia a provare insoddisfazione per i lunghi periodi di lontananza dalla nuova famiglia che si è formato e decide di congedarsi con un anno di anticipo sulla scadenza naturale. Nel 1988 si trasferisce a Velletri, dove lavora per la società Enertecnel Sud, che ha sede presso Ariccia, trenta minuti di auto dalla sua abitazione.

Davide Cervia viene visto l'ultima volta alle ore 17 del 12 settembre 1990. "Ho visto un gruppo di persone che spingevano Davide con la forza verso l'interno di un'auto color verde scuro. Ho visto anche che lo hanno picchiato e subito dopo gli hanno messo un fazzoletto sulla bocca, come per narcotizzarlo. Davide urlava, faceva resistenza, tentava di difendersi. Poi, forse perché mi aveva visto o forse perché sperava che fossi nel giardino, mi ha chiamato urlando tre volte il mio nome." Così racconta a Marisa (la moglie di Davide Cervia) Mario, un anziano che vive solo da anni, custodendo una villa vicino all'abitazione dei Cervia.

Qualche mese più tardi, due persone si presentano a casa di Mario. Affermano di essere due agenti assicurativi, ma il loro tono è arrogante e perentorio, insistono per entrare in casa, dicono che devono parlargli. L'agricoltore non si fida dei due e riesce a riparare all'interno dell'abitazione. Marisa Gentile, la consorte di Davide Cervia, casualmente viene messa sulla pista giusta da un collega di Davide ancora in servizio. Quando Marisa lo mette al corrente di tutto l'accaduto, il militare non esita a collegare la specializzazione conseguita da Davide con la sua sparizione.

Un ispettore della Digos incontra Marisa. E' insistente: vuole sapere il nome di un ex collega di Davide che prestava servizio a La Spezia ma che è di Napoli. E' questa una descrizione che permette a Marisa di capire subito a chi si riferisce l'ispettore della Digos. Si tratta di una persona che ha fornito alla famiglia indicazioni sul passato in Marina di Davide, successivamente rivelatesi di estrema utilità. In quel momento -ricorda Marisa- ebbi la certezza che le mie conversazioni telefoniche erano regolarmente ascoltate, perché con quella persona ho parlato soltanto al telefono". In seguito si presenta a casa di questo ex collega di Davide un uomo, con la scusa di un censimento sulle Fiat Uno (sic): in realtà è un uomo con incarichi non precisati in Polizia. Se il suo scopo è di intimorire il marinaio, la missione può considerarsi un successo. Da quel momento Davide chiede a Marisa di non contare più su di lui.

Al convento dei Cappuccini di Velletri arriva una lettera anonima da Grottaglie, località in provincia di Taranto. Chi scrive dice di essere la moglie di un ex sottufficiale di Marina, "agganciato" da strani e misteriosi individui che gli chiedono di svolgere il lavoro che sa, se vuole evitare guai. Il fatto che la missiva non sia firmata è giustificato dalla paura di essere individuati e di esporsi quindi a rischi troppo elevati. La speranza dell'anonima scrivente è che l'inchiesta vada avanti e che "i magistrati indaghino meglio nei servizi segreti" per venire a capo della verità.

Il 12 settembre 1994 il Comitato per la verità su Davide Cervia occupa per dodici ore l'ufficio del capo-gabinetto del Ministero della Difesa, alla presenza di numerose telecamere e giornalisti di varie testate.


Lo Stato Maggiore della Marina fornisce ai familiari di Davide ben quattro fogli matricolari diversi, prima di arrivare a quello reale, in cui viene ammessa la qualifica di "specialista Ete/GE (tecnico elettronico/guerra elettronica).

L., un altro collega di Davide Cervia, riferisce: "Il nostro corso in Marina militare era inizialmente di 900 persone. Quando si frequenta il corso base, non sai neppure che esistono le guerre elettroniche. Gli Elt, i tecnici elettronici, erano 120. Dopo i primi tre mesi di corso siamo diventati 90. Dopo un anno, siamo diminuiti a 50 persone. Alla fine del secondo anno, abbiamo portato a termine il corso in 22, di cui solo 6 sistemisti. Noi eravamo orgogliosi di un radar ideato dalle industrie belliche italiane, un radar tridimensionale. Quello che non capivamo proprio, che anzi ci faceva andare in collera, era averlo venduto a 109 paesi. Noi sistemisti siamo stati invitati a compiere "gite turistiche" con le navi, che avevano lo scopo di magnificare e vendere i nostri armamenti ai paesi stranieri. Non immaginavamo per niente il giro di soldi che era dietro al traffico d'armi.

La palazzina dove studiavamo aveva le porte blindate. Eravamo tenuti sotto controllo dai servizi. Scoprivi così che il tuo amabile interlocutore del treno era un uomo della "sicurezza" che ti controllava. All'inizio del corso si presta un giuramento di particolare riservatezza, di livello NATO. Questo giuramento ti permette di accedere a tutti gli uffici che hanno una classe di segretezza affine alla tua.

Per un paese straniero è' quasi impossibile formare dei propri tecnici, perché ci sono delle nozioni-chiave di base per cui neanche un ingegnere elettronico riesce a leggere i manuali delle singole apparecchiature che leggiamo noi. Ma non è un problema d'intelligenza. Ci sono delle chiavi precise per capirle. Io ho conosciuto Davide Cervia alla scuola sottufficiali di Taranto nel 1979. Lui era entrato sei mesi prima di me. Era capo-corso, il primo degli allievi."

"Le indagini ufficiali sono ferme a quel 12 settembre 1990 ed il silenzio, come una pietra tombale che grava su tutti i segreti italiani, rischia di far dimenticare una vicenda drammatica che coinvolge i nostri servizi segreti, sempre loro, lo Stato maggiore della Marina militare ed i trafficanti di tecnologia militare.

Il magistrato che conduce le indagini convoca per la prima volta la moglie di Davide Cervia, Marisa Gentile, dopo sei mesi esatti dalla scomparsa del tecnico. Il sostituto procuratore, Romano Miola, che segue il caso, l'attende nel suo ufficio, ma non è solo. Con lui si trova il procuratore capo, Vito Giampietro, anzi è proprio lui ad interrogarla. Fin dall'inizio il contatto con la Procura non è sereno. Il procuratore chiede a Marisa Gentile di rispondere alle domande con un "sì'" o con un "no" e, ad ogni tentativo della donna di spiegare meglio varie circostanze, viene bruscamente invitata ad attenersi alle richieste o, nella migliore delle ipotesi, interrotta. Il dottor Giampietro contesta ogni episodio riportato dalla moglie del tecnico rapito.

