Pubblichiamo un'interessantissima analisi, tradotta in testo e diagrammi di flusso, per opera di "Cieliazzurri", curatore del blog Scie persistenti su Milano. Penso valga la pena dare a questo articolo, incentrato sulle strategie di informazione, il massimo risalto possibile.
Come si diffonde l’informazione sulle scie chimiche tra la gente? E’ possibile migliorarne la diffusione? Se sì, come? A chi e come bisogna rivolgere l'informazione sulle scie chimiche? In questo post cercheremo di discutere questi argomenti.
Nel mondo esistono attualmente due gruppi di persone:
1) chi ignora totalmente il fenomeno delle scie chimiche;
2) chi ne è a conoscenza.

Ognuno di noi (chi sta leggendo ovviamente fa ormai parte del gruppo due) ha fatto parte in passato del gruppo uno. Io ne ho fatto parte fino all'inizio di quest'anno. Non sapevo nulla di scie chimiche. Poi a un certo punto, chi prima chi dopo e in tanti modi diversi, abbiamo fatto il salto nel mondo vero.
Il passaggio dal gruppo uno al gruppo due è un passaggio non indolore ed a senso unico. E’ il passaggio più importante del ciclo di informazione.
L'informazione sulle scie chimiche quindi dovrebbe puntare, per prima cosa, a catalizzare questo passaggio, aumentando il numero di persone che hanno sentito parlare per lo meno una volta delle scie chimiche. Purtroppo su questo passaggio lavora la censura della TV e dei media. La censura sulle scie chimiche ha come scopo quello di bloccare il più possibile il trasferimento delle persone dal gruppo uno al gruppo due non facendo produrre alcuna informazione sull'esistenza dell'operazione di aerosol nei cieli, lasciando così le persone nell'ignoranza.
Che cosa possiamo fare allora per aumentare i passaggi dal gruppo uno al gruppo due? Visto che la TV non ne parla, bisogna utilizzare altri mezzi di informazione: volantini, manifesti, siti web, banner, email, telefonate, sms. Bisogna fare arrivare le parole “Scie chimiche “ a più persone possibili. Si possono usare ad esempio magliette con la scritta “Guarda il cielo” “Scie chimiche”. E' fondamentale che sempre più persone vengano a conoscenza del fenomeno delle scie chimiche.
Passiamo adesso al gruppo due. Al gruppo di chi sa, di chi in qualche modo è stato informato. Nel gruppo due le persone vengono divise in ulteriori gruppi. Vediamo come.
Ammettiamo che una persona tramite un amico, assistendo ad un video o guardando un adesivo sulla metropolitana venga a conoscenza delle scie chimiche. Un'idea nuova entra nella sua testa:
"Ci sono aerei che passano sulla città per spruzzare qualcosa su di noi".
Questa persona è entrata ufficialmente nel gruppo due dello schema e ci resterà per sempre. Come si comporterà adesso questa persona? Dalla mia esperienza direi che la cosa più probabile, almeno qui in Italia, è che la persona inizialmente venga turbata dal tremendo scenario delle scie chimiche ma successivamente lo rifiuti, ritenendolo semplicemente impossibile. la persona entra allora nel gruppo “Chi pensa che siano tutte baggianate”.

Questa persona reputa un'assurdità che degli aerei passino e ripassino per spruzzare composti chimici e biologici sulle nostre teste [egli è anche probabilmente convinto che le torri gemelle siano state abbattute da aeroplani guidati da terroristi islamici armati di taglierino, il passaporto di uno dei quali non si è distrutto nello spaventoso incendio, a differenza della scatola nera, praticamente indistruttibile, che è andata persa :)]. Questa persona crede con fede a tutto quello che la televisione gli propina. Bene, una persona può rimanere in questo gruppo a lungo. Può semplicemente continuare la propria vita come se niente fosse, non pensando a quello che ha sentito circa gli aerei chimici.
Questa persona, però, può anche evolvere in maniera estremamente negativa, diventando un paladino della razionalità e della difesa della pseudo-normalità. Egli può addirittura impegnarsi in prima persona a negare l’esistenza del fenomeno, entrando nel gruppo "Chi disinforma in buona fede".

Questa persona fa quello che fa in totale buona fede. Egli crede veramente che le scie chimiche siano una baggianata. E' una persona diciamo un po’ immatura ed ingenua, ma non in malafede: "Scie chimiche? Ma fammi il piacere!!". Si tratta di persone che non hanno, incolpevolmente, l'apertura mentale sufficiente per immaginare una operazione incredibile come quella delle scie chimiche. Fare shiftare queste persone dai due gruppi testé citati non è semplicissimo. Tuttavia, una attenta e precisa campagna informativa, che miri oltre che alle dimostrazioni tecnico-scientifiche, anche al cuore di queste persone, potrebbe sortire qualche effetto.
Ho notato anche che l’insistenza nell’informare sulle scie sortisce degli effetti. Una persona di fronte alla continua esposizione alla mole infinita di prove sull’esistenza delle scie chimiche, se non è totalmente chiusa, si convince che forse c'è qualcosa di vero.

