mercoledì 30 novembre 2011

Fool Monti

Il giorno 9 novembre 2011 (9-11-2011) Mario Monti è stato nominato senatore a vita da Giorgio Napolitano: mai decisione fu più gravida di conseguenze. Pochi giorni dopo, il 12, l’economista nato a Varese nel 1943, è stato scelto per formare il tanto strombazzato governo tecnico, una calamità che, in confronto, i tre flagelli descritti nei “Promessi sposi”, sono delle barzellette.

Salito sul trono il nuovo reuccio, subito si è notato che le criminali attività chimico-biologiche nei cieli dell’Italia (e non solo) hanno subito un’intensificazione parossistica. A ritmo forsennato si sono susseguiti e si susseguono i voli della morte, da quando si è insediato questo illustre studioso, cresciuto in un vivaio di Gesuiti, proprio come Mario Draghi, da poco presidente di una banda di usurai, nota in modo eufemistico come Banca centrale europea.

Qualcuno ci ha chiesto che cosa pensassimo di Monti: tutto il male possibile ed è ancora poco. Vanno poste altre domande: per chi lavora costui? Quali sono i suoi veri obiettivi? Come li perseguirà? Rispondere al primo quesito è agevole: l’algido figuro lavora per la feccia globalizzatrice di cui non ci sbaglieremo a vedere il vertice nel Vaticano. E’ qui necessario un excursus: certuni si domandano chi, tra i vari potentati del pianeta, costituisca veramente la cupola. E’ questione in parte accademica, perché che il centro dell’egemonia si trovi a Roma, a Londra, a Washington, a Londra, a Pechino, a Gerusalemme…, per i comuni cittadini non è che cambi molto: a comandare sono sempre dei gran farabutti.

In verità, alcuni tentano di ottenere la quadratura del cerchio, cercando di comprendere come si coordinino e si integrino i poli del governo segreto, sino a dubitare che veramente esista un unico esecutivo occulto. Questa difficoltà si supera facilmente, se si pensa ad un potere tricuspidato (Sion, Vaticano, Massoneria) con le tre entità che, pur collaborando per un fine condiviso, possono spesso divergere sui metodi e sui tempi per conseguirlo. Se ne riicava un disegno realistico, in grado di spiegare per quale motivo certi piani sembrano essere stati rinviati, altri (pochi invero) abortiti. Certamente poi, via via, che si scende nei gradini della piramide (con tre vertici?), le capacità di controllo e di trasmissione degli ordini, per così dire, si diluiscono, incontrandosi e scontrandosi con le istanze di apparati più o meno influenti e talora mossi da spinte centrifughe.

Questo, però, non significa che non esista una cabina di regia dove tutto o quasi viene deciso: ancora una volta la biogeoingegneria si rivela efficace strumento di analisi. Le scie chimiche flagellano pressoché l’intero globo terracqueo, a dimostrare che, di là da divergenze e dissidi anche forti tra nazioni e macro-aree, è preponderante una volontà che asserve gli stati costretti a subire un’operazione che trascende gli interessi nazionali. Alcuni paesi – è vero – ancora sfuggono ai tentacoli della piovra planetaria, ma sono isole destinate, secondo il programma delle élites, ad essere sommerse.

Tali considerazioni permettono di leggere gli ultimi accadimenti economici e finanziari: la crisi che si è abbattuta sull’euro e sui mercati, oltre ad essere artificiale, non denota una fragilità intrinseca dell’Unione europea ed un suo fallimento, ma è solo un mezzo per costruire una nuova, feroce realtà politica ed economica sulle ceneri di quella che le classi dirigenti intendono demolire, fingendo di volerla preservare. Ab chaos ordo. Lo stesso compassato Monti, tra gaffes e lapsus freudiani, ha descritto le crisi come occasioni per eliminare le residue sovranità nazionali a favore di una sempre maggiore centralizzazione del dominio. Non si pensi che un eventuale crollo dell’euromoneta (crollo artificiale!) possa convincere i governi a reintrodurre le precedenti divise con i possibili vantaggi che ne deriverebbero. Non si pensi che Monti si prefigga di risanare le dissestate finanze italiche: da economista sa bene che il debito pubblico (perverso sistema ideato per stritolare i popoli) non potrà mai essere saldato.[1] Egli attuerà una sequela di colossali manovre volte a dissanguare l’Italia, fino a quando dichiarerà che l’unica via di salvezza è adottare una moneta unica mondiale elettronica.

Intanto la Merkel e Sarkozy si godono il loro breve momento di gloria, sognando un’egemonia franco-tedesca sull’Europa. Illusi! Burattini idioti! Anche la Germania e la Francia saranno travolte dallo sfacelo economico, di cui la siccità indotta che affligge i due paesi è soltanto il preludio.

