sabato 16 aprile 2022

Buon appetito!

Non ne usciamo più! Perché? Perché, ad esempio, la gente, a distanza di tanti anni, ancora o ignora il problema della geoingegneria clandestina o crede che le scie evanescenti siano scie di condensazione, che siano solo gli aerei militari a diffondere veleni, come ha affermato quello lì... Tra ciarlatani, beoti e negazionisti siamo proprio mal messi! Roba dell’altro mondo! Anzi, di questo! Siamo allo sbando: dopo la farsa del Covid-19, hanno escogitato la guerra con tutte le conseguenze del... casus belli.

Il cielo è quasi sempre granuloso e grigiastro, simile ad un paramento consunto, quando non è tutto una ragnatela di scie tossiche. Le attività chimiche si sono accentuate in modo parossistico in questi mesi: di solito avviene prima di guerre o in concomitanza di scontri armati. Il risultato è che, soprattutto nel Nord Italia, siamo afflitti da una siccità spaventosa, micidiale: tra un po’ razioneranno l’acqua e quella che ancora è erogata dagli acquedotti è pescata sempre più in profondità da falde ormai quasi prosciugate.

Pochi criminali al potere decidono i destini di questo povero mondo, di questa sciagurata umanità. Agiscono dietro le quinte: scorgiamo, in controluce, le sinistre sagome delle fazioni che da tempo si combattono ferocemente. Ci sbaglieremo, ma se, entro un mese o due non termineranno le ostilità, si rischia un effetto domino. Già si legge di truppe russe dispiegate ai confini della Finlandia, di Svezia e Finlandia, che intendono aderire alla N.A.T.O. E’ ovvio che le notizie dei media ufficiali sono da prendere col beneficio del dubbio, ma il nostro fiuto ci dice che le cose possono solo peggiorare.

E’ sufficiente leggere la prima pagina di un quotidiano qualsiasi, benché infestato da menzogne di ogni tipo, per rendersi conto che la società è uno scannatoio, che la situazione è difficile in tutti i campi. Intanto gli ottimisti del pensiero positivo, della crescita personale, dell’evoluzione quantica e corbellerie simili vendono i loro libri a gente sprovveduta. Indigna vedere che spacciano chimere: loro sì sempre più ricchi, mentre gli altri sono sempre più poveri e disperati, ma contenti di esserlo, pensando che la loro miseria sia il culmine dell’autorealizzazione. E’ paradossale: i gonzi che acquistano e leggono questi scartafacci sono più o meno gli stessi che si sono lasciati imbrogliare dalla pantomima della “pandemia”. Sono beoti: pontificano sulla fisica quantistica che per loro coincide sic et simpliciter con la “legge dell’attrazione”, ma non sono in grado di capire che i filtri della maga Circe sono veleni destinati, se non a ucciderli, a trasformarli, un po’ come avviene nell’Odissea, in “porci geneticamente modificati”.

Molti, assimilate le innumerevoli bugie del sistema sono divenuti araldi, benché indolenti, della propaganda sui cosiddetti “cambiamenti climatici” e sulla funesta “agenda 2030”. I problemi si esacerbano sempre più, l’illegalità domina incontrastata e la “soluzione finale” procede nella sua attuazione, senza che quasi nessuno se ne accorga, anche se è sotto gli occhi di tutti. Patetici sono quelli che ancora si aggrappano alla sentenza di qualche sparuto giudice o ai “successi” di qualche sparuto sindacato, ritenendo che, con questi risultati, si possa invertire la rotta, a causa di un potere che non finge ormai neppure più di rispettare le leggi, ma che le calpesta con arroganza e disprezzo persino esibiti. Pochissimi contestano, ancora meno sono coloro che si ribellano: tutto è ammesso, anzi auspicabile nel nome della tutela della “salute”. Come attendersi poi una presa di coscienza proveniente da coloro che sono stati trafitti? Una volta introdotto nel loro organismo l’ossido di grafene che, sintonizzandosi su precise frequenze elettromagnetiche, li rende degli automi, che cosa si può sperare e su chi si può far assegnamento? Sono trasformati in esseri cibernetici, tanto più pericolosi perché programmati, anche attraverso i vari rinforzi “vaccinali”, affinché infieriscano contro la minoranza formata dagli ultimi uomini veri e propri. Insomma, bisogna constatare che le azioni non sono state efficaci e poco rincuora ricordare la massima stoica, secondo cui “la virtù è premio a sé stessa”.

I farabutti con la pantomima della pandemia hanno rovinato il terziario - turismo, ristorazione, vendita al dettaglio… - , senza dimenticare la falcidia dovuta alle pozioni. Adesso è la volta di un'agricoltura già compromessa: in inglese si dice “no rain, no grain”. Raccolti inariditi, suoli sterili, incendi già in primavera… Guarda quanti sono idioti certuni! Investono in criptovalute. Credono di sopravvivere così alla catastrofe produttiva e finanziaria. Quando i negozi saranno vuoti, si mangeranno i bitcoin?!

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