Accanto al gruppo di chi crede che le scie chimiche non esistono, troviamo il gruppo "Chi si convince dell'anomalia del fenomeno". Le persone facenti parte di questo gruppo si rendono conto che c'è qualcosa che non va, capiscono che il fenomeno delle scie persistenti è anomalo, ma non ritengono le informazioni in loro possesso sufficienti per poter dire "E' in atto un'operazione di irrorazione".
Chi si convince dell'anomalia del fenomeno.

Come deve essere allora l'informazione all'interno del gruppo 2) (il gruppone di chi è stato informato sull'esistenza delle scie chimiche)? Essa deve avere caratteristiche differenti rispetto all'informazione rivolta a chi non sa nulla di scie chimiche. L'informazione all'interno del gruppo 2) deve essere mirata a dimostrare la veridicità della teoria delle scie chimiche. L'obiettivo è quello di fare capire alle persone che credono che si tratti di baggianate, o che ancora non sono convinte che la cosa sia molto grave, che purtroppo i sorvoli chimici sono reali.
Che mezzi usare? Video, volantini, articoli che riportino argomenti forti, convincenti. In questo caso non si tratta più di informare, ma di dimostrare la veridicità del fenomeno. Le persone di questo gruppo hanno già sentito parlare di scie chimiche. Solo che non ci credono.
Passiamo adesso al gruppo di chi si è reso conto che è in atto un'operazione sistematica di irrorazione di gran parte del pianeta: “Chi si convince che è in atto una operazione di irrorazione”.

Se una persona timidamente entra in questo gruppo, si trova su un terreno estremamente scivoloso. Questa persona corre inizialmente il rischio di shiftare verso il gruppo “Chi pensa che siano tutte baggianate” perché i dubbi sulla veridicità delle scie chimiche sono tanti. E’ mille volte più facile credere che non è vero niente piuttosto che credere agli "Illuminati", al Nuovo ordine mondiale, alle sfere volanti e agli U.F.O., alle scie piene di alluminio, bario e fibre. Ma se una persona apre il suo cuore alla verità, è in grado di resistere a lungo nel gruppo di chi si convince che è tutto vero. A questo punto la situazione può evolvere in modi diversi. La persona può continuare la propria vita come prima, consapevole dell'esistenza dei sorvoli chimici, pensando senza neanche tutti i torti “Ma tanto, cosa possiamo fare?".
A queste persone, vorrei ricordare che noi siamo i padroni delle nostre vite. Che abbiamo un diritto naturale a realizzare le nostre aspirazione e a vivere in pace, in un mondo libero dal male. E che quindi abbiamo il diritto di fare cessare i sorvoli chimici e di liberarci delle persone che hanno organizzato tutto questo. Ma chiaramente nessuno è obbligato a fare alcunché.
Una persona del gruppo "Chi si convince che è in atto un'operazione di irrorazione" che vuole che le cose cambino, che vuole un cielo senza bario e alluminio, che vuole la pioggia e le nuvole normali, può allora shiftare ad un ulteriore gruppo: “Chi informa”. Una persona di questo gruppo si impegna a trasferire le proprie conoscenze ad altre persone, affinché più persone possibile si "risveglino" e capiscano cosa sta succedendo.

Ma attenzione. Nel gruppo di chi si è reso conto della vera natura dell'operazione scie chimiche, sono presenti delle persone meschine. Persone che conoscono la verità sui sorvoli chimici, ma che per motivi personali, soldi, potere o quant’altro, decidono di disinformare o di nascondere la verità.
I meschini.

Quelli che fanno parte del gruppo "Chi disinforma in malafede" (i cosiddetti debunkers) hanno lo scopo di indirizzare le persone entrate nel gruppone 2) (il gruppo di chi è stato informato) verso il sottogruppo “Chi pensa che sono tutte baggianate”. Il loro obiettivo è mettere una pezza al buco che si è creato nel muro della censura sulle scie chimiche. Delle persone hanno scoperto l'operazione scie chimiche? Bene, convinciamoli che sono tutte fantasie!
Cosa si può fare per gestire queste persone? Spesso queste persone adducono motivi, spiegazioni (a volte davvero senza capo ne' coda) per confutare la teoria delle scie chimiche. Cosa fare con queste persone? Rispondergli? Rispondere a queste persone vuole dire a mio avviso perdere energie che possono essere destinate ad informare chi ancora non sa o a convincere chi crede che si tratti di fantasia. Non ha senso convincere un debunker perché lui già conosce la verità, ma la nega. Tuttavia, essi lanciano controinformazione che può essere dannosa, se recepita come vera da chi ancora non si è fatto un'idea. Cosa fare? Personalmente cerco di ignorarli o trattarli con ironia. Noi andiamo per la nostra strada di informazione, forti di essere dalla parte della verità. Loro, verso l'inferno. Lasciamo che scompaiano e si sciolgano come neve al sole. Un certo controllo delle attività dei debunker va comunque effettuato.
Sarebbe importante anche tentare di far capire a queste persone la gravità di quello che fanno, ma purtroppo non c'è il tempo. Se vogliono salvarsi, cambino, e in fretta. Ma da soli.
C'è anche un altro gruppo di persone meschine. "Chi sa e nasconde la verità". Persone che magari ricoprono ruoli o incarichi importanti nella società, sono a conoscenza della cosa ma la nascondono per interessi personali. Grave. Molto grave.
E chi rimane? Di chi non abbiamo parlato? Mancano ancora due gruppi. Gli ideatori e i realizzatori del progetto scie chimiche.