Monti è il matto dei tarocchi, il matto che, simulando l’insania mentale, agisce con mirabile lucidità, mettendo nel sacco anche i più furbi. Il suo compito è semplice: condurre il settore produttivo e l’euro e, di conseguenza, l’Europa al collasso. Egli inasprirà a dismisura la pressione fiscale, interverrà in maniera draconiana a danno del sistema previdenziale e sanitario, fomenterà il malcontento, causerà un’ondata di scioperi, tumulti… Ab chaos ordo. Quando avrà adempiuto il suo dovere, sarà sostituito da un altro fantoccio, magari un po’ più charmant: costui porterà a termine l’opera, promettendo mari e... monti.

Distruggere è facile; costruire è arduo: i pupazzi della “politica” devono solo devastare, fingendo di voler operare per il bene della collettività. Monti, allevato dai mefistofelici gesuiti, ha tutte le carte in regola per raggirare, con la sua prosa untuosa ed i modi melliflui, i sudditi.

E’ questo uno scenario possibile: vedremo se, come elucubrano alcuni, Monti è “solo” l’economista che bada a tutelare gli interessi dei banchieri o se è il distruttore che spianerà la strada al Nuovo ordine, con il fondamentale premeditato intervento di Napolitano.

A tale proposito, molti cercano di sapere chi veramente si nasconda dietro questo mortale progetto mondialista: è poi così importante stabilire se siano i supplizianti del noto film dell’orrore o gli alieni del pianeta Papalla? Sono sempre dei gran farabutti, come i loro servi, come i loro complici.

[1] Per risolvere le questioni, sarebbe sufficiente abolire il signoraggio bancario, eliminare tutti i processi economici basati sul debito (l’usura esecrata da Ezra Pound), destinare le risorse risucchiate dalla Biogeoingegneria e dalle spese militari alla società ed alle attività produttive, ma è proprio quanto il sistema NON vuole. La schiavitù monetaria è un formidabile strumento di controllo ed un mezzo per scorticare i cittadini e trasformarli in schiavi microchippati. Per il sistema ogni risoluzione di un problema è il problema.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica 27 novembre 2011

Resoconto dell'analisi microscopica di un campione di filamento polimerico di ricaduta del 15 ottobre 2011

Pubblichiamo l’analisi di un campione di filamento polimerico, caduto al suolo a seguito dell'ennesima operazione di aerosol clandestina. Lo studio, eseguito da un nostro collaboratore ed amico biologo, conferma le acquisizioni di altri ricercatori e scienziati: non si tratta di ragnatele, checché ne pensi e scriva il chimico negazionista del C.I.C.A.P., Simone Angioni, ma di fibre create in laboratorio, attraverso l’ingegneria genetica. Sono filamenti biotecnologici diffusi probabilmente per adulterare il D.N.A. di piante ed animali.

In data 31/10/11, lo scrivente ha analizzato, mediante l’uso di un microscopio a fluorescenza Olympus, un campione di filamento bianco consegnatomi in un barattolo di vetro.

Descrizione del campione

Il materiale ha la forma di un filamento bianco. Il colore è bianco intenso e la sua conformazione esteriore lo fa sembrare appiccicoso ed arrotolato su sé stesso. A detta di testimoni, tale materiale è caduto in concomitanza con un passaggio assai frequente di aerei con scia chimica bianca (in quanto a quelle quote non potevano essere presenti i parametri atti alla formazione di normali scie di condensazione). Proveniva letteralmente dal cielo e nello specifico erano gli aerei sopra menzionati a rilasciare tale sostanza.

Materiali e metodi

Il campione [1] è stato messo su un vetrino e coperto con un altro vetrino copri oggetto. Per l’analisi microscopica è stato impiegato un microscopio a fluorescenza Olympus con ingrandimenti (escluso l’oculare a 10x) che vanno dal 4x al 100x (rispettivamente da 400 a 1.000 volte la grandezza naturale osservata) sia a luce trasmessa (gialla) sia a fluorescenza (nello spettro dell’ultravioletto, del rosso e del verde). Sono stati osservati anche come riferimenti dei materiali di controllo tra cui una ragnatela [2], un filo di cotone [3] ed un filo di fibra sintetica (poliestere) [4]. Le foto sono state scattate tutte a tempo fisso, eccetto quelle a luce trasmessa che sono state acquisite in modalità automatica per il solo fine di osservarne la morfologia.

Discussione

Aperto il barattolo di vetro, ho preso il campione con due pinzette e, nell’atto di tagliarne un pezzetto, ho notato un'estrema capacità di allungamento e di adesione del filamento in esame. Ciò non si è ripetuto con gli altri campioni (2, 3, 4). Il filamento è stato montato su un vetrino da microscopia ed è iniziata l’analisi. Ad una prima osservazione visiva (ad occhio nudo), i 4 campioni in esame appaiono molto diversi tra loro e, nello specifico, si nota una colorazione bianca intensa per il filamento raccolto, una colorazione grigia-trasparente per la ragnatela, una colorazione ed una lavorazione tessile sia per il cotone sia per il poliestere. Osservando le foto allegate, è possibile notare una marcata differenza anche a livello strutturale e microscopico di questo campioni che possiamo suddividere in tre gruppi:

1) Origine naturale: ragnatela
2) Origine tessile (comprende campioni naturali e artificiali ma lavorati): cotone, poliestere
3) Origine potenzialmente artificiale: filamento

Analizzando le immagini dei campioni in luce trasmessa, è possibile osservare una struttura ben organizzata e definita per i materiali 2, 3, 4, mentre per il campione 1 la morfologia è univoca e particolare. Aumentando gli ingrandimenti, le strutture di cui è composto questo filamento diventano sempre più piccole, come se ogni filo fosse un polimero in cui sono contenuti altri polimeri più piccoli. Arrivando ad un ingrandimento massimo di 100x (1000 volte se contiamo anche l’oculare), si raggiunge il limite dello strumento e non si riesce a mettere a fuoco il campione. Ciò non risulta così evidente negli altri tre materiali, in quanto composti da strutture ben definite. L’eventuale sfocatura di alcuni dettagli delle foto di questi tre campioni è dovuta alla tridimensionalità degli stessi e non alla loro dimensione. Il filamento bianco pare quindi avere una struttura nanometrica.

Anche la fluorescenza presenta differenze che possiamo ricondurre alla suddivisione sopra citata. Secondo questo parametro, però, il filamento bianco tende a mostrare un comportamento simile alla fibra sintetica, dato che non emette fluorescenza se eccitato a determinate lunghezze d’onda (ad esempio in ultravioletto), frequenze che, invece, sono emesse dai campioni di ragnatela e di cotone.

E’ stato notato anche un fenomeno particolare relativo all’autofluorescenza, ovvero i campioni sono in grado di emettere una propria fluorescenza in base alla luce (naturale o artificiale) che è presente nell’ambiente. Nello specifico il monitor del computer a cui è collegato il microscopio diffondeva lievemente la sua radiazione nella stanza oscurata. I 4 campioni hanno dato risposte diverse qui di seguito elencate:

CAMPIONE --------------------- TEMPO

Filamento bianco --------------> 50 ms (millisecondi)
Ragnatela -----------------------> 5 s (secondi)
Fibra sintetica ------------------> 2 s
Cotone -------------------------> 200 ms

Valutando alcuni articoli di letteratura scientifica in merito al ballooning (tecnica che usano alcuni Aracnidi per lo spostamento) ed alle ragnatele e in base alle osservazioni eseguite tramite la microscopia ottica, è possibile constatare che il campione in esame non è una ragnatela e non è di origine naturale. E’ potenzialmente biocompatibile e presenta strutture, a mio parere, artificiali accostabili alla nanotecnologia. Sulla base delle analisi fin qui svolte, deduco che non si tratta di materiale di origine naturale ed espongo i miei dubbi e perplessità sulle sue origini e conseguenze (impatti sulla salute, sull’ambiente).

Questo campione inoltre è del tutto paragonabile agli altri filamenti bianchi che definisco polimerici e che ho analizzato negli anni passati, sia raccolti da me sia ricevuti tramite consegna.

Anche la consistenza esterna tra il filamento bianco ed una ragnatela è completamente diversa. Quest’ultima, infatti, si frange facilmente ed oppone relativamente poca resistenza ad essere spezzata da un oggetto. Il filamento bianco è incredibilmente più resistente, elastico ed appiccicoso. E’ un polimero che non ha nulla di naturale e per questo propongo di usare delle corrette precauzioni e di stare attenti.

Maggiori dettagli sull’argomento saranno approfonditi prossimamente.

Immagini

A corredo di studio sono mostrate le immagini prese con il microscopio ottico a diversi ingrandimenti. Le differenze tra il campione 1 (filamento bianco) e gli altri campioni sono assai evidenti.

La legenda è riportata di seguito:

1 – filamento bianco
2 – ragnatela
3 – fibra sintetica
4 – cotone

La scala si trova in basso a destra ed è la medesima per ogni immagine dello stesso ingrandimento.

Le immagini a fluorescenza possono essere fornite su richiesta.


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mercoledì 23 novembre 2011

Brzezinski, il profeta del Nuovo ordine mondiale

Chi oggi accetta una limitazione della libertà in nome della "sicurezza", domani sarà costretto a subire la tirannide.

Zbigniew Kazimierz Brzezinski, (28 marzo 1928- vivente… purtroppo) è un politologo polacco naturalizzato statunitense, “statista” ed ex consigliere per la sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti d’America, Jimmy Carter (1977-1981). E’ autore di numerosi saggi inerenti alla politica ed a questioni strategiche, nonché una delle menti più diaboliche che da decenni guidano i destini del mondo, perseguendo perversi piani di dominio globale, ma dissimulati, con infinita ipocrisia, dietro parole ed espressioni come “democrazia”, “sicurezza”, “pace”, “cooperazione internazionale”, “equilibri geopolitici”…