La giornalista Laura Rosati chiede di essere ricevuta dal sostituto Miola il quale, non conoscendo il motivo della visita, è molto cordiale. Il cambiamento del suo atteggiamento è, però, tanto repentino, quanto radicale, non appena viene pronunciato il nome di Davide Cervia. Alzandosi di scatto, terreo in volto, ripete ossessivamente, mentre addirittura volta le spalle all'interlocutrice: "Non posso dire niente, vada via!".

Le intimidazioni colpiscono un po' tutti coloro che tentano di scoprire che cosa si celi dietro il rapimento di Cervia.

Nonostante l'importanza delle affermazioni di L., un ex militare che aveva studiato guerre elettroniche a Taranto con Davide Cervia, gli inquirenti non danno peso alle rivelazioni sulle guerre elettroniche e sulle "gite" che i militari della Marina italiana compiono per pubblicizzare nel mondo il sistema d'arma in cui è specializzato Davide Cervia.

L., dopo essersi congedato dalla Marina per un incidente, viene avvicinato da sconosciuto che gli propone di tornare al suo vecchio lavoro in cambio di soldi. Non accetta. Viene minacciato. L'impianto elettrico della sua auto prende fuoco (come era accaduto a Davide Cervia). Riceve una telefonata: "Hai visto? Può essere l'auto, può essere qualsiasi cosa." L. racconta agli inquirenti di conoscere la situazione di altri tecnici specializzati in guerra elettronica minacciati da sconosciuti, ma il titolare dell'inchiesta non gli chiede nemmeno di chi si tratta. Riceve altri avvertimenti nell'ottobre 1990, poco dopo il rapimento di Cervia. L. vive ancora oggi nascosto. Nessuno lo protegge.

Gli inquirenti prestano, invece, ascolto ad un certo Giuseppe Carbone, di Taranto. Spunta fuori il 22 gennaio 1991. Carbone è la persona giusta al momento giusto. Con la sua versione, tutto quadra per chi propende per la tesi dell'allontanamento volontario. Nessun intrigo internazionale, nessun rapimento. Ci sono, però, molti dati di fatto che hanno permesso di appurare come Giuseppe Carbone non abbia mai conosciuto Davide Cervia. Eppure occorre altro tempo affinché gli inquirenti si accorgano dell'impresentabilità di Carbone. Nessun procedimento per falsa testimonianza pende sul suo capo. Rimane il mistero su chi gli abbia fornito tutte le informazioni su Davide, ma soprattutto ci si chiede come possa conoscere così bene gli ufficiali che lavorano al ministero della Difesa a settecento chilometri da casa sua. Carbone ha una fedina penale consistente: appropriazione indebita, emissione di assegni a vuoto (un reato commesso due volte), reati amnistiati ma che non dovrebbero sfuggire al vaglio di chi indaga su Cervia.

Quando alla moglie di Cervia arrivano le minacce di morte che investono tutta la sua famiglia, decide, per alcuni giorni, la donna di non mandare i figli a scuola. Due carabinieri vanno più volte a scuola per verificare la possibilità di denunciare Marisa Cervia per il mancato adempimento degli obblighi scolastici nei confronti dei figli. La procedura è anomala perché spetta ai capi d'istituto segnalare eventuali inadempienze circa gli obblighi scolastici per opera dei genitori.

Alla trasmissione televisiva "I fatti vostri", Marisa Cervia racconta di aver ricevuto l'offerta di cinquecentomila euro affinché non cerchi più Davide.

Fonti:

Gianluca Cicinelli, Il caso Cervia: un giallo di Stato
http://www.censurati.it/
http://www.peacelink.it/


Articoli correlati:
Zret, Il Progetto RFMP, 2007

I tre filmati divulgativi sulle scie chimiche

Scie chimiche - Fermiamoli! (Parte I)
http://uk.youtube.com/watch?v=oUJMHRJR1pM



Le scie di condensa sono provocate dalla trasformazione del vapore acqueo, prodotto dalla combustione del carburante, in aghetti di ghiaccio, causata dalle condizioni di umidità, pressione e temperatura che si riscontrano solo ad alte quote di volo. Secondo la NASA, le contrails si formano quindi ad altitudini in genere superiori ai 9.000 metri, valori di umidità relativa superiori al 72% e temperature inferiori a -41° Celsius. Qualsiasi velivolo che rilasci copiose scie a quote inferiori e condizioni di umidità e temperatura non idonee, è un aereo chimico.

Il nome "scie chimiche" è la traduzione del termine "chemtrails", coniato per la prima volta nel 1996, anno in cui, in Canada, si ebbero i primi avvistamenti delle medesime. Le scie chimiche vengono definite tali per il semplice motivo che non sono scie di condensazione (contrails), ma sono generate artificialmente, a quote e condizioni di temperatura ed umidità non idonee alla formazione delle scie di condensa tipiche. Le scie di condensa, infatti, si formano a quote superiori ai 9.000 metri, valori di umidità superiori al 72% e temperature inferiori a -41° Celsius.

I governi ed i i militari hanno eseguito sperimentazioni su aree popolate, sin dalla fine degli anni quaranta e su questo è stata raccolta una documentazione impressionante. Con incredibile disprezzo della vita umana, i governi di ieri ed oggi hanno compiuto e compiono tuttora esperimenti su cittadini inermi ed inconsapevoli. Nel 2003, l'Italia ha stipulato un accordo di collaborazione con gli Stati Uniti denominato "Cooperazione Italia-USA su Scienza e Tecnologia dei cambiamenti climatici". Questo accordo, ufficialmente è volto allo studio dei fenomeni atmosferici, ma in realtà, come si deduce dai vari paragrafi del documento, implica la diffusione di sostanze chimiche dannose in atmosfera, tramite aerei opportunamente attrezzati, per verificare gli effetti delle stesse sulla biosfera.

Abbiamo reperito decine di brevetti, acquistati in seguito dalla N.A.S.A. e da altri organismi statunitensi che permettono la modificazione dei fenomeni meteorologi attraverso il cospargimento aereo di elementi chimici come alluminio, zolfo, titanato di bario, torio radioattivo, rame, selenio, manganese, quarzo, silicio.