Al gruppo “Chi ha ideato l’operazione scie chimiche” solo un messaggio: che essi possano trovare un giorno la via della pace e della luce.
Per quanto riguarda gli attuatori (chi materialmente compie le operazioni di irrorazione), che fanno parte del gruppo "Chi partecipa all'operazione scie chimiche", se si tratta di persone che eseguono degli ordini, sappiamo che devono obbedire. Ma credo che l'informazione verso questi soggetti potrebbe sortire effetti positivi. Toccare il cuore dei piloti [ (se sono umani ;-) ] o di chi teleguida i droni forse potrebbe regalare qualche sorpresa. Questo gruppo è stato collocato nello schema all'interfaccia tra chi sa e chi non sa perché potrebbe anche essere (poco probabile comunque) che chi spruzza non sappia quello che sta facendo o quanto meno quello che sta spruzzando. Ad esempio, l'operaio che fa la Coca cola non ne conosce la formula.
Conclusioni.
Vediamo a questo punto come e a chi dovrebbe essere indirizzata l'informazione sulle scie chimiche.
Essenzialmente l'informazione sulle scie chimiche deve avere un un duplice obiettivo:
1) Informare più persone possibili sull'esistenza del fenomeno scie chimiche. Far passare Più persone possibili nel gruppo "Chi è stato informato".
2) Fornire informazioni tecniche, dimostrazioni, prove forti a chi già è stato informato ma ancora non crede all'operazionedi irrorazione in atto.
Quando si produce informazione bisognerebbe quindi sempre avere in mente il target a cui l'informazione è rivolta, per ottimizzarne l'efficacia.
"Per chi è questo video? Per chi non sa niente di scie"
"Per chi è questo articolo?Per chi ha capito l'anomalia ma ancora non crede all'operazione di irrorazione"
E così via.
Gli obiettivi principali dell'informazione sulle scie chimiche.

Il risultato finale che si intende ottenere con l'attività di informazione sulle scie chimiche è fare convergere più persone possibili al gruppo di persone che ha compreso la vera natura delle operazioni di irrorazione. Tale risultato, come visto, si può raggiungere gradualmente.
Nella campagna di informazione bisogna tenere però presente ulteriori elementi:
1) Gestire i debunkers, tamponarli e limitare i danni da loro provocati.
2) Pensare anche all'informazione diretta ai piloti dei tankers chimici ed agli esecutori materiali della operazione di aerosol (chi produce i materiali rilasciati dagli aerei, chi gestisce l'attività). Video, messaggi mirati a queste persone.
3) Pensare all'azione di "conversione" di tutti i gruppo che nello schema sono colorati in rosso. Le persone che fanno parte di questi gruppi sono il vero problema. Dubito che si possano convertire, ma basterebbe che una piccola parte lasciasse "Il lato oscuro della forza" per creare un bel maremoto.
4) Informazione interna. Trasferimento di conoscenze tra chi informa in modo che chi si occupa di informazione sulle scie chimiche sia sempre aggiornato sulle nuove diavolerie escogitate dai manigoldi.
Gli ideatori del progetto scie chimiche fanno di tutto perché la loro verità non diventi ufficiale.
Facciamola diventare!
Se tutti saranno informati e tutti capiranno che è tutto vero, il gioco non potrà più stare in piedi come sta adesso.
P.S.
Una piccola statistica. La maggior parte delle persone che conosco si colloca nel gruppo "Chi si convince dell'anomalia del fenomeno". Non è semplice passare al gruppo verde di chi comprende la vera natura del fenomeno. Ci vogliono prove forti ed eclatanti. Una prova, anche se vera, a volte, purtroppo, non è sufficiente. Una persona si convince solo con elementi forti e eclatanti.
E un piccolo giochino. Proviamo a collocare le persone che conosciamo o le personalità dello spettacolo, informazione o politica nello schema. Dove le collochiamo? Una buona parte va sicuramente nel gruppo "Chi pensa in buona fede che sono tutte baggianate" e un'altra nel gruppo di chi ancora neanche sospetta dell'esistenza delle scie chimiche. Spero davvero che nessuno rientri nei gruppi rossi. Chi è nei gruppi rossi è destinato alla dannazione: almeno qualche milione di anni da passare in un mondo inferiore. Pensateci. Ne vale la pena? ;-)