Più di trent’anni fa, in “Between two ages: America's rôle in the technotronic era”, il funesto personaggio scriveva: “Gli strateghi politici sono tentati di sfruttare la ricerca sul cervello e sul comportamento umano. Il geofisico Gordon J.F. MacDonald, uno specialista di operazioni militari, sostiene che lampi elettrici artificiali di durata accuratamente calcolata potrebbero portare ad un pattern di oscillazioni che producono livelli di potenza relativamente alti in certe regioni della Terra. In questo modo si potrebbe sviluppare un sistema che danneggerebbe gravemente le funzioni cerebrali di intere popolazioni in regioni specifiche in un periodo protratto.”… Brzezinski chiosa: “Per quanto possa essere preoccupante per alcuni, ossia l’idea di impiegare l’ambiente per manipolare il comportamento per il vantaggio nazionale, la tecnologia che consente un tale uso sarà sviluppata entro le prossime decadi”.

Nel 1970, sempre insistendo sulla centralità della tecnologia per costruire una “società più controllata e diretta”, il sociopatico Brzezinski profetizzò l’instaurazione di un Nuovo ordine mondiale gestito da una cerchia di plutocrati: “Non intralciata (sic) dalle limitazioni dei valori tradizionali del liberalismo, questa élite non esiterà a conseguire i propri fini politici, adoperando le più avanzate tecnologie per influire sul comportamento pubblico e per tenere la società sotto stretta sorveglianza e controllo. Lo slancio tecnico e scientifico sarà alimentato dalle situazioni che, di volta in volta, saranno sfruttate”.

E’ palese che lo spregiudicato Brzezinski prospettò, decenni addietro, la creazione di una dittatura planetaria, una classe egemone di tecnocrati che schiacciano una popolazione composta da schiavi. La mente corre a tutte le iniziative caldeggiate dal potere e che, dietro una facciata di utilità pratica e di efficienza, celano obiettivi di dominio totale: il microprocessore sottopelle, il denaro elettronico, la smaterializzazione dei documenti, la digitalizzazione dei servizi, la manipolazione dell'atmosfera...

L’età descritta da Brzezinski, nei suoi letali e farneticanti libri, è l’era tecnotronica, quella che passa per iniziative come il limite fissato a 300 euro per i pagamenti in contante. Presentata come una misura volta a combattere l’evasione fiscale, garantendo la tracciabilità del denaro, il provvedimento preannuncia spaventosi scenari.

La tirannide è simile ad un muro che viene eretto di fronte alla finestra della nostra abitazione: mattone dopo mattone, il muro diventa ogni giorno più alto, fino a quando, un giorno, ci affacciamo e, invece di allargarsi il cielo, di fronte a noi si para un invalicabile barriera di cemento.


Fonte: Z. Brzezinski, Between two ages: America's rôle in the technotronic era, New York, 1970


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sabato 19 novembre 2011

Nano chemtrails (articolo di William Thomas)

In un recente articolo il giornalista canadese William Thomas, uno dei primi a denunciare il terribile problema delle scie chimiche, si sofferma sulle "nano chemtrails", ossia i nanosensori dispersi nell’atmosfera ufficialmente per modificare le condizioni meteorologiche e per le previsioni del tempo. I pazzi dell’U.S.A.F. stanno contaminando il pianeta con dispositivi microscopici che si diffondono dappertutto, entrando, come è facile intuire, nella catena alimentare: il lacerante morbo di Morgellons ed altre atroci nanopatologie sono lo spaventoso lascito dei militari per le generazioni presenti e future.

Se non vi hanno soddisfatto le "tradizionali" scie chimiche che piovono su di voi, ora arriva la nuova versione dell’U.S.A.F.: le molecole "intelligenti" decine di migliaia di volte più piccole delle particelle che mandano al pronto soccorso le persone con problemi respiratori, disturbi cardiaci ed al tratto gastrointestinale.

In fase di progettazione sin dal 1995, l'obiettivo dei militari è quello di installare microprocessori che incorporino le funzionalità di potenti computer in particelle “intelligenti" dalle dimensioni di una singola molecola.

Invisibili, se non grazie all'ingrandimento di potenti microscopi, questi processori nanotecnologici sono ora realizzati con oro contenenti un solo atomo. Collegati in rete a terra o in aria, migliaia di sensori saranno collegati in un unico supercomputer non più grande di un granello di sabbia.

Creato dal complesso militare-industriale che fomenta le guerre permanenti, la Raytheon Corporation da tempo accumula profitti con le tecnologie della guerra climatica. La Raytheon è il quarto più grande produttore di armi al mondo ed ha acquisito la E-Systems nel 1995, appena un anno dopo aver incorporato la società A.P.T.I., titolare dei brevetti relativi a H.A.A.R.P. di Bernard Eastlund.