L'irrorazione di tonnellate di particolato in bassa ed alta atmosfera in vaste aree del mondo sta modificando in modo irreparabile gli equilibri climatici e biologici e, seppure queste operazioni di aerosol vengano spacciate per tentativi di mitigare l'effetto serra, esse invece, sortiscono l'effetto contrario. E' infatti dimostrato che la barriera artificiale creata tramite le "scie chimiche", oltre ad impedire il passaggio della luce solare necessaria per la vita sulla terra, imprigiona il calore negli strati bassi dell'atmosfera, con un conseguente aumento delle temperature. Non dimentichiamo inoltre che il lungo periodo di siccità che affliggerà varie parti del mondo è senza dubbio causato dalla massiccia diffusione di bario in atmosfera.

Se veramente tali operazioni di aerosol fossero mirate a mitigare l'effetto serra, per quale motivo, aerei cisterna KC-135 volano bassi nelle ore notturne?



Scie chimiche: i veri motivi - Fermiamoli (Parte II)
http://uk.youtube.com/watch?v=JvspY2AOUR0



Quali sono gli scopi delle scie? Perché vengono diffuse? Queste sono le domande legittime che molti si pongono. Proviamo a fornire delle risposte.

In primo luogo le scie chimiche contengono sostanze in grado di modificare i fenomeni meteo: i sali di bario ed il gel di silicio, ad esempio, assorbono l'umidità atmosferica, riducendo drasticamente le precipitazioni.

Inoltre le scie, formando una patina che filtra i raggi solari, danneggiano le colture tradizionali che abbisognano sia di luce sia di acqua: in questo modo, si rendono necessarie le sementi ogm. Non è un caso se, da anni, molte multinazionali agroalimentari esercitano pressioni sull'Unione europea affinché siano accettati gli ogm.

Vari elementi chimici, poi, sono irrorati per ottimizzare la ricetrasmissione dei segnali radar e per favorire una migliore propagazione delle onde radio a fini militari.

Sempre in ambito bellico, la manipolazione della ionosfera e l'irrorazione di sostanze chimiche permettono di accecare i radar ed i satelliti nemici.

Con i voli, sono diffusi nell'aria spore di funghi, virus e batteri nell'ambito di pericolosi test sulla popolazione.

E' evidente, quindi, che l'operazione "scie chimiche" si inquadra negli obiettivi del complesso militare-industriale volto ad aumentare a dismisura il controllo dell'economia globale.

Le scie chimiche sono dunque un'arma per il controllo del clima e per soggiogare quei paesi che non intendono piegarsi al Nuovo ordine mondiale.

L'operazione si basa su una serie di brevetti (da Tesla a Cordani) acquisiti dalla NASA, dalle forze militari statunitensi, russe, cinesi, brevetti che si sono tradotti in tecnologie belliche e di geoingegneria.

Gli interessi in gioco, come si vede, sono molteplici ed è per questo motivo, che, sia le istituzioni sia i media ufficiali, negano la stessa esistenza del problema, riconducendo le attività di avvelenamento del pianeta, a normali voli di linea ed alle rarissime scie di condensazione. Noi sappiamo, invece che essi mentono, per nascondere una verità incoffessabile. E' nostro dovere fermarli, prima che sia troppo tardi.



Scie chimiche - Il progetto R.F.M.P. [The R.F.M.P. project] (Parte III)
http://uk.youtube.com/watch?v=gsQyh1nkrEk



Sempre più spesso vengono segnalati elicotteri neri privi di contrassegni che evoluiscono sopra i centri abitati anche a quote relativamente basse. Gli elicotteri, dotati di strani congegni, sono osservati soprattutto dopo massicce irrorazioni chimiche.

Molti si chiedono quali possano essere i motivi di questi voli, in aree in cui non erano mai stati avvistati elicotteri militari. Compiendo ricerche nell'ambito della questione relativa alle scie chimiche, i cui scopi sono molteplici, essendo le chemtrails un'arma polivalente, crediamo di poter spiegare almeno una delle ragioni per cui questi aeromobili sorvolano spesso le zone urbane e rurali.

Esiste un progetto della Marina militare statunitense denominato RFMP, ossia "Pianificatore delle frequenze radio di missione". RFMP è il nome di sistema dato ad un gruppo di programmi informatici. Uno dei sottoprogrammi, nell'ambito di tale sistema, è il VRTPE che consente di osservare su un monitor il campo di battaglia in una configurazione tridimensionale. Il sistema RFMP dipende dai satelliti per ricavare e caricare le immagini del terreno di combattimento, per poi combinarle con l'immagine ripresa a terra, producendo così rappresentazioni tridimensionali. Il sistema RFMP funziona adeguatamente solo sull'acqua e lungo le linee di costa, ma non sulle masse terrestri, perché il radar per operare al meglio, ha bisogno di condizioni atmosferiche particolari. I militari hanno risolto questo problema, impiegando squadriglie di aerei che rilasciano nell'atmosfera una miscela di sali di bario, così da creare un canale per le frequenze radio. Ciò produce un ambiente adatto alla trasmissione di onde radio per il sistema RFMP/VTRPE. Questa tecnologia è stata usata dalla Marina statunitense sia in Arabia Saudita sia in Iraq."

Sembra quindi di poter concludere che gli elicotteri, attraverso dispositivi ad hoc, riprendono e registrano immagini tridimensionali del territorio. Tracciano mappe di aree, nel quadro di simulazioni belliche, in vista di futuri conflitti? Pare di sì. Vengono realizzate raffigurazioni tridimensionali delle regioni in cui precedentemente sono stati sparsi i sali di bario. Tali regioni appartengono al Nord America, all'Europa, all'Australia, all'Asia...: non vorremmo neanche prendere in considerazione l'agghiacciante ipotesi di un teatro bellico mondiale...

martedì 7 agosto 2007

Informazione e scie chimiche

Pubblichiamo un'interessantissima analisi, tradotta in testo e diagrammi di flusso, per opera di "Cieliazzurri", curatore del blog Scie persistenti su Milano. Penso valga la pena dare a questo articolo, incentrato sulle strategie di informazione, il massimo risalto possibile.


Come si diffonde l’informazione sulle scie chimiche tra la gente? E’ possibile migliorarne la diffusione? Se sì, come? A chi e come bisogna rivolgere l'informazione sulle scie chimiche? In questo post cercheremo di discutere questi argomenti.

Nel mondo esistono attualmente due gruppi di persone:

1) chi ignora totalmente il fenomeno delle scie chimiche;
2) chi ne è a conoscenza.

Ognuno di noi (chi sta leggendo ovviamente fa ormai parte del gruppo due) ha fatto parte in passato del gruppo uno. Io ne ho fatto parte fino all'inizio di quest'anno. Non sapevo nulla di scie chimiche. Poi a un certo punto, chi prima chi dopo e in tanti modi diversi, abbiamo fatto il salto nel mondo vero.

Il passaggio dal gruppo uno al gruppo due è un passaggio non indolore ed a senso unico. E’ il passaggio più importante del ciclo di informazione.


L'informazione sulle scie chimiche quindi dovrebbe puntare, per prima cosa, a catalizzare questo passaggio, aumentando il numero di persone che hanno sentito parlare per lo meno una volta delle scie chimiche. Purtroppo su questo passaggio lavora la censura della TV e dei media. La censura sulle scie chimiche ha come scopo quello di bloccare il più possibile il trasferimento delle persone dal gruppo uno al gruppo due non facendo produrre alcuna informazione sull'esistenza dell'operazione di aerosol nei cieli, lasciando così le persone nell'ignoranza.


Che cosa possiamo fare allora per aumentare i passaggi dal gruppo uno al gruppo due? Visto che la TV non ne parla, bisogna utilizzare altri mezzi di informazione: volantini, manifesti, siti web, banner, email, telefonate, sms. Bisogna fare arrivare le parole “Scie chimiche “ a più persone possibili. Si possono usare ad esempio magliette con la scritta “Guarda il cielo” “Scie chimiche”. E' fondamentale che sempre più persone vengano a conoscenza del fenomeno delle scie chimiche.


Passiamo adesso al gruppo due. Al gruppo di chi sa, di chi in qualche modo è stato informato. Nel gruppo due le persone vengono divise in ulteriori gruppi. Vediamo come.


Ammettiamo che una persona tramite un amico, assistendo ad un video o guardando un adesivo sulla metropolitana venga a conoscenza delle scie chimiche. Un'idea nuova entra nella sua testa:

"Ci sono aerei che passano sulla città per spruzzare qualcosa su di noi".

Questa persona è entrata ufficialmente nel gruppo due dello schema e ci resterà per sempre. Come si comporterà adesso questa persona? Dalla mia esperienza direi che la cosa più probabile, almeno qui in Italia, è che la persona inizialmente venga turbata dal tremendo scenario delle scie chimiche ma successivamente lo rifiuti, ritenendolo semplicemente impossibile. la persona entra allora nel gruppo “Chi pensa che siano tutte baggianate”.

Questa persona reputa un'assurdità che degli aerei passino e ripassino per spruzzare composti chimici e biologici sulle nostre teste [egli è anche probabilmente convinto che le torri gemelle siano state abbattute da aeroplani guidati da terroristi islamici armati di taglierino, il passaporto di uno dei quali non si è distrutto nello spaventoso incendio, a differenza della scatola nera, praticamente indistruttibile, che è andata persa :)]. Questa persona crede con fede a tutto quello che la televisione gli propina. Bene, una persona può rimanere in questo gruppo a lungo. Può semplicemente continuare la propria vita come se niente fosse, non pensando a quello che ha sentito circa gli aerei chimici.

Questa persona, però, può anche evolvere in maniera estremamente negativa, diventando un paladino della razionalità e della difesa della pseudo-normalità. Egli può addirittura impegnarsi in prima persona a negare l’esistenza del fenomeno, entrando nel gruppo "Chi disinforma in buona fede".

Questa persona fa quello che fa in totale buona fede. Egli crede veramente che le scie chimiche siano una baggianata. E' una persona diciamo un po’ immatura ed ingenua, ma non in malafede: "Scie chimiche? Ma fammi il piacere!!". Si tratta di persone che non hanno, incolpevolmente, l'apertura mentale sufficiente per immaginare una operazione incredibile come quella delle scie chimiche. Fare shiftare queste persone dai due gruppi testé citati non è semplicissimo. Tuttavia, una attenta e precisa campagna informativa, che miri oltre che alle dimostrazioni tecnico-scientifiche, anche al cuore di queste persone, potrebbe sortire qualche effetto.

Ho notato anche che l’insistenza nell’informare sulle scie sortisce degli effetti. Una persona di fronte alla continua esposizione alla mole infinita di prove sull’esistenza delle scie chimiche, se non è totalmente chiusa, si convince che forse c'è qualcosa di vero.

Accanto al gruppo di chi crede che le scie chimiche non esistono, troviamo il gruppo "Chi si convince dell'anomalia del fenomeno". Le persone facenti parte di questo gruppo si rendono conto che c'è qualcosa che non va, capiscono che il fenomeno delle scie persistenti è anomalo, ma non ritengono le informazioni in loro possesso sufficienti per poter dire "E' in atto un'operazione di irrorazione".

Chi si convince dell'anomalia del fenomeno.

Come deve essere allora l'informazione all'interno del gruppo 2) (il gruppone di chi è stato informato sull'esistenza delle scie chimiche)? Essa deve avere caratteristiche differenti rispetto all'informazione rivolta a chi non sa nulla di scie chimiche. L'informazione all'interno del gruppo 2) deve essere mirata a dimostrare la veridicità della teoria delle scie chimiche. L'obiettivo è quello di fare capire alle persone che credono che si tratti di baggianate, o che ancora non sono convinte che la cosa sia molto grave, che purtroppo i sorvoli chimici sono reali.

Che mezzi usare? Video, volantini, articoli che riportino argomenti forti, convincenti. In questo caso non si tratta più di informare, ma di dimostrare la veridicità del fenomeno. Le persone di questo gruppo hanno già sentito parlare di scie chimiche. Solo che non ci credono.

Passiamo adesso al gruppo di chi si è reso conto che è in atto un'operazione sistematica di irrorazione di gran parte del pianeta: “Chi si convince che è in atto una operazione di irrorazione”.