La Raytheon possiede anche la General Dynamics, leader mondiale nella produzione di velivoli militari senza pilota.[1]

Questa società gestisce anche il N.O.A.A., attraverso il suo avanzato sistema di elaborazione delle informazioni meteorologiche. Secondo la ricercatrice Brendan Bombaci di Durango, Colorado, i sistemi informatici della Raytheon sono collegati con i loro droni U.A.V. usati per la modifica delle condizioni atmosferiche.[…]

Secondo una pubblicazione militare statunitense denominata “Military Progress”,"il via libera è stato dato per disperdere sciami di nanosensori (M.E.M.S.) nella troposfera controllati da remoto per mezzo di droni U.A.V. impiegati ufficialmente per la "mitigazione del riscaldamento globale".



Gli U.A.V., così come i droni dell’U.S.A.F. "sono atti ad implementare diversi compiti di guerra climatica”, è scritto nella medesima rivista. Questa duplice missione, ossia "mitigare" il riscaldamento globale ed usare armi meteorologiche, sembra un po' contraddittoria.

La U.S. Military Corporation è da lunga data impegnata in operazioni ufficialmente volte a diminuire gli effetti del global warming. […], usando paradossalmente mezzi che producono gas serra: un singolo F-15 brucia intorno ai 1.580 litri l'ora di carburante. I 1.838 carri armati Abrams in Iraq consumano cinque galloni al miglio, mentre le nanoparticelle di proiettili radioattivi continueranno a distruggere il D.N.A. umano fino a quando il nostro sole diventerà una supernova. […]

L’U.S.A.F. ha consumato quasi la metà del combustibile riservato al Dipartimento della Difesa nel 2006, bruciando 2,6 miliardi di galloni di carburante.

Mentre vola per le sue missioni dalle due alle cinque al giorno per riflettere la luce solare e ridurre il riscaldamento globale, un unico KC-10 tanker brucia 2.050 litri di carburante (JP8) altamente tossico ogni ora. Il più grande è il KC-135 Stratotanker che trasporta 31.275 galloni di scie chimiche e brucia 2.650 litri di carburante all'ora. […]

Nel frattempo, la ricerca di sessant’anni di guerra climatica continua. Anche se un drone non può trasportare un carico pesante, microscopiche particelle atte alla modificazione del clima possono essere stipate in un Predator U.A.V.



Secondo il documento militare, Owning the weather in 2025, nuvole composte da queste nanostrutture sono sparate negli uragani ed in altri fenomeni meteorologici per fondersi con le tempeste e riportare i dati meteorologici in tempo reale tra loro e ad una rete di sensori più grandi.

Poi queste particelle “intelligenti” verranno usate per aumentare o diminuire la dimensione della tempesta e la sua intensità e "guidarla" su "obiettivi specifici".

Il rapporto dell’U.S.A.F. si vanta che le nano chemtrails "saranno in grado di adattare le loro dimensioni durante il processo di inseminazione". Invece di essere disperse nell’aria in balia dei venti in alto, come è il destino delle normali scie chimiche, la versioni nano saranno in grado di migliorare la loro dispersione, "regolando la loro galleggiabilità atmosferica" e "di comunicare con gli altri sensori", come fossero un “gregge” coordinato all'interno della loro stessa nuvola artificiale.

Le nano-scie chimiche saranno anche in grado di "cambiare la loro temperatura e la polarità per migliorare il loro "effetto semina", rivela l'U.S.A.F.

Lo scienziato J. Storrs Hall della Rutgers University ha così illustrato il progetto dei militari relativo a questi nuovi nano-guerrieri del tempo: "Interconnesse, atmosfericamente vivaci e con la capacità di muoversi nelle tre dimensioni, le nuvole di particelle microscopiche comunicano tra loro e sono gestite da un sistema di controllo. Esse potrebbero essere dotate di tremende capacità".

[1] Si ricordi che l'esiziale Raytheon è industria bellica controllata dal Vaticano. "La Raytheon è una società appaltatrice della Difesa che molti sospettano essere pesantemente coinvolta nel 9 11. Il Presidente della Raytheon all'epoca dell'inside job era David Burnham, formatosi alla Xavier University, ateneo gestito dai Gesuiti". Vedi sabbathrock.com


Fonte: willthomasonline.net

Si ringrazia Nienteecomesembra per la segnalazione.


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martedì 15 novembre 2011

Cui prodest?

“Cui prodest” è l’abbreviazione dell’enunciato latino “cui prodest scelus is fecit”, ossia “ha commesso il delitto colui al quale giova”. E’ un detto di Seneca la cui forma accorciata è spesso impiegata in forma interrogativa, come per chiedere e cercare di conoscere a chi un fatto riprovevole possa arrecare giovamento e chi dunque possa esserne l’autore o l’ispiratore.

Così questa domanda di solito costituisce l’obiezione mossa dall’uomo comune che non comprende quale vantaggio possano trarre gli scellerati dalle loro azioni. Ad esempio, molti si chiedono che scopo si siano prefissi i militari, quando Roma fu colpita dal violento temporale...

La perplessità è legittima e comprensibile, poiché il cittadino normalmente usa una logica fondata sul common sense. Bisogna, però, subito rammentare che questa logica è del tutto estranea ai pazzi che, altrimenti, non sarebbero tali. Acclarato che solo dei mentecatti, i veri governanti, possono aver ridotto il pianeta e l’umanità nello stato pietoso in cui versano da tempo, bisognerebbe convincersi che applicare certe interpretazioni razionali all’irrazionale è errato nonché infruttuoso.