Se una persona timidamente entra in questo gruppo, si trova su un terreno estremamente scivoloso. Questa persona corre inizialmente il rischio di shiftare verso il gruppo “Chi pensa che siano tutte baggianate” perché i dubbi sulla veridicità delle scie chimiche sono tanti. E’ mille volte più facile credere che non è vero niente piuttosto che credere agli "Illuminati", al Nuovo ordine mondiale, alle sfere volanti e agli U.F.O., alle scie piene di alluminio, bario e fibre. Ma se una persona apre il suo cuore alla verità, è in grado di resistere a lungo nel gruppo di chi si convince che è tutto vero. A questo punto la situazione può evolvere in modi diversi. La persona può continuare la propria vita come prima, consapevole dell'esistenza dei sorvoli chimici, pensando senza neanche tutti i torti “Ma tanto, cosa possiamo fare?".

A queste persone, vorrei ricordare che noi siamo i padroni delle nostre vite. Che abbiamo un diritto naturale a realizzare le nostre aspirazione e a vivere in pace, in un mondo libero dal male. E che quindi abbiamo il diritto di fare cessare i sorvoli chimici e di liberarci delle persone che hanno organizzato tutto questo. Ma chiaramente nessuno è obbligato a fare alcunché.

Una persona del gruppo "Chi si convince che è in atto un'operazione di irrorazione" che vuole che le cose cambino, che vuole un cielo senza bario e alluminio, che vuole la pioggia e le nuvole normali, può allora shiftare ad un ulteriore gruppo: “Chi informa”. Una persona di questo gruppo si impegna a trasferire le proprie conoscenze ad altre persone, affinché più persone possibile si "risveglino" e capiscano cosa sta succedendo.

Ma attenzione. Nel gruppo di chi si è reso conto della vera natura dell'operazione scie chimiche, sono presenti delle persone meschine. Persone che conoscono la verità sui sorvoli chimici, ma che per motivi personali, soldi, potere o quant’altro, decidono di disinformare o di nascondere la verità.

I meschini.

Quelli che fanno parte del gruppo "Chi disinforma in malafede" (i cosiddetti debunkers) hanno lo scopo di indirizzare le persone entrate nel gruppone 2) (il gruppo di chi è stato informato) verso il sottogruppo “Chi pensa che sono tutte baggianate”. Il loro obiettivo è mettere una pezza al buco che si è creato nel muro della censura sulle scie chimiche. Delle persone hanno scoperto l'operazione scie chimiche? Bene, convinciamoli che sono tutte fantasie!

Cosa si può fare per gestire queste persone? Spesso queste persone adducono motivi, spiegazioni (a volte davvero senza capo ne' coda) per confutare la teoria delle scie chimiche. Cosa fare con queste persone? Rispondergli? Rispondere a queste persone vuole dire a mio avviso perdere energie che possono essere destinate ad informare chi ancora non sa o a convincere chi crede che si tratti di fantasia. Non ha senso convincere un debunker perché lui già conosce la verità, ma la nega. Tuttavia, essi lanciano controinformazione che può essere dannosa, se recepita come vera da chi ancora non si è fatto un'idea. Cosa fare? Personalmente cerco di ignorarli o trattarli con ironia. Noi andiamo per la nostra strada di informazione, forti di essere dalla parte della verità. Loro, verso l'inferno. Lasciamo che scompaiano e si sciolgano come neve al sole. Un certo controllo delle attività dei debunker va comunque effettuato.

Sarebbe importante anche tentare di far capire a queste persone la gravità di quello che fanno, ma purtroppo non c'è il tempo. Se vogliono salvarsi, cambino, e in fretta. Ma da soli.
C'è anche un altro gruppo di persone meschine. "Chi sa e nasconde la verità". Persone che magari ricoprono ruoli o incarichi importanti nella società, sono a conoscenza della cosa ma la nascondono per interessi personali. Grave. Molto grave.
E chi rimane? Di chi non abbiamo parlato? Mancano ancora due gruppi. Gli ideatori e i realizzatori del progetto scie chimiche.

Al gruppo “Chi ha ideato l’operazione scie chimiche” solo un messaggio: che essi possano trovare un giorno la via della pace e della luce.

Per quanto riguarda gli attuatori (chi materialmente compie le operazioni di irrorazione), che fanno parte del gruppo "Chi partecipa all'operazione scie chimiche", se si tratta di persone che eseguono degli ordini, sappiamo che devono obbedire. Ma credo che l'informazione verso questi soggetti potrebbe sortire effetti positivi. Toccare il cuore dei piloti [ (se sono umani ;-) ] o di chi teleguida i droni forse potrebbe regalare qualche sorpresa. Questo gruppo è stato collocato nello schema all'interfaccia tra chi sa e chi non sa perché potrebbe anche essere (poco probabile comunque) che chi spruzza non sappia quello che sta facendo o quanto meno quello che sta spruzzando. Ad esempio, l'operaio che fa la Coca cola non ne conosce la formula.
Conclusioni.

Vediamo a questo punto come e a chi dovrebbe essere indirizzata l'informazione sulle scie chimiche.

Essenzialmente l'informazione sulle scie chimiche deve avere un un duplice obiettivo:

1) Informare più persone possibili sull'esistenza del fenomeno scie chimiche. Far passare Più persone possibili nel gruppo "Chi è stato informato".

2) Fornire informazioni tecniche, dimostrazioni, prove forti a chi già è stato informato ma ancora non crede all'operazionedi irrorazione in atto.

Quando si produce informazione bisognerebbe quindi sempre avere in mente il target a cui l'informazione è rivolta, per ottimizzarne l'efficacia.
"Per chi è questo video? Per chi non sa niente di scie"
"Per chi è questo articolo?Per chi ha capito l'anomalia ma ancora non crede all'operazione di irrorazione"
E così via.

Gli obiettivi principali dell'informazione sulle scie chimiche.

Il risultato finale che si intende ottenere con l'attività di informazione sulle scie chimiche è fare convergere più persone possibili al gruppo di persone che ha compreso la vera natura delle operazioni di irrorazione. Tale risultato, come visto, si può raggiungere gradualmente.

Nella campagna di informazione bisogna tenere però presente ulteriori elementi:

1) Gestire i debunkers, tamponarli e limitare i danni da loro provocati.

2) Pensare anche all'informazione diretta ai piloti dei tankers chimici ed agli esecutori materiali della operazione di aerosol (chi produce i materiali rilasciati dagli aerei, chi gestisce l'attività). Video, messaggi mirati a queste persone.

3) Pensare all'azione di "conversione" di tutti i gruppo che nello schema sono colorati in rosso. Le persone che fanno parte di questi gruppi sono il vero problema. Dubito che si possano convertire, ma basterebbe che una piccola parte lasciasse "Il lato oscuro della forza" per creare un bel maremoto.

4) Informazione interna. Trasferimento di conoscenze tra chi informa in modo che chi si occupa di informazione sulle scie chimiche sia sempre aggiornato sulle nuove diavolerie escogitate dai manigoldi.

Gli ideatori del progetto scie chimiche fanno di tutto perché la loro verità non diventi ufficiale.
Facciamola diventare!
Se tutti saranno informati e tutti capiranno che è tutto vero, il gioco non potrà più stare in piedi come sta adesso.


P.S.

Una piccola statistica. La maggior parte delle persone che conosco si colloca nel gruppo "Chi si convince dell'anomalia del fenomeno". Non è semplice passare al gruppo verde di chi comprende la vera natura del fenomeno. Ci vogliono prove forti ed eclatanti. Una prova, anche se vera, a volte, purtroppo, non è sufficiente. Una persona si convince solo con elementi forti e eclatanti.

E un piccolo giochino. Proviamo a collocare le persone che conosciamo o le personalità dello spettacolo, informazione o politica nello schema. Dove le collochiamo? Una buona parte va sicuramente nel gruppo "Chi pensa in buona fede che sono tutte baggianate" e un'altra nel gruppo di chi ancora neanche sospetta dell'esistenza delle scie chimiche. Spero davvero che nessuno rientri nei gruppi rossi. Chi è nei gruppi rossi è destinato alla dannazione: almeno qualche milione di anni da passare in un mondo inferiore. Pensateci. Ne vale la pena? ;-)


lunedì 6 agosto 2007

Rods e scie chimiche

Uno dei RODS sovente avvistati sopra Sanremo, sempre durante il passaggio di velivoli chimiciJose Escamilla è un regista, produttore, documentarista e ricercatore nato a Roswell. Di recente ha realizzato dei documentari di argomento ufologico, tra i quali Interstellar ed U.F.O. The greatest story ever denied, produzioni che includono molti filmati della N.A.S.A. Negli anni '60 del XX secolo, dopo aver avvistato alcuni strani velivoli nel cielo del New Mexico, Escamilla cominciò ad interessarsi di U.F.O. che filmò in varie occasioni. E' stato tra i primi ad occuparsi di rods, (letteralmente “barre”, “aste”), singolari oggetti spiraliformi o allungati che, stando ad alcuni studiosi, potrebbero essere creature viventi dall’apparenza plasmatica, dotate forse di intelligenza. Escamilla accosta inopinatamente i rods ai dropa, gli extraterrestri di un’antica tradizione cinese.(1)

Il documentarista ricorda che nel 1996 la navicella spaziale Columbia installò il Tether, un cavo per la messa in orbita di satelliti. L'esperimento fallì, a causa della rottura dello stesso, rottura causata, secondo Escamilla, dai rods intenti a contrastare la militarizzazione dello spazio per opera degli U.S.A. e di altre potenze mondiali. Infatti pare che i militari mirino ad uccidere questi esseri, occupando ed avvelenando l'ambiente in cui vivono.

Questo spiega l'operazione "scie chimiche", un tentativo attuato dai governi per rendere inospitale l'habitat per queste creature, anche se la versione ufficiale dell'Aeronautica statunitense si riferisce all'eliminazione di batteri (sic) presenti nell'atmosfera. Sappiamo che, invece, è vero il contrario.

Come si può considerare l’ipotesi di Escamilla? Non si può escludere che l’esecutivo occulto, avvalendosi del complesso industriale-militare, si prefigga l’obiettivo di ostacolare e di neutralizzare in ogni modo alieni che interferiscono con gli ambiziosi e diabolici piani terrestri di dominio, ormai non più solo planetario.

(1) Secondo Escamilla, si deve a Trevor James Constable la scoperta dei rods. Constable, che vive a San Pedro, in California, “ha studiato la manipolazione del clima e nei lontani anni ’60 faceva esperimenti. Può far piovere nei luoghi più aridi tramite l’energia orgonica, la tecnologia di Wilhelm Reich, ma naturalmente governo e militari stanno rovinando il clima". Su queste misteriose presenze, vedi Aliasrc, The rods. L'autore, che rileva come i rods siano visibili all'infrarosso, ne esamina morfologia, dimensioni, movimento etc., formulando alcune interessanti ipotesi sulla loro natura.

Nel 1947 l'esploratore Karyl Robin-Evans venne in contatto con una tribù cinese: i Dropa (pastori), il cui capo gli spiegò che i loro antenati provenivano dalle stelle e, più precisamente, da un pianeta che si trova vicino a Sirio. Le leggende li descrivono come creature basse e dalla testa grossa. Poiché gli extraterrestri non riuscirono a ripartire, dovettero convivere con gli uomini. Attualmente di quell'antico popolo, si sono pressoché perse le tracce. Tuttavia esiste un gruppo di pastori nomadi, i Dropka, allevatori di yak.


Fonti:

Aliasrc, The rods, 2007
P. Harris, Interstellar, traduzione dell'articolo-intervista a cura di B. Barbatelli, 2007, in Area 51, n. 23
D. Pasquariello, I rods: animali alieni?

domenica 5 agosto 2007

Progetto Blue beam: prove di trasmissione

Il 26 dicembre 2006, a Cinisello Balsamo (Milano), fu realizzato un video che mostrava una strana figura fluttuante nel cielo: la figura, di colore bianco fluorescente, dalle sembianze piuttosto indefinite, fu interpretata da molti testimoni e fruitori del filmato (potenza della "fede" ed inganno della percezione) come la Vergine col Bambino.

In verità, l'immagine può vagamente assomigliare alla Madonna, una Madonna legnosa e stilizzata, ma ha tutta l'evidenza di un ologramma, anche alquanto rudimentale.

Esaminando il video di recente, abbiamo notato che, prima che la videocamera riprenda la proiezione olografica, è immortalato, in un cielo saturo di nebbia chimica, un inconfondibile aereo della morte seguito dalla solita scia densa e sfrangiata, tipica dei demoni alati.