Occorre poi considerare altri aspetti. Gli obiettivi economici non sono così decisivi, a differenza di quanto si potrebbe pensare: le élites già controllano il sistema produttivo e finanziario, inclusa la stampa delle banconote. Gli obiettivi strategici non sono necessariamente cruciali: il governo segreto già domina quasi tutto lo scacchiere internazionale ed i conflitti fra gli stati-nazione sono per lo più farse volte a perpetrare carneficine ed a perpetuare uno stato di tensione perenne. (Sul tema si legga “Made in Russia”). Altre quindi sono le finalità: in primo luogo la Cabal compie degli esperimenti, per saggiare l’efficacia di armi via via più sofisticate e distruttive. Criminali esperimenti sono eseguiti un po’ in ogni dove, percuotendo ora esecutivi non allineati ora paesi che, con la loro reazione, innescheranno le conflagrazioni che la “cupola” pianifica o facilita, ora nazioni abitate da popoli ritenuti inferiori. Inoltre alcuni interventi sono attuati come segnali, pressioni ed intimidazioni nei confronti di burattini sfiorati dalla balzana idea di disobbedire agli ordini dei loro padroni, rimanendo al “potere” oltre i tempi loro assegnati o per prendere iniziative contrarie ai piani della casta mondialista. Così il nubifragio che ha flagellato Roma e le alluvioni in Liguria si potrebbero anche leggere come moniti a Silvio Berlusconi affinché si dimettesse e passasse il testimone a chi, secondo un programma architettato nei minimi particolari, deve portare al tracollo l’Italia per poi affossare l’euro, affossamento pressupposto necessario all’introduzione di una moneta mondiale elettronica, con tutto quanto ne conseguirà. Di fatto, poche giorni dopo i disastri succitati, il Presidente del consiglio, obtorto collo, ha rassegnato le dimissioni.

Last but not least, le sanguinarie efferatezze della feccia globalizzatrice (guerre, epidemie, calamità indotte, vaccinazioni letali, avvelenamento tramite radiazioni nucleari, scie chimiche, fluoro, campi elettromagnetici, nanoparticelle di inceneritori, farmaci etc.) sono veri e propri sacrifici umani, riti nefandi compiuti senza altro fine se non quello di votarsi al male, in nome del male. Anche “solo” le sei povere vittime genovesi sono per i globalizzatori una grandiosa immolazione a Moloch, un’occasione propizia per onorare dèi immondi. Così ogni strage, ogni sofferenza inflitta ad innocenti (animali inclusi: si pensi agli allevamenti industriali ed alla spaventosa vivisezione) sono altrettante offerte ad “iddii pestilenziali”.

Non è un caso se il male di per sé è già irragionevole: consacrarsi ad esso in modo deliberato e conscio, anima e corpo, è irragionevolezza all’ennesima potenza.

Chiunque giudichi con senno e sagacia può solo concludere che l’ipertrofia del male, tanto radicato e ramificato in questi tempi finali, non si spiega appellandosi a meri interessi economici e strategici.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 12 novembre 2011

Violentissima tormenta in Alaska

Ancora una conseguenza delle pesanti manipolazioni atmosferiche attuate con le irrorazioni chimiche e con i riscaldatori ionosferici: una potentissima bufera si è abbattuta di recente in Alaska che, lo ricordiamo, è sede, dell’impianto H.A.A.R.P., un apparato di antenne ufficialmente costruito per studiare la ionosfera, in realtà usato come micidiale arma climatica e tettonica.

Una tempesta di rara violenza sta interessando l'Alaska con venti della forza di un uragano, mare burrascoso e forti bufere di neve. Condizioni meteorologiche avverse sono frequenti sulle aree del Nord Pacifico in questo periodo dell'anno, ma è l'intensità dell'evento a risultare decisamente insolita. Il Servizio meteorologico nazionale a Fairbanks comunica che questa tempesta potrebbe essere una delle più violente tra quelle rilevate negli annali storici locali. Durante il blizzard sono state rilevate raffiche fino a 120-130 km/h!

Le autorità locali hanno predisposto un ordine di sgombero per tutti i residenti dell'area litoranea sulla quale è previsto, a causa dei venti impetuosi, un alto rischio di inondazioni e di erosioni della costa. Per più di sei ore la tormenta ha assunto le caratteristiche tipiche di un uragano di categoria 1. La Protezione civile (sic) invita la popolazione a dotarsi di scorte alimentari di prima necessità, a proteggere il più possibile le proprie abitazioni dal rischio inondazione ed a recarsi tempestivamente nei centri di riparo e prima accoglienza allestiti per l'evento.

Fonte: Huff Post Green


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mercoledì 9 novembre 2011

Disastrose alluvioni in Thailandia

Chi di cloud seeding ferisce, di cloud seeding perisce: così commenteremmo il biblico diluvio che ha sommerso la capitale thailandese e le regioni circonvicine. La pratica di inseminare le nuvole, addirittura propagandata dal governo dello stato indocinese, adottata con il pretesto di favorire le piogge nelle aree aride del paese, dà i suoi frutti amari. Non è un caso se i fenomeni meteorologici estremi sono diventati più frequenti da quando sono stati introdotti interventi di geoingegneria clandestina: queste tecniche, ormai diffuse su scala globale, hanno minato i fragili equilibri climatici, provocando qui siccità prolungate (si pensi al Corno d’Africa), là rovinosi allagamenti. Lo sfacelo, però, non è tanto una conseguenza delle manipolazioni, quanto un risultato conseguito sulla base di un preciso progetto di devastazione dell’intero pianeta.

Così la voce incrinata dall’emozione del primo ministro thailandese, signora Yingluck Shinawatra, è una recita o, nel migliore dei casi, segno di un tardivo e colpevole pentimento, perché colei, pur essendo in carica solo da agosto, non può non essere al corrente della precipua e vera causa della calamità… innaturale.


Il primo ministro thailandese ha affermato che Bangkok sta oggi combattendo contro le forze della natura (sic), mentre cresce il livello dell’acqua raccolta nelle dighe costruite presso la capitale, Bangkok, i cui abitanti sono in fuga all'inizio del quinto giorno di una vacanza proclamata in occasione dell'emergenza.

Queste sono le più gravi inondazioni che hanno colpito il paese in mezzo secolo. Provocate in parte dalle pesanti piogge monsoniche, le alluvioni hanno ucciso 373 persone da metà luglio e creato problemi a quasi 2,5 milioni di Thailandesi, finora per lo più nel Nord e nel Centro. Sulla più importante strada in uscita dalla capitale in direzione sud, si registra un traffico intenso. Molti sfollati si dirigono verso le cittadine costiere di Hua Hin e Pattaya, dove è diventato difficile trovare camere d'albergo e case da prendere in affitto.

Le immagini televisive mostrano i banchi dei check-in affollati all'aeroporto internazionale Suvarnabhumi di Bangkok. L'aeroporto Don Muang, il vecchio scalo della capitale ora usato per i voli interni, è chiuso da martedì 25 ottobre.

Il primo ministro Yingluck Shinawatra, in carica da agosto, ha dichiarato ai giornalisti: "E' come se stessimo combattendo contro le forze della natura: massicce piene stanno provocando danni ad alcuni invasi. La verità è che dobbiamo lasciare che l'acqua scorra naturalmente e con lentezza verso il mare”. Quando la voce di Yingluc ha iniziato a tremare, i giornalisti le hanno chiesto se stesse piangendo: "No, non ho pianto e non lo farò. Sarò forte per risolvere questo problema che affligge il popolo thailandese".

Bangkok, che conta circa 12 milioni di abitanti e produce il 41% del P.I.L. nazionale, è in pericolo per via delle inondazioni da Nord e per lo straripamento del fiume Chao Phraya il cui livello, in alcuni parti del corso, ha raggiunto un’altezza inusitata.

Fonte: terrarealtime


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sabato 5 novembre 2011

Programmazione mentale

“‘Programmazione mentale’ è un saggio di Eldon Taylor. Di seguito la presentazione (un po’ enfatica) ed un breve commento.

"Eldon Taylor dimostra che, attraverso la manipolazione del subconscio, pensieri e desideri sono in larga misura controllati dall’esterno. E' una rivelazione sconcertante: i tuoi pensieri non sono propriamente tuoi, bensì ti vengono ‘suggeriti’ da messaggi subliminali presenti ovunque! Le ricerche di Taylor si spingono ben oltre i classici messaggi subliminali adottati in passato dalla pubblicità e chiamano in causa elementi salienti che riguardano tutti, dal lavaggio del cervello su base quotidiana a progetti e tecnologie più complessi e meno noti, quali H.A.A.R.P.

‘Programmazione mentale’ contiene inquietanti rivelazioni che conducono ad una dura verità: plagiare la tua mente è diventato un affare molto redditizio! Studioso e ricercatore di tecnologia della persuasione, per decenni al servizio delle multinazionali ed addestratore a sua volta di manipolatori mentali, Eldon Taylor mette a nudo scomodi retroscena, ma ti offre anche un importante sistema di ‘depurazione mentale’: immediato riconoscimento degli influssi esterni, semplici esercizi di ripristino della tua autonomia di scelta e tecniche di pulizia del subconscio che ti permetteranno di riprendere in mano la tua vita e realizzare i tuoi sogni. Se, infatti, è innegabile che la manipolazione esiste ed è in corso, è altrettanto vero che puoi reagire, invece di temere di essere impotente. Ma c’è di più: prendendo consapevolezza dei meccanismi attraverso cui opera la manipolazione, puoi farli tuoi e sfruttare questa capacità mentale a tuo vantaggio. ‘Programmazione mentale’ ti informa e ti guida a reagire, esortandoti a diventare consapevole di un potere che è sempre stato tuo e che aspetta solo di essere portato alla coscienza. Proteggerti dalla manipolazione è possibile e rispondere con le sue stesse armi, usando il potere della mente per guarire anziché per distruggere, è un’abilità che 'Programmazione mentale' mette a disposizione di tutti”.