A nostro parere, si tratta di un'immagine olografica e non di un'epifania mariana: le caratteristiche dell'immagine e la contemporanea presenza del tanker spingono a pensare che la Vergine del video non abbia alcunché di soprannaturale, ma sia una produzione tecnologica da collegare all'aereo chimico, all'atmosfera piena di sostanze atte a favorire le condizioni elettromagnetiche (nell'atmosfera e nel percipiente) per la creazione e ricezione di icone.

D'altronde le tecniche olografiche, fino a pochi anni fa, erano ancora piuttosto primitive, ma, oggi giorno, è possibile creare immagini indistinguibili da quelle reali, con tanto di ombreggiature, riflessi, tridimensionalità, movimenti...

Insomma, si è trattato di una prova di trasmissione, nell'ambito del Progetto Blue beam, il programma che, facendo leva sulla fede sincera, ma ingenua di molti credenti, sia cristiani sia di altre religioni, implica la simulazione della Parousia del Cristo e di altri personaggi sacri nonché la messinscena di un'invasione extraterrestre, da un lato per consolidare la religione intesa come instrumentum regni, dall'altro per coagulare il consenso della popolazione mondiale di fronte alla falsa minaccia aliena. I cittadini, sempre inclini ad accettare come oro colato le menzogne dei regimi che li dominano, acconsentiranno alla creazione di un governo mondiale dotato di immensi poteri, cui sarà delegato il compito di difendere il pianeta da nemici esterni. E’ un possibile scenario futuro…

The end



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venerdì 3 agosto 2007

Confermata un'ipotesi sul Morgellons?

Un po' di tempo fa, ipotizzammo che il terribile morbo di Morgellons potesse essere in qualche modo contrastato attraverso lo zapper, un dispositivo elettronico che, emettendo delle onde quadre, è in grado di interferire con il ciclo biologico di virus e batteri che hanno attaccato l'organismo. Lo zapper quindi può debellare alcune malattie, distruggendo agenti patogeni, soprattutto se si usa il modello che consente di variare la frequenza.

Orbene, abbiamo appreso che lo scienziato statunitense Michael Wolf dichiarò di aver operato all'interno del governo ombra, definito dal ricercatore Richard Boylan Cabal, per 25 anni. Wolf, scomparso il 18 settembre del 2000, rivelò che il rapporto pubblicato dal Dr Strecker, in cui si definisce l'AIDS una malattia dovuta ad un virus creato in laboratori militari, è corretto.

Secondo il Dr Strecker, tale virus ha una struttura cristallina(2) e può essere distrutto con particolari frequenze. Ora, considerando che il Morgellons è quasi certamente causato da nanomacchine, diffuse con le scie chimiche, ed alimentate con microbatterie, si sarebbe tentati di concludere nel modo seguente: se il virus dell'AIDS può forse essere neutralizzato con l'irradiazione di frequenze, questo dovrebbe essere vero anche per i patogeni che provocano la sindrome di Morgellons, coincidendo le nanomacchine, alla base della malattia, con congegni bioelettronici.




(1) Lo zapper, ideato dalla dott.sa Hulda Clark, è un piccolo dispositivo elettronico che genera un'onda quadra positiva a 30.000 hertz. I due elettrodi dell'apparecchio vengono applicati al corpo, di solito braccia o arti inferiori, in modo che la debolissima corrente lo attraversi. L'esperienza di molte persone testimonierebbe che questa corrente può distruggere o contrastare i vari microorganismi, siano essi parassiti, batteri, funghi, virus.

Secondo alcune opinioni, i benefici effetti dello zapper deriverebbero da tre fattori. Il primo è un’azione diretta contro il microrganismo patogeno. Questo, investito dalla sua particolare frequenza presente nell'onda quadra che, per sua natura, ne contiene moltissime, entra in risonanza e viene distrutto. Il secondo meccanismo implicherebbe il danneggiamento delle barriere proteiche erette dal patogeno per dissimularsi all’interno del sistema immunitario che così può riconoscerlo ed aggredirlo. Infine il terzo aspetto riguarderebbe un’azione di stimolo generale del sistema immunitario.

(2) Anche il Dr Donald W. Scott cita una forma cristallina in ordine al batterio brucella che lo scienziato considera all’origine di molte affezioni neurosistemiche: "Un documento di uno studio del Senato declassificato il 24 febbraio 1977, dimostra che George Merck, della ditta farmaceutica Merck Sharp & Dohme (che ora produce farmaci per curare malattie che un tempo essa stessa creò), nel 1946 riferì al Ministro della guerra che i suoi ricercatori erano riusciti, per la prima volta, ad isolare l'agente patogeno in forma cristallina: avevano prodotto una tossina batterica estratta dal batterio Brucella. Tale tossina poteva essere trasmessa da vettori come gli insetti, l'irrorazione aerea o la catena alimentare".

Fonti:

A. Feltri, Virus, 2006
C. Stonor, Le rivelazioni del Dr Kruvant. 2007, in Area 51, n. 22
D. W. Scott, Micoplasma: l’agente di collegamento nelle affezioni neurosistemiche, 2007
Zret, Nanotecnologie e scie chimiche: quale collegamento?
, 2007

giovedì 2 agosto 2007

Unione europea: interrogazione parlamentare sulle chemtrails

Atti parlamentari
16:03 - lunedì

Parlamento europeo: interrogazione sulle scie di condensazione degli aerei che non contengono più solo acqua


Strasburgo, Francia - Presentata da Erik Meijer (GUE/NGL)
(WAPA) - "Interrogazione scritta E-2455/07
di Erik Meijer (GUE/NGL)
alla Commissione

Oggetto: scie di condensazione degli aeromobili che non contengono più solo acqua ma che causano velature biancastre persistenti, dovute probabilmente alla presenza di bario, alluminio e ferro

1) È la Commissione a conoscenza del fatto che, dal 1999, alcuni cittadini in Canada e negli Stati Uniti hanno denunciato la presenza crescente nell’aria di un nuovo tipo di scie di condensazione degli aeromobili, che talvolta rimangono per ore e che si espandono molto più che in passato, creando velature biancastre definite 'Oscuramento aereo' e che questo nuovo tipo ha particolarmente colpito l’attenzione delle persone perché è molto diverso dalle scie brevi, sottili come un tratto di matita che sono diventate familiari da quando gli aerei a reazione hanno iniziato a volare, che rimangono visibili per 20 minuti al massimo e che si creano solo se il vapore acqueo si condensa sulle particelle di polvere a causa delle basse temperature e dell’elevata umidità?

2) È la Commissione a conoscenza del fatto che le ricerche fatte da queste persone, le osservazioni dei piloti e le affermazioni delle istanze governative suggeriscono sempre di più che ciò che sta succedendo è che gli aeromobili emettono nell’aria secca piccole particelle contenenti bario, alluminio e ferro, un fenomeno che nel dibattito pubblico in America è noto come 'Scie chimiche'?

3) Diversamente dalle scie di condensazione, le scie chimiche non sono un prodotto inevitabile dell’aviazione moderna. Sa la Commissione quale sia lo scopo delle emissioni artificiali di queste sostanze terrestri nell’atmosfera? Aiutano le piogge, portano benefici alle telecomunicazioni o combattono il cambiamento climatico?

4) In quale misura l’oscuramento aereo e le scie chimiche vengono utilizzate nei cieli d’Europa, non dimenticando che molte persone anche qui sono convinte che il fenomeno sta diventando sempre più comune e sono interessate dal fatto che fino ad oggi se ne sa poco e non vi sono informazioni pubbliche a riguardo? Chi ha iniziato queste emissioni e come vengono finanziate?

5) A parte le supposte conseguenze positive delle emissioni di sostanze nell’aria, è la Commissione a conoscenza di possibili svantaggi per l'ambiente, la salute pubblica, l’aviazione e il ricevimento delle stazioni Tv?

6) Che cosa si fa per evitare che singoli Stati europei o aziende adottino misure unilaterali il cui impatto transfrontaliero potrebbe essere giudicato indesiderato da altri Stati o da organizzazioni di cittadini? Vi è già un coordinamento a questo proposito? Svolge l’Ue un ruolo in tutto ciò o prevede la Commissione un ruolo futuro e quali sono i suoi obiettivi in merito?". (Avionews)

(006) 070730160314-1077600 (World Aeronautical Press Agency - 30-Lug-2007 16:03)


Fonte: http://www.avionews.it/


PDF:

http://www.avionews.it/pdf_news.php?newsId=1077600


Addendum del 3 agosto 2007


Grazie alle informazioni forniteci da T A R O, possiamo riportarvi la scandalosa e patetica risposta della commissione europea (non ci illudevamo che sarebbe stata diversa). In definitiva, si tratta della solita ridicola spiegazione che da anni, i ministri e gli scienziati corrotti, ammanniscono al popolo bue.



E-2455/07EN
Answer given by Mr Dimas
on behalf of the Commission

(26.6.2007)


1. The Commission is aware of claims that such trends and phenomena exist. However, the Commission is not aware of any evidence substantiating such claims. The extent to which aircraft condensation trails form and the speed at which they disappear are in the first instance determined by pressure, temperature, and the relative humidity of a given flight level. Fuel and combustion properties and the overall propulsive efficiency may also have an impact. Any changes or trends in the extent to which contrails are reported to remain visible and develop into more widespread clouds may thus be due to factors such as changes in

- meteorological conditions
- traffic volumes
- jet-engine efficiency

2. The Commission is aware of such claims but is not aware of any evidence that particles of barium, aluminium or iron are being emitted, deliberately or not, by aircraft.

3. No. It cannot be precluded that the release of such particles might affect precipitation and climate change, but as indicated above the Commission is not aware of any evidence that such releases take place.

4. The Commission is not aware of any evidence that such methods are being employed in Europe.

5. None of the substances referred to are hazardous per se, but some effects on environment and public health can not be ruled out if large scale releases to the air occurred.

6. As indicated above the Commission is not aware of any evidence suggesting that there is any reason to act.

mercoledì 1 agosto 2007

Bario nell'acqua minerale

Qualche giorno addietro, mi è capitato di leggere l'etichetta su una bottiglia di una marca di acqua minerale, distribuita da una nota catena di cooperative. Sull'etichetta erano riportati i minerali contenuti nell'acqua con l'indicazione delle quantità in microgrammi per litro, come da normativa vigente. In calce erano elencati gli elementi chimici di cui il laboratorio di analisi (le analisi risalivano al 2004) aveva rilevato delle tracce: tra i vari elementi, spiccava il bario.

E' la prima volta in cui noto il bario tra gli inquinanti dell'acqua minerale: di solito l'etichetta indica tracce di arsenico, manganese etc. ma non di bario. Sarei tentato di collegare la presenza di tale metallo tossico alla sua diffusione nell’ambiente dovuta, come dimostrato in modo incontrovertibile, alla nefasta operazione "scie chimiche".

Il discorso si inserisce nel dibattito circa la preferenza da accordare all'acqua minerale imbottigliata oppure a quella di rubinetto. Siamo sinceri: sono una peggio dell'altra. Qualche pseudo-ambientalista sostiene che l'acqua del rubinetto è migliore, perché maggiormente controllata. Sarà pure vero, ma è sempre contaminata dai veleni che cadono dal cielo e da moltissimi altri inquinanti. Inoltre di solito è "depurata" e disinfettata con ipoclorito di sodio, biossido di cloro, perossido di idrogeno e policloruro di… alluminio, come se non bastasse quello sparso con gli aerei della morte. A volte poi le aziende che distribuiscono l'acqua “potabile”, vi aggiungono qualcos'altro...

Consiglierei, stando così le cose, di ricorrere a metodi per eliminare, per quanto possibile, i metalli pesanti dal prezioso liquido: si possono usare dei batteri anaerobici che si nutrono di metalli e di idrocarburi e che rendono anche il sapore dell'acqua molto più gradevole. Pure l'installazione di un impianto ad osmosi inversa è una buona risoluzione. Non sono da trascurare, infine, tutti quei sistemi che agiscono sull'acqua intesa come elemento, per così dire, vivo: dalla radionica alle tecniche del Dr Emoto.

L'ideale sarebbe raccogliere l'acqua in caraffe di vetro (si evitino i contenitori di plastica) e depurarla con i procedimenti suggeriti, prima di berla o di usarla per cucinare.

Approfondimenti:


Batteri mangia-arsenico per depurare acque inquinate, 2003
Zret, Acqua, 2007
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