Sei sicuro che i tuoi pensieri, umori e desideri siano veramente tuoi? Pensi davvero di poter operare le tue scelte autonomamente? Sono domande che l'autore pone: molti credono che il loro io sia una rocca inespugnabile, ma non è così. Gusti, inclinazioni, idee, comportamenti... spesso sono il risultato di un plagio compiuto con mille strumenti, da quelli più arcaici (come la televisione) a quelli più avveniristici, ad esempio H.A.A.R.P. che Taylor giustamente menziona. Non indugeremo sulle strategie adottate dal sistema per trasformare gli uomini in docili ed ubbidienti sudditi, poiché abbiamo sviscerato il tema nell'articolo "La persuasione e la psicotronica", cui rinviamo.

Qui ci limitiamo ad evidenziare che le subdole tecniche di manipolazione psico-percettiva si spingono addirittura al punto di definire scenari olografici verosimili, scambiati per reali. Qualche ricercatore ritiene che, con apparati elettromagnetici, sia possibile influire sulla dimensione onirica, generando sogni che non provengono dall'inconscio del singolo. Si pensi agli esperimemti di Persinger.

Ormai la diagnosi del problema è accurata, mancano, invece, terapie e contromisure veramente efficaci. Non si tratta soltanto di conoscere le insidiose tecniche della programmazione neurolinguistica, poiché gli attacchi sono sferrati su differenti fronti. Se con appositi "esercizi", è possibile arginare l'influsso di messaggi deleteri, dubitiamo che, di fronte alle armi psicotroniche ed alle mille altre diavolerie, sia sufficiente qualche procedimento operativo. In ogni caso, il libro è un contributo di un certo rilievo, utile per quei pochi che hanno già consapevolezza del controllo mentale. Per gli altri sarà comunque molto grama.

Ringraziamo l’amico Ron per la segnalazione.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì 1 novembre 2011

Le alluvioni secondo Giorgio Napolitano

Le vittime del maltempo «sono tributi molto dolorosi per quelli che purtroppo sono o cambiamenti o grossi turbamenti climatici e questo non solo da noi». Queste sono le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un'intervista rilasciata a Bruxelles, sulle tragiche conseguenze che l’alluvione ha provocato nelle Cinqueterre ed in Lunigiana il 26 ottobre scorso.

I nubifragi hanno disgraziatamente causato dieci vittime e devastato alcune aree ed abitati nello Spezzino ed in provincia di Massa Carrara. Frane, ponti crollati, straripamenti di corsi d’acqua, paesi sommersi da colate di fango, arenili erosi…: queste sono le conseguenze di copiose precipitazioni la cui forza viene accentuata con la tecnica del cloud seeding. Il fenomeno delle frane e degli smottamenti è poi il risultato dell’impiego del batterio Pseudomonas syringae atto a favorire la formazione dei nuclei di condensazione. Questo microorganismo rende il terreno friabile e cedevole. Si è abbattuto un altro disastro innaturale, anche se i media di regime, dopo averlo presentato, come un fenomeno imprevedibile, cominceranno la questua affinché i cittadini siano indotti a donare denaro destinato a finire nelle tasche di profittatori. [1]

Lo stato di incuria in cui versano i boschi ed i greti dei torrenti acuisce i problemi creati da forti temporali, ma gli alberi non trattengono più, con le loro radici, il terreno, perché spesso sono piante deboli e malate. Non è forse, però, anche questa una ripercussione delle attività chimico-biologiche?

Di fronte a questa tragica realtà di morte e distruzione, le parole del Presidente perdono il loro carattere apparentemente sibillino: l’aver evocato non solo i cosiddetti “cambiamenti climatici”, ma pure dei “turbamenti” tra l'altro non circoscritti all'Italia, è un po’ come ammettere che qualcuno sta giocando con i fenomenti atmosferici, determinandone delle alterazioni. E’ palese che il capo dello Stato è al corrente delle attività illegali di Biogeoingegneria di cui un suo portavoce riconobbe de facto l’esistenza. Non solo: le recenti dichiarazioni di Napolitano paiono essere un riferimento a manipolazioni climatiche foriere di stragi e distruzioni. Chi sono i responsabili di queste calamità indotte? I militari ed i loro collaboratori, compresi tutti coloro che si affannano ad occultare la verità sulle scie tossiche e su altri crimini di stato. Non ci sbaglieremo, se identificheremo costoro come veri e propri devastatori ed assassini.

In quanto tali, un giorno o l’altro riceveranno la loro ricompensa.


[1] Il 24 ottobre era stato segnalato qui il rischio di nubifragi sul Levante ligure.


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